Mantorok Inviato 31 Gennaio 2011 Segnala Inviato 31 Gennaio 2011 Fantasia, buon senso e capacità di immedesimarsi nella parte, rispetto per il gioco ed i giocatori, ecco la ricetta per avere successo in questo gioco qui.
Kelemvor Inviato 1 Febbraio 2011 Segnala Inviato 1 Febbraio 2011 @Pau wolf: Non aver paura di sbagliare.Stai giocando,nessuno ti giudica(anzi spesso in D&D si ca.....gia molto). Non si tratta di lavoro o un saggio di qualcosa.Gioca per divertirti e fregatene del resto. Giocando sempre con le stesse persone imparerai ad essere più naturale ed allora (forse) capirai di non aver bisogno di un corso di teatro(a meno chè tu non voglia fare l'attore,ma questo è un altro discorso)
reutreth Inviato 1 Febbraio 2011 Segnala Inviato 1 Febbraio 2011 Ma certo che un corso di recitazione può essere utile. Basta guardare la stragrande maggioranza (Quasi tutti direi) dei gruppi che giocano. Avete mai visto un giocatore interpretare un pg che vede un massacro e inginocchiarsi pregando la propria divinità affinchè gli infonda il coraggio per reagire a tanta crudeltà ed effertezza? Immaginate il giocatore che con la voce roca, quasi rotta dal pianto, prima si dispera e poi con veemenza giura vendetta. La recitazione può essere molto utile anche per i giocatori. Recitare rende più credibile l'interpretazione. Quindi dal mio punto di vista ti dico fai il corso di recitazione vedrai che ti servirà e il tuo DM apprezzerà i momenti in cui mostrerai come il tuo pg non è soltanto interpretato, ma è interpretato "recitando" la sua parte
Hanzo Inviato 1 Febbraio 2011 Segnala Inviato 1 Febbraio 2011 Avete mai visto un giocatore interpretare un pg che vede un massacro e inginocchiarsi pregando la propria divinità affinchè gli infonda il coraggio per reagire a tanta crudeltà ed effertezza? No, preferirei non vederne. Si è attorno ad un tavolo da gioco, non in un maledetto teatro.
the cultist Inviato 2 Febbraio 2011 Segnala Inviato 2 Febbraio 2011 No, preferirei non vederne. Si è attorno ad un tavolo da gioco, non in un maledetto teatro. Hai dannatamente ragione! Non sono un attore di teatro, però ho un'esperienza diretta: un mio amico, che fa spesso il DM per campagne di forgotten realms a d&d3.5, é -praticamente- la star della sua compagnia di teatro (passatemi il termine "star"), eppure non si nota un particolare miglioramento del suo (già di alto livello) stile di gioco (considerato che lo conosco e ho giocato con lui da ben molto prima che si interessasse al calcare le scene). Senza contare che predilige far esprimere i suoi PNG attraverso un discorso indiretto la maggior parte delle volte. D&D del resto "gira sulla più potente GPU del mondo: la mente umana" (come direbbe Sheldon in tBBT), quindi é sbagliato affidarsi a superflui "trucchi di scena" che non facilitano il processo di immaginazione, bensì lo condizionano. Così, almeno, la vedo io. Persino a d&d4, quando tocca a me masterizzare, dove le miniature sono praticamente la regola, preferisco pezzi di scacchi alle decoratissime miniature ufficiali, disprezzo i tiles e preferisco che i PG mi dichiarino le proprie intenzioni prima di provare a recitare le frasi che direbbe il personaggio. Del resto: Si è attorno ad un tavolo da gioco, non in un maledetto teatro.
reutreth Inviato 2 Febbraio 2011 Segnala Inviato 2 Febbraio 2011 Mi permetto di insistere Tu prova a mettere i tuoi personaggi di fronte ad un orribile non morto e loro che diranno in modo freddo "io lo attacco", "io rimango pietrificato dalla paura", "io provo a scacciarlo". Invece pensa se dicessero (con enfasi) "orrenda creatura, preparati, la mia lama ha già mietuto molte vittime, vedremo se sarai un degno avversario", "oddio (oppure santo qualcosa) questa creatura è orrenda, non riesco a muovermi, mi sento il sangue raggelato, aiuto!!", "empia creatura, che il sole mi dia la forza di distruggerti, io chierco di Pelor non permetterò alla tua anima dannata di seminare terrore. Per il sacro Pelor". Ti assicuro che tra il non recitare (il primo esempio) e recitare (il secondo esempio) cambia molto il modo di giocare. Recitando si assapora molto di più la scena Io gioco in diversi gruppi. Beh dove si recita ti assicuro che ne beneficia moltissimo anche il role playing. Con la recitazioni anche situazioni banali, magari molto semplici, acquistano un "sapore" tutto loro. Cmq va a gusti. Io sono stato contrario alla interpretazione per lungo tempo. Mi sembrava una perdita di tempo. Mi dicevo che alla fine l'importante è dire quello che fai e tirare il dado, quindi non perdiamo tempo con inutili interpretazioni a cui non gli e ne frega niente a nessuno. Però poi ci ho riflettuto su e mi sono reso conto che l'interpretazione dà più qualità al gioco. Che fretta c'è? L'interpretazione rende il gioco più lento, questo è certo. Però secondo me è un tempo che vale la pena perdere
Blackstorm Inviato 2 Febbraio 2011 Segnala Inviato 2 Febbraio 2011 Mi permetto di insistere Tu prova a mettere i tuoi personaggi di fronte ad un orribile non morto e loro che diranno in modo freddo "io lo attacco", "io rimango pietrificato dalla paura", "io provo a scacciarlo". Invece pensa se dicessero (con enfasi) "orrenda creatura, preparati, la mia lama ha già mietuto molte vittime, vedremo se sarai un degno avversario", "oddio (oppure santo qualcosa) questa creatura è orrenda, non riesco a muovermi, mi sento il sangue raggelato, aiuto!!", "empia creatura, che il sole mi dia la forza di distruggerti, io chierco di Pelor non permetterò alla tua anima dannata di seminare terrore. Per il sacro Pelor". Abbi pazienza, ma c'è bisogno di corsi di recitazione per una cosa del genere? No, davvero, siamo seri. Ti assicuro che tra il non recitare (il primo esempio) e recitare (il secondo esempio) cambia molto il modo di giocare. Recitando si assapora molto di più la scena Io gioco in diversi gruppi. Beh dove si recita ti assicuro che ne beneficia moltissimo anche il role playing. Con la recitazioni anche situazioni banali, magari molto semplici, acquistano un "sapore" tutto loro E così chi magari gioca un bardo ma non è portato per l'intrattenimento viene considerato uno che non sa giocare.
reutreth Inviato 2 Febbraio 2011 Segnala Inviato 2 Febbraio 2011 Abbi pazienza, ma c'è bisogno di corsi di recitazione per una cosa del genere? No, davvero, siamo seri. Beh ma nei corsi base di recitazione quello che si impara è recitare piccoli ruoli in diverse situazioni, cercare di avere il controllo della mimica facciale e della gestualità. Questo è l'abc dell'attore (ed è più difficile di quello che sembra). E così chi magari gioca un bardo ma non è portato per l'intrattenimento viene considerato uno che non sa giocare. Beh all'inizio potrà avere difficoltà, con il tempo però imparerà a lasciarsi andare. E magari è una cosa, un upgrade che gli servirà anche nella vita e non solo nel gioco. Cmq non sto dicendo che è obbligatorio recitare per giocare di ruolo. Ognuno gioca come vuole e ci mancherebbe. Sto solo dicendo che nei gruppi dove si recita il role playing non viene penalizzato, anzi, viene enfatizzato. Detto ciò la recitazione può addirittura non essere gradita e preferire di più un approccio più pragmatico
sorano Inviato 2 Febbraio 2011 Segnala Inviato 2 Febbraio 2011 Invece pensa se dicessero (con enfasi) "orrenda creatura, preparati, la mia lama ha già mietuto molte vittime, vedremo se sarai un degno avversario", "oddio (oppure santo qualcosa) questa creatura è orrenda, non riesco a muovermi, mi sento il sangue raggelato, aiuto!!", "empia creatura, che il sole mi dia la forza di distruggerti, io chierco di Pelor non permetterò alla tua anima dannata di seminare terrore. Per il sacro Pelor". oh sarebbe bellissimo
D@rK-SePHiRoTH- Inviato 5 Febbraio 2011 Segnala Inviato 5 Febbraio 2011 Avete mai visto un giocatore interpretare un pg che vede un massacro e inginocchiarsi pregando la propria divinità affinchè gli infonda il coraggio per reagire a tanta crudeltà ed effertezza? No, ho visto una giocatrice chiedere off game come comportarsi con aria tra il confuso e l'imbarazzato perché riteneva che in game il suo PG avrebbe dovuto fare esattamente quello che hai descritto, ma non ho capito se si vergognasse o se non volesse farlo perchè lontano dal suo carattere, o magari aveva paura di paralizzare la narrazione, o di non riuscire a interpretarlo in maniera convincente, non si è capito, fatto sta che alla fine la scena non se l'è giocata.
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora