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Risveglio


Demian

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Inviata

Il mondo che conoscevate

Fu dal 2047 che le cose cominciarono a cambiare davvero.

Dal 2028 le crescenti tensioni e la chiusura dei mercati non avevano fatto che accrescere il pericolo di una guerra fra le grandi Potenze, il pericolo di un conflitto aveva dato enorme impulso alla ricerca, e gli investimenti in tutte le tecnologie militarmente utili erano diventati un grandissimo business, cresciuto in modo esponenziale rispetto agli anni precedenti nei quali già era consistente.

Ma fino al 2047, nonostante la grande diffusione di nuove tecnologie in ogni campo della vita umana, nulla cambiò davvero se non nella forma ultima, la competizione e gli scontri c’erano ancora, più evoluti e letali, ma si trattava di contrasti fra uomini.

Dal 2047 le cose cambiarono, e quello che sarebbe potuto essere un devastante conflitto fra membri della stessa specie divenne qualcosa di nuovo, una guerra contro creature giunte da altrove, esseri che prima d’allora si credeva esistessero soltanto nelle leggende, nei colossal cinematografici di Hollywood e nelle fiabe per i bambini.

Le creature della magia, esseri d’ogni genere, cominciarono a comparire in massa nel mondo degli umani, e all’improvviso venne divulgato ciò che per secoli era stato tenuto segreto: fin dagli albori della storia dell’uomo c’erano stati dei contatti con le creature dell’altrove, infiltrazioni sporadiche e limitate di esseri sovrannaturali, questi erano comparsi fra le popolazioni originando le leggende di mostri e magie, le creature erano originarie di un’altra realtà, un mondo molto vicino alla Terra, ma separato da essa da un fattore soprannominato “la membrana”, qualcosa la cui natura gli studiosi terrestri non erano riusciti a spiegare, ma che permetteva al mondo umano e a quello dell’altrove, soprannominato “l’Ombra” dagli eruditi, di non fondersi l’uno con l’altro.

Nei secoli si erano approfonditi i contrasti fra gli esterni e gli umani, ordini monastici segreti al soldo dei governi, di re, feudatari ed imperatori, si erano addossati il compito di studiare, catalogare e nel caso combattere ed eliminare le anomalie, le quali rimasero sempre troppo limitate nel numero per poter comparire al di fuori di qualche antica fiaba, o di qualche contemporanea leggenda metropolitana, questo fino al 2047, l’anno in cui la membrana cominciò a lacerarsi.

Finché le anomalie rimasero episodi limitati, la maggioranza della popolazione fu tenuta all’oscuro dell’esistenza dell’Ombra, gli unici a conoscere la verità furono membri di organizzazioni segrete che continuarono a svolgere le proprie missioni di salvaguardia, alcune di queste organizzazioni vantavano le loro origini negli anni più bui del medioevo, o ancor più anticamente, quando però gli strappi nella membrana cominciarono a far comparire creature della magia dapprima a migliaia, e poi a milioni, la realtà venne rilevata, l’umanità doveva sapere della minaccia, per poter rispondere all’invasione mantenendo il suo controllo sulla Terra.

La maggioranza dei Governi erano a conoscenza dell’esistenza dell’Ombra, e seppur non si aspettassero un’invasione in massa, essendosi limitati a creare agenzie investigative e servizi segreti per la gestione delle anomalie, non ebbero problemi nel convogliare le imponenti forze che avevano sviluppato per scontrarsi con gli altri Stati, contro i figli dell’altrove.

La guerra che scoppiò nel 2047, fra gli umani e gli esterni, fu un conflitto devastante, la tecnologia umana apparentemente avrebbe dovuto dare ai terrestri una supremazia marcata sugli invasori, ma ciò non avvenne: creature sovrannaturali d’immane potenza, unitamente all’uso della magia, ribilanciarono le sorti degli scontri, gli avversari combattevano usando tattiche sconosciute agli umani, strategie di guerra basate sulla possibilità di realizzare l’impossibile, la magia fu una delle armi decisive per l’Ombra, e mentre gli umani dovevano impiegare gran parte delle loro forze per contenere l’avanzata del nemico, nuove lacerazioni nella membrana facevano comparire armate dell’altrove in aree prima sicure, comportando la divisione dei fronti, lo sparpagliamento delle forze, il rapido esaurimento delle risorse necessarie al mantenimento dello sforzo bellico.

L’industria dei terrestri avrebbe potuto vincere anche sulla magia degli invasori, ma la continua comparsa di esseri dell’ombra in aree che erano prive di difesa a causa della concentrazione delle truppe nei punti caldi, minò alla base la capacità produttiva degli umani, e nel corso di pochi anni di conflitto gli umani si trovarono sul punto di perdere il dominio del loro pianeta, le armi furono diffuse fra la popolazione civile perché tutti potessero difendersi e contribuire a combattere gl’invasori, ma la situazione si fece di mese in mese più disperata.

Temendo la possibile disfatta, i Governi cominciarono a considerare la possibilità di utilizzare armi nucleari per contrastare le forza d’invasione dell’Ombra, colpendo di volta in volta i luoghi ove la membrana si sarebbe lacerata, ci si rese però conto che una tale strategia avrebbe potuto portare ad esiti imprevedibili del conflitto, per cui si elaborò anche un piano d’emergenza.

Alcuni fra i tecnici, i ricercatori, gli scienziati ed i militari più capaci, vennero selezionati per quello che venne battezzato progetto Pharaoh, essi sarebbero stati protetti in rifugi sotterranei, ibernati per essere conservati nella miglior forma delle loro condizioni psicofisiche, secondo un processo d’ibernazione elaborato nel 2039 dal fisico tedesco Alfred Körman, i bunker, soprannominati per questo AKS (Alfred Körman’s Securebunker), avrebbero preservato membri della specie umana che, in caso di sconfitta o di reciproca distruzione delle parti in lotta, avrebbero dovuto, una volta risvegliati, tentare di raccogliere i frammenti dell’umanità per ricostruire la civiltà dell’uomo, o in alternativa avrebbero dovuto combattere per eliminare le rimanenti creature dell’Ombra.

Gli AKS furono dotati di magazzini ed hangar per veicoli, armi, equipaggiamenti, rifornimenti e carburante, ciascuno di loro sarebbe stato una piccola cellula autonoma, protetta da un sistema di sicurezza controllato dall’elaboratore centrale di ogni rifugio, le unità MAC (Microtech. Accelerated Computer), i loro programmi avrebbero dovuto mantenere in ibernazione il personale degli AKS, risvegliandolo alla data stabilita dal progetto Pharaoh.

Foste selezionati come membri del progetto Pharaoh, e veniste ibernati nel 2049, all’interno dell’AKS 34, un securebunker costruito in Italia, nei pressi della città di Ferrara, da allora avete continuato a dormire un sonno senza sogni, fino a questo momento.

Arghetiland:

Spoiler:  
Nel processo d’ibernazione ti sono state rimosse le protesi robotiche, al momento sei senza braccia. Le tue protesi sono conservate all’interno dei magazzini del bunker, e ti potranno essere reinnestate poco dopo il risveglio.

Quando riaprite gli occhi siete intontiti ed avete freddo, confusi vi guardate attorno, scorgendo altre persone che, vestite con le tute sintetiche bianche che vi hanno fatto indossare prima di attivare le celle criogeniche, stanno barcollando nel tentativo di uscire dalle loro gelide bare di metallo, vetro e plastica.

Tentando di riprendere il controllo di voi stessi, vi alzate e con passo malfermo uscite dai sarcofagi che per tanto tempo hanno protetto il vostro riposo, in pochi minuti altri due occupanti dell’AKS, Fabio Lanzini e Arturo Grondi, aiutano Arghetiland ad uscire dalla cella e a mettersi in piedi, privato delle sue protesi robotiche, le braccia, il cyborg è ancora alquanto impedito nei movimenti da steso.

Guardandovi attorno, realizzate cosa sia successo. Soltanto venti delle centoottanta celle criogeniche dell’AKS 34 sono state estratte, questo, realizzate, significa due cose: in primo luogo, il protocollo Ragnarock, ovvero l’utilizzo di armamenti nucleari contro l’invasore, è stato avviato, se così non fosse stato sareste stati risvegliati tutti assieme perché il progetto Pharaoh non avrebbe avuto motivo di essere ultimato. In secondo luogo, siete i sopravvissuti di una guerra in cui è stato fatto un consistente impiego di armamenti atomici, l’unità MAC 34 vi ha risvegliato, da protocollo, prima degli altri ibernati, perché possiate esplorare la zona circostante valutandone la sicurezza e le condizioni, qualora le troviate adeguate, il primo gruppo di risvegliati dovrà avviare il programma di risveglio degli altri occupanti, dando l’avvio all’attività per cui l’AKS 34 fu creato, la riedificazione della società umana, oppure l’annientamento degli invasori dell’Ombra.

La pesante porta blindata della cella criogenica è già stata aperta, MAC 34 ha ultimato le procedure preliminari del protocollo Risveglio, ed è ora in attesa d’istruzioni, potete uscire lasciando i vosti compagni al loro sonno congelato, ancora per un po’ almeno.

Mentre ragionate sul da fare, da uno dei monitori leggete il rapporto delle istruzioni che furono date a MAC 34 sull’attribuzione delle responsabilità: il comandante del primo gruppo di risvegliati è il Colonnello Michele Auriga, assistito per le questioni tecniche e scientifiche dal Dottor Ernesto Claudi.


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Inviato

Mi dirigo verso il Dottor Ernesto, e, dopo essermi presentato con il mio nome di registrazione datomi dal sistema in seguito alle modifiche(Arghetiland), gli chiedo di reinnestarmi gli impianti, in modo che io posa cominciare la mia missione di pattugliamento e protezione.

Inviato

Ernesto Guidi: Si, presto avremo tempo di occuparci anche di lei., volgendo lo sguardo verso Arghetiland.

Prima però dobbiamo uscire dalla camera criogenica, e verificare le condizioni di AKS 34. La base dovrà essere resa operativa nel minor tempo possibile.

Colonnello Michele Auriga: Usciamo tutti da questa stanza. Dobbiamo dirigerci al primo piano sotterraneo, per controllare le condizioni dell'unità MAC ed i suoi rilevamenti. Tu, tu, tu e voialtri, rivolgendosi ad un gruppo di sei persone, fermatevi al secondo piano sotterraneo e, finchè non sarete richiamati, cominciate a preparare gli alloggi. Dovete sistemare quattro unità abitative, quando avrete finito fate lo stesso per l'infermeria e la mensa.

Guidato dagli ufficiali, il gruppo dei risvegliati si dirige all'uscita della camera criogenica, una porta corazzata in titanio, una lastra di ottanta centimetri di metallo che proteggeva il sonno dei selezionati per il progetto Pharaoh.

Lentamente, la porta si apre in automatico, controllata da MAC 34, e il gruppo si ritrova nell'anticamera della cella criogenica, un'ampia stanza sorvegliata dalle apparecchiature difensive dell'installazione, torrette laser automatiche ancorate al soffitto, e robot da difesa, piccoli automi in grado di volare a bassa quota, e di scaricare una valanga di colpi mortali su coloro che identificano come un nemico.

Tutte le difese dell'anticamera, otto torrette e cinque robot, sono in condizione di standby, i piccoli droni riposano quieti nelle loro nicchie sulle pareti, mentre di fronte a voi sta un'altra imponente porta di titanio, essa protegge i generatori d'elettricità della base, le cisterne d'acqua e di carburante, i sistemi di purificazione dei liquidi ed il corpo centrale di MAC 34, tutto l'ambiente oltre quella parete mobile in metallo è controllato in automatico dal computer centrale del rifugio, il personale umano potrebbe accedervi soltanto in caso di malfunzionamenti straordinari.

A destra e sinistra, due comuni porte danno sulla rampa delle scale e sull'ascensore.

Ernesto Claudi: E' meglio non prendere l'ascensore. Prima di utilizzarlo, dobbiamo verificarne le condizioni e lubrificarne i meccanismi. E' meglio, per ora, utilizzare le scale.

Colonnello Michele Auriga: Perfetto, non appena avremo verificato la funzionalità dei sistemi più importanti, ed ultimato le necessarie messe a punto, dovrà incaricare i suoi tecnici di provvedere a rimettere in funzione l'ascensore.

I venti risvegliati cominciano a salire le scale che salgono verso la superficie, raggiunto il secondo piano sotterraneo i sei selezionati dal Colonnello vi entrano per eseguire i loro compiti, la struttura ospita le unità abitative, la mensa, l'infermeria ed i magazzini dei viveri e delle medicine.

Colonnello Michele Auriga: Arghetiland, lei si ferma qui, vada con loro. Raggiunga l'infermeria e attenga che venga messa in ordine, appena sarà possibile le manderemo un tecnomedico perchè le ricolleghi le protesi.

Il resto del gruppo raggiunge il primo piano sotterraneo, una fortezza difesa dal computer centrale.

Ventotto torrette automatiche e ventuno robot da difesa, oltre a quattro porte in titanio, sorvegliano la rampa d'accesso al rifugio, la principale camera d'interfaccia a MAC 34, gli hangar dei veicoli ed i depositi delle armi e delle munizioni, l'elaboratore apre la pesante parete che protegge il suo centro di controllo, permettendo al personale di accedere ai terminali.

Ernesto Claudi raggiunge uno dei monitor, e digita rapidamente le istruzioni che permettono l'accesso al registro interno dell'installazione, il dottore legge in breve tempo, poi fa rapporto.

Ernesto Claudi: Secondo il rapporto, il 21 Ottobre 2049, dodici giorni dopo la chiusura completa del bunker e il passaggio della gestione a MAC 34, l'esercito europeo stanziato in italia, costretto dal nemico alla ritirata durante gli scontri sul fronte toscano e marchigiano, è riuscito ad attestarsi nella pianura padana, formando un nuovo fronte lungo la linea che andava da Rimini a Reggio Emilia, mentre contemporaneamente truppe alleate sbarcate a Genova contenevano l'avanzata diretta verso la Liguria. Il fronte pareva stabilizzato, e a Novembre si pensava di poter organizzare addirittura una controffensiva, ma il 19 Novembre un nuovo strappo nella membrana ha materializzato centinaia di migliaia di figli dell'Ombra nella zona di Ferrara, fra Copparo, Bondeno e Cento. In pochi giorni tutte le linee terrestri di comunicazione e rifornimento del nostro fronte a est di Bologna sono state tagliate, ed attacchi sono stati diretti verso le nostre retrovie. Il 24 i sistemi di MAC 34, hanno rilevato una scossa sismica, contemporaneamente tutti i sistemi esterni di comunicazione e rilevamento hanno cessato di funzionare, MAC 34 ha avviato la fase preliminare del protocollo Pharaoh, l'attesa di accertamento. Il 5 Dicembre, non essendo state ripristinate le comunicazioni, ed essendo mancati ulteriori contatti con le nostre forze, il sistema MAC 34 ha fatto cominciare il conto alla rovescia di Pharaoh, e si è messo esso stesso in standby, gli unici sistemi rimasti attivi fino alla fine del countdown sono stati quelli di controllo e manutenzione dei generatori, e quelli di controllo della camera criogenica. Oggi è l'11 Giugno 2174. In mattinata, MAC 34 ha concluso il conto alla rovescia e si è riattivato, verificando la funzionalità dei sistemi ed inviando fuori dai condotti i suoi droni esploratori. Il rapporto di questi evidenzia radiazioni letali a ovest e nord-ovest, a sud un'eleevata presenza di forme di vita animali e vegetali, fra cui alcune non schedate nelle banche dati, ma nessuna traccia di attività umana recente. A nord-est rilevata presenza umana. Traccia di terreni coltivati con personale al lavoro. Presenza di personale armato. I droni hanno rilevato come umano il personale al lavoro, ma ci sono anche altre due traccie di natura sconosciuta.

Arghetiland

Spoiler:  
Il tuo personaggio ha solo quel nome? -.-" non puoi mettergliene anche uno comune?

Colonnello Michele Auriga:

Abbiamo presenze umane? Bene, partiremo da li, si tratta di un insediamento molto vicino a noi, dobbiamo verificarne la natura. Dottor Claudi, mandi uno dei suoi tecnici a sistemare il cyborg di sotto, lo voglio operativo in venti minuti. Manderemo fuori un gruppo d'esplorazione di quattro persone. Ci sono volontari?

Inviato

Andrea Trovarelli: Io, se mi date un mezzo ruotato vi ci porto in un battibaleno, Colonnello!

Mi presento sono Andrea Trovarelli, Caporale di Fanteria Meccanizzata 54^brigata, si ricorda, mi ha anche conferito la medaglia al merito sul fronte 3 anni fa.... Ehm, forse qualche anno di più...

Inviato

Colonnello Michele Auriga: Trovarelli, perfetto. Mi ricordo di lei, era un ottimo pilota. Il suo modo straordinario di guidare le autoambulanze ha salvato molti dei nostri ragazzi, giù a Camerano. Per il momento non posso metterle in mano uno dei nostri veicoli, semplicemente perchè non abbiamo idea delle condizioni del territorio la' fuori, per quel che ne sappiamo potremmo essere in mezzo ad una foresta! Finchè i nostri bulldozer non avranno spianato gli ostacoli, non potremo far uscire i restanti veicoli, inoltre è meglio non farci notare subito, potremmo attirare l'attenzione di comunità o creature ostili. Per cui, accetto la sua offerta come volontario, ma anzichè le sue abilità di guidatore, dovrà utilizzare la sua familiarità con le strade. Guardi il mondo là fuori, e valuti le vie di comunicazione esistenti, mi aspetto un rapporto da lei al ritorno della pattuglia. Nessun altro volontario? Bene, sceglierò io i restanti! Sergente Roberto Carso! Lei è aggregato alla pattuglia esploratrice, dovrà accompagnare Trovarelli e il cyborg, a lei affido la responsabilità militare dell'operazione. Al vostro gruppo sarà aggregato uno dei droni armati che abbiamo nei magazzini del rifugio, verrà rapidamente riprogrammato dall'unità MAC perché possa accompagnarvi nella vostra missione. State attenti a non farlo vedere a coloro che incontrerete, tentate nel caso di apparire come dei viandanti, e qualora doveste entrare in aree civilizzate, lasciate indietro il drone, la sua programmazione gli permetterà di difendersi e di seguire la vostra posizione rimanendo nascosto al limitare dell'area di pericolo, grazie ad un chip d'identificazione posizionato nelle protesi del cyborg. ... il drone ed il cyborg potrebbero aver bisogno di assistenza tecnica, per cui, Ingegner Giacomo Lopini, lei è aggregato alla squadra. Questo è quanto, raggiungete l'armeria, MAC 34 vi consegnerà dotazioni di equipaggiamento standard, io stesso gli darò nel frattempo le istruzioni necessarie a questo, e darò istruzioni all'unità MAC per la riprogrammazione del drone che vi accompagnerà.

Il Colonnello vi congeda facendo il saluto militare, dopodichè si dirigee verso l'interfaccia di MAC 34 per ultimare i preparativi della missione, Trovarelli e Carso, che avevano servito con lui sul fronte delle Marche, si accorgono di quanto Auriga, un uomo che aveva fama d'essere incrollabile, fosse cambiato. Un tempo era tutto disciplina, valore e prassi militare, ora era invece stato molto più diretto. Anche dopo più di centoventi anni, il dispiacere per la sconfitta, ed il timore di essere forse l'ultima speranza per la civiltà avevano minato la tempra dell'uomo, nulla nella sua fermezza pareva esser venuto meno, ma le sue espressioni ed il suo linguaggio erano stati molto meno formali, quasi camerateschi. I risvegliati di AKS 34 erano, ormai, l'unica sua famiglia.

Mentre al primo piano sotterraneo i tre esploratori si dirigeranno verso l'armeria, al secondo Arghetiland vede entrare un uomo in infermeria, è un tecnico, e imballate in una membrana di gomma protettiva porta le braccia robotiche che è andato ad installare, l'uomo le poggia su una scrivania assieme alla scatola dei suoi strumenti, poi ripulisce con cura un altro tavolo e ti ci fa sdraiare sopra, dopodiché toglie l'imballaggio alle protesi.

Sei in missione Argheriland, devo metterti a punto. Cosa vuoi nel braccio destro, la comune mano, oppure la tua "arma speciale"? Dice il tecnico, venendoti vicino e cominciando a ripristinare i collegamenti al braccio sinistro.

E' in momenti come questo che rimpiango voi cyborg non siate più come gli omini dei lego, facili da montare. ... Ah, i lego, chissà se ne sarà rimasto qualcuno là fuori. Secondo me è già andato tutto a putt...., e la cosa migliore da fare sarebbe tornare nel freezer e dormire per l'eternità. Ma siccome siamo qui, balliamo.

Manovrando i suoi strumenti, il tecnico termina di riattaccare l'arto, osservando poi braccio destro dice, sconsolato:

Ecco, questa bestia richiederà un pò di amore e cure in più.

Inviato

Colonnello Michele Auriga, io sono un civile; sono in grado di utilizzare corazze protettive migliori di quelle standard.

E' possibile procurarne una?

Spoiler:  
intendo un Armat. media
Inviato

Colonnello Michele Auriga:

Lopini è uno di quelli che hanno fatto l'addestramento speciale per armature potenziate? Strano per un ingegnere.

Qualunque provvedimento faciliti il buon esito della missione sarà preso. Raggiungete l'armeria, avrete quanto vi occorre per portare a termine il lavoro. Quando avrete finito vi aspetto qui per darvi gli ordini definitivi.

Inviato

Ok! io mi unisco agli uomini che si stanno dirigendo in armeria al piano -1, chiudo la fila, lascio che mi guidino i soldati.

Sono molto spossato ancora per il decongelamento; sento i muscoli deboli e le gambe ancora leggermente tremanti ma comunque mi controllo bene; chiaramente il mio fisico è un pò più lento a riprendersi rispetto a quello dei soldati molto più preparati fisicamente di me.

Sono comunque pronto a dare una mano ai tecnici a rimettere in sesto qualsiasi sistema malfunzionante.

Inviato

Arghetiland:fantastico doc, mi sembra quasi che siano nuove; a proposito di cose nuove, novità riguardo alla missione? In ogni caso, forse è meglio che vada a recuperare il resto delle mie cose, nel caso ci si debba muovere rapidamente

Mi alzo dal lettino, saluto ancora una volta e chiedo se per caso il gruppo si sia già diretto all' uscita, o sia all'armeria. infine mi allontano, andando a ricongiungermi con gli altri ed a recuperare la mia corazza da combattimento.

Spoiler:  
matte ho ricontrollato ed ho l' abilitazione per armature medie.
Inviato

Una volta raggiunti gli altri vado a fare rapporto al Colonnello Lopini:

Arghetiland: salve comandante, mi presento, sono il cyborg matricolato 3509185, ex membro del terzo battaglione d' assalto cyber dell' esercito inglese; il mio nome è Michele Garrota, nome in codice Arghetiland. I miei sensori indicano il pieno funzionamento di tutti i miei sistemi, ed inoltre posso riportarle di essere pronto per eseguire i suoi ordini. A proposito, generale, chi saranno i miei compagni di esplorazione?

per il DM

Spoiler:  
facevo parte dell' esercito inglese, ma sono stato dislocato in Italia insieme al mio reggimento per rinforzare il fronte attestatosi a Bologna. Avendo una padre Italiano ed un padre Inglese, riesco a parlare perfettamente entrambe le lingue.
Inviato

Arghetiland:

Spoiler:  
Dunque, direi che hai capito come funziona questo tipo di partite, ti stai comportando bene. Solo due precisazioni :mad:: Lopini è il pg ingegnere di g.g., il Colonnello si chiama Michele Auriga. a parte ciò, come fai ad avere un padre ed una padre? :lol: Sei proprio uno strano cyborg! Scherzi a parte, dopo scritto ricontrolla almeno una volta per eliminare eventuali errori, io lo faccio sempre. Infine, usa la modalità modifica messaggio, il doppio post è vietato dal regolamento. Mod, pietà, è ancora un novellino del Forum... chi è il Mod del Topic? Sarei curioso di saperlo, se vuole mi si può identificare sul profilo o con pm Anche gli altri comunque si stanno comportando bene

Il Colonnello Michele Auriga, impegnato in una frenetica digitazione sulle tastiere di MAC 34, si volta verso Garrota squadrandolo come per valutarne le capacità.

Uno dei cyborg britannici. Pare siano temibili in battaglia. Dicono che il 2° battaglione da solo sia riuscito a coprire la ritirata delle truppe europee da Ancona fino a nord di Pesaro, prima d'essere annientato. Meglio metterlo in riga comunque.

Colonnello, prego. E' il mio grado. Raggiungi l'armeria, fatti consegnare dall'unità MAC l'equipaggiamento e torna qui con gli altri, ho nuovi ordini per voi. Muoversi, vi voglio operativi entro quindici minuti.

Nel frattempo, programmata la missione dal colonnello, MAC 34 ha messo in funzione le sue unità automatiche di gestione dei magazzini, con le quali sta prelevando l'equipaggiamento selezionato e depositandolo nell'armeria attraverso sportelli collegati direttamente ai depositi. A prima vista si capisce che si tratta di un equipaggiamento militare leggero, destinato ad una pattuglia d'esplorazione piuttosto che ad una squadra di combattimento.

Gli sportelli depositano sui bancali:

2 Armature Mimetiche Leggere Mark XII Amsterdam, vesti militari in tinta mimetica, sono rinforzate sotto il tessuto con bande di metallo flessibile e leggero, ma molto resistente, praticamente un'armatura che appare un comune vestito, coloro che la indossano non appaiono corazzati.

Spoiler:  
Finché indossate +2 a Nascondersi in foresta, sottobosco ed ambienti simili, in generale con alberi e fogliame. +3 CA, penalità armatura alla prova

-2. Sono per Carso e Trovarelli

2 Corazze tattiche leggere in tinta mimetica modello Crocodile, armature simili alle precedenti, ma con rinforzi ed imbottiture ulteriori in materiali molto resistenti ma allo stesso tempo parzialmente flessibili, piastre rinforzate sono poste a protezione del torso.

Spoiler:  
Come le precedenti mimetiche, ma bonus a Nascondersi +1, sono armature medie. +5 CA, destrezza massima +3, penalità alla prova -4. Sono per Lopini e Garrota

2 carabine d'assalto M4, con 2 caricatori.

Carabina_M4.jpg

da google immagini

Spoiler:  
Proiettili da 5.56mm, 2D8 Danni, range increment 60 piedi, caricatore da 30 colpi. Sono per Lopini e Trovarelli

1 Pistola d'ordinanza con 3 caricatori.

Spoiler:  
proiettili da 9mm, range increment 30 piedi, 2D6 danni, caricatori da 9 colpi. E' per Garrota

1 Fucile da cecchino, con 4 caricatori

psg1.jpg

da google immagini

Spoiler:  
proiettili da fucile da cecchino calibro 7.62, 2D10 danni, capacità 5 colpi, ranged increment 90 piedi. E' per Carso

4 Granate a Frammentazione

Spoiler:  
3D6 Danni nel diametro di 9 metri, Riflessi 15 Dimezza, Una a testa

16 Razioni militari

Spoiler:  
Da dividere, sono 4 pasti giornalieri

8 Borracce piene d'acqua

Spoiler:  
2 a testa, per un totale di 3 litri

4 zaini militari

Spoiler:  
1 a testa, servirà per contenere l'equipaggiamento, sono di dimensioni molto ridotte rispetto ai comuni modelli usati nell'esercito.

Una scatola di componenti elettroniche ed organi sensori, oltre ad un kit di attrezzi per la lavorazione e la manutenzione d'apparecchiature meccaniche ed elettroniche.

Spoiler:  
E' per Lopini, il kit da un +2 a Repair, Craft Mechanical e Craft Electronic

4 Binocoli militari

Spoiler:  
1 a testa

2 bussole, 2 cartine geografiche locali del mondo preapocalittico.

4 Celle di siero rigenerante

Spoiler:  
Ciascuna rigenera 1D8+4 Punti Vita, da utilizzare quando si scende sotto gli 0 PV, 1 a testa.

12 iniezioni di farmaci ritempranti:

Spoiler:  
3 a testa, curando 1D8+2 punti vita, inutili se utilizzati su pg o png con Punti Vita inferiori allo 0.

2 Kit medici di pronto soccorso

Spoiler:  
+2 alle prove di Guarire, sono per Carso e Lopini, i due che sono registrati per aver fatto anche un corso di pronto soccorso. Trovarelli invece guidava l'ambulanza ma non ha mai fatto il corso

4 Microfoni mimetici, sono piccolissimi e possono essere nascosti nelle armature, vicini alla bocca, sono dotati di auricolari facili da nascondere.

Spoiler:  
Uno a testa.

1 microfotocamera digitale

Spoiler:  
Destinata a Lopini
Inviato

Tutti

Spoiler:  
Segnate l'equipaggiamento assegnatovi sulle vostre Schede. Quando rispondete, intitolate il messaggio col nome del vostro personaggio. Sui piedi: 30 piedi = 9m, 60=18, 90=27. Fatemi i Background e postateli ne topic di servizio per favore, una breve storia della vostra vita prima della guerra. Conoscenze, amori, famiglia, dolori, avversari. Ed anche contatti con creature dell'Ombra durante il conflitto. Sbizzarritevi.

L'ufficiale che vi ha accompagnato all'armeria, Alfredo Ponztrelli, guarda perplesso Andrea Trovarelli, dopodichè risponde:

Se la missione per cui ci siamo risvegliati sta veramente per avere inizio, presto ciascuno di noi avrà modo di impiegare le proprie abilità per il bene della causa. Ma finchè non sapremo cosa c'è di preciso là fuori, i nostri mezzi non usciranno. Correremmo il rischio di farli insabbiare, impantanare, di farli cadere in un'imboscata o chissà che altro. Parte della vostra missione sarà proprio scoprire cosa dobbiamo aspettarci. Ognuno di voi ha ricevuto perlomeno l'addestramento militare di base, ciò vi sarà utile nel caso troviate un ambiente ostile, dovete sopravvivere e portare a termine i compiti assegnativi. Ora forza, equipaggiatevi, quando avrete finito torneremo dal Colonnello.

Roberto Carso indossa rapidamente l'armatura mimetica, raccoglie nello zaino ed ordina il suo equipaggiamento, dopodiché carica anche il fucile da cecchino che gli è stato destinato.

Due civili, di cui un ingegnere ed un pilota, un cyborg specializzato nello scontro fisico ed io, un cecchino. Il Colonnello deve aver creato appositamente un gruppo misto, non sapendo che genere di situazione troveremo là fuori, potremmo avere maggiori probabilità di portare a termine la missione grazie alla differenza delle nostre abilità. Nello stesso tempo, stiamo venendo utilizzati come pedine sacrificabili. Il nostro can-drone da guardia sarà collegato direttamente all'unità MAC, probabilmente per inviargli dati relativi i nostri progressi. E' solo un dannato esperimento, e viste le cianfrusaglie che hanno appioppato al povero ingegnere, probabilmente hanno anche in mente di farci fare qualche lavoretto extra. Comunque sia, mi hanno assegnato al gruppo perchè io gli fornisca copertura, ed è ciò che farò, la missione è troppo importante.

Terminato di prepararsi, Roberto si volta per controllare i progressi dei suoi compagni, il suo sguardo cade su Trovarelli, il pilota aveva guadagnato molte onorificenze guidando le ambulanze a nord del fronte di Camerano, sulle linee marchigiane. Un giorno il suo rapido intervento aveva salvato anche lui, quando uno di quei f0ttut1 mostri dell'Ombra era piombato, ferito, giù dai cieli, azzannandogli una gamba, la creatura era stata uccisa, ma Carso aveva rischiato la vita, e solo la celerità dell'ambulanza lo aveva salvato.

Grazie amico! Ti sarò anche superiore in grado in questa caxxo di missione, ma te ne devo una anche se non credo che tu te ne ricordi.

Tranquillo Trovarelli, finchè non avremo trovato un veicolo in cui ficcarti, il mio adorato bambino sarà incaricato di tenere a distanza quei b@stardi dell'Ombra, da te e da tutti gli altri. Mister mano tagliente, qui, indicando con la canna del fucile il cyborg, la cui mano robotica destra era stata sostituita con una motosega, dovrebbe pensarla alla stessa maniera. E poi, chissà che non si trovi comunque qualcosa da guidare.

Chissà, forse riuscirò a restituirti il favore... anche se spero di non doverlo fare troppo presto.

Inviato

giacomo lopini

mi rivolgo all' ufficiale Alfredo Pontzelli:

Signore, potremo comunicare tra di noi sul campo via radio oppure le apparecchiature acustiche ci permetteranno di comunicare solo con la base?

Lopini appare un pò preoccupato

quante cure, quì in mezzo ci sono farmaci davvero seri, speriamo di non doverne mai avere bisogno... speriamo di essere pronti ad ogni evenienza

mmm... una fotocam digitale; mi servirà per raccogliere ogni dato utile allo svolgimento della missione, a quanto pare questo compito toccherà a me.

DM

Spoiler:  
farò domani il background, oggi ho studiato tutto il tempo...bubi
Inviato

Andrea Trovarelli

Mi vesto con la mimetica, sistemo tutto l'equipaggiamento nello zaino, controllo le armi e le munizioni.

Già, giusto, la radio è collegata tra di noi o alla base o tutt'e due?

Certo che il nostro Ufficiale Alfredo Ponztrelli ha prorpio un cognome ridicolo...

Ma non sarebbe più semplice spiaccicarli tutti con un bel bulldozer?

Speriamo che questa ricognizione duri poco...

Inviato

Ufficiale Alfredo Ponztrelli:

Le radio non possono comunicare con la base, che è schermata e a quanto pare ha perso i suoi sistemi di comunicazione e rilevamento nello scoppio delle atomiche, quanto ai bulldozer, se siamo in ambiente ostile attireremmo l'attenzione del nemico.

Erano stati però predisposti dei sostituti, che permettessero nel caso il ripristino dei sensori. E, a giudicare da quella sacca, lanciando un'occhiata alla strumentazione appena infilata nello zaino da Lopini, il Colonnello ha pensato bene di farvi sistemare alcuni dei sistemi perimetrali. Il che sarà utile, dato che ci permetterà di monitorare l'area senza mettere ogni volta il muso fuori. Per il resto, potrete utilizzare le trasmittenti per comunicare fra voi, ma attenti a non farle scoprire ad altri, a scopo precauzionale non usatele di fronte ad esterni. Sempre che, ovviamente, la vostra missione preveda anche la possibilità di un contatto con esterni.

Con un sonoro ronzio, uno degli sportelli distributori torna ad aprirsi, ed una pedana scorrevole deposita sui bancali un corto badile pieghevole e un'apparecchiatura leggera, si tratta di un Rilevatore di Radiazioni, ovvero un modello estremamente avanzato di rivelatore geiger. Con esso, l'equipaggiamento della squadra può dirsi concluso.

Spoiler:  
Il Rilevatore è per Lopini; Per quanto riguarda le armi da fuoco, il numero di caricatori indicati dopo la tipologia d'arma è a testa, non da dividere.

Ormai pronti, Carso, Lopini e Trovarelli tornano verso l'interfaccia di MAC 34, per ricevere le ultime istruzioni dal Colonnello, nel frattempo Ponztrelli aiuta Garrota col suo equipaggiamento, avendo una sola mano a disposizione, il cyborg ha infatti delle difficoltà ad indossare la corazza tattica da solo.

Michele Auriga è in piedi vicino all'interfaccia dell'elaboratore centrale, vicino a lui un robot simile ad un ragno fluttua a pochi centimetri da terra, l'approfondimento delle ricerche sui campi magnetici nella seconda metà del 2032 ha permesso la costruzione di queste ed altre apparecchiature, non in grado di volare, ma di fluttuare ad altezza variabile.

Ora che siete pronti, posso darvi le disposizioni finali: il nostro rifugio è cieco e sordo, nessuno dei suoi sensori esterni è più attivo da oltre cent'anni. Fu però predisposta una rete di collegamento sotterranea, che avrebbe permesso il rapido ripristino dei rilevatori. Abbiamo bisogno di sapere, innanzitutto, che l'area è sicura, per cui bisogna ripristinare il sistema di sorveglianza. Per prima cosa, raggiungete i punti la cui locazione è stata registrata nella memoria del robot, e proteggete Lopini mentre installa le nuove apparecchiature. Probabilmente avrete un po' da scavare, prima di scoprire i collegamenti sotterranei del rifugio, ma una volta completato questo compito, avremo dei rilevatori ottici, acustici, termici e di movimento a sorvegliare i nostri confini prossimi. Mentre eseguirete questo primo compito, guardatevi attorno, MAC 34 non ha registrato segni di attività umane recenti nei dintorni del bunker, ma è meglio essere prudenti. Fotografate ogni dettaglio insolito, quando i collegamenti saranno ripristinati da qui potremo anche ricevere i vostri dati e le vostre comunicazioni.

Bene, questo primo compito è una cosa da poco. C'è dell'altro. Abbiamo rilevato, a est e nord-est, tracce di attività umana, e... non umana, sconosciuta. Prima di autorizzare, eventualmente, il risveglio degli altri, è necessario sapere con che cosa abbiamo a che fare. Il rilevamento è stato fatto nella direzione in cui un tempo sorgevano i paesi di Gaibanella e Sant'Egidio. Avvicinatevi in modo discreto e verificate la natura del rilevamento. Cercate, per ora e fino a nuovo ordine, di limitare qualsivoglia contatto con gli esterni. Se però gli esterni si rivelassero essere delle "Ombre" ostili, qualora minacciati fatele fuori senza pietà.

Ricordate, prima di ogni altra cosa, per quale motivo sarete la fuori. Ci hanno ibernati perché potessimo tornare a combattere il nemico che ha portato alla fine della nostra civiltà, o in alternativa, o meglio, oltre alla nostra missione più importante: la ricostruzione della civiltà perduta. Se troverete dei sopravvissuti, riportate immagini e rapporti su di loro, dobbiamo sapere ogni cosa, potrebbero essere dei validi alleati, così come dei mortali nemici. Per questi motivi, prudenza innanzitutto.

Ascoltando il discorso di Auriga, il Dottor Ernesto Claudi si avvicina e prende la parola: Anche altre esplorazioni sarebbero utili, ma a ovest e nord ci viene riportata tutt'ora la presenza di radiazioni, mentre a sud nel raggio d'azione dei droni non sono state trovate tracce di civiltà, solo foresta, alberi ed animali. A est un tempo c'era la vecchia Statale 16, delle eventuali comunità potrebbero utilizzarla ancora per i loro commerci, per questo motivo dovrebbe essere la meta iniziale più interessante. Di certo, quella potenzialmente più pericolosa per noi... o vantaggiosa, a seconda dei casi.

Auriga attende in silenzio il termine delle osservazioni di Claudi, dopodiché riprende la parola: Questo è quanto, non avrei altro da dirvi se non uno dei primi obiettivi della vostra missione: restare vivi. Prima che partiate, e vi faccio notare che vi abbiamo muniti di viveri per almeno due giorni di viaggio, considerandone anche due di ritorno, avete domande? Qualche dubbio da chiarire, perplessità o simili?

Mentre il Colonnello vi scruta in attesa di una reazione, Michele Garrota vi raggiunge, finalmente il cyborg è completamente equipaggiato per la missione, dai suoi occhi trasuda la voglia di uscire dal rifugio, per combattere le Ombre tanto per la missione, quanto per divertimento.

Inviato

Andrea Trovarelli

Si prepara ad affrontare la missione sperando di non incontrare guai.

E' sempre un po' agitato quando va in missione non a bordo di un mezzo, si sente come un pesce fuor d'acqua...

Inviato

Michele Garrota

Arghetiland sembra assente, come perso nei meandri della sua mente, a ricordare il passato, la sua vita prima della guerra, prima di Pharaoh....; ricorda ancora distintamente la moglie morta sulla porta di casa, durante il primo assalto, insieme al figlio mai nato; ricorda distintamente la voce dell' angelo che gli sussurra arcane parole, come a volersi scusare per ciò che l' Ombra gli aveva fatto, e che poi lo porta via, verso la salvezza, nonostante le evidenti e gravissime menomazioni alle braccia. L'ultima immagine che ricorda prima di diventare cyborg è l'immagine dell' angelo che, battendo le ali, si allontana maestoso nel cielo. Alla fine Garrota torna in sè, lo sguardo già proiettato verso l' esterno, il campo di battaglia già nella sua mente. Egli esclama:Signore, io non ho domande di sorta, mi sento pronto per fare ciò che deve essere fatto, signore.

Inviato

Colonnello Michele Auriga:

Perfetto, allora la missione ha ora ufficialmente inizio. Ricordate, una cosa prima di ogni altra: proteggete la segretezza di quest'installazione Dottor Claudi, apra le porte del rifugio.

Ricevuto l'ordine, l'ufficiale scientifico da a sua volta l'istruzione a MAC 34, il quale avvia le procedure d'apertura delle porte esterne.

Ancor più massiccia delle porte di sicurezza incontrate in precedenza, la parete di un metro di titanio che fino ad ora aveva mantenuto sigillato il bunker di AKS 34 viene trascinata lateralmente da poderose braccia meccaniche, rivelando un tunnel, una rampa in salita che termina nell'ombra.

Il passaggio è ampio, sei metri di larghezza, lo ricordate, perché lo percorreste quando entraste in AKS 34 la prima volta, per l'ibernazione.

Disposte a coppie su due livelli, quattro torrette laser automatiche controllate dall'elaboratore centrale hanno protetto, per tutto questo tempo, l'ingresso all'installazione sotterranea, salendo nell'oscurità troverete ancora un'altra porta in titanio, spessa come la precedente, che una volta aperta vi permetterà di uscire all'esterno, l'ultima porta fu costruita con una superficie esterna mimetica, imitante l'ambiente circostante, si previde che ciò avrebbe protetto la segretezza della struttura.

Una volta che tutti siete entrati nel condotto, la porta di titanio apertasi alle vostre spalle si richiude, una delle molte misure precauzionali previste per preservare l'integrità della base. Per breve tempo siete soli nell'oscurità, poi, lentamente, una nuova porta in titanio, l'ultima, comincia ad aprirsi più in alto, la struttura in metallo potrebbe aprirsi completamente per permettere il passaggio dei veicoli, ma non essendo questo il caso, si socchiude quel tanto che basta a permettervi il passaggio, facendo filtrare, per la prima volta da oltre un centinaio di anni, la luce del Sole, essa rischiara la galleria, svelandovi le apparecchiature di traino predisposte per aiutare la salita dei mezzi più pesanti, così come le quattro torrette automatiche, che, ruotando sul soffitto, sono state attivate da MAC 34, e stanno ora tenendo sotto tiro il varco sul mondo esterno.

Salite lungo la rampa e in breve tempo siete fuori, nella penombra di una rigogliosa foresta, gli alberi s'innalzano nel cielo filtrando la luce del cielo, ma dalla temperatura vi accorgete che la stagione è calda, probabilmente primavera avanzata, nell'aria sentite il ronzio degli insetti, e tutt'attorno a voi il rumore degli insetti. Il sottobosco è fitto, e non vi permette di vedere molto oltre la vostra posizione, inoltre per procedere nella boscaglia dovrete aggirarne le parti più ostiche da attraversare. Il rilevatore di radioattività non da segno di vita, evidentemente siete in una zona sicura.

Dietro di voi, la porta camuffata in titanio del rifugio si richiude, all'esterno ha le sembianze del comune terreno, ricoperto da erba ed altre piante, la copertura, notate, non presenta tracce di bruciature, probabilmente il fuoco delle atomiche, ovunque siano cadute, non è arrivato fin qui.

Seguendo le indicazioni di SC 34/26, il robot che vi accompagna,

Spoiler:  
Securebot, 34 identifica il rifugio, e 26 il numero identificativo dell'unità. Potete trovare un nome più comune e familiare per l'unità, se volete.

capite in quali direzioni si trovi la rete dei sensori che dovete ricollegare e, guardinghi, vi incamminate nella foresta.

In pochi minuti raggiungete il primo dei cinque punti segnalati, e Carso, estratto il badile pieghevole dallo zaino, lo apre cominciando a scavare, in breve tempo il soldato scopre un tubo metallico interrato, la conduttura penetra in profondità, ed è la custodia protettiva della rete di AKS 34, svitatone il coperchio Carso si sposta per lasciare spazio a Lopini, il tecnico estrae dal condotto le estremità, protette da strati di materiale plastico impermeabile, dei collegamenti alla rete del bunker, elimina la copertura e stende i fili, dopodichè, estratti dallo zaino sensori e strumenti, comincia a collegare uno dei rilevatori alla rete di MAC 34.

In pochi minuti, l'abile ingegnere ripristina i collegamenti, impermeabilizza l'apparecchiatura e ne verifica la funzionalità, dopodichè posiziona il sensore a terra, coprendolo appena con terriccio e foglie, per nasconderlo alla vista.

Sentite delle interferenze negli impianti audio delle vostre radio, ora siete collegati a MAC 34, e potete direttamente inviare dati al rifugio.

Terminata la prima riparazione, riprendete la marcia, raggiungendo altri due sensori, che grazie alla sua abilità tecnica Lopini ripara celermente come il primo, i vostri sensi sono tutti allerta, ma nonostante ciò non percepite nulla di strano attorno a voi.

E' al quarto rilevatore che le cose cambiano, Carso, tenendo di mira la foresta col suo fucile, ha passato il badile a Trovarelli perché possa scavare scoprendo i collegamenti interrati, e Lopini, poggiato lo zaino a terra, sta per estrarne il nuovo sensore, quando si accorge di qualcosa di strano, pochi metri più in la, le foglie e l'erba sembrano in parte spostati, come se fosse stato trascinato qualcosa.

Incuriosito, l'ingegnere riappoggia la strumentazione e comincia a fissare con attenzione il terreno davanti a sè, Carso è troppo impegnato a tenere di mira il perimetro per accorgersi della cosa, Trovarelli e Garrota invece ci fanno caso, accorgendosi del mutamento nel comportamento del loro compagno.

Inviato

Michele Garrota

Io seguo lo sguardo di Lopini e, una volta vista la chiazza d' erba smossa, mi avvicino per controllare, intimando agli altri di fare silenzio e di guardarsi intorno alla ricerca di rumori e/o movimenti sospetti. A questo punto mi avvicino di soppiatto alla zona smossa

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