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Aumentare armatura naturale?


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Principali partecipanti

Principali partecipanti

Per ringraziarvi del vostro paziente aiuto ho deciso di rendere il mio reoconto un po piu prosaico ...

spero che abbiate il tempo di leggerlo ...se ne avete volgia ovviamente ^^ ..graze ancora a tutti

Ed ecco come è andata:

L'aria è tersa e un leggero venticello solleva piccole nuvole di polvere da terra. L'annunciatore comincia ad urlare alla platea festante " Alla mia sinistra direttamente dai territori del Grande Nord...Avanin Tael!!!! ...e alla mia destra, dalle sperdute isole del Laventan ...Zoltan Stack!...Omaggio ai gladiatori!!"

Ed ecco che nell'arena entrano, alla sinistra del banditore, un elfo ... la cui pelle sembra rifulgere al sole,e i cui tratti, fin troppo eterei, sfiorano le tonalità della neve fresca. Lunghi capelli perlacei ne adornano il viso tagliente, e ricadono su un dorso nudo, coperto pocamente da pelli di animali sconosciuti.

Dal lato destro invece, si avvicina un ragazzo sulla ventina, ha una piccola coda di capelli biondi, occhi vivaci e un tatuaggio che dall'occhio gli scende sulla guancia. A prima vista il motivo rappresentato ricorda degli ingranaggi. E' completamente assorto nella lettura,...ogni tanto sembra persino che scarabocchi qualcosa. Vestito da avventuriero, ha però appeso al fianco uno strano aggeggio. Senza nemmeno alzare la testa si avvia verso il centro, dove lo attende il suo avversario. Ripone il libro brontolando qualcosa e ciò che si nota subito nel suo sguardo non è nè paura nè brama di sangue, solo un placido e curioso interesse.

Al grido: " CHE IL COMBATTIMENTO ABBIA INIZIO!", i due si muovono.

E' l'elfo a partire per primo, non imbraccia alcuna arma, ma a una più attenta occhiata tutto diventa più chiaro... molti dicono che sia la penna a ferire più della spada,.. nulla di più errato; è il pugno!

Con una rapida finta e un abile gioco di piedi afferra il ragazzo che vanamente prova a divincolarsi. Quante ore spese a riprovare lo stesso movimento , quanto sudore versato per perfezionare ogni singolo gesto, quanto sangue seccatosi sulle ferite aperte date dal più duro addestramento.

Ciò che gli rimane ora sono solo ricordi che ancora fanno affiorare le lacrime e i suoi pugni, cresciuti in un ordine che ormai non è più.

Con un violento sgambetto sbatte a terra il ragazzo.

Dimostrando prontezza di riflessi e una grande agilità il ragazzo con un colpo di reni si rimette in piedi e allontanandosi di un passo borbotta strane parole, prima di schizzare in volo!

Ora le sue fattezze sono mutate, i lineamenti sono più esili e un grande paio di ali piumate lo sostiene in aria con grandi e costanti battiti. Molti del pubblico gridano stupiti fino a che una parola si erge, sicuramente partita dai più colti, che però infine serpeggia tra gli spettatori: Avariel.

Il tempo di alzarsi in volo e già l'elfo ha estratto l'arco, enorme, di un osso che nessuno ha mai visto fino a d'ora, troppo tozzo e scomodo da poter essere imbracciato. La sua gente lo ha sempre usato fin dalla notte dei tempi, tanto scomodo quanto letale; per abbattere un mammut gli archi normali non bastano...

Con un deciso movimento del braccio incastra l'arco a terra tramite una punta situata all'estremità. E scocca una freccia.

Si è un gioco, un torneo preposto allo scopo ludico e all'intrattenimento del pubblico. Completamente innocuo. Ma il dolore è reale!

Forse lasciare l'isola è stato troppo presto, forse suo nonno aveva ragione, forse non era adatto a quella vita...

No!

Non esiste conoscenza senza impegno!

Non esiste conoscenza senza perseveranza!

Non esiste conoscenza senza sofferenza!

Pensa...dolore...pensa...brucia...pensa...fuoco....pensa...forgia....pensa ...SCUDO!

Una sagoma si frappone tra il ragazzo e l'elfo, è uno scudo come quello che tante volte aveva visto in mano a suo padre mentre gli sorrideva bonariamente, ancora con la fronte imperlata di sudore. Forse suo padre non c'era più, ma il suo scudo era ancora li a difenderlo.

Di nuovo scocca, non ha mai fallito il suo arco, perché dovrebbe?

Qualcosa si frappone fra la sua freccia e il suo bersaglio, uno scudo!? ...seccante.

Con un rapido movimento della mano il ragazzo sfodera qualcosa dalla schiena, ..sembra un'accozzaglia di ferro, rotelle e tiranti. Solo lui sa cosa è e come azionarlo.

E' la sua eredità, è il suo tesoro , è la sua anima.

Con una serie di precisi movimenti ciò che un momento prima sembra lo scarto di un maniscalco un secondo dopo si era trasformato in ciò che ricordava vagamente un arco. Forse non convenzionale, certo, .. ma eccezzionalmente efficace come di mai visti. Suo padre ci sapeva fare con il martello, lui.

La sua freccia è precisa, molte volte si è allenato con quel “aggeggio”, come lo chiamava suo padre. Difficile mancare...

Il ragazzo, ancora inesperto, ma coraggioso per avere quell'età...purtroppo, come ogni ragazzo, anche illuso.

I fulminei riflessi dato dallo estenuante allenamento fanno il loro dovere, lo fanno sempre. La mano si muove automaticamente e trova con sicurezza il lato del dardo mortale diretto verso il suo volto. E' questione di un secondo, ma tanto basta, il colpo è andato a vuoto. Non è fortuna, l'elfo lo sa bene, è pura e semplice inevitabilità.

Deviata? .. impossibile! ...eppure...eppure … gli sembrava di avere letto qualcosa al riguardo.

Bhe, … poco male, conoscenza è adattamento.

Nelle notti più buie e sole, quando era ancora un giovane elfo appena entrato nell'Ordine, egli pregava Grummar come gli era stato insegnato dalla madre:” Grummar ti darà la forza, non avere paura”, diceva. Così faceva allora e così fece adesso.

La freccia, ammantata da un alone di luce, riesce questa volta a superare l'ostacolo, abbattendosi sul ragazzo.

Dolore! Ancora dolore! Fa male!

Pian piano la vista diventava sempre più sfocata. La fatica stava diventando insopportabile. Forse la freccia che aveva ancora conficcato nel corpo gli aveva leso più di quanto pensasse.

NO! Non ancora!

Non esiste conoscenza senza perseveranza!

Non esiste conoscenza senza dolore!

Pensa...dolore....pensa...affanno...pensa...brucia....pensa...incendia...pensa...INCENERISCI!

Questa volta non fu la mano di suo padre a guidarlo, ma gli studi e l'esperienza guadagnata con anni e anni passati sui libri, al lume di una candela. Suo nonno diceva sempre:” Pensa col cervello e non coi muscoli, ragazzo!”. Forse quel vecchio gnomo ogni tanto aveva ragione, dopotutto.

Dalle mani del ragazzo scaturì un getto di aria rovente che si avvolse intorno all'elfo. Questa volta il colpo sferrato fece effetto.

Le fiamme gli lambivano la carne, mentre un puzzo acre di carne bruciata si alzava nell'aria. La folla stava ancora urlando parole di incitamento. Parole alquanto crudeli giudicando la situazione.

Nei suoi anni passati all'Ordine aveva imparato a evadere da qualsiasi situazione e qualsiasi incantesimo lanciato contro di lui. Perché ora non vi era riuscito?

Non era importante. Non ora. L'agonia data dalla sua pelle che si scioglieva colando grasso caldo e l'odore che gli riempiva le narici lo stavano sopraffacendo....”..Gummar ti darà la forza..” ...Quella è la via!

Fu quando l'elfo impose le mani sul petto chiedendo gli occhi che il ragazzo capi di non avere speranze. Una luce inondò il petto dell'elfo per poi espandersi velocemente in tutto il corpo. Una miriade di minuscoli fili di luce andava a ricucire le ferite esposte, mentre piccole sfere luminose lenivano la pelle martoriata dal fuoco. Fu allora che rivolse il suo arco di corno verso l'alto e scoccò.

L'ultima cosa che pensò cadendo, mentre le ali scomparivano nuovamente nel suo corpo, fu : ” Devo ripassarmi il capitolo sui monaci”.

E infine fu il buio.

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Certo certo ..ovvio ^^ ..allroa dopo che mi sono librato in volo ho dovuto sparargli una freccia perchè , naturalemte il mio pg nn poteva sapere del telento. Poi lui mi ha colpito una ovlta con una freccia. Io mi sono fatto scudo, a questo punto è stato costretto a ulizzare colpo accurato(pure lui) io uguale ma per usare ray of cluimness...fatto cio ho poi usato quelli da danno ..come raggio di incenerimento...eravamo li li ...poi ...si è curato..e nn sono riuscito fargli abbastanza danni, prima che lui mi stendesse :)

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Purtroppo noi usiamo la versione che utilizza gli incantesimi presi si da una lista ma poi sfrutta tipo il mana cioè .se hai mana 12 e conosci colpo accurato essendo di liv1 lo puoi lanciarlo 12 volte. L'arco è quallo frostborn se nn sbaglio deve ficcarlo a terra per usarlo.

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  • Supermoderatore

Ecco questa sarebbe stata un'informazione interessante da sapere (essenzialmente sei un mago con una versione migliorata del lancio spontaneo dello stregone)...

Forse diventare invisibile sarebbe stata una buona idea, ad ogni modo peccato ma vabbè l'importante è averci provato fino in fondo.

Per l'arco scusa lui è di una razza di frostburn o si è sprecato un talento per usarlo?

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