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Inviato

Fai tu... se poi non vai giù abbastanza pesante ci penso io a rincarare la dose, Okk? :wink:

ok...ora però nn ho tempo..devo lavorare se no mi tagliano la gola, perchè ho postato sul fantasy..ma stasera dovrei riuscire a postare..a dopo


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Inviato

I poliziotti arrivarono velocemente, e dopo averlo ascoltato iniziarono i rilievi del caso, dopo aver firmato il verbale Mike salì su una volante e si diresse verso casa di Carrie con Nora, e quando arrivò dalla sua ex moglie capì perchè l'aveva sposata..nonostante l'arai svogliata e arrabbiata per l'arrivo della figlia, era sempre uno schianto anche adesso che aveva superato i quaranta. Mike fu veloce nel salutare la piccola, Carrie non lo invitò nemmeno dentro ma questo non lo stupì.

Quando rientrò a casa si rimise al lavoro, iniziò a cercare il significato di quel tatuaggio, pochi minuti di ricerche e scoprì che rappresentava la costellazione di Orione, il cacciatore secondo la mitologia greca, ucciso da Diana per averle ucciso un animale sacro, la costellazione rappresentava anche Osiride secondo gli egizi e c'era scritto che le antiche piramidi d'egitto erano allineate alle stelle che formavano la sua "cintura"..tutte notizie interessanti ma inutili...

Infine iniziò a ricercare sullo schedario se c'era qualche pregiudicato che tra i segni particolari annoverasse tatuaggi simili, erano in sette in totale due morti, tre ergastolani e due nomadi di cui si erano perse le tracce, tale Paul Mullen e una certa Sheila, c'erano due foto segnaletiche dei due e lei aveva due gambe cibernetiche, ma le foto erano di cinque anni prima quindi non avevano grande valore, cmq era un inizio...

Decise che era il caso di far indagini sui vari negozi di tatuaggi a partire dai bassifondi (due nomadi difficilmente si sarebbero fatti tatuare in uno dei negozi tutto stile e lustrini del centro, e poi si sapeva che i migliori tatuatori erano nei livelli sotterranei!

Non voleva però avere l'ufficialità della polizia dietro, meglio un'indagine coperta senza troppe scartoffie da preparare.

Per prima cosa telefonò in distretto, adducendo come scusa che era sconvolto dal fatto che avessero cercato di uccidere Nora avrebbe preso una settimana di ferie, il capitano gli sbraitò contro che no sarebbe stato pagato, la sua risposta fu il click della comunicazione video che si chiuse in faccia allo sputacchiante capitano Foster!!

La seconda cosa che fece fu di compilare un nuovo testamento, non voleva che quella strega di Carrie si prendesse anche i suoi risparmi, quei soldi dovevano andare alla piccola, aveva abbastanza soldi da pagare con gli interssi 15 anni di istituto per Carrie, si era già accordato con una collega dell'assistenza sociale dove sarebbe andata la piccola in caso di sua prematura scomparsa e garantire un buon fondo spese alla piccola, risparmiava su tutto solo per quello!

Prima di uscire controllò tutto il suo equipaggiamento, controllandolo in ogni dettaglio, indossò i guanti da combattimento e uscì.

La sua vecchia Buick si accese scoppiettando un po' e lasciando una bella nuvola nera dietro di se, si avviò verso un vecchio ingresso ai bassifondi praticamente sconosciuto, utilizzato da qualche vagabondo per entrare in città senza dar troppo nell'occhio, parcheggiò, inserì l'antifurto e si avviò all'entrata.

La puzza la sotto lo colpì come un pugno ma pochi istanti dopo era abituato, impostò i suoi occhiali sull'intensificatore di luce, per aver una migliore visione e iniziò a cercare il primo dei negozi sulla lista..

la zona era ancora peggiorata, uomini e creature che un tempo lo erano strisciavano fuori da sordidi rifugi, anche se con sommo sollievo di Mike nessuno rompeva...o meglio quasi nessuno, un colpo violentissimo alla schiena lo fece cadere bocconi in avanti, meno male che la giacca aveva tenuto il colpo, il bastardo gli aveva sparato con un arma silenziata!

Mike fu velocissimo a girarsi, appena in tempo, un proiettile sollevò uno sbuffo pochi cm dalla sua faccia...quello che gli stava sparando era un pazzoide coperto di metallo che ghignava con i suoi denti in acciaio.

Mike sparò ma il cyberpsicopatico non sembrò badare all'ammaccatura al braccio metallico e gli sferrò un calcio violentissimo...il poliziotto volò letteralmente per aria, quando sbatté a terra i polmoni si svuotarono dolorosamente, era ammaccato ma reagì con la prontezza di un ex-agente SWAT, corse incontro al pazzoide metallizzato che fu sorpreso dalla sua mossa, Mike schivò un goffo colpo del suo avversario, poi appoggiò la Desert Eagle sotto il mento del pazzoide e fece fuoco per la seconda volta...la testa si deformò in modo orribile, la corazza dermale aveva tenuto all'interno il proiettile ma il cervello del maniaco era in poltiglia e quello roteando gli occhi crollò a terra sferragliando i vagabondi che lo avessero trovato avrebbero mangiato per un po' con il ricavato della vendita dei pezzi di quel coso...

Si prese qualche attimo per riprendersi dal calcio subito poi riprese la marcia, era davanti al negozio, quando vide un coppia entrare nel negozio che sembrava devastato (sarà stato il pazzoide di prima pensò)...erano familiari, stranamente familiari, fu quando li vide bene mentre si giravano per controllare che non ci fosse nessuno che riconobbe la ragazza, era quella carina che aveva interrogato davanti al bar esploso e che aveva preso a calci nelle palle uno dei suoi...

Era meglio aspettare un attimo nell'ombra e veder che succedeva!

Inviato

ok scusate per il ritardo...ieri Mirabilandia mi ha rubato la giornata..

Questa ragazza è migliore di quanto pensassi.

Eliah è stupito!

Quella ragazza ha appena ammazzato un mutante come se fosse un gioco da ragazzi. E per fortuna che l'altro era scappato, altrimenti ora sarebbe nelle stesse condizioni.

Eliah aveva osservato tutto con precisione, con la accuratezza che suo padre gli aveva insegnato ad utilizzare nell'osservare le persone che lo circondavano.

La ragazza era molto agile, veloce, decisa ed esperta in quello che faceva.

E' una corriera, pensò,E' normale che ci sappia fare nei bassifondi. Ma questo era più di quanto si era aspettato. Ed era un bene. Era sempre utile avere un amica del genere.

Ora sono quasi arrivati al TATOOine. Eliah l'ha guidata velocemente fino a la, senza sbagliare strada; è li, poco distante da dove sono loro, ma qualcosa non convince ne Eliah, ne Veela.

Avanzano ancora, lentamente e prudentemente; arrivano davanti all'entrata, o ciò che ne resta di essa, e capiscono cosa non li convince!

Il posto è distrutto, la porta abbattuta, il bancone d'entrata divelto da colpi robusti. Strumenti per tatuaggi dappertutto, foto, aghi, disegni.

"Ma che cazzo è successo qui?" La voce di Veela lo stupisce; si aspetta il silenzio più assoluto, e che cazzo!

Non sanno cosa li aspetta, ed è meglio essere prudenti finchè non si è sicuri di essere tranquilli.

"Shhhh!" L'apostrofa lui, con un dito sulle labbra. Gli fa cenno di rimanere dov'è, e inizia a guardarsi in giro. Guarda a terra, in cerca di qualcosa che gli faccia capire. Osserva in giro, sul pavimento, alle pareti, e poi nota!

C'è un impronta a terra. Ha piovuto fino a poche ore prima, e le scarpe ancora si bagnano camminando per terra.

E ci sono alcune tracce, leggere, ma recenti. Qualcuno è stato la da poco, forse quello che ha causato questo disastro. Anzi no. Sembrano poche impronte, al massimo due o tre, e in cosi poca gente è difficile fare questo disastro.

Lo indica con le dita a Veela, anche se non è ancora certo che se ne siano andate queste persone. La ragazza capisce ed entra lentamente, con la pistola in mano, guardandosi in giro.

Gli sguardi corrono dalle pareti, agli strumenti a terra, al bancone distrutto, alla porticina che c'è dietro di essa.

Si guardano un attimo, e poi Veela fa cenno al ragazzo di voler andare a vedere dentro alla porta. Eliah la osserva un attimo, e poi con un cenno della testa annuisce, indicando di volerla seguire.

S'incamminano lentamente, e poi un rumore li mette all'erta. Eliah, dimostrando riflessi pronti, si abbassa immediatamente sulle gambe, piegandole in modo da poter scattare velocemente, mentre Veela si sposta sulla parete di sinistra, di fianco alla porta, silenziosa e agile in mezzo ai detriti.

Qualcosa è caduto, in una stanza dentro a quella porticina, e non è caduto da solo!

Eliah si sposta dietro al bancone, raccoglie un pezzo di legno staccatosi, lungo una trentina di centimentri, appuntito. Lo sa che è un'arma da poco, ma meglio che niente.

Veela controlla brevemente l'arma, e poi si muove verso la porta, attenta ad ogni movimento.

Fa due passi, e poi qualcosa vola fuori dal buco, a mezzaria; la ragazza sposta velocemente la pistola a seguire l'oggetto volante, seguendolo per qualche metro, e poi la riporta di scatto alla posizione precedente.

Era un trucco, stupida! pensa.

E difatti è cosi. Mentre le sue braccia si muovono verso l'entrata della stanza dietro al bancone, una figura ne fuoriesce, fermandole con decisione prima che possano mirarla.

La figura colpisce con forza i polsi della ragazza, costringendola ad abbandonare la presa sulla pistola, e poi un braccio si muove, dall'alto verso il basso, il calcio della pistola mosso a colpire Veela alla tempia; ma la ragazza è pronta, esperta nei combattimenti corpo a corpo, e si abbassa d'istinto, colpendo con con un calcio il ginocchio della figura di fronte a se.

La gamba si piega, evitando di rompersi, guidata dall'esperienza dell'avversario!

La figura ricade proprio su quel ginocchio, un leggero urletto di dolore esce dalla sua bocca, con voce femminile, e il braccio con la pistola riparte da destra verso sinistra a voler colpire il volto di Veela, mentre l'altro braccio para un destro diretto al suo naso.

I due colpi non sortiscono effetti, quello dell'aggressore parato dal braccio sinistro di Veela.

Poi l'avversaria della giovane corriera fa un balzo indietro, rialzandosi, e poi saetta in avanti, con un calcio della gamba destra diretto al fianco della ragazza. E' veloce ed esperta, pronta a reagire alle situazioni difficili.

Veela para il colpo le braccia, ma è più violento di quanto si aspettasse, e la sbalza di lato, verso la sua destra, mentre il dolore gli intorpidisce leggermente gli avambracci.

Ma anche Veela è pronta. Nell'essere sbalzata di lato sfrutta la spinta del colpo, e si lancia verso la pistola caduta, per impugnarla.

E ce la fa!

La afferra, con la mano destra, mentre con la sinistra si aggancia ad un pezzo del bancone per girarsi velocemente, dimentica del leggero intorpidimento causato dal colpo.

Si volta, ancora distesa a terra sulla schiena, punta la pistola e si ferma.

Anche l'altra ragazza la sta mirando, al volto.

Si fissano negli occhi, entrambe decise a non arrendersi, le armi sicuramente abbastanza potenti a distruggere i rispettivi crani.

Il resipro è calmo e controllato in entrambe, sicure di ciò che stanno per fare. Passano una trentina di secondi, silenziosi e tesi.

Poi un altra figura esce dalla porta, distraendo per un solo istante Veela che l'aveva già sentita arrivare.

E' un uomo, robusto, con una pistola di grosso calibro in mano. L'andatura di quel tipo le ricorda qualcosa, ma ora non ha il tempo di pensarci.

L'arma si alza, a puntare il volto della ragazza distesa a terra.

La osserva qualche istante, Veela improvvisamente conscia di essere comunque morta, anche se porterà qualcuno con se all'inferno.

Ma chi sono questi due? Non sono semplici mutanti o ladri, ma gente esperta. Sa combattere la ragazza, e quello ha una pistola che non ho mai visto! Che vogliono?? devo giocare d'astuzia!

Sta per aprire bocca per dire qualcosa, quanto Eliah si alza. Si era dimenticata della sua presenza, nella foga del combattimento.

"Ehi! Vogliamo ammazzarci tutti?" Dice il sedicenne, con quegli occhi azzurri e attenti che fissano l'uomo. "Non mi sembra il caso, su. E voi non siete qui ne per combattere ne per ammazzare il primo che passa, se non sbaglio.

Siete armati di tutto punto, anche troppo bene per poter essere semplici schizzati. E dalla nostra posso dire che io ho sedici anni, e come unica arma questo bastone," dice lanciando il pezzo di legno qualche metro alla sua destra. "e lei non è qui per uccidere ma per cercare.Abbassate le armi e parliamoci, forza!"

I due lo osservano, consci che il discorso non è stupido. Spostano lo sguardo su Veela, e poi l'uomo abbassa l'arma.

Dopo qualche istante anche Veela sposta le dita dal grilletto, rilassando i muscoli e allora l'altra ragazza, con un movimento veloce ripone l'arma nella sua fondina.

Si avvicina a Veela e gli porge la mano, per aiutarla ad alzarzi.

Veela la osserva per un attimo, e poi con un balzo agile si rialza, già pronta a muoversi.

"Grazie lo stesso.." le dice.

Il momento è teso, Eliah se ne rende conto, e va smorzato.

"Io sono Eliah. E credo che tu abbia appena trovato chi cercavi.." dice con un sorriso rivolgendosi a Veela, e guardando poi l'uomo!

Veela spalanca gli occhi, osserva l'uomo, e un espressione arrabbiata e tesa ricopre il suo volto!

post lungo, ma spero piaccia...e con questo sono SEMIDIVINITA'!!!! \:D/

Inviato

ok fatto..ora dovrebbe andare meglio..Sheila ha un ginocchio ammaccato, Veela le braccia ammaccate. Vediamo che fai tu ora, tenendo conto che c'è lo sbirro fuori.. ;)

Inviato

Paul guarda la ragazza e vede i suoi occhi furenti diretti proprio verso di lui. Non capisce a cosa è dovuta la sua rabbia. Il suo volto gli è familiare, abituato com'è a registrare ogni incontro che fa. E poi quel volto l'ha visto proprio insieme a quel ragazzo dai capelli biondi.

Sì, sono quei due che ha urtato per sbaglio mentre correva alla moto per andare da Sheila.

E allora? Solo per un urto lei lo odiava in quel modo?

No, doveva esserci qualcos'altro e forse aveva proprio a che fare con le persone uccise dentro il bar, l'ultima operazione del genere della sua vita. Ormai lo aveva deciso.

Vorrebbe dire tante cose, ma sa che peggiorerebbe solo la situazione. Avrà perso qualcuno di caro e lui sa il dolore che si può provare. E si sente terribilmente in colpa per quel dolore.

«Maledetto bastardo, mi hai distrutto la bicicletta!»

Paul la guarda stupito. La bicicletta! Tutto questo astio per una bicicletta? Vorrebbe ridere, ma sa che peggiorerebbe la situazione, quindi si limita a fare il punto della situazione: «Io e la mia amichevole amica siamo braccati. La storia è lunga, ma sappiate che è gente che fa paura, gente che ha il potere di rintracciarvi ovunque e di farvi fuori come e dove vogliono. Questo locale...» Allarga le braccia per indicare tutto quello che ha intorno «Sembra sia stato fatto a pezzi dall'interno, ma non è così. Hanno rubato tutti i chip neurali e le porte sono state sfondate con un colpo preciso ed esperto dall'esterno.» Guarda la ragazza negli occhi, malcelando una lieve paura «Stanno cercando di ucciderci... e chiunque si avvicini a noi rischia la vita.... voi due compresi.»

Sheila si avvicina a lui, quasi a volerlo proteggere.

Paul le sorride, poi torna con gli occhi sui due. «Mi dispiace per la tua bici, davvero. Come mi dispiace per tutto quello che ho fatto fino ad ora. Non cerco pietà, né giustificazioni. So solo che ora ho finito.» Tende la mano a Veela «Mi spiace... ma farò di tutto per rimediare. Solo che dovete andarvene da qui, prima che vi vedano con noi.»

Veela lo guarda titubante, sta per tendere la mano... per attaccare o poer stringerla non si sa.

«Interessante storia, signori. Ora che ne dite di mettere tutti le mani in alto e di spiegarmi cosa succede?»

Paul guarda verso l'entrata. E' un poliziotto, quello che dirigeva le operazioni al bar. Istintivamente guarda Sheila... e la vede sorridere malignamente.

Inviato

e la vede sorridere malignamente.

ok..nn ho capito in ke senso malignamente..per il resto, ora siamo nelle mani di daermon..ma possono succedere tante cose ;)

Inviato

Pausa pranzo.... :wink:

Quelli sono dei killer, non c'è dubbio alcuno... ma hanno trovato qualcuno che non cede, stavolta, pensa Veela rialzandosi in piedi. Il tipo le porge una mano che lei non accetta... è quel bastardo, quello che le ha rovinato la vita. Lo riconosce subito ed il suo primo istinto è quello di saltargli addosso e spezzargli il collo, lì per lì. Ma immediatamente sa che non è possibile, non lì... è un gesto stupido. Per questo la rabbia le monta dentro, diventando furia quasi...

-Maledetto bastardo! Sei stato tu, hai distrutto la mia bici!-

L'altro ride, quasi... ha uno sguardo beffardo, da persona sicura di sè. Lei vede che si trattiene, ma legge ancora l'ironia nei suoi occhi. Cosa voleva da lui? Vendetta? Quel tipo è talmente stupido da non capire che la sua bicicletta era la sua intera vita... anni di lavoro pesante per poter fare quel salto in più, che l'avrebbe portata fuori dai bassifondi.

Per lui una bicicletta è un giocattolo.

Per lei la vita.

Lui sta continuando a parlare adesso, ma Veela non lo sente... si stupisce che Eliah sia riuscito a fermare quei due, ma pensa che sarebbe bastato un solo istante per sacrificare la propria vita in una vendetta. Tanto, per come stanno le cose ora, non le importa più nulla...

Calmati, dice a sè stessa... ed il ragazzo?

Ma che cazzo te ne frega del ragazzo? E' grande e può cavarsela da solo...

Veela capisce che quel bastardo le sta dicendo che corrono un grosso rischio a stare lì, vicino a loro... Ed allora? Vorrebbe sputargli in faccia? Chi si crede? Crede forse che lei non abbia mai visto delle cose del genere?

Lavoretti facili e puliti, li chiamavano... entravano in un posto e massacravano qualunque cosa vi fosse a portata di mano... cercando e seminando morte, una morte inarrestabile che nulla poteva fermare...

Ma quello era passato, faceva parte di una vita che non le apparteneva... la vita di una persona diversa da lei.

Che con lei non aveva in comune neppure più il nome...

Il tipo le porgeva la mano, ora. Veela capì che erano forse più in pericolo di quanto quel tipo volesse far intendere. Aveva fretta di uscirsene da lì, anche troppa per volerla liquidare così semplicemente...

Stava per prendergli la mano, il viso scuro ed i muscoli tesi...

Aveva male... fitte che le salivano sugli avambracci. Quella piccola troietta assieme al bastardo era stata perfino più brava di quanto avesse sospettato... Stava per prendergli la mano e torcergli il braccio dietro di lui, una mossa leggera, nulla di che... Non voleva fargli male, ma voleva chiarire che non si sarebbe arresa facilmente alle sue scuse..

E poi lo sbirro, quello che aveva cercato di sedurla, sulla porta.

Veela lanciò uno sguardo dietro di sè... l'apertura era divelta e poteva essere un vicolo cieco. E poi il poliziotto era solo?...Alzò le mani in alto, lo sguardo che sfrecciava su e giù per la stanza, pronta a scappare... anche se li teneva sotto tiro non poteva sparare a tutti contemporaneamente.

Si preparò a rifugiarsi dietro il bancone... facendo finta di obbedire ai suoi ordini.

Ottimo post davvero Wolf... e tu Joram non sottovalutare la mia Veela...ehehehe

Inviato

Ottimo post davvero Wolf... e tu Joram non sottovalutare la mia Veela...ehehehe

No no... non la sottovaluto affatto. Proprio per questo evito di combattere. Comunque... ora posto io... ho un'idea per diventare finalmente un gruppo.

Tu, Strike, mandami un MP con qualche caratteristica di Veela. Idem per daermon e il suo PG e per Wolf.

Inviato

Sono riuscito a calmarli.

Quel pensiero sta attraversando la mente di Eliah, come un treno impazzito che passa suonando forte e a lungo.

Ascolta attentamente l'uomo che parla, e nel frattempo si guarda in giro, cercando dettagli del luogo, che ricordava, e nota che molte delle cose che dice l'uomo sono vere.

Le porte sono tutte rotte a livello della serratura, e molti dettagli non corrispondono a quelli di un casino creato da un pazzo scatenato, o da un mutante. Troppo ben fatto il lavoro, anche se poi è stato coperto con una finta pazia.

L'uomo finisce di parlare, tende la mano alla ragazza scusandosi e cercando di convinverli ad andarsere da qua prima di farsi male.

Eliah sa che Veela non se ne andrà senza prima essersi vendicata.

Pensa che + stupida, che ora che ce l'ha davanti dovrebbe cercare di rimediare alla perdita della bici, di venirne fuori, non di buttarsi in un altro casino che forse risulterebbe più grande di lei.

Suo padre diceva sempre "se qualcuno ti ruba la moto, tu ruba la casa e la famiglia a lui..". Con questo intendeva dire che era inutile accanirsi contro di lui, e perdere comuque la moto, ma che bisognava invece cercare di rimediare, e possibilmente di guadagnarci anche.

«Interessante storia, signori. Ora che ne dite di mettere tutti le mani in alto e di spiegarmi cosa succede?»

La voce arriva da dietro. Eliah si volta, e vede un uomo sulla porta.

E' un poliziotto!

Cavolo!Se mi riconosce sono finito, se non lo sono comunque..

La paura attanaglia lo stomaco del ragazzo, conscio del rischio che sta correndo. Alza le mani lentamente, e le appoggia sulla testa, quasi a volersi coprire il volto, mentre sposta lo sguardo sui piedi del poliziotto.

Però..io questo l'ho già visto...chi può essere?? pensa Eliah, pensa...se lo hai già visto ti ricordi chi è! Ricorda gli insegnamenti di papà: ti ha insegnato a riconoscere la gente dai movimenti inconsci, dai tic e dalle movenze..osservalo Eliah, osservalo senza farti notare

Il pensiero attraversa la mente di Eliah, mentre cautamente alza un po' gli occhi per osservare l'uomo che si trova di fronte...

Inviato

No no... non la sottovaluto affatto. Proprio per questo evito di combattere. Comunque... ora posto io... ho un'idea per diventare finalmente un gruppo.

Tu, Strike, mandami un MP con qualche caratteristica di Veela. Idem per daermon e il suo PG e per Wolf.

azz, nn avevo visto il post e ho postato..cmq so che daermon sta per inventarsi qualcosa, e forse è meglio se lo senti..cmq ora arriva il mio mp.. ;)

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