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[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto V


dalamar78

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Inviato

Il giovane mafo sorride alle parole di Earolas.

Non molto, nobile elfo.

E' pomeriggio inoltrato quando raggiungete le colline che guardano la città di Irakesh. Banedon ormeggia la nave ad una roccia aguzza e lascia cadere una scala di corda.

Di comune accordo, avete deciso di entrare in città a piedi per cercare Tipasa, mentre Nolrim e il resto della ciurma aspetteranno nascosti fino al vostro ritorno. Se il vascello stazionasse sopra le alture della città, desterebbe sicuramente l'attenzione di qualche occhio indiscreto.

Una volta ormeggiata la nave volante, Banedon vi fa scendere sotto coperta, portandovi nella sua cabina; il giovane mago si avvicina ad una bassa credenza ed estrae un piccolo vasetto.

Prelevando un'abbondante dose del denso contenuto del vasetto, inizia a spalmarselo sulla faccia e sulle mani.

Queste è un'estratto delle bacche Tryon dice Banedon Servirà a scurirci la pelle per cercare di confonderci meglio con la popolazione di Irakesh termina il giovane mago porgendovi il vasetto.

Inviato

grazie

prendo il vasetto dalle mani di Banedon e prendo un po' di quella sostanza ed inizio a spalmarla sulle mani, sul viso e sul collo, controllando di non lasciar visibile nessun punto.

questi capelli non aiutano molto a confondersi con la popolazione...

quando ho finito di spalmarmi la crema passo il vasetto ad un altro e calo il cappuccio sulla testa in modo da coprire i capelli fino all'attaccatura.

Inviato

Attendo che i miei compagni siano pronti, poi prendo anch' io un pò dell' unguento di Banedon e copio i loro movimenti

"Per quanto mi riguarda, possiamo partire" concludo

Inviato

Dopo che vi siete scuriti tutti quanti la pella, Banedon vi da delle vesti grigie e bianche da indossare.

Mettete queste dice il giovane mago Sono gli indumenti tipici della gente di questo paese; ci aiuteranno a passare inosservati.. Spero...

Non appena vi siete vestiti tutti quanti, scendete a terra, salutate Nolrim e vi incamminate per le aride colline.

Con Banedon in testa, vi trascinate sulla sabbia rossastra e vi coprite la faccia per ripararvi dalla polvere. Tutto ciò che cresce in questa desolata distesa è l'erba spinosa che vi lacera i gambali. Presto attraversate il letto di un antico fiume oramai prosciugato da secoli, che porta ad una caverna nel fianco della collina. Una sbilenca porta di legno, con sopra incise delle strane lettere, chiude l'ingresso della caverna stessa.

Inviato

"Accidenti come picchia qui il sole ..." penso tamponandomi la fronte con la manica della veste,

poi la vista della grotta mi da un pò di sollievo ...

"E' li che dovremmo trovare Tipasa?" chiedo al mago

Inviato

faccio un passo avanti, ma mi mantengo ad una certa distanza dalla porta e mi concentro sulle scritte.

@dm

Spoiler:  
tutte le conoscenze che possono essermi utili e sapienza magica per cercare di capire cosa sono quelle scritte
Inviato

Mentre Dalen si avvicina un pò alla porta, Soren si concentra intensamente.

@ Soren

Spoiler:  
Attivi il tuo potere che ti permette di rilevare le presenze malvagie ma non percepisci niente.

@ Dalen

Spoiler:  
Fai ricorso a tutte le tue conoscenze in campo arcano e non ma la scritta incisa sulla porta, sbiadita dal tempo, rimane per te un enigma inrrisolto.
Inviato

Incuriosito dalla presenza di questa misteriosa caverna, Soren spalanca la porta d'ingresso.

adl soffitto della caverna pendono file di stalattiti, simili a denti di qualche incredibile mostro, mentre il ribollire di un lontano geyser echeggia lugubramente nelle profondità insondate della cavenrna stessa.

Gettando qualche rapida occhiata in giro, giungete ad un ponte di pietra che si inarca su un flusso di acqua calda, di colore rossastro. Sotto il ponte vedete un uomo curvo ed emaciato. Un lacero manto copre il suo volto e nella mano avvizzita dal tempo tiene una rozza canna da pesca. Alcuni piccoli granchi giacciono sulla sponda, con le pinze che si agitano mentre muoiono pian piano. Mentre vi avvicinate, l'uomo solleva il volto e vi fissa: la vista della sua faccia vi riempie d'orrore.

Per gli Dei! grida spaventato Banedon.

La faccia del vecchio è una maschera di piaghe verdognole e putrescenti. LE pupille degli occhi sono gialle e le sue grigie labbra rugose sono a brandelli.

Ha il vaxelus! esclama il giovane mago Una terribile malattia che decompone la pelle; è estremamente contagiosa ed è meglio se usciamo di qua immediatamente!

@ Earolas

Spoiler:  
Riconosci anche tu i segni devastanti della tremenda malattia indicata da Banedon: la vostra stessa vita potrebbe essere in pericolo.

@ Dadi

Spoiler:  
Riconoscere una malattia rara ed esotica --> Guarire CD 20 --> 1d20+6 = 22 (superata)
Inviato

la vista dell'uomo mi shocka, ma le parole di Banedon mi riportano alla realtà.

facevo bene a non fidarmi...

tiro su il colletto e trattengo il respiro mentre esco di corsa dalla grotta.

mi dispiace, non ho idea di come aiutarlo... ha ragione Banedon dobbiamo uscire, da noi dipende il destino di molti

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