Demian Inviato 3 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 3 Luglio 2011 Ancora una volta, le porte blindate di AKS 34 si aprono, lasciandovi uscire all'esterno, è l'alba, e la foresta è appena rischiarata da un leggero chiarore turchino, seguendo le indicazioni della bussola e delle vecchie cartine, la compagnia si mette in marcia verso quelli che un tempo erano i paesi di Gaibanella e Sant'Egidio, in passato vi sarebbero stati dati dei palmari con rilevamento satellitare del terreno, ma a quanto pare i collegamenti satellitari sono tutti saltati, o forse non c'è più un solo satellite integro in orbita, qualunque cosa sia successa non vi è dato saperlo, ancora, ciò che è chiaro è che vi dovete arrangiare come potete. Spoiler: Per questioni di segretezza e furtività, il robot SC 34 stavolta non è stato aggregato alla pattuglia. Il gruppo si mette in marcia, aprendosi la strada nel sottobosco e seguendo i pochi sentieri, dirigendosi verso il Sin Village, dopo poco più di un'ora e mezza di cammino, la foresta comincia a diradarsi, lasciando il posto ad un terreno disboscato, alberi ed arbusti calano in numero e dimensioni, fino a sparire oltre ad una linea netta, artificiale, là dove la mano dell'uomo ha reclamato per sé un luogo da coltivare. Campi, nella vostra memoria è da pochi giorni che non vedete dei campi coltivati, in realtà sono passati più di centoventi anni, nascosto nella boscaglia, il gruppo si apposta per osservare la situazione, scrutando davanti a sé coi binocoli. Ci sono vigne, campi di strani arbusti, di frutta e di cereali, oltre che di misteriose piante simili a scarni cespugli su cui paiono crescere delle specie di olive, mezzi agricoli quali trattori e camion rugginosi giacciono abbandonati sui terreni, immobili e silenziosi come bestie in agguato, la civiltà è sopravvissuta dopotutto, anche se non nella sua forma più gradevole. Dopo alcune decine di minuti di lenta, accurata e prudenziale osservazione, il gruppo nota delle persone, Umani, emergere dagli alberi, sono vestiti con abiti del vecchio mondo in cattivissimo stato, sporchi o strappati, oppure con abbigliamento nuovo, ottenuto con la lavorazione di spazzatura e delle pelli di animali allevati, questi individui sono disarmati, il colorito scuro della loro pelle testimonia una lunga esposizione ai raggi solari, hanno degli strumenti con sé, paiono essere dei lavoratori, contadini. Senza fretta, i contadini si mettono al lavoro, cominciando a raccogliere le misteriose bacche simili ad olive, che raggruppano a mucchi in secchi di plastica o ceste di vimini, uno dei lavoratori entra nell'abitacolo di un vecchio furgone malandato, accendendone il motore ed avvicinandosi ai compagni, per permettere loro di caricare più rapidamente il raccolto, con grande sorpresa del gruppo in esplorazione, dopo una notevole sgasata d'inquietante fumo nero, l'autoveicolo si accende e si mette in moto, avanzando con pigrizia e lentezza sulle sterrate. I lavoratori sono sorvegliati, ci sono due guardie in abiti di pelle scura, con fucili malandati, sono arrivati assieme ai lavoratori e ora, lanciandogli ogni tanto delle occhiate annoiate, sorvegliano il perimetro della foresta, probabilmente la morte di ben sei paesani nel bosco è stata una notizia d'un certo scalpore. Assieme alle guardie, un loro comandante ha raggiunto i campi, un uomo vestito in camicia a quadri, vecchi jeans, ed un giacchetto in pelle scamosciata color nocciola, il capo coperto da un cappello da cowboy del medesimo materiale, gli occhi celati da occhiali da sole, il viso dello sconosciuto pare esser stato sfigurato da un incendio, appare del tutto ustionato, ma ciononostante sia le guardie che i lavoratori paiono rispettare quella figura, anzi uno dei lavoratori s'intrattiene alcuni minuti a parlare cordialmente col "cowboy", dopodiché l'ufficiale raggiunge una specie di sedia-sdraio, e fumandosi una sigaretta si accomoda, osservando con fare placido la foresta, come se fosse in attesa di qualcosa.
g.g. Inviato 3 Luglio 2011 Segnala Inviato 3 Luglio 2011 Lupo Mi rivolgo ai compagni: Io vado a parlare, dirò che siamo diretti a Sin Village in cerca di carburante, il nostro mezzo ha esaurito la riserva e siamo bloccati. Uno o due vengano con me. Gli altri occhio!... mi avvicino e già da debita distanza inizio a tenere le mani alzate e a parlare, mi rivolgo a quello che mi sembra il capo. Siamo dei forestieri, il nostro mezzo è bloccato a 10 km da quì, stiamo cercando del carburante. Ci hanno detto che c' è un posto chiamato Sin Village dove potremmo trovarne, voi dove lo prendete quello" Ed indico il gas nero che sta sbuffando fuori dalla marmitta del loro furgone. fingendoci forestieri non ho da trovare scuse se non conosciamo i posti quì in giro. A parte tutto ci potrebbe tornare utile del carburante; buono a sapersi che se ne trovi ancora in giro. Inoltre possiamo già iniziare a raccogliere qualche informazione di questo fantomatico Sin Village
L'Imperatore Inviato 4 Luglio 2011 Segnala Inviato 4 Luglio 2011 Trovarelli Accompagno Lopini per scoprire qualche news sui nuovi tipi di carburante che ci sono in circolazione oggi, in modo tale da capire anche le modifiche da fare al motore per poter adattare eventualmente i nostri mezzi a queste strane brodaglie. Cmq lo seguo e me ne sto in silenzio pronto a carpire per bene tutto quel che il tizio ha da dire su questioni meccaniche.
Demian Inviato 4 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 4 Luglio 2011 Carso trasale, colto di sorpresa dall'iniziativa di Lopini, annuisce però vedendo Trovarelli seguirlo, e in silenzio si sdraia, rimanendo nascosto nel cespuglio e prendendo di mira le guardie dei campi, tentando di mantenersi su una linea di tiro libera il cecchino è pronto, in caso di pericolo, a far fuoco sugli eventuali nemici. Tutti, Importante Spoiler: Visti i problemi di connessione di Aghetiland, finché non avrà risolto gestirò io Garrota, aggiornandomi poi con lui via telefono. Garrota si abbassa vicino a Carso, stando attento a non trafiggersi con la sua stessa motosega, avanzando coi due compagni sarebbe stato decisamente più utile alla loro protezione, ma l'arma innestata nel braccio non avrebbe di certo contribuito a tranquillizzare gli interlocutori. Vedendo Lopini e Trovarelli uscire dal sottobosco, l'uomo bruciato vestito da texano si alza, facendo segno alle guardie di abbassare le armi, le due sentinelle avevano infatti subito puntato i loro catenacci rugginosi verso gli stranieri, e anche dopo l'ordine del loro superiore continuano a sorvegliare i nuovi venuti, pronti a reagire ad ogni eventuale minaccia. Il "bruciato" si avvicina agli sconosciuti, squadrandoli da dietro gli occhiali da sole, come per capirne le reali intenzioni, o la possibile pericolosità, quello dei due che ha parlato non ha però portato le mani all'arma, ed il suo atteggiamento non pare essere ostile. Quello? dice lo sconosciuto indicando il fumo nero che esce dal furgone, lo produciamo noi... lavorando quelle., e dicendo ciò indica le strane olive che i contadini stavano raccogliendo, la maggior parte dei braccianti si è però ora fermata alla vista degli sconosciuti, tutti sembrano in attesa. Jatropha Curcas, una versione geneticamente modificata di prima della guerra. Quella pianta può crescere in un deserto quasi senza manutenzione, e dalle sue bacche si può ottenere un buon carburante. ... Così il vostro mezzo è rimasto a secco, eh? Siete solo voi due? Dovete avere un buon motivo per esservi spinti fin qui, ai confini del mondo. Sapete, sono in pochi quelli in grado di proseguire oltre il Sin Village, senza diventare fosforescenti e morti stecchiti intendo. Le atomiche che hanno tirato durante la guerra hanno reso radioattiva un'ampia porzione di territorio a nord. Avete delle corazze militari, è da qualche anno che non ne vedo una. Da dove venite? Da Molinella? O siete del Generalato di Bando?
g.g. Inviato 5 Luglio 2011 Segnala Inviato 5 Luglio 2011 i nostri compagni sono rimasti indietro. No, veniamo da più lontano, da una piccola comunità che si trova in una zona a basso tasso radioattivo, verso le colline modenesi loro non conosceranno quelle zone, se dicessi che veniamo da un posto quì in giro potremmo cadere in trappole, chissà. magari Molinella è completamente distrutta e questo mi sta mettendo alla prova, starò sul vago viaggiamo per affari... Sapete dove possiamo trovare una carta di queste zone?
L'Imperatore Inviato 5 Luglio 2011 Segnala Inviato 5 Luglio 2011 Trovarelli Grazie al cielo Lopini ha la lingua che gli funziona bene! Chissà quali accorgimenti i tecnici meccanici hanno adottato per far funzionare i motori con sto succo di bacche... Andrea si rivolge al tizio: E una macchina normale riesce a partire con quel carburante - indicando il fumo nero - o prima bisogna farci qualche ritocchino alle valvole di iniezione o cambiare il rapporto di compressione o qualche altro alambicco?
Demian Inviato 5 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 5 Luglio 2011 Carso e Garrota rimangono immobili, il primo tenendo di mira una delle guardie armate, il secondo stando pronto ad intervenire in caso di pericolo, il "bruciato" però non pare essere ostile, o almeno non lo da a vedere, per cui al momento entrambi i soldati rimangono fermi, in attesa. Il "bruciato" osserva Lopini, poi Trovarelli, pare essere pensieroso. Una carta? Le poche che abbiamo sono vecchie, ammuffite o sbiadite, e per di più utili quanto una scacchiera per un Gorg medio, non indicano nulla delle attuali condizioni delle strade, delle attuali comunità, delle zone dove se entri sei morto, o dell'attuale conformazione politica del territorio. Se anche vi dessi una di quelle tovaglie giallognole e sgualcite, probabilmente usandola finireste per crepare più facilmente che andando a naso. Ciò detto, il "bruciato" sposta un piede mettendosi in una posizione più comoda. I motori vanno modificati per poter funzionare con la "broda", la maggior parte è messa a punto per un funzionamento misto. Mi stupisce che non lo sappiate, significa che la comunità da cui provenite ha ancora rilevanti scorte di carburante convenzionale, e queste in genere sono in mano ai militari, come il Generalato di Bando. ... per gli affari, Sin Village è sicuramente aperta agli scambi, se di questo si tratta, basta fare solo attenzione alle f0ttwt3 bande di predoni e cannibali, ancora più incaxxati da quando alcuni dei loro sono stati fatti secchi nella foresta, ieri. Certo però che, venire fin qui dal modenese per fare affari... che strada avete fatto? Dal nord non potete essere passati, e a est è tutto pericolosamente radioattivo fra Cento e Bondeno, il percorso più probabile sarebbe fra Castel Maggiore e Bologna, ma avvicinarsi alle rovine della città è un vero inferno, i mostri dell'Ombra proliferano e danno la caccia a qualunque cosa si muova. Mentre il "bruciato" vi parla, i braccianti sono tornati al lavoro, al comando di uno di loro, un uomo dalla carnagione scura, abbronzata, con una corta barba curata, lo stesso uomo che in precedenza aveva conversato col "bruciato". Terminate le sue osservazioni e in attesa di risposta, il "texano ustionato" si sporge in avanti, gettando la sigaretta a terra e pestandola col piede, avanza però verso di voi, più del dovuto, e bisbiglia, stando attento a non farsi sentire da altri: "Auriga e Claudi stanno bene?".
g.g. Inviato 5 Luglio 2011 Segnala Inviato 5 Luglio 2011 Lupo caxxo! lo guardo negli occhi, lo scruto tentando di restare impassibile, guardo poi le sue mani senza abbassare la testa cosa? mi sporgo anch' io verso di lui e a labbra strette e con voce bassa gli chiedo Chi sei? il mio sguardo è cupo e pensieroso, trattengo lo stupore che mi ha provocato questa domanda così spiazzante, così inaspettata. Mille idee sconclusionate iniziano a frullarmi in testa, torbide come un vortice nella nebbia, senza un filo logico, nessuna spiegazione razionale per ciò che ho appena sentito.
Demian Inviato 5 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 5 Luglio 2011 Il "bruciato" pure rimane impassibile, anche se una certa attesa nella risposta tradisce un certo grado d'ansia, dopo un lento sospiro le parole, pesanti come macigni, escono dalle labbra screpolate dello sconosciuto. Lo stupore che percepisco è interessante, ma non sufficiente. Non puoi cavartela così. Ho compiuto un azzardo scoprendomi in questo modo, ma non ho intenzione d'andare avanti senza sapere cosa c'è nel piatto. Se vuoi sapere ciò che so, prima devi dirmi ciò che sai tu. Ma questo non è il posto adatto. Chiama i tuoi amici rimasti indietro, vi guiderò al Sin Village, e camminando... parleremo. Il "bruciato" si tira indietro, rivolgendosi ora ai due uomini armati: "Riccardo, Manoél, questi sono puliti. Voi restate di guardia ai campi, mentre io li guido in città. Abbiamo degli affari da sbrigare.
g.g. Inviato 5 Luglio 2011 Segnala Inviato 5 Luglio 2011 volgo la testa indietro e grido: Carso, garrota poi faccio cenno con la mano di venire. mi volgo nuovamente verso il mio interlocutore. Lo osservo pensieroso tacendo.
Demian Inviato 5 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 5 Luglio 2011 Carso e Garrota si alzano, sorpresi, ed escono dal loro nascondiglio, apparendo alla vista delle guardie, che risollevano i loro fucili, ma il "bruciato" si rivolge loro con un ordine secco: "Riccardo, Manoél, vi ho detto che loro sono a posto! Lasciateli passare, abbiamo degli affari da sbrigare in città. Ciò detto, il "texano ustionato" aspetta che i due soldati arrivino vicino ai loro compagni, per fare cenno al quartetto di seguirlo, incamminandosi attraverso i campi coltivati, un cavallo era legato poco oltre alcuni alberi da frutto, il "bruciato" lo raggiunge, sciogliendogli le redini e montando in groppa, l'animale sembra un po' nervoso, ma il cavaliere gli da dei colpi leggeri sul collo, sussurrandogli: "Buono Termidoro, sono io, come al solito. Guidando l'animale al passo, il "bruciato" s'incammina in direzione del Sin Village, a distanza sufficiente dai possibili ascoltatori dice: "Il mio nome è Enrico Brandoli. E ora, ditemi ciò che vi ho chiesto. Se volete sapere ciò che io so, dovete prima dirvi ciò che sapete voi. Carso trasale e punta il suo sguardo su Lopini, il soldato è molto teso, e si rivolge al tecnico: Che cosa gli hai detto?
L'Imperatore Inviato 6 Luglio 2011 Segnala Inviato 6 Luglio 2011 Trovarelli Rivolgendosi a Carso: Carso stai tranquillo, è il signor Brandoli che ci ha spiazzato chiedendoci se il "vecchio", dai, il Colonnello Auriga, e Claudi stanno bene, allora ci tocca giocare a carte scoperte. Guarda, non lo so come ha fatto, proprio non lo so, anche perchè "the technician que" è stato sempre sul vago... ma... boh? Forse ha dei poteri soprannaturali, eh, eh... Poi prima di terminare di parlare si rivolge subito al signor Brandoli: Beh, sa dopo un secolo e mezzo di sonno capirà che non è facile intuire come funzionino oggi i motori... ah, ah, ah!
Demian Inviato 6 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 6 Luglio 2011 Allora è vero, il rifugio è stato aperto. dice Brandoli, fermando il passo di Termidoro per guardarvi negli occhi, ora che siete tutti abbastanza lontani dai braccianti. Innanzitutto no, non ho poteri magici. E il motivo per cui so da dove venite... è perché vi stavo aspettando. Da più di cento anni. Brandoli fa una pausa, accendendosi un'altra sigaretta prima di continuare il discorso: Di solito me ne sto al Sin Village, a sbrigare... affari, ma da quando ho saputo della morte di ben sei cannibali nella foresta, in così breve tempo, ho deciso di venire qui nei campi, per vedere se qualcosa sarebbe finalmente emerso dalla foresta. Quando questi due sono venuti avanti, li ho osservati attentamente, senza darlo a vedere., così dicendo il "bruciato" si picchietta col medio gli occhiali da sole che gli coprono gli occhi, Le vostre armature militari non sono così comuni oggi giorno. Oh, certo, hanno, o avete, fatto un ottimo lavoro nel tentare di farle apparire deteriorate... rovinate, ma l'inganno poteva funzionare solo ad uno sguardo inesperto, e il mio non lo è. Ho notato subito che, malgrado quegli strappi superficiali, le scalfitture e la finta ruggine, in realtà tutte le componenti che dovrebbero proteggervi sono al loro posto, come se le corazze fossero nuove. E me ne intendo perché, vedete... ero io l'ufficiale addetto al controllo della qualità del materiale che entrava nei magazzini del bunker AKS 34. Il bruciato s'interrompe per schiarirsi la gola e sputare a terra un grumo di catarro, con fare stanco, quasi sofferente, sembra un uomo che, giunto al limite delle proprie capacità fisiche, ha continuato ad andare avanti senza neppure sapere perché, attendendo solo di morire. Dopo la chiusura del bunker, mi hanno spostato a Ferrara, perché contribuissi allo smistamento dei rifornimenti per i soldati stanziati sul fronte degli Appennini. Per un po' di tempo ho lavorato li, poi la membrana si è infranta di nuovo, e migliaia di quei fottwt1 mostri sono apparsi ovunque, in città e nelle campagne. E' stato il caos, migliaia sono morti subito, altri si sono organizzati per resistere, aiutati dalle truppe di riserva, io ho avuto la... fortuna??? di essere fra questi., dicendo la parola "fortuna" il viso di Brandoli si contrae in una smorfia che sembra al tempo stesso di sarcasmo e di dolore, mentre il suo tono si fa gelido di collera e risentimento. Ai francesi e ai tedeschi però non fregava un caxxo di quanti fossero ancora vivi, della possibilità di salvare la città. Ciò che temevano era la rottura del fronte a sud. E hanno lanciato le loro fottwt3 bombe. Ho visto l'esplosione, le esplosioni, la città è andata a fuoco, moltissimi sono morti, sia umani che nemici. Ma non io, e neppure i miei compagni. Formata una colonna di blindati, stavamo cercando di rompere l'accerchiamento dirigendoci a nord, per raggiungere le linee arretrate, la palla di fuoco e l'onda d'urto ci toccarono, ma la maggior parte di noi non morì, anche se io... ed altri... ricevemmo questo., Brandoli fa un gesto con la mano comprendendo tutto il suo viso, le sue carni consumate. Il dolore di quel momento non lo scorderò mai. Credevo che avrei perso la vista, e anche la vita, in breve tempo. Invece non sono morto, neanche quando il passare degli anni avrebbe dovuto consumare ciò che restava della mia carcassa. Non so il perché. Alcuni hanno ipotizzato sia stato per colpa dei figli dell'Ombra. Quei b@stardi usavano il loro potere blasfemo per riportare in vita i caduti e continuare a combattere, usando sia i loro che i nostri morti contro la resistenza. Non so se sia andata così. A dire il vero nessuno di noi ne ha mai saputo un caxxo. Siamo ancora qui, sopravviviamo, anche se non possiamo più provare... niente. Non sentiamo dolore, non sentiamo il caldo o il freddo, non possiamo provare i piaceri della carne. Ci chiamano Dannati, per questo. Quelli normali, che sono stati risparmiati dal fuoco nucleare. Molti fra quelli come me sono impazziti. Altri si sono ritirati in un mondo tutto loro, fatto di alcool, e droga. Un buon numero di questi ha fondato una propria cittadina fra le rovine di Monestirolo, l'hanno chiamata Monestir. Davvero poca fantasia, ma sono fra i migliori clienti per la produzione di alcolici e stupefacenti del Sin Village, carovane commerciali fanno costantemente la spola fra queste cittadine. I Ghoul di Monestir hanno risorse del vecchio mondo e sono bravi artigiani, molti di loro hanno pagato i loro vizi rimettendo in sesto le macchine di qua. In un modo o nell'altro, l'economia ha ripreso a girare. Ad ogni modo, non sono di quelli che hanno scelto di mandarsi a putxxxe il cervello. All'oblio ho preferito l'odio, per quei bastardi che mi hanno fatto questo, e che hanno fritto la mia famiglia. E allo stesso tempo, la speranza. Mi sono ripreso dalle ustioni in tempo per vedere la fine del mio mondo. Ma sapevo che avevamo piantato dei semi, i quali avrebbero potuto germogliare una volta spentosi l'incendio. E' per questo che non sono impazzito, che sono rimasto in questa latrina quasi-radioattiva in attesa, sempre con gli occhi puntati verso la foresta ad ovest. Non so dove siano stati disseminati gli altri rifugi, ma ero certo della posizione di questo, perché ci ho lavorato, qualche vita fa. Se il bunker si è aperto, vuol dire che il tempo del sangue e delle spade è giunto, che è ora di far fuori quei b@stardi dell'Ombra, e di riportare il mondo al suo splendore perduto. Mi hanno tolto tutto ciò che avevo, mi hanno trasformato in un patetico relitto, senza neppure darmi una fine dignitosa come la morte. Se siete usciti per portare a termine la vostra missione, allora io voglio essere della partita. Ho parecchi conti da regolare.
L'Imperatore Inviato 6 Luglio 2011 Segnala Inviato 6 Luglio 2011 Trovarelli Signor Brandoli questo spiega molte cose, anche perchè non mi spiegavo come è potuto sopravvivere per 150 anni e non morire di vecchiaia... Diamine, non vedo l'ora di correre su uno di quei trattori... Piuttosto sa mica dirmi la situazione stradale o, come dire, delle vie di comunicazione adatte a far circolare mezzi blindati o dir si voglia, perchè potremmo andare alla base, fare il pieno a qualche ruspa, tirare giù qualche albero e andare a Sin Village più comodi tutti quanti... Immagino che tutte le statali e provinciali di una volta saranno colme di relitti, pieni di buche ed erbacce e forse pure controllate da qualche bestiaccia dell'Ombra o cose simili... Cavolo non vedo l'ora di correre!
Demian Inviato 6 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 6 Luglio 2011 Via Ravenna è alquanto malmessa, quasi del tutto scomparsa, inghiottita dalla foresta, se va bene ne rimane un sentiero fra gli alberi. La Statale 16 invece, servendo al commercio è stata ripulita, e seppur con qualche accorgimento è percorribile fino a Monestir, almeno. Certo, è piena di buche e crepe, ma ancora utilizzabile. Oltre Monestir percorrerla diverrebbe invece pericoloso. A causa della guerra, o di quella ridicola serie di scontri che così chiamano da queste parti. Un numeroso gruppo di Gorg ha reclamato per sé il cratere di Ospital Monacale, e ora bande armate pattugliano il territorio attaccando i viandanti, i Gorg sono talmente voraci e guerrafondai da aver già attaccato e distrutto delle comunità, quattro o cinque, come minimo. A Monestir, i Dannati sono in tensione per la vicinanza delle pattuglie Gorg, per nostra fortuna quei maledetti sono molto disorganizzati, e le continue liti fra i vari comandanti stanno impedendo loro di lanciarsi in un'offensiva vera e propria. Qui a Sin Village siamo ancora al sicuro, per ora. La comunità di Gaibana è un nostro avamposto fortificato, con veicoli adattati per il combattimento, e pattuglie che coprono il territorio, nessuna offensiva Gorg potrebbe attaccarci senza essere poi presa alle spalle o sui fianchi, per cui è improbabile un attacco, finché Gaibana non sarà stata attaccata e presa. Brandoli riprende ad avanzare verso la cittadina, facendo ripartire Termidoro, nel frattempo, continua a parlare: "Quanto al rendere nota la presenza del bunker, la cosa potrebbe essere prematura. Famiglie criminali dominano sul Sin Village, e una di queste, quella che era la più potente, ha subito delle perdite, di recente... a quanto pare, a causa vostra. La banda di Vittorio Esaù è composta da psicopatici, persone violente, predoni e cannibali. Attaccano i viandanti, che si mangiano in genere dopo averne abusato, per poi rivenderne gli averi in città. Fra loro e le altre tre "famiglie" più potenti, quelle che controllano prostituzione, commercio di droga ed alcolici, non è mai corso buon sangue, ma finora il conflitto era rimasto latente. Ora però Esaù ha perso cinque dei suoi uomini e, cosa per lui ancor più grave, uno dei suoi quattro Gorg. Tanto di cappello per aver tolto di mezzo quell'inutile ammasso di muscoli e ferocia, ma adesso il "boss" è furioso, crede che a tendere un agguato ai suoi siano stati uomini di una delle altre famiglie, e sta cercando l'alleanza di una di queste, un gruppo di ladri ed assassini simile al suo, con cui però in passato competeva per il controllo sugli attacchi nelle zone orientali. Sin Village è in uno stato di guerra civile latente, e far sapere a tutti dell'esistenza del bunker potrebbe non essere una buona idea, in questo momento. Certo, le famiglie legate ai vari traffici potrebbero momentaneamente allearsi a voi per far fuori Esaù e quegli altri debosciati, ma non accetterebbero mai di perdere il controllo sul loro feudo, e desidererebbero sempre mettere le mani sui tesori del vostro rifugio, attendendo la possibilità di cogliervi di sorpresa, o di poter beneficiare di una vostra sconfitta.
Demian Inviato 8 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 8 Luglio 2011 Spoiler: Ok, riposto essendo scaduto il termine utile per la modifica: Tutti Dato che anche g.g. se ne starà al mare per un paio di giorni, la partita sarà sospesa fino a lunedi, a meno che L'Imperatore non voglia proseguire in singolo la discussione col png.
g.g. Inviato 8 Luglio 2011 Segnala Inviato 8 Luglio 2011 la mia proposta è di andare a monestir con un qualche mezzo (andiamoci in trattore) vediamo com' è l' ambiente la, se riusciamo a fare conoscienze utili... mi rivolgo al bruciato: Sapresti guidarci fino a Monestir? ŁŦØÞ§ÐĦΩ
L'Imperatore Inviato 8 Luglio 2011 Segnala Inviato 8 Luglio 2011 Trovarelli Guido io, basta che mi aggiorni sulla direzione da prendere ogni tanto, così mi faccio un po' l'orecchio alle "nuove" macchine...
Demian Inviato 8 Luglio 2011 Autore Segnala Inviato 8 Luglio 2011 Il "bruciato" rimane pensieroso, lascia passare alcuni secondi prima di rispondere: generalmente gli spostamenti vengono fatti a piedi o, per chi è benestante, a cavallo. Voi volete una macchina? Ce ne sono poche, e perlopiù utilizzate dalla milizia o dalle carovane commerciali... ma forse, ... forse qualcosa si può fare. C'è qualcuno, al Sin Village, che forse potrebbe aiutarci, e che magari potrebbe procurarci anche una cartina. Che dite, si va? conclude accennando col capo al vicino villaggio, che state cominciando ad intravedere al disopra dei frutteti.
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