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Quarto Torneo Magic D'L: la Nuova Frontiera [Topic di Gioco]


Messaggio consigliato

Siamo finalmente arrivati all'inizio del Quarto Torneo di Magic su D'L!

Rinnovo i miei complimenti a tutti coloro che hanno contribuito alla preparazione e, ovviamente, ringrazio Urizen su tutti per l'impegno e la creatività dimostrata!

Apro il Topic di Gioco con la mappa di partenza, augurando buon divertimento a tutti i partecipanti!

dragonplanepronto50.jpg

Che dire? La parola al Signore Oscuro ed a Feanor, che si sono aggiudicati il primo turno!

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Principali partecipanti

Arjan osservò il sole tramontare lento sulla pianura. Per un momento gli tornarono in mente i tramonti di Ravnica, quando il sole che si nascondeva dietro l’intricato orizzonte disegnato dalle guglie della città, segnava la fine di un’altra giornata nella grande città. Lo colse un briciolo di nostalgia, ma fugò con rabbia quei pensieri. Era tardi per ripensamenti o per dubbi, ormai Ravnica e tutta la sua vecchia vita erano alle spalle, e quel nuovo mondo, quella realtà ignota e vergine, sarebbero stati da quel momento in poi la sua unica preoccupazione.

Il viaggio attraverso la Cieca Eternità era stato estenuante. Anche se era una delle prime volte che provava quell’insolita esperienza, era certo che non si sarebbe mai abituato del tutto ad affrontare quel caotico tumulto di energia e materia.

Si chinò su quel prato lambita dal vento, e lo accarezzo lentamente, lasciando che le messi dorate sfiorassero il palmo della sua mano. La avvertì subito: quella nuova forza lo pervase immediatamente, fluendo impetuosa in ogni parte del suo corpo. Mana. Purissimo.

Era quella quindi la sensazione pulsante di vita che la sua vecchia amica Chandra gli aveva descritto, ma che al tempo aveva fatto tanta fatica a immaginare. Non era la prima volta che la percepiva; già a Ravnica, dopo quell’episodio, aveva in un certo senso cominciato a percepire la realtà a torno a sé… diversa. Ma non era nulla a confronto con l’energia travolgente e a tratti stordente che trasudava quella terra.

Arjan sorrise eccitato. Quel posto era perfetto per mettere a punto i suoi nuovi poteri, e per comprendere meglio la Scintilla che si era risvegliata in lui. Provò ad credere, che, magari, quella poteva essere la via giusta per dimenticare quello che era stato… in realtà, era conscio che i ricordi di quella notte, purtroppo, erano ancora troppo vividi nella sua mente, per potersi illudere realmente di poterli mettere alle spalle così facilmente…

Fissò le terre a sud, oltre l'orizzonte: era il momento di cominciare a esplorare questo nuovo mondo...

@Tutti

Spoiler:  
Attacchiamo la Regione 3, l'attacco è portato da Gmeroni mentre io resto disponibile a difendere
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Al sorgere dell'alba Roy si sveglia sotto il maestoso albero e sente il vento tra i capelli. Si gira e vede che il suo vecchio amico ritrovato il giorno prima sta ancora dormendo, rigirato in posizione fetale. Sorride prima di svegliarlo per accennargli che andrà in perlustrazione verso nord, per controllare la regione e per capire se ci sono pericoli imminenti. Lyam muove la testa allo scuotere di Roy e alle sue parole fa cenno di si con la testa, quindi si gira e torna a dormire. Roy non insiste, ma lo lascia riposare ancora un po, d'altronde è stato un lungo viaggio arrivare a Dragonplane!

Quindi si alza in piedi e spicca il volo, si ferma per qualche istante a controllare la zona e poi prosegue alla scoperta del continente!

Spoiler:  
Roy, cioè io, attacca la Regione 21, mentre Vincent rimane in difesa.
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Il prescelto si chinò sull'esile fusto di una piantina che cercava di crescere tra le ombre della foresta: le sue fogliere erano lucide dalla brina mattutina. Colse in essa il dolore della sua foresta, e si accorse che era giunto il momento di difenderla

Spoiler:  
Attacchiamo la regione 16, quella in basso tra le due confinanti con il nostro QG. Io conduco l'attacco mentre urizen rimane in difesa
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L'aspetto primigenio del piano ha rischiato di essere compromesso!

Un manipolo di sacerdoti guidati da un enorme pennuto armato di tutto punto rispondente al nome di Roykami Magnus ha invaso la vergine Dragonplane, ma fortunatamente mi trovavo nei paraggi. Una cosa che non mi sarei aspettato di vedere è che con il numero e la forza dalla mia parte, quasi non riuscivo ad avvicinarmi a loro. I loro incantesimi di protezione si sono rivelati molto potenti, e ho rischiato che i miei feroci sottoposti rimanessero fermi a guardare il cielo mentre si apriva.

Quegli esseri credono di dominare il cielo... sono io che lo domino! Se si apre uno squarcio tra le nubi è perchè tuoni e saette devono riempire l'aria con la loro folgore, non è certo per far strada a uno stormo di uccellacci dorati!

Fortunatamente, sia il cielo che la terra hanno sostenuto le mie azioni e per questo li ringrazio solennemente. Siete salvi, per ora.

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Arjan alzò gli occhi al cielo, esausto e ansimante. Sentì pulsare violentemente il braccio: era ferito… ma se non altro era uscito vivo da quell’inferno. Non si sarebbe mai aspettato di non essere l’unico planeswalker in quel posto.

Quando aveva notato il simbolo della gilda Izzet a lui tanto familiare sullo scafo di quella nave, aveva pensato di poter concludere la questione con un’abile uso di un po’ di diplomazia. Gilda Boros e Gilda Izzet, d’altra parte, erano alleati da molto tempo, e quei topi da biblioteca degli Izzet non erano mai stati tipi da attaccare briga con nessuno…

Non passò molto, tuttavia, che ad Arjan fu chiaro che quel vecchio pirata dallo sguardo invasato che aveva di fronte e che lo stava attaccando con furia con tutte le magie che aveva nel suo arsenale, non poteva essere un Izzet…

Non fu facile per Arjan ritrovare la concentrazione in quel caos, ma non era quello ne’ il luogo ne’ il momento di mettere fine alla sua avventura: ripensò alle parole e agli insegnamenti della sua amica Chandra: “trasforma vantaggio in svantaggio…”

Ritrovando la lucidità, Arjan attinse con convinzione ai poteri che la sua Scintilla gli aveva donato, e con cui prendeva sempre più confidenza. Riuscì in breve a riprendere il controllo del combattimento, vanificando gli attacchi dell’avversario e incalzandolo in un turbinio di fiamme, per poi costringerlo infine alla ritirata…

Arjan si sedette per riprendere fiato e una cosa fu subito chiara: quella che aveva appena affrontato non sarebbe stata la sua ultima battaglia su Dragonplane…

Spoiler:  
Io e il signore oscuro abbiamo finito di giocare: ho vinto io la partita! Devo però dire che il mio mazzo sembrava fatto a posta per andare contro il suo! ^^

E purtroppo non gli è neanche girato un granché bene…

Quindi, il tentativo di conquista della Regione 13 è respinto.

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Travis si affaccia orgoglioso sulla terra che ha scelto di attaccare, la ispeziona, la controlla, esamina ogni sua parte prima di entrarvi e porvi le proprie insegne in segno di conquista. Lo sguardo spazia ampio su quelle terre, il pensiero già sta viaggiando, sta già immaginando come modificarle a proprio piacimento quando:

Chi diavolo sono quelli laggiù?

Degli esploratori! Sono qui per invadere anche loro questo territorio! Devo assolutamente annientarli prima che creino qualche struttura dalla quale poi sia più difficile stanarli!

Quindi Travis si scaglia immediatamente contro di loro e si prepara alla battaglia, la sua magia sembra scorrergli nelle vene e pulsare nella testa, si avventa sul nemico e quest'ultimo non fa in tempo a fare nulla che già si ritrova sconfitto. L'unica parola che lo colpisce è il nome de l generale avversario, urlato da un soldato in punto di morte: Valerendil

@Tutti

Spoiler:  
Io e Feanor abbiamo appena giocato ed ho vinto io conquistandoo il territorio, va detto che lui non ha giocato si è fermato prima a 2 terre e poi a 3 in pratica non avendo mai la possibilità di fare niente.

Spoiler:  
Ricapitolo la legenda dei colori:

Raccontato

Pensato

Parlato

Però devo ammettere che il racconto in corsivo è bello da vedersi, se decidiamo di farlo tutti così ditelo e modifico. Però che sia una decisione che poi rispettino tutti.

Edit: Una cosa IMPORTANTISSIMA, quando mettete un nuovo messaggio qui sul topic di gioco, nello spazio riservato al titolo del messaggio inserite il nome del vostro PW in modo da essere sempre facilmente individuabili e che l'associazione tra voi e lui venga più spontanea.

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Non siamo soli. No. Non lo siamo. Lyam strinse le ginocchia intorno al petto, alzando lo sguardo verso il grande Albero. Adesso stava bene, era più tranquillo, per quanto lo potesse essere una persona come lui.

Si era avventurato lontano dall'Albero, anche se sapeva che non era una buona idea. Voleva vedere cosa c'era oltre al grande altopiano.

E lo aveva sentito. Ne aveva sentito distintamente i pensieri. Aveva provato a leggere la sua mente, a scoprire che cosa pensasse, che cosa provasse, di che cosa avesse paura e come mai fosse anche lui in quel luogo. Sapeva solo che ormai non erano più soli.

Forse è il Vuoto. Il pensiero lo travolse improvvisamente, facendolo rabbrividire. E' il Vuoto. E' tornato per me. Sperava di essere finalmente al sicuro. Si era illuso di aver trovato un posto in cui il Vuoto non avrebbe più potuto raggiungerlo.

Spostò una mano tremolante alla cintura e slegò una piccola fiala. La aprì con impazienza ed ingoiò un sorso dell'Elisir che conteneva. Le sue mani smisero di tremare. Ne ingoiò qualche altro sorso. Aveva un sapore cattivo, ma con il tempo aveva imparato a farselo piacere. Meglio questo che il Vuoto. Molto, molto meglio.

Roy non era ancora tornato. Si sentiva solo. Chiuse gli occhi, aspettando che l'Elisir facesse effetto completamente. La sua mente ritornò al breve scontro che aveva avuto con lo sconosciuto. La sua mente non era facile da sondare. Sapeva difendersi bene. Su Ravnica era più facile. Nessuno se l'aspettava. Lo sconosciuto no. La sua mente era più ricca. C'erano più pensieri, più conoscenza.

Non siamo soli, in ogni caso. Questa volta era riuscito a scamparla. Alzò di nuovo lo sguardo verso l'Albero. Questa volta è andata bene.

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Arjan osservò il sole tramontare a ovest, oltre l’orizzonte irregolare disegnato dalle montagne. Mentre procedeva a passo spedito in quella direzione, ripensò alle vicende dei giorni passati…

Aveva avuto modo di riflettere a fondo sull’incontro ben poco amichevole che aveva avuto con quel pirata, Leonard Kennet. La straordinaria concentrazione di mana che aveva percepito appena giunto in quella terra avrebbe sicuramente fatto gola a molti, e non era improbabile che qualcun altro si fosse fatto attrarre da quello scrigno traboccante di potere ancora sconosciuto che Dragonplane si stava rivelando.

Aveva avuto conferma dei suoi sospetti qualche giorno dopo, quando aveva incontrato un nuovo Viandante planare che, come lui, ambiva a comprendere e a far suo il potere di quel luogo.

Non sapeva ancora nulla di lui. Non conosceva il suo aspetto, nascosto com’era in quel pesante mantello. Non aveva voluto neanche rivelargli il suo nome. Probabilmente non avevano nulla in comune… se non la necessità di sopravvivere in quel posto che si stava rivelando più pericoloso del previsto.

Era bastato solo quello ad Arjan, diffidente per natura, per lasciare da parte i sospetti e per stringere un patto con quel misterioso sconosciuto: se avessero unito le forze, sarebbe stato sicuramente più semplice sopravvivere a quella che si stava profilando come una vera guerra fra Planeswalker…

I suoi racconti non sembravano molto diversi da quello che lo stesso Arjan si era ritrovato a vivere: un incontro pressoché casuale, che era sfociato in un violento scontro con un altro planeswalker… e quel planeswalker portava un mantello con uno strano simbolo a forma di occhio…

Arjan non riusciva a smettere di pensare a quello che sembrava essere un particolare di poco conto… Dimir… e a un tratto tutti i fantasmi del suo passato stavano tornando a tormentarlo…

Probabilmente si trattava di una coincidenza, ma in qualche modo sentiva che non era così… doveva saperne di più… doveva vedere con i suoi occhi…

Aveva tentato di dimenticare, di fuggire da un passato troppo difficile da accettare… tutto inutile…

“Non posso fuggire dal mio passato” pensò, e una nuova risolutezza lo pervase “non mi resta che affrontarlo…”

Spoiler:  
Scusate il ritardo, finalmente ho postato la parte ruolata!

Come già accennato nel Topic di Servizio, attacchiamo nuovamente la Regione 3, stavolta porto io l'attacco mentre Gmeroni difende.

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  • 1 mese dopo...

Sta venendo a cercarmi. Mi ha trovato, lo so che mi ha trovato. Lyam sentì crescere una paura innaturale e sconfinata. La stessa paura che lo aveva tormentato quando si trovava su Ravnica, quando aveva vissuto uno dei periodi più bui della sua vita.

Credeva di essere riuscito a sfuggire al Vuoto. Credeva di esserci riuscito una volta per tutte.

Evidentemente si sbagliava.

C'erano molte persone in quel luogo. Più di quante se ne fosse aspettate, in un primo momento. Non sapeva esattamente quante fossero, ma riusciva a sentirle pensare, ragionare, a volte gridare, persino sognare, in alcuni casi. Scoprivano lo stesso luogo che stava scoprendo lui. Ogni tanto gli sembrava di sentire l'eco delle menti di tutte le altre persone che si trovavano lì. E fra di essere, riusciva a sentire il Vuoto. Come un'unica, enorme trama che le univa tutte. Un burattinaio silenzioso, invisibile, impalpabile. Una nebbia che ricopriva tutte quelle menti sconosciute.

Afferrò una delle fiale con un movimento nervoso. La aprì il più in fretta possibile e ne bevve tutto il contenuto.

Forse era troppa, per una volta sola. Non lo sapeva. Su Esper gli avevano insegnato quale fosse la quantità giusta, ma con il tempo aveva dimenticato quale fosse la quantità giusta. Su Ravnica ne beveva sempre un po' di più. Osservò la fiala vuota, cercando di respirare lentamente.

Voglio tornare a casa. Si sorprese di ciò a cui stava pensando. Non sapeva esattamente dove fosse "casa". Gli sembrava un posto lontano, che riusciva a ricordare a fatica. E che forse ormai non esisteva più. O che forse era ancora lì, esattamente come lo ricordava. Per quel poco che riusciva a ricordare.

Chiuse gli occhi, mentre l'Elisir iniziava a fare effetto. Aveva rischiato davvero grosso. Lo sconosciuto era bravo. Molto bravo. Ed era uno sconosciuto diverso, da quello della volta precedente. La sua magia era diversa, la sua mente era diversa.

Calma. Va tutto bene. Probabilmente non era vero. Ma l'Elisir stava facendo effetto e Lyam in quel momento non riusciva a pensare ad altro che al vento che soffiava fra le fronde dell'Albero Bianco.

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