Erevis Inviato 7 Marzo 2011 Segnala Inviato 7 Marzo 2011 Perdonatemi in anticipo perché ho letto molto velocemente tutto ciò che avete scritto finora, e non vorrei passare per uno di quei spocchiosi e "vecchi" conservatori, ma devo comunque intervenire per amor di patria (e la mia patria in qst caso è il cuore di D&D). Il futuro di D&D? Beh, a prescindere da tutto, il GdR vivrà in eterno in chi crede veramente alla sua essenza più pura: la Creatività. Se la wizard muore, se la 4a edizione fa piangere anche i polli, se Pathfinder crede di "urinare" più lontano, non importa: il GdR si basa sulla creatività, sull'infinita immaginazione di chi gioca e di chi interpreta (Interpreta, sottolineo 5 volte), e tutte le regole finora esistenti possono guidarci e delineare i nostri mondi in maniera più che esaustiva. La nuova generazione? Beh, saranno diversi, è vero. Saranno occupati a riportare un personaggio di Metin2 nel mondo di D&D 4a ed. e oltre, magari dandogli lo stesso nome (tipo Giuseppe90). Il loro GdR sarà più artificiale, per nulla interpretativo, preimpostato, ma sarà il loro. WotC pensa solo a intascare tanta grana dopotutto, quindi della sua sorte cosa mai può importarcene: abbiamo già tutto quel che serve per giocare. Non mi interessa il futuro della Wizard o delle case produttrici in genere. Ho la mia creatività, i vecchi e bei manuali, e degli amici con cui condividere questo gioco. Tanto non serve a nulla fare illazioni: ci roderemmo solo il fegato. Vediamo quello che succederà con distacco.
Sniper Inviato 7 Marzo 2011 Autore Segnala Inviato 7 Marzo 2011 In ogni caso è mia modesta opinione che un gioco di ruolo debba rinnovarsi col passare del tempo per stare dietro ai gusti dei nuovi giocatori. Forse il problema è proprio questo...i "nuovi" giocatori non amano il GdR in quanto troppo "impegnativo", meglio un gioco veloce, da tavolo, con cartine in cui ci sia poco da "studiare"... Quello che ho visto in molti giochi, non solo GdR, è il tentativo di semplificazione per andare a pescare "nuovi giocatori", i giovani...ma questo non ha portato nuove leve come previsto, perchè, nonostante le semplificazioni, certi giochi (GdR o Tridimensionale) sono ancora "troppo complessi" per i giovani d'oggi (intesi teenager) che vogliono tutto e subito senza "perder tempo" a studiare regole, preparare il PG, ecc... In fondo noi vecchi (io ho 30 anni) preferiamo le cose complesse su cui pensare, mentre i giovani sembra che cerchino cose in cui il pensiero non la faccia da padrone...vedi lo "sfogliare" carte di mazzi preparati da altri, liste fatte da altri o giochi in cui tirare dadi "a caso" e vedere cosa succede, senza un minimo di strategia o pensieri a monte dell'azione... ;)
chacho2 Inviato 7 Marzo 2011 Segnala Inviato 7 Marzo 2011 Forse il problema è proprio questo...i "nuovi" giocatori non amano il GdR in quanto troppo "impegnativo", meglio un gioco veloce, da tavolo, con cartine in cui ci sia poco da "studiare"... Quello che ho visto in molti giochi, non solo GdR, è il tentativo di semplificazione per andare a pescare "nuovi giocatori", i giovani...ma questo non ha portato nuove leve come previsto, perchè, nonostante le semplificazioni, certi giochi (GdR o Tridimensionale) sono ancora "troppo complessi" per i giovani d'oggi (intesi teenager) che vogliono tutto e subito senza "perder tempo" a studiare regole, preparare il PG, ecc... In fondo noi vecchi (io ho 30 anni) preferiamo le cose complesse su cui pensare, mentre i giovani sembra che cerchino cose in cui il pensiero non la faccia da padrone...vedi lo "sfogliare" carte di mazzi preparati da altri, liste fatte da altri o giochi in cui tirare dadi "a caso" e vedere cosa succede, senza un minimo di strategia o pensieri a monte dell'azione... ;) Completamente d'accordo anche se essendo un teenager mi dovrei sentire offeso
Ji ji Inviato 7 Marzo 2011 Segnala Inviato 7 Marzo 2011 In ogni caso è mia modesta opinione che un gioco di ruolo debba rinnovarsi col passare del tempo per stare dietro ai gusti dei nuovi giocatori. Non me ne abbiano a male i giocatori di lunga data, ma se l'hobby GdR sopravviverà sarà solo grazie alla sua capacità di attrarre nuovi giocatori. E se i gusti dei nuovi giocatori sono così diversi dai nostri da richiedere un gioco completamente divero, bhe... allora... ben venga un gioco completamente diverso! La quarta edizione, però, non è stata creata per andare incontro alle esigenze di una nuova generazione di giocatori. Era un modo di resettare le vendite. Alla WotC hanno scelto di sacrificare la vecchia utenza introducendo idee che non sarebbero mai state accettate. Questo avrebbe dovuto, in compenso, attirare una nuova generazione di giocatori, dando loro un sistema e un flavour più vicini alla loro sensibilità. Non mi sembra che l'obiettivo sia stato centrato. Nella mia esperienza, reale e virtuale, i nuovi giocatori si avvicinano al GdR con il meccanismo più vecchio del mondo, ovvero il passaparola. In D&D è sempre stato così. Nel momento in cui la vecchia guardia crolla, il meccanismo salta. Immaginiamo lo scenario. Alla WotC fanno un progetto di marketing di lungo corso. Oggi la terza edizione, domani la quarta, un giorno la quinta. La ragione, lo sappiamo bene, è il bisogno di resettare le vendite, perché esistono sì i manuali di espansione, ma l'uscita di nuovo materiale ha dei limiti. Ogni versione deve essere abbastanza diversa dalle precedenti da non permettere il transfer da un'edizione all'altra, ma abbastanza simile da essere percepita come miglioramento e non come prodotto nuovo che del vecchio conserva solo il nome D&D. Nel progettare la quarta edizione, qualcosa è andato storto, senza se e senza ma. Parlando da giocatore a giocatori: ma se vi avessero mostrato la quarta edizione prima dell'uscita, per sondare le reazioni dell'utenza, cosa avreste detto? Io avrei detto "questo non è D&D". La meccanica di base, e di conseguenza l'atmosfera, è stata stravolta. Perché è stato fatto un simile errore? Quanto è responsabile il bisogno di diversificare di cui scrivo sopra, e quanto invece la ricerca di un prodotto che incontri i gusti dei ragazzini? Non lo so, ma so due cose: la frattura con il vero D&D ha disamorato la vecchia guardia, e le nuove meccaniche non hanno attirato nuovi giocatori. E' naturale: i nuovi giocatori scoprono il GdR grazie ai vecchi. Se il tuo compagno di scuola ti dice che suo cugino grande fa un gioco fighissimo e che dovreste provarci anche voi, sta parlando della terza edizione. Se un ragazzino sente parlare di D&D e va in un'associazione, scopre che la maggior parte dei giocatori usa la terza edizione. Se cerca giocatori, trova giocatori della terza. Persino nei PbF, basta farsi un giro in bacheca, la terza supera di molti punti la quarta. Come mai alla WotC non se ne sono resi conto? Forse lo sapevano ma hanno voluto correre il rischio. Ma c'è anche una spiegazione alternativa. Quando è uscita la terza edizione, al cinema impazzavano i film del Signore degli Anelli; essi da soli hanno mosso un bacino di utenza enorme verso D&D. Può darsi che questo movimento sia stato scambiato dalla WotC come qualcosa di spontaneo, provocato dalla nuova edizione di D&D. In quel periodo difficilmente ripetibile molti nuovi giocatori sono arrivati al GdR senza passare dal tradizionale canale del passaparola. Magari alla WotC hanno pensato che ormai si potesse fare a meno del passaparola e che i canali attraverso cui si diffonde il GdR fossero cambiati. Se è così, è stato un grosso errore di calcolo, come si può vedere leggendo i topic di qualsiasi forum del settore: la vecchia guardia ha un ruolo fondamentale nel garantire il ricambio generazionale. In questo senso, io credo un gioco completamente diverso possa, invece che attirare nuovi giocatori, generare l'effetto opposto. Non credo che i gusti dei nuovi giocatori siano così differenti da quelli dei vecchi. Se invece il problema è il GdR stesso come concetto, nulla impedisce alla WotC di usare il nome D&D per della roba che con il GdR non c'entra nulla; ma in questo caso non parlerei nemmeno di sopravvivenza dell'hobby GdR. Nel momento in cui D&D smetterà di essere un GdR, al limite si potrà parlare di sopravvivenza del nome D&D, ma con la sopravvivenza del GdR non avrà più nulla a che fare. Forse si tornerà ai vecchi dati di vendita e all'hobby elitario con i GdR sopravvissuti. Per i nostalgici, con Pathfinder. In questo senso credo che "il futuro dei GdR" non sarebbe un nome appropriato per la discussione: qui si parla della sopravvivenza di D&D come GdR. Il GdR in sé stesso sopravviverà comunque, tornando al vecchio mercato di appassionati, con margini di lucro ridottissimi, e funzionerà anche meglio di una volta, perché internet permette la circolazione di materiale con molta più facilità rispetto a una volta. E questo lo dice uno che si fece importare AD&D dall'America nel '92, con gravosa spesa, presso un piccolo negozio specializzato i cui scaffali traboccavano di manuali inglesi di giochi mai sentiti prima, e di cui non ho mai più sentito parlare.
II ARROWS Inviato 7 Marzo 2011 Segnala Inviato 7 Marzo 2011 Questo è razzismo senza senso, le solite cose "Ai miei tempi...". Non portano da nessuna parte e non c'è alcuna verità. La gente continua ad essere interessata, gente nuova continua ad arrivare. Io ho iniziato a interessarmi attivamente ai GdR un anno e mezzo fa, circa 4 ho abbandonato perché cercando è uscito fuori il casino delle edizioni... Meno di un mese fa un ragazzo è arrivato nel gruppo e voleva iniziare a fare gioco di ruolo. Ci sono i nuovi, quando è vero che ci sono quelli che se ne vanno. Forse smettendo di fare razzismo tra edizioni, chi gioca solo al "superiore gioco di ruolo" rispetto al "bimbominkiese videogioco" (Per inciso, andando a guardare i videogiochi sono nati PRIMA dei giochi di ruolo), ci si divertirebbe tutti di più.
Mad Master Inviato 7 Marzo 2011 Segnala Inviato 7 Marzo 2011 Detto questo, però, stiamo attenti a non pensare che un gioco come PathFinder venda di più della 4°. Non posso dirlo al 100% ma molto prpobabilmente la 4° vende comunque più di PathFinder. Lo dico da chiacchiere lette sui forum in giro da parte di venditori o persone del settore. Non ho purtroppo dati precisi quindi sono lungi dall'esserne sicuro. Il vero problema, in questa ipotesi ovviamente, è che evidentemente D&D non vende abbastanza quanto la WoTC vorrebbe. E' ovvio che se si paragonano i numeri Pathfinder vende (o ha venduto) di meno, anche se non è detto che sia poi tanto di meno... Il fatto però è che Pathfinder ha venduto in un anno e poco più oltre tre volte quanto era stato preventivato di vendere per tutta la sua durata sugli scaffali, arrivando alla 4° ristampa del core e alla seconda del bestiario, mentre la 4e non arriverà manco alla seconda dei manuali base, come già annunciato dalla stessa Wizards, probabilmente con moltissime copie che resteranno invendute (la stessa 3.5 aveva avuto più ristampe)... Presi in debita proporzione, Pathfinder è un enorme successo, mentre la 4e un mezzo flop, se non altro dal punto di vista puramente editoriale, in quanto il primo ha venduto ben più di quanto previsto, mentre la seconda molto meno di quanto preventivato... Il bello è che il successo di Pathfinder è dovuto quasi esclusivamente ai famosi "nuovi canali": quelli che in seguito sarebbero diventati i suoi principali acquirenti ne hanno seguito l'evoluzione per via telematica, hanno potuto procurarselo per via telematica, possono perfino usarlo in maniera simile ad un mmorpg con la PSOP, trovando master e giocatori come in WoW, trovando la pappa pronta come va di moda oggi (avventure già fatte, gente che si sbatte per farli giocare), eccetera... La stessa cosa che avrebbero voluto fare alla Wizards, ma fatta nel modo giusto... Se fosse stato fatto lo stesso con D&D, probabilmente ora non ci sarebbe questa discussione...
II ARROWS Inviato 8 Marzo 2011 Segnala Inviato 8 Marzo 2011 Il fatto però è che Pathfinder ha venduto in un anno e poco più oltre tre volte quanto era stato preventivato di vendere per tutta la sua durata sugli scaffali, arrivando alla 4° ristampa del core e alla seconda del bestiario, mentre la 4e non arriverà manco alla seconda dei manuali base, come già annunciato dalla stessa Wizards, probabilmente con moltissime copie che resteranno invendute (la stessa 3.5 aveva avuto più ristampe)...A parte che questi dati di vendita non ci sono proprio mai stati... quindi è un po' difficile parlare di questo. Se "Pathfinder ha venduto più di quanto preventivato di per tutta la sua durata", quale era questo preventivo? Visto che con "i GDR sono in calo", si include anche Pathfinder, forse non c'erano queste aspettative così elevate e quindi alla prima stampa non avevano fatto molti numeri. Per dirla in breve: se io stampo 4 copie, è normale che faccio 4 ristampe per venderne 16. Oppure, se io faccio 20 copie, è normale che non devo fare una seconda ristampa per venderne 16. Quindi, senza dati di vendite e di numeri di stampa, sono discorsi in aria. Se il GDR è in declino, e Pathfinder ha venduto 4 volte quanto preventivato, vuol dire che per Pathfinder avevano previsto che avrebbe venduto molto poco, altrimenti staremmo parlando di "nuovo boom". Aggiungo al mio messaggio precedente che conosco altre 2 "new entry" del GDR l'anno scorso, entrambi hanno la mia età. Quindi non vuol dire assolutamente nulla. Ah, e aggiungo che non sarebbe male che tu avessi ragione, così non ci sarebbe questo calo tanto paventato...
MizarNX Inviato 8 Marzo 2011 Segnala Inviato 8 Marzo 2011 Parlando da giocatore a giocatori: ma se vi avessero mostrato la quarta edizione prima dell'uscita, per sondare le reazioni dell'utenza, cosa avreste detto? Io avrei detto "questo non è D&D". La meccanica di base, e di conseguenza l'atmosfera, è stata stravolta. Perché è stato fatto un simile errore? Condivido il tuo discorso, ma aggiungo che un assaggio della 4ed c'è stato dato fin dal 2007: alcune meccaniche del ToB sono state introdotte nella 4 (ovviamente riviste), ma soprattutto la versione SAGA di Star Wars non è altro che una 4.0beta. E difatti non è che sia stato tutto questo successo. Provate un po' a vedere quanti manuali c'erano per la vecchia d20 e quanti per questa SAGA. Tanto che Lucasarts ha deciso di risolvere il contratto con WotC e cessare così la pubblicazione dei manuali. Quindi a mio avviso un sentore potevano averlo, ma temo che fossero già troppo avanti con la progettazione per ricominciare daccapo.
Mad Master Inviato 8 Marzo 2011 Segnala Inviato 8 Marzo 2011 A parte che questi dati di vendita non ci sono proprio mai stati... quindi è un po' difficile parlare di questo. Se "Pathfinder ha venduto più di quanto preventivato di per tutta la sua durata", quale era questo preventivo? Visto che con "i GDR sono in calo", si include anche Pathfinder, forse non c'erano queste aspettative così elevate e quindi alla prima stampa non avevano fatto molti numeri. Per dirla in breve: se io stampo 4 copie, è normale che faccio 4 ristampe per venderne 16. Oppure, se io faccio 20 copie, è normale che non devo fare una seconda ristampa per venderne 16. Quindi, senza dati di vendite e di numeri di stampa, sono discorsi in aria. Se il GDR è in declino, e Pathfinder ha venduto 4 volte quanto preventivato, vuol dire che per Pathfinder avevano previsto che avrebbe venduto molto poco, altrimenti staremmo parlando di "nuovo boom". Aggiungo al mio messaggio precedente che conosco altre 2 "new entry" del GDR l'anno scorso, entrambi hanno la mia età. Quindi non vuol dire assolutamente nulla. Ah, e aggiungo che non sarebbe male che tu avessi ragione, così non ci sarebbe questo calo tanto paventato... Non è importante il numero di copie vendute, che comunque sono state parecchie migliaia ad ogni ristampa (e la prima stampa è stata ristampata più volte, visto che il primo ciclo è andato esaurito prima ancora che il core fosse ufficialmente pubblicato, in pratica solo coi preordini, come annunciarono a suo tempo direttamente sulle boards della Paizo)... Quello che è importante è il risultato ottenuto, che per una casa minore con prodotti relativamente di nicchia è stato clamoroso... Loro stessi hanno ammesso che il core da solo ha battuto come numero di ordini e vendite ogni altra pubblicazione della Paizo precedente (tra cui c'erano le riviste ufficiali di D&D, ricordo, prima che la Wizards decidesse di riprendersi le licenze e renderle digitali)... Ed è ancora più importante il modo in cui hanno ottenuto tale risultato, proprio sfruttando al meglio i canali telematici che la Wizards tanto sbandierava per la 4e ma che non ha saputo utilizzare a modo (tranne forse spillando qualche soldo con l'insider)... Il playtest pubblico del prodotto è stato il vero traino delle vendite clamorose, tanto che lo hanno ripetuto con tutti i prodotti core successivi ottenendo comunque delle buone vendite... Con esso hanno raggiunto tre obbiettivi: hanno fatto provare il materiale ai giocatori ottenendo commenti e feedback per ottimizzarlo secondo i veri gusti del mercato (e molti, me compreso, possono vantare di aver contribuito con qualcosina al prodotto finito), hanno invogliato all'acquisto del prodotto finito chi ha partecipato al playtest (come fa il salumiere quando propone degli assaggini) e hanno fomentato un passaparola positivo a dir poco spettacolare, che è poi quello che in un campo come il gdr genera il vero successo... Infine la genialata di abbassare a 10 dollari il prezzo dei pdf, invece di farli pagare quasi al prezzo intero e di intentare cause ai pirati informatici, ha portato ad un altro boom di vendite abbastanza inatteso (il sito Paizo è andato in sovraccarico per due settimane per via della gente che scaricava ininterrottamente il pdf del core all'uscita)... Per una volta, un prodotto telematico è andato a ruba quasi quanto quello fisico... Secondo me, se avessero fatto un playtest simile alla Wizards, la 4e così com'è non si sarebbe mai vista, perchè lo squilibrio tra il feedback positivo e quello negativo sarebbe stato preoccupante... Inoltre, facendo un prodotto più in linea con i gusti della clientela, avrebbero replicato il successo della 3.5, nonostante la flessione dovuta alla crisi globale: se ci sono state diverse migliaia di giocatori in grado e desiderosi di spendere un centinaio di dollari per i due manuali di Pathfinder, ce ne sarebbero stati milioni disposti a spenderli per il trittico di una 4e di loro gradimento... La mia vera speranza, con questo discorso, è che alla Wizards abbiano imparato la lezione e si decidano a tenere in maggior considerazione la propria clientela, che è piuttosto suscettibile alle stranezze e alla mancanza di considerazione, specialmente nel mondo di oggi, in cui le opinioni della gente possono essere ottenute in un lampo digitale...
Amministratore aza Inviato 8 Marzo 2011 Amministratore Segnala Inviato 8 Marzo 2011 Alcune precisazioni Le ristampe non hanno molto peso. Se io stampo un milione di copie e Tizio ne stampa mille, a Tizio servono 1.000 ristampe per arrivare alla mia prima tiratura. La prima stampa della 4e è stata fatta in volumi altissimi (superiori alla 3.5) ed è stata avviata una prima ristampa poco prima della sua uscita in quanto solo gli ordini avevano esaurito la tiratura iniziale. Fonte: http://www.icv2.com/articles/news/12654.html I dati di vendita della 3.5 a fine 2006 erano "preoccupanti". Che tradotto significa che non vendeva una cippa. Quando questo accade (e prima o poi accade sempre) o ci si inventa qualcosa di nuovo o si chiude! Il contratto tra Lucasarts è WotC è cessato perchè i diritti per Star Wars erano troppo cari (dal punto di vista WotC ovviamente). E, si, la quarta edizione "è stata creata per andare incontro alle esigenze di una nuova generazione di giocatori". Alcune considerazioni personali Un tempo sicuramente i nuovi giocatori arrivavano all'hobby GdR grazie ai vecchi giocatori, ai negozi e alle convention. Ma oggi questo non è più vero. I negozi specializzati stanno scomparendo, le convention medie e piccole idem... servono pertanto nuovi canali. E di conseguenza un sistema di gioco che si adatti a questi nuovi canali. Il mio vicino quindicenne gioca e parla col suo amico che abita a 25 metri da lui... ma di persona, se va bene, si vedono ogni 15 giorni. La durata media di un giocatore nell'hobby è di 2 anni. Significa che ben pochi di quelli che oggi giocano a un qualsiasi GdR ci giocheranno tra 3-4 anni. Quindi perchè il gioco rimanga vivo necessita costantemente di nuovi giocatori. Lo ripeterò fino alla nausea. Se volete che D&D sopravviva allora D&D DEVE cambiare e adeguarsi ai gusti. E questo non significa che debba piacere ai giocatori della generazione precedente. Un ultima cosa sulle vendite. D&D, anche se in crisi, vende pià di ogni altro GdR, il problema è che non raggiunge le vendite che si aspetta l'editore attuale. Ma qui si aprirebbe un altro capitolo. Giochino Non voglio entrare nel merito del regolamente della 4e per il semplice motivo che andrei a parlare di gusti personali. Vorrei però fare un giochino aperto a quelli che seguono la discussione Ji ji, se non ricordo male, dice che la 4e non è D&D. Il giochino consiste in questo. Mandatemi un MP con 3 cose che secondo voi SONO l'essenza di D&D. Qundi 3 cose che devono esserci in D&D affinchè esso continui a chiamarsi così. Che ne so per esempio: le classi, i livelli e il sistema magico "vanciano". Aspetto gli MP poi riporterò i risultati. Se è come penso, su 10 persone avremo 10 "fotografie" diverse di D&D.
Sesbassar Inviato 8 Marzo 2011 Segnala Inviato 8 Marzo 2011 Giochino Non voglio entrare nel merito del regolamente della 4e per il semplice motivo che andrei a parlare di gusti personali. Vorrei però fare un giochino aperto a quelli che seguono la discussione Ji ji, se non ricordo male, dice che la 4e non è D&D. Il giochino consiste in questo. Mandatemi un MP con 3 cose che secondo voi SONO l'essenza di D&D. Qundi 3 cose che devono esserci in D&D affinchè esso continui a chiamarsi così. Che ne so per esempio: le classi, i livelli e il sistema magico "vanciano". Aspetto gli MP poi riporterò i risultati. Se è come penso, su 10 persone avremo 10 "fotografie" diverse di D&D. L'idea del giochino è fantastica, però sinceramente la trovo "apologetica"*. E' molto facile che con 3 sole caratteristiche si fotografi non solo l'idea che si ha di D&D, ma possibilmente di un qualsiasi altro gdr fantasy. Il numero di caratteristiche fondamentali fissato a 3 è del tutto arbitrario, e non è detto che "fotografi" bene la questione. Magari per qualcuno sono più di 3 le caratteristiche fondamentali di D&D. *= mi spiego meglio. Per "apologetica" intendo "che cerchi a tutti i costi di dimostrare una continuità tra 3.x e 4a edizione".
Amministratore aza Inviato 8 Marzo 2011 Amministratore Segnala Inviato 8 Marzo 2011 L'idea del giochino è fantastica, però sinceramente la trovo "apologetica"*. E' molto facile che con 3 sole caratteristiche si fotografi non solo l'idea che si ha di D&D, ma possibilmente di un qualsiasi altro gdr fantasy. Il numero di caratteristiche fondamentali fissato a 3 è del tutto arbitrario, e non è detto che "fotografi" bene la questione. Magari per qualcuno sono più di 3 le caratteristiche fondamentali di D&D. *= mi spiego meglio. Per "apologetica" intendo "che cerchi a tutti i costi di dimostrare una continuità tra 3.x e 4a edizione". Scusami un attimo. Io chiedo che cosa non può mancare a D&D perchè continui ad essere D&D. Non voglio dimostrare una continuazione tra la 3e e la 4e. In teoria con poche cose dovrebbe essere più facile. Se do una lista di 100, più o meno è facile trovare qualcosa in comune. Anche se poi non lo saremmo sulle priorità. Per questo la lista è breve. Io voglio dimostrare che su 100 giocatori ci sono 100 idee diverse di D&D e che quindi poco importa se un edizione si chiama 4a, 3a, 2a o "klaudia" le polemiche e le guerre di edizione ci saranno sempre, proprio perchè ognuno guarda all'edizione che preferisce e ne fa una religione da difendere ad ogni costo.
Sesbassar Inviato 8 Marzo 2011 Segnala Inviato 8 Marzo 2011 In teoria con poche cose dovrebbe essere più facile. Se do una lista di 100, più o meno è facile trovare qualcosa in comune. Anche se poi non lo saremmo sulle priorità. Per questo la lista è breve. In realtà con poche cose le caratteristiche scelte saranno molto più facilmente comuni a mille altri gdr fantasy, e quindi poco "caratteristiche" Io voglio dimostrare che su 100 giocatori ci sono 100 idee diverse di D&D e che quindi poco importa se un edizione si chiama 4a, 3a, 2a o "klaudia" le polemiche e le guerre di edizione ci saranno sempre, proprio perchè ognuno guarda all'edizione che preferisce e ne fa una religione da difendere ad ogni costo. E non ti pare scorretto scegliere un numero (del tutto arbitrario) di caratteristiche per giungere alla tua dimostrazione? Non è difficile giungere ad un determinato risultato, ma non è detto che i presupposti da cui si parte siano accettabili da tutti A me l'idea di base non dispiace, ma mettere un limite di caratteristiche da scegliere mi sembra poco adatto
MDM Inviato 8 Marzo 2011 Segnala Inviato 8 Marzo 2011 Comunque, perché per PM? A questo punto, perché non apri un topic apposito? Per me se ne vedono delle belle... e secondo me hai ragione: ognuno con idee diverse.
Supermoderatore Alonewolf87 Inviato 8 Marzo 2011 Supermoderatore Segnala Inviato 8 Marzo 2011 In realtà con poche cose le caratteristiche scelte saranno molto più facilmente comuni a mille altri gdr fantasy, e quindi poco "caratteristiche" A dire il vero volendo cercare di trovare quelle caratteristiche "uniche" di D&D rispetto agli altri GDR e che lo rendono tale (sempre ammesso che uno pensi che ne abbia) selezionarne poche è meglio. Poi sul rapporto tra queste caratteristiche "uniche" e l'essenza di D&D possiamo disquisire più ampiamente Comunque, perché per PM? A questo punto, perché non apri un topic apposito? Per me se ne vedono delle belle... e secondo me hai ragione: ognuno con idee diverse. Suppongo per evitare influenze/ispirazioni da parte di quello che postano gli altri utenti
Irrlicht Inviato 9 Marzo 2011 Segnala Inviato 9 Marzo 2011 Nota a margine: che la WotC tagli la linea delle miniature non è un male, ma la cessazione di un crimine contro l'umanità. Il 99% erano orrende. Ma affidarsi a una casa che sa produrre miniature come Krshna comanda no, vero? -___- No, perché il popolo dei fanboy compra anche se la qualità è sotto zero. In ogni caso non so il futuro, ma il presente, dal canto mio, per fortuna è Pathfinder. WotC, Hasbro e D&D in quanto marchio, per quel che mi riguarda, possono allegramente fallire e finire nel dimenticatoio.
reutreth Inviato 9 Marzo 2011 Segnala Inviato 9 Marzo 2011 La cosa che più auspico è che una eventuale quinta edizione di d&d venga pensata come composta da due parti: una più semplice, più lineare e accattivamente per i più giovani, in stile quarta edizione, e una più complessa e dinamica e in linea con lo spirito originario di d&d, in stile terza edizione. Come dire una edizione che può essere giocata in due modalità compatibili. Nel senso che prevede due modalità di gioco come ho scritto sopra. Credo che realizzarla non sia così difficile. Certo, non saprei dire cosa possono inventarsi di più perchè come completezza di regolamento credo che la terza edizione sia già il massimo raggiungibile e daltronde come semplicità di gioco unita alla modernità del regolamento più della quarta edizione cosa potrebbero fare? Magari una sorta di terza edizione con alcuni spunti della quarta ma giocabile in entrambe le modalità. Tra l'altro se io dovessi scrivere la quinta edizione la penserei come suddivisa in un fulcro di regole centrali e un intorno di regole molto variabili sia come tipologia che come complessità. Una sorta di regolamento componibile di diverse parti e che permette di realizzare stili anche molto diversi di gioco (sotto tutti gli aspetti). E perchè no, anche con una varietà di "fulcri" di regole fondamentali.
II ARROWS Inviato 9 Marzo 2011 Segnala Inviato 9 Marzo 2011 Certo, non saprei dire cosa possono inventarsi di più perchè come completezza di regolamento credo che la terza edizione sia già il massimo raggiungibileMai sentito parlare di RoleMaster? XD La cosa che più auspico è che una eventuale quinta edizione di d&d venga pensata come composta da due parti: una più semplice, più lineare e accattivamente per i più giovani, in stile quarta edizione, e una più complessa e dinamica e in linea con lo spirito originario di d&d, in stile terza edizione. Come dire una edizione che può essere giocata in due modalità compatibili. Nel senso che prevede due modalità di gioco come ho scritto sopra. Credo che realizzarla non sia così difficile. Bon, se credi che non sia difficile perché non mi fai un esempio? Io non riesco proprio a vederla in questo modo. Sarebbero due giochi distinti, con due regole diverse... Quello che più ci si avvicina a quello che dici è la Essential, ma è sempre quarta edizione. Quello che ha semplificato è la gestione dei personaggi, non le regole del gioco. Tra l'altro se io dovessi scrivere la quinta edizione la penserei come suddivisa in un fulcro di regole centrali e un intorno di regole molto variabili sia come tipologia che come complessità. Una sorta di regolamento componibile di diverse parti e che permette di realizzare stili anche molto diversi di gioco (sotto tutti gli aspetti). E perchè no, anche con una varietà di "fulcri" di regole fondamentali.No, odio un regolamento che ti propone regole opzionali. Uno si abitua in un modo, un altro in un altro... poi si trovano insieme e giocano a giochi diversi e non si capisce più nulla. Le regole opzionali fanno solo casino, e sono la causa di certi aborti della terza edizione. Le Home Rule devono essere fatte... In casa, non negli uffici Wizards. Poi possono proporre regole opzionali nei dragon per quanto mi riguarda, ma il regolamento base deve essere... base. Se vuoi giocare a un gioco diverso, gioca a un gioco diverso. Ce ne sono tra cui scegliere al giorno d'oggi, un regolamento modulare non fa bene al gioco.
lepracauno Inviato 10 Marzo 2011 Segnala Inviato 10 Marzo 2011 Sinceramente il sistema di regole ad appendice non lo vedo disastrosa come soluzione. Semmai andrebbe chiarito cosa si vuole rendere periferico e cosa no. Il combattimento con i punti mirati? si può esserlo perchè alla fin fine non cambia nulla al combattimento. Il nucleo deve essere forte, avere QUELLE REGOLE che non possono essere cambiate. Il futuro però non sono centinaia di volumi da 30 euro. Molti gdr ormai si riducono a pochi volumi e basta. Un manuale per una ambientazione basta, anche se grosso. è inutile creare ogni volume per ogni regno o isola!! Io da giocatore e acquirente ho perso la voglia di comprare D&D perchè 20 volumi son troppi!
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