simone_pg Inviato 15 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 15 Aprile 2011 no questo lo stai dicendo tu per me un insulto non fa danni e i pf non sono "la quantità di insulti assorbibili" A parte il fatto che non l'ho detto io e se leggi come ho iniziato il topic lo capisci: "Vorrei chiarire un aspetto che ritengo importante: i punti ferita. Ho sempre sostenuto che i PF rappresentano la resistenza al danno che ha un personaggio prima di morire. Tuttavia nelle ultime discussioni mi è stato detto che i PF rappresentano varie cose come: 1) la fortuna 2) l'intervento degli dei 3) la quantità massima di insulti che si possono ricevere 4) la fatica 5) schivate ....è veramente così? Sul serio qualsiasi cosa alla fine va ad agire sui punti ferita?" ...ho solo riassunto quello che era emerso da altre discussione e da altre persone per vedere come fosse la faccenda....tutto qua.
D@rK-SePHiRoTH- Inviato 15 Aprile 2011 Segnala Inviato 15 Aprile 2011 Se le parole di incoraggiamento del condottiero possono alzare i PF, non vedo perché un insulto non li possa abbassare. Si potrebbe creare una Home Rule del tipo "punti ferita temporanei negativi", e farli funzionare in modo che se ne hai 10 (ad esempio) diventi incapace di combattere quando sei a 10 e non a 0 (però non stai morendo realmente, è che non ce la fai più). Si potrebbe addirittura ampliare per descrivere in maniera più generica lo "stress"
simone_pg Inviato 15 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 15 Aprile 2011 Se le parole di incoraggiamento del condottiero possono alzare i PF, non vedo perché un insulto non li possa abbassare. Si potrebbe creare una Home Rule del tipo "punti ferita temporanei negativi", e farli funzionare in modo che se ne hai 10 (ad esempio) diventi incapace di combattere quando sei a 10 e non a 0 (però non stai morendo realmente, è che non ce la fai più). Si potrebbe addirittura ampliare per descrivere in maniera più generica lo "stress" Esatto! Io proporrei un manuale del tipo "stress e insulti in D&D quarta edizione", anche non ufficiale ma come home rules!
Aleph Inviato 15 Aprile 2011 Segnala Inviato 15 Aprile 2011 c'è già, si chiama "Rolemaster".. dai, ora stiamo esagerando, si rischia di cadere nel ridicolo.. D:
Steppenwolf Inviato 15 Aprile 2011 Segnala Inviato 15 Aprile 2011 In Rolemaster i punti ferita hanno altro significato: sono ferite minori e dolore fisico causato dai colpi. A 0 PF si sviene per iperalgia e poi si muore per shock corporeo oltre una certa soglia. Comunque sia mi pare che fintanto che si usa un sistema per gestire determinate grandezze che sono difficilmente quantificabili, l'approssimazione sia inevitabile: maggiori fattori da considerare implicano maggiore astrazione.
Aleph Inviato 15 Aprile 2011 Segnala Inviato 15 Aprile 2011 ...ciao sono Ironia, vuoi giocare con me? dicevo per scherzare, aggiungere un regolamento per gestire il morale del giocatore mi sembra fuori luogo per un gioco come D&D.. totalmente..
Steppenwolf Inviato 15 Aprile 2011 Segnala Inviato 15 Aprile 2011 avevo capito l'ironia, prevenivo ulteriori domande Comunque esistono anche regolamenti che gestiscono gli insulti Ovvio che concordo con te, d'altronde i PF hanno una certa definizione in D&D perchè D&D giustifica a posteriori gli effetti.
Aleph Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 più che altro si andrebbe ad impantanare il sistema aggiungendo regole pesanti e poco facili da usare, per questo ho citato Rolemaster.. mi chiedo se ci sia davvero qualcuno al mondo che tiene traccia dei punti fatica e calcola le penalità da essi derivati..
thondar Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 ....questo è il potere! se il potere lo hai inventato te non possono non piacertene gli effetti. Non hai capito Thondar: decine di frecce che trapassano DA PARTE A PARTE, di cui alcune NEL CRANIO. O__o bè, questo non è neanche D&D perché non ti dice mai cosa esattamente ti succede (cioè dove e come colpisce). Se tu decidi di descrivere il colpo come "trapassato nel cranio" è una tua scelta che evidentemente ti va bene. Non puoi dopo venire a dire che è ridicolo E poi fra "trafitto" e "mancato" ci sono sì dei gradi intermedi, ma fra "colpito" e "non colpito" no: un colpo di striscio ti ha sempre colpito, e un colpo che ti ha perforato solo il mantello ti ha comunque mancato. Alla fin fine, in situazioni del genere l'unica spiegazione soddisfacente è che una freccia ti "ferisca" comunque quando ti causa qualche danno. Magari sarà il tipico colpo di striscio alla spalla, ma niente altro giustifica in maniera plausibile (non realistica, plausibile) la perdita di vigore in seguito a un colpo a distanza. essere colpiti ma solo di striscio è una cosa normale che succedeva anche in realtà. Abrasioni, contusioni, ferite multiple, non sono scenari ridicoli neppure nel mondo reale, tantomeno in uno fantasy. Se poi parliamo di regole per come sono definiti i PF è possibilissimo che il dado indichi colpito (ovvero perdi PF) ma la descrizioni sia che la freccia non ti abbia toccato (anche in questo caso sarebbe una scelta tua). Se le parole di incoraggiamento del condottiero possono alzare i PF, non vedo perché un insulto non li possa abbassare. Si potrebbe creare una Home Rule del tipo "punti ferita temporanei negativi", e farli funzionare in modo che se ne hai 10 (ad esempio) diventi incapace di combattere quando sei a 10 e non a 0 (però non stai morendo realmente, è che non ce la fai più). Si potrebbe addirittura ampliare per descrivere in maniera più generica lo "stress" si potrebbe anche lasciare tutto come è in considerazione del fatto che se esistesse un tale potere provocherebbe scene ridicole solo una volta a campagna o giù di li e quindi non si giustifica la creazione di un nuovo impianto di regole per gestire questa situazione più unica che rara (e spesso giustificabile con la narrazione).
simone_pg Inviato 16 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 16 Aprile 2011 più che altro si andrebbe ad impantanare il sistema aggiungendo regole pesanti e poco facili da usare, per questo ho citato Rolemaster.. mi chiedo se ci sia davvero qualcuno al mondo che tiene traccia dei punti fatica e calcola le penalità da essi derivati.. A mio avviso non è ironia: visto che ci sono classi che curano incoraggiando gli alleati cosa c'è di strano se qualcuno invece fersice insultando? Alla fine si tratterebbe solo di aggiungere dei poteri a delle classi già esistenti che si basano su degli insulti. Non vedo la cosa fuoriluogo. Poi io Rolemaster non lo conosco ma conosco il suo fratello minore, H.A.R.P. Il vantaggio di tale gioco è che lì ogni cosa ha un senso compresi i PF. Tanto è vero che un singolo colpo può ucciderti senza effettivamente mandarti a zero o meno PF. Inoltre prima di essere risuscitato devono "curarti": una creatura con una spada piantata nel cuore anche se torna in vita muore subito dopo. Ogni cosa è pensate nel minimo dettaglio e tutti i tiri seguono una logica, c'è un'incredibile coerenza tra i tiri e quello che in-game si vuole fare cosa che non ho mai visto in nessun gioco di ruolo. Qual'è il problema? 1) Il primo sta nella creazione / avanzamento del personaggio: poichè non c'è nella di automatico (abilità di classe, PF, tiri salvezza, ecc.) gestire una creazione o un avanzamento può essere qualcosa di molto lungo e dispersivo nel senso che bisogna stare attenti a tutto e non si può trascurare nulla. Per assuro, gli stessi PF, TS o abilità nelle armi se non vengono assegnati punti non variano con i livelli. 2) Essendo molto realistico nei combattimenti è forse troppo complicato. Ovvero, oltre ai punti ferita un altro fattore che conta molto nei combattimenti sono quelli che io chiamo status: morente, svenuto, sanguinante, vari malus a varie cose e via dicendo. Cioè si rischia di trovarsi con un miliardo di status (ognuno dei quali ha una durata diversa) da gestire e spesso in questo ci si perde. Personalmente, preferisco un sistema con i classici PF che in realtà non rappresentano nulla ma è più snello e giocabile. Cerco H.A.R.P. (e ipotizzo ancora di più il suo fratello maggiore) per quanto realismo non li batte nessuno ma a fine sessione si ha mal di testa ogni volta... se il potere lo hai inventato te non possono non piacertene gli effetti. bè, questo non è neanche D&D perché non ti dice mai cosa esattamente ti succede (cioè dove e come colpisce). Se tu decidi di descrivere il colpo come "trapassato nel cranio" è una tua scelta che evidentemente ti va bene. Non puoi dopo venire a dire che è ridicolo No ragazzi stiamo travisando di brutto. Ma non "neanche D&D" ma neanche i giochi dei bambini dell'asilo nido si immaginano gente che corre, schiva e attacca con delle frecce piantate nel cranio. Come fa un master a permettere questo? Una freccia piantata nel cranio è morte certa! In D&D lo acconsento solo quando si scende a zero o meno punti ferita. Non mi metto a discutere nei videogiochi dove non esiste una logica ma nei giochi di ruolo è diverso! E' proprio questo che intendo quando dico che anche un gdr per quanto non si basa sulla realtà deve avere dei limiti!
Aleph Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 guarda, io sto tentando di trovare un gruppo che giochi a Rolemaster da una vita, non lo sto criticando, stavo solo dicendo che non è quello che cerco (e che cercano anche altri appassionati di D&D4) da questo gioco. è troppo complesso, troppo specifico, e così via. mi piace di più immaginarmi che quei danni fatti dal guerriero siano magari in parte anche psicologici da insulti (in minuscola parte), piuttosto che fare una regola per sapere esattamente quanti sono.
D@rK-SePHiRoTH- Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 si potrebbe anche lasciare tutto come è in considerazione del fatto che se esistesse un tale potere provocherebbe scene ridicole solo una volta a campagna o giù di li e quindi non si giustifica la creazione di un nuovo impianto di regole per gestire questa situazione più unica che rara (e spesso giustificabile con la narrazione). Sì ok il potere appare ridicolo anche a me, però l'idea dello stress che si accumula mi piace, anche se la vedo più adatta a un tipo di gioco differente.
Steppenwolf Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 L'idea dello stress sociale è già presente nel Fate System. Per il resto, in D&D era già difficile gestire le abilità sociali e quindi non lo vedo il gioco adatto. Vero è che con le sfide di abilità un grosso passo in avanti si è fatto.
simone_pg Inviato 16 Aprile 2011 Autore Segnala Inviato 16 Aprile 2011 L'idea dello stress sociale è già presente nel Fate System. Per il resto, in D&D era già difficile gestire le abilità sociali e quindi non lo vedo il gioco adatto. Vero è che con le sfide di abilità un grosso passo in avanti si è fatto. Introdurre un nuovo elementi non significa per forza complicare, si potrebbe cambiare il sistema in maniera che con semplicità preveda anche stress ed insulti. Ripeto al di là del mio esempio ridicolo che non voleva proporre un nuovo potere ma solo far vedere che potenzialmente può esistere, gli insulti (e quindi in un certo modo anche lo stress) potrebbero essere gestiti semplicemente come dei nuovi poteri da applicare alle classi esistenti e quindi non andrebbero a rendere più complicato il sistema di gioco. O in alternativa una nuova classe (tipo l'insultatore o magari un nome più interessante) con tutti poteri legati all'insultare le persoone, creando stress e problemi (danni) psicologici. Questa era l'idea di un eventuale manuale "stress e insulti in D&D quarta edizione"
II ARROWS Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 Può esistere anche in 3.5 sotto forma di talento...
Aleph Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 personalmente preferisco gestirmi lo stress sociale più con il ruolo che con le regole.. certo però bisogna che il giocatore riesca a rappresentarlo.
Blackstorm Inviato 16 Aprile 2011 Segnala Inviato 16 Aprile 2011 Introdurre un nuovo elementi non significa per forza complicare, si potrebbe cambiare il sistema in maniera che con semplicità preveda anche stress ed insulti. Di insulti non si muore. Non so chi ti abbia detto la vaccata che gli insulti fanno calare i pf, ma in ogni caso è una cosa che non ho mai sentito. Lo stress invece è regolato in maniera totalmente diversa. Aggiungere layer di complessità a un regolamento di per sè già abbastanza complesso, significa complicare le cose. Ripeto al di là del mio esempio ridicolo che non voleva proporre un nuovo potere ma solo far vedere che potenzialmente può esistere, gli insulti (e quindi in un certo modo anche lo stress) potrebbero essere gestiti semplicemente come dei nuovi poteri da applicare alle classi esistenti e quindi non andrebbero a rendere più complicato il sistema di gioco. O in alternativa una nuova classe (tipo l'insultatore o magari un nome più interessante) con tutti poteri legati all'insultare le persoone, creando stress e problemi (danni) psicologici. Questa era l'idea di un eventuale manuale "stress e insulti in D&D quarta edizione" Non esiste alcuna edizione in cui gli insulti provochino la morte o anche solo delle ferite. Non vedo perchè introdurre ridicolaggini dle genere.
DB_Cooper Inviato 18 Aprile 2011 Segnala Inviato 18 Aprile 2011 Ciao a tutti! L'urlo di un capo compagnia può incrementare i pf e qui ci siamo, sono d'accordo e sono felice. Gli insulti dell'avversario, al massimo, ti fanno incaxxare il doppio. Dovrebbero alzarteli i PF anziché abbassarteli. E anche qui parte la diatriba...motivo per cui un impianto regole dedicato a questo servirebbe solo a creare dissidi al tavolo, visto che per quanto vuoi essere fiscale, non può esistere un metro oggettivo di applicazione (visto che è già una forzatura di per sé). Non vedo perché non migliorare (al massimo) regole già presenti di suo: c'è Intimidire, per esempio. Come azione standard, normalmente, puoi far scappare un mostrino bloodied in certe condizioni... Si può fare una roba tipo (se proprio si vuole dare un approccio narrativo a una determinata situazione) che Intimidire come azione standard da un malus morale agli attacchi o una roba del genere... LA quarta è più flessibile di quanto appaia in tema di home rules e un piccolo intervento del genere pesa sicuramente molto meno di un impianto regolistico creato dal nulla che peraltro non sarà mai dotato di un'oggettività tale da risultare realmente fruibile.
II ARROWS Inviato 18 Aprile 2011 Segnala Inviato 18 Aprile 2011 No, perché quando sei incazzato non sei più concentrato ma l'opposto. Difatti i poteri da bardo danno penalità agli attacchi, alle difese. Quando si fanno dei danni, il potere specifica che incanali in quelle parole energia arcana. Inoltre quello che tu descrivi non è una home-rule, ma una regola prevista nel manuale che dà al master la gestione degli aspetti ruolistici con i vari bonus situazionali.
DB_Cooper Inviato 19 Aprile 2011 Segnala Inviato 19 Aprile 2011 Inoltre quello che tu descrivi non è una home-rule, ma una regola prevista nel manuale che dà al master la gestione degli aspetti ruolistici con i vari bonus situazionali. Infatti, come sai bene, mi diverto molto a gestire con piccoli bonus "morali" le situazioni...Le mie considerazioni critiche erano rivolte alla creazione di un impianto "dedicato" a questo scopo.
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