Bruciato Inviata 28 Novembre 2010 Segnala Inviata 28 Novembre 2010 Ciao a tutti, gioco a D&D dal '95 circa. Ho quasi sempre fatto il giocatore, a parte un paio di brevi esperienze da master. Ho ricominciato da poco a fare il master e ho chiesto un po' di feedback ai miei giocatori per capire come stavo andando. Mi hanno detto che è tutto impeccabile, a parte le descrizioni che sono spesso carenti. Non leggo un libro da mille anni, anche per questo ho qualche difficoltà. Mi rendo conto, avendo giocato molto, che le descrizioni sono fondamentali per potersi calare nel personaggio e nell'ambiente circostante. Qualcuno può darmi qualche dritta sul come imbastire una descrizione efficace? Esiste qualche trucchetto? p.s. astenersi commenti tipo "leggi libri"
Lone Wolf Inviato 28 Novembre 2010 Segnala Inviato 28 Novembre 2010 Leggi libri XD In alternativa, il mio consiglio è quello di guardarti qualche film, o, ancora meglio, fare una ricerca su internet di paesaggi e illustrazioni che ti colpiscono e salvarteli sul PC, in modo da avere una sorta di archivio. Puoi accompagnare all'archivio un file in cui annoti le idee che ti possono venire in mente all'improvviso, in modo da averle in un posto sicuro, senza correre il rischio di dimenticarle.
II ARROWS Inviato 28 Novembre 2010 Segnala Inviato 28 Novembre 2010 In aggiunta a quanto detto da Lone Wolf, prova a prendere immagini e comincia a descriverle.
Labrat Inviato 9 Dicembre 2010 Segnala Inviato 9 Dicembre 2010 A volte fare lunghe desrizioni dettagliate rende solo noioso il tutto, e poi i giocatori si distraggono... piuttosto puiò essere utile introdurre solo qualche elemento descrittivo nella scena o nel personaggio che stai presentando, che lo caratterizzino in qualche modo e lo rendano di facile ideazione da parte dei giocatori. Ovvio che se descrivi un guerriero, tutti si immaginano il solito guerriero. Se anche comincia a parlare in maniera dettagliata dei fregi dell'armatura, della stazza possente e menate dle genere... nessuno ti fila. Se invece descrivi in due parole un uomo, di corporatura massiccia, armato così e così (senza perderti sopra) e poi aggiungi alcuni elementi che spiccano (colore o taglio dei capelli, porta la barba o il pizzetto, lo sguardo, la camminata...) allora diventa più immediato visualizzarsi nella testa per chi ti ascolta di un personaggio molto più vivo e reale. Ovvio, non serve descrivere di ciascun PNG ogni cosa, ma giusto quello che dovrebbe spiccare al momento in cui si presenta. Lo stesso vale per i luoghi. Se i PG entrano nella "solita" taverna, dopo che hai detto quanto è grande, quanta gente c'è e cosa c'è di importante da sapere (tavoli, persone, PNG), prova ad aggiungere qualche elemento "extra". Ad esempio il profumo di cibo, o di ascelle se la stanza è particolarmente piena, il rumore dei boccali che brindano, il rumore delle freccette lanciate contro il bersaglio sul muro.... Bah... forse mi sono lasciato andare troppo.... mi sa che è meglio se ti leggi dei libri!
Michele L'Autore Inviato 10 Dicembre 2010 Segnala Inviato 10 Dicembre 2010 Io proverei anche con situazioni dal vero. Uno entra in un bar e prova ad analizzare ciò che lui stesso percepisce, a metterlo in parole (senza dilungarsi). Forse la prima cosa che colpisce è il rumore, oppure, spesso, gli odori. Poi uno osserva le persone presenti, specie quelle con cui deve interagire (il barista). Se non hanno nulla di particolare, potrebbe benissimo non degnarle di un secondo sguardo, ma se c'è una ragazza molto bella, probabilmente spenderà un secondo sguardo - e quindi, in una descrizione verbale, una seconda frase. Ogni particolare inaspettato viene notato da chi entra in questo bar, e quindi va menzionato in una descrizione. E' più freddo, più buio, meglio arredato, meno affollato di quel che ti aspettavi? Verrà menzionato nella descrizione verbale. Una volta rodati questi aspetti, si può provare ad immaginare una situazione non reale; sostituire, diciamo, il bar con la classica locanda fantasy. Qui, come dice la parola, bisogna cominciare a lavorare di fantasia! Ma gli ingredienti, trasposti dalla realtà, sono quelli di cui sopra. Non bisogna dimenticare, infine, i punti di vista personali dei personaggi in gioco. Se uno di essi è un fuggitivo, studierà gli avventori per vedere se qualcuno potrebbe essere un cacciatore di taglie e si siederà con le spalle al muro, in posizione tale da poter vedere l'ingresso. Se uno di essi è un guerriero, forse noterà che uno degli avventori sembra un mercenario ed un altro indossa una cotta sotto la tunica. Se un altro è un ladro, osserverà quali opportunità ci sono di fare un "lavoretto" mentre è lì: c'è qualcuno che sembra danaroso e già ebbro? E' da solo? Si vede dove tiene la scarsella? Ecc.
Blackstorm Inviato 10 Dicembre 2010 Segnala Inviato 10 Dicembre 2010 Ciao a tutti, gioco a D&D dal '95 circa. Ho quasi sempre fatto il giocatore, a parte un paio di brevi esperienze da master. Ho ricominciato da poco a fare il master e ho chiesto un po' di feedback ai miei giocatori per capire come stavo andando. Mi hanno detto che è tutto impeccabile, a parte le descrizioni che sono spesso carenti. Non leggo un libro da mille anni, anche per questo ho qualche difficoltà. Mi rendo conto, avendo giocato molto, che le descrizioni sono fondamentali per potersi calare nel personaggio e nell'ambiente circostante. Qualcuno può darmi qualche dritta sul come imbastire una descrizione efficace? Esiste qualche trucchetto? Scorciatoie non ce ne sono, allenati, leggi, guarda film, e prova a descrivere durante le sessioni. Sbaglierai, imparerai, e migliorerai.
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