Llukas Inviata 20 Giugno 2011 Segnala Inviata 20 Giugno 2011 giocando a qualche Gioco Focalizzato si è riproposto un dilemma che avevo accantonato tanto tempo fa: ci fu un periodo dove, col mio primo gruppo continuativo, giocavamo alternando i GM, oppure fondendo due campagne coi relativi GM che masteravano insieme oppure facevamo a turno più altri esperimenti di questo genere. ora, il dilemma è tornato ad affliggermi perché, provando e riprovando, mi sono reso conto che non tutti abbiamo le medesime capacità narrative. non tutti siamo capaci d'intrattenere allo stesso modo e neanche abbiamo le stesse idee, gusti ecc.; infatti, provando qualche gioco focalizzato, mi sono trovato a interagire con gente che aveva visioni della realtà, della fisica, della regia, della scenografia, del ritmo, dei colori, dei nomi, delle assonanze, di tutto, molto differente dalla mia. questo in un gioco Classico(classico come Beethoven/Mozart ecc. ) si risolveva da sé: mi piacciono tutte queste qualità in un GM? ci gioco! non mi piacciono? non ci gioco, lo sostituisco, ne trovo un altro ecc.; con un focalizzato dove l'autorità narrativa non è in capo a un singolo individuo, la cosa si fa più ardua: se non dovessero piacermi le qualità di cui sopra, dovrei cambiare l'intero gruppo. un conto è mediare una persona, un conto due, tre, quattro, cinque, sei(!)...
Zandramas Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 Bè, avendo giocato solo a giochi di ruoli di tipo classico non posso darti una risposta in virtù dell'esperienza ma ad ogni modo è drastica l'idea di cambiare l'intero gruppo se qualcosa non funziona. Certo è vero che ognuno ha le sue vedute e il suo particolare estro per quanto riguarda lo stile narrativo però: un conto sono i giocatori con uno stile diverso dal nostro, un altro conto sono i giocatori con uno stile non assimilabile da parte di altri. Seppur giocando "ai grandi classici" e seppur il mio gruppo sia tutto sulla stessa frequenza d'onda, anche tra noi ci sono stili narrativi differenti così come modi di concepire le avventure differenti. Ho sperimentato questa cosa sulla pelle proprio recentemente, dovendo imbastire un avventura di Vampiri assieme ad un amico per una campagna dove entrambi faremo i Narratori (in contemporanea). La nostra diversità nella costruzione dell'avventura penso che stia diventando un punto forza piuttosto che una debolezza in quanto quasi automaticamente abbiamo focalizzato la nostra attenzione su livelli differenti di astrazione. Probabilmente se fosse stato per lui, la trama di fondo della Cronaca sarebbe appena un abbozzo; mentre se fosse stato per me non avrei ancora iniziato a pensare alle prime avventure concrete disquisendo a lungo sul sesso degli angeli. Ritornando IT quindi credo che l'importante che questa diversità non sia agli antipodi l'una dall'altra, in quel caso la rottura con tali soggetti pare inevitabile. Piccole diversità invece sono ben accette e forse riescono a rendere la narrazione ancora più completa.
fenna Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 Lukas Scusami qual'è il problema, a me non piace fare il Padrone ne La mia vita con il padrone non ci gioco da GM; se con tizio non ci si trova per nulla ne per stile, ne per cose che piacciono godersi in scena non ci gioco a Polaris - o a FIASCO -, magari a Trollbabe o al Solar. Non capisco il problema ti giuro: "l'è stes" E' assolutamente uguale.
Llukas Inviato 20 Giugno 2011 Autore Segnala Inviato 20 Giugno 2011 secondo me il problema è che sia più facile trovare una singola persona che piaccia ai nostri gusti piuttosto che 2-3-4-5... io sono molto selettivo.
fenna Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 Si ho capito il discorso, ma mica giochi in due nemmeno ad un tradizionale... in D&D ci giochi in 5, su 5 qualcuno a cui non piace come narra quello che fa il GM ci sarà sempre, secondo me anche più di uno... ripeto, se il discorso è "o la minestra o salti dalla finestra" è sempre un adattarsi. Per me poi, pensando a giochi come FIASCO dove si può giocare in tre, POLARIS pure - anzi esce meglio che con 4 -, ma anche AIPS, dove c'è un GM "tradizionale" e il giocatore viene chiamato a risolvere l'azione - e basta non a raccontare cosa succede oltre l'azione -... boh! Per me è l'esatto opposto: è più facile trovare due persone di cui apprezzo il modo di narrare e le risoluzioni creative che trovano in gioco, piuttosto che un bravo intrattenitore. Però direi che son questioni di esperienze, magari ho avuto un pacco di fortuna e non escludo.
Llukas Inviato 20 Giugno 2011 Autore Segnala Inviato 20 Giugno 2011 ma l'autorità narrativa in un Classico è delegata quasi interamente al GM. dal punto di vista di ME giocatore, cambia molto. già faccio fatica a trovare un GM che mi sta bene, pensa a doverne trovare 3-4-5;
fenna Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 Si ho capito che per te è più facile trovare un GM, ma il discorso, a parità di intrasigenza è uguale, devi trovarne altri 4 a cui quel GM sta bene. No? Però di che giochi stai parlando esattamente? Questo serve a me per farmi un idea, altrimenti faccio seriamente fatica a capire, perché io di giochi dove sono tutti GM nei giochi coerenti che ho provato me ne vengono in mente giusto un paio avvicinarsi alla lontana alla definizione, però è utile anche per capire a che tipo di esperienza ludica ti sei trovato di fronte.
Zandramas Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 se è sensato chiedere, ma quali sono le caratteristiche che ricerchi in un DM e/o giocatore? Giusto per capire se sei troppo pretenzioso o semplicemente sfortunato.
Steppenwolf Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 A parte che bisognerebbe fare qualche esempio concreto per capire meglio... In ogni caso si tratta di adattarsi, che è un processo valido per qualsiasi contesto sociale. Ci si adatta oppure si cambia gruppo. Adattarsi non implica certamente adeguarsi agli altri, quanto raggiungere dei compromessi. Per il resto cosa significa avere visioni della realtà, della fisica,.... molto differenti? Che per una persona F=ma e per un'altra F=2ma ?
Llukas Inviato 20 Giugno 2011 Autore Segnala Inviato 20 Giugno 2011 per GM, in questo caso, intendo qualcuno con autorità narrativa. quindi ogni gioco in cui qualcuno possa incidere attivamente nella storia introducendo elementi portanti. anche con NCAS ho provato lo stesso problema. anche con Polaris. Si ho capito che per te è più facile trovare un GM, ma il discorso, a parità di intrasigenza è uguale, devi trovarne altri 4 a cui quel GM sta bene. No? no. perché il GM Classico può in qualche modo modellare i pg in base alla delega fornitagli dagli stessi. se è sensato chiedere, ma quali sono le caratteristiche che ricerchi in un DM e/o giocatore? poffarbacco! qui rischierei seriamente un wall of text. per semplificare qualcuno che sappia essere regista/sceneggiatore/sappia improvvisare/abbia molte conoscenze reali che possa applicare alle situazioni di gioco, sia informato, abbia un'ottima cultura, automunito(no scherzo!), dotato di empatia, elastico, abbia voglia di impegnarsi, sia concreto, sia anche ottimo organizzatore e abbia tempo libero! XD ma non è direttamente collegato col thread. Adattarsi non implica certamente adeguarsi agli altri, quanto raggiungere dei compromessi. ed è questo il succo. trovare i compromessi con una persona può essere facile. con 5 meno. Che per una persona F=ma e per un'altra F=2ma ? questa è la sintesi della vita.
Steppenwolf Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 ed è questo il succo. trovare i compromessi con una persona può essere facile. con 5 meno. Obiezione che è smentita dal fatto che esistono gruppi, circoli e comunità varie. D'altronde il discorso è il medesimo di scegliere il film da vedere assieme al cinema, il gioco da tavolo da giocare, il locale in cui bere, cosa fare nella serata. Anche il fatto di lasciare tutto nelle mani di un GM è un compromesso.
fenna Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 Lukas con NCAS il GM è il GM, punto, narra lui le risoluzioni, fa lui il framing della scena, ha un minimo di backstory, l'unica cosa che non può fare e decidere come andranno le cose, quello è il sistema di risoluzione a farlo. Con Polaris è già più comprensibile, ma a me non è mai capitato di beccarmi quello che "Mi fa schifo quello che stai narrando", anche perché da giocatore, durante il tuo turno, puoi scegliere se iniziare a giocare come cuore o come errore, se ci pensi le frasi rituali possono eliminare il problema dell'apporto delle lune attravero "questo non era importante", inoltre trovato almeno uno che ti piace come gm hai risolto il problema, lui sarà il tuo errore; invece mi è capitato di trovare il ragazzo o la ragazza che aveva problemi a capire quale è il modo di far funzionare bene Polaris, ma questo è tutt'altro discorso. Quindi siamo punto e accapo. A me pare uguale, se uno è intransigente è intransigente sia che si giochi con giochi coerenti, sia che si giochi con i tradizionali, mica è un problema, semplicemente trovato un gruppo di amici che gli vanno bene per giocare, giocherà con loro, ma mica tutti son così rigidi, normalmente, come dice giustamente Simone - Steppenwolf - fra amici si cerca di trovare un intesa.
Demian Inviato 20 Giugno 2011 Segnala Inviato 20 Giugno 2011 Dove vivo io l'approccio al GdR è un po' più particolare. Gruppi di gioco non ce ne sono molti, eh, i piccoli paesi della padana -.-" Per cui, a parte i ragazzi con cui ho giocato originariamente, i miei contatti più numerosi furono quelli che cominciarono a giocare con me (eh, i miei figliuoli), e quelli che successivamente cominciarono a giocare con loro. Direi che, fra figliuoli e nipotini, dovrei aver introdotto al GdR una ventina di persone circa, eh, son soddisfazioni Premessa OT per far capire che tipo d'esperienza formativa ho avuto in campo GdR (e quindi anche la sostanza alla base delle mie risposte). Nel mio caso, tanto cambiare master quanto cambiare giocatori sarebbe stato problematico. Ma, devo dire, grossi contrasti non ci sono stati. Col tempo, ciascuno ha sviluppato un proprio gusto al GdR. A mio fratello g.g. piacciono molto le narrazioni, le scene cinematografiche e le situazioni epiche, a mio fratello Arghetiland i combattimenti e le ottimizzazioni dei personaggi... ed è una frana quando deve agire socialmente in-game, a volte è stato sul punto di farne di quelle In generale, a molti di quelli che hanno giocato con me sono piaciute le storie che creavo e il mio modo di narrare, e anche se non sempre c'è stata una completa sintonia, in genere si è andati avanti, si può imparare dagli errori e anche confrontandosi con gli altri. Non nego di aver fatto qualche cavolata all'inizio, è normale. Per cui, data la mia precedente esperienza credo di poter dire che coi miei gruppi anche introdurre un GdR dove la figura del narratore non sia tanto essenziale non dovrebbe essere un problema. Come scritto, si possono raggiungere dei compromessi, o comunque parlare con gli altri
Llukas Inviato 21 Giugno 2011 Autore Segnala Inviato 21 Giugno 2011 Obiezione che è smentita dal fatto che esistono gruppi, circoli e comunità varie. D'altronde il discorso è il medesimo di scegliere il film da vedere assieme al cinema, il gioco da tavolo da giocare, il locale in cui bere, cosa fare nella serata. Anche il fatto di lasciare tutto nelle mani di un GM è un compromesso. beh certo, ma è più difficile mettere d'accordo più persone con lo stesso "potere". questo era il succo del thread. che poi sia possibile è palese. ma quanti sforzi può richiedere? secondo me molti di più. X Fenna: sarò stato sfortunato io, allora, purtroppo nelle mie esperienze non si è riuscito a trovare alcun compromesso. né in NCAS(appunto per decidere come fossero andate le cose, che non mi pare cosa da poco) né in Polaris. poi certo, se conosci gente con cui giochi bene, con cui si sviluppa un certo modo di giocare ottimale per tutti, allora la strada è in discesa. tuttavia io ho trovato molta più difficoltà nel creare un nuovo gruppo di giochi focalizzati; e non è un caso che siano anche difficili da metter su qui a Roma. non credo neppure fossi l'unico "problematico" visto che sono gruppi crollati inesorabilmente senza appello, cosa che difficilmente mi era capitata con giochi dove esiste una sola autorità narrativa. secondo me il motivo principale è questa difficoltà nel dover mediare i gusti di molti dotati della stessa autorità narrativa. forse manca qualcuno che possa mediare veramente, un'autorità superpartes... non so, devo rifletterci.
fenna Inviato 21 Giugno 2011 Segnala Inviato 21 Giugno 2011 Lukas può darsi o può darsi che abbia avuto fortuna io, però guarda che veramente, in NCAS non devi metterti daccordo su nulla, il GM narra la risoluzione Bon per me la discussione ha detto quello che doveva dire. Buona continuazione
Steppenwolf Inviato 21 Giugno 2011 Segnala Inviato 21 Giugno 2011 beh certo, ma è più difficile mettere d'accordo più persone con lo stesso "potere". questo era il succo del thread. che poi sia possibile è palese. ma quanti sforzi può richiedere? secondo me molti di più. Le stesse difficoltà che si hanno a mettere insieme un gruppo in cui c'è un GM ed ad un giocatore piace combattere e l'altro vivere i drammi del proprio personaggio, e ciascuno detesta ciò che piace all'altro. Fra l'altro questa questione del potere non la capisco. Avere un potere non significa usarlo per rovinare il divertimento altrui. Se poi i gusti non sono gli stessi quello è un problema in qualsiasi contesto. secondo me il motivo principale è questa difficoltà nel dover mediare i gusti di molti dotati della stessa autorità narrativa. forse manca qualcuno che possa mediare veramente, un'autorità superpartes... non so, devo rifletterci. Qui invece c'è un'imprecisione. Che io sappia non c'è alcun gioco in cui i giocatori hanno la stessa autorità narrativa: Esiste sempre almeno un giocatore che ha autorità e compiti differenti dagli altri giocatori. Può essere sempre lo stesso giocatore (ad esempio in NCAS il GM) oppure i compiti variano durante la partita (in Polaris con i ruoli che ruotano), ma nessun gioco che conosco attribuisce a tutti i giocatori indistintamente la stessa autorità nel medesimo momento. Se qualcuno ha controesempi si faccia avanti così imparo qualche cosa di nuovo:)
Demian Inviato 21 Giugno 2011 Segnala Inviato 21 Giugno 2011 controesempi personalmente no, anche perché non ho ancora avuto l'occasione di giocare a giochi Focalizzati (se questo è il termine con cui li si definisce ), però posso dire che, anche variando il DM di partita in partita (ovvero grossomodo un esempio di ciò che indicavi come esempio per Polaris, anche se in un altro contesto) si possono ottenere esiti più o meno catastrofici. Vabbè che nel mio caso contò anche l'inesperienza un po' di tutti. Ci provammo col mio primo gruppo, dopo che il DM concluse la sua campagna in BECMI e passammo in 3à ed. Il gioco divenne ingestibile, ciascuno seguiva una linea propria (come avrebbe dovuto essere), andando però in controtendenza con quelle degli altri. Riconosco però che quell'esperimento andò oltre i meccanismi previsti per D&D, per cui suppongo che in giochi che prevedono esperienze di questo tipo la cosa sia maggiormente regolamentata, o sia dato almeno qualche esempio-guida.
Steppenwolf Inviato 21 Giugno 2011 Segnala Inviato 21 Giugno 2011 Attenzione.... in Polaris non c'è un Master. Semplicemente a turno, durante la stessa sessione c'è un personaggio in evidenza e gli altri giocatori che giocano comprimari, comparse ed opposizione. Non è fare il GM a turno in una campagna di tradizionale che comunque è qualcosa che richiede anni per essere completata. Perdona la precisazione ma è bene chiarire.
Llukas Inviato 21 Giugno 2011 Autore Segnala Inviato 21 Giugno 2011 in realtà, nella mia esperienza, è più naturale e alla fine anche più utile ai fini della giocata, trovare qualcuno che medi fra opposte posizioni. avendo tutti una medesima autorità narrativa(e intendo capacità di influire sulla storia potendo introdurre elementi portanti), i problemi si complicano, essendo rimessa a tutti la mediazione verso tutti gli altri. poi c'è anche un altro problema: già trovare qualcuno che sappia introdurre certi ritmi nel gioco è difficile, trovarne 3-4 tutti insieme... beato chi ci riesce! per questo ho avuto esperienze disastrose sia a NCAS che Polaris. invece, con altro gruppo, di gente molto più coesa, ho avuto molto meno problemi con The Pool. però in questo caso il gruppo era già collaudato da anni di gioco insieme.
Ashrat Inviato 22 Giugno 2011 Segnala Inviato 22 Giugno 2011 Io continuo a non capire cosa c'entri NCAS in questa discussione, visto che in quel gioco l'autorità narrativa e il framing delle scene sono gestite dal GM ed è il sistema di risoluzione a dire cosa avviene in un conflitto, a meno di applicare regole opzionali che distribuiscono la narrazione delle conseguenze del conflitto a seconda della dominanza. Da questo punto di vista NCAS è estremamente classico. In Polaris, certo, è molto importante essere "sulla stessa pagina", e all'inizio può essere difficile. Il testo stesso suggerisce di giocarlo con "buoni amici" (pag. 71 dell'edizione italiana), e ci sono altre procedure insite nel gioco che servono a creare la giusta atmosfera. In proposito vorrei chiederti: nella tua partita, tutti conoscevano il gioco, o almeno qualcuno aveva letto a tutti gli "Istanti rimasti ghiacciati al di fuori del tempo"? Avete usato le frasi rituali per iniziare il gioco? Acceso la candela (che è opzionale ma aiuta molto a creare la giusta atmosfera secondo me)?
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