Kolrum Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 ruolare vuol dire interpretare il personaggio pensato, ma bisogna stare attenti a come si definisce il PG. è importante anche scegliere le sue debolezze, in modo da renderlo coerente. in dnd i PG sono quasi sempre visti come degli eroi, come dei mercenari, come degli antieroi oppure come dei cattivi, senza collegamenti o sfumature. più che legittimo, ma secondo me un buon PG deve avere anche delle contradizioni, deve possedere parte di ognuna di quelle caratteristiche di questi quattro archetipi. cerco di spiegarmi meglio con un esempio: una volta ho giocato un guerriero con catena chiodata. forte, buone intenzioni, protegge i deboli, alto senso dell'onore... e un brutto difetto: una grande paura di provare dolore fisico. si era addestrato nell'uso della catena per tenere a distanza i nemici, e ogni volta che perdeva 1/3 dei punti ferita tentava di darsela a gambe, di fuggire lasciando indietro alleati e innocenti. naturalmente si vergognava tantissimo di questo e cercava di superare questa sua mancanza, spesso però ricadendoci. A sto punto la domanda viene spontanea, perché faceva l'avventuriero andando a cercarsi mostri di tutti i tipi con anche più portata della sua catena? cioè se ho paura di farmi male non faccio l'eroe, ma continuo a fare il contadino, al massimo sedando qualche rissa tra cittadini con la mia arma. Non voglio criticare ad ogni costo il tuo pg che comunque sembra molto interessante, soprattutto lo sforzare per migliorarsi, ma se archetipo classico di eroe in DnD è quello ,senza sfumature, un motivo ci sarà, solo loro posso andarsi a cercare guai e uscirne vivi, almeno dal punto di vista del coraggio... poi più che altro questi "malus" che vanno poi a discapito del gruppo non mi sono mai piaciuti, dovermi sempre ritrovare nei guai per un pg che scappa, uno magari pazzo che mi tira sempre in mezzo, ecc... lo trovo fastidioso e dubito che farei girare con me uno così. Ripeto non sto criticando te che sembri interpretarlo in maniera ottima nel complesso, ma il tipo di pg, fare girare un pg così in cerca di avventure, ma soprattutto farlo accettare da un gruppo mi pare molto forzato.
Ghon Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Da quando i pg sono obbligati a rincoglionirsi e scappare quando arrivano ad 1/3 dei pf totali. Io non ci vedo nulla di sbagliato, al massimo qualcosa di ambigio. Interpretare un pg significa riuscire a pensare e ragionare come lui. Difronte ad una scelta, scegliere come lui farebbe anche se questo significa prendere la strada più assurda, stupida, ignobile o pericolosa. Se il personaggio è stato caratterizzato nel modo che sopra è stato detto, ovvero scappare da ogni scontro quando giunge ad 1/3 dei propri pf, il giocatore deve cercare di portare avanti il pg così com'è. Non dico che sia una scelta facile, anzi, è sicuramente fonte di problemi nel corso di tutta la campagna ed anche tra i rapporti con i membri del gruppo. Ci si sta comunque dimenticando che un giocatore può caratterizzare un pg come più gli pare e piace anche se ovviamente dovrebbe cercare, per riuscire a portare avanti la convinvenza con il gruppo e soprattutto la campagna, di evitare cose troppo eclatanti ricordandosi che basta davvero poco per caratterizzare per bene un personaggio. Che il personaggio scappi dagli scontri ad 1/3 dei suoi pf, che ogni volta che vede una scogliera si butta giù tentando di volare sbattendo le braccia o che ogni volta che vede una bella donna tenta di strapparle i vestiti di dosse, si tratta sempre di un modo di giocare. Che sia più o meno spavalda, sempre di interpretazione si tratta. Che questa poi darà i suoi problemi ed i suoi vantaggi è certo ma dubito che ci sia un'interpretazione corretta che non scateni alcun genere di problemi o incomprensioni a livello di campagna (ovviamente c'è quella che ne crea meno e quella che ne crea una valanga). Basta poi ricordarsi che per ogni segno particolare del comportamento di un pg è allegato un BG in cui si spiega il perchè di tali stranezze e tutto ciò che riguarda il suo temperamento. O almeno così dovrebbe essere.
Blackstorm Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Sì, ci sono i difetti e i tratti degli Arcani Rivelati. Però non è detto che quando uno fa un Pg lo deve costruire per forza come una macchina da guerra! Si, ma siccome si parla di un gioco di gruppo, non deve nemmeno costruirlo in modo da rompere le balle agli altri giocatori con giocate costantemente insensate. da quando l'interpretazione è un HR ?_? Da quanto per interpretare si deve far diventar eil proprio personaggio una pippa? Io non ci vedo nulla di sbagliato, al massimo qualcosa di ambigio. Interpretare un pg significa riuscire a pensare e ragionare come lui. Difronte ad una scelta, scegliere come lui farebbe anche se questo significa prendere la strada più assurda, stupida, ignobile o pericolosa. Se il personaggio è stato caratterizzato nel modo che sopra è stato detto, ovvero scappare da ogni scontro quando giunge ad 1/3 dei propri pf, il giocatore deve cercare di portare avanti il pg così com'è. Non dico che sia una scelta facile, anzi, è sicuramente fonte di problemi nel corso di tutta la campagna ed anche tra i rapporti con i membri del gruppo. Ci si sta comunque dimenticando che un giocatore può caratterizzare un pg come più gli pare e piace anche se ovviamente dovrebbe cercare, per riuscire a portare avanti la convinvenza con il gruppo e soprattutto la campagna, di evitare cose troppo eclatanti ricordandosi che basta davvero poco per caratterizzare per bene un personaggio. Caratterizzarlo come vuole, ok, ma una caratterizzazione del genere, nel gruppo, porta all'abbandono del pg. Se vogliamo essere coerenti, a meno di motivi particolari, io un guerriero che mi lascia a piedi nel bel mezzo del combatitmento, lo mollo alla prima cittadina utile. Se lui per interpretare bene il suo personagigo deve far prendere ceffoni a chiunque gli stia accanto, io, nello stesso gruppo, interpretando un normalissimo perosnaggio che non ha di questi problemi, coerentemente lo mollo alla prima opportunità. Parliamo chiaro, il titolo del topic è "buon ruolaggio". Se per ruolare bene lui scappa quando ha ancora un mare di pf, io per ruolare bene un altro personaggio, che non ha questi patemi ma pensa a sopravvivere, lo mollo, punto. Bisogna imparare a scendere a compromessi. Perchè se nessuno gli ha detto, in quella campagna che per sopravvivere bisogna collaborare, allora, tutto il gruppo ruola male. Lui perchè cerca il pg complesso che di complesso ha solo la gestione in combattimento, gli altir perchè si trascinano dietro il peso morto. Che il personaggio scappi dagli scontri ad 1/3 dei suoi pf, che ogni volta che vede una scogliera si butta giù tentando di volare sbattendo le braccia o che ogni volta che vede una bella donna tenta di strapparle i vestiti di dosse, si tratta sempre di un modo di giocare. Che sia più o meno spavalda, sempre di interpretazione si tratta. Che questa poi darà i suoi problemi ed i suoi vantaggi è certo ma dubito che ci sia un'interpretazione corretta che non scateni alcun genere di problemi o incomprensioni a livello di campagna (ovviamente c'è quella che ne crea meno e quella che ne crea una valanga). Basta poi ricordarsi che per ogni segno particolare del comportamento di un pg è allegato un BG in cui si spiega il perchè di tali stranezze e tutto ciò che riguarda il suo temperamento. O almeno così dovrebbe essere. Il problema è definire la buona interpretazione.
Ghon Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Parliamo chiaro, il titolo del topic è "buon ruolaggio". Se per ruolare bene lui scappa quando ha ancora un mare di pf, io per ruolare bene un altro personaggio, che non ha questi patemi ma pensa a sopravvivere, lo mollo, punto. Siamo certi che il titolo del topic sia "buon ruolaggio" ma non si è altrettanto certi nel distunguere un buon ruolaggio da uno cattivo solamente in base al comportamente del pg. A mio parere si confonde "buon ruolaggio del pg" con "scelta del carattere del pg". Scappare nel bel mezzo di un combattimento facendo rischiare ia compagni la morte può essere definita una "cattiva scelta del carattere del pg" non un "cattivo ruolaggio" se è su questo che il personaggio è stato creato. E' questo il punto fondamentale, distunguere l'ultilità di un personaggio (con note di pazzia più o meno accentuate) dal giocatore che segue il carattere del personaggio stesso (carattere che può anche venire a modificarsi nel corso della campagna).
Hanzo Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Quello che vuole dire Blackstorm (almeno, quello che ho capito io) è che un pg del genere non è un grande esempio di ruolo, ma solo un fastidio perché influisce negativamente sul gioco degli altri. Ok, se si è contro un goblin rimanente e scappa il guerriero del gruppo a 1/3 dei pf, no prob. Lo si può buttare giù. Ma se lo fa anche solo dopo due critici di frecce, con una truppa di orchi in arrivo, voglio proprio vedere se non condiziona il gioco altrui. Un conto è dire di non sentirsela di affontare un combattimento, un conto è costruirsi di sana pianta un tratto esclusivamente negativo che penalizza oltre che il proprio gioco anche quello degli altri. Un personaggio del genere sarà anche interpretabile, ma non è giocabile, che è la cosa più importante.
Ghon Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Un personaggio del genere sarà anche interpretabile, ma non è giocabile, che è la cosa più importante. Concordo ma l'interpretazione non ne è intaccata in quanto legame personaggio-giocatore e visto che il topic parla di interpretazione, la giocabilità o meno di un personaggio con dei tratti ben definiti è un altro discorso. Qui si parla puramente di come un giocatore è capace di giocare un personaggio al meglio, rispettando il suo carattere, ideali e pensiero, sia esso anche una rana rosa a pois verdi e blu.
Hanzo Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Qui si parla puramente di come un giocatore è capace di giocare un personaggio al meglio, rispettando il suo carattere, ideali e pensiero, sia esso anche una rana rosa a pois verdi e blu. Giocare il personaggio al meglio vuol dire non cagarsi la mutanda ogni volta che si scende ad un 1/3 esatto di pf. Se quello lo chiami interpretare... Si parla di "fare del buon ruolo". Bene, cerchiamo di coniugarlo ad altro, altrimenti è mero esercizio di cazzeggio. Le migliori interpretazioni sono quelle che cercano di compensare le mancanze (non numerabili) con qualcos'altro.
Ghon Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Giocare il personaggio al meglio vuol dire non cagarsi la mutanda ogni volta che si scende ad un 1/3 esatto di pf. Giocare il personaggio al meglio ha svariati significati e non vedo perchè non possa essere contemplata la caratteristica del personaggio di cui ancora si continua a discutere. Tentare di far affrontare le proprie paure al personaggio sono un enorme, che dico, una colossale, oserei dire anche un'infinita, fonte di interpretazione. Se quello lo chiami interpretare... Non ho più la forza di commentare xD. Un fifone può essere interpretato meglio di una macchina da guerra con un'infinità di pf e che non teme alcun rivale. Le migliori interpretazioni sono quelle che cercano di compensare le mancanze (non numerabili) con qualcos'altro. Le migliori interpretazioni sono quelle in cui giocatore pensa come il personaggio, diventa il personaggio. E' ostinazione quella voglia di creare esseri perfetti come personaggi oppure è solamente la mia percezione delle cose che fa brutti scherzi? Ad ogni modo stiamo divagando troppo. Ciò che penso riguardo all'interpretazione l'ho già detto, ribadisco semplicemente il fatto che non bisogna confonderla con l'utilità del personaggio nel gioco.
Blackstorm Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Non ho più la forza di commentare xD. Un fifone può essere interpretato meglio di una macchina da guerra con un'infinità di pf e che non teme alcun rivale. Bene, allora ripartiamo dal punto zero: cosa è buon ruolo? Buon ruolo vuol dire saper giocare un personaggio in base a quello che farebbe il pg, non il giocatore. Ma questa è solo una parte. La seconda parte è di ocntribuire al divertimento del gruppo. E questo non è secondario, ma complementare. Trattandosi di un gioco di gruppo, se a causa del proprio modo di ruolare il resto del gruppo non si diverte, allora non è buon ruolo.
robyfc Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Bene, allora ripartiamo dal punto zero: cosa è buon ruolo? Buon ruolo vuol dire saper giocare un personaggio in base a quello che farebbe il pg, non il giocatore. Ma questa è solo una parte. La seconda parte è di ocntribuire al divertimento del gruppo. E questo non è secondario, ma complementare. Trattandosi di un gioco di gruppo, se a causa del proprio modo di ruolare il resto del gruppo non si diverte, allora non è buon ruolo. certo... ma il resto del gruppo potrebbe e dovrebbe adattarsi a questa caratteristica... mi spiego: se il tank del gruppo è ridotto male, sarebbe buona cosa ritirarsi... oppure lo si cura.... tu rimarresti a combattere completamente maciullato e con varie ossa rotte? 1/3 dei pf significa essere ridotti in quello stato, per cui io concordo pienamente con la sua visione, anche se personalmente io ho sempre fatto il contrario, combattere fino alla morte senza ritirarmi mai (ed infatti sono plurivolte morto)
Hanzo Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 certo... ma il resto del gruppo potrebbe e dovrebbe adattarsi a questa caratteristica... Perché potrebbe e dovrebbe? Se 3 giocano in squadra e 1 gli manda in vacca tutto con la questione "intepretazione", dove pensi che penda l'ago della bilancia nel decidere chi gioca male? E' per questo che si evitano come la peste personaggi buoni assieme a malvagi, e così via.
Blackstorm Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 certo... ma il resto del gruppo potrebbe e dovrebbe adattarsi a questa caratteristica... Potrebbe? Si. Dovrebbe? Assolutamente no. Ora, prendo l'esempio in quesitone ma vale per qualsiasi altra cosa. Se tu fai un guerriero fifone che scappa dopo aver subito un tot di ferite, perchè io dovrei adattarmi a te e non far eun personaggio per cui è importante la sopravvivenza e il buon funzionamento delle strategie? Perchè non dovrei fare uno stratega neutrale, che se tu a livello strategico sei inutile, ti mollo? Perchè dovrei fare un pg che ti accetterebbe? Solo perchè tu stai interpretando una cosa non stereotipata e io si? Gli altri giocatori non hanno assolutamente l'obbligo di adattarsi al pg. Specialmente se gli altri sono diversi. Il pg fifone te lo sei scelto tu, e te lo giochi tu, e se il gruppo ti molla dopo l'ennesima volta che sei scappato a gambe levate e hai messo in pericolo la vita degli altir, il problema è tuo. Vuoi giocarti un personaggio del genere? Sii pronto alle conseguenze. E non pretendere che il gruppo si adatti a te solo perchè hai avuto una certa idea di gioco. Perchè se lo pretendi, non stai nemmeno gocando bene. mi spiego: se il tank del gruppo è ridotto male, sarebbe buona cosa ritirarsi... oppure lo si cura.... tu rimarresti a combattere completamente maciullato e con varie ossa rotte? 1/3 dei pf significa essere ridotti in quello stato, Ma per favore. Primo, da come aveva scritto inizialmente sembrava che fuggisse dopo avere subito 1/3 dei pf, non dopo essere ridotto a 1/3. Secondo, in ogni caso, essere ridotti a 1/3 dei pf non vuole assolutamente dire che si è con le ossa rotte e maciullato, non diciamo baggianate, per favore. Se hai 150 pf e sei a 50 pf, non sei di certo maciullato. Anche perchè le meccaniche non parlano assolutamente di effetti collaterali in questo senso. Terzo, non è il gruppo che si ritira. E' il guerriero che scappa perchè ha paura. per cui io concordo pienamente con la sua visione, anche se personalmente io ho sempre fatto il contrario, combattere fino alla morte senza ritirarmi mai (ed infatti sono plurivolte morto) Combattere fino alla morte senza ritirarsi mai non è una buona strategia. Specie se dietro hai un gruppo che non sa impedire la tua morte. Ma nemmeno scappare a gambe levate per un graffio in più.
Maldazar Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 certo... ma il resto del gruppo potrebbe e dovrebbe adattarsi a questa caratteristica... Non esiste che io mi debba adattare al fatto che in gruppo ho un tank che non è buono a fare il suo lavoro. Lo avessi io in gruppo, i miei "adattamenti" sarebbero: -evito di bannarmi Ammaliamento, lo charmo/domino e lo tengo lì a lavorare -lo blocco sul posto in qualche modo e lo tengo a lavorare -lo mollo alla prima città buona -lo disintegro e lo sostituisco con un gregario/mercenario D&D è un gioco di squadra e non esiste che la squadra venga compromessa a causa della schizofrenia di uno dei suoi componenti.
Vaarth Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 La seconda parte è di ocntribuire al divertimento del gruppo. E questo non è secondario, ma complementare. Trattandosi di un gioco di gruppo, se a causa del proprio modo di ruolare il resto del gruppo non si diverte, allora non è buon ruolo. Finalmente è uscito questo discorso. Non conosco il personaggio di Hie, oltre alla breve descrizione che ha fatto nel suo intervento. Non conosco nemmeno il gruppo di cui ha fatto parte quel PG. Tuttavia mi è sembrato che un PG con quelle caratteristiche potesse dare molti spunti interpretativi. Mi sembra che la maggior parte dei commenti negativi (quasi tutti) diano per scontato che quel PG fosse completamente fuori contesto con gli altri PG e che si sia rivelato un problema per il gruppo. E' chiaro, invece, che se uno costruisce un Pg così è perché ne ha parlato con gli altri e si è arrivati alla costituzione di un gruppo che prevede la presenza di un tank fifone. Non so se per Hie è andata veramente così, per noi questa è la regola, per cui può capitare che nel gruppo ci sia un PG che ha "dei limiti". Questo non è minimante un problema e ci si diverte. Se poi gli altri giocatori mi dicono che questa cosa non è gradita, non la faccio. Non capisco questo accanimento. Ad esempio se io voglio fare il berserker furioso (lo so, questa è una cdp vera, non è proprio come l'esempio del tank fifone, ma è sempre un PG che può causare alcuni problemi al gruppo), non è che lo faccio senza prima parlarne con gli altri del gruppo. Qualcuno potrebbe farmi notare che, per come è strutturato il gruppo, avere un PG che facilmente perde il controllo e va in furia e quando è in furia uccide un soggetto ogni colpo, amici compresi, potrebbe essere un problema, se ne parla e magari decido di non fare il berserker furioso. Proprio perché dobbiamo divertirci tutti.
Maldazar Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 E' chiaro, invece, che se uno costruisce un Pg così è perché ne ha parlato con gli altri e si è arrivati alla costituzione di un gruppo che prevede la presenza di un tank fifone Dai per scontato roba che scontata non è.
Vaarth Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Dai per scontato roba che scontata non è. Hai ragione. Allora mi correggo, dicendo che per come gioco io (e il mio gruppo) funziona così. Anche voi, però, avete dato per scontato che il personaggio di Hie non fosse gradito dal gruppo...
Maldazar Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Anche voi, però, avete dato per scontato che il personaggio di Hie non fosse gradito dal gruppo... Beh, sai, è abbastanza facile che il gruppo se ne abbia a male se un membro scappa (lasciandoli con le braghe calate e potenzialmente a 90°) non appena si prende due sberle
Vaarth Inviato 21 Aprile 2011 Segnala Inviato 21 Aprile 2011 Beh, sai, è abbastanza facile che il gruppo se ne abbia a male se un membro scappa (lasciandoli con le braghe calate e potenzialmente a 90°) non appena si prende due sberle Su questo non c'è dubbio, però, se ci si vuole divertire tutti, questo problema va affrontato non ogni volta che si combatte, ma quando si creano i PG e un giocatore propone di fare il tank cagasotto. Se tutti rispondono: "guarda che così ti diverti solo tu" salta tutto. Se gli altri lo accettano, dovranno trovare una strategia per affrontare gli avversari sapendo che il loro tank prima si butta in mischia, poi scappa.
Blackstorm Inviato 22 Aprile 2011 Segnala Inviato 22 Aprile 2011 Su questo non c'è dubbio, però, se ci si vuole divertire tutti, questo problema va affrontato non ogni volta che si combatte, ma quando si creano i PG e un giocatore propone di fare il tank cagasotto. Se tutti rispondono: "guarda che così ti diverti solo tu" salta tutto. Se gli altri lo accettano, dovranno trovare una strategia per affrontare gli avversari sapendo che il loro tank prima si butta in mischia, poi scappa. e se invece alcuni sono d'accordo e altri no? Chi non è d'accordo rimane fuori? Chi è d'accordo rimane fuori? Ci vuole il plebiscito popolare per fare un pg particolare? E se il master chiede di fare i pg senza sapere quello che fanno gli altri? E se il master dice ai giocatori di fare il pg che preferiscono? E se il giocatore che fa il pg comunica la sua idea solo al master? Oppure addirittura se la tiene per se? Ripeto: se ti fai un pg strambo, per un verso o per l'altro, sii pronto a subire le conseguenze della tua interpretazione. Nel caso particolare, la questione è anche spinosa: per quanto io possa cercare di accettare un pg del genere, prima o poi il problema si pone, specie quando sei l'unico tank del gruppo. Ripeto che pretendere che il gruppo si adatti al proprio personaggio vuol dire limitare gli altri nell'interpretazione. E una interpretazione che vuole costringere gli altri ad adattarsi per non avere i risvolti negativi del proprio personaggio, non è una buona interpretazione. Non è possibile che un chierico debba sprecare centinaia di pf in cure solo per parare sberle un po' più forti. Un guerriero con 150 pf, che è sceso a 90 e si becca 45 danni di critico, sta ancora benissimo. Se questo implica che scappi, per impedirlo l'unico modo è che il chierico vada avanti ad azioni preparate, che non è nemmeno detto che funzionino visto che deve saper valutare le ferite. E un chierico ha anche altro da fare che star lì a fare la baby sitter a un tank inefficiente e problematico. Spiegami come si divertono gli altri giocatori in un gruppo in cui a ogni combattimento c'è il timore che il tank scappi prima di tirare anche un solo colpo e che si devono fare pippe mentali per impedirlo, e sprecare risorse che impiegherebbero meglio per finire il combattimento molto più rapidamente. Ribadisco che un pg del genere verrebbe mollato, dai miei pg, al primo momento utile.
robyfc Inviato 22 Aprile 2011 Segnala Inviato 22 Aprile 2011 in ogni caso, essere ridotti a 1/3 dei pf non vuole assolutamente dire che si è con le ossa rotte e maciullato, non diciamo baggianate, per favore. Se hai 150 pf e sei a 50 pf, non sei di certo maciullato. Anche perchè le meccaniche non parlano assolutamente di effetti collaterali in questo senso. Terzo, non è il gruppo che si ritira. E' il guerriero che scappa perchè ha paura. ... allora soprattutto nell'esempio che tu hai citato, signifa che un pg ha preso 100 pf.... ovvero colpi che avrebbero ucciso 20 popolani... secondo te è bello fresco e arzillo? state continuando a parlare di "meccaniche di gioco" che in questo contesto stridono con il discorso, visto che si parla di "ruolare" noi nel nostro gruppo avevamo un pg che era stato soprannominato "il camuffo" perchè appena c'era da combattere, spariva... non è mai stato un problema e ci siamo sempre divertiti Combattere fino alla morte senza ritirarsi mai non è una buona strategia. Specie se dietro hai un gruppo che non sa impedire la tua morte. Ma nemmeno scappare a gambe levate per un graffio in più. non ho mai detto che sia una buona strategia, ma lui fa così.... D&D è un gioco di "ruolo" non di "strategia", non "da tavolo"... forse queste cose non le avete vissute... nella 1° edizione c'erano così tanti buchi nelle regole, che si andava tutto a braccio, ma non per questo era meno divertente, perchè erano le caratterizzazioni dei personaggi a far andare avanti il gioco, non le regole... si sono state tantissime sessioni in cui neanche tiravamo un dado...è questo il ruolo se poi ci volete convincere che D&D è un gioco di strategia e l'unica cosa che conta è mettersi nella posizione giusta per fare l'attacco di opportunità, beh è un altro discorso
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