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[Eclipse Phase][Mezzanotte]Il giorno che la Terra spirò


Mezzanotte

Messaggio consigliato

Inviata

Dove ti trovi?

Cielo di piombo.

Distesa di rocce spazzate da vento rabbioso. Neri denti aguzzi, per miglia e miglia, in ogni direzione.

L'orlo di un immenso cratere.

Casa.

La sottile crosta di ghiaccio e polvere cede appena sotto le suole della vacsuit Gorgon-Pathfinder.

Gente morta da tempo.

Sibili d'aria attutiti dal casco integrale. Respiro affannoso dietro filtri multipli Ecologene.

Questo l'inferno.

L'inferno da cui provieni.

Questo il ricordo.

Del Giorno che la Terra spirò

Spoiler:  
colonna sonora:


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Inviato

-Se siete qui vuol dire che avete accettato la mia proposta.

Melissa Mei-Chang, affascinante silfide, sguardo di diamante e voce di cristallo in corpo di marmo griffato Skinaesthesia da ipercorporativa rampante, incrocia le braccia e guarda i presenti.

Senza che lei debba neanche pensare un ordine la sua musa stato-dell'arte Exotech consulta banche dati, incrocia informazioni seguendo collaudati algoritmi Experia e stila una dettagliata statistica sui probabili gusti dei presenti. Come risposta il suo completo Omnicor in aderente tessuto intelligente reagisce rimodellandosi per mettere in risalto i seni perfetti.

Ma la vista e l'inebriante bouquet olfattivo di profumi esotici e feromoni sessuali che le sue ghiandole Somatek secernono senza posa non basta a coprire il puzzo di fogna e umanità disperata che filtra dall'esterno.

Davanti a lei la sua corte dei miracoli. Un androide azzurro con antenne che sembrano le orecchie di un dobermann, una bambina dall'apparente età di nove anni vestita da bambola, il sosia bioscolpito di Elvis in una stilosa crash suit arancione, una donna dal viso dipinto a metà che gioca con un coltello e sa tanto di Feccia. E poi i due morph fury: l'indentato e l'AGI ricercata.

Melissa Mei-Chang si chiede quale bizzarra alchimia può riunire un gruppo di persone così improbabili in un container abbandonato nella zona più malfamata dello spazioporto di Remembrance.

Quale, se non una smodata somma di denaro?

-Una volta avevo una vita. Avevo una figlia. Prima che il mondo finisse.

L'ho abbandonata sulla Terra morente con una promessa.

E' ancora lì.

Ho impiegato gli ultimi dieci anni per ottenere il potere, le informazioni, le risorse necessarie.

Ora la rivoglio.

Rivoglio quello che mi appartiene.

Rivoglio mia figlia.

Voi lo farete per me. Per i miei soldi o per la libertà che posso restituirvi, non ha importanza.

Alcuni di voi moriranno. Chi riuscirà sarà disgustosamente ricco.

Inviato

Non avete bisogno di presentazioni, quando posate lo sguardo su uno dei presenti schede entoptiche proiettate direttamente sulla vostra retina si sovrappongono all'immagine reale fornendovi le informazioni che vi serve conoscere.

Il sintomorfo azzurro è "Dobermann" Yi, esperto di hardware e armamenti.

La bizzarra bambina vestita da bambola? "Riccioli D'Oro" Alice, hacker.

Il sosia di Elvis è "Skianto" Marko, un gatecrasher.

Il nome di Faccia dipinta invece è Hidatsa, ricognizione e sopravvivenza in ambienti ostili.

In quanto alla vostra "benefattrice" Melissa Mei-chang la sua scheda appare vuota.

Chiunque sia tiene all'anonimato.

Spoiler:  
Quanto a voi, non vi conoscete. Andy figura come "mercenario" e "Pino" Yuriko come "gladiatrice"(!)

nabdonosor hai un PM,

Valgarv hai un PM

Inviato

All'interno del container abbandonato Andy si guarda intorno, scrutando e studiando quelli che saranno i suoi compagni. Nelle narici l'odore tanto familiare di fogna.

"Personaggi interessanti... Sarà stimolante lavorar con loro..."

Alle parole dei Mei-Chang indurisce impercettibilmente l'espressione del viso, il pensiero per qualche istante ritorna al passato e alla sua famiglia perduta durante la Caduta.

"Persona decisa, sa quello che vuole e soprattutto, ha ben presente ciò che muove il mondo"

Appena può parlare, si rivolge alla sua futura datrice di lavoro ed interviene dicendo:

"Signorina Mei-Chang, come ha già capito, io accetto la sua proposta. Del rischio che si può correre non me ne importa granchè, fa parte del mio mestiere. L'importante è che alla fine della missione i patti siano rispettati e la ricompensa ci sia effettivamente consegnata. Penso che quelli che saranno i miei futuri colleghi siano d'accordo con me".

Qui si guarda intorno cercando di leggere le espressioni sul volto delle persone presenti nella stanza.

"Comunque, le mie armi sono al suo servizio".

Inviato

La donna dalla faccia dipinta interviene.

-Parlando di patti vorrei che lei confermasse i suoi impegni...

Melissa Mei-chang non cambia espressione.

-5.000 crediti a testa ora, altri 20.000 depositati su un conto cifrato Solaris al vostro ritorno.

Marko fischia, è un bel gruzzolo.

Inviato

In piedi in mezzo alla stanza, con una mano sul fianco e l'altra occupata a portare alla bocca un bizzarro e succoso frutto violaceo grande come la testa di un bambino, mi perdo per una frazione di secondo in un dialogo interiore.

"È davvero una bella somma, potrei comprarci un mucchio di cose... persone, impunità.. " - "Si, ma sai che la percentuale di successo delle missioni su Terra è pari al 7,2813%" - "Eppure, la Terra, vorrei davvero vederla. Devo capire il terrore che ispira a tutti" - "E quel messaggio?" - "Magari è un inganno, e comunque puoi anche leggerlo al contrario!"

Raggiunto un consenso autocratico, annuisco addentando il frutto, schizzando di goccioline violacee il sosia di Elvis ma evitando accuratamente di sporcare la mia t-shirt intelligente che in questo istante declama al gruppo, in grosse lettere scarlatte, CARPE DIEM.

"Avremo bisogno di equipaggiamento ed informazioni, Signora Mei-Chang" eseguo una forma ridotta di bowing_china_254 "E magari di un bel backup dedicato e aggiornato. Inoltre, permettetemi di farvi i complimenti per il vostro florido seno, spero che vostra figlia ne abbia potuto godere nella sua infanzia" smile_friendly_081

E con questo, mi sono assicurata la sua amicizia

Spoiler:  
Se posso, nei momenti in cui parlano gli altri, cerco informazioni su Alice. Tiro Networking: Autonomists e Research, non so quale potrebbe essere il più utile, ma penso Networking.

2011-01-07T09:40:08+01:00 Pino Networking: Auto 55 74 -19 Failure

2011-01-07T09:40:23+01:00 Pino Research 60 58 +2 Success

Inviato

Marko salta su, guarda la sua tuta macchiata, poi guarda Yurika.

-Brutta tro... l'insulto però gli muore in gola. Deve aver letto qualcosa sulla scheda della gladiatrice che gli suggerisce una condotta più cauta. Forse il numero di vittorie con smembramenti nel suo palmares.

Bofonchiando ricade contro la parete del container. Tira fuori un sigaro da uno scomparto della tuta, se lo mette in bocca e lo accende... usando solo i piedi. Vi accorgete che i suoi arti inferiori terminano in realtà con un altro paio di mani perfettamente funzionali.

Lui sorride e soffia una nuvoletta di puzzolente neo-cohiba in faccia a Yurika.

-Riceverete tutto quello di cui avrete bisogno. Sta dicendo l'Ipercorp.

-Come ci arriviamo sulla Terra? Come superiamo la Barriera intendo.

chiede "Dobermann" Yi, la voce lievemente metallica.

-Fra due giorni si verificherà un guasto ad un killsat.

Nella barriera di interdizione che circonda la Terra si aprirà un piccolo varco.

Marko si sfila di bocca il sigaro tenendolo fra il pollice e l'indice della mano-piede.

-Fico.

Melissa: sfortunatamente non sarà abbastanza profondo per permettervi di raggiungere la superficie terrestre direttamente.

Yi: e allora come ci arriviamo sulla Terra, a piedi?

Marko ridacchia e sbuffa pennacchi di fumo azzurrognolo tutt'intorno -Potremmo arpionare una cometa e fiondarci nella sua scia giù fin nel buco del **** del mondo, ragazzi. Sai che spettacolo! -sembra entusiasta all'idea-

Melissa: No, prenderete l'ascensore. Sembra una battuta, ma l'ipercorp è serissima.

Una proiezione del globo terrestre prende a galleggiare nel centro del container, circondata da linee e punti rossi. La griglia difensiva della Barriera. Un punto rosso nella zona più esterna della rete lampeggia e si spegne. Alcuni filamenti luminosi si interrompono.

Il guasto lascerà scoperto un accesso alla zona immediatamente sovrastante l'Elevatore Orbitale. Uno shuttle stealth vi porterà sul bersaglio. Abborderete l'elevatore, penetrerete al suo interno attraverso questo boccaporto nella zona dei magazzini... * una luminosa scia gialla si avvicina alla griglia. Zoom nella zona dove i canali luminosi si sono spenti. La scia gialla si avvicina ad una sottile linea che dalla superficie del pianeta si protende nello spazio. Altro ingrandimento e la linea diventa una specie di enorme e barocca colonna tecnologica. Ingrandimento. Adesso vedete un grosso portello evidenziato nella struttura. La linea gialla ci passa attraverso, poi si allinea al verso della colonna, si precipita verso il basso e si congiunge al pianeta*

...e raggiungerete la superficie terrestre seguendo il condotto di uno degli ascensori.

Sappiamo che è già stato fatto prima.

Hidatsa smette di giocare con il coltello: da chi?

Melissa: sono informazioni riservate. E voi non siete pagati per fare domande.

Hidatsa: ho sentito storie sull'Elevatore...

Alice: *sgranando gli occhi come un bambino davanti ad un libro di favole* che genere di storie?

Hidatsa: è roba per adulti, Riccioli D'oro.

Alice: *con voce infantile, mostrando il medio in un gesto osceno* ho 46 anni e il mio nome è Alice ******* dalla faccia dipinta. Ricordatelo se non vuoi affogare nel tuo stesso piscio, quando l'impianto reciclante della tua tuta sarà vittima di un infovirus, sbarba.

Hidatsa: *incredula* TU dai della sbarba a ME!? Ma ti sei vista allo specchio razza di... di lolita neogotica? Dimostri meno di 9 anni! Scommetto che nel tempo libero seduci vecchi pedofili bavosi per fregargli l'eredità.

Alice: (arrossendo violentemente) i neotenic sono ottimi morph per vivere nello spazio, Feccia.

Hidatsa: io sono Nativa Americana!

Alice: (facendo una smorfia e mostrando la lingua) Sei nata su una Chiatta! Feccia, feccia, feccia!!!

Marko: Ei, sicura di essere maggiorenne? Perché cominci a piacermi Riccioli D'oro.

*Viene fulminato con lo sguardo da entrambe le donne*

Yi *coprendosi i sensori ottici con la mano* Se avete chiuso l'asilo vorrei ricordare che questo è il briefing della missione.

*volgendosi verso Melissa*

c'è altro?

-Tornerete seguendo lo stesso percorso. Impiegheranno circa 72 ore per riparare il killsat. Lo Shuttle non può attendervi oltre.

Yi- tutto qui?

Melissa: No. Prenderete ordini dal signor Virchow. *indica Andy* è un militare nato sulla terra ed è a conoscenza di tutti i dettagli necessari per il proseguo della missione.

Ve li comunicherà quando lo riterrà più opportuno, se lo riterrà opportuno. Comunque non prima dell'inizio della missione, fra due giorni.

Altre domande?

Inviato

Tossicchio più per scena che per altro, di sicuro il fumo non mi disturba. Quello che mi divora invece è la curiosità. Tante cose non sono chiare, alludendo soltanto a conoscenze segrete e preziose. Ad esempio, se la Signorina Mei-Chang è in grado di pianificare un guasto in uno dei killsat della barricata, ciò implica che in qualche modo ne conosce il funzionamento, la manutenzione, e dunque probabilmente chi li ha piazzati lì. Sarà stato davvero il Consorzio? E soprattutto, sono davvero lì per difendere la transumanità dall'Exsurgent? Magari lo scopro con questo viaggio.

Grillo, riassumimi il contenuto delle schede dei miei compagni di viaggio, con particolare enfasi sulle loro capacità peculiari e specialità. Concentrati soprattutto sul signor Virchov

Mi volto verso il nostro comandante e lo squadro. Automaticamente lo paragono al Maggiore Drachenfels, ma la routine di raffronto non può funzionare con così pochi parametri. Lo Human Mind Emulator mi fa provare curiosità mista a lieve ansia all'idea di servire sotto un nuovo ufficiale, ma come sempre ho la sicurezza che andrà bene.

"Felice di lavorare con voi, Herr Virchov" Una rapida ricerca mi ha rivelato un Virchof scienziato del ventesimo secolo, tedesco. "Sergente Kaneko, esperta di combattimento e guerra d'informazione" Concludo con uno sbrigativo saluto militare.

Inviato

Di fronte al saluto militare si gira in direzione del sergente Kaneko. Nuovamente la relativa scheda compare e si sovrappone all'immagine reale.

"Il saluto militare... E' davvero da tanto tempo che non lo vedevo fare... Quindi tu saresti "Pino" Yuriko, professione gladiatrice"

"Lasciamo pure perdere i formalismi militari, sono frutto di un epoca passata a cui non appartengo più. Comunque benvenuta a bordo sergente Kaneko, le vostre abilità ci saranno davvero utili sulla Terra. Spero che la nostra collaborazione possa essere proficua e, soprattutto, remunerativa".

Poi si gira verso la signorina Mei-Chang.

"Il piano mi sembra ben congeniato. 72 ore ci saranno più che sufficienti per portare a termine la missione".

"Quanto a voi due e a chiunque altro che voglia attacar briga"

Questo lo dice rivolgendosi a Riccioli d'oro e Hidatsa inizialmente ma poi passando lo sguardo su tutti gli altri suoi compagni

"Niente guai in futuro nella mia squadra. La missione è delicata. Un minimo errore e siamo fritti e a quel punto addio ricompensa per tutti. Dobbiamo agire di squadra e per farlo serve la collaborazione di tutti".

"Per quanto riguarda gli altri dettagli della missione, come ha già detto la signorina Mei-Chang, ve li fornirò io. Li saprete al momento opportuno. Per ora, il nostro impegno principale è scendere tra 48 ore sul quel dannato pianeta. Massima concentrazione e niente errori".

Mentre dice queste ultime parole punta il dito in direzione della proiezione del globo terrestre.

Inviato

Marko esala una lunga boccata di fumo.

-Per 25.000 angioletti faremo tutti i bravi bambini, vero ragazzi?

Nessuno risponde; sono tutti restii a prendere ordini da uno sconosciuto ma la posta in gioco è abbastanza alta da spingerli a lavorare assieme nonostante le differenze.

O almeno si spera.

Su una cosa però tutti sono d'accordo con il capitano Virckow; una volta partiti non ci sarà spazio per gli errori.

@Pino/Yurika

Spoiler:  
In pochi secondi la tua musa condensa diligentemente le poche informazioni liberamente disponibili sui membri squadra integrandole con deduzioni derivate dall'osservazione diretta e confronti fra diverse banche dati.

Yi "Dobermann": ingegnere meccanico nelle miniere marziane della Fa-Jing, ora libero professionista. Meccanica ed elettronica sono il suo pane e companatico.

Il suo morph è un sintomorfo altamente personalizzato. Specifiche sconosciute.

Alice "Riccioli D'oro": nessuna notizia antecedente ai due anni. Sembra uscita dal nulla. Nel giro ha fama di essere una ottima hacker.

Il suo morph è un neotenic, per questo ha l'aspetto di una bambina.

Marko "Skianto": NON ha conseguito un diploma in chimica applicata su Titano perché dice che aveva già imparato tutto quello che l'università poteva insegnargli su come far saltare in aria le cose. Diverse note disciplinari presenti. Sembra più interessato al brivido del gatecrashing. Già due missioni extramondo all'attivo per conto della Gatekeeper Corporation; è anche un ottimo pilota, a suo agio in ambienti a gravità bassa o assente.

Il suo morph è un bouncer.

Hidatsa: antenati nativo-americani ma nata su una chiatta di feccia nello spazio.

Ha fatto parte di un gruppo di salvager ed è già stata sulla Terra almeno una volta.

Sopravvivenza in ambienti ostili ed infiltrazione sono le sue specialità.

Il suo morph è un ghost troppo costoso per il suo stile di vita. Deve avere una storia interessante da raccontare.

Andy Virckow: era nell'esercito ai tempi della Caduta. Famiglia morta durante la guerra. Nessuna informazione da quando è migrato nello spazio. Non ha fatto niente da allora o è stato nell'ombra.

Il suo morph è un fury.

-Bene- Melissa Mei-chang attraversa l'ologramma con lo schema tattico.

Avete due giorni di libertà per godervi Remembrance.

Sul vostro vettore, il Maru-Maru, troverete l'equipaggiamento per la missione.

Lo shuttle parte fra 48 ore dal molo numero 13.

Melissa esce dal container senza voltarsi. Fuori l'attende una macchina nera.

-*****, *****, *****!

Impreca Marko appena restate soli.

Alice lo fissa con i suoi bei occhioni azzurri -cosa vuoi dire?

Il crusher la guarda come se fosse un'aliena appena scesa da un'astronave.

-Come 'cosa'? Ma da dove vieni? Lo sanno tutti che il numero 13 porta una sfiga pazzesca!

sospira

Iniziamo bene!

Inviato

Con una risatina che risulta di fastidioso scherno anche se voleva essere di amichevole presa in giro, mi rivolgo a Marko "Lolicon e pure superstizioso! Fa così ventesimo secolo!". Cerco di recuperare all'errore di poco prima facendogli l'occhiolino... ma il software HME mi avvisa con un brutto allarme sonoro mentale che ho fatto un casino.

Pazienza, quel che è fatto è fatto. Spero di guadagnarmi la sua amicizia durante la missione

"Immagino ci vedremo tra due giorni al molo. Buone compere, e ricordatevi che l'ambiente terrestre è letale se non si è sufficientemente preparati, morirete di certo se non sarete adeguatamente equipaggiati" tutto questo è stato detto con le mani sui fianchi e la testa che annuiva. Poi, rivolta a Virchov "Comandante" Solo un piccolo cenno di saluto nella sua direzione.

Esco dal container come in una vecchia scena di Qianjiao Blues, un XP in cui facevo da spalla al famoso (e ora scomparso) Damian DuPre, e sul finire del media mi allontanavo dal protagonista nel tramonto marziano con un ampio sorriso, uno scuotersi di capelli e una morbida camminata.

***

Il giorno successivo mi incontro con la mia Lenny, che si trova in questo periodo su Luna per l'annuale antiquatissimo e relitto ballo che la sua famiglia organizza invitando i vecchi e preistorici presidenti delle altre grandi banche del satellite. Ci troviamo in un simulspace protetto solo per noi, che affittiamo sotto falso ID mese dopo mese e che stiamo "arredando" come una magione venusiana che galleggia su nubi sempre rosa e arancioni.

Passiamo molte ore di tempo soggettivo insieme e alla fine mi sento rinvigorita. Non le dico nulla della missione, non ancora. È anche per lei che lo faccio... nel caso tra noi durasse, devo poterle offrire una vita decente. Ventimila sono un buon inizio.

Il resto del primo giorno di attesa lo passo a fare compere, tra proprietari di macchine cornucopia con blueprint specializzate e mercato grigio, tra social network e bacheche interattive in cerca di offerte e affari.

Intanto il Grillo, prudente come sempre, scarica sul mio mesh insert tutto lo scibile transumano sulla Terra, da flora e fauna (sia quelle pre-caduta che quelle post, per quanto scarne siano le conoscenze su quest'ultime) alla geografia alle etnie e così via.

Grillo, cerchiamo anche di farci un'idea approssimativa sull'area della missione: scendendo con l'elevatore del nord America e avendo 36 ore (utilizzarne di più per allontanarsi dall'elevatore significherebbe non riuscire a tornare entro la finestra temporale utile) capire in che zona ci si muoverà non dovrebbe essere impossibile.

Manca un giorno solo, e non sto più nella pelle!

Spoiler:  
Non saprei che tiri possono essere rilevanti, in caso per non fare casino con questo thread te li faccio su quello di servizio, per PM e su msn quando decidiamo cosa tirare
Inviato

@Valgarv hic sunt leones

Spoiler:  
Il pianeta è stato sconvolto anche fisicamente dalla Caduta. Le mappe sono perdute o non aggiornate. Quello che troverete laggiù rimane un mistero anche per la tua Musa

Come stabilito vi ritrovate tutti sul luogo dell'appuntamento.

La Maru-Maru è un agile SLOTV (Small Lander and Orbit Transfer Vehicle) con motore ad idrogeno mettallico dalle linee aggressive, completamente nera, con due cerchi d'argento che s'intersecano dipinti sulla fiancata.

I due uomini dell'equipaggio (un uomo ed una donna con tutta l'aria di essere contrabbandieri) vi introducono nel vano passeggeri.

Si tratta di un'ambiente semicilindrico con 8 sedili antishock disposti lungo le fiancate della nave, completamente prive di oblò. Non è molto spazioso.

Un tempo i posti a sedere dovevano essere di più ma quelli di coda sono stati rimossi per far posto ad una specie di gabbia metallica che evidentemente funge da piccola stiva.

Oltre al portello da cui siete entrati ne notate un altro a prua e uno, più piccolo, sul pavimento.

La donna preleva dalla "gabbia" delle valigette e alcune armi che vi mette a disposizione poi, senza dire altro sparisce oltre il portello di prua che si richiude alle sue spalle.

Spoiler:  
Le valigette contengono delle vacsuit Gorgon-Pathfinder nere, indispensabili per sopravvivere nel vuoto. (Sono considerate vacsuit 7/7 standard p.333 del manuale) ma in più sono dotate di sistema immunogenico (un hive di nanobot ripulisce l'esterno della tuta da agenti contaminanti), medichine (la tuta fornisce i parametri medici del soggetto ed inietta medimacchine se il portatore viene ferito -è come avere un morph con medichines-) e comunicazioni laser. Gli ecto delle tute possono inoltre collegarsi alle armi e agli altri ecto della squadra per scambiarsi informazioni, di fatto dotando il gruppo di una propria rete tattica.

Le armi sono invece Medusa SMG, mitragliette tattiche (complete di bandoliera "smartlinkate" -se in possesso di mesh insert +10 per colpire -)

(Submachine Gun AP–2 2d10 + 3 (cinetico) danno medio(14) SA, BF, FA 20 ammo) complete di tre caricatori di proiettili Armor-Piercing efficaci contro bersagli corazzati (AP -5, DV -2).

Yi non prende né la tuta né le armi.

-Non mi servono- spiega, e la voce del sintomorfo come sempre sembra un ronzio di api.

Gli altri indossano le vacsuit, ma senza attivare l'assetto da vuoto. L'unico a prendere SMG e caricatori è Marko.

Hidatsa sembra preferire la sua coppia di pistole pesanti silenziate che aggancia ai magneti della cintura della tuta.

Alice invece stringe un orsetto di peluche. Sembra sia l'unica arma di cui ha bisogno.

-Allacciatevi le cinture- comunica la donna attraverso l'interfono.

-stiamo per lasciare Remembrance.

Inviato

Mi presento con un taglio di capelli meno particolare, optando per un semplice caschetto nero-bluastro. Mi sento sicura e preparata, probabilmente merito del Phlo secreto dalla mia ghiandola firmata Jean-Dmitry Borodin, il grande designer di droghe e petali. O magari è per l'arsenale che mi porto dietro: la monokatana Kendachi-Oni, una sussidiaria della Go-nin, al fianco sinistro; al fianco destro una Direct Arm R13-A; appesa alla schiena una mitraglietta tattica Gorgon Spitfire profondamente modificata e personalizzata; infine, il mio orgoglio, tenuto al sicuro da un involucro in airgel nella sacca di kevlar nera che mi porto dietro: l'Eye of Medusa, il fucile anti-materiali (e ***** se funziona bene anche contro gli organici) che in passato mi ha dato tante soddisfazioni.

Entro nella navetta, ispeziono l'arma fornitaci (uno scadente surrogato della Spitfire), infilo nella sacca i caricatori e indosso la vacsuit. Mi siedo tra Hidatsa e Marko, regalandogli un ampissimo e felicissimo sorriso, lo smile_happy_001.

"Tutti pronti per la missione suicida? Sono sicura che siamo tutti più che qualificati per affrontarla, ma auguro comunque a tutti buona fortuna!" sorrido sempre più allegra mano mano che il phlo mi scorre nelle vene e invade la porzione organica dei recettori del mio cervello.

"Comandante Virchov, cosa dobbiamo aspettarci ora?"

Inviato

Andy Virchow sale sullo SLOTV portando la sua sacca con l'equipaggiamento sulle spalle. Ogni partenza per una nuova missione è sempre uguale, genera sempre quella sensazione di ignoto. Non si sa mai che si può trovare sul posto. Inutile farsi delle aspettative, l'esperienza gli ha sempre dimostrato che la missione non è mai come te la immagini... In genere è sempre peggio. Prende posto su uno dei sedili antishock del veivolo.

"Mmh non è male alla fine. Mi ricordo di aver viaggiato in situazioni ben peggiori"

La donna porta a lui e ai suoi compagni le vacsuit e la mitraglietta con le munizioni. Subito Andy si alza, prende una tuta ed inizia ad indossarla.

"Odio queste maledette vacsuit! Mi sento davvero scomodo dentro di loro. Non mi trovo a mio agio"

Finita l'operazione, ritorna a sedersi sul suo seggiolino ed allaccia le cinture. Apre la sua borsa ed estrae gli oggetti che porterà con sè: l'immancabile fucile automatico con i relativi due caricatori, una pistola pesante col suo caricatore ed un coltello. Attacca i la pistola e le munizioni ai magneti della cintura. Prima di attaccare il coltello, si sofferma a guardarlo un secondo.

"E pensare che a volte son proprio le cose più semplici e meno tecnologiche che ti salvano la pelle"

Dopo pochi istanti, attacca anche il coltello alla cintura. E' pronto. Chiude gli occhi e si appoggia per bene allo schienale, cercando di trovare la posizione più comoda possibile. Qualche istante e li riapre, lo sguardo si posa sul sergente Kaneko, un accenno di sorriso:

"Per ora goditi il viaggio sergente. Se tutto va bene saremo all'Ascensore in poco tempo"

Inviato

Non potete guardare fuori perché la cabina non ha oblò, ma percepite l'accelerazione dello SLOTV e presto vi sentite privi di peso.

Il tempo passa lentamente nell'abitacolo con i componenti della squadra che controllano armi ed equipaggiamento in silenzio.

La tensione è palpabile.

Hidatsa osserva la katana di Yurika.

-Bel giocattolo- dice -come il mio- *torce i polsi mentre due getti di nanobot escono dai suoi bracciali e si solidificano in due lame dall'aspetto letale. Poi rilassa le braccia e i due piccoli sciami si ritirano ordinatamente*

sai quale è la fregatura del progresso?

Rende troppo facile uccidere.

Premi un grilletto, un pulsante, e qualcuno, da qualche parte,*puff!* muore. Una persona o centomila non fa differenza. Pulito. Impersonale.

Ma le lame! -gli occhi gli brillano- uccidere con una lama è ANCORA qualcosa di intimo.

Sentire l'osso che cede, la carne che urla e ti sputa contro fiotti di sangue vermiglio.

Il senso della vita e della morte mentre la vibrolama entra ed esce da un corpo ancora caldo. Entra ed esce. Entra ed esce, entra ed esce... *fissa le lame che escono e si ritirano ad ogni ripetizione, stregata*

-A te ti manca qualche scopata mi sa. Il progresso è una bom-ba, squinzia.

Marko muove allusivamente il bacino. Attaccate penzoloni alla cintura ha due grossi prismi rosa, vagamente fallici.

Yi sbatte i sensori ottici secondari.

-Sono quello che sembrano?

Marko, sorriso a 32 denti -Due cariche di superthermite. I miei gioielli di famiglia

Alice stringe il suo orsacchiotto.

-Vedi solo di non farci saltare in aria quando ti spari una sega!

Marko grugnisce, qualcuno ridacchia. La paura si allontana.

Almeno per un po'.

Inviato

Vi siete addormentati, il sonno agitato da chissà quale incubo.

Persino Yurika, che umana non è mai stata, deve soggiacere agli imperativi biologici del corpo di carne che si è scelta.

Non sapete dire quanto tempo è passato quando l'interfono prende nuovamente vita e la voce della donna vi informa che siete in prossimità del bersaglio *le vostre muse fanno subito cortesemente lampeggiare un 2 ore e mezza nell'angolo in alto a destra del vostro campo visivo*.

-Preparatevi all'arrembaggio

-Arrembaggio?!- esclama qualcuno incredulo. Ma non è un vecchio XP sui pirati dei Caraibi.

Una luce rossa si accende da qualche parte nell'abitacolo e le tute reagiscono al calo di pressione stringendosi automaticamente attorno ai vostri corpi. Le visiere calano sui vostri volti sigillandovi in un ambiente protetto. L'aria della riserva comincia a riempirvi i polmoni.

Il soffitto della cabina si sta aprendo.

Sullo spazio profondo.

vialattea.jpg

Inviato

Andy si sgancia la cintura che lo tiene ancorato al seggiolino antischock. Ha i muscoli un po' intorpidi dalle diverse ore di volo. Dopo un rapido sguardo ai compagni per vedere se hanno problemi o impedimenti, controlla i parametri vitali e i sistemi della sua vacsuit per verificare che sia perfettamente funzionante. Nel mentre il portellone si apre del tutto.

"Avanti ragazzi, andiamo! Entriamo in azione!"

Con un agile movimento, Andy flette le anche e le ginocchia caricandosi per dare una spinta. Un instante dopo, si slancia utilizzando il seggiolino come supporto e si libra nel vuoto. Raggiunge l'apertura sul soffitto. Aiutandosi leggermente con le braccia fuoriesce dallo SLOTV e finalmente lo vede: lo spazio!

"E' da tanto che non mi facevo una passeggiata nello spazio aperto. E' davvero uno spettacolo grandioso"

Inviato

Mi sveglio riposata e con un po' di bavetta che esce da un angolo della bocca. Faccio per stirarmi ma poi l'interfono mi fa tornare in contatto con la realtà.

Lo spazio! Mi fa sentire così libera, priva di problemi... mi piacerebbe vivere in un habitat a micrograv con graaandi vetrate. Con 20mila magari..

Slaccio le cinture e mi slancio dietro il comandante Virchov. Apro la bocca...

Non farlo Pino, non può venirne nulla di buono! Stai zitta per una volta!

...il phlo inonda il mio cervello cibernetico...

Mi spiace Grillo, ma stavolta me la voglio godere

...e le do fiato, con voce monotona, da TeachAI: "Signora Hidatsa, ho riflettuto su quanto mi ha detto riguardo la sua passione per le lame. Ritengo che una posizione come la sua possa solo connotare una personalità sociopatica ed in ultima analisi pericolosamente nociva. Inoltre, concordo col signor Marko riguardo le probabili turbe di natura sessuale alla base di questo suo problema." Tornando alla mia voce normalmente allegra "Spero potremo essere lo stesso amiche però!"

Ridacchio e procedo, mitraglietta carica saldamente in mano, pistola e katana al fianco e la borsa in spalla.

Inviato

Hidatsa fa una smorfia alle osservazioni di Yurika.

-Essere psicanalizzata da un Vibratore per ricchi depravati mi onora.

Si slaccia la cintura e dopo aver usato il pavimento della cabina per darsi lo slancio sale sulla scia di Andy seguita dagli altri.

Uscite all'esterno dal tetto aperto dello shuttle e scivolate sulla carlinga fino ad atterrare su una delle ali triangolari dello SLOTV.

Sotto di voi la Terra è una sfera avvolta da nubi in tempesta.

L'ascensore orbitale è un bizzarro fiore che sboccia in cima ad un esile stelo di nanotubi di carbonio lungo alcune migliaia di chilometri.

Lo stelo termina in una specie di enorme imbuto sulla cui sommità campi di pannelli solari, ampi come isolati, si protendono per chilometri nello spazio, petali di una gigantesca corolla. Più in basso si dipartono le strutture dei quattro lunghi moli mobili.

I loro attracchi sono deserti ma non vi stupite; grazie alla Caduta e alla Barriera non sono molti quelli che riescono a visitare la Terra.

O ad andarsene.

Marko passa alla comunicazione laser e lampeggia.

-Nessun danno esteso. Non è strano? Questo posto dovrebbe essere morto e abbandonato da almeno dieci anni!

Da qualche parte nel suo cervello elettronico Yi compie calcoli e confronti - temo che le mappe forniteci da Melissa non siano aggiornate. Ad esempio la superficie dei pannelli solari risulta quasi doppia rispetto al previsto.

Il visore di Alice si polarizza per attutire la luce.

-Vuol dire che ci abita qualcuno?

Con un gesto che tradisce una certa ansia Hidatsa accarezza i calci delle pistole, ma stavolta il tocco delle "Gemelle" non la tranquillizza affatto.

-Qualcuno.

ripete

O qualcosa.

I sistemi dell'ascensore sembrano ancora attivi.

Inviato

Ricevete una buona notizia ed una cattiva.

La buona è che le vostre muse evidenziano via AR un punto sotto la sezione dei moli, il boccaporto di carico secondario, la vostra porta d'accesso.

La cattiva è che dista almeno un chilometro da voi. Più di un migliaio di metri di vuoto cosmico.

Yi si attacca alla radio -Dobermann a Maru-Maru, il bersaglio dista più di uno scatto. Non potete portarci più vicino?

Maru-Maru: negativo Delta. Non è sicuro.

-Non è sicuro per CHI? Sbuffa Marko. Andate al diavolo cazzimosci.

Il gatecrasher osserva il punto luminoso sul fianco dell'Elevatore distante, poi sbircia in basso, oltre il bordo dell'ala dello shuttle, verso il globo avvolto da nubi color ruggine della Terra. Arretra di qualche passo ed infine vi guarda.

-Be', -dice- chi vuole vivere per sempre?

Prima che possiate fermarlo prende la rincorsa e salta.

Guardate increduli Marko librarsi mulinando gambe e braccia nel vuoto, come un saltatore olimpionico. Impiega quella che sembra un'eternità per coprire la distanza che corre dallo shuttle al fusto dell'ascensore.

-La sua traiettoria è disallineata! -lampeggia Yi- Colpirà la parete dell'elevatore con un angolo troppo ampio e rimbalzerà via!

Ora lo vedete anche voi, Marko impatta contro l'Ascensore troppo veloce e viene spinto via, verso il pianeta.

L'interno dei vostri caschi si riempie del grido del gatecrasher.

-CAAAZZZZZOOOOO!!!

Poi Marko si tende, arresta di colpo la sua fuga mortale. Rimane sospeso nel nulla, stagliandosi contro il profilo corrucciato della Terra.

Ha afferrato una piccola antenna del fusto con il suo piede-mano sinistro e rimane così, appeso solo per un arto, a reggersi la pancia e ridere come un matto.

-è stato forte. Posso rifarlo?

Hidatsa dice qualcosa in cherookee e agita il medio nella sua direzione.

-La prossima volta legati con una corda, ********!

Ma ovviamente non avete nessuna corda abbastanza lunga per coprire la distanza.

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