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[Ventura]Sette Debiti di Sabbia - Prologo


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Inviato

Dastan non diede quartiere al nuovo venuto, scansando prima e andando poi a segno un paio di volte, al braccio sinistro e al petto. Ma erano tagli poco profondi, seppur dolorosi. E l'avversario capendo che dallo scontro tra lui e Dastan dipendenva la sua sopravvivenza si impegnò al massimo continuando a combattere con rabbia. L'altro nasanello invece si stava allontanando, indietreggiando ma sulla difensiva, dal punto dello scontro.

Spoiler:  
Sempre 6 o +, al solito puoi avere +9 a schivare o +8 al danno. Fai attenzione quando tiri, perché mi è arrivato un altro d20 con un 5 prima del 10 che hai tirato.

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Inviato

Dastan aveva inflitto ulteriori colpi ma la battaglia si prolungava avrebbe dovuto agire in fretta in modo da concludere in fretta e non lasciare testimoni..o sarebbe stato un disastro..Agor avrebbe preteso vendetta e sarebbe stata placata col sangue.Bisognava agire velocemente...per questo si sarebbe lanciato ancora contro il suo nemico.

@narratore

Spoiler:  
Prova di colpire 15 col dado 20 in tutto ...uso i 9 punti per evitare un attacco da parte del Nasanello poco ferito, così evito un pericolo.
Inviato

Non durò a lungo infatti. Il nasanello ormai disperato si sbilanciò in un fendente al torace che Dastan evitò prontamente conficcando prima la sua spada nell'inguine del malcapitato e quindi a girare ferendolo a entrambe le cosce. Lo schiavista lasiò andare la spada al primo colpo e cadde all'indietro come conseguenza degli altri due. Restando agonizzante al suolo con un fiotto di sangue che gli usciva dal punto in cui una volta aveva il suo membro e dall'addome soprastante.

L'altro nasanello che già aveva reso malconcio provò a brandire il suo coltello per la lama e tirarlo, ma fu colpito al capo da un sasso e stramazzò al suolo senza più muoversi. La pietra era stata tirata da uno dei due schiavi, che, per la prima volta in quanto illuminati dalla torcia che uno di loro aveva raccolto, poteva vedere bene. Si trattava di due uomini alti dalle pelle molto chiara, ma in alcuni punti scottata dal sole, biondi e con una muscolatura potente ma non tozza. Lo fissavano fieramente e uno dei due gli disse parlando lentamente: "Rizz-I-Bret Hazz Sklavere Biist" Per quanto ignota la frase sembrava una constatazione dal tono.

Spoiler:  
Lo scontro è finito. Puoi disporre liberamente del nasanello agonizzante perché non è in grado di difendersi.
Inviato

Dastan c'era riuscito aveva vinto anche questo scontro...decise di non correre rischi e finì col colpire con un ultmo fendente il Nasanello rimasto. Questi smise la sua agonia dopo pochi secondi mentre il suo sangue caldo si riversava sul terreno.

Agor aveva perso i suoi schiavi e 3 uomini. Dastan aveva vinto denaro e 2 schiavi..o meglio 2 alleati e di questi tempi possono essere un gran vantaggio. Sfortunatamente dastan si rese conto i 2 individui non parlavano la sua lingua e questo era un bel problema ma forse sapeva come rimediare.

Il principe passò al setaccio entrambi i cadaveri e recuperò il suo pugnale e quello che il nasanello voleva lanciargli, dopodichè si avvicinò ai 2 schiavi...a gesti indicò le loro manette di ferro e con la mano gli invitò a seguirlo velocemente...

Spoiler:  
Ripuliti i 2 cerco di aiutare i 2 prigionieri...immagino che i nasanelli uccisi fossero gli stessi della fucina del fabbro e che quiondi i prigionieri abbiano manette di ferro, impossibili da tagliare. Se è così li invito a seguirmi a gesti dato che non capiscono la mia lingua e vado alla casa rossa a chiamare Vagan..lo pagherò con iquello che ho trivato per aiutarmi con questi 2..di sicuro valgono molto visto che sono forti ed ancora in salute..e magari qualcuno da Vagan capisce la loro lingua.
Inviato

Dastan cominciò col frugare il corpo dello schiavista che aveva appena finito: nella giubba trovò 7 piccioni e due pezzetti di ferro tubolari che di certo servivano ad aprire le manette degli schiavi.

Lo schiavo che portava la torcia, non quello che aveva parlato, si avvicinò a Dastan in modo prudente e con un palmo aperto a far vedere che non voleva usarla a mo' d'arma e gli illuminò meglio il corpo per la ricerca che fino a quel momento aveva fatto tastoni, ma il giovane non trovò null'altro di utile, salvo il coltello del nasanello che però era buono solo per essere lanciato contro un avversario molto vicino.

"Cugino di me dice prima che Rizibret non piace è schiavo. Me e cugino di me deve... combatte in buca domani per uomini testa... - fece il disegno della runa zhag sulla sua fronte - Tu capisce, si? Ma noi combatte tu capo se tu libera noi. In Rizibret parola vale sangue e noi segue anche se va morte"

Inviato

Dastan sorrise e decise di rispondere ai due schiavi...Se Parola vale sangue voi seguite me..al sicuro vi porto, Noi ora amici!

Il principe sapeva che quella parola era sincera la richezza poteva essere un premio...ma quale premio è più grande della lealtà di quei tempi? Questi uomini avrebbero combattuto con lui fino alla morte e di uomini simili Dasan aveva bisogno. Non indugiando oltre prese l ferri tubolari e li usò per aprire le manette dei 2 schiavi.

Spoiler:  
Dimmi tu se serve una prova per aprire o meno le manette, spero di no. Appena le apro do in mano loro le armi dei 2 cadaveri e li porto subito da Vaghan, lui può aiutarmi anasconderli da Agor.
Inviato

Dastan liberò i due schiavi usando i tubolari di ferro. Fu un po' laborioso col primo, ma una volta capire come fare non ebbe problemi col secondo.

Quindi li armò. I due presero le spade. Quanto restava degli abiti però era troppo piccolo per loro. Frugando l'altro nasanello Dastan trovò altri 4 piccioni e una galea.

Guidò i due a ritroso fino alla Casa Rossa, ma quando vi arrivò trovò Onagro fuori dalla porta d'ingresso che gli sbarrò il passaggio.

Col suo spiacevole tono nasale l'eunuco gli disse: "Mi spiace Dastan, ma Vagan ha detto che, fino a nuovo ordine, non sei più il benvenuto qui e mi ha chiesto se avevo capito bene*. Quindi è meglio che tu vada..."

Spoiler:  
(*)Essendo la lingua di damlakara diversa da quella degli oggo, talvolta questi quando non rispettano un ordine si trincerano dietro la mancata comprensione dello stesso. Questo spinge i padroni più intelligenti ad assicurarsi che essi abbiano capito, dopo aver dato un ordine, in modo che questo sia fatto rispettare con solerzia e senza eccezioni.
Inviato

Dastan fece una smorfia di dissenso e guardò Onago con aria severa..Capisco fai solo il tuo lavoro.. digli che si è perso una valida occasione di spartirsi un fruttuoso bottino e che fino a prova contraria sono ancora io il principe nella corte di Tareeq dove spesso chiede aiuto!

Dastan si mosse così verso l'unico posto sicuro dove poteva recarsi a chiedere aiuto per lui e per i 2 schiavi..la corte di Tareeq.

Certo a quell'ora non era il luogo più sicuro la palude ma di sicuro Tareeq lo avrebbe visto volentieri dopo gli ultimi doni che aveva portato e adesso portava due validi combattenti che avrebbero dato la vita...Tareeq non avrebbe mai potuto chiedere di meglio un dono degno di un re! Inoltre li nessuno avrebbe mai osato mettere in dubbio la parola di tareeq se li avesse rivendicati come suoi...nemmeno Agor.

Inviato

"Sono contento che capisci - rispose Onagro - Spero che presto potremo esercitarci di nuovo insieme"

Dastan e i suoi due compagni si allontanarono dalla Casa Rossa per una via diversa da quella da cui erano venuti, allo scopo di accedere ad uno dei passaggi che portava alla Corte. Non si erano allontanati di molto dalla Casa, che le loro torce arrivarono ad illuminare la scena di uno scontro appena concluso. Il giovane principe conosceva alcuni degli attori di quello scontro, e si trattava di quelli vincenti.

Iradel del Dragonato, immacolato nei suoi abiti li stava fissando. I suoi occhi avevano riflessi giallastri alla luce della torcia, forse a causa di qualche stregoneria. Ad un paio di passi da lui c'era un mucchietto di cenere nera incandescente, simile ai resti di un piccolo fuoco, ma nessuno nella Palude avrebbe mai pensato di accendere un fuoco in mezzo ad una via di transito non lontana dalla Porta dei Mendicanti.

Dastan però non ci fece molto caso, visto che appena più avanti del mago c'era la donna che lo accompagnava che stava ripulendo la sua spada sugli abiti di un dei quattro straccioni, armi ancora in pugno, che erano cadaveri attorno a lei. Anche la donna li stava fissando e pure i suoi occhi avevano lo stesso riflesso giallastro di quelli del mago. Questo, se possibile, rendeva ancor meno sostenibile il suo sguardo.

Uno dei nuovi compagni di Dastan disse qualcosa nella sua lingua all'altro, o forse era una semplice affermazione di stupore.

Il mago si avvicinò e fece segno alla donna di fare altrettanto e salutò Dastan con un cenno.

"Un piccolo inconveniente - disse affabilmente - la stupidità non ha davvero limiti: un buon rapinatore dovrebbe capire quando è il caso di agire e quando di fuggire"

Poi guardò i due che erano con Dastan, disse giusto un paio di parole in una lingua sconosciuta, a cui i due compagni del principe risposero usando pressoché le stesse parole.

Passò alla lingua locale: "Due Rizibreti a Damlakara è come un cammello a Samandra... Insolito quantomeno. Sei un uomo che riesce a sorprendere Principe Dastan. Mi spiace per quanto è accaduto tra te e Vagan, ma mi sono assicurato che questo non abbia ripercussioni sugli affari di domani sera. Se quell'incarico andrà a buon fine chissà, potrei decidere di rivolgermi direttamente a te e non ad un intermediario per il prossimo..."

Inviato

Dastan sorrise alle parole di Iradel: Ne sono lieto...Ah questo incontro capita proprio in un momento opportuno...Stanotte ho anche io ho fatto un incontro, 2 nasanelli schiavisti e uno Zhago a guidarli. Avevo concesso loro il passo perchè il mio unico pensiero era andare a dormire...Ahimè lo Zhago ha voluto fare un passo più lungo della gamba ed ha pensato di potersi occupare di me facilmente ed aggiungermi alla sua collezione... Grosso errore!

La cosa si è risolta piu o meno come il vostro inconveniete, certo non con fiamme o magia..ma con metodi più tradizionali.

Dastan fece un breve respiro mentre mostrava i 2 Rizibreti.

Questi uomini erano il carico destinato ad Agor, carico che il sedicente sovrano della palude non vedrà mai. Il loro destino sarebbe morire in una arena ma io la penso diversamente...li ho liberati e mi hanno giurato fedeltà ed io pensavo di offrirli avoi come collaboratori fedeli, anche se ovviamente avete già validissime guardie...dico indicando la donna con lo sguardo.

Vi chiedo di accogliere gentilmente questa offerta da parte mia poichè se essi verranno lasciati a se stessi saranno nuovamente schiavizzati o uccisi. Io posso pensare a me stesso e non temo Agor ma non posso garantire loro sicurezze...voi invece avete il potere ed il prestigio per fare una cosa simile e nessuno,nemmeno Agor, oserebbe mettere in dubbio la vostra parola se essi verranno reclamati come vostri uomini. Vi garantisco che manterranno la loro parola a me di conseguenza faranno quanto chiederete loro..saranno validissimi!

Inviato

Il mago valutò i due rizibreti con uno sguardo profondo ed inquisitore che questi sostennero.

"Va bene. Mi occuperò io di loro. Ma solo temporaneamente." Disse qualcosa ai due rizibreti accompagnado le parole con un gesto eloquente che li invitava a seguirlo.

"Ora sarà meglio andarsene di qui, prima di incappare in altri idioti in cerca di morte. A presto Dastan. Che la Dea ti protegga e tuteli"

Il rizibreto che aveva parlato con Dastan posò ciascuna mano su una spalla del giovane, probabilmente un gesto di saluto delle loro parti: "Branke man Bloerzatth - disse guardandolo negli occhi - Krazie tu libera noi. Sangue no dimentica. Tu capo di vita di noi quando noi con te." Anche l'altro si accomiatò con le stesse parole nella sua lingua e un rispettoso cenno del capo. Quindi entrambi seguirono il mago e la donna.

Inviato

Dastan Sorrise e si diresse al rifugio della corte dei mendicanti sperano di non dover più combattere per quella notte.

Una dormita gli avrebbe schiarito le idee e lo avrebbe preparato per il grande colpo di domani. Aveva con se tutto l'occorrente ma doveva essere pronto ed in forma..domani avrebbe dovuto svolgere un lavoro remunerativo epericoloso..un solo sbaglio e si sarebbe ritrovato addosso più guardie di quante ne avvesse mai viste.

Inviato

Dastan percorse nuovamente la parte della Palude che aveva già attraversato prima di incontrare Griggo e passò per un vicolo che si intersecava con quello in cui aveva ucciso lo Zhago. Sbirciò: il suo corpo non c'era più, ma nella Palude c'erano persone così disperate (e/o senza scrupoli) per cui perfino un cadavere aveva un valore. O forse era stato l'olughul?

Spoiler:  
Puoi indagare o tirare dritto cercando di arrivare al rifugio il prima possibile.
Inviato

Dastan era preoccupato dare una controllata sarebbe stato prudente...non aveva lasciato testimoni ma se fosse stato davvero L'ologhul allora era un problema ed era il suo problema...doveva fugare questo dubbio a tutti i costi.

Griggo era stato ferito mortalmente all'addome e aveva perso moltissimo sangue..non poteva inoltre con uno squarcio del genere sarebbe stato notato anche dalle persone più disperate...era passato relativamente poco tempo perchè chiunque o qualunque cosa avesse preso il cadavere potesse essere andata lontano.

Inviato

Si mosse con prudenza nel vicolo dove aveva ucciso lo zhago. Nel punto in cui riteneva dovesse essere il corpo c'era una grossa macchia di sangue. Una lunga striscia rossa indicava che il cadavere era stato trascinato lungo il vicolo, fino alla parte oltre il cerchio di luce della torcia.

C'era qualcosa di strano. Insolito quantomeno. Sentiva un tepore proveniente dal fianco. Il falchion di vero argento si stava scaldando. Era poco più che tiepido, molto lontano da un calore spiacevole o scottante, ma altrettanto lontano dal freddo metallo a cui il giovane era abituato.

Inviato

Si mosse con prudenza nel vicolo dove aveva ucciso lo zhago. Nel punto in cui riteneva dovesse essere il corpo c'era una grossa macchia di sangue. Una lunga striscia rossa indicava che il cadavere era stato trascinato lungo il vicolo, fino alla parte oltre il cerchio di luce della torcia.

C'era qualcosa di strano. Insolito quantomeno. Sentiva un tepore proveniente dal fianco. Il falchion di vero argento si stava scaldando. Era poco più che tiepido, molto lontano da un calore spiacevole o scottante, ma altrettanto lontano dal freddo metallo a cui il giovane era abituato.

Dastan era decisamente preoccupato la cosa era davvero allarmante...il Falchion cominciava a scaldarsi...come era possibile? Forse quell'arma aveva altri segreti? quale era la sua vera storia...troppe domande che non trovavano risposta eppure il principe sapeva che doveva procedere.

Dastan tirò fuori il falchion e si preparò ad affrontare ogni eventualità deciso a seguire la traccia di sangue la sciata dal cadavere...chissa dove lo avrebbe condotto.

Inviato

L'arma scivolò fuori silenziosa. Impugnarla pervadeva la mano ed il braccio di un tepore rassicurante.

Avanzò ancora vari passi seguendo la scia. Quindi sentì un olezzo e vide ciò che restava degli intestini dello zhago. Da quel punto in poi la scia spariva sostituita da macchie sempre più rade, come se il corpo fosse stato sollevato e non più trascinato.

Poi Dastan guardò bene appena oltre il cerchio di luce, tese in avanti la torcia e lo vide. Il corpo non era stato sollevato: si era alzato in piedi. Da solo, o quasi.

Cio che aveva davanti agli occhi poteva solo definirsi raccapricciante. Il cadavere dello zhago era in piedi di fronte a lui, ma dove un tempo avrebbe dovuto esserci la testa non c'era che il moncone del collo. Nella mano destra impugnava la kora che da vivo aveva maneggiato con due mani, e nella sinistra teneva... teneva per i capelli una testa, umana ma dalla bocca zannuta sporca di sangue. Ma non era la testa di Griggo ne una testa qualsiasi: era quella di Bagi e lo stava guardando. "Lui comanda che tu soffra e muoia, Dastan" disse quanto restava del suo vecchio compagno con un tono sepolcrale e privo d'emozione.

Spoiler:  
Grazie al falchion per evitare di cedere alla paura o al terrore devi superare una prova su FReddezza appena di 3 o +
Inviato

Dastan era impressionato...già la prma volta che vide Amir credette di aver visto una creatra rivoltante..ma questa versione era anche peggio. Adir poco rivoltante e disgustato da tale orrore Dastan non perse la sua lucidità Prima di combattere lo avrebbe studiato...aveva l'arma per contrastarlo, vero era che questo avversario non era il solito Griggo. Come lo avrebbe contrastato? la creatura aveva un buco enorme ove c'era l'intestino per non parlare del fatto che non aveva la testa e ne teneva una in mano..

Dastan si fece coraggio restando sulla difensiva e rivolgendosi alla testa del suo defunto amico..

Chi ti ha ordinato la mia morte? Perchè mi da la caccia?

Spoiler:  
La prova ha dato 9 su dado freddezza passata...vedo se mi risponde la creatura prima di combattere ma resto comunque sulla difensiva.

Dato che è già morto mirerò a renderlo inabile cercando di tagliare o le braccia o le gambe in modo che non possa muoversi o nonpossa usare Kora e testa Xd

Inviato

"La morte non sarà che il principio. Non c'è riposo ne verdi campi per Noi. Dopo che ti avremo ucciso poterò il tuo corpo da Lui e tu tornerai, affamato... ma la carne è buona, sai?" il viso della testa si deformò in grottesco sorriso irto di denti simili alle zanne di un predatore da cui gocciolava ancora sangue e materia grigia.

La creatura iniziò ad avanzare lentamente verso Dastan, con la testa sempre ghighante. Poi questa disse con un tono di voce diverso: "Ti farò a pezzi, Verme!" e il giovane ebbe come l'orribile sensazione di aver sentito la voce di Griggo.

Inviato

Dastan si preparò alla battaglia deciso più che mai a distruggere quella creatura prima che fosse tardi...se le parole di quell'essere erano vritiere allora ve ne erano altri come lui...e presto ne sarebbero sopragiunti molti altri. Non poteva rischiare una cosa simile doveva finirlo subito, prima che fosse troppo tardi.Decise così di Permettere alla creatura ancora un paio di passi in modo da averla alla sua portata. Il bersaglio del principe sarebbe stata la testa zannuta e ghignante che malauguratamente la creatura teneva in una mano.

Spoiler:  
Attacco mirato contro la testa appesa,, se non è possibile contro il braccio che la regge.

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