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[Ricky Vee - d&d 3.5] Kevros


Ricky Vee

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Mantenendo ancora attivo l'incantesimo, mi volto verso l'ufficiale.

Non c'è nulla di magico qui.

Annuncio con sguardo serio.

Mi durerà ancora per qualche minuto se mi concentro. Ha altre stanze da mostrarmi?

Spoiler:  
Vale sempre Concentrazione +6 - sapienza Magica +2 nel caso trovassi auree in giro.
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Si, dai, è meglio. Facciamo un giro della casa.

L'ufficiale ti sembra al contempo deluso e sollevato per la notizia che gli hai riferito e, insieme, iniziate a percorrere ogni stanza dell'abitazione in silenzio, passando anche intorno ai muri esterni e per il cortile, sotto gli occhi increduli degli altri operai (che continuano a capirci meno di prima).

L'esito, tuttavia, rimane negativo.

E il soldato trae le sue conclusioni.

Come avevo ipotizzato non è stata utilizzata magia. Questo rende le cose più semplici, in un certo senso.

L'assassino si è trovato per qualche strana ragione con la vittima all'interno della villa mentre tutti gli altri facevano la fila per prendere il pranzo, l'ha ucciso con un pugnale ed è scappato. Poco dopo, due operai hanno scoperto il crimine.

La scena l'abbiamo ricostruita, più o meno, e crediamo anche di avere un sospettato. Resta da vedere tutto il resto e, soprattutto, capire dove egli si sia cacciato.

Più che parlare a te, sembra che stia ragionando ad alta voce e, dopo qualche secondo, sembra ridestarsi e mette una mano in tasca.

Tira fuori una moneta d'oro e te la porge, rivolgendoti un sorriso. Forse il primo che vedi stampato sul suo volto, da quando è arrivato.

Grazie comunque per l'aiuto. Prendi questa moneta come segno di riconoscimento, ci sei stato molto utile.

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L'esperienza mi ha spossato ed elettrizzato allo stesso tempo. La possibilità di mettere in mostra le mie doti è stata...bella.

Mentre mi riprendo e ascolto le parole dell'ufficiale non posso fare a meno di pensare.

Un sospettato? Che sia Soren?

Le mie domande vengono interrotte dal luccichio della moneta d'oro.

Wow!

Beh...grazie dico infine. Signore. Se doveste ancora aver bisogno di me...

...io altre monete le prendo sempre volentieri.

Concludo mentalmente continuando a guardare la guardia sorridendo.

Spoiler:  
Al solito scrivo qui per accorciare i tempi (se questo sistema non va bene dimmelo eh!).

Se non dovesse aver più bisogno di me torno dall zio e dagli altri lavoratori.

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Per ora è tutto ragazzo, ti ringrazio di nuovo per l'aiuto.

Ti dice l'ufficiale rivolgendoti il secondo sorriso della giornata.

Però è molto probabile che in questi giorni dovremo interrogarti, come tutti gli altri operai.

Subito dopo gira i tacchi e torna dai soldati a comunicare loro le nuove scoperte.

Per oggi vi è andata bene. La villa è stata sequestrata e a tutti gli operai è stato permesso di tornare a casa con molte ore di anticipo. Potrai quindi goderti un pomeriggio di riposo.

Mentre torni a casa con tuo zio, egli si gira e ti chiede.

Hai deciso di mostrarti? Com'è andata?

Spoiler:  
A proposito, come si chiama tuo zio? xD
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Certo, nessun problema.

Rispondo all'ufficiale con un largo sorriso. Poi quando se ne va, mi volto anche io e faccio ritorno, con passo leggermente spavaldo, dagli altri operai.

Quando più tardi ritorniamo verso casa, l'euforia di aver usato la magia in modo così plateale non è ancora sparita, perciò le domande di mio zio, non fanno altro che riprendere i miei stessi pensieri.

Beh sì, zio. Per una volta che potevo far vedere a tutti quanto valgo realmente, ho deciso di approfittarne.

Rispondo sorridente.

Ed è andata anche piuttosto bene, direi. Beh, lo spettacolo era veramente...brutto e non ho trovato nulla, però l'ufficiale era soddisfatto.

Mi avvicino e abbasso la voce.

In più mi ha anche pagato.

Sorrido felice dando un colpetto alla tasca dove ho infilato la moneta.

Spoiler:  
Clym ^^

Mia zia Anna

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Ti ha addirittura pagato?

Esclama entusiasta tuo zio.

Allora mi sa che devo modificare un po' la mia brutta idea sulle forze dell'ordine.

Ironizza poi dandoti un colpetto sulla testa.

Arrivate a casa nel giro di dieci minuti.

La vostra zia rimane un po' sorpresa, ma non ci mettete molto a raccontarle ciò che è successo.

Spoiler:  
Puoi fare quello che vuoi per tutta la giornata. Poi domani si torna al lavoro :D
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Ridacchio alla frase dello zio continuando a camminare verso casa.

Una volta arrivato lascio che sia lui a raccontare tutto alla zia, io mi limito ad annuire sorridente.

Quando abbiamo finito saluto e decido di andare ad allenarmi un po'.

Non si sa mai possa tornare utile...

Passo quindi la giornata lanciando qualche incantesimo e allenandomi con l'ascia parecchio galvanizzato dagli avvenimenti della mattina.

Qualche volta mi capita di pensare all'omicidio, al cadavere soprattutto, e a Soren, chiedendomi se per caso centri qualcosa quel ragazzo con tutta questa faccenda.

Il più delle volte però liquido la questione dicendomi che finchè non mi tocca più da vicino, beh semplicemente il mio l'ho fatto lanciando quell'incantesimo.

Una sola volta mi capita di pensarci mentre sono vicino all'armatura e allora per qualche istante sogno che tutto questo possa essere l'inizio di qualcosa di...avventuroso ed emozionante. Poi mi rendo conto di fantasticare troppo e che l'indomani mattina dovrò essere di nuovo in quella villa ad imbiancare o simili.

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Passi la giornata tra i tuoi pensieri e i tuoi allenamenti, e quando finisci gli incantesimi è già quasi buio ed è ora di tornare a casa.

Durante la cena spieghi più nel dettaglio la tua esperienza ai tuoi parenti e lo zio ti sembra abbastanza silenzioso. Nonostante questo tutto procede con la massima calma e potete andare a dormire per risvegliarvi ben riposati, grazie alla mezza giornata di vacanza che vi è stata concessa, nonostante le cause non fossero molto felici.

Il mattino seguente torni alla villa con lo zio Clym.

Non sapete cosa aspettarvi, ma quando arrivate capite che in realtà non c'era da aspettarsi niente. Il luogo è stato completamente ripulito e il Guercio dirige i lavori con la massima concentrazione, come se niente fosse successo. Anzi, il fatto che sia interessato ai particolari dei lavori molto più del solito, ti fa pensare che stia semplicemente cercando di dimenticare gli eventi del giorno precedente e di farli dimenticare agli altri, pensando solamente alla costruzione dell'abitazione.

La giornata di lavoro prosegue tranquillamente, anche se fai inconsciamente attenzione a cercare di notare la presenza di Soren, che non vedi da nessuna parte.

Chiedi a qualche tuo collega, ma ne sa quanto te.

All'ora di pranzo arrivano alcuni agenti.

Fanno una lista di alcuni nomi, concedendo loro il permesso di uscire dal cantiere un'ora prima per recarsi in caserma a rispondere alle domande delle guardie.

Le persone citate sono circa una decina, e tra di esse figurate tu e il Guercio. Tuo zio e Soren non vengono nominati. Di conseguenza, come per miracolo anche oggi finisci il lavoro in anticipo e ti rechi verso la guarnigione con gli altri tuoi compagni.

Si tratta di un edificio molto semplice ed austero, come per rappresentare le usanze sparse per queste terre, nonostante la città in cui abiti sia un faro del progresso in tutta la regione. Ha due piani, anche se sapendo che qui c'è anche la regione, ipotizzi che ci sia almeno un piano nel seminterrato, ed è molto grande.

Appena entri con i tuoi colleghi, venite accolti tutti da un paio di guardie che vi portano al secondo piano, dove ci sono gli uffici degli ufficiali e dei funzionari.

Qui chiedono a tutti di accomodarsi e ad aspettare, tranne che a te. Dicendoti che sarai il primo ad essere ascoltato, ti portano nell'ufficio dell'ufficiale che hai conosciuto il giorno precedente.

Egli ti accoglie stringendoti la mano, come un caro vecchio amico, e ti chiede di accomodarti di fronte a lui, sulla sua scrivania.

Benvenuto ragazzo, prometto che sarà un interrogatorio breve e che potrai tornare a casa presto. Scusami ma ieri non mi sono presentato: Tenente Jelobir Tuftig, con chi ho il piacere di parlare?

Spoiler:  
Scusa le forzature qua e là, ma ho cercato di velocizzare ^^

Se non va bene e volevi fare altro dimmelo, che possiamo rimediare.

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Entro un po' intimorito dentro l'ufficio e accetto la stretta di mano dell'ufficiale.

La mattina è stata strana. Ho cercato di disinteressarmi dell'accaduto, ma l'assenza di Soren in qualche modo mi lascia ancora perplesso.

C'è qualcosa di strano e una voce dentro di me dice di lasciar perdere e mi ricorda che in fin dei conti non sono affari miei, ma non sono ancora del tutto convinto.

Beh, intanto vediamo di rispondere all'interrogatorio.

Kevros Magcaryn, signore.

Rispondo con voce leggermente agitata.

Come posso aiutarvi?

Spoiler:  
No no va benissimo così.
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Molto bene, Kevros.

Il Tenente Tuftig abbassa gli occhi su un foglio di pergamena, che ipotizzi sia un rapporto o qualcosa del genere.

Ieri si è presentato al cantiere un ragazzo biondo e giovane, un certo Soren Haidar. Il vostro capo mi ha detto che eravate nella stessa squadra. Puoi parlarmi di questa persona? Delle impressioni che hai avuto? Se hai notato qualcosa di strano? Insomma, potresti dirmi tutto quello che ti viene in mente su quella mattina con lui?

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L'avevo detto io...

Ripensando a tutti i miei viaggi mentali su Soren, mi appresto a fare mente locale per rispondere alla guardia.

Dunque, sì.. comincio cercando di nascondere il nervosismo. Per quanto l'autorità non sia tra le cose che preferisco, beh non capita tutti i giorni di finire interrogati per un caso di omicidio.

Eravamo nella stessa squadra esatto mi gratto pensieroso la testa. Mi ha parlato lui per primo. Niente di che, eh: era sorpreso di vedere un mezzorco. Ho pensato che due chiacchiere non mi facevano poi male e così ho chiesto io a lui che ci facesse lì.

Faccio una piccola pausa.

Mi ha detto che era il suo primo giorno e che prima faceva il contadino, ma si era stancato ed era venuto qui. Ci siamo lamentati entrambi della monotonia di quel lavoro e mi è sembrato determinato quando mi ha detto che non lo avrebbe fatto per sempre. Poi niente, ci siamo presentati, perchè non lo avevamo ancora fatto, e basta.

Rimango qualche istante in silenzio con un'espressione pensierosa in viso.

Mi è sembrato un tipo un po' svogliato aggiungo infine. Cioè, non si impegnava come tutti. Lavorava meno velocemente e con meno...intensità. Ovvio che l'ho visto solo per qualche ora, eh, e che era il suo primo giorno, quindi poteva essere un po' schizzinoso, però boh allargo le braccia questo è tutto quello che mi viene in mente.

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Ascolto pensieroso le nuove domande dell'ufficiale.

Che impressione mi ha fatto?

Domando, parlando più con me stesso che con lui, a bassa voce mentre penso bene a cosa rispondere.

Beh non mi è sembrato di certo un assassino mentre ci parlavo. Un po' svogliato e poco interessato a quel lavoro, certo, ma in effetti un po' tutti noi ragazzi del gruppo lo siamo.

Sorrido sempre meno nervoso.

Quando ci hanno detto di metterci contro il muro perchè era successo qualcosa di strano, l'ho cercato subito con gli occhi, ma non l'ho trovato. Nel momento in cui ho saputo dell'omicidio, ho subito pensato che fosse lui il morto, non l'assassino.

Faccio una breve pausa.

Poi quando ho visto che quella mia idea era sbagliata, beh la sua assenza mi ha insospettito, ma..boh, non so come spiegarlo ammetto. Non mi ha dato l'impressione di essere un assassino, capisce?

Guardo l'ufficiale.

Mi sono insospettito, quello è vero, ma solo perchè non c'era lì. Non per una qualche..sensazione che mi aveva dato.

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Infatti è il nostro sospettato proprio per quel motivo.

Risponde il tenente con calma.

Alcuni operai affermano di averlo visto mentre usciva dalla villa e, secondo i nostri accertamenti, era l'unico operaio assente quando siamo arrivati.

Si ferma un attimo.

Non escludiamo comunque l'ipotesi che si possa trattare di un altro operaio o addirittura di un esterno.

Comunque è tutto, per il momento. Puoi andare.

Spoiler:  
Se vuoi fare qualcosa prima di tornare a casa o non so che, fai pure ^^
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Annuisco all'ufficiale e allungo la mano per salutarlo.

Va bene. Allora arrivederci.

Sorrido, mi volto ed esco.

Soren, Soren, Soren...sei davvero l'assassino? O sei solo vittima di una coincidenza.

Me ne vado dalla caserma mentre inevitabilmente mi metto a pensare a tutta quella storia.

Spoiler:  
No, direi proprio che Kevros approfitta di un'altra mezza giornata di vacanza ^^

Torno a casa dalla zia. Poi magari chiedo a lei se posso aiutarla in qualcosa...

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Torni a casa ancora molto pensieroso.

C'entrerà davvero in tutta questa storia? E se non c'entra, perché è sparito?

Passi il resto del pomeriggio in tranquillità, preso ogni tanto da questi pensieri, e aiuti tua zia a preparare la cena.

Quando siete a tavola, dopo un buon minuto di silenzio, tuo zio prende la parola. Finora ti è sembrata più silenzioso del solito.

Ehm, Kevros, com'è andata oggi in caserma?

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La faccenda dell'omicidio non mi ha di certo fatto passare l'appetito.

Mentre mangio di gusto la cena, butto ogni tanto un occhio su mio zio cercando di capire se per caso qualcosa non vada.

Quando è lui a rompere il silenzio, mi decido a chiedere.

Ah, bene rispondo. Niente di che.

Sorrido.

Ma...tu, stai bene? domando poi Tutto ok?

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