simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Infatti, come sai bene, mi diverto molto a gestire con piccoli bonus "morali" le situazioni...Le mie considerazioni critiche erano rivolte alla creazione di un impianto "dedicato" a questo scopo. Perfetto, quindi insulti e punti ferita sono due cose distinte. Ottimo. Allora vi dico: perché c'è chi pur di difendere D&D quarta edizione dice che i punti ferita corrispondono anche al grado massimo di insulti sopportabili?
thondar Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 perché c'è chi pur di difendere D&D quarta edizione dice che i punti ferita corrispondono anche al grado massimo di insulti sopportabili? se per insulti intendi quella cosa che ti fa perdere PF la risposta mi sembra ovvia
II ARROWS Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 A parte che gli insulti del bardo incanalano energia magica... A questo punto la cosa si rispecchia anche in tutte le altre edizioni... :asd:
FeAnPi Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Non c'è mai stato un senso nei PF alla D&D, né mai ci sarà. Poi, più un'edizione si fa astratta e più il problema si manifesta, e quindi in 4^ appare molto più che non nella 3.X, ma l'incoerenza c'è fin dal primo giorno in cui un d20 venne fatto rotolare per determinare l'esito di un attacco. Poi, riguardo al sostenere cose insostenibili -e poi negarle- pur di portare acqua al proprio mulino, direi che è lo sport più diffuso su internet. E uno dei più praticati al mondo.
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Scusate, ma ancora non è stato detto se questi maledetti insulti possono togliere o meno PF. C'è un giocatore o master esperto in grado di chiarire definitivamente la questione o è lasciata al caso/interpretazione personale?
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Non c'è mai stato un senso nei PF alla D&D, né mai ci sarà. Poi, più un'edizione si fa astratta e più il problema si manifesta, e quindi in 4^ appare molto più che non nella 3.X, ma l'incoerenza c'è fin dal primo giorno in cui un d20 venne fatto rotolare per determinare l'esito di un attacco. Poi, riguardo al sostenere cose insostenibili -e poi negarle- pur di portare acqua al proprio mulino, direi che è lo sport più diffuso su internet. E uno dei più praticati al mondo. Mi permetto di fare solo una piccola osservazione. In pathfinder (non so se quando parlavi di D&D includevi anche pathfinder) secondo me i PF vengono spiegati divinamente: "la capacità del personaggio di sopportare i colpi e la capacità del personaggio di trasformare un colpo letale in uno meno grave" che secondo me è una grande spiegazione e toglie ogni dubbio, non come in D&D quarta edizione che non è assolutamente chiaro cosa siano e come funzionino i PF: questo topic è aperto da svariate settimane e ancora non è chiaro se i PF rappresentino o meno la capacità di sopportare gli insulti... Cosa che io (LO AMMETTO!!!!) non ho ancora capito ma mi sembra di non essere l'unico: vedo molti interventi in questo topic opposti e quindi mi vien da pensare che la cosa non sia chiara. Almeno nelle precedenti edizioni di D&D ed ancora di più in Pathfinder c'era (e c'è) maggior chiarezza. A parte che gli insulti del bardo incanalano energia magica... A questo punto la cosa si rispecchia anche in tutte le altre edizioni... :asd: Ma scusa mi spieghi in che pagina di che manuale si usa l'espressione "insulti del bardo"? Anche perchè insulto che incanala energia magica = parole cosparse di magie = incantesimo. se per insulti intendi quella cosa che ti fa perdere PF la risposta mi sembra ovvia Dovresti spiegarti meglio perchè in questo casino non c'è nulla di ovvio...
Steppenwolf Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 No, non rappresentano la capacità di sopportare gli insulti. I PF in 4E sono quello che sono anche in 3.X ma anche la la risolutezza, la capacità di restare in piedi in battaglia, la fortuna e l'abilità. Sono in altre parole qualcosa di un po' più astratto della resistenza fisica.
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 No, non rappresentano la capacità di sopportare gli insulti. I PF in 4E sono quello che sono anche in 3.X ma anche la la risolutezza, la capacità di restare in piedi in battaglia, la fortuna e l'abilità. Sono in altre parole qualcosa di un po' più astratto della resistenza fisica. Il punto è proprio questo: non c'è chiarezza. Adesso DI NUOVO mi viene detto che i PF rappresentano anche la fortuna e sono sicuro che molte altre persone mi diranno che i PF non hanno nulla a che vedere con la fortuna (è già successo). Non si riesce proprio ad estrapolare una definizione che spiega chiaramente cosa sono i PF nella quarta edizione in maniera chiara (senza lasciare dubbi o interpretazioni) come invece è stato fatto per i PF in Pathfinder dove è chiarissimo quello che rappresentano i PF?
Steppenwolf Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Hit points (hp) measure your ability to stand up to punishment, turn deadly strikes into glancing blows, and stay on your feet throughout a battle. Hit points represent more than physical endurance. They represent your character’s skill, luck, and resolve—all the factors that combine to help you stay alive in a combat situation. Sostanzialmente la definizione è la medesima di Pathfinder. Poi non c'è bisogno di chissà quale chiarezza. I PF sono una regola, come i livelli, un astrazione di qualcosa. Nel caso è l'astrazione di una serie di fattori che nel combattimento fanno la differenza tra un uomo vivo ed uno morto.
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Sostanzialmente la definizione è la medesima di Pathfinder. Poi non c'è bisogno di chissà quale chiarezza. I PF sono una regola, come i livelli, un astrazione di qualcosa. Nel caso è l'astrazione di una serie di fattori che nel combattimento fanno la differenza tra un uomo vivo ed uno morto. Ma se hai appena detto che i PF includono anche la fortuna, adesso non puoi dire che hanno la stessa definizione che hanno in Pathfinder poiché in quest'ultimo la fortuna non viene neppure nominata e ti assicuro che in Pathfinder PF e fortuna sono due concetti distinti. Perdonami, non è una critica che rivolgo a te personalmente ma un'osservazione generica che faccio: ho come l'impressione (magari sbaglio) che qualcuno sia disposto a difendere concetti che non stanno né in cielo né in terra pur di dimostrare che D&D quarta edizione è fatto bene. Ed anche ammettendo che ci sia anche la fortuna di mezzo allora per coerenza dovresti darmi la possibilità di intaccare i punti ferita con la fortuna / sfortuna. "the factors that combine to help you stay alive in a combat situation " ovvero "i fattori (TUTTI) che ti aiutano a restare in vita durante un combattimento"...significa che se uno qualsiasi di questi viene a mancare i miei PF ne risentono. A questo punto una semplice distrazione come il canto di un uccello potenzialmente può distrarmi e quindi intaccare i punti ferita. Non è certo chiara la cosa...ci sono troppe possibili interpretazioni!
Steppenwolf Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 I punti Ferita non sono la fortuna pura e semplice. Sono la fortuna che il colpo invece di tagliarti la gola ti ha squarciato una spalla. O che un colpo al cuore in realtà è di striscio. Cioè quell'insieme di fattori che ti aiutano nel combattimento. Ed infatti il manuale dice "Hit points (hp) measure your ability to stand up to punishment, turn deadly strikes into glancing blows, and stay on your feet throughout a battle." I Punti ferita misurano la tua capacità di sopportare i colpi, far sì che fendenti mortali diventino colpi di striscio e restare in piedi attraverso una battaglia. Sono una pura e semplice astrazione di vari concetti. E lo sono sempre stati, dall'OD&D in poi. Peraltro giochi differenti possono comunque usare sfumature o regole differenti per i medesimi concetti.
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 I punti Ferita non sono la fortuna pura e semplice. Sono la fortuna che il colpo invece di tagliarti la gola ti ha squarciato una spalla. O che un colpo al cuore in realtà è di striscio. Cioè quell'insieme di fattori che ti aiutano nel combattimento. Ed infatti il manuale dice "Hit points (hp) measure your ability to stand up to punishment, turn deadly strikes into glancing blows, and stay on your feet throughout a battle." I Punti ferita misurano la tua capacità di sopportare i colpi, far sì che fendenti mortali diventino colpi di striscio e restare in piedi attraverso una battaglia. Sono una pura e semplice astrazione di vari concetti. E lo sono sempre stati, dall'OD&D in poi. Peraltro giochi differenti possono comunque usare sfumature o regole differenti per i medesimi concetti. Infatti non ho detto che sono solo la fortuna. Ammettendo anche che siano formati da più fattori (tra cui la fortuna)...se questa viene a mancare (solo la fortuna) io non muoio (perchè i PF non sono solo fortuna) ma comunque i miei PF vengono intaccati in quanto uno dei fattori è la fortuna. Io sinceramente vedo di più la fortuna come il risultato del D20 per colpire (quante volte ho sentito "che fortuna" quando appare un 20 nel tiro di un dado) più che come un elemento che compone i PF (e quindi va direttamente a modificare il valore finale). Se fosse come dici tu, allora un personaggio particolarmente sfigato dovrebbe avere un qualche malus ai PF. Mi sembra una sorta di dire "sì la fortuna c'è nei PF" (così dice la definizione generale) ma allo stesso tempo "no, la fortuna non c'è nei PF" in quanto essere sfortunato non toglie PF. E poi ripeto quello che viene detto in Pathfinder "i PF misurano la resistenza ai colpi e la capacità di trasformare un colpo letale in un colpo meno grave" non mi sembra abbia nulla di astratto.
Steppenwolf Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 La regola ti dice che un personaggio ha una caratteristica chiamata PF che in combattimento vengono ridotti ogniqualvolta viene colpito, etc. Cosa sono i PF? Sono la capacità del personaggio di schivare i colpi, etc. Cosa c'entra il D20? Il D20 lo tira il giocatore, mica il personaggio. E se manco 20 volte a fila che c'entra la sfortuna? La descrizione degli effetti si fa a posteriori. Semplicemente ho fatto colpi perfetti ma l'altro li ha schivati tutti, etc. E comunque anche in D&D4 è la stessa identica cosa, ti ho anche citato il manuale. Trasformi un danno letale in un colpo di striscio. E sì , è astratto perchè è una misura a posteriori. Il colpo che ammazzerebbe un uomo normale, tu lo subisci perchè in realtà ti fa meno male. Questa è astrazione.
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 La regola dice che un personaggio ha una caratteristica chiamata PF che in combattimento vengono ridotti ogniqualvolta viene colpito, etc. Cosa sono i PF? Sono la capacità del personaggio di schivare i colpi, etc. Cosa c'entra il D20? Il D20 lo tira il giocatore, mica il personaggio. E se manco 20 volte a fila che c'entra la sfortuna? La descrizione degli effetti si fa a posteriori. Semplicemente ho fatto colpi perfetti ma l'altro li ha schivati tutti, etc. Non capisco perchè continui ad avvitarti su una regola astratta. Quello su cui io discuto è proprio questo: è una regola astratta, quindi interpretabile in diversi modi e che alla lunga può creare confusione non essendoci un modo univoco di definire questi PF. Confusione non nello stabilire quando e quanti PF sono stati inflitti ma su quello che nella realtà del gioco è accaduto (visto che potenzialmente tutto può essere PF). Dico solo che la quarta edizione di D&D non ha chiarito nel migliore dei modi quello che sono i PF, cosa che in altri giochi (come in Pathfinder) è stato fatto. Tutto qui.
Steppenwolf Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Nella realtà di gioco non esiste chiarezza su quello che è accaduto se non la descrivi. Tiri una spadata? cosa succede? Prima vedi se colpisci e poi descrivi. Le descrizioni sono conseguenza delle meccaniche. Non è un difetto, è una caratteristica.
simone_pg Inviato 28 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Nella realtà di gioco non esiste chiarezza su quello che è accaduto se non la descrivi. Tiri una spadata? cosa succede? Prima vedi se colpisci e poi descrivi. Le descrizioni sono conseguenza delle meccaniche. Non è un difetto, è una caratteristica. Infatti, su questo sono d'accordo con te: è una caratteristica del gioco. Il mio scopo era solo capire se esiste una vera chiara definizione di punti ferita o se la cosa va interpretata, tutto qua. Permetti solo di dire che anche in base alle varie risposte del topic ognuno tratta in maniera differente i PF...per carità caratteristica, non difetto.
Steppenwolf Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Alla fine sono un semplice indice meccanico che dà indicazioni di massima.
II ARROWS Inviato 28 Maggio 2011 Segnala Inviato 28 Maggio 2011 Ora, giusto perché non ho niente da fare ti chiedo: Come la descrizione di pathfinder giustifica la riduzione dei PF con la magia? Visto che si tratta solo di ridurre i colpi, né della resistenza del fisico.
Aleph Inviato 29 Maggio 2011 Segnala Inviato 29 Maggio 2011 non vedo quale sia il problema nel capire cosa sono questi dannatissimi punti ferita: rappresentano TUTTI i fattori che ti permettono di restare in piedi e subire meno danno. dall'addestramento per rendere i colpi meno letali alla forza di coriolis che devia la freccia. TUTTO. se sei il signore dei talponi puoi anche dire che i tuoi punti ferita sono rappresentati da una serie di talponi che si lanciano tra te e la spada nemica. te lo gestisci te, con che misura i tuoi punti ferita sono "composti", ma te lo gestisci in ruolo, vuoi per competenza o per fortuna o per qualsiasi altro modo. sono TUTTI questi fattori. ed il lancio del D20 al tiro per colpire sono altri fattori (magari evochi talponi dal nulla che non vanno ad intaccare la tua riserva di talpe che tieni in tasca, oppure un piccione si è appollaiato sulla testa dell'attaccante..). i tiri del dado dell'arma altri fattori ancora. ma non ci interessano descriverti quali essi siano, per il semplice motivo che sei tu a decidere come vanno le cose, in realtà. sono delle regole generiche, le descrivi come vuoi te, loro ti danno un bilanciamento (che in pathfinder per quanto descritto con precisione non ha il minimo senso), te ci metti il ruolo. non possono dirti anche cosa immaginare..
simone_pg Inviato 29 Maggio 2011 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2011 non vedo quale sia il problema nel capire cosa sono questi dannatissimi punti ferita: rappresentano TUTTI i fattori che ti permettono di restare in piedi e subire meno danno. dall'addestramento per rendere i colpi meno letali alla forza di coriolis che devia la freccia. TUTTO. se sei il signore dei talponi puoi anche dire che i tuoi punti ferita sono rappresentati da una serie di talponi che si lanciano tra te e la spada nemica. te lo gestisci te, con che misura i tuoi punti ferita sono "composti", ma te lo gestisci in ruolo, vuoi per competenza o per fortuna o per qualsiasi altro modo. sono TUTTI questi fattori. ed il lancio del D20 al tiro per colpire sono altri fattori (magari evochi talponi dal nulla che non vanno ad intaccare la tua riserva di talpe che tieni in tasca, oppure un piccione si è appollaiato sulla testa dell'attaccante..). i tiri del dado dell'arma altri fattori ancora. ma non ci interessano descriverti quali essi siano, per il semplice motivo che sei tu a decidere come vanno le cose, in realtà. sono delle regole generiche, le descrivi come vuoi te, loro ti danno un bilanciamento (che in pathfinder per quanto descritto con precisione non ha il minimo senso), te ci metti il ruolo. non possono dirti anche cosa immaginare.. Ma infatti io ho detto proprio che essendo tutto, sono un qualcosa che ogni giocatore/master interpreta diversamente, a differenza di altri sistemi dove i PF sono chiaramente una sola cosa. Ora, giusto perché non ho niente da fare ti chiedo: Come la descrizione di pathfinder giustifica la riduzione dei PF con la magia? Visto che si tratta solo di ridurre i colpi, né della resistenza del fisico. Pagina 198, manuale base di pathfinder: "i punti ferita hanno un duplice significato nel mondo di gioco: da un lato la capacità di sopportare sofferenze fisiche e tirare avanti, dall'altro la capacità di trasformare un brutto colpo in uno meno grave". come vedi non si tratta solo di ridurre il colpo rendendolo meno grave ma bensì anche di sopportare la sofferenza fisica in questo caso la magia. Mi sembra una cosa chiara e lineare, non soggetta ad interpretazioni personali.
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