Derfel Cadarn 88 Inviata 2 Febbraio 2011 Segnala Inviata 2 Febbraio 2011 Salve. Avevo tempo da perdere così ho scritto una poesia. Comincia dopo un pò. Eccola... Io come il vento attraverso le montagne Come la solida roccia non mi muovo quando il nemico avanza L'erba fresca dei prati culla i miei passi La mia forza ruggisce come un orso Esploro le foreste e caccio le mie prede La pelle degli animali é la mia pelle Lo spirito degli alberi mi accompagna nel viaggio La mia lama é la mia religione Il mio cuore pompa sangue rosso e ardente come il sole La mia ira spaventa lo spaventoso Non temo la morte, ma anzi la cerco La libertà é il mio comandamento La mia preghierà vola alle stelle degli antenati Ferro alla carne, vinci il nemico Questo é il mio dogma, questo io dico Abbatti il macigno e fà l'impossibile Leggero é il dolore del guerriero irascibile Di magica luce io mi rivesto Quando nel vuoto io mi manifesto Come un ombra vado coperto di nero E infine ti colgo sorpreso da dietro E la grande spada il destino compie Se la morte giunge il mio dovere s' adempie Grazie natura di ciò che mi dai Io lo vedo, sò che tu fai Questo madre giuro d'ora in avanti Insieme saremo come due amanti Guida la mano e pulisci la mente Il tuo verbo mi guida, il mio spirito sente Con questo io giuro di non fallire mai Terra mia, alla mia morte mi avrai... Spero vi piaccia. Ciao.
dak'kon Inviato 2 Febbraio 2011 Segnala Inviato 2 Febbraio 2011 bella poesia è descrittiva come le mie forse manca un pò di introspezione ma il tuo stile mi piace . magari ne posto qualcuna anche io domani Ossets Es Tra le brune colline sul finire d'autunno s'alzano all'alba gli uccelli congelati dal caldo invernale della notte boscosa, e sentendo sulle ali del sole il bianco caolre il freddo della nera luna passa alle spalle, come il vago ricordo di un giorno lontano. Turbinando nell' aria nebbiosa, i soffici riccioli di vento gentile cercano inutilmente le case nel cupo vallone tra i mille colri dell'arcobaleno. Ed anche io , risvegliato dal sonno profondo , vago sulla terra cercandomi invano, tra i mille specchi dell'infinito se stesso. questa è la prima che posto ... pià tardi metto le altre Ali D'argento ali d'argento tra nuvole scure... scorrono azzurre le onde sorvolate nel cielo da nuvole dure. sale la marea dalle acque profonde e la serenità s'avvolge in mille spumeggianti creste e gronde valli , che la tempesta batte e torce spingendo furiosa nel rapido cielo, le verdi onde illuminate dal sole. dallo scoglio guardando, il velo d'acqua e le sterminate gole, sento in me un labile gelo... e meraviglia il senso d'impotenza che le furiose raffche selvagge portano in me dall' alto mare .
dak'kon Inviato 3 Febbraio 2011 Segnala Inviato 3 Febbraio 2011 perchè dici ? fammi un pò di commenti ... sono interessato a questo confronto è un ottimo modo per migliorarsi entrambi . la Se StessoossetS eS ( titolo completo) è più introspettiva ... il tuo stile è più descrittivo mi pare di aver capito .
Derfel Cadarn 88 Inviato 4 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 4 Febbraio 2011 HAHAHA Ma io ho scritto solo quella perché mi girava così Non sono un poeta però vediamo... Nella prima non ci sono rime mentre nella seconda sì. E poi a me piacciono gli sguardi all' ambiente e nella seconda descrivi questo. Tutte quelle che abbiamo scritto sono descrittive perché descrivono cose. La mia forse mette un pò di religione e spirito ma sitamo là. Comunque adesso mi faccio venire altri versi e poi li metto sempre quì ma tu sei più bravo Il Dogma Del Barbaro La mia terra mai é risorta Piangono gli occhi alla natura morta L' odio vola nelle spire Che la bianca mano vuole irretire Cosa sia il meglio fare? Io mi prodigo verso dove andare La cenere grigia ammanta le cose Le volontà dell' uomo a me sospettose Piangono i laghi e il mare tutto Nel vuoto totale di fine mi butto Il verde sparisce e il nulla cresce La tristezza s' alza e con me si mesce Le nuvole e il vento insieme s' adirano Vi prego sentite, il volere ch' aspirano I tassi e le volpi corrono lesti Per sfuggire alla fine tutti son desti E le radici indietro tornano Le terre malate una scusa formano Maledetto uomo che tutto consumi! Per il vanto e lo sfarzo di te e i tuoi postumi Nel mio peregrinar il destino (vedrò) compiersi Con lutto assisto al mondo del tutto contrarsi Con la mia fedele combatterò Perché torni equilibrio, e sia, morirò Madreterra mia, se questo mi chiedi Per difenderti prontò starò in piedi E se il baratto con Morte mi pende Io lo farò, anche se il bene s' offende Bestie e acqua con me viaggiate Con me morite e vincete, non diffidate Ma basta parlare, andare devo Il sole s' alza e la fine vedo Me n' é venuta un' altra... Il Focolare Di Sangue Ferro, pelle e corno Questi i fregi di cui mi adorno La notte stellata su noi risplende Nel campo la spada e la mazza offende All' osteria tra birra e canzoni E il fuoco ti scalda tra goffi tenzoni Chi beve di più e rovescia di meno Con le donne più belle giaci nel fieno! Il canto del dio urla "Uho!" Nessuno ferirti o ucciderti può Che su prato o chiglia destreggi La vittoria di sangue conquisti e festeggi Dorme chi é debole e spera chi mente Dritto sui piedi sta chi il successo sente Questa ballata ti dico sospetto Sei tu un uomo o guerriero o solo un pargoletto? Impugna la spada e corri dilà Il tuo destino lesto si compirà
Derfel Cadarn 88 Inviato 5 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 5 Febbraio 2011 Questa l' ho raggruppata un pò La Polvere Dei Ricordi Gettata lassù sta la polvere del passato La luce la illumina e schernisce Ormai vento e fumo mi fermano lì Laddove la mano muore e la mente vive Come puoi dire di aver vissuto? Come puoi dire di aver visto il tutto? Come puoi dire di essere stato lì? Grazie alla polvere, la polvere cara Tutto é inerme di fronte al tempo Tutto si piega in litanie quando il vecchio avanza Stanno dritti intorno a me I libri del tempo mi chiedono se Un giorno riaperti saranno Se di nuovo servire dovranno Duro il tetto della mia casa Sorreggere deve la pioggia che invasa Il vento canta e spinge diquà Un pensiero rovescia il lume che é là Quadri e pennelli gettati ho Su un tavolo nero che nell' angolo ho Di sotto e di sopra mi prende il rimorso Che ancora vorrei averne ricorso Guardo di fuori e vedo il verde Degli alberi alti la vista si perde L' azzuro del lago sbircia nascosto Da dietro le foglie lo tengo riposto Un giorno nuotarci vorrò Se non ricordare più dovrò La polvere mi guarda, mi sente e mi vuole Il dovere a lei devo anche alle nuvole Polvere del tempo che tutti riporti Ritorna da me i vecchi risorti Riportami via con le tue ali Spingimi in aria via dai mali
dak'kon Inviato 6 Febbraio 2011 Segnala Inviato 6 Febbraio 2011 questa mi piace di meno forse perchè l'argomento è più cupo di quelle precedenti
Derfel Cadarn 88 Inviato 6 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 6 Febbraio 2011 Sì, ho cambiato argomento e sguardo. Mettimene anche tu qualcuna tua
dak'kon Inviato 6 Febbraio 2011 Segnala Inviato 6 Febbraio 2011 la settimana prossima molto volentieri oggi pomeriggio parto per la convivenza e li non ho il computer ...
Derfel Cadarn 88 Inviato 6 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 6 Febbraio 2011 Ti aspetterò come Argo LOL
Derfel Cadarn 88 Inviato 7 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 7 Febbraio 2011 Intanto te ne scrivo altre... Tu Che Mi Affascini Tu che mi guardi e mi illumini Tu che mi sfidi dietro lampi e fulmini Tu, che niente vince, neanche me stesso Tu che mi vuoi e niente hai concesso Sopore e leggerezza, questo io sento Questo avverto, ti giuro non mento Tu, delicata tonda dolcezza Che l’ ira acquieta e la foga spezza Ti guardo e desidero più di tutto Ti prego, consigliami, altrimenti mi butto Mi butto nel vuoto, nel nero E di salvato essere da te spero La tua luce, la mia luce Quella nei mie occhi ogni rifugge Come una donna per me ti voglio Il tuo velo, il tuo viso, di tutto ti spoglio Con te voglio giacere, con te sola Tra le piume e il vento, sotto le lenzuola La mia supplica dunque accogli Perché debole sono, lo so, te ne accorgi Tutto sai, tutto vedi Dentro le finestre, le montagne e le siepi Diffida del vento e le foreste del mondo Mentono sai, perché tutto è tondo Solo a me presta attenzione Io che adesso smetto finzione Ora ti lascio perché Morfeo mi vuole Il dio spietato che ogni chiama alle nuvole Ma dentro di me, tu stai sicura Nulla ti tocca, ferisce, o rende scura
Derfel Cadarn 88 Inviato 8 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 8 Febbraio 2011 Nebbia Blu Nebbia che stai su ogni cosa Rimani così, ammiro la tua posa In basso e in alto stai Ovunque sei, ovunque vai Come un mondo blu di magica dolcezza Ti sento, ti vedo, voglio la tua carezza Tra le fronde e le case ti libri nel tutto I sogni accompagni, in te mi tuffo Di frescura astrale pervadi il mio viso Mi sento felice, la gioia causa il mio riso Camminando in te scopro il mistero Anche nella notte, nel blu e il buio più mero L’ erba agguanti e le foglie di ogni tipo Cullami, mia amante, con te io vivo Tanto nemico mai visto ho il sole Che il tuo corpo rovina con la sua grande mole Ma se anche sparisci per via del giorno La notte ti porta, aspetto il tuo ritorno
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