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D&D 3.5 - Hirugami: Le Pergamene di Han'shi


Lone Wolf

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Inviato

In effetti è vero... Ashu'la porta lo sguardo sulla robusta coda del naga Se ci fosse un carretto, o qualcosa del genere, potremmo salirci sia io che l'onorevole Sskarish. Megumi annuisce lentamente, e richiamato un servo con un cenno del capo, gli sussurra qualcosa all'orecchio. In un paio di minuti arrivano quattro cavalli: uno per Megumi, uno per Akiko e due che trainano un carro, per Ashu'la e Sskarish.

Inviato

Osservo tutti i preparativi per la partenza con una certa impazienza, cercando comunque di non lasciarla trapelare. Quando tutto è pronto, osservo uno per uno i miei compagni di avventura e proferisco queste parole: Se siamo tutti pronti, possiamo partire.

Alzo un braccio verso il cielo facendogli fare un gesto in avanti. Inizio poi a dirigere il cavallo verso l'uscita della tenuta, cercando di restare vicino al cavallo guidato da Megumi.

Inviato

Una volta che siete tutti sistemati iniziate a muovervi verso la porta nord della città. Ogni tanto qualcuno si ferma ad osservare la strana comitiva che sta attraversando le vie di Tsutare, ma nessuno vi ferma. Giunti all'uscita, vi si affianca una figura a voi ben nota. Ho ricevuto il messaggio. Mi dispiace di non poter venire con voi, ma il mio dovere è sovraintendere alla sicurezza della città. Bashi si inchina profondamente a tutti voi, in segno di grande rispetto Fate attenzione... e che i kami vi assistano.

Inviato

Al mattino, la prima cosa che sento è bruciarmi il petto dalla rabbia.

Il primo pensiero.

Maledizione! L'avevo detto che non era sicuro!

Ma non c'è tempo per fermarsi a ragionare, presto a controllare.

Finalmente sul carro, in viaggio, la possibilità di recuperare il filo dei pensieri e mettirli in ordine, senza farli frullare vorticosamente in testa alla rinfusa.

Avrei dovuto montare la guardia, seguire l'istinto e l'addestramento, e invece ho abbassato la guardia. E' tutta colpa mia. Tutta quella pace familiare e la tranquillità degli altri mi hanno contagiata. Stupida. Stupido Tengu. Se avesse collaborato da subito non saremmo arrivati a questo... Con la sua stupida spavalderia! Lo odio. Vorrei odiarlo.

Quel che è stato... devo recuperare la lucidità, si parlava di una guardia? E di qualcuno invisibile?

Avranno tirato fuori molte informazioni a Rando, molte più di noi. Però non saprebbero del passaggio, o Rando ci avrebbe messo in guardia, prendere il passaggio sarà comunque un grosso rischio. Saranno già lì, ci avranno preceduto. Le trappole del covo potrebbero indebolirli. Se con il passaggio avanzassimo e li superassimo, potremmo tendere loro una trappola... ma potrebbero scoprirci e tornare indietro, e sfuggirci.

Se li inseguissimo senza il passaggio potremmo raggiungerli alle spalle e allo stesso tempo chiudere loro le vie di fuga. Voglio vederli bruciare.

Ancora potremmo aspettarli all'uscita... magari seguirli al loro covo... no, è una sciocchezza.

I pensieri mi trascinano a fondo. Resto in silenzio a rimuginare.

Inviato

Pensieroso e marziale sul suo cavallo, la schiena dritta, le redini in mano. Lo sguardo è severo mentre lo volgo a destra e a sinistra.

Incrocio quindi gli occhi di Bashi, verso il quale rivolgo un piccolo inchino con la testa: Grazie Bashi-san. Che i kami proteggano anche voi e la città.

Riporto la testa dritta, con lo sguardo dinnanzi a me.

Sarà una prova dura quella che ci attende. Dovremo dare il massimo di noi stessi. Inoltre, devo rimediare all'errore commesso.

Inviato

Dopo esservi congedati da Bashi varcate finalmente le porte dalla città. Il viaggio verso Oba dura poco meno di un'oretta, e in emn che non si dica, raggiungete il piccolo villaggio. L'atmosfera è molto diversa da quella di Tsutare: le strade non sono piene di gente urlante, ma sono quasi deserte: la amggior aprte della gente è a caccia o sta coltivando i piccoli campi di verdura.

Inviato

Scendo con un balzo dal carro, allisciando il kimono mentre lo sguardo si poggia in giro con superficialità.

Per lo meno c'è un po' di tranquillità qui, ero stanca di avere troppa gente in giro.

Naturalmente, questo paesino non mi attrae minimamente, e la gente fa parte dello sfondo come le rocce e le case.

Dando le spalle a tutto ciò, incrioco le braccia e guardo gli altri.

Che intenzioni avete?

Certo il mio atteggiamento non è dei più amichevoli.

Inviato

Direi che non abbiamo molta scelta... dirigiamoci a nord e cerchiamo la roccia a forma di falco. Oppure chiediamo indicazioni

Mostrando con la mano le strade semideserte

Inviato

A differenza degli altri rimango ancora a cavallo, guardandomi intorno. Alla domanda stizzita di Ashu'la, mi giro verso di lei dicendo: Ashu'la-chan, avrete modo di sfogare la vostra impazienza quanto prima, ne sono certo... non sono degli sprovveduti, ci staranno aspettando.

Un ghigno compare sul mio volto, come a sottolineare le mie successive parole: E troveranno pane per i loro denti...

Mi giro poi ancora intorno, con il ghigno che muore sul volto, in una espressione più pacata, alla ricerca di qualcuno a cui chiedere informazioni: Per adesso, vediamo di scoprire quanto tempo hanno di vantaggio

Inviato

... ci staranno aspettando.

A queste parole di Zarashi, abbasso lo sguardo pensierosa.

Mettiamo che il tengo sia più resistente di quanto credessero, che sia sopravvissuto con tutto che gli aguzzini credono di avergli inferto un colpo mortale. Questo potrebbe spiegare il ladro vivo e... dare a noi il vantaggio dell'effetto sorpresa.

Il nostro vecchio prigioniero avrà rassicurato gli altri sul fatto che il tengu non aveva parlato, e che noi non sappiamo niente.

Non dico di basarci su questa possibilità, ma che c'è la speranza che non si aspettino il nostro arrivo.

Ci potrebbe persino essere un modo di controllare, se si sentono sicuri non aveva senso nascondere il loro passaggio qui.

Se da questa gente sapremo qualcosa, direi che possiamo star quasi certi che non si attendano un attacco così velocemente.

Inviato

non ci resta che trovare qualcuno a cui chiedere, se restiamo fermi qua non ne ricaveremo niente

mentre parlo scendo dal carro e faccio vagare lo sguardo attorno a me

ma non credo che qui attorno ci siano molte persone a cui chiedere informazioni

Inviato

Rimango pensieroso alle parole di Ashu'la: E' una possibilità... borbotto in risposta al suo ragionamento.

Sempre a cavallo, mi dirigo lentamente verso i campi, in cerca di qualcuno: Proviamo a chiedere a qualche contadino

Inviato

Rimango a cavallo, con l'ombrellino poggiato sulla spalla, ad osservare le strade del villaggio.

Se scendessi, sento che non riuscirei a camminare... ma come fanno a cavalcare le persone normali? Sono tutta un dolore...

Inviato

Alle parole "proviamo a chiedere a qualche contadino" mi volto fulminea a fissare la cara Akiko, gli occhi come fessure puntati diritti nei suoi.

Se vado io, al momento penso che me ne mangio uno vivo.

Concludo con un leggero e deciso gesto con la testa.

Inviato

State per smontare tutti da cavallo per chiedere informazioni, quando vi bloccate. Spostando lo sguardo verso l'orizzonte, ad una mezzoretta di marcia, notate una sporgenza rocciosa dalal forma assai singolare. Con un pò di immaginazione la roccia assume la forma di un uccello, ma da lì a definirla "Roccia del falco" ce en passa. Evidentemente Rando ha molta fantasia, oltre che la lingua lunga.

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