fenna Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Ora il problema così posto, per come la vedo io, è in realtà legato a quello che per me, è stato un vero mito del nostro Hobby: il gioco adatto al gruppo di gioco che, una volta trovato, diventa il gioco. Per quello che mi riguarda ho trovato molte più soddisfazioni in più giochi per differenti serate, così se voglio avere esperienza di una storia tragicomica gioco a FIASCO, horror in stile Neverwhere? Non cedere al sonno; una coppia in crisi? Dubbio; Pulp in stile indiana Jones? Lo spirito del secolo; ecc ecc Per farla breve, non solo sono daccordo che non esistano gdr perfetti in termini assoluti, ma credo fortemente che partendo da questo assunto sia necessario ripensare all'approccio al nostro gioco preferito, o meglio: io ne ho sentito la necessità migliorando di molto la qualità delle serate passate a giocare, quindi lo consiglio
simone_pg Inviato 29 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Ora il problema così posto, per come la vedo io, è in realtà legato a quello che per me, è stato un vero mito del nostro Hobby: il gioco adatto al gruppo di gioco che, una volta trovato, diventa il gioco. Per quello che mi riguarda ho trovato molte più soddisfazioni in più giochi per differenti serate, così se voglio avere esperienza di una storia tragicomica gioco a FIASCO, horror in stile Neverwhere? Non cedere al sonno; una coppia in crisi? Dubbio; Pulp in stile indiana Jones? Lo spirito del secolo; ecc ecc Per farla breve, non solo sono daccordo che non esistano gdr perfetti in termini assoluti, ma credo fortemente che partendo da questo assunto sia necessario ripensare all'approccio al nostro gioco preferito, o meglio: io ne ho sentito la necessità migliorando di molto la qualità delle serate passate a giocare, quindi lo consiglio In base a come si sta evolvendo la cosa io direi "il miglior gioco fantasy in assoluto" e poi "il miglior gioco horror in assoluto" e ancora "il miglior gioco contemporaneo in assoluto" e via dicendo....
fenna Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Simone, sinceramente io non sarei per fare una distinzione legata al genere lettario, sarei per dire che ci sono giochi differenti che danno esperienze di gioco differenti, quindi meglio chiedersi: che esperienza di gioco voglio provare questa sera? Quale è il gioco che più mi può dare una mano per ottenerla?
Aleph Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 ti correggo ancora: "il MIO miglior gioco fantasy" "il MIO miglior gioco horror" e così via. è totalmente soggettivo.
simone_pg Inviato 29 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Ma è chiaro che poi ognuno ha dei gusti diversi giustificabili in 1000 modi tutti e mille validi...ma bisogna pur trovare un metro di giudizio, no?!
Aleph Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 sarebbe come valutare se sono più buone le pere o le mele. c'è a chi piace le prime, a chi le seconde, a chi entrambe. non ha senso. l'unica cosa che puoi valutare sono i vari fattori del tipo: come sono state trattate, se hanno roba chimica pericolosa dentro, se il loro prezzo è abbordabile, se il fruttivendolo te te tira dietro o te le porge su un vassoio d'argento. ah, e anche quante varietà ne puoi trovare di ciascuna, volendo. ma non quali sono le più buone, non ha senso. ed è quello che sto cercando di dire da una decina di post.. puoi trovare tutti i metri di giudizio che vuoi, ma sono i TUOI metodi di giudizio. se per te è importante il realismo, lo metterai più in alto, se per altri è più importante l'epicità metterà quello come valore principale. è possibile, volendo (ma in maniera molto difficile, inesatta e probabilmente influenzata anch'essa dal tuo punto di vista), dare un "voto" da 1 a 10 ai vari fattori, ma non è un voto qualitativo, ma quantitativo: quanto di quel tratto è presente nel gioco. non significa che sia meglio o peggio di un'altro. a qualcuno può piacere la semplicità di alcuni giochi, altri adorano la complessità di rolemaster (giusto l'esempio più esplicativo). non puoi mettere a priori quale gioco è migliore di quale altro!
fenna Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Aleph Io non credo che tutto sia soggettivabile, anzi credo che esistano giochi che fanno dei "lavori" - leggasi precedente intervento mio per capire - meglio di altri. Il primo metro di giudizio per me è: fa quello che promette? Ha regole che aiutino a fare quello che promette? Se si è un buon gioco, se no invece è un gioco brutto. Altrimenti il rischio è che nel calderone tutti i giochi siano identici e non ci possano essere dei metri di giudizio validi, ne tantomeno dei parametri di critica per tentare di migliorare: il che sarebbe veramente mooolto male per tutti.
Aleph Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Aleph fa quello che promette? Ha regole che aiutino a fare quello che promette? Se si è un buon gioco, se no invece è un gioco brutto. cosa ti fa capire cosa promette di un gioco?
simone_pg Inviato 29 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Ma infatti come dicevo all'inizio sarebbe bello stabilire dei criteri di giudizio su cui basarsi per valutare un qualsiasi gioco di ruolo. Una sorta di pagella con varie voci...
fenna Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Aleph Quello che mi scrivono nella premessa del manuale: se c'è scritto storie di intimo orrore, mi aspetto regole che diano una mano a sviluppare temi e gioco di intimo orrore; se c'è scritto storie investigative, mi aspetto che ci siano regole che aiutino a sviluppare i meccanismi tipici delle storie investigative; se c'è scritto tragedie cavalleresche nel profondo nord mi aspetto che sia quello ecc ecc.
thondar Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 Il primo metro di giudizio per me è: fa quello che promette? secondo me invece è: fa qualcosa? perché anche se fa qualcosa senza avermelo promesso lo valuto positivamente, nonostante la difficoltà che avrà l'utenza a scovarlo e l'eventuale delusione se avesse promesso qualcosa che poi non fa
fenna Inviato 30 Maggio 2011 Segnala Inviato 30 Maggio 2011 thondar Non saprei, io invece direi che forse è pure peggio. Se un gioco non deve fare nulla di particolare o peggio ancora "ci si fa tutto", io ci vedo il grosso problema di fondo che, nel primo caso non si aveva idea di cosa si è proposto alla clientela, nemmeno che tipo di esperienza quel gioco poteva dare, altrimenti che paura c'è nel dire "sto gioco fa questo"? Nel secondo caso c'è il fatto di essere convinti sul serio che con quel gioco ci si fa di tutto, il che è, come sai bene, assolutamente impossibile, a meno di intendere "tutto" come generi letterari appunto, ma come ho scritto in precedenza, per come la vedo io, parlando di giochi di ruolo è necessario parlare di esperienze che il gioco da, altrimenti il rischio è che si parli di letteratura. Poi ci sono altri parametri che vedo fondamentali: - il testo del manuale è chiaro? Ci sono errori di composizione della frase? Il testo è troppo arzigogolato per essere facilmente comprensibile? (per capirci la mia vita col padrone nella versione originale soffriva di un testo molto di colore, ma complesso da leggere, nella versione italiana infatti è stato reso maggiormente leggibile) - le procedure di gioco sono chiare? -> procedure di gioco = chi fa cosa -> con chi si intende tutti i partecipanti alla sessione di gioco - ci sono esempi illustratori completi e calzanti per fare capire chiaramente cosa i partecipanti debbano fare durante la sessione e quando? Poi ci sono i parametri "Tipografici" che comunque reputo secondari, ma importanti: - il libro è facile da leggere? Il layout stanca alla vista? Il font scelto è chiaro e sufficientemente grande da essere "ergonomico"? - gli indici sono chiari, corretti e di facile consultazione? (questa è forse la più importante del lotto) - la copertina è a prova di gioco? cioè è realizzata con materiali e tecniche atte a mantenere l'integrità del prodotto durante gli anni? Ad esempio un problema del Color è che può piacere o meno, così come il gioco stesso può piacere o meno, ad esempio a me piace molto il color di La Mia vita col Padrone, ma non mi piace per nulla fare da padrone, mi trovo a disagio nella posizione del padrone: io tizio a cui invece La Mia vita col Padrone piace da matti potremmo dare dei giudizi differenti sul cosa ci piace, ma entrambi dovremo concordare che le regole di LMVCP funzionano per il loro scopo. Il che significa che in una eventuale recensione o classifica io e tizio daremo giudizi differenti, probabilmente il mio sarà più basso, ma nel contenuto probabilmente saranno simili, per i parametri valutanti le regole del gioco.
Aleph Inviato 30 Maggio 2011 Segnala Inviato 30 Maggio 2011 questi sono esattamente tutti i fattori che intendevo nei miei post precedenti come "oggettivi", ed è per questo infatti che mi sono irritato quando la discussione non faceva che andare nella direzione del "a me piace di più quello e quindi è il migliore..." secondo questi dati, è possibile fare una scaletta di giochi di ruolo "migliori" nel senso di prodotto, e non di sensazioni e pareri.
simone_pg Inviato 30 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 30 Maggio 2011 Mi sembra di aver capito dai vari interventi che D&D terza edizione non è considerato il miglior gioco in assoluto. Ora però faccio un'osservazione / una domanda provocatoria: Come mai il regolamento base di D&D terza eduzione è l'unico che è stato preso come base per costruire altri giochi? Faccio degli esempi: lo stesso Pathfinder si basa sulle regole di D&D terza edizione, True20 (per chi lo conosce) è una rielaborazione delle regole di D&D terza edizione e potrei citarne tantissimi altri. Alcuni dichiarano chiaramente di essersi appoggiati all'Open game license altri invece dicono di essere nuovi ma in realtà si vede chiaramente che nascondono elementi presi da D&D terza edizione. Non è forse che un sistema così solido fa gola a molti per creare un nuovo gioco e quindi in molti si ispirano ad esso? Altra provocazione: sinceramente non credo che ci saranno mai giochi basati sul regolamento base di D&D quarta edizione.
Steppenwolf Inviato 30 Maggio 2011 Segnala Inviato 30 Maggio 2011 Come mai il regolamento base di D&D terza eduzione è l'unico che è stato preso come base per costruire altri giochi? Per questioni di marketing e di brand. In altre parole per vendere di più basandosi sull'associazione fra D&D ed il D20 System. Essendo poi il gioco distribuito come OGL era normale che molti saltassero sul carro del vincitore per cercare di arrivare prima.
simone_pg Inviato 31 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 31 Maggio 2011 Per questioni di marketing e di brand. In altre parole per vendere di più basandosi sull'associazione fra D&D ed il D20 System. Essendo poi il gioco distribuito come OGL era normale che molti saltassero sul carro del vincitore per cercare di arrivare prima. Altra provocazione: allora perchè non è tecnica comune di tutti i giochi fare una open game license (OGL) in modo da vedere e diffondere maggiormente il proprio prodotto?
Steppenwolf Inviato 31 Maggio 2011 Segnala Inviato 31 Maggio 2011 Perchè non tutti i giochi possono essere semplificati. L'OGL la dai su contenuti ridotti e molti giochi hanno un sistema tarato sul gioco stesso oppure talmente semplice che praticamente regaleresti il gioco. Di alcuni giochi comunque le SRD sono presenti.
thondar Inviato 31 Maggio 2011 Segnala Inviato 31 Maggio 2011 Altra provocazione: sinceramente non credo che ci saranno mai giochi basati sul regolamento base di D&D quarta edizione. La 4° non ha un regolamente liberamente riproducibile quindi difficilemnte ci saranno molti giochi basati su tale regolamento, però star wars e gamma world lo sono. Altra provocazione: allora perchè non è tecnica comune di tutti i giochi fare una open game license (OGL) in modo da vedere e diffondere maggiormente il proprio prodotto? perché permette ad altre aziende di fargli concorrenza, quindi sono tecniche di vendita diverse
simone_pg Inviato 31 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 31 Maggio 2011 La 4° non ha un regolamente liberamente riproducibile quindi difficilemnte ci saranno molti giochi basati su tale regolamento, però star wars e gamma world lo sono. Appunto...e perchè è stata fatta questa scelta diversa ovvero un regolamento "chiuso"???
SinConneri Inviato 31 Maggio 2011 Segnala Inviato 31 Maggio 2011 Come mai il regolamento base di D&D terza eduzione è l'unico che è stato preso come base per costruire altri giochi? Aldilà dei diritti d'autore, forse perché altri gdr sono troppo "personalizzati" o forse perché la "copiatura base" è fatta così bene che non si scova (come in molte tesi di laurea). E comunque questa cosa non è di per sé propriamente vera, vedasi girsa ed harp che riprendono in versione light role master; oppure stormbringer, cthulhu, rune quest che si ispirano al base (d%). Se parliamo di d20 system è una cosa, del sistema d20 applicato al d&d 3. è un'altra. Ad esempio pur ritenendo la 3.5 abbastanza valido come prodotto in sé, "applicato" a cthulhu lo trovo infimo. Sperando di ricongiungermi alla piega che ha preso il topic, credo che un gioco alla base deve far divertire e, pur nella speranza di una cultura al divertimento, resta molto soggettivo come giudizio, giudizio che può variare non solo con l'esperienza maturata sul campo ma anche all'età anagrafica del giocatore (ad esempio il materiale del vecchio d&d italiano pur reputandolo un prodotto inferiore alla 3.5, lo consiglio ai "più giovani"). Poi possiamo parlare di giudizi "oggettivi" su quantità, qualità, reperibilità, costo del materiale prodotto, e magari dare i voti o le preferenze, come ho visto in altri forum o siti di giochi, ma il gioco in sé, ovvero la sua valutazione non può prescidere dall'elemento soggettivo ed esperenziale. Un esempio: a pelle preferisco gdr con ambientazione fantasy e se anche mi presenti un prodotto "valido" gdr con chiave fantascientifica te lo sottovaluto (e se mi ci fai giocare, mi emozionerà sicuramente meno).
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