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Inviato

Poi se uno è tanto sfortunato da essere colpito da un meteorite ad ogni passo è un altro discorso ed un master può anche decidere di applicare la regola diversamente, ma un bravo master cerca anche di non far capitare TUTTO ad un solo PG...

Quoto.

I PG fanno cose che possono comportare la morte e quindi possono morire. Punto e basta. E' il bello del gioco. Mi lancio in un'avventura mirabolante e nello scontro finale con un supermostro, magari me la gioco male e il mio PG (magari di alto livello e che ho impiegato 2 anni a far progredire) muore? Fa parte del gioco!

La regola della perdita di livello ci sta, per far sì che i giocatori stiano un po' più attenti a "conservare" i propri PG. Poi se il risultato del lancio dei dai si accanisce su un PG, è ovvio che il master può essere clemente.

Comunque usando le regole dell'assegnazione dei PE, i personaggi di livello più basso dovrebbero recuperare un po' rispetto agli altri. Chiaro che se per vari motivi le differenze di livello diventano ampie, il gruppo diventa difficilmente giocabile.

Personalmente né da giocatore, né da master apprezzo un gruppo in cui i personaggi muoiono e vengono resuscitati continuamente.


Inviato

Col mio master avevo stabilito una formula per far si che morendo a 100 pe dal passare di livello non perdessi quasi 2 livelli, e per cercare di far resuscitare il proprio pg al posto di entrare con un altro.

Caso morte: perdi 1 livello e ottieni PE ulteriori pari a quelli che avevi dall'ultimo passattio (es 6800PE totali ne ottieni 800) divisi per il livello a cui sei morto, per il livello a cui torni, ossia muori a 6800, torni a 3000+600=3600

Caso cambio pg: perdi 1 livello e mezzo e ottieni PE come sopra, muori a 6800, ricomunci a 2000+(800/4*2)=2400 PE

Inviato

Io invece seguo i criteri opposti: premetto che giochiamo una campagna ad alto rischio, con molti più scontri con PNG avventurieri che coi mostri, e che i giocatori sono tutti abbastanza esperti.

In pratica la formula è questa:

- ho segato le resurrezioni (eccetto ravvivare), per evitare che tutti i nemici PNG di alto livello avessero l'amico chierico pronto a risorgerli, cosa indispensabile a livelli alti o epici;

- i PG (e qui rischio la lapidazione) risorgono spontaneamente e senza svantaggi, in pratica alla fine dei combattimenti, ma la capacità non è sotto il loro controllo, oltre che, ovviamente, essere motivata all'interno della campagna

Finora la formula ha dato i risultati sperati: niente PNG invincibili e PG costanti dall'inizio della campagna, soluzione che personalmente preferisco, dato che crea continuità e dà un respiro più ampio alla trama. Bisogna anche aggiungere che l'impegno dei giocatori non è per questo diminuito, e che non fanno ciò che vogliono consci di non poter morire, perché il corpo dev'essere intatto per permettere la resurrezione: questo significa che non possono abbandonare lea battaglia lasciando indietro i cadaveri, perchè questi sarebbero poi in mano ai nemici, e che ,se venissero,per esempio, giustiziati, dovreebbero poi riattaccare la testa al corpo, per non parlare del caso in cui il corpo venisse bruciato o disintegrato...5000 px di desiderio che finora hanno sempre cercato di non dover spendere.

E' una modalità che mi (e ci) soddisfa molto di più che non la precedente campagna ad alto tasso di mortalità, dove ogni giocatore aveva cambiato 5 o 6 PG.

Resta però il fatto che è applicabile solo perché gioco con queate persone da parecchio tempo, e che i nostri gusti e stile di gioco sono adatti a questa soluzione.

Inviato

- i PG (e qui rischio la lapidazione) risorgono spontaneamente e senza svantaggi, in pratica alla fine dei combattimenti, ma la capacità non è sotto il loro controllo, oltre che, ovviamente, essere motivata all'interno della campagna

:bash: Visto che già la lapidazione te la aspetti...

Sembra più un videogioco che un gioco di ruolo, ma se ai giocatori piace così...

Il fatto che il corpo debba restare intatto (in che senso? di qualcosa moriranno pure no?) è sufficiente per far sì che non facciano ciò che vogliono consci di non poter morire?

Nelle nostre campagne può capitare che un personaggio muoia, ma è un evento abbastanza raro, perché i giocatori stanno piuttosto attenti a far sì che il proprio personaggio non si faccia ammazzare. In genere il gruppo alla fine della campagna non è sostanzialmente diverso dal gruppo all'inizio.

Inviato

Il corpo deve restare intatto nel senso che se sono, che ne so, decapitati o senza il cuore non possono risorgere.

Non è che non muoiano mai decapitati et simila, ma al massimo possono usare rigenerazione per riattaccarsi le parti del corpo.

Anzi, spesso il fatto di over conservare i corpi ha fornito spunti tattici e complicazioni interessanti.

Aggiungo poi che in effetti abbiamo usato le regole per la rinascita fino a un certo punto, poi i ravvivare le hanno quasi soppiantate.

Restano due fatti: la trovo una variante molto più comoda (e non molto più da videogioco) che le resurrezioni pure classiche, dato che dovendo spesso combattere con altri avventurieri pari a loro in forza, finiscono per cadere in combattimento spesso e volentieri, seppur per la durata di uno scontro. 25 000 mo, o un livello, persi a tutti gli scontri tarperebbero molto la crescita, senza contare che ogni nemico di alto livello avrebbe a disposizione un chierico pronto a resuscitarlo, dando vita a faide infinite.

Inoltre non sono mai sorti problemi del tipo i PG che fanno i furbi con gente molto più forte o importante di loro "tanto poi rinasciamo", ma non nego che sia più che probabile che con gruppi diversi ci sarebbero stati eccome.

Ripeto comunque che è una cosa accettabile solo perché gioco un determinato tipo di campagna con giocatori che conosco bene, non suggerirei mai di imitarmi, mi limito a fornire un diverso punto di vista. Capisco e mi aspettavo lecritiche, anzi probabilmente vedendomi dall'esterno avrei scagliato io la prima pietra.

P.S.: un morto c'è scappato comunque, e ora che nel mondo di gioco si sta diffondendo la voce circa le loro capacità di rinascita è probabile che ce ne siano altri...

Inviato

P.S.: un morto c'è scappato comunque, e ora che nel mondo di gioco si sta diffondendo la voce circa le loro capacità di rinascita è probabile che ce ne siano altri...

Sempre per curiosità... perché in fin dei conti sono sempre alla ricerca di spunti...

Solo i PG dei giocatori hanno la capacità di rinascita oppure nella vostra ambientazione tutti i PNG ce l'hanno?

Se la rinascita è abbastanza comune, anche i PNG sapranno che per uccidere definitivamente un nemico occorre almeno decapitarlo oppure distruggere il suo corpo.

Invece se è una capacità esclusiva o comunque rara, quando si verrà a sapere come fare per sconfiggerli, tutti i loro nemici vorranno quanto meno decapitarli!

Altra curiosità: questa capacità influisce sul grado di sfida?

Inviato

In accordo col nostro master, nel mio gruppo d&d abbiamo introdotto una modifica

che impatta tutti i meccanismi di resurrezione, compresa resurrezione pura :

il personaggio torna si con lo stesso livello di quando è morto ma per tornare deve

superare un TS sulla tempra con CD 10+numero di volte che sei già morto ... per

dare una "volontà" all' anima che se non vuole tornare, non torna .

Nel gioco abbiamo già avuti dei morti "morti" e questo sistema non da a noi giocatori la

sicurezza del ritorno, ergo ci stiamo cauti, che ne pensate come soluzione ?

Inviato

La resurrezione non la ho vista mai nè con sfavare e nè con favore. Dipende da che pg sto giocando. Per dire, se gioco un ladro giramondo combina guai mi faccio risorgere volentieri. Se gioco un paladino o un chierico, mi faccio risorgere solo se ho intrapreso una missione molto importante, oppure se portare a termine quello che stavo facendo prima di morire ne va del mio onore, oppure se la divinità in qualche maniera mi incentiva a tornare in vita.

Quando faccio il DM, non vedo di buon occhio resurrezioni continue e repentine. Mi piace che in d&d la morte sia qualcosa che ha un senso molto rilevante. In genere permetto ad un pg di essere risorto se mi dà una buona motivazione (ne discuto in privato con il giocatore). Poi va beh se il pg muore ogni tanto, ci può stare, in d&d può capitare. Ma continui scontri-resurrezioni non mi vedono affatto favorevole.

A volte ho concesso ai personaggi di andare a salvare l'anima di un pg morto per permettergli di tornare in vita di nuovo. Ma giusto in casi particolari.

Generalmente se i giocatori giocano bene i loro personaggi non è così facile morire.

Se i pg continuano a morire o l'vventura è calibrata male, oppure i personaggi sono fatti male, oppure i giocatori non hanno abbastanza esperienza per giocare quella avventura, o infine i giocaotri usano i loro personaggi in modo troppo impulsivo e frenetico.

Inviato

Solo i PG dei giocatori hanno la capacità di rinascita oppure nella vostra ambientazione tutti i PNG ce l'hanno?

Quella specifica capacità di rinascita ce l'hanno solo i PG e pochissimi PNG, per motivi inerenti alla trama.

Altri PNG sono ritornati in vita con metodi quali non-morte, cloni ecc.

I PG sono sempre stati molto attenti a difendere il loro segreto, ma qualcuno prima o poi doveva scoprirlo, e in effetti così è stato; da quel momento è diventato ancora più importante proteggere i corpi, perchè i nemici sarebbero sempre pronti non a decapitarli, ma a disintegrarli.

Altra curiosità: questa capacità influisce sul grado di sfida?

Di fatto non utilizzo i GS, preferisco assegnare PE a "frazioni" di quello che serve per salire al livello successivo, a seconda della difficoltà dell'impresa.

Nel caso, però, penso che la calcolerei come il filatterio di un lich o l'immortalità dell Tarrasque, e che un'influenza sul GS l'avrebbe, seppur minima (in fondo basta decapitare o bruciare il corpo).

Se l'idea ti interessa, prova a guardare le creature ad anima protetta di Eroi dell'Orrore: le ho scoperte solo dopo, ma più o meno il concetto è simile.

Inviato

Nel caso, però, penso che la calcolerei come il filatterio di un lich o l'immortalità dell Tarrasque, e che un'influenza sul GS l'avrebbe, seppur minima (in fondo basta decapitare o bruciare il corpo).

Se l'idea ti interessa, prova a guardare le creature ad anima protetta di Eroi dell'Orrore: le ho scoperte solo dopo, ma più o meno il concetto è simile.

Ci guarderò. Ho in mente di inventare una creatura che dovrà dare del filo da torcere ai miei giocatori e la capacità della rinascita è interessante. E' vero che basta decapitare o bruciare o disintegrare il corpo, ma se i PG non lo sanno...

Credo che sul grado di sfida debba incidere, perché finché non l'hanno uccisa definitivamente non avranno i PE. Ci devo pensare un po' su.

Grazie per i suggerimenti

Inviato

Nel nostro gruppo abbiam preso l'abitudine di decapitare ogni singolo cadavere, sia che lo uccidiamo noi che lo troviamo già in giro. Il master è sadico e si diverte a far alzare da terra i corpi dei nemici appena sconfitti.... così adesso siamo una squadra di esorcisti/squartatori :)

dopotutto prevenire è meglio che curare :lol:

Inviato

Parole sante, i PG si credono immortali ed invece devono rendersi conto che possono morire e, nel migliore dei casi, perdere un livello. Perchè non dimentichiamoci che PG di lvl 5-6 potrebbero non potersi permettere un incantesimo adatto a riportare in vita un loro compagno o per assurdo l'unico in grado di farlo potrebbe rifiutarsi di "sporcarsi le mani" con qualcuno tanto al di sotto del suo rango.

In due parole: Pensateci Prima

Poi se uno è tanto sfortunato da essere colpito da un meteorite ad ogni passo è un altro discorso ed un master può anche decidere di applicare la regola diversamente, ma un bravo master cerca anche di non far capitare TUTTO ad un solo PG...

Hai detto bene! Gioco a D&D da 3-4 anni ma sempre da giocatore, ora da un anno circa ho un piccolo gruppetto di amici in cui io faccio il master. Si credono dei, nel senso pensano sempre che il master o il fato come dicono loro, li salverà sempre; poi un paio di sessioni fa lo stregone è andato avanti senza pensare prima di agire ed ha lasciato quasi la scheda.Dopo questa disavventura mi ha pure insultato, dicendomi che lo fatto apposta ecc...gli ho semplicemente risposto che dovrebbe pensare prima di agire e che in quel mondo non tutto rose e fiori

Inviato

Io non ho le varie "Resurrezioni" nelle mie campagne. C'è solo il rito di "Riportare in vita" (incantesimo di 8° da chierico) che (non ci crederete) riporta in vita un personaggio, a patto che si possa disporre del corpo o di un oggetto che gli apparteneva ed era a lui caro. Lo resuscita senza penalità, bello bello, carino e coccoloso, pronto per l'azione.

E va sempre bene, giusto?

Ma neanche per sogno!

Questo incantesimo tira 1d100 quando viene lanciato e, in caso di sorte avversa (ma nemmeno molto, c'era meno del 50% di probabilità di riuscita regolare) le cose possono andare INCREDIBILMENTE MALE.

Tanto per fare alcuni esempi:

- Il personaggio viene resuscitato con la testa dalla parte sbagliata (al master spetta decidere dove)

- Il personaggio ha dentro l'anima (quindi l'intelletto) di un animale o mostro

- Il personaggio ha dentro l'anima di uno ubercattivo parecchio incavolato di essere stato interrotto mentre conquistava l'inferno

- Il personaggio viene resuscitato, ma è di sesso cambiato

- Il personaggio viene resuscitato, ma è di allineamento e classe diversi (normalmente, qualcosa di opposto a come era primo (Guerriero - Mago, Paladino LB - Paladino del massacro etc.) NOTA: Nemmeno il personaggio lo sa (avvenimenti del tipo "La tua armatura è incredibilmente più pesante di come la ricordassi" "Ti senti impacciato e goffo con la tua spada lunga, e rischi quasi di cadere)

- Il personaggio prende qualche parte del corpo di qualche altro mostro\animale (nel caso sia stato resuscitato senza corpo)

- La pelle del personaggio diviene coperta di squame

E così via. Secondo me era molto più divertente per me in quanto master e per i miei giocatori (che a volte riuscivano a trovare dei vantaggi nelle situazioni proposte)

E di certo, è molto più realistico che la perdita di livello!

Inviato

Anche io odio le resurrezioni continue. In una campagna dove giocavo un mago/iniziato dei 7 veli, io e il giocatore del chierico abbiamo dovuto sudare sette camicie per far sopravvivere il party, visto che si era deciso di comune accordo di fare una campagna con difficoltà superiore alla norma. Era ambientata in un mondo sconvolto da una sorta di guerra mondiale e le resurrezioni non esistevano. L'unico modo per tornare in vita era quello(concesso a tutti, dai popolani ai pg agli antagonisti) di richiamare, pronunciando tre volte il suo nome, una sorta di spirito della morte che poteva riportare in vita le persone ma sempre a un costo terribile. Ad esempio quando morì il kensai il demone accetto di riportarlo in vita a patto che egli uccidesse sua figlia e di sua moglie. Il fatto è che le condizioni venivano poste solo DOPO la resurrezione, e il personaggio era affetto da una specie di costrizione, così da essere costretto a seguire il patto. Alla fine, dopo essere quasi riuscito ad uccidere la moglie, riuscimmo a fermarlo e il giocatore, interpretando magistralmente il personaggio, fece una sorta di monologo seguendo il flusso di coscienza del pg, al termine del quale si uccise pregandomi di distruggere il suo corpo in modo da non poter "cadere di nuovo in tentazione". Il mio mago gli scavò la tomba e, dopo che il chierico ebbe consacrato il terreno, lanciò trasmutare roccia in lava. Per la cronaca, quando qualcuno faceva un nuovo pg erano problemi perchè partiva con 4 livelli in meno e bisognava stare lì a proteggerlo. Non credo che, in una campagna in cui l'aldilà ha la porta girevole, sia possibile dare ai pg una morte così ricca di pathos. Già il fatto di sapere che esiste un aldilà sminuisce la morte, figuriamoci se si dà la possibilità di tornare. Infatti anche in tutte le altre campagne nel mio gruppo di solito vietiamo le resurrezioni, ed è possibile tornare in vita solo con desiderio o miracolo. Magari è un po' estrema come cosa, ma permette in un certo senso più realismo

Inviato

In accordo col nostro master, nel mio gruppo d&d abbiamo introdotto una modifica

che impatta tutti i meccanismi di resurrezione, compresa resurrezione pura :

il personaggio torna si con lo stesso livello di quando è morto ma per tornare deve

superare un TS sulla tempra con CD 10+numero di volte che sei già morto ... per

dare una "volontà" all' anima che se non vuole tornare, non torna .

Nel gioco abbiamo già avuti dei morti "morti" e questo sistema non da a noi giocatori la

sicurezza del ritorno, ergo ci stiamo cauti, che ne pensate come soluzione ?

Questa è carina solo che non metterei il TS Tempra visto che i non combattenti sono svantaggiati ma una cosa equa per tutti, tipo:

La prima volta che muori torni e basta

La seconda hai il 95% di tornare

La terza l'anima sta iniziando ad abituarsi all'aldilà ed hai l' 85% di tornare

La quarta l'anima inizia a fare le bizze ed hai il 70% di tornare

La quinta l'anima è indecisa ed hai il 50%

La sesta non vuol saperne ma con la forza potresti convincerla ed hai il 25%

La settima non torna

Inviato

Bella anche questa modifica, la propongo alla prossima giocata ...

il mio master ( dopo tirata di orecchie ) mi ha ricordato che, in caso di morte di un nostro pg, non dobbiamo eseguire un ts sulla tempra

ma bensì una prova costituzione con la CD indicata prima ...

Anche per i pg che hanno costituzione alta, non è semplicissimo ritornare alla vita ...

Inviato

Bella anche questa modifica, la propongo alla prossima giocata ...

il mio master ( dopo tirata di orecchie ) mi ha ricordato che, in caso di morte di un nostro pg, non dobbiamo eseguire un ts sulla tempra

ma bensì una prova costituzione con la CD indicata prima ...

Anche per i pg che hanno costituzione alta, non è semplicissimo ritornare alla vita ...

Il discorso rimane sbagliato allo stesso modo. Ci sono Pg che non hanno nemmeno 10 di costituzione e quindi che fai li fai morire e basta? Cioè quello che voglio cercare di farti capire è che sarà sempre sbagliato un metodo che si basa su una caratteristica fisica o mentale che varia da PG a PG.

Per esempio allora ho un mago con Cos 8, che faccio sono morto alla prima occasione mentre il guerriero con costituzione 24 si salva in ogni caso?

Stesso discorso al contrario si verificherebbe con una prova Intelligenza.

Con una prova Saggezza sarebbe favorito il chierico e così via.

Dovete trovare un metodo univoco di giudizio, che non sia legato a quanto sia più forte uno rispetto ad un altro.

Inviato

Dovete trovare un metodo univoco di giudizio, che non sia legato a quanto sia più forte uno rispetto ad un altro

Eppure avrebbe senso, però lo legherei ad una caratteristica mentale.

Avrebbe senso vederlo come la forza di volontà del pg che combatte contro la morte stessa, ricacciando l'anima all'interno del corpo e riportandolo in vita.

è il pg che dice "NO!" alla morte.

@Sth: il vostro metodo mi piace molto, specie il pagare dopo aver ricevuto il servizio.

Inviato

Eppure avrebbe senso, però lo legherei ad una caratteristica mentale.

Avrebbe senso vederlo come la forza di volontà del pg che combatte contro la morte stessa, ricacciando l'anima all'interno del corpo e riportandolo in vita.

è il pg che dice "NO!" alla morte.

@Sth: il vostro metodo mi piace molto, specie il pagare dopo aver ricevuto il servizio.

Si forse avrebbe senso ma sarebbe ingiusto, se decidi che funzioni con la Cos avvantaggi i guerrieri e non solo, condanni a non essere mai resuscitati molti altri, se decidi che sia l'Int avvantaggi i maghi e condanni altri...

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