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[Ventura]Sette Debiti di Sabbia - Prologo


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Correndo come un fulmine per contrastare la pendenza della condotta Dastan si allungò in un balzo dandosi una spinta sufficiente ad afferrare il tetto della baracca e in un momento si issò sopra di esso, lasciando attoniti gli assalitori. Mentre carponi si portava fuori tiro muovendosi con attenzione, visto che le baracche non erano note per la solidità delle loro strutture, sentì l'eunuco insultare l'incapacità dell'arciere a mettere a segno un colpo così semplice.

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Dastan si mosse attraverso la Palude diretto verso le amiche vie che circondavano la Corte sotterranea. Arrivò in vista di questa poco dopo. I suoi inseguitori a quanto pare avevano desistito o lo semplicemente non erano stati abbastanza abili da seguirlo, anche se lui aveva cercato di rendere più semplice il loro lavoro. Chissà, forse sapevano che lì era al sicuro e quindi si erano ritirati di nuovo nell'ombra in attesa che uscisse allo scoperto, lontano dal suo rifugio.

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Dastan doveva pianificare...un azione diversiva se voleva raggiungere il suo scopo...dare la caccia all'Hologhul era complesso...ma di sicuro lo era ancora di più con gli uomini di Vagan in circolazione...Doveva assolutamente raggiungere tareeq ed escogitare una soluzione per togliersi Vagan ed i suoi uomini dagli impicci.

Dastan sirecò così alla corte facendo sempre attenzione di non essere più seguito...

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Dastan era oramai prossimo all'accesso più vicino della corte, quando, muovendosi su un tetto notò una spessa nube di fumo nero che veniva su in direzione della città. Da quel favorevole punto di osservazione riusciva a notare che proveniva da un punto non lontano delle mura più o meno all'altezza della Porta dei Mendicanti. Qualcosa di grosso stava bruciando.

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Dastn tornò ancora una volta sui suoi passi, muovendosi con circospezione (dato che non sapeva se chi lo aveva assalito si era davvero ritirato o no) alla ricerca di un punto di osservazione più vicino ed elevato.

Lo trovò quasi a metà strada tra la colonna di fumo e il punto in cui l'aveva avvistata, approfittando di alcune baracche che si appoggiavano ad un alto palmizio. Quel che vide lo colpì: un'ampia zona a ridosso delle mura stava bruciando. Ma non era l'estensione dell'incendio a sorprenderlo, quanto che ad alimentarlo fosse la Casa Rossa e almeno una mezza dozzina di edifici circostanti. Dal punto in cui si trovava le immediate vicinanze della Casa gli erano occultate dagli edifici circostanti, ma era sicuro che la zona fosse un termitaio impazzito. Incendi del genere non scoppiavano per caso nella Palude: avevano sempre un nome e un motivo e spesso chi li appiccava ci teneva a comunicarli entrambi per ostentare la sua forza.

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Dastan rimase scioccato e decise di correre subito da Tareeq doveva avvertirlo...2 uomini che potavano lavorare per vagan o averlo trdito cercavano di ucciderlo...e la casa rossa era in fiamme...stava per scoppiare il caos e la palude aveva bisono del suo re e del suo principe.

Dastan corse come il vento deciso a sincerarsi delle condizioni del padre.

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Quando Dastan imboccò la via d'accesso alla Corte la trovò più sorvegliata del solito e da uomini con facce serie e determinate. Era evidente che la voce si era sparsa molto in fretta e che fosse già noto nella Corte che qualcosa di grosso si muoveva sotto la sabbia.

Ad uno snodo un piccolo mendicante gli si avvicinò. Il principe che aveva buona memoria per i volti riconobbe in lui Aluk, il piccolo assistente di Tareeq.

"Lui dice: non restare alla Corte per oggi, ci sono troppe mani a cui volgi le spalle di cui non ti puoi fidare. Passa la giornata fuori dalla Palude e cercami al tramonto alla taverna della Piccola Principessa*."

Spoiler:  
che è una taverna nel quartiere di passaggio di cui Dastan conosce l'ubicazione e il proprietario
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  • 2 settimane dopo...

Dastan prese posto nel quartiere di passaggio insieme ad un altro nugolo di straccioni e mendicanti, mischiandosi in mezzo alla massa.

Passò il tempo mendicando, implorando e esibendosi in false dimostrazioni d'invalidità.

Quasi a mezzodì successe qualcosa nella palude: vari fili di fumo iniziarono ad alzarsi verso il cielo da diversi punti.

La voce si sparse rapida quanto un incendio tra i mendicanti: la milizia cittadina aveva bloccato tutte le porte a cui si poteva accedere alla palude e un nutrito contingente di ghulam rossi era entrato nel quartiere e stava assediando la roccaforte di Agor.

Mentre il giovane principe continuava la sua attività senza farsi notare le notizie divennero voci che sostenevano le cose più disparate riguardo la battaglia in corso nella palude e il destino degli Zhagi e del loro capo: oramai erano diventate delle dicerie del tutto inaffidabili e Dastan sapeva bene che su 10 voci se una era vera, magari solo parzialmente, era anche troppo.

Raccimolò comunque una ventina di piccioni e una mezza dozzina di galee, più un bel anello d'oro a forma di serpente che si morde la coda, che un mercante, dopo aver sentito la sua cenciosa storia di abbandoni e morti per malattia decise di donargli dicendo: "Mi ha portato fortuna, magari farà altrettanto per te..."

Quando il tramonto fu prossimo il giovane si recò alla taverna della Piccola Principessa.

Spoiler:  
Fai due prove su percezione una da 11 o + e un altra da 15 o +. Se vuoi semplificare puoi tentare una prova su conoscenza dei bassifondi da 16 o +, ma ti avverto che se fallisci quest'ultima prova di 6 o più punti invece di un bonus avrai una penalità alle prove su percezione.
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Dastan mise via tutto il bottino ottenuto...tutto sommato era stato decisamente fortunato..era stato in una zona a lui ostile e nessuna guardia lo aveva notato...anzi aveva persino raccimolato denaro, e non poco per una giornata di lavoro in un territorio nemico.

Una volta giunto alla taverna della "Piccola Principessa" Dastan cominciò a guardarsi intorno per localizzare dove poteva essere il suo amato padre adottivo e Mentore.

@Master

Spoiler:  
Prove di percezione...prima Prova 12, Seconda prova 19....ho avuto fortuna ergo non la sfido con la conoscenza dei bassifondi che Ahimè è bassa. :)
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Dastan era arrivato nell'isolato dove si trovava la taverna e ne vedeva l'insegna che raffigurava quel copricapo puntuto d'oro e gemme che spesso i re settentrionali indossavano come cappello.

Di fronte alla taverna, addossato ad una bottega di calzolaio stava un mendicante cencioso. Qualcosa non andava però l'uomo era troppo grosso e robusto per essere un cencioso accattone e qualcosa nel modo in cui si guardava intorno periodicamente era sospetto.

Aguzzando la vista il giovane notò anche uno scintillio provenire dall'angolo più lontano della taverna. C'era un uomo incappucciato, quasi completamente in ombra all'angolo dello strettissimo vicolo che separava la taverna dall'edificio successivo e lo scintillio era inequivocabilmente riflesso d'acciaio.

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Dastan se ne era accorto ma aveva pronta una strategia...Nascose la scimitarra col fodero sottola veste e celò un pugnale estratto nel caso avessero cercato di attaccarlo di sorpresa.

Mi muovo tranquillo fingendomi non curante ma cercando di portare i 2 uomini in un primo vicolo..pronto a correre ne caso i 2 cercassero di inseguirmi.

@master

Spoiler:  
Nel vicolo eseguo il mio attacco preparando in anticipo il morso del serpente.!
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Dastan si avvicinò e passò davanti alla taverna con aria indifferente. Lo straccione lo osservava sottecchi (così come stava facendo anche lui di tanto in tanto) e anche l'uomo nel vicolo lo seguiva con la testa (non c'era luce abbastanza da vederne gli occhi, ma si capiva comunque in che direzione guardasse). Dastan proseguì e svoltò nel vicolo appena successivo, dove restò in agguato per un po'. Ma non arrivò nessuno: i due non lo avevano seguito a quanto pare. Forse non cercavano lui o così bardato non lo avevano riconosciuto. Magari controllavano solo l'accesso alla taverna pronti ad agire nei confronti di chi vi stava per entrare. Oppure erano lì per il suo mentore e non per lui. Le possibilità erano davvero numerose.

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Dastan decise che doveva trovare un modo per entrare. Forse aspettavano Tareeq..o erano li per proteggerlo? Magari invece aspettavano di ucciderli entrambi una volta dentro.

Non c'er ache una soluzione..dastan doveva trovare un modo di aggirarli e di entrare nella locanda da un altro accesso, magari da una finestra e senza farsi notare da quei 2.

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Dastan ponderò le sue opzioni: la taverna aveva anche un'entrata secondaria, da cui di solito venivano buttati fuori gli ubriachi, che si trovava a metà strada di un vicolo cieco, ma erano in molti a saperlo e se c'erano uomini in agguato lì era più che probabile che ve ne fossero anche in quel vicolo, dove però lui non avrebbe avuto possibilità di manovra o far finta di niente in modo credibile. Inoltre anche il vicolo in cui si trovava era un vicolo cieco e o ne usciva subito (rendendo plausibile l'idea di aver soddisfatto un bisogno impellente) e se ne andava (continuando però ad allontanarsi dalla taverna) oppure uscendone dopo un po' e/o tornando verso la taverna avrebbe di certo attirato l'attenzione dei due che probabilmente la sorvegliavano.

Volendo usare una via più atletica poteva scalare la parete finale del vicolo cieco e, passando sul tetto di quell'edificio, arrivare sulla parallela della via in cui si trovava la taverna (da cui poi avrebbe potuto muoversi liberamente) oppure scalare la parete di sinistra del vicolo (che era più alta però) superare l'edificio passando sul tetto ed il vicolo successivo (in cui c'era l'uomo in agguato) con un salto: così si sarebbe trovato sul tetto della taverna, da cui sperabilmente avrebbe potuto accedere al primo piano della stessa.

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Dastan si mosse veloce decidendo il da farsi...aveva poco tempo e doveva accedere al piano superiore della villa...il più in fretta possibile. Fino a quel momento la fortuna gli aveva arriso perchè si era rivleato audace nel rischiare dove era necessario...affrontare i 2 sgherri sarebbe stao un rischio enorme..aggirarli era pericoloso..ma fattibile viste le sue abilità acrobatiche e di scalatore.

Dastan si preparò così a scalare il fianco sinistro del muro del vicolo.

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La scalata fu agevole fino ad una finestra del secondo piano dell'edificio, dove uno dei mattoni del davanzale si spaccò a metà del tutto inaspettatamente nel momento in cui lui faceva forza per issarsi. A Dastan venne quindi a mancare il fulcro e si trovò a mezz'aria senza alcun reale punto d'appoggio. Mentre cominciava a cadere la sua mente entrò in un'attività febbrile per evitare una rovinosa caduta di quasi 20 passi sull'acciottolato sottostante.

Spoiler:  
Hai varie possibilità, puoi tentare una prova su ABilità da 16 o + per afferrare abbastanza saldamente le sporgenze e non cadere, ma conta che se la fallisci ti farai 1d6 di danno per punto di fallimento alle mani. Altrimenti è necessaria una prova su riflessi 14 o + per agire in modo subitaneo con acrobatica 7 o + o per attutire la caduta con una complicata routine ginnica Agilità 15 o +. Per ogni punto di cui sbagli la prova riflessi la difficoltà delle successive su Acrobatica o Agilità aumenta di 1.

Sei alla prima scalata quindi ancora nel vicolo in cui ti eri rifugiato e non in quello è in agguato lo sgherro, quindi non hai da temere per la sua presenza.

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Dastan stava precipitando..pochi secondi per agire e pensare.

Si diede un colpo di reni cercando di rimbalzare dalla parete in modo da atterrare in piedi senza procurarsi danni...

sfortunatamente la parete era in alcuni punti sdruccievole e non aiutava ad avere una base ferma con cui darsi la spinta.

scivolò ad un primo tentativo e la caduta si faceva rovinosa..tentò all'ultimo un secondo tentativo per completare l'ultimo mezzo giro per iratterrare in piedi.

@Master

Spoiler:  
prova riflessi 7 su difficoltà 14+... fallita quindi la prova di acrobatica l'ho fatta passare da 7+ a 14+ ,1 punto per ogni fallimento.

la prova in acrobatica ha dato 18 quindi ci sono riuscito all'ultimo xd!

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