Shad Leidar Inviata 25 Gennaio 2005 Segnala Inviata 25 Gennaio 2005 Voglio farvi questa domanda non per offendere o per creare astio, ma per vera curiosità... Perchè una persona dovrebbe scegliere di giocare a dimensioni anzichè a D&D (o altri giochi)? Io sono veramente interessato a questo gioco tanto che mi sono già scaricato tutti i manuali disponibili, ma leggicchiando un po il manuale base non sono riuscito a capire le vere differenze tra D&D e Dimensioni...Ora devo ammettere che l'ho letto di fretta xkè sto per cominciare una nuova campagna per D&D, tuttavia dopo otto anni di del padre dei GdR avrei anche voglia di provare qualcosa di nuovo, Dimensioni mi interessa sia perchè è gratis (se puntassi Vampiri o qualche altro sarebbe un nuovo sallasso economico e mi è già bastato quello per D&D) però quello che voglio io è un gioco di grande narrazione che favorisca chi interpreta e ponga le regole in modo diverso (D&D è bello ma le regole ferre delle classi e l'aumentare magico dei PF è a dir poco irreale)... Avrei altre cose da dirvi ma magari ci sarà tempo.. Un'ultima le regole per Dimensioni sono complete? Le carte azioni uno se le deve fare per proprio conto immagino...
mantis Inviato 26 Gennaio 2005 Segnala Inviato 26 Gennaio 2005 Direi che di differenze tra D&D e Dimensioni ce ne sono molte.... 8-[ La prima consiste nel fatto che mentre D&D è un gioco a livelli Dimensioni è un gioco basato sugli skill (abilità). Nel primo l'avanzamento è dato con variare dei livelli mentre in Dimensioni quello che un personaggio sa fare dipende, principalmente, dalle sue abilità. Questa è una differenza fondamentale dato che le abilità di D&D in realtà sono solo di contorno. La seconda differenza è data dal fatto che Dimensioni è un gioco narrativo, dove il tiro del dado è limitato il più possibile, così come certe abilità che devono essere interpretate dal giocatore-personaggio. Se vuoi puoi giocare a Dimensioni anche senza dadi, cosa che non succede con D&D. Il sistema di combattito poi è del tutto differente: in Dimensioni è molto più tattico e mortale, anche un essere poco potente può essere sempre pericoloso, cosa che in D&D non accade, dato che è molto molto di più power player (a volte i PG sono veri e propri super eroi). In Dimensioni c'è un sistema di danno per cui più un personaggio è bravo ad usare una certa arma e più riesce a fare male (credo sia del tutto logico), indipendentemente da che arma usa. Ovvio che certe armi sono più letali di altre, ma un bravo karateca può fare più male di uno spadaccino poco abile. In D&D il danno dipende dall'arma usata, specialmente a livelli medi e bassi. Non ti sto poi a parlare del sistema dell'esperienza che credo sia una delle parti più interessanti di Dimensioni... Se poi andiamo sulla magia allora qui i due giochi prendono strade opposte: in D&D, come sai, gli incantesimi sono quelli descritti nei manuali, con poche possibilità di variazione. La magia in Dimensioni Arcane è totalmente diversa e narrativa. E' il personaggio-giocatore che, tramite i poteri che lui ha (derivanti sempre dalle sue abilità magiche), crea l'incantesimo all'occorenza, senza studiarlo prima, in base alle necessità del momento e in accordo con gli Arcani che conosce... Qui i due giochi sono molto differenti, senza che io entri nei dettagli... Dimensioni Arcane è un sistema magico molto narrativo, adatto sicuramente a giocatori esperti, ma che ti permette di giocare la magia in maniera molto matura (e spero divertente). Tra le cose da evidenziare resta il fatto che D&D è un gioco molto commerciale mentre Dimensioni è fatto da gente appassionata di GdR, che guarda poco al risultato economico, e che cerca di costruire un sistema più maturo e giocabile. Noi cerchiamo di fare poche cose, ma fatte bene anzichè produrre tanto materiale di qualità, a volte, dubbia. Potrei parlarti di tantissime altre differenze tra i due sistemi, nulla togliendo a D&D che resta il capostipite dei GdR, credo che Dimensioni sia più adatto a chi voglia approcciarsi al GdR in maniera più matura, senza appesantire troppo il sistema di gioco. Ovviamente questa è la mia opinione, ma credo che se leggerai bene i manuali potrai trovare queste mie parole veritiere. Mi chiedevi se le regole di Dimensioni sono complete? Ovviamente sì, nel manuale c'è tutto quello che ti serve per giocare. Mancano le ambientazioni, ma stiamo provvedendo anche a quelle. Le carte azione te le puoi scaricare dal nostro sito, non devi fare altro che stamparle, ma ne puoi fare a meno, l'uso delle carte non è indispensabile, è solo un qualcosa in più. Se hai altre domande chiedi pure, questo è il posto giusto!! Mantis
Shad Leidar Inviato 26 Gennaio 2005 Autore Segnala Inviato 26 Gennaio 2005 Altre domande: 1-si può giocare senza dimensioni arcane? 2-sul manuale non sono riuscito a trovare alcuna distinzione di razze pensate di attuarla con l'edizione oppure ogni narratore deve usare dei bonus di sua invenzione per differenziarla 3-se ho capito uno non sceglie un particolare ,estiere ma cercherà di sviluppare le sue caratteristiche sulla base di ciò che vuole saper fare giusto? 4-nel manuale sinceramente non si capisce proprio come si usino le carte azione: ogni giocatore quante carte ha? quante ne può usare in un round? bisogna pescarle o le tieni tute in mano? dopo che le hai usate le scarti o le tieni? Per il momento può bastare... 1
mantis Inviato 26 Gennaio 2005 Segnala Inviato 26 Gennaio 2005 Altre domande: 1-si può giocare senza dimensioni arcane? 2-sul manuale non sono riuscito a trovare alcuna distinzione di razze pensate di attuarla con l'edizione oppure ogni narratore deve usare dei bonus di sua invenzione per differenziarla 3-se ho capito uno non sceglie un particolare ,estiere ma cercherà di sviluppare le sue caratteristiche sulla base di ciò che vuole saper fare giusto? 4-nel manuale sinceramente non si capisce proprio come si usino le carte azione: ogni giocatore quante carte ha? quante ne può usare in un round? bisogna pescarle o le tieni tute in mano? dopo che le hai usate le scarti o le tieni? Per il momento può bastare... Ecco le risposte: 1-Sì, puoi giocare benissimo senza. Puoi attaccare al sistema anche un altro sistema magico, tipo quello di D&D, nessuno te lo vieta anche se perderesti forse la parte migliore di questo sistema, la magia. 8) 2-Le razze sono una cosa tipica dell'ambientazione con cui si vuole giocare, ecco perchè non l'abbiamo inserite. In ogni caso nel Grande Bestiario sono trattate le razze più conosciute per il fantasy: elfi, halfling e nani. 3-No. Uno sceglie il background. Decide prima come vuole essere il suo personaggio e cosa saprà fare. Poi adatta la scheda al background. Si sceglie le abilità che vuole compatibilmente con il background che ha scritto o che ha in mente! Non è detto che bisogna sapere un mestiere per saper fare certe cose. Se io voglio saper maneggiare una spada non è detto che debbo per forza fare il soldato. Questa è la base di un GdR narrativo. Uscite un attimo dalla logica D&D e vedrete che il mondo sarà sicuramente migliore.... 4-Attenzione. Le carte azione non trasformano Dimensioni in un gioco di carte, sono solo un supporto visivo alle azioni di combattimento, e sottolineo combattimento, che un personaggio può intraprendere. Ogni round di combattimento un personaggio può, se vuole, fare una delle azioni che sono descritte nel manuale e ricevere bonus e malus per quel round. Se in un round voglio far fare un affondo al mio personaggio mostrerò la carta affondo al Narratore e riceverò, per quel round, un bonus di +2 al tiro di attacco, un +1 al valore di iniziativa ed un -3 alla mia azione difensiva, con tutte le conseguenze del caso. Se nel round successivo voglio fare un'altro tipo di azione, ad esempio una guardia chiusa, basta che prenderò quella carta e lo dirò al Narratore. Come ti dicevo il combattimento è molto tattico e bisogna pensare bene a ciò che si fa. Spero di essermi spiegato.... A presto. Mantis 1
nicotico81 Inviato 8 Maggio 2005 Segnala Inviato 8 Maggio 2005 "Questa è la base di un GdR narrativo. Uscite un attimo dalla logica D&D e vedrete che il mondo sarà sicuramente migliore.... " ma quanto mi piace questa frase!
mantis Inviato 9 Maggio 2005 Segnala Inviato 9 Maggio 2005 "Questa è la base di un GdR narrativo. Uscite un attimo dalla logica D&D e vedrete che il mondo sarà sicuramente migliore.... " ma quanto mi piace questa frase! Grazie! Mantis 1
Lindir Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Inviato 18 Maggio 2005 D&D e dimensioni non sono assolutamente paragonabili Dimensioni è un gioco narrativo che è giocabile benissimo anche senza dadi (io ci ho provato una volta e vi assicuro che sembrava di essere in un film), lascia il mondo Power Player di D&D e avventurati per oscuri sentieri dove rischi realmante la tua vita se non calibri bene ogni tuo passo. (miii come sono oscuro)
Ospite Kaled123 Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 4-Attenzione. Le carte azione non trasformano Dimensioni in un gioco di carte, sono solo un supporto visivo alle azioni di combattimento, e sottolineo combattimento, che un personaggio può intraprendere. Ogni round di combattimento un personaggio può, se vuole, fare una delle azioni che sono descritte nel manuale e ricevere bonus e malus per quel round. Se in un round voglio far fare un affondo al mio personaggio mostrerò la carta affondo al Narratore e riceverò, per quel round, un bonus di +2 al tiro di attacco, un +1 al valore di iniziativa ed un -3 alla mia azione difensiva, con tutte le conseguenze del caso. Se nel round successivo voglio fare un'altro tipo di azione, ad esempio una guardia chiusa, basta che prenderò quella carta e lo dirò al Narratore. Come ti dicevo il combattimento è molto tattico e bisogna pensare bene a ciò che si fa. Mantis Però giocando ho riscontrato un problema che mi ha reso difficile gestire il combattimento. Visto che la maggior parte dei pg ha 2 azioni, può scegliere due carte azioni diverse? Mi spiego, se uno usa le sue due azioni per fare due attacchi può fare un affondo ed un attacco normale? odeve fare due affondi? Il problema grosso sorge quando un giocatore vuole usare le sue azioni per cose opposte ad esempio una offensiva ed una postura difensiva. Sul momento ho risolto grazie all'iniziativa, finchè non iniziavi la seconda azione avevi i bonus\malus della prima, poi li cambiavi con quelli della seconda, ma è una faticaccia tenere i conti e non risolve tutto. Spero che mi riusciate a capire anche se sono stato poco chiaro.
mantis Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 In realtà si può scegliere solo una carta azione per round di combattimento, quindi per quel round le tue due azioni (o n azioni) avranno i bonus/malus dati dalla carta. Ad esempio se il mio PG decide di fare un Attacco impetuoso per quel round avrà un bonus sui tutti i check d'attacco di +3 ed un malus sui check difensivi (parata o schivata o difesa) di -4. Se ho due azioni a disposizione e le utilizzo entrambe per fare due attacchi, li effettuerò con un bonus di +3 (per il secondo devo considerare anche il malus dato dal doppio attacco). Ma se dovrò difendermi, ed ho finito le azioni, il mio valore di Difesa (o il valore dell'abilità dell'arma con cui paro) saranno diminuiti di -4 senza possibilità di tirare il d10. In questo caso dovrò essere bravo a vincere l'Iniziativa, perchè altrimenti sarò molto vulnerabile (a meno che non ho un valore di abilità molto alto). Spero di essermi spiegato, altrimenti chiedimi pure.. Mantis
Ospite Kaled123 Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 Chiarissimo grazie. Quindi le carte azioni vanno interpretate solo come tipi di atteggamento adottato, e non come azioni effettive (vedi affondo).
Airon Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 mi permetto di fare un commento un pizzico OT, da grande fan (frustrato che fatica trovare dei giocatori) di Dimensioni: le carte Azione per me sono la cosa peggiore che vi sia venuta in mente. Ammetto di aver letto molto superficialmente, ma in un sistema narrativo non è sufficente dichiarare le proprie intenzioni e il master decide di conseguenza eventuali bonus-malus? piuttosto potevate mettere delle linee-guida per bonus/malus simili... dover giocare la carta (sopratutto se si usa questo nome) spezza l'atmosfera spesso favolosa che si crea in combattimento...
mantis Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 Chiarissimo grazie. Quindi le carte azioni vanno interpretate solo come tipi di atteggamento adottato, e non come azioni effettive (vedi affondo). Esattamente.. Hai detto bene, è l'atteggiamento del personaggio in quel round di combattimento.. Prego.. Mantis
mantis Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 mi permetto di fare un commento un pizzico OT, da grande fan (frustrato che fatica trovare dei giocatori) di Dimensioni: le carte Azione per me sono la cosa peggiore che vi sia venuta in mente. Ammetto di aver letto molto superficialmente, ma in un sistema narrativo non è sufficente dichiarare le proprie intenzioni e il master decide di conseguenza eventuali bonus-malus? piuttosto potevate mettere delle linee-guida per bonus/malus simili... dover giocare la carta (sopratutto se si usa questo nome) spezza l'atmosfera spesso favolosa che si crea in combattimento... Posso capire che "giocare la carta" possa spezzare il momento narrativo.. ma le carte, come ho più volte detto, sono solo un elemento decorativo che se si vuole può essere tralasciato in quanto le azioni si possono dichiarare indipendentemente dalle carte. Diciamo che dopo che il giocatore-personaggio dichiara le sue intenzioni entra in gioco il Narratore. A questo punto egli, avendo a disposizione un elenco di bonus/malus da applicare al tipo d'azione dichiarata facendo riferimento alle varie tipologie di azioni di combattimento descritte nel manuale, può più facilmente stabilire che tipo di valori assegnare al bonus/malus, basandosi su quanto scritto nella descrizione delle carte azioni o azioni di combattimento. In pratica le puoi vedere come un aiuto al Narrtore per stabilire i bonus e malus da assegnare... Onestamente non credo che siano anti-narrative.. Poi ogni opinione va rispettata.. Mantis
Serghuio Inviato 19 Dicembre 2005 Segnala Inviato 19 Dicembre 2005 personalmente non uso le carte-azione, preferisco un GdR più narrativo, con meno parametri e statistiche possibili.
Arghot Inviato 8 Ottobre 2006 Segnala Inviato 8 Ottobre 2006 finalmente ho avuto il tempo di dare una letta al manuale di Dimensioni; devo dire che non vedo l' ora di provarlo!! il problema è che ho iniziato da poco una campagna come master in D&D 3,5..la mia domanda è questa: è possibile "translare" la campagna da D&D a Dimensioni o viene troppo complicato e mi conviene iniziarne una nuova ?
mantis Inviato 9 Ottobre 2006 Segnala Inviato 9 Ottobre 2006 finalmente ho avuto il tempo di dare una letta al manuale di Dimensioni; devo dire che non vedo l' ora di provarlo!! il problema è che ho iniziato da poco una campagna come master in D&D 3,5..la mia domanda è questa: è possibile "translare" la campagna da D&D a Dimensioni o viene troppo complicato e mi conviene iniziarne una nuova ? Onestamente non credo ci siano problemi nel farlo, ma solo il tempo di rifare le schede dei personaggi adattandoli a Dimensioni. Ovviamente è solo un adattamento in quanto i due regolamenti sono diversi ed hanno finalità diverse. In ogni caso ci va perso solo un po' di tempo. Sicuramente la parte relativa alla magia sarà quella più complessa da gestire dato che lì i due sistemi mettono in evidenza tutte le loro differenze. Sarebbe carino fare una specie di "traduttore" da D&D a Dimensioni... Mantis
jed_na Inviato 5 Novembre 2006 Segnala Inviato 5 Novembre 2006 Buonasera a tutti voi! Sono un novello frequentatore di questo bel sito, ed un neofita di Dimensioni. Ho letto i manuali base con molto interesse, ed ho trovato molto brillante il sistema di magia che avete creato. Bravi, bello, "costringe" alla fantasia ed è una boccata d'aria pura per chi, come me, gioca e masterizza da sempre a AD&D (ebbene sì, la vetusta seconda edizione!). Ma vengo al punto... avrei bisogno di un chiarimento sul funzionamento delle abilità. Come gioco le abilità sulle quali non vengono spesi punti nella costruzione del personaggio? Le si considera come se il personaggio non le conoscesse affatto? Oppure si calcola normalmente il valore base così com'è, ed è quindi necessaria una sorta di tabella stile D&D terza edizione? Oppure, più generico ancora, si fa una prova sulle caratteristiche eventualmente interessate? Grazie a chi vorrà rispondermi... ciao e a presto!
mantis Inviato 6 Novembre 2006 Segnala Inviato 6 Novembre 2006 Ciao e benvenuto tra gli amanti di questo sistema. Vedo che hai apprezzato Dimensioni Arcane, mi fa piacere perchè è un modo di vedere la magia molto particolare e soprattutto molto narrativo.. Riguardo alle domande che ci hai posto posso dire questo: se un PG deve usare un'abilità che non ha (in realtà è più giusto dire che non conosce), si può usare il valore di Default della abilità in questione. Questo però solo se per quel PG è indispensabile usarla, nel senso che deve provare fare qualcosa che non sa fare a tutti i costi. Onde evitare di stare a calcolare sempre i valori di default si può sostituire il check abilità con uno che interessa una caratteristica, magari con qualche penalità in modo da mantenere l'enfasi della narrazione. In ogni caso tutte le abilità derivano dalle così dette virtù: Vigore, Accuratezza, Intuito, Dote che sono messe nella scheda del PG. A quelle basta togliere le penalità dei vari Gruppi a cui appartengono, anche questi inseriti nella scheda del PG. In questo modo il calcolo è immediato. Onestamente però sconsiglio di usare i valori di default di abilità che non si posseggono in quanto questo fa sì, a volte, che i giocatori provino ad effettuarli anche se hanno valori bassi, sperando in un tiro aperto (tanto non costa nulla). Niente di più sbagliato! Credo sia più giusto limitare la cosa solo in caso di una situazione drammatica (dove i PG potrebbero risentire gravemente del fallimento di una particolare azione). Semplicemente se un PG non sa fare una cosa, non la fa.. Nel combattimento è però ammissibile che un PG usi un'arma che non ha mai usato prima (magari per difendersi dopo aver perso la sua arma), in questo caso basta calcolare il valore di default come detto sopra.. In ogni caso basta usare sempre un po' di buon senso. Spero di essere stato chiaro. A presto Mantis
Elin Inviato 7 Novembre 2006 Segnala Inviato 7 Novembre 2006 mi è sorto un dubbio rileggendo il sistema di combattimento: se uso uno scudo ed un arciere mi spara una freccia, posso usare lo scudo per pararla o semplicemente faccio una schivata e l'arciere ha una penalità sul tiro di attacco? E se fosse come nella seconda ipotesi, se faccio una schivata totale il malus dato dallo scudo all'arciere non si applica vero?
mantis Inviato 7 Novembre 2006 Segnala Inviato 7 Novembre 2006 mi è sorto un dubbio rileggendo il sistema di combattimento: se uso uno scudo ed un arciere mi spara una freccia, posso usare lo scudo per pararla o semplicemente faccio una schivata e l'arciere ha una penalità sul tiro di attacco? E se fosse come nella seconda ipotesi, se faccio una schivata totale il malus dato dallo scudo all'arciere non si applica vero? Se ti spara un'arciere lo scudo ti proteggie dando una penalità al suo tiro d'attacco che va da un minimo di -1 per uno scudo piccolo fino a -5 per uno scudo grande. Normalmente uno scudo di medie dimensioni darà un -3. In ogni caso le frecce non si possono nè parare, nè schivare in quanto sono proiettili molto veloci (a meno che uno non ha qualche potere particolare, ma questa è un'altra storia). La schivata totale invece funziona ma occorre vincere l'Iniziativa, ovvero mi butto a terra o faccio una manovra completamente evasiva nella speranza di sfuggire all'attacco. Da ricordarsi che le azioni di attacco successive alla schivata avranno un -3 di malus. In questo caso spetterà al Narratore decidere se lo scudo influisce ulteriormente nella penalità. Per quanto mi riguarda dipende da come il giocatore descrive la schivata del suo personaggio, avendo un po' di buon senso e un po' di logica (che non guasta mai!)... Mantis
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