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[Idriu] - Naufragio Tempestoso


Idriu

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Ecco questa è la mia dimora, siete i benvenuti dico agli altri mentre arriviamo; subito vado al tronco cavo per cercare qualcosa con cui guarire Ornlu, ma noto la mancanza dell'oggetto a me più caro: il ciondolo d'oro di Koyaa.

Oh no!!! dico mentre mi affanno a rovistare nel tronco cavo; No, no, no!!!! continuo mentre guardo intorno per terra.

Dove può essere?? Dove posso averlo messo?!!!!

NOOOO!!!!!! DOVE DIAVOLO É?!!! ME L'HANNO TOLTO, RUBATO!!! IL MIO TESORO!!!!!

@Tutti:

Spoiler:  
Aahahahhaha scusate ma era troppo grande la tentazione di bissare Gollum!!!! ajhahahaaha:lol::lol:
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Mi dispiace per la tua perdita

dico con tono piatto, rimanendo impassibile all'accaduto

però dai, calmati... davvero questo ciondolo è così importante per te?

si comporta come se le avessero strappato il cuore... che siano stati i mezzorchi? o qualcun altro forse...

Non ti preoccupare, potremmo sempre aiutarti noi a ritrovarlo...

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Mi volto verso Xanathos e lo fisso fra le lacrime.

Da-davvero faresti questo per me? Ma non mi conosci nemmeno...

Che cuore d'oro! Questa è la dimostrazione che l'aspetto esteriore non rappresenta affatto quello interiore...anzi, spesso ne rappresenta l'opposto

Ma cosa possiamo fare ora?

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V-va bene, Xanathos... se dici che è meglio riposare ti credo dico asciugando le ultime lacrime, troppo agitata per fare caso al terrificante sorriso del mostro.

Accomodatevi... dove volete: è tutto a vostra disposizione dico mentre mi adagio su un morbido cespuglietto.

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Ti ringrazio veramente, Dan. Le tue parole sono quelle di un vecchio amico, sebbene ti conosca da poche ore; ma già mi avete liberata e vi offrite di aiutarmi in questa impresa dico al folletto alzando il busto e rimanendo seduta sull'erba, fissando intensamente il nuovo amico Non posso davvero farvi andare da soli: non me lo dovete, semmai sono io che non merito questo interesse. Perciò vi accompagnerò; e non crediate che non sappia difendermi: mi hanno colta di sorpresa prima, ma se mi ci metto d'impegno non sono affatto da sottovalutare, credetemi

Quel ciondolo è... boh... per me ha un immenso valore affettivo, ma per loro non so proprio cosa possa avere di interessante, probabilmente solo un valore economico, essendo il ciondolo d'oro rispondo poi a Xanathos.

Sarà poi giusto approfittare di loro per recuperare un oggetto mio, dal valore esclusivamente apprezzabile da me? La loro gentilezza mi sconvolge e mi induce ad accettare il loro impegno, ma non so quanto sia giusto... Se vedrò che la cosa si farà troppo rischiosa chiederò loro di farsi da parte, in fondo non è loro dovere occuparsi di me, e Koyaa non sarebbe d'accordo che io sacrifichi la vita di alcune persone così premurose per un accessorio per nulla indispensabile come il ciondolo. Certo, sono affezionata al ricordo del mio amore, ma è più importante la libertà, che questi due mi hanno già donato

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Dan alle parole di Althea rimane poco convinto

Qualunque cosa tenteranno di farle in fondo è sempre più protetta con me e Xanathos!

Va bene. Andremo tutti e tre. Ma propongo di rimandare a domani i preparativi, ho un gran sonno.

Dan saluta la sua nuova graditissima compagna con un sorriso stanco, e comincia a mettersi più a suo agio, sedendosi in un cantuccio comodo della casetta.

Spoiler:  
Per me si può andare avanti.
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Dan si siede per riposarsi e sulla piccola radura cala una calma ovattata, come se d'un tratto tutti avessero potuto tirare un sospiro.

Althea, senz'altro che possa fare, si china su Ornlu steso sul giaciglio e gli medica le ferite al meglio delle possibilità.

Un venticello si alza e spazza via l'aria umida della foresta, agitando le fronde che cullano con il fruscio il sonno dei presenti.

Vi svegliate in tarda mattinata, le fatiche della notte trascorsa vi hanno lasciato assopiti più del previsto.

La giornata è limpida, ma comunque fredda e ventosa.

A mano a mano i movimenti di uno svegliano gli altri, mentre Althea va a raccoglie dell'acqua dai numerosi ruscelli in un paio di ciotole.

Spoiler:  
Non mi sembra abbiate danni, solo Ornlu recupera pf
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Ahhh...

mi stiracchio, dopo essermi alzato, riparandomi gli occhi dai raggi del sole che filtrano tra i rami.

Ben svegliati

dico ai due, mentre riassetto il mio giaciglio e lo ripongo nella sacca. Poi preparo le mie cose, e mi siedo all'ombra di un albero, guardandomi attorno e osservando la natura e il panorama.

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Buongiorno a voi: ecco dell'acqua e delle bacche per colazione dico ai miei due ospiti con gentilezza, quasi dispiaciuta di vederli già pronti per partire.

Infatti gli stessi pensieri della sera prima mi colgono, facendomi sentire in colpa per quanto sta per accadere.

Non sono abituata a tanta disinteressata gentilezza da parte di sconosciuti, o quasi. Speriamo vada tutto bene

Dopo aver bevuto e mangiato anch'io vado al tronco cavo e raccolgo le mie cose, notando ancora con un po' di dolore la mancanza dell'onnipresente ciondolo.

Fisso una borsa grigia a tracolla, nella quale metto una bacchetta e alcune bacche, e indosso un braccialetto, dopodichè mi volto verso gli altri.

Pronti? Andiamo?

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Vorrei cercare di capire una cosa però, prima di partire: perchè dovrebbero aver preso il tuo ciondolo, se ha solo un valore affettivo?

Assumo una posizione riflessiva, sostenendomi il mento con la mano destra.

Perchè degli stupidi orchi dovrebbero aver preso quel medaglione? Non potevano sapere cosa fosse per lei...

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Iniziate così a muovermi, mentre discutete dei dubbi che vi sorgono lungo il cammino.

Di tanto in tanto, tra gli alberi si riescono a scorgere le punte delle sottili torri che puntellano Kaos e ciò vi rassicura che la strada sia corretta.

Il tragitto vi sta portando dal cuore della foresta sempre più vicino alla costa, ed in quella direzione si scorgono rare nubi d'un grigio scuro isolate come piccole pecorelle lontane dal gregge.

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Ti ripeto, Xanathos: non so. Probabilmente l'han preso perchè era d'oro: era l'unca cosa che sembrava davvero preziosa ai loro occhi, e l'hanno preso come extra per il loro lavoro, credo dico al mio compagno, un po' rabbuiata per il dispiacere di dover lasciare quei luoghi, dove tanto ho vissuto.

Diversi uccellini, scoiattoli, farfalle e altri animali vengono a salutarmi durante il mio cammino, chi cinguettando, chi semplicemente osservandomi dagli alberi, chi svolazzandomo intorno.

Addio, e grazie per la compagnia che mi avete fatto in questi anni, sia in quelli bui sia in quelli felici. Tornerò un giorno a salutarvi. Ma ora devo partire, la mia vita è in pericolo se rimango qui.

Commossa da questi pensieri avanzo con i miei due nuovi amici, rimpiangendo ciò che lascio e timorosa di ciò che troverò.

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Althea guida i nuovi compagni lungo la via più sicura per giungere alla città, costeggiando il sentiero che aveva intrapreso il carro.

Ben presto scorgono il legno del carro ribaltato e si sporgono per controllare. Del Mezzorco barbaro non vi è traccia, mentre identificate nell'ombra il cadavere del suo compagno. Qualche tuono lontano risuona rendendo il quadro ancora più triste di quanto non sia già.

Il luogo riporta alla mente di Althea orribili ricordi, e lei preferisce proseguire senza soffermarsi, dopotutto la via che hanno intrapreso è molto lunga e ci vorrà tutta la giornata per giungere in prossimità di Kaos.

Il sentiero prosegue verso la costa, una volta fuori dal fitto bosco svolterà e proseguirà diritto verso la città. Questa via è la più usata poichè evita di addentrarsi nelle zone più pericolose della foresta di Coill.

La limpida giornata che vi aveva accolto al mattino si sta ricoprendo da nuvole scure, il vento incalza velocemente agitando le fronde degli alberi.

Dopo una pausa per mangiare qualche buon fungo, ricominciano a sentirsi potenti robi di tuono e i lampi provenienti dalla costa illuminano una giornata che ormai è scura e spenta prima del solito, il cielo infatti è totalmente coperto e la foresta è calata precocemente nel buio.

All'ora del tramonto abbandonate il riparo del bosco per il sentiero costiero.

Il litorale è un grandissimo golfo ed in entrambe le direzione si vedono le spiagge e le rocce, sormontate dai monti, proseguire per chilometri circondanto la massa d'acqua. Si tratta di un grosso lago salato con numerosi fiumi molto importanti, in lontananza sull'orizzonte di soliti si intravede un altissimo mote ghiacciato, ma in quelle condizioni la visibilità è pessima. Le onde sono alte e rumorose, il cielo in tempesta scaglia i suoi fulmini diritti sul lago e la pioggia che cade giù sferza come aghi i tre viaggiatori.

Il sentiero li conduce sulle rocce, per poi riscendere sulla spiaggia, poi ancora rocce e da quel punto leggermente elevato si riesce a scorgere a qualche chilometro la città di Kaos.

Fermi un attimo a riprendere fiato, Dan, Althea e Xanathos si guardano intorno, osservando il lago. Un cavallone si abbassa e dietro di lui appare il pennone di una nave immensa preda della tempesta. La nave risale un altra onda ed appare in tutta la sua maestosità, la polena raffigura un immenso drago con la mandibola spalancata e protesa a ferire il mare.

Le onde e il vento l'hanno resa incontrollabile e con una velocità incredibile si avvicina alla costa.

Il tempo di rendersi conto di cosa stava accadendo che un ultimo cavallone, più potente degli altri la solleva in aria.

L'immensa ombra avvolge i tre, l'acqua salata li bagna gocciolando dallo scafo mentre restano attoniti a guardare il fondo della galea sbalzata oscurare il cielo sulle loro teste quasi a rallentatore.

Traccia un arco in aria e si schianta al suolo con un rombo assordante e lo scafo slitta sulla sabbia una trentina di metri davanti a loro.

Spoiler:  
Ho accelerato un po' i tempi, poichè Nem presto non potrà postare per un po'
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