[Eclipse Phase][Mezzanotte]Il giorno che la Terra spirò

[simo.bob]

Neanche il tempo di uscire e già il warbot li incalza.

"Mer... Hidatsa pensaci tu!"

La posizione non è delle migliori, ma Ganeth tenta comunque di mirare il bestione metallico con il suo fucile automatico railgun. Con un piccolo movimento delle dita sposta la levetta in modalità full automatic, sperando che una pioggia di piombo distragga l'avversario, già menomato di una gamba. Inoltre spera in un aiuto da Hidatsa che dovrebbe coprire loro le spalle.

"Vai Capitano, portaci fuori di qui..."

Urlando punta l'arma e spara verso il warbot cercando rimanere be piantato sulla sella.

[Mezzanotte]

Andy si abbassa sui comandi e accelera mentre il warbot vi prende di mira con il cannoncino a canne rotanti.

Sono secondi di interminabile tensione in cui le vostre neurachem cominciano a pompare adrenalina nel sangue e il tachimetro digitale della moto schizza sui 200km/orari.

Vorreste urlare e forse lo fate. Siete proprio al centro del suo reticolo di mira quando Virchow molla l'acceleratore e getta il suo peso di lato.

Il selciato del parcheggio si copre di crateri neanche fosse la faccia nascosta della Luna. Colonne di cemento polverizzato si alzano nell'aria come gyser, in rapida successione, intersecando la vostra traiettoria prevista.

Ma voi non ci siete più.

La monocicletta si mette in piega con il ginocchio foderato di polimeri e metallo del capitano che fa scintille a contatto con il terreno e si infila come un fulmine fra le gambe del bestione.

Quando gli siete proprio sotto Ganeth con la freddezza indotta dalla Neem riesce persino a piazzare una scarica di proiettili supersonici fra le gambe del bot. Sì, dritto nelle palle del sintetico.

E' solo una macchina ma giurereste di sentirla gridare.

Forse i colpi hanno raggiunto un qualche centro di controllo perché la vedete negli specchietti retrovisori collassare a terra.

Ma è solo una fugace visione subito inghiottita dalla polvere.

[nabdonosor]

Yyyyeeeeaaaahhhh!

Esclama Andy con un urlo mentre lancia la moto a tutta velocità una volta a distanza di sicurezza dal warbot.

Evvai, l'abbiamo superato! Ottimo colpo Ganeth! Adesso non ci tocca che dirigerci verso la meta finale della nostra spedizione e finire rapidamente il lavoro

Omicr, calcola la direzione per la nostra direzione...

@DM

Spoiler:  

Direi che dirigo la moto in direzione del cratere in cui si trova la base meta della missione. Anche se non ho la mappa della zona, posso far funzionare la musa come una sorta di "bussola"?

[simo.bob]

Ganeth voltato inditro osserva collassare il warbot con un ghigno sulla faccia, prima che la polvere inghiotta quella visione. Il primo ostacolo sembra superato. Ma quanti ce ne saranno ancora?

"Ben fatto capitano, dove hai imparato a guidare, sulle miniere di Koth?

Comunque, adesso dove si va?"

Mentre la moto sfreccia, Ganeth controlla il fucile e, se necessario, lo ricarica, tenendolo sempre a portata di mano.

[nabdonosor]

Quando vivevo ancora sulla Terra possedevo anche io una moto simile a questa

Gracchia la voce di Andy nell'interfono della tuta mentre la moto scorre a tutta velocità lungo la strada.

Direi che ora ci stiamo dirigendo verso un grosso cratere. Pare che una volta lì scopriremo che fare

[Mezzanotte]

Vi state allontanando velocemente dall'Ascensore, lungo l'autostrada 17, in direzione nord. Per fortuna il tempo sembra migliorato anche se quasi avreste preferito trovarvi ancora nella tempesta.

Il paesaggio intorno a voi è una landa morta che parla di solitudine e abbandono. Ovunque roccia spoglia e polvere a perdita d'occhio che ogni tanto viene sollevata dal vento in un turbine color ruggine. Alla vostra destra corrono le calve pendici di alcune colline. Per quanto ne sapete tutta la Terra si trova nelle stesse condizioni. Lo spettacolo è particolarmente straziante per Andy, perché lui ricorda come era prima che il mondo morisse.

Il cemento dell'autostrada è rotto qui e lì e il capitano è probabilmente grato di doversi impegnare al massimo nella guida, così da non pensare troppo al passato.

La vostra corsia è sgombra, mentre quella che procede in direzione opposta, verso sud e l'Ascensore, è completamente ostruita dal fossile di un apocalittico ingorgo stradale. Centinaia, forse migliaia di scheletri di automobili incolonnate in direzione dell'unica via di fuga dal pianeta. I giacimenti di ossa umane decapitate che avete scoperto al vostro arrivo non vi lasciano dubbi su quello che è capitato alla stragrande maggioranza di questi disperati.

Vircow ripassa mentalmente le istruzioni che ha ricevuto.

(Simo non sbirciare!)

Spoiler:  

"Una volta lasciato l'Ascensore prendi l'autostrada 40 in direzione del deserto. Dopo un'ottantina di chilometri raggiungerai il tuo obiettivo. Non c'è bisogno che te lo descriva. Lo riconoscerai appena lo vedrai. Trova il modo di entrare. Poi cerca qualsiasi riferimento al codice e questo ti condurrà da mia figlia."

-Quale codice?

Melissa Mei-Chang sembrava una sfinge sul punto di formulare il suo indovinello, nello spazio simulato protetto da chiavi criptate con algoritmi complessi a tripla cifratura.

"Elle" avevano iniziato a scandire le sue labbra immobili.

"U"

"Ci"

"uno"

"Effe"

"tre"

"Erre"

Non dimentichi i nostri accordi capitano Virchow.

Torni con il pacco e riavrà la sua vita.

[simo.bob]

Ganeth osserva con distacco il paesaggio che gli scorre davanti. Desolazione e morte, niente che non abbia mai visto. Non capisce come quelli come il capitano possano avere così nostalgia di questo sasso ai ai margini della galassia. Vedere tutti quei rottami incolonnati gli ricorda gli asteroidi colonia, pieni di spazzatura meccanica utilizzata per sopravvivere.

Quanti mondi sono finiti? Quante popolazioni hanno combattuto tra loro? Però questo pianeta rimane un simbolo per gli umani, forse un obiettivo da riconquistare.

"Polvere e roccia... mi aspettavo qualcosa di più! Eddie registra il viaggio, magari al nostro ritorno riusciremo a venderci questa XP a qualche stupido riccone.

Devo ricordarmi di prendere qualche souvenire. La testa del robokiller che ha fatto fuori l'altra ragazza poteva essere perfetta. Cercherò di recuperare dell'altro. "

"Capitano, com'è tornare a casa? Ti aspettavi qualcosa del genere?"

[nabdonosor]

Andy scorre con lo sguardo il paesaggio attorno a sè quando non è impegnato a schivare qualche ostacolo sulla strada.

"La Terra... Sembra paradossale, una volta ho fatto tanta fatica per scappare da qui ed ora ne ho fatta altrettanta per ritornarci... Devo essere impazzito..."

Si, direi che più o meno è rimasta tutta uguale a come me la ricordavo. Beh almeno come mi ricordavo l'ultimo periodo di battaglie. Dovresti vedere quelle che una volta erano le grandi metropoli della Terra; quando le ho lasciate erano simili a grossi scheletri di cemento. Immagino che ora non siano cambiate molto.

Un sospiro

Una volta... Una volta, prima della guerra, era decisamente meglio.E tu te la immaginavi così?

[simo.bob]

Continuo a osservare il panorama devastato, chiedendomi se fosse proprio il caso di rimpiangere questo posto ormai distrutto.

"Non avevo un'idea precisa. Ho visto parecchi xp ma lo credevo simile a molti altri pianeti, ma mi sbagliavo. Questo ora mi sembra peggio! Dove abitavi? Qui in zona? Come sei fuggito?"

[nabdonosor]

La terra è diventata l'emblema della devastazione e della distuzione portate dalla Caduta. I TITANs hanno fatto davvero un bel macello, ormai non rimane più molto di integro. Comunque io sono di Pontiac, Michigan.

Si ferma qualche istante per schivare un paio di buche e poi riprende a parlare.

Direi che la mia città natale è a quasi 2000 miglia da qui. Là tutto è diverso. paesaggio, clima, abitanti... O almeno lo era. Ora ha in comune con questa zona dove ci troviamo la distruzione e la desolazione.

Guarda il apesaggio attorno a sè per qualche istante.

Sono uno di quei pochi che è riuscito a fuggire salendo sull'Ascensore orbitale.

Guarda la corsia piena di macchine del senso di marcia opposto.

Come vedi, non siamo in molti che ce l'abbiamo fatta. E tu invece da dove vieni esattamente?

[simo.bob]

Pensa un secondo mentre continua ad osservare i resti scheletrici dei veicoli, ricordo di una civiltà ora sparpagliata per l'universo. O almeno quello che ne resta.

"Da Marte. Ma ormai nulla mi lega più a quel mondo. Apparte gli affari in qualche occasione. Ho sempre apprezzato l'avventura e quindi non c'è voluto molto prima che iniziassi a viaggiare per la galassia."

Si volta indietro, per osservare l'ascensore orbitale. Poi aggiunge.

"Puoi darmi qualche particolare in più riguardo alla vostra missione? Non ti dispiace se mi porto dietro qualche "ricordo", vero?"

[nabdonosor]

Prendi pure quello che ti pare, tanto di teschi metallici ne troverai finchè vuoi

Dice Andy mentre è impegnato a guidare la moto.

Per quel che riguarda la nostra missione, ne sono poco più di te. Dobbiamo seguire la strada numero 40 per circa un'ottantina di chilometri. Poi dovremmo trovare un grosso cratere. Lì ci dovrebbe essere un ingresso per un bunker sotterraneo, anche se non so dove. Il nostro obiettivo è trovare è trovare una bambina o quel che ne rimane... anche se non ho la minima idea di come faremo e dove si possa trovare

[simo.bob]

Una missione di salvataggio sulla terra dunque.

"Per affrontare un tale pericolo chi ha commissionato il lvoro deve avere delle ottime ragioni per voler tornare in possesso di quella bambina. Chi ci sarà dietro?"

Ganeth si volta nuovamente in direzione dell'elevatore, pensando a Hidatsa che è rimasta in mezzo a quelle macchine. Chissà se sarà riuscita a trovare un posto tranquillo dove nascondersi.

"Beh, capitano, io sono un'aggiunta speciale al vostro ormai esiguo gruppo, spero che chi pagaper tutto questo si ricordi di me.

Non conosciamo neppure l'identità della bambina? O abbiamo una foto, un file o qualcosa di simile..."

[nabdonosor]

Un accenno di sorriso compare sulla faccia di Andy

Faremo in modo che si ricordi di te. Potresti prendere il posto nella lista paga di uno qualsiasi dei membri deceduti della nostra spedizione.

Riflette qualche istante in silenzio e poi riprende:

Non possediamo nulla per riconoscere la bambina... Sempre che di bambina in senso canonico si possa parlare...

Sempre che di bambina in senso canonico si possa parlare...

[simo.bob]

"Perfetto..."

"Una bambina. Poetico. Tornare e sfidare le macchine per una bambina. Chissà quali segreti nasconde."

Inquieto, Ganeth continua a guardarsi intorno, cercando di scorgere eventuali movimenti tra i rottami. Altri TITANs potrebbero nascondersi lungo il loro cammino.

[Mezzanotte]

[Potete continuare a parlare se volete, quando siete pronti arrivate in vista della periferia di Flagstaff e decidete come procedere.]

[simo.bob]

In lontananza Ganeth inizia ad intravedere un abitato che sembra abbastanza grosso.

"Capitano, sarà quella Flagstaff? Cosa facciamo?"

Adesso è molto inquieto, non sa cosa potrebbe esserci in un centro abitato così grande. Guarda a destra e a sinistra, preoccupato per eventuali agguati.

[nabdonosor]

Andy scorge in lontanza Flagstaff e ferma la moto.

Meglio riflettere bene prima di tentare cose troppo pericolose e trovarsi nei pasticci

Io non ho più il fucile. Se vogliamo trovare qualcosa che ci possa essere utile o qualche informazione in più che ci aiuti a trovare il luogo verso cui siamo diretti, possiamo provare ad entrare, altrimenti è meglio provare ad aggirare il centro abitato

[Mezzanotte]

Flagstaff era la più grande città dell'Arizona del nord sebbene ora sia sola l'ombra di quello che era un tempo. Appare sprovvista di grattacieli o rovine imponenti e forse per questo ha un aspetto particolarmente desolato e dimesso. Siete in alto, oltre i 2000 metri, e fa molto freddo, sebbene le vostre tute siano fatte per resistere a rigori anche peggiori.

Da dove vi trovate non scorgete tracce di vita, organica o meccanica che sia.

Passare per la città vi farebbe risparmiare tempo prezioso.

[simo.bob]

Osserva la città distante, senza scorgere movimenti.

"Capitano, per quanto ne sappiamo il pericolo potrebbe essere ovunque. Tanto vale andare dritti per la strada e perdere meno tempo, che è poco."

Quindi attende la decisione del capitano, maneggiando il fucile. Forse a breve potrebbe nuovamente servire.