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Inviata

come molti avranno notato in una discussione da me aperta sul ruolo del paladino

è saltato fuori che nel mio gruppo è presente un assassino.la domanda è sorta spontanea:come può un paladino avere nel gruppo un assassino?

La cosa ha ovviamente acceso un dibattito molto interessante che però va fuori tema per quanto riguarda la discussione stessa.

Allora a quelli che vogliono ancora parlarne dò la possibilità di farlo qui.

La domanda è: può un paladino coesistere nello stesso gruppo con un assassino che si è redento e che ora combatte al suo fianco nella sua causa?

Inoltre un assassino che si redime e cambia allineamento diventando buono perde tutti i suoi poteri?

Vi dico la mia,anche se è un pò di parte,secondo me sì x tutte e due le domande; per la prima a un paladino non può che far piacere che un assassino cambi la sua morale per combattere insieme per il bene(certo si può discutere quanto si vuole sui modi), per la seconda ok le regole espresse chiaramente nel manuale del perfetto combattente dicono che l'assassino in questione perderebbe tutti i suoi poteri e capacità se cambiasse allinemento ma la cosa è assolutamente illogica sarebbe come dimenticarsi da un giorno all'altro che per uccidere bisogna usare la punta della spada anzichè il manico...

Coraggio dite la vostra...


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Principali partecipanti

Inviato

possibili soluzioni:

- attenersi totalmente alle regole: ergo paladino e assassino decidete chi deve vivere e chi no

- essere umani e trovare cavilli per farli stare assieme (tipo background)

- per il perdere le capacità... se si trattasse di capacità magiche o speciali ci starebbe.. altrimenti non avrebbe senso. Però così sarebbe troppo comodo fare l'assassino e diventare buono e magari fare il paladino, con le capacità di uno e dell'altro. magari in termini realistici sta perdita non ha senso, ma se si chiudesse un occhio, ne dovrebbero venir chiusi molti altri... almeno in D&D cerchiamo di non farlo ;-)

- avere un mentore di aaaaaaalto livello che tiene a bada i pg. Un po pallosa come situazione me di certo efficace.

Spero ti possa servire ;-)

Inviato

errata corrige ho chiesto:

"un assassino che si redime e cambia allineamento diventando buono perde tutti i suoi poteri?"

ho risposto si ma ho sbagliato volevo dire si per il fatto che si può stare insieme nel gruppo. ma l'assassino, anche se illogicamente, il manuale del perfetto combattente lo vieta non perde le sue capacità scordandosele da un giorno all'altro

quello che voglio dire è che la regola è illogica.

non mi sembra possibile perdere e dimenticarsi tutto ciò che si è imparato durante pericolose avventure solo perchè si cambia la morale.

Inviato

Oddio a tutto un limite... va bene assassino redento,ma assassino redento che diviene paladino nn ce lo ved proprio(quale divinità vorrebbe un simile reietto)...anche quì è tutto un problema di interpretazione,e poi credo che questo esempio sia proprio al limite! una specie di paradosso,da un estremo all'altro,comunque funziona bene per enfatizzare la falla che si viene a creare permettendo questo genere di cose...

come panacea di tutti i mali bisognerebbe dunque prevenire,cioè nn permettere alcuna redenzione?

Es:intraprendo una splendida carriera da malvagio,poi mi accorgo che questo stile di vita è scorretto e vile,mi voto prima alla neutralità e poi trovo nel bene una forza che mi spinge ad aiutare il prossimo,ma facendo ciò divento una PIPPA COLOSSALE! e sì perchè dato che i livelli in quella classe sono da cestinare completamente(seguendo le regole alla lettra),e naturalmente nn esiste che tu possa cambiarli con altri di un altra classe, ecco che tale tipo di evoluzione del personaggio nn avverrà mai!

Risultato per una regola applicata alla lettera si perde un'ottima possibilita di role playing...

Ripeto che questa è la mia modesta opinione...

Per quanto riguarda la convivenza tra un Paldino(LB) e un assassino (CM) bè...non è che ci sia molto da dire,anche perchè è gia sato detto tutto nell'altra discussione...

Cmq ricordati che non esiste un paladino uguale ad un altro se essi hanno divinità differenti...ad esempio Torm nn lascia scampo ai malvagi,anzi se nn mi ricordo male concede loro clemenza...sotto forma di una morte veloce che sana i loro peccati...mentre helm nn è affatto così

Come vedi molte divinità,molti differenti paladini,ancora maggiori possibilità d'interpretazione...

bye

Inviato

Eh, ma il problema che tutti guardano il topic di prima...comunque i post alla fine non erano tanto OT...era sempre un modo di dire come si deve comportare un paladino...io vorrei riscrivere ciò che ho detto, ma mi verrebbe meglio dire: andate a guardare l'altro post......

In sinstesi, però, si possono farlo, ma con delle restrizioni...volete saperle?bene guardate l'altro topic.... :-D:cool:

Inviato

se l' assassino è malvagio, no, non può convivere con il paladino, perché per il paladino praticare l' avventura consapevolmente assieme ad un malvagio è un infrazione del codice.

essendo nel tuo caso l' assassino buono il problema non si pone.

l' altro punto è che l' assassino buono perda tutti i poteri da assassino: a quanto pare, da un punto di vista strettamente regolistico, direi proprio di si. la cosa solleva dubbi e più di un sopracciglio, ma è così

Inviato

Già, il problema che si pone è enorme,...come può un personaggio non essere più capace di proseguire con delle azioni che ha percorso per anni e anni della sua vita?..mi spiego meglio, io, assassino da 10 anni, per un evento o per l'altro divento buono, capisco di aver sbagliato, ecc(conseguente storia da lasciare al giocatore..), così la mattina dopo mi sveglio e dico: ma come si fa ad assassinare un uomo?(mi riferisco all'attacco mortale)..

purtroppo qui non c'è ideale che tenga..le regole sul manuale sono chiare...ma i dubbi si pongono...ala fine non è una capacità magica (quelle le perde, e mi sembra giusto, anche se non del tutto corretto, comunque sorvoliamo), ma un abilità, imparata con il tempo...non si può dimentricare da un giorno all'altro...

Quindi risolverei in questo modo: parlarne con il msaster, sentire di che opinione è...sapete tutti che io non sono affatto per le regole ferree e rigide, e quindi direi che la soluzione ottimale è proprio questa.... :cool:

Inviato

può un paladino avere nel gruppo un assassino?

Le regole impongono ad un paladino di non associarsi con persone di allineamento malvagio. Pertanto finchè tale regola è rispettata è ok.

Il problema è che per come vedo io le cose la classe "assassino" è strettamente legata ad un allineamento malvagio e non solo. Il prerequisito per diventare assassino implica abbastanza chiaramente che ogni assassino deve essere affiliato alla gilda degli assassini. In pratica nessuno può diventare assassino per conto proprio. Quindi per come la vedo io un assassino che cambia allineamento non può più essere considerato un assassino ma un ex-assassino.

Francamente io ritengo che nel manuale del DM la mancanza di un paragrafo per gli "ex-assassini" sia una svista. Se guardiamo alle classi base per ciascuna di esse che abbia un vincolo di allineamento è scritto chiaramente che un cambio di allineamento impedirà la possibilità di prendere nuovi livelli in quella classe anche qualora non si perdano le abilità acquisite. pensate ad esempio al bardo. Mi spiace ma un assassino pentito non ce lo vedo proprio a continuare a prendere livelli da assassino.

Quindi alla domanda: "Può un paladino avere nel gruppo un assassino" rispondo di no. Ma un Paladino con un Ex-assassino? Sì.

Inoltre un assassino che si redime e cambia allineamento diventando buono perde tutti i suoi poteri?

No, non c'è scritto niente riguardo alla perdita delle sue abilità e dei poteri pertanto ciò significa che li mantiene tutti. Ancora uan volta prendo ad esempio il bardo. Un bardo che diventa legale mantiene tutti i suoi poteri, ma come ho detto sopra, non può più guadagnare nuovi livelli da bardo.

Lo stesso identico discorso si applica ai monaci.

Inviato

Le regole impongono ad un paladino di non associarsi con persone di allineamento malvagio. Pertanto finchè tale regola è rispettata è ok.

Si, ok, basta specificare, che un paladino decente, che per un motivo o per l'altro viene a contatto con assassini nel suo gruppo, dovrà per prima cosa tentare di cambiare l'assassino, e per ultima cosa ucciderlo o scacciarlo dal gruppo...se no il paladino fa prima a non esistere, ed è meglio giocare un chierico LN (il classico inquisitore...)... :cool:

Inviato

Si MIR mi trovi pienamente concorde per quanto riguarda il non poter progredire ulteriormente nella classe d'assassino,il problema tuttavia è se mantiene le sue capacità...

Purtroppo a pag 16 del manuale del perfetto combattente è specificato chiaramente che nel caso in cui si perdano i prerequisiti x una determinata PC si perdono irrimediabilmente tutte le abilità acquisite da quella classe...

Ci sono rimasta anch'io quando l'ho letta fidati... infatti il problema e come si dovrebbe porre un Master dinnanzi ad una regola come quella.

bye

Inviato

Uhm non avevo mai fatto a caso a questa regola. ma perchè nel manuale del perfetto combattente? Una regola del genere dovrebbe apparire nel manuale del DM.

Questo da un lato però spiegherebbe come mai per le Prestige Class non esistono paragrafi specifici per le "EX-classi". Ho controllato e manca persino nella Guardia Nera che direi proprio non possa in alcun modo continuare ad avere "punire il bene" e "aura di malvagità" se non è più malvagia.

A questo punto chiedo se qualcuno riesce a fare maggiore chiarezza su questa questione. Possibile che nei tre manuali basi non sia spiegato?

Inviato

Se dicessi per il motivo più antico del mondo credo che sarebbe troppo banale quindi... dato che nn credo sia una manovra SOLO di marketing credo che gli autori si siano accorti tardi della dimenticanza e abbiano pensato che sarebbe stato lo stesso introdurre la regola nel manuale d'espansione (non di un'ambientazione ma di espansione)...e che appunto essendo un manuale d'espansione,nn che di adattamento di molte PC alla 3.5 fosse un pezzo obbligatorio per un gruppo di D&d...altre motivazioni...il marketing l'ho gia detto?

bye

Inviato

Se dicessi per il motivo più antico del mondo credo che sarebbe troppo banale quindi... dato che nn credo sia una manovra SOLO di marketing credo che gli autori si siano accorti tardi della dimenticanza e abbiano pensato che sarebbe stato lo stesso introdurre la regola nel manuale d'espansione (non di un'ambientazione ma di espansione)...e che appunto essendo un manuale d'espansione,nn che di adattamento di molte PC alla 3.5 fosse un pezzo obbligatorio per un gruppo di D&d...altre motivazioni...il marketing l'ho gia detto?

bye

Sì, potrebbe essere molto probabile....ma così come molti manuali potrebbe anche essere una tremenda c*****a....dico...quelli della wizard potrebbero pensarci un po' di più, no?!?!?!

Inviato

Gente pensateci un attimo. Allora, alcune delle migliori azioni (libro delle imprese eroiche) che i paladini possono fare e che in genere vengono ben ricompensate dagli dei sono: Pietà, perdono e redimere il male. Se sei riuscito a far redimere un assassino, gli hai fatto cambiare allineamento (cmq controllalo per i primi tempi) e ora combatte con te, beh il tuo dio dovrebbe essere veramente fiero di te! e anche tu dovresti esserlo!

Per quanto riguarda i poteri dell'assassino, usando un po' di logica dovrebbere perdere solo gli incantesimi, ma per il resto non perderebbe niente, se guardate anche il barbaro che abbandona l'allineamento caotico, non può più cadere in ira, ma tutte le altre capacità rimangono...Non vedo quindi perchè all'assassino dovrebbero esser tolte tutte le capacità acquisite.....Sempre dal libro delle imprese eroiche: CdP Uccisore di Domiel...Sono assassini che aiutano la causa del bene e sono al servizio (e protetti) da un ARCONTE...penso che se un celestiale accetta degli assassini, può accettarli senza problemi anche un paladino!

Inviato

stavo riflettendo (per altre ragioni) sulla cdp del discepolo dei draghi, e mi sono reso conto di un bug (l' unico finora). tra i prerequisiti della classe in questione c' è "tipo: qualsiasi non drago", e fin quì tutto bene.

giunto, dopo estreme fatiche e perigli, al 10° livello di discepolo dei draghi, il personaggio acquisisce l' archetipo mezzo drago. il quale cambia il tipo del personaggio in drago.

a questo punto il personaggio non soddisfa più il prerequisito "tipo: qualsiasi non drago", come la mettiamo?

Inviato

Magari è il premio finale di questa CdP.. sei stato bravo e ti fanno diventare un mezzodrago, così da sentirti ancora più vicino alla tua scelta. Evidentemente non ha senso diventare Discepolo dei Draghi se si è se stessi un drago... così dovrebbe avere più senso non trovi?

Inviato

Magari è il premio finale di questa CdP.. sei stato bravo e ti fanno diventare un mezzodrago, così da sentirti ancora più vicino alla tua scelta. Evidentemente non ha senso diventare Discepolo dei Draghi se si è se stessi un drago... così dovrebbe avere più senso non trovi?

lo so che non si può diventare un mezzo drago se il tuo tipo è già drago, e lo so che quella cdp ha senso perché permette al personaggio di acquisire quell' archetipo che altrimenti sarebbe ereditario.

io intendo dire che la cosa cozza un pò con la regola di pag 16 del complete warrior: regola in cui si nega agli appartenenti di una cdp di cui non soddisfano più i prerequisiti, qualsiasi siano i motivi, l' utilizzo dei privilegi di tale cdp ad esclusione di tiri salvezza, punti ferita, attacco base e punti abilità. in base a questa regola un discepolo dei draghi, non appena giunto al 10° livello e ottenuto l' archetipo mezzo drago, smette di soddisfare i prerequisiti per la cdp e perde l' utilizzo di tutte le capacità per cui ha preso livelli in tale cdp. in maniera naturale! non per un cambio di allineamento, non per la perdita di un oggetto magico, non per un risucchio di livelli: piuttosto per aver preso il 10° livello della cdp!

è un discorso interessante e un pò ot. quasi quasi apro un topic a parte

Inviato

Si credo sia meglio..

Cmq premetto di non aver letto il Complete Warrior.. può essere benissimo un bug, una colossale svista di chi ha creato quella CdP, però se dovessi giocare e al 10° livello mi fanno notare sta cosa.. dico al master "o amen... e chi se l'aspettava!" o qlc del genere. Penso che sia + che comprensibile... mentre invece se bisogna farci su un discorso più serio.. io la mia l'ho detta! Magari se mi viene altro in mente mi fo vivo!

Cià!

Ecco m'è venuta in mente una cosa e ho modificato subito il post: la CdP è nel Completa Warrior? Se no, allora si può dire che la regola non era contemplata nella Cdp; mentre se sì.. allora torno a cita le righe ai piani alti :-p

Ospite
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