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Utenti del forum e coerenza nei multiclassamenti


Messaggio consigliato

Dipende se si identifica la classe come un ruolo o come un pacchetto di capacità.

Mi spiego meglio, ma premetto che alcuni potrebbero percepire come un'eresia quanto sto per dire.

Il Mago Rosso del Thay è un ruolo. Lo Stregone è un pacchetto di capacità. In cosa differiscono queste due classi?

Il Mago Rosso fa parte di un'organizzazione inserita in un'ambientazione, si presume che debba frequentare alcune persone e svolgere determinate mansioni. Essere un Mago Rosso è qualcosa che ha a che fare con il modo in cui si conduce la propria esistenza, quindi.

Lo Stregone invece è una persona che si allena con le sue capacità magiche innate. Lo Stregone non deve conoscere nessuno, non deve studiare e non si occupa di compiti precisi. Non è inserito in un ambiente, Chiunque può essere uno stregone. Essere uno stregone non ha niente a che fare con l'appartenere a un gruppo. Un Mago Rosso può essere espulso e dovrà smettere di essere un mago rosso, ma nessuno può cacciare lo Stregone dal gruppo degli Stregoni perché quel gruppo non esiste. Da un Mago Rosso ci si aspettano certe azioni, ma chiunque può essere uno Stregone.

La differenza sostanziale e la più importante è che le classi Ruolo richiedono una certa caratterizzazione del personaggio per essere intraprese, mentre i pacchetti di capacità, se hanno un ruolo sociale, lo acquisiscono dopo aver ottenuto le proprie capacità.

Se fin qui siamo d'accordo, allora il resto viene da sé:

Una persona che si allena sia con la spada che con la sua magia deve per forza farsi chiamare Cavaliere Mistico, o Campione Abiuratore (bleah) ? E come fa a sapere che deve farsi chiamare Cavaliere Mistico? Magari lui preferisce definirsi: "un arcanista che non trascura il combattimento". E se sei un arcanista che non trascura il combattimento, cosa ti impedisce di seguire un percorso personalizzato che ritieni più opportuno in base alle tue esigenze?

L'Incantaspade è diverso, perché ha delle caratteristiche peculiari e il manuale spiega che gli Incantaspade sono famosi per le loro capacità.

E' ragionevole che se qualcuno casta in armatura e incanta le spade, potrà farsi chiamare Incantaspade.

Ma se io mi ritengo abbastanza bravo a incanalare gli incantesimi nella spada e mi accorgo che l'armatura più pesante non mi interessa, e che sto rallentando i miei studi arcani, perché non posso tornare a fare l'arcanista che non trascura il combattimento?

Spero che il punto sia chiaro. Esistono classi che sono ruoli e impongono delle limitazioni, altre sono pacchetti di capacità. Con un po' di flessibilità dovrebbe essere possibile capire cosa ha senso e cosa no.

Ad esempio io credo che il famoso Paladino di 2 livelli per Grazia Divina sia una cosa indescrivibilmente triste al di fuori della mera ottimizzazione, mentre il Rodomonte 3 per Insightful Strike sia perfettamente legittimo

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Questa dei minestroni di classi con conseguente incoerenza (e inconsistenza) totale del PG è una cosa che ho sempre odiato e che, grazie alla misericordia divina, in Pathfinder è quasi inconcepibile per più di un motivo.

Quindi, per quanto mi riguarda, il problema non esiste più. Esiste solo nella tutt'altro che profumata fossa comune di 3.5, per cui parlarne, per me, è lo stesso che parlare di come si possa andare da un'isola all'altra nonostante siano già stati inventati barche e remi.

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Sperando di non aver offeso nessuno, perchè non era il mio intento, solo non comprendo certe posizioni.

Si, mi hai offeso, se ti becco te le suono :swear:

... sto scherzando, ovviamente :lol:

Scherzi a parte, per me uno può fare ciò che vuole finché la cosa non è un problema per il resto del gruppo.

Quando la cosa diventa un problema per il gruppo, è mio dovere di DM intervenire, perché la mia responsabilità è di tutelare l'intero gruppo, non il singolo.

Poi, se un intero gruppo mi vuol provare una campagna solo con cose sgrave per fare delle gran porcate, perché dovrei impedirglielo? :-)

C'è però da considerare una cosa a parte, e mi riferisco a quei giocatori che tentano le combo sgrave per "ingannare il DM" e divenire delle letali macchine di morte.

Innanzitutto, ciò è impossibile, se uno pensa di farsi il PG figo solo per poter seccare con un dito qualsiasi creatura dei manuali dei mostri, è da far vedere a uno bravo.

In secondo luogo, il Grado di Sfida dei mostri è pensato in base alla difficoltà dell'incontro, e lo stesso dovrebbe essere variato a seconda delle circostanze (esempio da manuale: GDS Orco = 1/2, GDS Orco che lancia macigni da un aliante = >1/2).

Da ciò deriva che: o la situazione sbilanciata porta a prendere meno punti esperienza a parità di difficoltà, oppure si deve aumentare la difficoltà, magari col rischio di far fuori i personaggi un po' meno sgravi.

Di questi punti tengo personalmente sempre conto.

Irrlicht: Qui stiamo parlando del senso di fare combinazioni di classi di un certo tipo in 3.5, non credo sia IT parlare di Pathfinder dove la tal cosa non è possibile, così come non ritenevo IT tirar fuori in proposito la 4à ed. Dopotutto, dare la possibilità ai giocatori di sviluppare i personaggi con maggior libertà è una cosa che può, se non abusata, originare delle combinazioni interessanti per i giocatori stessi.

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C'è però da considerare una cosa a parte, e mi riferisco a quei giocatori che tentano le combo sgrave per "ingannare il DM" e divenire delle letali macchine di morte.

Innanzitutto, ciò è impossibile, se uno pensa di farsi il PG figo solo per poter seccare con un dito qualsiasi creatura dei manuali dei mostri, è da far vedere a uno bravo

No, è da dare in cura ad un master più bravo di lui nell'ottimizzazione :P

Io ce l'ho avuto un elemento del genere in gruppo, per pochissimo tempo, fortunatamente. Cercava in tutti i modi di sfruttare bug e combo in grado di rendermi la vita difficile (il resto del gruppo era chiaramente strutturato per una giocata molto leggera, per restare in compagnia, non per pestare come fabbri... mettere un incontro alla sua altezza voleva dire mettere in grossa difficoltà il resto del gruppo), sottolineando spesso il fatto che il suo pg fosse in grado di abbattere chiunque gli mettessi di fronte.

Bene, ho aspettato finchè ha fatto la classica minchiata che ogni giocatore del genere arriva a fare (il mio pg è il più forte del mondo, perchè devo curarmi delle leggi o del buoncostume?) per mettergli di fronte, non ricordo con quale pretesto, un PNG ottimizzato dal sottoscritto che lo voleva sfidare a duello.

Lo scontro l'ha vinto il mio PNG, che naturalmente non ha seccato il pg (l'obiettivo era fargli dare una calmata sparando un colpo d'avvertimento, non sputtanarlo pubblicamente), fatto sta che comunque il giocatore non ha più voluto partecipare ad una mia sessione... credo che si sia messo a dire in giro che sono un master da deus ex machina o robe del genere.

Diciamo che non mi sono messo a piangere quando se n'è andato :lol:

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Gruppo abbastanza nuovo cui partecipa un mio conoscente.

Il quale dice che in genere combattono molto di più che nelle mie sessioni (dove comunque sui 3 incontri minimo in 4 ore possono starci non di rado, con qualche picco superiore a seconda delle circostanze. E preciso per chiarire, i combattimenti nelle mie sessioni in genere sono complicati e di una certa durata).

Resoconto: In media passano di circa 2 livelli a sessione di gioco :banghead:, combattendo senza grossa difficoltà le creature, dato che il DM le prepara a caso senza studiarsi il loro specifico funzionamento.

Primi livelli, vantaggioso errore d'interpretazione delle regole, il Ranger tirava 9 frecce a turno.

Livelli attuali: vantaggioso travisamento di un talento, danni incantesimi elementali quasi raddoppiati senza contare che ciò comportava un +4 al livello d'incantesimo, ovvero incantesimi elementali a danni quasi raddoppiati a parità di livello di lancio :incavolat

Fossi stato io il DM li avrei scorticati, non che sia tirannico in genere, ma cavolo, sudarsi un pò i livelli no? :banghead:

E vabbè, c'entra anche l'inesperienza (la quale, tornando IT, può rendere sgravate anche le classi base :mad:)

Scusate l'OT, mi autopunisco :offtopic:

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Irrlicht: Qui stiamo parlando del senso di fare combinazioni di classi di un certo tipo in 3.5, non credo sia IT parlare di Pathfinder dove la tal cosa non è possibile

In Pathfinder non è possibile proprio perché tra le altre cose non aveva senso in 3.5, quindi le cose sono state fatte in modo per lo meno da scoraggiarlo. Per cui perfettamente inerente alla discussione.

L'unico senso che aveva in 3.5 era il creare combinazioni più sgrave possibili; vorrei vedere quanti PG sono stati fatti minestroni per "esigenze" di storia e quanti invece semplicemente per ricercata sgraveria. Con tutto il male che si può dire di Elminster, almeno lui è stato reso un minestrone per rappresentarne la storia, ed ha combinazioni di classi che sono tutt'altro che sgrave di per loro o funzionali in combinazione. Il giocatore medio 3.5, invece, prima fa il minestrone più sgravo possibile, poi cerca le scuse per rappresentare narrativamente il fatto che le sue capacità saltino caoticamente di palo in frasca. Quindi il senso dei minestroni, in un presunto gioco di ruolo, non esiste. In un videogioco che ha l'unico scopo di menare 24/7 come World Of Warcraft magari sì, ma in un gioco di ruolo proprio no; e da qui, tornando a quanto sopra, le modifiche apportate da/in Pathfinder c'entrano eccome.

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Nelle mie esperienze di gioco la cosa è però capitata di rado (a dire il vero quasi mai).

L'ultima volta con un giocatore che voleva impersonare un Gladiatore, per cui mi ha chiesto di poter fare quella CdP, presente sul "Pugno e la Spada", e gliel'ho concessa pur giocando in 3.5, dato che era più interessato al concetto del personaggio che a fare pp.

Comunque, ripeto, non vedo il problema.

Se il DM non vuole, le CdP neanche ci sono, per cui uno strumento di controllo è stato posto alle basi.

E senza CdP, i multiclasse in genere non sono neanche troppo sgravi rispetto a personaggi specializzati in una sola classe.

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Tralasciando la sottile vena ironica, il messaggio nasceva dal fatto che la maggior parte delle persone che postano sul forum danno per scontato che si possano prendere decine di cdp o classi senza curarsi della pura coerenza logica.

come penso che potrei fare a considerare la coerenza logica senza sapere la situazione specifica della tua campagna e del tuo PG? E non ci pensare neanche a postare il malloppo della cronaca dell'avventura perché non lo leggerò mai :D

Uno posta in base a dati oggettivi, poi il resto lo fai da solo

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Io credo che si tratta di due aspetti distinti. Quello che un giocotore può fare secondo le regole e quello che un giocatore può fare secondo la logica e il buon senso. E i due aspetti non sono compatibili, o meglio, si deve decidere se seguire un aspetto o l'altro.

Così un guerriero di liv 2 che vive in una città e che non è mai uscito da lì potrebbe prendere un livello da ranger o addirittura da druido. Da regole può farlo. A logica verrebbe da dire che la cosa non è possibile. Non sei mai uscito dalla città e vorresti definirti un druido?

L'esempio è semplice e banale, ma credo significativo. E' inutile cercare una via di mezzo tra ciò che si può fare secondo le regole e ciò che si può fare secondo il buon senso e la logica. Sono incompatibili.

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Se posso dire la mia, non vedo questi problemi, insomma, il master non gioca CONTRO i personaggi in teoria, e se la campagna consiste in una spedizione punitiva nei nove inferi, beh, permetterà pure che non faccio un barbaro con le stat più alte in int e car no? Capisco che le build con 10 classi diverse siano una aberrazione dal punto di vista del background, ma non ha senso sia da parte del master vietare combo strane a prescindere, sia da parte del giocatore insistere con progressioni fuori dalla grazia dei cieli perchè "cosi ho 30d6 furtivo". Ho letto da qualche parte che meno manuali si usano meglio è, ma se stiamo andando a tagliare le teste di tiamat personalmente mi organizzo per quel livello di sfida, se invece siamo nel paesino di campagna con i coboldi che rubano galline allora non vedo come si possa avere 4 classi in 4 livelli, a meno che non siamo andati nell'estremo oriente per recuperare dei polli e siamo tornati samurai da che eravamo chierici. Siamo tutti dallo stesso lato del tavolo, master e giocatori, e si suppone siamo anche amici, quindi non c'è motivo di inasprirsi se ci viene vietato qualcosa, specie se il master non è un database di manuali e vuole tenere le cose al suo passo.

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Con tutto il male che si può dire di Elminster, almeno lui è stato reso un minestrone per rappresentarne la storia, ed ha combinazioni di classi che sono tutt'altro che sgrave di per loro o funzionali in combinazione

Quindi, fare i mischioni ed essere scarsi va bene, mentre fare i mischioni ed essere competitivi no?

Così un guerriero di liv 2 che vive in una città e che non è mai uscito da lì potrebbe prendere un livello da ranger o addirittura da druido

Varianti: druido urbano e ranger urbano.

PAM!

Buonsenso e meccaniche sono compatibili.

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Quindi, fare i mischioni ed essere scarsi va bene, mentre fare i mischioni ed essere competitivi no?

Varianti: druido urbano e ranger urbano.

PAM!

Buonsenso e meccaniche sono compatibili.

no, non è questo: fare mischioni che rispecchino la vita di un personaggio ha senso, fare mischioni che rispettino l'idea del giocatore della pura meccanica no.

e riguardo al druido/ranger urbani, si, in realtà non hai torto. ma deve essere specificato. o meglio, il master si deve fare un mazzo come una casa per modificare TUTTA la progressione della classe, quindi magari il personaggio invece di essere conoscitore di tutte le piante/erbe è conoscitore di funghi infestanti delle fogne, mentre se si trova davanti ad un platano potrebbe scambiarlo per una quercia. il ranger è ancora più epico in versione "di città", e ci sarebbe anche la classe di prestigio "vigilante" che è parecchio affascinante come ruolo, ma anche li: modificare tutta la lista degli incantesimi, modificare alcune capacità di classe, modificare.. modificare.. aspè! ma guarda! sono DELLE CLASSI DIFFERENTI! a questo punto si entra nel campo del creare nuove classi, e no, non sei un druido, sei un druido urbano!

si tratta di lavorarci, è vero. ma il tutto deve avere un senso, no? non importa QUALE classe prendi, importa il PERCHE'. se hai sempre vissuto in città, lavorato in città e non ti sei mai spinto al di fuori di essa NON PUOI avere preso quel livello da druido, perchè richiede delle competenze pratiche nelle terre selvagge, per darti poi dei benefici che si applicano appunto in quegli ambienti. come fai a sapere i nomi di tutte le piante se non le hai mai viste? e credimi, leggerle sui libri non basta (parola di laureando in scienze forestali). si tratta di coerenza. ovvio che deve essere permesso di poter scegliere quella classe, perchè ci sono infiniti tipi di persone e personaggi, ma la coerenza è quello che distingue questo gioco da un videogioco. nei videogiochi puoi fare quello che ti pare, a DDO per esempio puoi prendere tre classi a caso (tranne barbaro che va in conflitto con monaco e paladino per l'allineamento) senza minimamente giustificarle, ma a D&D è differente, hai una storia e, per amore della coerenza, devi "rispecchiarla".

ps: non sto criticando chi gioca a D&D come ad uno sparatutto a scorrimento, al contrario, ho già scritto precedentemente che il metodo di gioco è personale per ogni gruppo se non addirittura per ogni giocatore. parlo di quei gruppi che tentano di vivere un'avventura - e non una zergata - e si trovano davanti eventi del genere. quindi, il tutto è da leggere solo per quello stile di gioco. anche perchè, se non si crea un background, è difficile uscire fuori tema..

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Ogni costruzione ha una sua coerenza, dato che sviluppa un'idea precisa di personaggio che il giocatore ha intenzione di interpretare.

Hai perfettamente ragione, due righe scarse che spiegano tutto!:D

questo ovviamente se costruisci il BG del personaggio su come intendi ottimizzarlo - e soprattutto se parti da livelli alti. se parti dal primo livello, già il secondo dovrebbe rappresentare le tue avventure durante il livello precedente (ok, il secondo è molto vicino al primo, e magari si può includerne la ragione anche nel BG, ma se stiamo parlando che so, del 10° livello?)

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e riguardo al druido/ranger urbani, si, in realtà non hai torto. ma deve essere specificato. o meglio, il master si deve fare un mazzo come una casa per modificare TUTTA la progressione della classe, quindi magari il personaggio invece di essere conoscitore di tutte le piante/erbe è conoscitore di funghi infestanti delle fogne, mentre se si trova davanti ad un platano potrebbe scambiarlo per una quercia. il ranger è ancora più epico in versione "di città", e ci sarebbe anche la classe di prestigio "vigilante" che è parecchio affascinante come ruolo, ma anche li: modificare tutta la lista degli incantesimi, modificare alcune capacità di classe, modificare.. modificare.. aspè! ma guarda! sono DELLE CLASSI DIFFERENTI! a questo punto si entra nel campo del creare nuove classi, e no, non sei un druido, sei un druido urbano!

So che sei un fan della 4°, ma non ho idea di quanto conosci la 3.5, quindi provo a spiegarti un attimo come funzionano le varianti di classe (non prenderlo come un attacco riguardo quello ce hai scritto, è che proprio non so quanto tu la conosca :sorry:): le varianti che ho citato sono presentate su un manuale supplemento (credo unearthed arcana, ma non ne sono sicuro), con ogni modifica già fatta... il master non ha da inventarsi niente (non proporrei mai una cosa del genere essendo io un detrattore accanito di qualsivoglia HR). Inoltre, le varianti di classe sono, appunto, delle "varianti": la classe resta la stessa, solo che si focalizza di più su altri ambiti. Il ranger rimarrà sempre una specie di esploratore, ma invece di diventare abilissimo a rintracciare le orme degli avversari nel fitto della boscaglia, lo sarà nel seguire le tracce dei nemici fra le viuzzole delle città e a recuperare informazioni tramite contatti suoi, invece che guardare le stelle o parlare con gli animali. Stessa cosa per il druido: invece di essere un protettore della natura e di tutto un insieme di riti antiquati, sarà un fervente sostenitore del progresso e dell'urbanizzazione (questa parte sul druido l'ho scritta andando a memoria e non essendo io un grande fan della classe, potrei aver scritto un paio di mezze boiate).

si tratta di lavorarci, è vero. ma il tutto deve avere un senso, no? non importa QUALE classe prendi, importa il PERCHE'. se hai sempre vissuto in città, lavorato in città e non ti sei mai spinto al di fuori di essa NON PUOI avere preso quel livello da druido, perchè richiede delle competenze pratiche nelle terre selvagge, per darti poi dei benefici che si applicano appunto in quegli ambienti. come fai a sapere i nomi di tutte le piante se non le hai mai viste? e credimi, leggerle sui libri non basta (parola di laureando in scienze forestali). si tratta di coerenza. ovvio che deve essere permesso di poter scegliere quella classe, perchè ci sono infiniti tipi di persone e personaggi, ma la coerenza è quello che distingue questo gioco da un videogioco. nei videogiochi puoi fare quello che ti pare, a DDO per esempio puoi prendere tre classi a caso (tranne barbaro che va in conflitto con monaco e paladino per l'allineamento) senza minimamente giustificarle, ma a D&D è differente, hai una storia e, per amore della coerenza, devi "rispecchiarla"

Ripeto, scrivi due righe in più sul bg e sei apposto fino alla fine dell'avventura.

Questa vostra visione la trovo eccessivamente ristretta... seguendo questa idea, bisognerebbe eliminare la totalità delle classi di prestigio che mischiano due classi (cavaliere mistico: come fa un mago a saper dare di spada? gerofante arcano: cosa frega ad un druido di imparare la magia arcana? etc).

Io sono uno di quei giocatori che prima preparano la build e solo poi scrivono il background (la prima cosa che penso è che genere di personaggio voglio giocare e dato che il "lo scaltro guerriero fiancheggiatore alla piratesca" non lo si ruola e basta, devo essere supportato anche dalle meccaniche) e ad oggi, dopo otto anni di gioco (partendo sia dai livelli bassi che da quelli alti), non ho ancora giocato un personaggio privo di coerenza.

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perdonami, avevo totalmente rimosso quel manuale dalla mai memoria. comunque, il discorso non cambia: quello che sto cercando di dire è che, in realtà, chi non ha un background "selvatico" non può fare una classe/classe di prestigio" selvatica" solo perchè gli conviene. (infatti: il druido base non lo usi, bensì usi una sua variante "urbana".)

in fatto di fare prima BG e poi personaggio non l'ho capito. se io ho intenzione di fare 10 livelli da guerriero e poi 10 livelli da mago, come lo spiego nel mio background? si tratta, in teoria, di anni futuri (che in realtà spesso diventano giorni se non ore, ma c'è una discussione apposta su questo). buona parte delle nostre azioni sono lievemente influenzate dal nostro passato, è vero, certe volte anche pesantemente, soprattutto in caso di trauma. tuttavia, è molto ma proprio molto importante quello che hai vissuto poco prima di compiere quella scelta, come fai a "prevedere" che ti accadrà un evento? e se per caso durante questo periodo accade qualcosa che ti farà odiare la magia come la metterai? le cose che odi non sono decise da te, le odi e basta, come non puoi decidere che ti piaccia o no una verdura. nel caso accada un qualche evento (ad esempio una congrega di stregoni ammazzano tua figlia per trasformarla in uno zombie) ed il master decide che sarebbe bene tu cominciassi a diffidare un po' della magia (cosa che puoi seguire o no, ovviamente, anche perchè il giocatore funge da io, es e super io del pg), cosa fai? metti caso che, ragionandoci su, arrivi alla conclusione che, per quanto la cosa ti scocci, è vero che un evento del genere cambierebbe l'opinione che ha della magia.. cambi idea su come il tuo pg proseguirà il suo cammino? (magari alterandolo così tanto da farlo diventare un uccisore di incantatori?)

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se io ho intenzione di fare 10 livelli da guerriero e poi 10 livelli da mago, come lo spiego nel mio background? si tratta, in teoria, di anni futuri (che in realtà spesso diventano giorni se non ore, ma c'è una discussione apposta su questo)

Parto da mago, così ho l'addestramento di base già integrato grazie ai miei studi nell'Accademia quando ero un ragazzino, dopodichè posso alternare liberamente i livelli da guerriero e mago dato che per l'aumento di livello da mago uso la spiegazione "ho studiato e ricercato per conto mio durante i nostri viaggi" (come qualsiasi altro mago), mentre per i livelli da guerriero mi basta dire che mi sono allenato nel combattimento "a forza" a causa dei continui scontri e pericoli che sono costretto ad affrontare, essendo un avventuriero.

Se proprio voglio essere completo e il gruppo mi spalleggia, allora posso dire che il guerriero/rodomonte/barbaro/qualsiasi-classe-da-combattente mi ha spiegato come tirare di spada senza tagliarmi un orecchio, così da non dovermi fare sempre da balia.

e se per caso durante questo periodo accade qualcosa che ti farà odiare la magia come la metterai? le cose che odi non sono decise da te, le odi e basta, come non puoi decidere che ti piaccia o no una verdura. nel caso accada un qualche evento (ad esempio una congrega di stregoni ammazzano tua figlia per trasformarla in uno zombie) ed il master decide che sarebbe bene tu cominciassi a diffidare un po' della magia (cosa che puoi seguire o no, ovviamente, anche perchè il giocatore funge da io, es e super io del pg), cosa fai?

La cosa non mi è ancora capitata, ma sarebbe interessante.

Valuterei prima di tutto un cambio di allineamento (veder ammazzare la propria famiglia deve essere qualcosa di orrendo, quindi ci starebbe un cambiamento radicale nell'agire del pg) e continuerei/inizierei a studiare la magia per utilizzarla come arma contro i miei stessi nemici e strumento di vendetta (diciamo un Ged della Leggenda di Earthsea al contrario: hai la magia ma la utilizzi pochissimo proprio perchè la odi). Oppure potrei continuare a studiare la magia come "valvola di sfogo": morta la famiglia, cerco qualcosa per distrarmi e non tentare il suicidio buttandomi con tutto me stesso nel "lavoro" (l'avventuriero esperto di magia, appunto).

Se proprio non riesco a trovare appigli credibili e che mi piacciano, allora valuto il da farsi in funzione del livello di potere della campagna: se la campagna è "normale" allora modifico semplicemente la build da quel punto in poi e continuo senza problemi, se la campagna è ad alto livello di potere (aka, alta probabilità di morte) allora discuto con il master un possibile retraining parziale, così da modificare leggermente la build (anche i livelli che ho già preso), senza stravolgerla o cambiare carattere e passato del pg, giusto quel tanto che basta per non essere scarso nel profondo (in campagne di questo genere, se un pg è scarso mette a repentaglio l'intero gruppo e questa è una cosa che non accetto).

In ogni caso, mi tengo il pg: ai miei personaggi mi ci affeziono troppo per buttarli a causa di un imprevisto qualunque.

metti caso che, ragionandoci su, arrivi alla conclusione che, per quanto la cosa ti scocci, è vero che un evento del genere cambierebbe l'opinione che ha della magia.. cambi idea su come il tuo pg proseguirà il suo cammino? (magari alterandolo così tanto da farlo diventare un uccisore di incantatori?)

Se il "problema" è così "grave" allora non escludo la possibilità di diventare un uccisore di maghi, sempre modificando la build da quel punto in poi in modo da essere il più efficiente possibile.

Ma questo lo prenderei come ultima opzione, prima provo quello che ho detto sopra.

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Se posso dire la mia, non vedo questi problemi, insomma, il master non gioca CONTRO i personaggi in teoria ... Siamo tutti dallo stesso lato del tavolo, master e giocatori, e si suppone siamo anche amici, quindi non c'è motivo di inasprirsi se ci viene vietato qualcosa, specie se il master non è un database di manuali e vuole tenere le cose al suo passo.

Giusto una precisazione:

Se tutto il gruppo vuole fare pp, il master può cercarsi un altro gruppo (se non gli va bene), oppure adattarsi e fare anche lui pp uppando i mostri, in uno stile di gioco che molti più incentrati sul ruolare i loro personaggi rifiuterebbero con sdegno.

Se la cosa va bene a tutto il gruppo, perchè privarlo di questo divertimento?

Il problema nasce quando una parte minore del gruppo vuole fare pp per far vedere di essere quello più forte/figo, rovinando con facilità il divertimento agli altri, o comunque quando il suo giocare pp è un problema per il gruppo.

Ti assicuro che da cose del genere spesso derivano pessime esperienze di gioco, io stesso ne ho avuto una (la mia prima) così, come puoi leggere qui:

http://www.dragonslair.it/forum/threads/25711-Il-DM-pi%C3%B9-stupido-che-avete-avuto?p=944897&viewfull=1#post944897

Anche per quello ho sempre dato molta importanza a tutelare i membri del party da eventuali "prevaricazioni" da parte di altri.

Ti assicuro che avere un pg nel party che secca gli avversari in due colpi in genere per gli altri non è divertente, e neppure mettere delle creature più forti per contrastare lui rischiando così di seccare i personaggi degli altri giocatori.

L'esigenza di limitare il mutliclassamento estremo è da me vista nell'ottica di puntare al bilanciamento, per quanto esso possa essere difficile da raggiungere.

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