simo.bob Inviato 15 Settembre 2011 Segnala Inviato 15 Settembre 2011 Osserva la recinzione, poi propone al gruppo un'altra soluzione. "Proseguiamo verso destra lungo la rete. Manteniamoci vicini tra noi. Se la visibilità scendesse troppo potremmo perderci. Sicuramente troveremo un'apertura." Detto questo osserva il capitano e attende un suo parere. Intanto lancia qualche occhiata alle sue spalle, per assicurarsi di non avere altre macchine alle calcagna.
nabdonosor Inviato 19 Settembre 2011 Segnala Inviato 19 Settembre 2011 "Si mi sembra la proposta migliore. Non mi sembra il caso di provare a scalarla" Osserva lo spazio aperto in cui si trovano e il eprcorso che la rete compie. "Destra hai detto? Per me va bene. Mettiamoci in marcia" Detto questo si avvia nella direzione scelta
Mezzanotte Inviato 19 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 19 Settembre 2011 Molto bene, cominciate a costeggiare la recinzione alla ricerca di varco nella rete abbastanza grande perché i vostri flessibili corpi da furie vi si possano infilare. State "bruciando" la vostra risorsa più preziosa, il tempo, e guardate spesso con apprensione in direzione della pista perché temete di essere inseguiti dalle macchine. E' Ganeth che, fra gli sbuffi di polvere sollevati dal vento, scorge un riflesso fugace e subito dopo un'intera sezione della rete, appena un paio di metri davanti a voi, viene sventrata con frastuono orribile. Hidatsa urla nel comunicatore. I mozziconi di metallo appaiono contorti e sporchi, con orrore Andy capisce che la carcassa di un essere umano è stata usata come proiettile(!) e ora i miseri resti del fu essere vivente sono sparsi ai suoi piedi, maciullati dall'impatto. I suoi occhi si fermano disgraziatamente sull'avambraccio di una bambina con le unghie dipinte di smalto rosa da cui mancano generose porzioni di carne. Mentre la vostre m.u.s.e. vi sommergono di dati sulla possibile posizione dei nemici, Virchow capisce che il corpo usato come proiettile è quello di Alice, apre la visiera della vacsuit e vomita il suo ultimo pasto (e con esso accumula anche un nuovo stress point).
simo.bob Inviato 19 Settembre 2011 Segnala Inviato 19 Settembre 2011 Il tempo sembra scorrere velocissimo in questa situazione, passo dopo passo alla ricerca di un varco. Poi quel riflesso: impatto. Troppo forte. Carne dilaniata tra i resti della porzione di rete. La droga nelle sue vene estranea Ganeth da quell'orrore e lo rende capace di reagire. Imbraccia subito il fucile e cerca di dare retta ai dati di Eddie per capire da dove arriva la minaccia, mentre si avvicina al capitano per sorreggerlo e farlo avanzare. Non c'è tempo per il mal di stomaco. Non c'è tempo per nulla, tranne che per la fuga. "Forza capitano, piangeremo i nostri morti più tardi. Forse la piccola ci ha fatto un favore e creato un varco!"
nabdonosor Inviato 21 Settembre 2011 Segnala Inviato 21 Settembre 2011 L'improvviso boato coglie Andy di sorpresa. Impiega alcuni secondi per realizzare che qualcosa è stato scagliato contro la rete. Un istante molto lungo senza pensieri e poi alla fine il capitano realizza: è stato utilizzato un proiettile umano! L'orrore inizia ad assalirlo. Un particolare attira la sua attenzione: le unghie colorate di rosa di un braccio del povero corpo maciullato. In un istante un pensiero affiora alla sua mente. Si tratta di Alice! L'orrore cresce a dismisura. Un conato. Il capitano sussulta ed infine vomita. Un ronzio alle orecchie, l'ambiente circostante che inizia a ruotare. Il capitano è disorientato e si regge in piedi a stento. Si fa aiutare da Ganeth che è intervenuto in suo aiuto. "Si dobbiamo andarcene, utilizziamo il varco!" Riesce a dire il capitano a fatica
Mezzanotte Inviato 21 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 21 Settembre 2011 Superate lo squarcio della rete; Hidatsa vi copre sparando alcuni colpi di railgun nella bufera e poi vi segue. Vi trovate in un ampio parcheggio, fra numerose macchine coperte di polvere. Più avanti la bassa entrata di cemento armato al livello sotterraneo. Il vento si sta alzando di nuovo e la visibilità sta peggiorando velocemente.
simo.bob Inviato 22 Settembre 2011 Segnala Inviato 22 Settembre 2011 Tenendo il capitano per un braccio per aiutarlo a superare quel momento, Ganeth avanza verso quello che sembra l'ingresso ai parcheggi sotterranei. Cerca di capire cosa abbia lanciato Alice, guardando in direzione del bagliore che gli è sembrato di vedere poco prima dell'impatto. "Speriamo non ce ne siano là sotto ad aspettarci!" "Hidatsa da questa parte, veloci!" Un pensiero trafigge la mente di Ganeth mentre fugge passando noncurante sui resti maciullati di Alice: forse la sua dipendenza lo sta rendendo freddo, di metallo proprio come le macchine che li stanno inseguendo. Deve ancora decidere però se questo è un male o solo che un bene per gli affari!!!
nabdonosor Inviato 23 Settembre 2011 Segnala Inviato 23 Settembre 2011 Con l'aiuto di Ganeth il capitano Virchow attraversa il varco nella rete metallica. Il malore inzia progressivamente ad andarsene. "Dobbiamo dirigerci verso il parcheggio sotterraneo nella speranza di trovare una macchina utilizzabile!" Speriamo di non trovare anche dell'altro però... ""Non abbiamo tempo, quella cosa che ci ha lanciato il corpo di Alice potrebbe arrivarci addosso da un momento all'altro" Mentre dice questo cerca di farsi forza il più possibile e di muoversi alla massima velocità in direzione del posteggio sotterraneo.
Mezzanotte Inviato 23 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 23 Settembre 2011 La vento aumenta. Un paio di spie si accendono sulle tute. Le particelle in sospensione nell'aria ostacolano le comunicazioni radio e laser di cui siete dotati. "Capitano Virchow!" Hidatsa deve alzare il visore della vacsuit e mettersi ad urlare perché la sentiate. Batte con il dito coperto di polimeri sullo schermo dell'ecto incorporato nel braccio della tuta. "Qualsiasi cosa sia è troppo veloce! Non ce la faremo mai ad arrivare all'entrata prima che ci sia addosso. Qualcuno deve restare indietro per far quadagnare tempo agli altri!"
simo.bob Inviato 25 Settembre 2011 Segnala Inviato 25 Settembre 2011 "Cosa vuol fare quella pazza?" Ora che il capitano si è ripreso, Ganeth inizia a correre verso l'ingresso del parcheggio, arma in mano e occhi che frugano nella tempesta di sabbia attorno a loro. "Hidatsa fai fuoco di copertura e arretra. Avviciniamoci il più possibile a quel maledetto buco! CAPITANO... veloce di qua. Useremo le granate per sbarrare loro la strada se servirà!" "Eddie cerca di mantenere la connessione laser soprattutto con Virchow. E cerca di calcolare quali saranno i mezzi migliori da utilizzare una volta dentro."
nabdonosor Inviato 26 Settembre 2011 Segnala Inviato 26 Settembre 2011 Hidatsa lascia stare quell'essere e continua a correre! E' un tentativo suicida provare ad affrontarlo! Urla nel comunicatore il capitano Virchow senza troppa convinzione. Andy corre il più velocemente possibile in direzione del parcheggio sotterraneo. La sabbia sollevata del vento che offusca sempre più la visuale. Le comunicazioni sono sempre più disturbate. La voce di Ganeth si ode a fatica, a gtratti interrotta da scariche dal suono metallico. "Le granate le possiamo usare solo come ultima risorsa, altrimenti non riusciamo più ad uscire dal posteggio sotterraneo con un mezzo" Riesce a dire nono stante il fiatone Ammesso che ce ne siano di mezzi...
Mezzanotte Inviato 26 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 26 Settembre 2011 Hidatsa spara con la pistola, alla cieca, nella bufera, senza neanche smettere di correre. Virchow ha il comando, per ora, e se lui dice che è meglio non dividersi così sarà... anche se non sarebbe stato male lasciare dietro quel Ganeth, che certamente nasconde qualche segreto e che a lei mette i brividi... Mentre parlate continuate a correre verso l'entrata del garage sotterraneo, superando file e file di automobili abbandonate dai tempi della caduta, quando pochi fortunati esseri umani lasciarono precipitosamente pianeta, abbandonando il resto dell'umanità al massacro e alla mercé delle macchine, dei titani. Percorrete solo poche decine di metri poi il sole, la cui pallida sagoma vi appare smorta attraverso le nubi di sabbia color ruggine, sembra eclissarsi di colpo. Su di voi cala l'ombra. L'ombra di uno scuolabus che precipita dal cielo. Spoiler: State correndo il rischio di finire schiacciati da uno scuolabus volante. Tirate freerunning. Usate come default SOM se non lo avere. Andy è ferito e tira a -10 (50-10, deve tirare 40 o meno). Nella scheda di Ganeth invece non vedo l'abilità. Se non l'ha presa è molto grave. Tenete pronti i moxie se ve ne sono rimasti!
Mezzanotte Inviato 27 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 27 Settembre 2011 L'automezzo si schianta al suolo con un frastuono infernale e pezzi di lamiera e schegge di vetro volano ovunque; rotola diverse volte sul fianco accartocciandosi come una lattina di birra vuota nelle mani di un gigante ubriaco per poi fermarsi contro una fila di macchine parcheggiate, a pochi metri dall'entrata del parcheggio sotterraneo Andy e Hidatsa sono stati abbastanza lesti da togliersi dalla sua traiettoria in tempo, e anche Ganeth, seppure per un pelo, ha evitato di finire decapitato da una portiera "volante". Poi la terra trema, mentre una "cosa" alta almeno cinque metri, massiccia, corazzata e vagamente antropomorfa con quattro braccia e tre gambe si fa strada con decisione schiacciando le macchine posteggiate, diretta verso di voi.
simo.bob Inviato 27 Settembre 2011 Segnala Inviato 27 Settembre 2011 Uno scarto di lato. L'autobus vola verso di lui. Una portiera sembra mirarlo. Chiude gli occhi, credendo di essere giunto alla fine, invece per meno di un pelo è ancora vivo. Ma quello che vede dopo gli fa credere che questa sua fortunata condizionepotrebbe durare molto poco. La macchina avanza. Ganeth nota le tre "gambe" e spera che, eliminandone una, la minaccia venga rallentata. Facendo appello a tutta la freddezza che può concedergli la neem, allinea il fucile automatico e mira a una gamba, là dove le giunture e le placche dell'armatura sembrano offrire uno spiraglio. "Dai bello, butta giù quel bestione." Fa fuoco, sparando un singolo colpo.
Mezzanotte Inviato 28 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 28 Settembre 2011 Il colpo supersonico della railgun di Ganeth colpisce con precisione chirurgica la giuntura di una delle gambe del warbot, tranciandogliela di netto. Improvvisamente sbilanciata la colossale macchina crolla a terra con uno stridore metallico che ricorda il ruggito di una creatura antidiluviana. Il vostro trionfo però dura poco, la macchina ha infatti tre gambe e perderne una non la debilita più di tanto. E difatti pochi istanti dopo è di nuovo in piedi, con i suoi complessi software di intelligenza artificiale che si adattano velocemente a gestire una locomozione bipede pura.
nabdonosor Inviato 29 Settembre 2011 Segnala Inviato 29 Settembre 2011 Quando vede l'ombra subito non realizza il pericolo. Poi di colpo capisce: uno scuolabus! Senza pensare un attimo, Andy si getta di lato schivando il pericolo. E questo da dove diavolo è arrivato!? ... Ci è mancato poco! Senza esitazione riprende la sua corsa dopo lo scampato pericolo in direzione del posteggio sotterraneo. Percorre appena qualche metro, quando davanti a lui compare l'enorme macchina alta 5 metri. "E tu chi sei?!" Ganeth accanto a lui fa fuoco col suo fucile con una precisione sbalorditiva, tranciando di netto una delle tre gambe della creatura. Nonostante la gamba in meno, la macchina mantiene ugualmente l'equilibrio. Vedendo ciò, Andy imbraccia il suo fucile e spara un colpo singolo nella stessa maniera di Ganeth, contro un'altra gamba. "Vediamo se riesci a rimanere in piedi senza due gambe!"
Mezzanotte Inviato 29 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 29 Settembre 2011 Il colpo del capitano Virchow non lascia neanche la rotaia del fucile, perché l'arma s'inceppa, forse a causa della polvere. Con un gran rumore di servomeccanismi in movimento il warbot distende verso di voi uno dei suoi quattro arti meccanici che si apre come un crisantemo d'acciaio. Fra i petali cromati emerge un cannoncino a canne rotanti. Subito dopo apre il fuoco, descrivendo un ampio arco di distruzione. Numerose auto posteggiate dietro di voi e alla vostra destra vengono fatte completamente a pezzi dai proiettili esplosivi. Il warbot rimane immobile per alcuni secondi, sembra che non si sia ancora completamente adattato a sparare con una gamba in meno, poi coregge lievemente la posizione del crisantemo. La prossima volta sarà più preciso. Hidatsa non aspetta ordini e scappa in direzione dell'entrata del garage sotterraneo che ormai dista pochi metri. Spoiler: Continuiamo con la precedente iniziativa, vale a dire Ganeth Andy Warbot Hidatsa
simo.bob Inviato 30 Settembre 2011 Segnala Inviato 30 Settembre 2011 La gioia per il colpo andato a segno dura meno di un istante. Il malfunzionamento dell'arma di Andy rende ancora peggiore il momento. Le macchine dietro di loro stanno ancora cadendo al suolo e i pezzi vorticano nell'aria. Ganeth non aspetta che il warbot prenda meglio la mira. Non vede neppure il braccio che si riposiziona. Inizia a correre a perdifiato in direzione dell'entrata del garage. Non sa cosa troveranno là sotto ma sicuramente sa che qui non devono rimanerci neppure un istante. "Forza capitano, andiamo al riparo. Penseremo dopo a questo"
nabdonosor Inviato 30 Settembre 2011 Segnala Inviato 30 Settembre 2011 Il colpo non parte e l'arma si inceppa. "Maledizione! Questa non ci voleva!" Abbassa l'arma e si copre il capo per proteggersi da una nuvola di schegge e detriti alzata dagli spari dell'automa. E' il momento buono per fuggire, il secondo colpo non lo sbaglierà di certo! Ganeth corriamo nel sotterraneo! Mentre proferisce queste parole si lancia a massima velocità verso l'imboccatura del parcheggio sotterraneo seguendo Hidatsa
Mezzanotte Inviato 30 Settembre 2011 Autore Segnala Inviato 30 Settembre 2011 Imboccate tutti la rampa discendente del garage, di corsa, il mech per fortuna non può seguirvi perché l'apertura è troppo bassa per lui. I suoi passi fanno tremare la terra mentre cerca un modo per superare l'ostacolo poi, dopo quella che sembra un'eternità, non sentite più nulla. Forse si è allontanato e per il momento siete al sicuro. Questo livello del garage è deserto e quasi privo di automobili; la luce è poca, solo quella solare che filtra dall'entrata, che non è granché. L'impianto elettrico deve essere fuoriuso da chissà quanti anni e probabilmente i piani inferiori sono completamente al buio. Hidatsa armeggia con gli scomparti che ha attorno alla vita. Ne estrae una uovo-torcia. Non mi pare che la nostra situazione sia migliorata di molto, ragazzi. Dice la recuperatrice, sondando la penombra con la torcia in una mano e il fucile spianato nell'altra.
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