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Il miglior gioco in assoluto


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E' proprio sul regolamento che voglio soffermarmi (intendo il regolamento di D&D terza edizione e pathfinder perchè D&D quarta edizione è tutta un'altra cosa, peggiore ovviamente).

Secondo me D&D non ha il pregio di avere il regolamento migliore. Sicuramente buono ma non il migliore. Tuttavia è il migliore per quanto riguarda il rapporto tra giocabilità e realismo. Questo, unito al fatto che si può fare praticamente qualsiasi cosa (e non solo con la fantasy ma proprio con gli strumenti messi a disposizione nei vari manuali) cosa significa?

Secondo me....si riassume tutto dicendo:

MIGLIOR REGOLAMENTO COME RAPPORTO TRA GIOCABILITA' E REALISMO

+

POSSIBILITA' DI FARE QUALSIASI COSA (SI HANNO GLI STRUMENTI PER FARLO)

=

MIGLIOR GIOCO DI RUOLO IN ASSOLUTO.

E' forse vera questa cosa? che ne pensate?

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Il regolamento ha gravissime pecche sia a livello di giocabilità che di realismo e ammesso tu possa fare tutto non è certo grazie al regolamento, che anzi spesso ti ostacola, ma al master che si inventa le cose. In compenso è bella la fluffa, le ambientazioni e la grande disponibilità di materiale e queste cose lo rendono il mio preferito (nelle varie edizioni).

Quanto al più bello in assoluto non ha alcun senso parlarne perché dipende da cosa si cerca in un gioco in quel momento (e anche dai giochi che si conoscono).

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Di quali pecche stai parlando?

Poi è vero che dipende da cosa stai cercando ma io vedo dei miei amici per esempio che quanto poi dicano che bello che è mondo di tenebra, vampiri, maghi e licantropi...alla fine tornano sempre a giocare a D&D. Io stesso ho provato vari giochi alternativi (mondo di tenebra, HARP, mythos, i super-eroi della marvel) ma mi sono accorto che nessuno è al livello di D&D terza edizione / pathfinder.

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Quanto al più bello in assoluto non ha alcun senso parlarne perché dipende da cosa si cerca in un gioco in quel momento (e anche dai giochi che si conoscono).

Concordo, dipende moltissimo dal gruppo e anche dal tipo di campagna che si vuole impostare.

A mio avviso una pecca del gioco è che punta moltissimo sul combattimento, le varie opzioni per il personaggio non bilanciatissime, la bassissima mortalità per i giocatori che porta costantemente ad alzare il tiro, il sistema magico e gli incantesimi che non sono il top. (Naturalmente tutto imho).

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Vero ma la discussione è proprio questa. Ma questi vari aspetti lo rendono migliore delgli altri?

Citando una delle cose che avete detto...."i personaggi non bilanciatissimi" per esempio sono da ritenere una buona scelta in quanto comunque dimostrano una realtà nelle cose o non rendono D&D terza edizione / pathfinder migliore degli altri giochi....

e ancora "la bassissima mortalità" è un qualcosa che non rende il gioco migliore degli altri o ne innalza il livello in quanto lo rende più giocabile?

E' in questa direzione che volevo dirigere la discussione....

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La risposta sarà sempre e solo: Dipende cosa stai cercando....

Il meglio/peggio è soggettivo...non si riuscirà MAI a fare una valutazione obbiettiva su questo argomento...

Tu scrivi:

MIGLIOR REGOLAMENTO COME RAPPORTO TRA GIOCABILITA' E REALISMO

+

POSSIBILITA' DI FARE QUALSIASI COSA (SI HANNO GLI STRUMENTI PER FARLO)

=

MIGLIOR GIOCO DI RUOLO IN ASSOLUTO.

Realismo??? è molto più realisti Sine Requie o Cthulhu, lì almeno i PG sono "normali" e non eroi...

Fare qualsiasi cosa??? Dipende come e quanto applichi delle regole...

Miglior GdR??? A me piace moltissimo, ma me ne piacciono anche altri...Mi piace fare il PG in D&D 3.5, il DM in 4.0 e in Sine Requie...

Son convinto che non esista il GdR universalmente perfetto...credo invece che esista il miglior GdR per una persona, nel tuo caso è D&D 3.5, per altri può essere D&D altra versione o Sine Requie o Cthulhu...

Come detto all'inizio: Dipende cosa stai cercando.... ;) ;) ;)

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Aspetta, io non voglio valutare i manuali di D&D terza edizione ma la sua filosofia.

Mettiamola così un gioco (senza nome, un gioco qualsiasi) che ha un buon regolamento e mette in primo piano una buona combinazione di giocabilità e realismo è migliore degli altri?

Il tuo esempio....Cthulhu che ha invece optato più per il realismo che per la giocabilità nel senso che dopo qualche sessione puoi già essere morto perchè impazzisci...questa sua politic lo rende migliore di un gioco il cui regolamento è un esatto compresso tra giocabilità e realismo?

La mia è una questione filosofia che si astrea dal D&D ma considera la sua filosofia più che il D&D come gioco reale.

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Guarda che la filosofia di Ctulhu e Sine Requie è molto più realistica.

In Sine Requie i PG sono spinti ad interpretare, e a tentare d'evitare gli scontri, perchè combattendo si muore.

Dici che è poco giocabile e facilita il rischio di perdere il proprio personaggio?

Vero, ma anche questo fa parte del gioco. Se si vuole un'ambientazione realistica, ci si deve comportare in modo realistico.

D&D come gioco mi piace, ma non lo definirei proprio come realistico.

Con filosofia di D&D non so cosa tu intenda, è un termine troppo astratto.

E qui mi bastono perchè anch'io ho scritto "filosofia" di Ctulhu e Sine Requie, infelice scelta di termine.

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la risposta non cambia. Il problema, anche spostato sulla "filosofia" di gioco, rimane quello. Dipende da cosa cerchi. Che dnd sia un esatto equilibrio fra giocabilità e realismo è indimostrabile. Io per esempio adoro un gioco come paranoia che non ha nulla di realistico, ma è divertentissimo da giocare. Così come toons. Non esiste un regolamento o un gioco migliore. Sine requie, chtulhu, toon, paranoia, cani nella vigna, mage, dnd, map, killer, runequest, avventure in prima serata, conan d20, barbarian, ars magica, true20, rift, sono tutti giochi che hanno il loro perchè e che vanno incontro a diverse esigenze. Il migliore non esiste.

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Sine requie, chtulhu, toon, paranoia, cani nella vigna, mage, dnd, map, killer, runequest, avventure in prima serata, conan d20, barbarian, ars magica, true20, rift, sono tutti giochi che hanno il loro perchè e che vanno incontro a diverse esigenze. Il migliore non esiste.

nn immaginavo dell'esitenza di così tante alternative O_O

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nn immaginavo dell'esitenza di così tante alternative
e non le ha dette tutte!! ;-)

Per tornare al topic, non esiste il concetto di migliore in assoluto per le cose (al limite puoi fare una statistica o una votazione), figuriamoci per un gioco.

Quandi parli di realismo nel regolamento stai dicendo che è "reale": non morire dopo una caduta da 100 metri o camminare nella lava (senza uso di magia), non poter effettuare colpi mirati, non potersi attaccare nello stesso istante, ammettere una progressione "improvvisa" (grazie al livellamento) e magari scollegata da ciò che è stato fatto? :oops:

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A me sinceramente pare un discorso campato per aria. Non nego che D&D possa essere il tuo preferito, ma magari io considero più reale e meglio sviluppato "Le magiche avventure dei fratelli di fra ****o da velletri" e nessuno potrà rispondermi, visto che è solo una questione di gusti.

Se posso aggiungere una cosa, IMHO parlare di "Realismo" in un gioco di ruolo è stupido: Se fosse troppo realistico, a sto punto vado direttamente a divertirmi fuori

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Di quali pecche stai parlando?

di giocabilità ci sono sbilanciamenti, save or die, incantesimi fallati e confusi, abilità inutili, etc di realismo ci sono i PF, alcuni prerequisiti per entrare nelle CdP, poter fare TS riflessi da addormentati, etc

Citando una delle cose che avete detto...."i personaggi non bilanciatissimi" per esempio sono da ritenere una buona scelta in quanto comunque dimostrano una realtà nelle cose o non rendono D&D terza edizione / pathfinder migliore degli altri giochi....

che piacciano o meno può dipendere dai custi ma che siano realistici o meno non ha senso visto che maghi&C non esistono, come non esistono livelli

e ancora "la bassissima mortalità" è un qualcosa che non rende il gioco migliore degli altri o ne innalza il livello in quanto lo rende più giocabile?

può essere, dipende a cosa vi riferite e dipende anche a che gioco volete giocare... se un fantasy eroico (come è) dove uccidete decine di nemici allora la mortalità deve essere bassa

Mettiamola così un gioco (senza nome, un gioco qualsiasi) che ha un buon regolamento e mette in primo piano una buona combinazione di giocabilità e realismo è migliore degli altri?

se la giocabilità è del tipo che voglio io e il realismo è del tipo che voglio io e la combinazione è buona secondo i miei parametri allora si. Ma sono tutte cose relative.

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Io ho sempre parlato di un compromesso tra realsimo e giocabilità
beh imho, un miglior compromesso sarebbe ottenuto con un sistema di avanzamento non a livelli e già con questa mia preferenza ti scardino la tua per il d&d.

Per giocabilità cosa intendi? Inoltre stai parlando di d&d o del d20 system?

e quanto questo elevi il gdr rispetto agli altri

Non l'ho capito, scusa, intendevi: "e quanto questo elevi il d&d rispetto agli altri gdr?"

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mi sembra che stiamo parlando di aria fritta

è un discorso troppo soggettivo per dire "è il migliore in questo"

al massimo puoi aprire un topic e dire "per me D&D 3.5 è migliore perchè..." ma non dire che è il miglior gioco in assoluto perchè è troppo soggettivo e opinabile

Infatti continuo a ripetere che non sto parlando di D&D 3.5 ma della sua filosofia che chiunque potrebbe applicare ad un gioco completamente diverso!

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  • Supermoderatore

Infatti continuo a ripetere che non sto parlando di D&D 3.5 ma della sua filosofia che chiunque potrebbe applicare ad un gioco completamente diverso!

Nel primo post del topic hai richiesto il parere degli utenti sulla tua affermazione, che esalta il regolamento in quanto eccellente connubio tra giocabilità e realismo. In questo senso, la tua equazione non è necessariamente condivisibile da tutti. Per alcuni potrebbe essere più importante la giocabilità del realismo, per altri potrebbe valere il contrario. Oltretutto si potrebbe sindacare sul concetto di realismo di un GdR: equivale all'avere un sistema che gestisca ogni minuzia per poterlo rendere reale (vedi Rolemaster), o semplicemente all'evitare paradossi e/o mantenere la sospensione dell'incredulità (come potrebbe fare un qualsiasi buon DM/narratore in un RpG WoD oppure in AD&D)?

In ogni caso D&D 3.5 è lontano dall'avere un buon regolamento (e anche PF non ha migliorato troppo le cose). I problemi fondamentali sono il deterioramento del gioco ai livelli alti, e l'esistenza di numerosi "bug" facilmente sfruttabili e che richiedono una certa esperienza del DM per poter essere gestiti.

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Nel primo post del topic hai richiesto il parere degli utenti sulla tua affermazione, che esalta il regolamento in quanto eccellente connubio tra giocabilità e realismo.

Ad ogni modo, la tua equazione non è necessariamente condivisibile da tutti. Per alcuni potrebbe essere più importante la giocabilità del realismo, per altri potrebbe valere il contrario. Oltretutto si potrebbe sindacare sul concetto di realismo di un GdR: equivale all'avere un sistema che gestisca ogni minuzia per poterlo rendere reale (vedi Rolemaster), o semplicemente all'evitare paradossi e/o mantenere la sospensione dell'incredulità (come potrebbe fare un qualsiasi buon DM/narratore in un RpG WoD oppure in AD&D)?

In ogni caso D&D 3.5 è lontano dall'avere un buon regolamento (e anche PF non ha migliorato troppo le cose). I problemi fondamentali sono il deterioramento del gioco ai livelli alti, e l'esistenza di numerosi "bug" facilmente sfruttabili e che richiedono una certa esperienza del DM per poter essere gestiti.

Certo, si parla di opinioni: la mia equazione OVVIAMENTE non è condivisibile da tutti così come OVVIAMENTE non è condivisibile da tutti che D&D non abbia un buon regolamento.

Non è che l'opinione di qualcuno sia più importante delle altre, questo è logico e scontato.

Sinceramente non vedo differenze tra la sua filosofia e quella di quasi ogni gioco di ruolo

Per esempio vuoi dirmi che un gioco dove per esempio un singolo colpo di arma da fuoco può freddarti non penda molto di più verso il realismo che la giocabilità?

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