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Crisi, collasso dello spirito di squadra


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Salve a tutti,

Scrivo qui per sapere come la gente più esperta gestirebbe la situazione che sta venendo a crearsi nella mia campagna (io sono il master).

Nelle ultime sessioni è venuto a crearsi Astio tra il PG di un mio giocatore (stregone) e quello di un secondo giocatore (ladro);

Ora nell'ultima sessione il Ladro ha letteralmente ridotto in fin di vita lo stregone che non è morto solo per intercessione del resto del gruppo che ha fermato il ladro e ora vuole invocare la legge marziale (sono parte di un esercito).

ora io dovrei fare la corte ma non so proprio come gestirla, voi come fareste???

ringrazio chi mi vorrà aiutare in questo mio dilemma e a presto!!!

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Principali partecipanti

Anche io non capisco il problema. Gioca la cosa semplicemente come dovresti fare.

Il ladro è punito con la morte o l'ergastolo? Amen, il PG penso sapesse a cosa poteva andare incontro e il giocatore dovrebbe essere felice di aver interpretato il PG fino in fondo.

Anzi, dovresti anche essere contento dello spirito di interpretazione dei PG. Meglio così che 4 sbandati che stanno insieme anche se uno è un chierico LB, uno è un necromante CM, uno è un ladro che se ne frega di tutti e l'ultimo è il classico barbaro senza cervello. Non hanno nessun motivo sensato di stare insieme, però lo fanno perché i giocatori vogliono fare quei PG. Ridicolo.

Nel gruppo di volte è capitata una cosa del genere un paio di volte.

La prima volta si è risolta con l'uccisione di uno dei PG da parte del mio, e la conseguente esecuzione del mio PG (il gruppo seguiva una sorta di legge marziale, ma il mio PG aveva problemi mentali).

La seconda volta invece il gruppo era diviso sul da farsi, e ci siamo divisi dove numerose discussioni, scaramucce e altro. Le due storie sono proseguite in parallelo fino a che non ci siamo reincontrati.

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la mia domanda era un'altra,

probabilmente lui cercherà di raggirare/convincere la "giuria" che in qualche modo la sua azione era giusta o per lo meno motivata, ora io come dovrei comportarmi? fargli fare check su abilità quali raggirare/diplomazia e ciò che succede succede qualunque balla si inventi o dovrei andare per logica e vedere cosa si inventa e vedere se mi convince???

sono perfettamente d'accordo che se la giuria decide di giustiziarlo lo eliminano e pace per il PG.

era proprio dal punto di vista pratico come la gestisco???

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Dal titolo del topic il problema sembrava un altro ;-)

Tutto dipende dall'ambientazione e soprattutto da come viene affrontata la giustizia dove sono i PG.

Tieni conto che:

- Generalmente, un tempo il presupposto era che l'accusato fosse colpevole e dovesse difendersi, non viceversa come al giorno d'oggi.

- In certi ambienti molto teocratici (e più in generale, dove la religione ha un peso molto forte), potrebbe valere anche la teoria "combattete fino alla morte, dio farà vincere chi è nel giusto"

- Non è detto che esistano gli avvocati, viceversa potrebbero esistere o meno anche gli avvocati d'ufficio.

- Dipende dalla severità del giudice

Poi se mente, ovviamente saranno check di raggirare verso percepire intenzioni del giudice (che facendo quello di lavoro, sarà magari un chierico, un esperto o un aristocratico con gradi nell'abilità).

Se invece da spiegazioni ragionevoli, il giudice potrebbe applicare la legge con più o meno severità.

Dipende moltissimo dal sistema giuridico dello stato. Un esempio di sistema più o meno giusto e avanzato potrebbe essere:

- Indentifichi il reato: in questo caso tentato omicidio immagino

- Indentifichi la cause che hanno portato al gesto in ordine di gravosità, per esempio: Incidente, Buone intenzioni, Errore di giudizio, Pazzia temporanea, Interesse personale/Asocialità, Interesse personale/Asocialità recidivo/a, Inumanità.

Per esempio, prendiamo un caso di omicidio:

Se il colpevole ha urtato per errore un uomo che è caduto da un ponte, ricadrà nella categoria "incidente"

Se il colpevole l'ha fatto per difesa personale, potrebbe ricadere in buone intenzioni.

Se il colpevole l'ha fatto in un raptus violento, ma è incensurato e un cittadino onesto, sarà pazzia temporanea.

Se il colpevole l'ha fatto di proposito per rubargli la borsa, e non è la prima volta che succede, sarà interesse personale recidivo.

Se il colpevole l'ha ucciso, poi l'ha mutilato e conficcato la testa in un palo solo per divertimento, ricadrà nella categoria inumanità.

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probabilmente lui cercherà di raggirare/convincere la "giuria" che in qualche modo la sua azione era giusta o per lo meno motivata, ora io come dovrei comportarmi? fargli fare check su abilità quali raggirare/diplomazia e ciò che succede succede qualunque balla si inventi o dovrei andare per logica e vedere cosa si inventa e vedere se mi convince?

ci sono due scuole di pensiero. C'è chi dice che quanto il giocatore dice sia di primaria importanza rispetto il tiro e chi dice il contrario. Io penso che se uno ha usato delel risorse per alzarsi le skill abbia poi diritto di usufruirne quindi sono per la seconda. E sia chiaro che questo non implica che quanto dica non conti nulla.

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Sulla questione del raggirare per motivare le sue azioni io non darei possibilità di sorta..

In fin dei conti in D&D ci sono modi ben più efficaci che nella realtà per non dare possibilità di mentire..

Stiamo parlando di un processo e di giudici, non penso stiano lì a farsi pigliare per i fondelli da chicchessia..

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  • 2 settimane dopo...

Arrivo un po' in ritardo, quindi credo che la cosa sia già stata risolta (mi piacerebbe sapere come).

Comunque un processo è una situazione in cui Raggirare e Diplomazia sono abbastanza inutili. Soprattutto in una corte marziale, che si basa su un codice militare estremamente rigido.

Puoi far credere al giudice che le cose non stiano come sembrano. Puoi stargli simpaticissimo. In generale però il giudice deve applicare un codice sulla base di fatti accertati, con testimoni eccetera, non emettere sentenze a muzzo suo o a simpatia. Potrebbe persino credere che il PG sia innocente; ma in ambito militare, se ci sono fatti incontrovertibili, la condanna arriva lo stesso, perché non si può rischiare che i soldati pensino di poter violare il codice e restare impuniti. Si deve dare il buon esempio.

Inoltre, non è dettoche l'imputato sia ascoltato per primo. Può parlare per ultimo; l'attitudine del giudice dopo aver sentio i testimoni sarebbe l'equivalente di ostile, essendosi fatto già un'idea di colpevolezza. E lì diventa difficile migliorare le cose drasticamente, con diplomazia.

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innanzitutto penso che devi sapere come vuoi far funzionare l'udienza.

Ci saranno testimoni? e avvocati? e la giuria? se si, da chi è composta e da quanti? Questo ti permette di capire quali sono i tempi. Se è la giuria a decidere(come in america) forse il verdetto verrà dopo qualche ora o giorno (tempo in cui il ladro potrebbe anche corrompere la giuria).

Prima dell'udienza dovresti spiegare come far funzionare raggirare e diplomazia - probabilmente il verdetto sarà sempre quello ma la durezza della punizione cambierà in base alle loro abilità.

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Non so se ho ben capito una cosa, sono solo i PG ad aver litigato o anche i giocatori?

Perchè se hanno litigato i giocatori, e dopo il processo continuano, vi conviene fermarvi qui e discuterne, semmai anche reiniziare con un nuovo gruppo.

Per quanto riguarda il processo: Il ladro l'ha attaccato alle spalle o sono arrivati alle mani dopo una discussione? Perchè c'è una bella differenza, se è stato un'agguato ci può essere la pena di morte, se hanno litigato dopo due birre come fai a dimostrare che non è stato "semplicemente" un crescendo di infamie da parte di entrambi in cui uno dei due stava quasi per rimetterci?

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E se vuoi proprio condire il tutto con una vena ironica, aggiungici i meccanismi del gioco Ace attorney, e assegna ad ognuno dei due imputati un avvocato ciascuno: Difesa e accusa. Aggiungici dell prove, testimoni con background strampalati, un motivo per mentire, false provocazioni, e avrai una bella macedonia di idiozia mista a serietà. E magari durante il processo dai un numero preciso di obiezioni a ciascuno dei due imputati: Le potranno usare nel caso la testimonianza di qualcuno non sia veritiera o contraddittoria (Ammesso che sia vero), e digli che devono gridare "Obiezione!" se vogliono che questa sia accolta e viceversa se vogliono obbiettare alla loro obiezione. Una volta finite le obiezioni, la parte che le ha terminate viene dichiarata colpevole :)

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