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Certo, le digressioni sull'allineamento erano comque inserite nel contesto di una trasposizione culturale dal nostro universo di partenza all'universo del gioco. Trasposizione in cui a seconda dei giochi e dell'ambientazione devono essere fatti più o meno cambiamenti. Chiaramente anche in questo caso stiamo parlando di un sott'insieme ridotto di giochi di ruolo nei quali questa trasposizione viene fatta. Esistono giochi in cui questa trasposizione è 1:1 per dirla in linguaggio matematico (quindi non una trasformazione ma semplicemente una traslazione); in quei giochi però il principio di fondo a cui il gioco ambisce è un confronto culturale, di opinioni e quant'altro basandosi sui dettami attuali della società piuttosto che su quelli "immaginati" o "dedotti" calandosi in un diverso contesto.

Per i giochi che ne fanno uso quindi, non esiste quindi una trasposizione universale adattabile ad ogni contesto; e solitamente più distante da noi è la cultura in cui vogliamo immergerci, più difficile è abbandonare i dettami della nostra cultura.

Per fare un esempio, lo scopo che il gioco di Vampiri The Masquerade si prepone è quello di interpretare il conflitto interiore tra l'umanità di un cainita e la bestia che è sempre presente in lui. Quello che in VtM è il più buono dei vampiri, in un universo fantasy canonico sarà sempre più malvagio di un qualsiasi buono di quell'ambientazione; se quel vampiro poi vista la sua bontà si riduce ad esser "vegetariano" e bere solo sangue di animali, nell'universo Disney diventerebbe più malvagio della stessa Crudelia Demon.

Nei giochi di indole narrativa, è molto importante una trasposizione coerente al contesto giocato. Giochereste mai un personaggio alla Superman o Capitan America in un Universo alla Watchman? Tutto si può fare, ma il senso estetico del gruppo potrebbe non accettarlo.

  • 2 mesi dopo...

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Personalemente ho sempre trovato "comoda" la scelta di impostare degli allineamenti, non condivido l'idea di dare ad un personaggio una guida etica che dovrebbe rispecchiare il suo modo di pensare e di agire. Faccio un esempio(è una cosa inventata):

Rotgar, un chierico guerriero della chiesa della croce di Ferro (religione severissima verso coloro che danno segni di possedimento), ha saputo da poco che una bambina di 6 anni, figlia di Glurb il macellaio è scomparsa. Il chierico non se ne preoccupa molto all'inzio, ma andando in giro trova delle bruciature sospette nel vicolo dietro alla mecelleria, in più sembrano comparire dei segni graffiati sulle mattonelle. Rotgar si insospettisce e fa delle ricerche, in poco meno di una settimana scopre che la bambina aveva cominciato a frequentare un ragazzino di 5 anni che era arrivato in paese da poco. Continua a cercare, scopre dove abita il bambino, ma non trova nessuno nella casa e nessuno nel paese conosceva i genitori, l'unico indizio sono dei disegni dai caratteri particolarmente sisistri di un albero in una radura. Rotgar continua le ricerche e scopre che l'albero si trova poco fuori il paese. Così il nostro Eroe si getta nella direzione indicata e trova il bambino a terra morto, rune nere solcano la sua pelle ad indicare una possessione e ora la dolce e innocente bambina piange al suo fianco. Rotgar sa che ci sono due possibilità: una, il corpo ha rigettato il demone, la seconda, il demone ha dovuto passare dal bambino alla bambina.

Ora Rotgar se si attenesse al concetto di "buono" proverebbe ad assicurarsi che la bambina non sia posseduta (non so se esistono incantesimi che possono farlo, ma in questa ambientazione ho voluto eliminare questa opzione per rendere più soggettive le scelte etiche), ma la chiesa impone di uccidere i possibili indemoniati.Ora se Rotgar uccide la bambina a sangue freddo fa una scelta eticamente sbagliata, ma rischia di liberare qualcosa di più nefasto se non lo fa (Rotgar continuerà comunque le ricerche per assicurasi che la il demone non sia libero).

Dunque a causa delle variabili date dall'ambientazione e dalla circostanza ciò che dovrebbe essere giusto potrebbe essere sbagliato e viceversa, quindi ritengo inutile l'imposizione di un allineamento.

Avevo anche letto che qualcuno aveva detto di non confondere la legge data dal dio e quella data dalla sua chiesa: essa DEVE essere la stessa, altrimenti tutti i suoi sacerdoti non potrebbero utilizzare i poteri divini, a meno che tu non riscriva i poteri divini come l'utilizzo della magia arcana SOLO influenzata dalla credenza che siano dati dal dio.

  • 2 settimane dopo...

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