andrea09 Inviata 20 Marzo 2011 Segnala Inviata 20 Marzo 2011 Naoniscon 2011 - Games & Comics Torneo di Dungeons&Dragons Per chi ancora non la conoscesse Naoniscon - Games & Comics è una manifestazione ludica il cui scopo è quello di diffondere il Gioco Intelligente, mostrando gli sviluppi che di anno in anno si susseguono nel panorama dei giochi di ruolo, di simulazione, di società e di carte. La manifestazione ludica organizzata dall’Inner Circle - Panorama, quest’anno prevede affiancati alla componente ludica dei Tornei e delle Dimostrazioni di giochi, vari altri eventi come l’ottava giornata del Fumetto da Collezione “PORDENONE COMICS”. Naoniscon 2011 - Games & Comics,*giunta alla sua 15a edizione,*si svolgerà a Pordenone in data 15.05.2011 dalle 9.00 alle 20.00 presso la Fiera di Pordenone. Chiunque fosse interessato a partecipare come espositore od organizzare dimostrazioni/tornei/eventi o altro può contattarci direttamente via mail: club.innercircle@gmail.com Dopo questa doverosa introduzione veniamo finalmente al punto, siamo qui per presentare il Torneo di Dungeons&Dragons del 2011, che quest’anno raddoppia, proponendo non uno, ma ben due tornei. Anche quest’anno il torneo si rivolge a tutti i generi di giocatori, da quelli più esperti a quei temerari che magari vorrebbero solo capire cosa sia un GDR o D&D. Ancora una volta saranno presenti entrambe le edizioni: la cara vecchia Edizione 3.5, che di andare in pensione non ci pensa proprio e la nuova Edizione 4.0. Il crocevia delle speranze “Esistono due tipi di eroi: quelli che tentano di salvare il mondo e quelli che tentano di salvare una persona.” − Rodian Elizar Maester, bardo errante, alcuni giorni prima del Grande Sussulto − “È successo senza preavviso ed in tutto il mondo, come se un dio furioso incatenato sottoterra stesse cercando di scrollarsi di dosso il peso del suolo stesso. La terra ha tremato per ore e ciò che non è stato distrutto dalle scosse è stato ingoiato da voragini lunghe chilometri che si sono aperte mentre qualcosa si faceva strada a forza nelle viscere del mondo. È la più grande catastrofe che si sia mai abbattuta sul creato e sebbene le cause non siano ancora note le conseguenze sono visibili a tutti. Che abbiamo mai fatto per meritarci questo?” − Alys Rebilard, Prima Archivista di Altagos, la Città delle Torri, ora in rovina − “Che cos'è, mi chiedi? Che io sia dannato se lo so. È iniziata il giorno dopo al Grande Sussulto, l'ho vista arrivare all'orizzonte: sembrava una maledetta marea scura. Qualsiasi cosa fosse, ha annerito il terreno stesso al suo passaggio, uccidendo la vegetazione in poche ore. Appassita. Bruciata. Poi è toccato agli animali. Ed ora tocca a noi. Mia moglie ed i miei figli sono già bruciati e presto sarà il mio turno. Ma non ti uccide, sai? È come se la tua anima stessa prendesse fuoco, una colonna di fiamme dorate scintillanti che sale fino al cielo. Tanto bella quanto terribile. E quando finalmente tutto finisce di te rimane solo l'ombra della persona che sei ora, un guscio vuoto senza emozioni e senza sogni che aspetta solo di morire. Scappa se vuoi: io ho perso i miei averi nel terremoto ed i miei cari il giorno dopo; ora desidero solo poterli raggiungere. Mi sento così stanco...” − Beorn Lammond detto "Due monete", mercante di Kairn Vollus, durante l’Ascensione − “Tre giorni, fratelli! In soli tre giorni il nostro mondo è infine giunto al termine! Gli dei non rispondono e la magia non vi può salvare! Da ieri il cielo è sospeso in un crepuscolo eterno e le anime di coloro che sono bruciati nel fuoco celeste ora formano una strada di stelle che arriva fino al centro del nostro mondo malato! La luce ci ha lasciati, fratelli! La terra è coperta dalle ombre e l'unica via per la salvezza sta lassù, nel cielo! I corpi di coloro che sono già ascesi vagano ancora sulla terra, svuotati, privi di ambizioni e di scopi, ma il bagliore dei loro spiriti ci traccia un sentiero tra le stelle! Perciò pentitevi fratelli! Pentitevi in attesa della Fiamma Dorata, prima che... ngh.. oh, per gli dei...hrrk...aargh-AAAAAAH-” − Lukas Silveroak, chierico rinnegato di Pelor, prima di essere avvolto dalla Fiamma Dorata − “Credevo di sapere tutto del mondo. Eppure sono bastati tre giorni perchè tutto quello che credevo di conoscere venisse spazzato via assieme ad ogni altra cosa. Non so perchè sono ancora vivo, ma non credo riuscirò a resistere ancora a lungo. Le colonne di fuoco che si alzano dalle rovine della nostra civiltà sono le uniche cose che illuminano il tramonto eterno e sono sempre più rare, segno che ormai quasi tutte le anime che abitavano questo mondo sono salite in cielo. Invero, coloro che sono ancora vivi possono godere di uno spettacolo unico: un cielo cremisi all'orizzonte che sfuma in una volta di un blu profondo, solcata da sentieri di stelle brillanti come gemme. Se questa è la fine, è tanto magnifica a vedersi quanto triste. Alcuni degli ultimi sopravvissuti che ho incontrato dicono che seguendo le strade di stelle si arriverà alla causa della fine del creato. Alcuni dicono di aver visto delle persone che non sono state consumante dalla Fiamma Dorata mettersi in viaggio per cercare di riportare tutto alla normalità. Vorrei davvero che si potesse salvare qualcosa, che tutto potesse tornare come tre giorni fa, che tutte le persone che hanno perso la loro scintilla vitale potessero tornare come prima. Ma se non esistono più eroi in grado di salvare qualcosa, allora ciò di cui abbiamo bisogno è un nuovo tipo di eroi.” − Rodian Elizar Maester, bardo errante, quattro giorni dopo il Grande Sussulto − Il crocevia delle speranze: atto primo. Il Re Grigio. Disponibile per Dungeons&Dragons Edizione 3.5 e 4.0 Durata: 150-180 minuti Partecipanti: 5 “Come nel più classico dei poemi epici, il mondo è in pericolo e la speranza giace sulle spalle di cinque coraggiosi dilaniati dai dubbi e costretti a divenire eroi. Ma che tipo di eroi?” Il crocevia delle speranze: atto secondo. Sognando in bianco e nero. Disponibile per Dungeons&Dragons Edizione 4.0 Durata: 150-180 minuti Partecipanti: 5 “La vita riprende il suo corso dopo gli ultimi turbolenti avvenimenti, ma sfortunatamente per i nostri singolari eroi non tutto è andato come avevano previsto. Forse la loro missione non è ancora finita?” I due tornei sebbene collegati rappresentano due avventure distinte, i giocatori saranno liberi di scegliere di giocare unicamente il primo atto o abbandonarsi ad una full immersion di D&D di 6 ore, iscrivendosi ad entrambe le partite. Le opzioni possibili sono quindi quattro: Unico torneo di D&D Ed. 3.5 (Il crocevia delle speranze: atto primo.) Unico torneo di D&D Ed. 4.0 (Il crocevia delle speranze: atto primo.) Doppio torneo prima in D&D Ed. 3.5 e poi in D&D Ed. 4.0 Doppio torneo di D&D Ed. 4.0 Per qualsiasi informazione scrivete a club.innercircle@gmail.com Per il momento é tutto, nelle prossime settimane verranno presentati i cinque protagonisti. Stay tuned!
andrea09 Inviato 5 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 5 Aprile 2011 Con questa settimana comincia la presentazione dei cinque protagonisti dell'avventura. Buona lettura! Aeon, il Crociato Eterno “Io non infrango la legge! Io SONO la legge!” − Gudice Joseph Dredd (Film: Dredd, la legge sono io) − Il suo nome è Aeon. Col trascorrere dei mesi, degli anni e perfino dei secoli, questa è stata l'unica costante della sua vita, mentre il tempo scorreva portandogli via ogni cosa... a parte due cose: il suo nome ed il suo obbiettivo. Egli è Aeon l'Eterno, vendicatore della Nobile Chiesa di Bahamut: la legge è la sua arma, l'onore la sua corazza e la sua anima è al servizio del Drago di Platino. Così è stato, e così sarà per sempre. L'incrollabile dedizione alla giustizia che Aeon aveva dimostrato durante tutta la sua vita gli guadagnarono la benedizione eterna del Re dei Draghi Buoni: egli decretò che l'anima del vendicatore potesse restare sul Piano Materiale finché la sua chiesa avesse avuto bisogno delle sue abilità. Tramite un antico rituale egli avrebbe permesso che i membri del proprio clero trasferissero l'anima di Aeon in un nuovo corpo e fu deciso che tale ospite sarebbe stato un appartenente ad una razza avversa all'ordine ed al bene. La creatura prescelta avrebbe così fatto ammenda dei propri peccati offrendo il proprio corpo al Primo Giudice affinché lo usasse per portare la giustizia nelle zone più corrotte del mondo. Così è stato, e così sarà per sempre. Per secoli Aeon ha continuato a servire la propria chiesa, senza mai indugiare, senza mai indietreggiare. Ha vissuto innumerevoli esperienze, ha visto nascere e morire culture, idee e nazioni, ha visitato ogni luogo del Piano Materiale, ha combattuto orrori ed abomini di ogni genere ed ha amato e perduto più e più volte. E poi, inevitabilmente, il tempo ha cominciato ad erodere la sua anima. I primi a cedere sono stati i suoi ricordi, troppi e confusi; poi è stata la volta delle sue emozioni, provate ormai così tante volte da aver perso significato. Alla fine persino la sua fede ha iniziato a sgretolarsi, perché non esiste nulla che possa resistere al lento scorrere del tempo. Così è stato, e così sarà per sempre. Oggi, dopo oltre due millenni di guerre, sigillato nell'ennesimo corpo non suo ed incapace di ricordare chi fosse all'inizio, quando le sue azioni avevano ancora un significato, Aeon si sta chiedendo quando terminerà la sua lotta. Se guarda alle proprie spalle, in mezzo alla nebbia dei ricordi, si rende conto di aver offerto alla gloria del proprio dio più morti che preghiere. Ha combattuto le forze del male ovunque queste osassero mostrasi, eppure per ogni culto annientato, per ogni demone sconfitto, per ogni tiranno spodestato un'altro ne nasceva per riprendere questo eterno ciclo. Nonostante tutti i suoi sforzi come vendicatore di Bahamut non è mai riuscito veramente a cambiare nulla poiché il male ritorna sempre, in una forma o nell'altra. Così è stato, e così sarà per sempre. Molteplici sono le domande che tormentano attualmente Aeon. Per cosa ha combattuto finora? È davvero questa la strada giusta da seguire, una fede che non si interroga sugli effetti delle proprie azioni? Ci sono forse altri modi per portare la giustizia nel mondo, diversi da un cieco massacro delle forze del male? Oppure durante la sua lunghissima vita ha smarrito il vero senso della propria esistenza? Malgrado ciò il Primo Giudice di Bahamut non intende ancora arrendersi, poiché c'è una seconda costante nella sua eterna esistenza: egli vuole salvare questo mondo, in un modo o nell'altro. Così è stato finora... ma lo sarà per sempre?
andrea09 Inviato 10 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 10 Aprile 2011 In seguito alle email che ci sono arrivate di richiesta informazioni ecco le risposte alle domande più frequenti: - È possibile presentarsi al torneo con personaggi personalizzati? No, all'inizio del torneo viene consegnato tutto il materiale necessario alla partita. Se possibile, si chiede ai giocatori di presentarsi al torneo con almeno un set di dadi, questo permetterebbe di velocizzare il gioco, in ogni caso gli organizzatori metteranno a disposizione dei giocatori alcuni set di dadi. Il set di dadi richiesto per giocare da Dungeons&Dragons è composta da un dado a 4 facce, un dado a 6 facce, un dado a 8 facce, un dado a 10 facce, un dado a 10 facce indicanti le decine, un dado a 12 facce ed un dado a 20 facce. - Di che livello sono i personaggi delle partite? La partita in edizione 3.5 avrà personaggi di livello compreso tra il nono e l'undicesimo, in base alle esigenze della partita. Le partite in edizione 4.0 avranno personaggi di livello compreso tra il nono e l'undicesimo in base alle esigenze delle partite. - Le partite richiedono per forza la presenza di cinque giocatori? Sì, la partita è strutturata in modo da raggiungere il massimo dell'efficienza con cinque giocatori. Ad eventuali gruppi di giocatori inferiori a cinque membri verranno aggiunte altre persone che non si sono presentate come un gruppo. - È già possibile conoscere gli orari dei tornei? I tornei di Dungeons&Dragons di Naoniscon hanno sempre una durata massima di 3 ore e si svolgono in tre fasce orarie prestabilite: Prima fascia ore 9.00-12.00, Seconda fascia ore 13.00-16.00 e Terza fascia ore 17.00-20.00. Per ogni fascia oraria sono disponibili cinque master (definibili come arbitri od organizzatori, per i più profani) che potranno gestire contemporaneamente altrettanti gruppi. Entro breve sarà possibile preiscriversi e le preiscrizioni occuperanno prima la fascia oraria della mattina, raggiunto il pieno inizierà ad occupare quella del pomeriggio e così via... - Nel caso si scelga di partecipare al doppio torneo 3.5 e 4.0 si giocherà due volte la stessa partita? Ovviamente no, i tornei sono due con avventure differenti ed autonome, ma collegate l'una di seguito all'altra. Chi vuole partecipare ad un solo torneo giocherà il primo atto e potrà farlo con il regolamento 3.5 o con il regolamento 4.0, al momento dell'iscrizione andrà precisato per formare gruppi omogenei. La seconda partita sarà disponibile unicamente con il regolamento 4.0 e potranno iscriversi solo le persone che hanno già giocato il primo atto. Se qualcuno è già sicuro di voler partecipare ad entrambi i tornei, potrà iscriversi ad entrambe le partite e giocarle consecutivamente con lo stesso master ed in linea di massima con gli stessi compagni di gioco. - Dove posso trovare ulteriori informazioni inerenti all'evento? Vieni a trovarci sul nostro sito http://www.clubinnercircle.it. Q'valissh'er di Am'rvathi, l'Anomalia “Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell'universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.” − V (Film: V for Vendetta) − Al di là del Piano Materiale esistono innumerevoli mondi ed ancor più realtà, ciascuna con le proprie regole e leggi. Ciò che qui può sembrare crudele ed immorale, altrove può essere normale o persino necessario. La creatura che porta il nome di Q'valissh'er, meglio conosciuto in questo mondo come l'Anomalia, proviene da una di queste realtà. Q'valissh'er non è un essere vivente vero e proprio, ma una forma d'energia senziente racchiusa in un contenitore di cristallo di forma vagamente umana. Sebbene i membri della sua razza non possano invecchiare, con il passare del tempo l'energia di cui ognuno di loro è composto cresce in potenza, fino al punto in cui il cristallo che li compone non riesce più a trattenerla ed allora letteralmente esplodono, scomparendo e distruggendo tutto ciò che li circonda. Per prevenire tutto ciò il governo di Am'rvathi, il mondo di Q'valissh'er, ha costituito un corpo di "Esecutori", individui che controllano e pongono fine ai membri della propria specie poco prima che arrivi il momento della loro immolazione. Q'valissh'er faceva parte di questo gruppo e lavorava sotto la guida dei va'thi, i più retti e saggi della sua razza, per proteggere la propria civiltà. L'ultimo obbiettivo assegnatogli ha però opposto una strenua resistenza, e durante lo scontro con l'Esecutore ha usato un potente incantesimo per scagliarlo fuori dalla propria realtà e direttamente nella nostra. I primi ricordi di Q'valissh'er del nostro mondo sono piuttosto confusi, ma certamente non felici. Il suo aspetto totalmente alieno, la sua incapacità di parlare una qualsiasi delle lingue conosciute e la sua logica estranea, unita ai suoi devastanti poteri ne hanno fatto un reietto ed un ricercato in brevissimo tempo, costringendolo a vivere in solitudine ai margini della società. E fu proprio lì che venne trovato dalla Runa Nera, una grossa organizzazione criminale con agenti e membri in ogni zona del creato, che si offrì di dare all'Esecutore cibo, alloggio e aiuto a patto che egli mettesse i propri talenti nell'assassinio al loro servizio. E Q'valissh'er, nell'ingenua convinzione di aver trovato i va'thi di questo nuovo mondo, accettò. Questa collaborazione proseguì per anni: Q'valissh'er faceva l'unica cosa che sapeva fare, occupandosi dell'eliminazione degli elementi che i leader della Runa Nera ritenevano dannosi per le proprie mire espansionistiche e ricevendo in cambio rifugio e consapevolezza delle regole del mondo in cui era imprigionato. Inevitabilmente venne infine il giorno in cui Q'valissh'er prese coscienza della verità e la realtà che credeva di conoscere andò in pezzi per la seconda volta nella sua vita. Gli individui per i quali lavorava non uccidevano per salvare il proprio mondo, ma per conquistarlo. Non agivano per il bene della gente, ma per loro stessi. Non erano guidati da saggezza e giustizia, ma dall'avidità e dalla rabbia. E lui, pur senza saperlo, li aveva aiutati ciecamente, disonorando il Codice degli Esecutori e tutto ciò in cui credeva. Q'valissh'er lasciò la Runa Nera quella notte stessa. Oggi Q'valissh'er viaggia di città in città con uno scopo ben preciso, uno scopo che si è scelto da solo. Per fare ammenda degli anni in cui ha servito una autorità corrotta ha deciso che userà le sue capacità per salvare questo mondo, adesso anche il suo mondo. Sa bene di avere ancora molto da imparare sulle regole e i costumi della società e che non sempre le cose sono quello che sembrano in questa nuova realtà di luci ed ombre, ma ha fatto una promessa a se stesso. Come lui è stato usato, certamente altra gente soffre sotto il giogo di persone che abusano della propria posizione per tormentare gli altri. Per Am'rvathi e gli Esecutori, farà giustizia di tutti coloro che non meritano il potere che possiedono.
andrea09 Inviato 17 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 17 Aprile 2011 Non ti preoccupare stanno arrivando, probabilmente questa sera o domani arriva il terzo. Ciao Andrea
andrea09 Inviato 17 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 17 Aprile 2011 Eccoci pronti a sfornare un nuovo personaggio, ma prima possiamo finalmente comunicare ufficialmente i prezzi del torneo: - Il Crocevia delle Speranze: atto primo. Il Re Grigio. Costo di iscrizione 8 euro. - Il Crocevia delle Speranze: atto secondo. Sognando in bianco e nero. Iscrizioni aperte solo a chi si iscrive al primo atto, costo di iscrizione 5 euro. Ulteriori informazioni inerenti il torneo sono in preparazione e sicuramente dalla prossima settimana si darà il via alle preiscrizioni (a questo riguardo ci sarà una piccola sorpresa). Stay tuned! Rend Redhowl, il Dio della Guerra “Abbiamo vinto di nuovo. Questo è bene. Ma qual è il meglio della vita?” − Generale (Film: Conan il Barbaro) − Aveva sempre avuto molti nomi e ad ogni passaggio della sua vita essi aumentavano. Era stato "figlio" per i suoi genitori, poi "capo" per i membri della sua tribù e infine "imperatore" per i suoi sudditi. Per tutti gli altri, egli era solo il "Dio della Guerra Rend Redhowl". La sua leggenda narra di umili origini. Era nato in una tribù nomade di morfici, la Zanna Spezzata, che viveva predando le carovane e i piccoli accampamenti che punteggiavano le aspre zone selvagge ai confini della civiltà. La storia racconta che gli sciamani della Zanna Spezzata scrutarono nel futuro del cucciolo dopo la sua nascita e vi trovarono solo oscurità e sciagure. Tutto questo durò fino al giorno del Rito di Ferro, quando un Rend in giovanissima età prese il controllo della tribù uccidendo il precedente capoclan in duello. Da quel giorno le profezie di sventura mutarono in inni di guerra. L'ambizione di Rend era infinita. Con una lunga e sanguinosa campagna di unificazione egli dichiarò guerra a tutti i clan nomadi confinanti, sconfiggendo i loro leader in brutali sfide ed annettendoli alla propria orda. Dopo solo cinque anni il novello signore della guerra aveva al suo seguito l'equivalente di una città intera e con il potere giunsero le responsabilità. La sua tribù, che comprendeva ormai membri di molteplici razze diverse, non poteva più sostentarsi con le sole razzie e così Rend decise di stabilirsi permanentemente ai confini delle terre selvagge, gettando le basi per quella che sarebbe divenuta la capitale del più grande impero del mondo conosciuto: Ashardalon. Il Dio della Guerra continuò la sua aggressiva campagna espansionistica per altri cinque anni. Quando infine tornò e vide la florida città che una volta era stata un semplice accampamento il suo cuore si riempì di orgoglio e la sua ambizione si tinse con sfumature nuove ed inattese. Per anni aveva combattuto attraverso le steppe, coperto di polvere e sangue e spinto solo dalla sete di conquista, eppure da questi semi così poveri era cresciuta una pianta forte e rigogliosa, che nutriva e proteggeva coloro che vivevano al riparo delle sue fronde. Aveva portato sulle proprie spalle il peso di una guerra decennale, ma ora il suo popolo sembrava finalmente felice. Adesso era suo dovere ed onore far crescere questo giovane regno affinché tutti nel mondo potessero godere della pace e della felicità che offriva. Rend viaggiò nei i paesi confinanti come imperatore e rappresentante del novello regno di Ashardalon per oltre vent'anni, facendo ritorno a casa assai raramente e solo per brevi periodi. I suoi nuovi campi di battaglia, dove le armi erano fatte di vuote parole e finti sorrisi, gli erano estranei poiché nel cuore Rend era ancora un semplice capoclan. E tuttavia la sua passione e il suo evidente amore per il proprio regno gli permisero di superare anche questa sfida, siglando nuove alleanze, trattati di pace e patti commerciali. Ashardalon cresceva in ricchezza e potere anno dopo anno. Ma quando Rend fece ritorno al proprio reame trovò ad attenderlo un nemico che non poteva sconfiggere. La gente del suo regno aveva abusato della prosperità che lui aveva conquistato: il senato che governava il paese era corrotto e deviato, la nobiltà era annoiata, immersa in passatempi oscuri e immorali; perfino il popolo era inetto e debole, rammollito dall'eccesso di pace e benessere. La delusione del Dio della Guerra fu terribile: in una notte di follia massacrò i governanti della sua stessa città e fuggì nelle terre selvagge, da dove osservò impotente la caduta del suo impero e delle sue speranze per il futuro. Oggi l'ex imperatore Rend Redhowl vaga per le steppe da cui si è separato molto tempo fa, lontano dalla società che l'ha tradito. L'idea di una società prospera e felice arde ancora dentro di lui, ma il fallimento ha scavato nel suo cuore una profonda cicatrice di dubbi che brucia con pari intensità. Il Dio della Guerra non ha abbandonato il sogno di un mondo libero dalle guerre unito sotto un'unico monarca, ed un giorno rinascerà dalle proprie ceneri per ricostruire un impero ancora più grande e potente del precedente... ma sarà un regno governato con saggezza e umiltà o con il pugno ed il sangue?
andrea09 Inviato 25 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 25 Aprile 2011 Buona pasqua a tutti, anche questa settimana nonostante le feste siamo pronti a sfornare un nuovo background. Da questa settimana sono ufficialmente aperte le preiscriscizioni al torneo, per farlo scrivete a club.innercircle@gmail.com indicando il numero di partecipanti, un portavoce per il gruppo ed indicando i riferimenti per contattarlo (numero di cellulare e/o email). È possibile preiscriversi come singoli o come gruppo, i gruppi preiscritti devono avere una dimensione massima di 5 giocatori, a gruppi più piccoli verranno aggiunti giocatori che si sono iscritti come singoli. Infine ecco la piccola sorpresa, per ringraziare chi ci ha seguito su forum, Facebook o il nostro sito, abbiamo deciso di permettere ai preiscritti la possibilità di spartirsi come meglio preferiscono i personaggi. Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito e sostenuto, ne manca soltanto uno, alla settimana prossima! Stay tuned! Rol'hand Friiman del Regno di Ma-ine negli Stati Unificati “Non stai pensando quadrimensionalmente.” − Dott. Emmett Brown (Film: Ritorno al Futuro Parte III) − La magia è la linfa vitale del mondo: è collegata a tutto ciò che esiste in maniera intrinseca, e tutto è collegato a lei. Questa è una cosa che qualsiasi popolano che sia stato in chiesa almeno una volta nella sua vita potrebbe dirvi. Quello che nel futuro si scoprirà, invece, è che se una di queste due varianti viene meno di anche l'altra diminuisce: con il passare dei secoli quindi lo sfruttamento intensivo delle risorse del Piano Materiale ha avuto come naturale conseguenza un indebolimento generale della magia. Quando questo fatto venne alla luce era ormai troppo tardi perché si potesse fare qualcosa al riguardo. Roland Freeman nacque proprio in questo futuro ormai quasi privo di magia e sconvolto da una guerra globale per il possesso delle poche risorse naturali rimaste. Deciso a fare qualcosa per salvare il proprio mondo al collasso, venne reclutato come membro di uno staff scientifico per partecipare all'ultimo, disperato piano del genere umano: il Progetto Spiral. Per anni lavorò alla costruzione di una macchina che avrebbe raccolto la poca magia rimasta nel mondo per mandare una squadra speciale appositamente addestrata indietro nel tempo, così da poter informare i loro antenati sui pericoli causati dallo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali usando perfino la forza, se necessario. I calcoli dimostravano che l'energia magica raccolta sarebbe stata appena sufficiente per un unico viaggio, perciò l'umanità non avrebbe avuto a disposizione un secondo tentativo. Quando infine giunse il giorno dell'esperimento qualcosa andò storto. Roland non scoprì mai la causa dell'esplosione che devastò il quartier generale del Progetto Spiral, uccidendo la squadra speciale in partenza e danneggiando la macchina del tempo in maniera irreparabile. L'unica cosa di cui è certo è che quando riprese conoscenza era l'unica persona ancora viva di fronte ad un portale temporale che stava per chiudersi, portando con sé le ultime speranze del genere umano. Così, pur di non vanificare quest'unica possibilità un Roland mosso più dalle proprie emozioni che dal buonsenso si gettò nel portale, deciso a salvare il mondo anche da solo, se necessario. Quando arrivò nel passato si rese immediatamente conto di non avere né l'addestramento necessario né i mezzi per portare a termine la sua impresa; poteva però utilizzare la propria padronanza della scienza del futuro per inserire nel passato alcune innovazioni tecnologiche che permettessero alla gente di vivere meglio senza intaccare troppo la terra in cui vivevano. I suoi primi progetti ebbero un trionfo insperato e gli procurarono ricchezze sufficienti ad aprire una attività per conto proprio, che egli chiamò, con una punta di amarezza, il World's End Workshop: da lì Roland produsse una lunga serie di meraviglie tecniche che lo resero noto nel suo nuovo tempo come "Rol'hand Friiman, l'Uomo dei Miracoli". Infine, dopo diversi anni di duro lavoro egli decise di mettersi in viaggio per il mondo per osservare i cambiamenti che le sue invenzioni avevano apportato nella vita quotidiana degli abitanti del passato. E fu così che Roland, ormai per tutti Rol'hand, apprese l'amara verità. Il suo lavoro non solo non aveva dato i risultati sperati, ma in molti casi aveva addirittura peggiorato la situazione. Alcuni dei suoi progetti più economici che avrebbero dovuto alleviare il peso della vita di tutti i giorni erano stati visti dai regnanti locali come pericolosi per l'economia ed erano stati monopolizzati dai più benestanti, migliorando le loro già confortevoli esistenze. Peggio ancora, altre invenzioni che egli aveva immesso nel mercato per aiutare la gente nei lavori più pesanti o difficili erano state convertite e trasformate in strumenti di guerra. Gli ultimi a vedere l'Uomo dei Miracoli affermano che si sia chiuso nel suo laboratorio dopo un lungo viaggio e che da allora non ne sia più uscito. Rol'hand ha capito che per salvare il futuro per prima cosa deve salvare il passato: per questo negli ultimi tempi ha intensificato i suoi sforzi per creare nuove invenzioni che possano aiutarlo nella sua impresa, invenzioni che tuttavia non ha ancora il coraggio di rendere pubbliche. Una parte di lui sta infatti cominciando a pensare che nel passato così come nel futuro la mentalità dell'uomo sia incorreggibile e non vuole prendersi la responsabilità di peggiorare ulteriormente il mondo che verrà. Ma l'altra parte di lui gli dice che non deve arrendersi e che non si può tornare ancora indietro: oggi come ieri, il futuro è davanti a lui. Solo davanti a lui.
andrea09 Inviato 1 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 1 Maggio 2011 Buon primo maggio a tutti, anche se sfortunatamente quest'anno ci è stato rubato questo giorno di festa. Mancano solo due settimane a Naoniscon 2011 e l'ormai consueto appuntamento con la pubblicazione dei background continua giungendo al suo ultimo atto. Siamo lieti di presentare l'ultimo degli sfortunati costretti a divenire eroi, speriamo che tutti i personaggi siano stati di vostro gradimento e abbiate trovato piacevoli queste sei settimane assieme. Ricordo ancora una volta che le pre-iscrizioni sono aperte, basta contattarci all'indirizzo club.innercircle@gmail.com La prossima settimana ci saranno le ultime comunicazioni di servizio. Stay tuned! Corvo Bianco, Profeta dei Perduti “Arrancare: il lento, faticoso, deprimente, ma determinato procedere di un uomo che non ha più niente nella vita, tranne l'impulso di dover, semplicemente, continuare la lotta.” − Geoffrey Chaucer (Film: Il Destino di un Cavaliere) − Inizialmente erano riservati e schivi. Quasi timidi. Poi hanno cominciato a diventare curiosi. Poi audaci. E poi improvvisamente erano dappertutto: dietro ogni porta, ogni albero, ogni roccia, tutti desiderosi di raccontare la loro storia, di farsi sentire ancora una volta, di parlare con qualcuno. Qualcuno di vivo. Corvo Bianco non ha sempre potuto vedere i fantasmi; un tempo non si chiamava nemmeno così. Ma tutto è cambiato dal giorno della tragedia. Quando era più piccolo Corvo Bianco si chiamava Varek e viveva con la sua tribù in una grotta nelle viscere del Monte Cavo. Era un orco come tanti altri e se non fosse stato notato da Arrak Tre-Occhi, lo sciamano della tribù, per diventare suo allievo avrebbe probabilmente vissuto una vita da guerriero razziatore come tutti i suoi compagni. Aveva a malapena otto inverni alle spalle quando Arrak gli chiese di andare sulle pendici del Monte Cavo a raccogliere delle piante per un rituale. Era la prima volta che gli veniva permesso di uscire da solo dalla caverna in cui aveva vissuto tutta la vita, e Varek accettò con entusiasmo. Mentre stava per uscire un imponente terremoto scosse il monte fin nelle fondamenta, aprendo immense crepe nel terreno, facendo crollare chilometri di gallerie sotterranee e seppellendo la sua intera tribù sotto tonnellate di roccia. Varek si salvò per miracolo e nei giorni successivi vagò senza meta sulle pendici del Monte Cavo finché una notte non incontrò di nuovo Arrak e la sua vita cambiò ancora una volta. Lo sciamano era morto, ma il suo spirito era rimasto su questo mondo e con esso tutta la sua saggezza. Quando lo spettro si accorse che il suo giovane allievo era sopravvissuto e che poteva vederlo, Arrak lo indicò come un Prescelto: gli diede il nome di Corvo Bianco, ad indicare che sarebbe stato unico anche in mezzo ai suoi simili e passò gli anni successivi a tramandargli tutte le sue conoscenze e ad istruirlo sul mondo esterno. Ben presto ad Arrak si aggiunsero gli spiriti degli altri orchi morti nella tragedia del terremoto che cominciarono a seguire il novello spiritista, fornendogli informazioni, consigli ed occasionalmente potere quando si trovava in difficoltà. Quando Corvo Bianco si sentì infine pronto decise che di abbandonare il Monte Cavo per andare incontro al proprio destino. Nei suoi vagabondaggi incontrò una infinità di altri spiriti, tutti accomunati da un unico spasmodico desiderio, ossia parlare con qualcuno. Che fosse per lasciare un messaggio, un avvertimento o un ultimo addio, la cosa che turbava i morti di ogni razza e paese era l'incapacità di poter comunicare ai loro cari ciò che sapevano poiché, come Corvo Bianco presto scoprì, agli spettri veniva donata una limitata capacità di preveggenza che riusciva solo ad aumentare la loro frustrazione. Fu allora che l'orco credette di aver infine trovato il proprio posto nel mondo: avrebbe impiegato questo suo dono per aiutare il prossimo, vivo o morto che fosse, ed avrebbe usato le informazioni degli spettri per evitare che tragedie come quella che aveva colpito la sua tribù si ripetessero. Ma i suoi buoni propositi si infransero contro l'unico ostacolo di cui nessuno gli aveva mai parlato: il razzismo. Corvo Bianco si accorse ben presto che la gente non desiderava affatto il suo aiuto. Non appena la gente si accorgeva della sua razza egli era costretto a fuggire o a nascondersi come un ladro. E anche nei rari casi in cui qualcuno accettava di prestargli orecchio le sue parole cadevano nel vuoto mentre veniva guardato con disprezzo dalle persone che cercava di aiutare e additato come pazzo e blasfemo. Non passò molto tempo che Corvo Bianco vide nella sua condizione non più un dono, ma la peggiore delle maledizioni: egli era vivo, eppure era esattamente come gli spettri che lo seguivano, desideroso di aiutare il prossimo ma senza qualcuno che volesse ascoltarlo. Preso dallo sconforto, lo sciamano abbandonò la sua missione e si ritirò dallo sguardo intollerante del mondo. Oggi Corvo Bianco vaga di villaggio in villaggio, sordo alle richieste di aiuto degli spettri che continuano a seguirlo implorando il suo aiuto. Il suo cuore è in bilico tra il desiderio di salvare più persone possibili per dare un senso al dono che gli è stato fatto e la paura di essere ferito ancora una volta dal mondo che cerca di proteggere. Per adesso l'unica cosa che può fare è andare avanti, perché lui è Corvo Bianco, solo anche in mezzo ai suoi simili.
andrea09 Inviato 8 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 8 Maggio 2011 Ed eccoci al countdown finale, 7 giorni a Naoniscon 2011! Come sempre l'invito è ISCRIVETEVI, ISCRIVETEVI e ISCRIVETEVI! Come promesso un'ultima anticipazione per coloro che intendono partecipare al torneo di Dungeons&Dragons, ecco in anteprima le classi e il livello dei personaggi 3.5 e 4. Aeon, il Crociato Eterno: Ladro 5/Paladino 5 in edizione 3.5 Vendicatore 11 in edizione 4 Q'valissh'er di Am'rvathi, l'Anomalia: Stregone 10 in edizione 3.5 Stregone 11 in edizione 4 Rend Redhowl, il Dio della Guerra: Barbaro 10 in edizione 3.5 Barbaro 11 in edizione 4 Rol'hand Friiman del Regno di Ma-ine negli Stati Unificati: Artefice 10 in edizione 3.5 (con qualche revisione per adattarsi alle esigenze della partita) Artefice 11 in edizione 4 Corvo Bianco, Profeta dei Perduti: Sciamano degli Spiriti (con qualche revisione per adattarsi alle esigenze della partita) in edizione 3.5 Invocatore 11 in edizione 4 Vi aspettiamo! Fine.
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