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Inviato
A questo punto dovevo scegliere tra il mio orgoglio e il mio onore di cavaliere e lasciarlo andare o il dogma della mia divinità che dice di non lasciare scampo ai malvagi.ho optato per quest'ultimo ho attaccato e l'ho ucciso.
non mi sembra che ci sia stato molto dialogo

Inviato

non mi sembra che ci sia stato molto dialogo

Quello è stato il mio pensiero in sintesi non il dialogo con la guardia nera

quando la guardia nera se ne stava andando indignato dal mio comportamento, io l'ho richiamato al combattimento,dicendo che il mio onore non è più importante della fede,e che avevo il dovere di ucciderlo nonostante tutto.

A questo lui ha impugnato la sua arma di nuovo e ci siamo scontrati.

il dialogo è avvenuto qui

Inviato

Come no? l'ha di fatto attaccato e ucciso.

Ok andiamo passo passo.

1) i due tizi si sfidano blah blah blah

2) l'amico del paladino a tradimento lancia l'incantesimo "reraise" (lo chiamo così per semplicità)

3) Il paladino muore

4) il paladino resuscita e mo sicuramente ha capito l'inghippo

5) la guardia nera fa per andarsene indignata

6) il paladino a parole la ferma e le dice che intende comunque continuare lo scontro

7) La guardia nera si arrabbia e attacca il paladino

8) la guardia nera muore.

Metti tutto quello che il paladino doveva fare tra il punto 7 e il punto 8

Quindi tu gli avresti fatto quasi ricominciare il duello?

Sai che grasse risate si sarebbe fatto la guardia nera?

Vi faccio presente che sia nel mondo reale i duelli in cui ci si gioca l'onore personale/l'amore di una donna/il lavaggio di un'onta subita e cose simili NON VANNO MAI ripetutti, indipendentemente se siano al primo o all'ultimo sangue o indipendentemente (se al primo sangue) se si sopravvive al duello oppure no.

E' come se io scoprissi che la mia ragazza se la fa con Aldo Montano (campione olimpionico di scherma), lo sfidassi a duello (magari al primo sangue e non all'ultimo), lasciassi a lui la scelta delle armi, lui chiaramente scegliesse la spada, e poi, durante il duello, appena vengo ferito, gli dico:"Non vale!!" adducendo scuse del tipo:"Ma lui ha scelto la spada perchè è campione di scherma!!!" tutto al fine di ricominciare il duello e avere un'altra chanche.

Ti pare logico?

Inviato

Però il duello è perso. Da bravo Paladino, a questo punto dovrebbe almeno dire: "Ok, sono una vera pippa e non sono degno di servire il mio dio. Vi lascio tutti e vado ad intraprendere una bella quest personale per diventare abbastanza decente.".

Altrimenti il duello è stato fatto tanto per fare, e non ha valenza ruolistica.

Inviato

Non sono un baro...se il mio mago mi avesse detto cosa voleva fare lo avrei fermato

ci tengo al mio onore...non avrei MAI barato volontariamente.

Ok, ma ora sai che da solo non ce l'hai fatta, quindi è tuo dovere prodigarti per migliorare.

Inviato

una situazione molto "epica", direi. per me il piacere maggiore che si trova nel giocare un paladino è questo continuo confronto tra gli alti ideali predicati dal codice d' onore e i mezzi spesso più bassi ai quali si è costretti a ricorrere per realizzarli.

per me Godric ha agito bene, nel senso che ha fatto il meglio che ci si poteva aspettare dal paladino una volta accettato il duello. questo non significa che non abbia commesso una grave infrazione, sottolineo.

dal momento in cui Godric è stato resuscitato dall' incantesimo (lo conosco) il duello era perso: perseverare nell' attaccare la guardia nera sarebbe stata un' infrazione alle voci "legali" del codice d' onore, poiché il paladino aveva dato la sua parola e scommesso il proprio onore nel duello, e un paladino non può giurare il falso, qualunque sia il suo codice d' onore. d' altra parte lasciare la guardia nera libera sarebbe stata un' infrazione ancora più grave, poiché è chiaro ed esplicito che il paladino deve privilegiare la "bontà" delle proprie azioni rispetto alla "legalità". insomma, per me Godric si è trovato, un pò per sua imprudenza, in una situazione in cui, quale fosse stata la sua scelta, avrebbe messo a repentaglio il rispetto del codice: ha cercato l' infrazione minore, e questo è bene, ma sempre di infrazione si tratta, e non da poco. se io fossi il master valuterei la cosa in questi termini: nel caso in cui Godric abbia abbastanza rapido accesso ad un chierico che possa lanciare espiazione (leggasi rapido come "entro 2 sedute") lo priverei dei poteri da paladino fino al lancio dell' incantesimo, che comunque presupporrà una riparazione piuttosto indulgente, come una donazione al tempio, oppure una giornata di lavoro da bracciante per insegnargli l' umiltà, o qualcosa di simile.

nel caso in cui tale accesso rapido non sussista stabilirei che in una visione un araldo di Torm contatti Godric e gli spieghi che l' infrazione non è tale da mettere a repentaglio la fiducia di Torm in lui, ma che in futuro simili atti non saranno perdonati, e che comunque si è resa necessaria un espiazione il prima possibile (con le stesse modalità di cui sopra).

un complimento al tuo master per la drammaticità della situazione, ma anche un appunto: mi sembra strano che un personaggio possa ricevere un incantesimo del genere senza accorgersene, fossi stato nel master te lo avrei fatto sapere nel momento del lancio.

infine: era proprio necessario doversi comunque impegnare in prima persona a combattere la guardia nera, una volta perso il duello? non potevano pensarci i tuoi compagni, irrispettosi delle regole d' onore (come si è visto)?

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Inviato

E' proprio questo che rende la situazione differente dall'esempio riportato da Obi wan. Tu non hai barato ma ti sei reso conto di una irregolarità che quindi poteva essere sistemata senza perdere l'onore, se l'onore fosse stato ciò a cui tenevi di più (e quelle due frasi che ho scritto a proposito di lanciare gli incantesimi si riferivano solo a questo caso).

Lo scontro non va ripetuto se uno dei due partecipanti bara, ma VA ripetuto se ci sono condizioni esterne che invalidano la correttezza del duello.

Alzi una mano chi non è d'accordo.

D'accordo con te praticamente su tutto Nemo, però:

infine: era proprio necessario doversi comunque impegnare in prima persona a combattere la guardia nera, una volta perso il duello? non potevano pensarci i tuoi compagni, irrispettosi delle regole d' onore (come si è visto)?

In teoria il Paladino in quanto capo del gruppo avrebbe dovuto fermare i suoi compagni ^^;

Sempre ammesso che scegliesse la via dell'onore.

Inviato

era proprio necessario doversi comunque impegnare in prima persona a combattere la guardia nera, una volta perso il duello? non potevano pensarci i tuoi compagni, irrispettosi delle regole d' onore (come si è visto)?

Ogni personaggio ha il suo pensiero, l'incantatore ha deciso di aiutarmi gli altri hanno rispettato i miei ordini e non mi hanno aiutato sia in uno che nell'altro duello perchè hanno capito cosa c'era in gioco.

Comunque non avrebbero fatto in tempo, il secondo duello è stato velocissimo la guardia nera rimasta con pochissimi punti ferita ha vinto l'iniziativa mi ha attaccato in carica,fa un attacco che mi ferisce, tocca a me in full combat tre attacchi ferisco con tutti e tre e la guardia nera ha smesso di seminare terrore nel mondo...

Inviato

In teoria il Paladino in quanto capo del gruppo avrebbe dovuto fermare i suoi compagni ^^;

Sempre ammesso che scegliesse la via dell'onore.

se i suoi compagni fossero suoi sottoposti, si. in tal caso, tra l' altro, dovrebbe punire colui che ha lanciato l' incantesimo su di lui invalidando di conseguenza il duello.

ma se i compagni sono compagni "paritari" il paladino non ha nessun diritto di fermarli, se non quello che gli deriva dall' uso della forza (ulteriore infrazione del codice)

Inviato

Ho discusso con Godric in chat di questa spinosa situazione, e mi sono trovato in disaccordo sia con lui che con la decisione del suo DM di lasciargli i poteri da paladino per vari motivi...

Un paladino ha un codice d'onore da rispettare e lo deve rispettare a prescindere da quali siano i dogmi della divinità, che casomai sono delle postille o delle aggiunte a tale codice... Questo perchè il codice è una limitazione della classe in quanto tale e non semplicemente una faccenda di roleplay (un po' come i dogmi, invece, sono una limitazione di classe per il chierico, che altrimenti diventa il PP che tutti sanno)...

Detto questo, sorvolando sul fatto che il paladino avrebbe tranquillamente potuto accorgersi dell'incantesimo lanciato dal suo amico, così come avrebbe potuto accorgersene la guardia nera, se non altro con delle prove di Ascoltare e/o Osservare, rimane il fatto che il paladino ha infranto il codice d'onore, anche se involontariamente...

Questo, sia secondo le regole che secondo il buon senso (altrimenti non saremmo qui a discuterne), costituisce un'infrazione minore (ha mancato involontariamente alla parola data), facilmente rimediabile con un incantesimo Espiazione senza nemmeno dover compiere un servizio o far spendere PE al chierico che lo casta, ma avrebbe comunque implicato l'immediata perdita dello status da paladino a seguito dell'accusa della guardia nera...

La successiva sfida del paladino alla guardia nera, poi, per come l'ha proposta, avrebbe soltanto aggravato la situazione, costituendo un'altra violazione al codice... Avrebbe dovuto riconoscere la sconfitta e lasciare andare via la guardia nera, per non danneggiare ultweriormente il suo onore, e io, al posto del DM, non avrei MAI fatto accettare la seconda sfida al cattivone, infierendo anzi a parole sull'ormai ex-paladino, magari per provocare un atto malvagio intenzionale che lo avrebbe seriamente compromesso, quale un attacco ingiustificato (un'occasione come questa di corrompere un eroe del bene una guardia nera non se la sarebbe dovuta perdere)...

A chi potrebbe ribadire che la divinità prevede di affrontare e sconfiggere il male, io rispondo che il paladino è tenuto a farlo, ma sempre e solo nel rispetto del suo codice d'onore, perchè questo è comunque più importante del tempo necessario a seguire un dogma (come alcuni hanno proposto, avrebbe potuto chiedere di rimediare con un duello in singolar tenzone in un posto a scelta dell'avversario e con le sue condizioni, duello che avrebbe dovuto affrontare senza poteri, ovviamente, a meno di un incantesimo Espiazione lanciato nel frattempo)...

Un paladino è la perfezione e la purezza fatte persona, anche un minimo peccato o un piccolo sbaglio possono insozzarlo e fargli perdere la gloria...

Inviato

A chi potrebbe ribadire che la divinità prevede di affrontare e sconfiggere il male, io rispondo che il paladino è tenuto a farlo, ma sempre e solo nel rispetto del suo codice d'onore, perchè questo è comunque più importante del tempo necessario a seguire un dogma (come alcuni hanno proposto, avrebbe potuto chiedere di rimediare con un duello in singolar tenzone in un posto a scelta dell'avversario e con le sue condizioni, duello che avrebbe dovuto affrontare senza poteri, ovviamente, a meno di un incantesimo Espiazione lanciato nel frattempo)...

Un paladino è la perfezione e la purezza fatte persona, anche un minimo peccato o un piccolo sbaglio possono insozzarlo e fargli perdere la gloria...

quello che intendevo parlando di scopo e di modo
Inviato
Un paladino è la perfezione e la purezza fatte persona, anche un minimo peccato o un piccolo sbaglio possono insozzarlo e fargli perdere la gloria...
io sottolineo soprattutto queste parole. la sfida rappresentata dall' impersonare un paladino non può e non deve essere stemperata senza essere snaturata. in parole povere, il paladino è una classe per duri e puri, niente di meno
Inviato

se i suoi compagni fossero suoi sottoposti, si. in tal caso, tra l' altro, dovrebbe punire colui che ha lanciato l' incantesimo su di lui invalidando di conseguenza il duello.

ma se i compagni sono compagni "paritari" il paladino non ha nessun diritto di fermarli, se non quello che gli deriva dall' uso della forza (ulteriore infrazione del codice)

I miei compagni non sono sottoposti, fanno quello che ritengono giusto, leader è la parola giusta, io non dò mai ordini diretti.

In questo caso, ma solo in questo ho dato un ordine poichè ho dato la mia parola.

Posso rimproverare il mio mago perchè ha falsato il mio duello,ma non posso e non mi sento di punirlo, alla fine gli devo la vita e ha agito per per il bene...

Un paladino ha un codice d'onore da rispettare e lo deve rispettare a prescindere da quali siano i dogmi della divinità, che casomai sono delle postille o delle aggiunte a tale codice... Questo perchè il codice è una limitazione della classe in quanto tale e non semplicemente una faccenda di roleplay

Non sono assolutamente d'accordo sono proprio i dogmi della divinità a spingere i puri a diventare paladini. Tutti posso rispettare un codice di condotta senza essere paladini, il paladino è il braccio mortale della divinità, fa quello che dice la divinità.Il codice è il modo in cui un paladino agisce che certo è importantissimo ma non più importante di quello che dice l'entità alla quale tu paladino offri la tua vita per la sua causa.

Inviato

Un paladino ha un codice d'onore da rispettare e lo deve rispettare a prescindere da quali siano i dogmi della divinità, che casomai sono delle postille o delle aggiunte a tale codice...

Non sono assolutamente d'accordo è proprio il dogma della divinità che spinge i puri a diventare paladini,tutti anche gli atei, possono avere un codice di condotta. I paladini sono il braccio mortale della divinià,agiscono per la divinità,perchè pensano che, facendo come la divinità vuole, si possa portare il bene superiore nel mondo.

Il codice di condotta è il come si agisce che senza dubbio è vitale ma meno del dogma divino.

Un paladino non può nemmeno pensare di tradire il suo dio per il quale combatte eoffre la sua stessa vita tutti i giorni.

Perciò tra lo scegliere tra il codice e il dogma, poichè questo è cio che mi si chiedeva, ho scelto il dogma.

Certo al mio dio non può far piacere COME ho agito ma un agente del male è stato sconfitto, quindi accetto una punizione di buon grado ma non ritengo ci siano gli estremi per la perdita dei poteri.

Inviato

hai visto codice swordfish? uccideresti 1 innocente per prendere un criminale? e per prenderne 10? e 1000? e 1.000.000? a che numero il compromesso diventa accettabile? la condotta di un paladino non si piega ai compromessi, altrimenti deve rendere conto a qualcuno.

Ospite
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