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[Ventura]Sette Debiti di Sabbia - Prologo


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Inviato

"Figlio mio, se tu fossi un membro qualsiasi della corte ti risponderei di si, per incoraggiare la tua fede in qualcosa e sperare che essa ti renda più forte e capace nel sopportare le avversità, ma tu mi sei caro e sei stato qui per tanto tempo che non ritengo giusto ingannarti con una simile affermazione, né credo che tu mi daresti credito se lo facessi. Io penso che la Dea aiuti chi aiuta sé stesso credendo in quello che fa e pensando prima di farlo. Non so se è stato per destino o semplice casualità che tu sei venuto in possesso di quest'arma, ma è certo che essa è una benedizione contro qualsiasi nemico che si possa sconfiggere con una spada."

Dopo che Dastan gli ebbe chiesto dell'olughul Tareeq gli sorrise e rispose: "Trovo molto interessanti le arti prodigiose, ma mi guardo bene dal cimentarmi in quelle più oscure e sono propenso a lasciare pacificamente defunto chi è già morto. Non so consigliarti nel dettaglio ma ti ribadisco quanto ti dissi nel nostro ultimo incontro: non lasciarti tentare da una risoluzione rapida buttandoti a testa bassa nel covo di questa creatura il cui risentimento è tale da non lasciarla morire, perché essa è di certo molto più forte lì che altrove. Aspetta che sia lei a cercarti avendo la possibilità di fuggire per affrontarla di nuovo se necessario piuttosto che lasciarti intrappolare in un luogo da cui probabilmente usciresti solo non-morto. La tua idea di raccogliere informazioni e cercare di capire chi ti è così ostile però è ottima: interroga chiunque pensi possa darti consiglio: maghi, streghe, veggenti, faquuri, esorcisti Wubu degli oggo, sacerdoti della Dea: di certo qualcuno capirà o ti darà indizi sufficienti a capire tu stesso."


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Inviato

Ti ringreazio Tareeq...ora so cosa farò. Non mi butterò ad attaccare una preda come un animale affamato...ma la studierò e la stuzzicherò...farò si che sia lei a venirmi a cercare e che finisca col battersi in un terreno a me favorevole.

Trattiene tranquillamente metà dei reali che riscuoteranno i tuoi uomini al cambio di credito..ma scegli bene i tuoi collaboratori..8 reali è più di quello che la gente può sognare in questa zona della città.

Dastan salutò il vecchio padre e si recò a riposare per riguadagnare le forze. L'indomani avrebbe riscosso verso sera la sua paga di credito..ma nel frattempo avrebbe impiegato tempo per cercare risposte..da una fote che già una volta lo aveva condottto sulla giusta strada, la Vecchia delle ossa.

Dastan si coricò nel suo solito angolo alla corte e si preparò per svegliarsi l'indomani all'alba pronto a porre domande.

Inviato

Il giovane passò una nottata tranquilla ed indisturbata presso la corte.

All'alba si recò dalla vecchia delle ossa, riuscendo a raggiungere la sua residenza senza incappare in incontri spiacevoli od estorisivi.

Le ossa appese all'esterno della baracca erano scosse dal vento del nord, il betir kum'luk che a Damlakara era portatore di sabbia e spiacevolmente caldo, che fin dalla notte aveva soffiato sempre più impetuoso. Il rumore era così schioccante e fastidioso che sembrava quasi che qualcuno stesse duellando con dei bastoni.

Non essendovi stavolta nessuno in attesa presso l'ingresso Dastan scostò la coperta tinta che faceva da porta ed entrò.

La vecchia stava mangiando, con le mani, qualcosa da una scodella. Il giovane non riuscì a sbirciare cosa ma a giudicare dall'unto che gocciolava dalle mani dell'anziana e dall'odore doveva essere qualcosa cucinato con olio di datteri.

La donna sentendolo entrare si fermò, alzò il volto dalla scodella e lo fissò con le sue orbite vuote.

Inviato

Dastan ricambiò lo sbuardo della vecchia con un sorriso ..Avevi visto giusto...ho bisongno però che tu veda un altra cosa per me..devo sapere dove L'hologhul nasconde i cuori che ruba...e come posso attirarlo lontano dal suo rifugio.

Le tue previsioni mi hanno già consigliato bene una volta stavolta dovrò essere io a cacciare!

Dastan restò in silenzio serio a consultare la vecchia in attesa che essa si pronunciasse...quell a notte poteva essere la sua ultima notte o l'ltima dell'Hologhul...non aveva che un modo per scoprirlo.

Inviato

La donna sghignazzò per qualche momento poi posò la ciotola davanti a sé su un tavolino traballante.

"Non senti il vento, futuro signore degli straccioni? Oggi è un giorno infausto per le previsioni: le ossa sarebbero sorde alle tue domande e i loro spiriti mi maledirebbero per il mio ardire a disturbarli. Torna tra - alzò due dita scarne - due giorni quando la luna sarà una moneta nel cielo. E ricordalo perché quello sarà il prezzo della mia consultazione, una moneta del colore della luna*"

Detto ciò riprese la ciotola, e riprese a mangiare ignorando del tutto Dastan.

Spoiler:  
(*)Per Dastan è evidente che la vecchia si riferisce ad un marabo d'oro quando parla della moneta.
Inviato

Dastan si rese conto che 2 giorni era una bella attesa sarebbe stato un ulteriore vantaggio per l' Hologhul..altri soldati per la sua caccia. No la cosa doveva finire presto e bisognava essere certi di poter fare qualcosa.

Dastan comprese che l'unico modo per poter ottenere un minimo di vantaggio era preparare una trappola.

Il principe decise così di recarsi prima in uno dei mercati della palude e di procurarsi 2 borracce di olio per lampade e subito dopo si sarebbe recato al vecchio rifugio..la torre dell'alchimista. Ci si sarebe recato col sole in modo da limitare al massimo i rischi..c'erano buone probabilità di non trovare nessuno col sole e le avrebbe sfruttate per lo scontro di quella notte.

Inviato

Grazie ai suoi contatti procurarsi un paio di vesciche dotate di tracolla e riempirle d'olio da lampada fu una sciocchezza che gli costò appena una manciata di piccioni. Il sole non aveva percorso nemmeno metà del suo cammino verso il mezzodì e lui era già là, poco distante dalla Porta dell'Abisso e dalla vecchia torre in rovina che vi era sopra, dove tutto era cominciato qualche giorno prima.

Spoiler:  
Come l'ultima volta: puoi arrampicarti fino al secondo piano effettuando una sola prova su Arrampicarsi di difficoltà 12 (7 o + tirando il d20, non scordarti il codice master) o fino al tetto effettuando due prove una di difficoltà 12(7 o + tirando il d20) e una di difficoltà 14(9 o + tirando il d20) qualora dovessi fallirne una non cadi automaticamente, ma hai comunque la possibilità di un gesto atletico per evitarlo. In alternativa puoi usare il grappino e la corda, lanciandolo con una prova su ABilità di difficoltà 18 (5 o + tirando il d20) e poi una su AGilità di difficoltà 20(5 o + tirando il d20) per salire, ma in questo caso arriverai sul tetto e sappi c'è una modesta probabilità (5%) che durante la salita si stacchi qualche pietra facendo perdere la presa al grappino. Quando hai deciso che soluzione scegliere scrivilo e tira i dadi.
Inviato

Dastan decis e di tentare la scalata manualmente e così si preparò a salire..cercando di essere rapido e discreto.

Sarebbe salito fino al tetto e li avrebbe predisposto la sua trappolla...se le cose fossero andate male avrebbe potuto dare fuoco a tutta la torre in modo da costringere la creatura ad allontanarsi per non bruciare.

Per fare questo doveva piazzare una delle borraccie sul tetto e bucarla leggermente affinchè l'olio colasse nelle fenditure delle teglole assicurandosi un incendio in piena regola.

Dastan si preparò a salire concentrandosi e flettendo tutti i muscoli del suo corpo.

Sentiva l'eccitazione del momento ed era pronto ad agire.

Spoiler:  
Salgo sul tetto e poi ridiscendo col rampino al rifugio del secondo piano...ovviamente sistemando il rampino in un appiglio sicuro.

2 prove..primo tiro 20+14(ritiro)=34.....secondo tiro 20+7(ritiro)=27 irei che arrivo perfettamente e rapidamente a destinazione...alla faccia tua spider-man!

Inviato

Agile come una scimmia della giungla Dastan si arrampicò su fino a raggiungere il tetto. Lì si guardò intorno. C'erano parecchie fenditure, sufficienti per far colare abbastanza olio sulle vecchie travi del tetto, ma sotto c'era troppa poca luce per vedere qualcosa. Una volta cominciato doveva solo assicurarsi di lasciar passare abbastanza tempo prima di entrare nella stanza del piano sottostante a cui non aveva avuto accesso la volta precedente per via dell'olughul. Scese facilmente al piano della torre che un tempo aveva usato come rifugio. Non c'era nessuno ne traccia dei resti umani dell'ultima volta. La pila di rifiuti però c'era ancora e pure quell'odore spiacevole di carne andata a male da parecchio. La porta verso l'altro ambiente che usava come riparo insieme ad Armir era chiusa. Dastan sapeva che non aveva serratura, ma poteva essere sprangata dall'interno. L'unico modo di saperlo era provare però.

Spoiler:  
sta a te scegliere se aspettare o provare ad entrare subito. Se aspetti non rischi di bagnarti d'olio, ma nel frattempo chiunque sia dentro potrebbe uscire lui fuori, riducendo l'effetto della trappola. Assegnati 5 PX a arrampicarsi.
Inviato

Dastan dovevaagire in fretta e decise di estrarre la spada e di prepararsi ad entrare ...era rischoso e sarebbe stato attento a maneggiare la torcia...ma doveva approfittarne e provare ad entrare fintanto che era giorno, prima che le cose potessero complicarsi.

Decise di rischiare e si preparò ad aprire la porta doveva assolutamente farcela< e sfruttare l'elemento sorpresa.

Inviato

Si preparò, si avvicinò e... la porta non si mosse: era evidentemente sprangata dall'interno. Poteva impegnarsi al massimo e provare a sfondarla a spallate* o tornare dopo essersi procurato un'ascia o un ariete improvvisato. In ogni caso avrebbe fatto molto rumore e ci sarebbe voluto tempo.

Spoiler:  
(*)Dastan sa che ha poca possibilità (diciamo un 17 o +) di sfondare la porta in quanto ricorda quanto questa fosse solida e che il trave che la spranga è ben incardinato alla parete. Lui stesso insieme a Armir aveva provveduto avvedutamente per difendere il loro rifugio. Inoltre Dastan sa che come tutti i rifugi anche questo ha un uscita di emergenza: un buco nel pavimento da cui ci si può calare con una corda e facendola ondeggiare abbastanza a lungo evitare di cadere nell'abisso sotto la torre. Il buco è però irraggiungibile dal basso (quindi lui non può usarlo per entrare), in quanto al centro del solaio che già è molto difficile da raggiungere arrampicandosi.
  • 1 mese dopo...
Inviato

Dastan dopo aver preso una certa rincorsa appioppò una pesante spallata alla porta, che fece scricchiolare lievemente la porta, che rimase però ben salda, e molto più dolorosamente la sua spalla. O cercava di darci dentro con maggiore impeto, o tornava meglio equipaggiato.

Spoiler:  
ti sei fatto 4 PV di danno. PUoi insistere, è 16 o + adesso, o lasciar perdere e cercare un sistema meno brutale o che comunque non implichi usare te stesso come ariete.
Inviato

Dastan dovette rinunciare a quella tattica...la porta era spessa e i danni dati dai contraccolpi sarebbero stati solo un ostaxolo in vista dell'imminente scontro.

Se avesse fatto troppo rumre qualcuno lo avrebbe notato.

Doveva rompere la porta senza far rumore...

Si spremette le meningi e gli venne in mente un idea

avrebbe usato l'acido per sciognre le cerniere della porta che staavano dall'altra parte.

Decise quindi di usare la corda piazzata pe scendere e tornare a fare l'aquisto.

Inviato

Non incontrò intoppi che la parola d'ordine della Corte non potesse superare e non molto tempo dopo era di nuovo nella bottega di Kragan l'Amico.

Questi però non poté soddisfare la sua richiesta in quanto non aveva acido a disposizione.

"Ho ottimi grimaldelli aprono ogni serratura*. Ma se tu proprio bisogno di Accido, Kragan può darti nome di alcchimista in merccato di scchiavi."

Con un gesto della mano come di rispetto aggiunse: "Gratis per amicco di Tareeq..."

Spoiler:  
(*)ma la porta che devi aprire non ha una serratura, e comunque non hai l'abilità di scassinare
Inviato

Si volentieri...mi occore il nome di questo alchimista..prometto che verrò a fare acquisti da te molto presto la tua merce mi ha sempre soddisfatto.

Dastan attese deciso il da farsi doveva essere pronto per ripetere l'azione ma con i giusti strumenti.

Spoiler:  
Non voglio scassinare la porta ma abbatterla. Visto che è sbarrata dall'altro lato ci metterei troppo tempo a sfondarla e mi farei male...ma se sciolgo le cerniere o faccio un buco abbastanza grande con l'acido nella porta posso mettere il braccio e sfilare la trave di blocco dall'altro lato..e con l'acido restante sciogliere le cerniere..a quel punto sfondare con un colpo solo senza rischi.
Inviato

"Kragan siccuro questo vero. Lui è Krakaborm e viene da mio paese. Molto bravo in suo lavoro, ma desccrivi bene lui percchè tu hai bisogno di accido, lui può avere più diverse soluzioni. Sua bottega non ha insegna ma sta subito a sinistra della foresteria del lioccorno nella piazza delle gabbie. Non dire ti ho mandato io: ti farà pagare di più. Loda lui per suoi bracciali, se sei bravo lui è felicce e tu puoi risparmiare"

Inviato

Grazie del tuo prezioso aiuto...consideralo un regalo.

Da 4 piccioni di rame al mercante in segno di riconoscenza e seguo le indicazioni che mi ha dato per giungere da Krakaborn.

Speriamo abbia quello che mi serve.

Inviato

Dastan si congedò dal ricettatore e si mise in cammino verso le mura della città. Aveva appena imboccato una condotta a cielo aperto inusata da tempo, ma ancora percorsa da un rivoletto di liquami che proveniva dalle baracche costruite ai due lati, che gli avrebbe permesso di risparmiare strada quando sentì uno spiacevole sibilo sfiorargli un orecchio: una freccia rimbalzò sul pavimento fortemente concavo della condotta perdendosi poi nel rigagnolo al centro di essa. Il giovane si volse: lo avevano seguito!

Alla fine della condotta vi erano due uomini. Uno, con indosso un mantello con cappuccio grigio ed usurato, impugnava l'arco da cui era stata appena scoccata la freccia che fortuitamente lo aveva mancato. L'altro che non era un uomo ma un eunuco dalla pelle scura, indossava ampi pantaloni di stoffa e portava sul torso nudo affibbiata una protezione rotonda in ferro che Dastan sapeva servire a proteggere cuore e polmoni.

Come lo vide in volto il giovane riconobbe nell'eunuco uno degli uomini di Vagan. Si chiamava Abiris, Ambris o qualcosa del genere. L'arciere stava però già prendendo dalla faretra una seconda freccia e a dieci passi di distanza era difficile che potesse sbagliare un secondo colpo. Doveva agire molto in fretta.

Spoiler:  
La condotta è piuttosto alta e le baracche circostanti ci sono piuttosto addossate. Puoi provare a balzare fuori d'agilità così bene da superare con un solo colpo di reni anche la parete della baracca (tre prove necessarie: acrobatica 12 o +, arrampicarsi 6 o + e forza 7 o +), ma se sbagli ci resterai appeso (o peggio la mancherai) e sarai bersaglio facile. Altrimenti puoi tentare di fuggire zigzagando lungo la condotta e sperare di non essere colpito, o buttarti a testa bassa contro di loro, magari lanciando prima una daga all'arciere.
Inviato

il principe si rese conto subito che la situazione era critica....doveva agire subito.

Non poteva correre zizzagando...non c'era certezza che il tiratore sbagliasse di nuovo...attaccarlo sarebbe stao rischioso...aveva un altro uomo a difenderlo...gli restava una sola scelta giusta, nonchè la più difficile di tutte...usare tutta la sua agilità per saltare oltre il muro della catapecchia levandosi dalla portata dei 2 nemici...e costringendoli ad una faticosa arrampicata.

In caso di fallimento però la situazione sarebbe stata volta a suo svantaggio...si sarebbe ritrovato appesso..incapace di evitare le frecce o di difendersi da esse...lo avrebbero ucciso quasi certamente.

dastan smise di esitare e con un colpo di reni si lancio in una acrobazia per sfuggire agli inseguitori.

@Archmage

Spoiler:  
19 su acrobatica 9 su forza e 7 su arrampicarsi...che fortuna cavolo.

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