simone_pg Inviata 11 Aprile 2011 Segnala Inviata 11 Aprile 2011 L'altro giorno riflettevo con un mio amico su di una cosa. Parto dal presupposto che in D&D l'interpretazione sia fondamentale quanto i combattimenti. Poi discutevamo sui manuali e su quanto sia importante che questi descrivano per esempio i tratti psicologici delle varie razze. Poi alla fine è venuto fuori un discorso in apparenza strano ma forse vero: e se nei manuali base delle regole non venisse riportato nulla sul profilo psicologico e fisico delle varie razze e delle varie classi ed il tutto fosse lasciato alle ambientazioni? Mi spiego: che senso ha che nel manuale base per esempio mi descrivano gli elfi quando poi me li ritrovo descritti magari cambiati nella ambientazioni? L'idea di trovare nei manuali base solo le regole di gioco e lasciare tutta la parte descrittiva di razze e classi alle ambientazioni secondo voi sarebbe una buona cosa?
MizarNX Inviato 11 Aprile 2011 Segnala Inviato 11 Aprile 2011 Dipende. Non tutte le ambientazioni si dicostano dalle descrizioni iconiche delle razze. Ad esempio gli elfi saranno in genere (o nella grande maggioranza dei casi) molto simili a quelli del PH. A mio avviso le descrizioni sul manuale del giocatore sono utili, anche solo per il fatto che un gruppo in genere inizia a giocare solo con quello. Dove potrebbero mai trovare le descrizioni generiche delle razze?
Vaarth Inviato 11 Aprile 2011 Segnala Inviato 11 Aprile 2011 Il fatto è che un gruppo, per giocare a D&D, non deve per forza recuperare il materiale di un'ambientazione. Per giocare bastano i 3 manuali base. Un gruppo l'ambientazione se la può anche inventare da solo e, magari, per semplificare un po' le cose, si parte da un'ambientazione molto iconica. Tra l'altro, nei 3 manuali base le razze principali sono sì descritte, ma restano ampi margini per arricchirle. Seconda me va bene così com'è.
Demian Inviato 11 Aprile 2011 Segnala Inviato 11 Aprile 2011 Che ci sia un modello generale da poter seguire è importante, quindi non è male che ci sia la descrizione psicologica delle razze nei manuali base. Secondo me però un DM sbaglierebbe basandosi soltanto su quella, e anche soltanto su quelle presenti nelle ambientazioni, ritengo anzi un'ottima idea utilizzare le razze in modo non convenzionale, permette di uscire dagli schemi e dare alle sessioni un tocco più personale e caratteristico. Che so, Ogre simpaticoni come i Kender di Dragonlance, Orchi maniaci degli scacchi e della grammatica... questi esempi sono alquanto farlocchi, il punto è che, sviluppando un mondo personale andando al di là delle linee di base, si potrebbero ottenere risultati più interessanti del solito fantasy alla Tolkien, il quale, dopo averlo giocato per più d'un decennio, ha per me un'attrattiva in diminuzione. Per cui, per me ogni personalizzazione che esca dagli schemi e contribuisca a variare e rendere più interessante il gioco, è cosa positiva.
Ankan Inviato 11 Aprile 2011 Segnala Inviato 11 Aprile 2011 che senso ha che nel manuale base per esempio mi descrivano gli elfi quando poi me li ritrovo descritti magari cambiati nella ambientazioni? le descrizioni dei manuali sono puramente indicative.. significa che tendenzialmente i membri di quella razza sono più propensi a pensare o a comportarsi in una certa maniera, ciò nonostante non è detto che tutti siano uguali. E' come dire ( è un esempio non linciatemi) che gli italiani sono un popolo di nullafacenti.. questo ( a detta di alcuni) è tendenzialmente vero ma non è detto che siano tutti cosi XD
simone_pg Inviato 11 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 11 Aprile 2011 Io di base per giocare uso il manuale del giocatore + il manuale del master (che nel caso di pathfinder sono raggruppati in un unico tomo) + quello dei mostri e quello dell'ambientazione. Diciamo che quello dell'ambientazione non per forza deve essere un manuale commerciale (tipo Eberron, Forgotten Realms o quant'altro): va bene anche una sorta di appunti del master. A questo punto quello che mi chiedo è: ma se nel manuale del giocatore / master non ci fossero le descrizioni fisiche e psicologiche delle razze (e delle classi)...il tutto non si tradurrebbe in una maggiore libertà da parte di DM e scrittori di ambientazioni? Non sarebbe un incentivo ad inventare di più e a differenziare maggiormente le ambientazioni in assenza di linee guida??
Fabyone Inviato 11 Aprile 2011 Segnala Inviato 11 Aprile 2011 Non sono d'accordo per una semplice questione economica. Nei 3 manuali base hai le regole e anche delle caratterizzazioni. Questo mette chiunque in grado di giocare comprando solo 3 manuali. Ma perché vi ponete tanti problemi io non lo so! Giocate in gruppo con amici e volete che il DM abbia più libertà? Gliela date!! Punto! Chi vi viene a dire "no perché nel manuale c'è scritto così". Potete cambiare regole, razze, classi quello che volete!! Se il tutto è solo per rendere il gioco più divertente al gruppo non vedo problema! Il DM che si diverte a inventare e a far divertire il gruppo non ha bisogno di incentivi, mette la sua fantasia sempre al di sopra del manuale ed è contento così! Il DM che ha poca fantasia, o non ha tempo per inventarsi cose dettagliate o semplicemente è già più che soddisfatto dall'ambientazione, usa i 3 manuali ed è contento così! In realtà un DM ipotetico particolarmente brillante con moltissima fantasia e voglia di far divertire il gruppo potrebbe fare a meno di ogni cosa (manuali, schede, regole e dadi) per far divertire un gruppo di giocatori! Mentre il DM agli inizi, con poca capacità di improvvisazione e poca fantasia, potrebbe riuscire a far divertire il gruppo utilizzando i 3 manuali! Lo scopo dei manuali (di qualsiasi manuale in fondo) è questo, semplificare e rendere alla portata di tutti il gioco di ruolo! 1
MizarNX Inviato 11 Aprile 2011 Segnala Inviato 11 Aprile 2011 No, perché il manuale del giocatore e del DM non ti obbliga a seguire le linee guida, si tratta di suggerimenti "già pronti". Come DM sei liberissimo di modificare qualsiasi parametro. Ad esempio in Races of Eberron sono descritti gli Elfi Valenar. Come DM potresti decidere che tutti gli elfi della tua ambientazione sono di quel genere. In pratica la tua decisione ha più "autorità" di qualsiasi manuale. Viceversa imponi ai giocatori alle prime armi di acquistare più manuali, penalizzando così l'ingresso nel gioco (che di per sé non è certo a buon mercato). 1
simone_pg Inviato 12 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 12 Aprile 2011 Ma quello che intendevo dire io è un'altra cosa. Lo so che comunque nessuna regola o descrizione deve essere per forza usata e per assurdo il master potrebbe anche strappare la parte del manuale base dove vengono descritte le razze. Però io intedevo dire che se non esistessero le descrizioni delle razze nel manuale base...i vari DM non avendo materiale su cui basarsi --> dovrebbero inventare qualcosa di loro --> incentivo ad usare di più la fantasia (e lo stesso per gli scrittori di ambientazioni). Lo so che nessuno obbliga a seguire nessuna regola ma era solo una considerazione sopra le righe.
MizarNX Inviato 12 Aprile 2011 Segnala Inviato 12 Aprile 2011 Si, ma devi dare uno standard iniziale, una sorta di chiavi in mano. I DM volenterosi potranno comunque cambiare quello che vorranno, mentre quelli pigri non dovranno fare altro che andare alla pagina richiesta e applicare le regole così come sono. Pensa a 4 amici alle prime armi, senza alcuna esperienza. Avere già tutto pronto fa in modo che loro possano iniziare a giocare fin da subito. Ma non avere nulla richiederebbe al DM tanto lavoro in più, che spesso nessuno si vuole sobbarcare.
simone_pg Inviato 12 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 12 Aprile 2011 Si, ma devi dare uno standard iniziale, una sorta di chiavi in mano. I DM volenterosi potranno comunque cambiare quello che vorranno, mentre quelli pigri non dovranno fare altro che andare alla pagina richiesta e applicare le regole così come sono. Pensa a 4 amici alle prime armi, senza alcuna esperienza. Avere già tutto pronto fa in modo che loro possano iniziare a giocare fin da subito. Ma non avere nulla richiederebbe al DM tanto lavoro in più, che spesso nessuno si vuole sobbarcare. Si è vero ma la mia idea di partenza infatti non era rimuovere tutto e basta ma bensì delegare la descrizione delle razze all'ambientazione...tanto master e giocatori inesperti comunque utilizzano un'ambientazione per le loro avventure.
MizarNX Inviato 12 Aprile 2011 Segnala Inviato 12 Aprile 2011 Si è vero ma la mia idea di partenza infatti non era rimuovere tutto e basta ma bensì delegare la descrizione delle razze all'ambientazione...tanto master e giocatori inesperti comunque utilizzano un'ambientazione per le loro avventure. Secondo me parti dall'assunto che si "debba" usare un'ambientazione. Questo non è corretto, perché usare un'ambientazione canonica significa spendere altri soldi per avere quel manuale. L'ambientazione non è così fondamentale, sul manuale del giocatore e del DM ci sono già tutte le informazioni necessarie per giocare in una ambientazione generica.
Vaarth Inviato 12 Aprile 2011 Segnala Inviato 12 Aprile 2011 I 3 manuali base in pratica descrivono un'ambientazione generica, comprensiva anche di divinità. Un master che vuole crearsi una sua ambientazione può partire dai 3 manuali base e aggiungere una planimetria disegnata da lui inventandosi un po' di geografia. Quindi si può giocare a D&D spendendo solo i 29,50 € per manuale dei 3 manuali base o anche meno acquistandoli usati (escludendo le spese in bibite, birre, arachidi, patatine ecc. consumati in ogni sessione che variano da gruppo a gruppo...). Perché vuoi per forza far acquistare anche i manuali delle ambientazioni?
simone_pg Inviato 12 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 12 Aprile 2011 I 3 manuali base in pratica descrivono un'ambientazione generica, comprensiva anche di divinità. Un master che vuole crearsi una sua ambientazione può partire dai 3 manuali base e aggiungere una planimetria disegnata da lui inventandosi un po' di geografia. Quindi si può giocare a D&D spendendo solo i 29,50 € per manuale dei 3 manuali base o anche meno acquistandoli usati (escludendo le spese in bibite, birre, arachidi, patatine ecc. consumati in ogni sessione che variano da gruppo a gruppo...). Perché vuoi per forza far acquistare anche i manuali delle ambientazioni? Io non voglio far acquistare proprio nulla...dico solo che tante volte nelle ambientaizoni le razze non hanno nulla a che vedere con le descrizioni del manuale base (vedi dark sun per esempio) e quindi non ci vedevo nulla di male nel delegare tutto quell'aspetto all'ambientazione. Tanto poi con tutta la letteratura fantasy che gira è semplicissimo trovarsi degli esempi di razze.
Darken Rahl Inviato 12 Aprile 2011 Segnala Inviato 12 Aprile 2011 Il gioco deve essere completo in se stesso. E su questo D&D già falisce un po' in partenza visto che per essere fruibile necessita di 3 libri distinti. Per Pathfinder le cose un po' migliorano ma sono comunque necessari comunque due libri. Se da questi estrai la connotazione delle razze (cosa peraltro fondamentale per poter giocare) costringi di fatto a dover fare ulteriori acquisti (in manuali o in libri) o a giocare una cosa piatta dove la differenza tra le razze è data da un nome e un modificatore. Conosco anche gente che gioca a D&D e non ha mai letto nulla dipiù fantasy di Topolino (o forse qualcosa della Bonelli) ma che al limite ha visto il film del signore degli anelli e i "bellissimi" film di D&D (portano il nome D&D dopotuto). Quindi secondo me prima ti devi affezionare al gioco e poi volendo puoi espanderlo con le ambientazioni e le varianti delle razze.
Demian Inviato 13 Aprile 2011 Segnala Inviato 13 Aprile 2011 Il gioco deve essere completo in se stesso. E su questo D&D già falisce un po' in partenza visto che per essere fruibile necessita di 3 libri distinti. Per Pathfinder le cose un po' migliorano ma sono comunque necessari comunque due libri. Quando un gioco è composto da un sistema di regole ed elementi particolarmente complesso, necessita di più manuali per essere sviluppato con "sufficiente estensione", la necessità di più manuali aumenta i costi, ma rende anche più godibile il gioco. In D&D 3 un unico manuale che comprendesse tutte le regole, le classi e i mostri (non conosco pathfinder maa penso valga lo stesso ragionamento) sarebbe stato un mattone di dimensioni assurde, assolutamente poco maneggevole.
simone_pg Inviato 13 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 13 Aprile 2011 Sarà OT ma l'unica e veramente l'unica cosa che critico di Pathfinder è che infatto il manuale base è talmento spesso che si rischia di rovinarlo con estrema facilità anche solo per il peso. Per il resto è un bellissimo gioco!
Darken Rahl Inviato 14 Aprile 2011 Segnala Inviato 14 Aprile 2011 Quando un gioco è composto da un sistema di regole ed elementi particolarmente complesso, necessita di più manuali per essere sviluppato con "sufficiente estensione", la necessità di più manuali aumenta i costi, ma rende anche più godibile il gioco. In D&D 3 un unico manuale che comprendesse tutte le regole, le classi e i mostri (non conosco pathfinder maa penso valga lo stesso ragionamento) sarebbe stato un mattone di dimensioni assurde, assolutamente poco maneggevole. Visto che la risposta rischia di essere OT la metto sotto spoiler Spoiler: Io non mi sto lamentando della quantità di manuali (ne possiedo molti di tutte le edizioni, tranne la 4°). E capisco benissimo che la complessità del gioco impone un elevato numero di pagine. Però io gioco di ruolo da molto tempo e sono abituato a questa cosa. Mettiti nei panni di un nuovo utente che magari non ha mai sentito parlare di GDR. Un utente saltuario, non uno che ha preso la sacra decisione di giocare di ruolo (costui si informerà su internet, presso conoscenti o negozianti). Secondo queste premesse per mè la struttura editoriale migliore era quella del vecchio BECM: era sempre diviso in due manuali (Giocatore e Master che comprendeva i mostri) ma erano semplici ed esili e venduti in box. Ok che il base comprendeva solo i primi 5 livelli (di 36) ma almeno potevi giocare subito con un unico acquisto. Intanto cominciava la discesa nel tunnel della dipendenza epotevi espandere il gioco con n-mila manuali. Non penso sia un caso che la Wizard abbia riproposto il concetto con gli Essential. Volendo puntare su nuove leve con un gioco un po' diverso (ne migliore ne peggiore, diverso) ha dovuto abbandonare il formato classico visto che questo sembra non essersi rivelato all'altezza delle aspettative. Detto ciò viva le migliaia e migliaia di pagine di D&D che mettono molta carne al fuoco con cui poter nutrire le nostre serate
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