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Io infatti non parlo di D&D, Arrows. ^^'

Ci sono altri giochi che non necessitano di tanti tecnicismi. E ci sono certi scenari che risultano problematici con un sistema di combattimento bidimensionale, ad esempio. Lo so perché, da bravo modellista che gioca di ruolo, ci ho provato.

I problemi nascono in generale per gli incantesimi. Si può ovviare con le sagome, ma andrebbero costruite ad hoc per ogni effetto. Inoltre, prendendo l'esempio della palla di fuoco, se da un lato quella tridimensionale della 3.X è impossibile da gestire con la sagoma senza spannometria, di contro quella bidimensionale della 4^ tende semplicemente a non essere "palla" in certi scenari con dislivello.

Semplicemente, certi scenari mal si sposano coi regolamenti di D&D, salvo spannometria. Altri giochi meno "millimetrici", come può essere RuneQuest, non hanno di questi problemai: misuri i movimenti e le distanze, non hai sagome da usare né livelli di altezza differenti dei quali tenere nota.

Ma concludendo l'OT e sperando di non urtare nessuno ribadendolo, per quanto certi scenari risultino poco pratici per D&D 4^ (come altri lo sono per altri giochi, eh: provate a giocare a warhammer fantasy con uno scenario "fitto" e poi ne riparliamo), c'è comunque molta libertà d'azione. Un paio di suggerimenti li ho dati: piano scomponibile in più elementi riassemblabili in forme diverse, ricorso a texture vere e proprie (effetto mattonelle di pietra facilmente replicabile con bianco, marrone a lavatura molto diluita fatta colare specialmente fra i bordi e bianco a pennello asciutto), impiego di polistirene (si trova nei negozi di edilizia) per creare piani rialzati e movimentare un po' gli scenari... ci sono tante possibilità.

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Principali partecipanti

Beh, prova a immaginare uno scenario neanche tanto complesso, come ad esempio un corridoio che collega due stanze: realizzarlo delimitando lo spazio coi tiles è una cosa, utilizzare proprio un campo di battaglia materialmente ristretto nel corridoio è tutto un altro paio di maniche. ;)

Alla fin fine puoi fare qualcosa come quei giochi per bambini, le figure geometriche componibili a costituire un unico quadrato; certo, dovresti usare solo quadrilateri regolari, ma comunque potresti ricavare molte più figure.

Poi, riguardo alla complessità, secondo me nel momento in cui ricorri a un supporto grafico o vai di roba volutamente semplice, come uno schizzo su carta, oppure se ricorri a miniature e affini il tutto deve essere fatto bene. Limita psicologicamente il giocatore solo se è poco fedele, altrimenti l'insieme di scenario e di personaggi ben resi dalle miniature è una goduria per tutti.

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Ah, ero rimasto fermo al "quadrato di fuoco", ottimo. Ciò non toglie, comunque, che calcolare le distanze cubiche inizi a essere un pochetto problematico sul tavolo da gioco. Per questo dico che certi scenari si sposano male con D&D, altri non hanno di questi problemi e possono essere realizzati con poco impegno per migliorare il gioco. ;)

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Il punto è proprio che devi piazzare il centro di riferimento e calcolare poi tutte le distanze. Da giocatore di warhammer, ti assicuro che la cosa crea non pochi problemi: già con una semplice sagoma nascono problemi, figurati per un'area.

Dai, il fatto di gradire un gioco non significa dover dire che è buono per tutto: è la differenza che passa fra l'appassionato e l'adoratore. ^^'

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Il punto è proprio che devi piazzare il centro di riferimento e calcolare poi tutte le distanze. Da giocatore di warhammer, ti assicuro che la cosa crea non pochi problemi: già con una semplice sagoma nascono problemi, figurati per un'area.

Dai, il fatto di gradire un gioco non significa dover dire che è buono per tutto: è la differenza che passa fra l'appassionato e l'adoratore. ^^'

Ho giocato una volta o due a warhammer (quello futuribile) una 15ina di anni fa quindi non sono attendibile ma, personalmente, trovo che avere le distanze/aree espresse in X quadretti sia si semplicistico ma aiuti non poco su una griglia, che , per definizione, è divisa in quadrati (o rettangoli o quello che vuoi). E trovo altresi che, rispetto alla 3.5, adesso con aree di incantesimo cubiche e passi in diagonale differenti sia più snello che non in 3.5 calcolare fino a dove una pedina si possa muovere o un potere arrivare a colpire.

Non so come sia in warhammer, ribadisco, ma con una griglia ben fatta come quella che sembra essere di maverick, giocare è facile. Area 2 entro 10? perfetto prendo l'incantatore, scelgo entro 10 un'area di 5x5 con centro un quadretto a mio piacimento. Visivamente il quadretto aiuta non poco a mio parere.

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ma che significa "problemi per calcolare le distanze tridimensionali"? in quale occasione e' NECESSARIO aver la possibilità di calcolare le distanze in alto a meno di non creare appositamente una campagna in cui si preveda pareti alte da scalare o mostri volanti/avventure subacquee? (e quindi avere un master sadomaso) Se una palla di fuoco o qualsiasi altro potere ad area prende un'area di 7x7 prendera' 7 quadretti anche in alto essendo un cubo e stop e se ogni quadretto rappresenta 1,5 mt basta un po' di aritmetica elementare... se proprio intendi stabilire se vengo preso da un'esplosione nel giardino mentre sono sul tetto di una casa alta 5 mt si applica il buonsenso con le regole sulla copertura e fine... Se poi intendi giocare attaccato alle pareti di un gran canyon e ai soffitti con mostri volanti allora forse il d&d non e' un gioco per te... Ricordo quando giocavo alla 2nd edition che non prevedeva alcuna miniatura ne griglia, tutti questi problemi non ce li ponevamo e ci divertivamo ugualmente :)

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Biomaster ha risposto per me: le distanze "cubiche" si fanno complesse quando vuoi scenari dinamici con più livelli.

Sono problemi che derivano appunto dal complicarsi del gioco, e dalle distanze più precise che la 4^ ha introdotto rispetto alla 3.X e che prima ancora la 3.X aveva introdotto rispetto ad AD&D 2ed.

Al di là del polverone che si sta sollevando, io ho detto solo che, pur avendo D&D 4^ il limite di non supportare bene scenari molto dinamici come quelli descritti per esempio da Biomaster, volendo si può comunque fare qualcosa di più carino e, senza troppo impegno, aggiungere qualcosa che potrebbe essere una vera goduria per i giocatori.

Se le miniature vanno usate, usiamole bene! E se per molti (fino a un paio di mesi fa ne facevo parte anche io, ora -pigrizia permettendo- non più) le miniature predipinte sono irrinunciabili data la difficoltà insita nel dipingere accettabilmente una miniatura, di contro gli scenari carini sono molto più alla portata di tutti. ;)

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Nessun polverone, nel topic in cui si mostra un tavolo di gioco gradevole come quello dell'autore del topic, e' lecito parlare di virtuosismi :)

Io invece penso che la necessità di aver qualcosa di "diverso" sia anche in funzione al tipo di persone che gioca... un'idea innovativa o qualcosa di atipico e' sempre ben voluto ma e' del tutto privo di senso con qualcuno che magari sbatacchia una miniatura dipinta a regola d'arte o che versa la coca cola sul plastico di turno, o con chi, controllando distrattamente la scheda, vedi che manco s'e' segnato i punti ferita che ha preso al passare del livello o ancor peggio i poteri :) In un gruppo di giocatori esigenti dal punto di vista tecnico, d&d non solo non è visto di buon occhio, ma probabilmente evitato come la peste. In un gruppo di amici che gioca per dire qualche stupidata e per ritrovarsi insieme, magari con un tavolo elegante si può incentivare la passione per il piacere del gioco in se stesso (e perche' no, magari qualche serata tra colla vinilica, erbetta sintetica e plastilina), ma resta pur sempre un tavolo semplice, che difficilmente puo' prevedere scenari particolari...

Sto progettando pure io un campo di battaglia usando l'interno di una cornice da foto con vetro di plexiglass (sabbia, erba sintetica e qualche rifinitura colorata), magari se riesco a finirla la posto :)

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Sono curioso allora. Poi, comunque, per la pittura parlo di "livello da gioco", non dei capolavori di alcuni. Anche perché l'incidente è sempre dietro l'angolo.

Poi gli scenari particolari "seri" richiedono sforzi e/o capitali da investire al di là delle disponibilità del giocatore di ruolo medio: ho visto gente creare scenari industriali con motorini all'indietro per far uscire il fumo dalle ciminiere, io mi accontento di un boschetto fatto con le piante di basilico (vecchie di 14 mesi grazie al clima) secche. ;)

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Infatti dicevo che la cosa viene difficile dato che il combattimento di D&D 4^ è prevalentemente bidimensionale, e NON parlavo di modificare questo scenario per renderlo tridimensionale, ma solo di suddividere la griglia in più parti per poter poi creare stanze diverse e interessanti.

Poi comunque un minimo di tridimensionalità si può dare; ad esempio, con cinque euro si compra tanto di quel polistirene da camparci, e con un coltello da cucina seghettato si può intagliare una rozza scalinata che, se dipinta (cosa che richiede un quarto d'ora), permetterà di inserire un eventuale ponte sul tavolo di gioco: basta farne due, realizzarli alti non più di 2,5 cm e con uno spessore di 5, e avremo così un ponte sul quale si può salire con due quadretti di movimento da quale far attaccare eventuali combattenti a distanza magari protetti da due guardie in corrispondenza delle due scale d'accesso.

Uno scenario del genere è facilmente integrabile in D&D 4^ (il passaggio da un livello all'altro è un problema per due miseri quadretti, sui quali difficilmente i personaggi si troveranno a sostare, e per il resto basta considerare chi è sul ponte più in alto di un livello), ma può dare vita a delle battaglie interessanti e diverse dal solito.

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La griglia di D&D non è solamente bidimensionale ma io parlavo di griglie in generale su un tavolo, io le scale le realizzo con gomme impilate e quant'altro, con l'aiuto di qualche tiles, il fatto è che le miniature rimarranno sempre e comunque legate a un solido bidimensionale e fare delle battaglie in 3 dimensioni rimarrebbe comunque un casino su di un tavolo. Io se qualcuno vola metto un dado a X facce vicino alla miniatura e dico questo è ad X quadretti d'altezza(con X la faccia del dado) se si arrampica su statue e quant'altro idem metto l'altezza, non sono un modellista ma mi viene difficile immaginare un combattimento in 3 dimensioni su di una superificie piatta, seppur con avallamenti o rialzi (bella l'idea della scala by the way)

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credo che biomaster abbia ragione nel senso che e' lecito parlare di virtuosismi.per quanto riguarda la tridimensionalita' del piano di gioco penso che sia veramente impossibile creare fisicamente corridoi interni di case, di foreste o montagne in 3d di grande varieta'. noi siamo un gruppo molto affiatato e io come master sono molto appasionato di miniature ho quasi tutte le pedine dei mostri del manuale dei mostri 1 e qualcosa del 2. a noi e ai miei giocatori piace seguire bene le regole, lo sviluppo dei personaggi e il gdr. per quanto ami le rappresentazioni 3d secondo me sono fattibili solo in warhmmer poiche' il tavolo e' statico per tutta la battaglia. se devo far passare i miei pg in 3/4 scenari 3d ogni sessione diventerebbero ripetitivi e guasterebbero solamente il piacere del gioco di ruolo( del tipo" passami quella casa,sistema gli alberi in questo modo,aspettate che devo fare il dungeon..ecc ecc..) signori ricordiamoci che d e d e' nato con carta e lapis e 4 dadi..con i tiles riesco ad avere tutto quello che mi serve e ho la fortuna di avere come master dei buoni giocatori alcuni veramente bravi nell'interpretazione e tutti molto ma molto fantasiosi..ripeto io adoro gli scenari ma mi piace veramente tantissimo da master e da ex-giocatore anche il fatto di fare gdr e intavolare discussioni serie volando con l'immaginazione im quel mondo..far emergere sentimenti, gesta eroiche..vedo gente che quando gioca ride continuamente e si ubriaca tutte le volte..ci sono state delle mie sessioni di avventure da far venire la pelle d'oca da quanto sono atate bellissime e intense sia in combattimento che in gdr.. chiudo dicendo che ho cercato di trovare un modo bello ma al contempo pratico e funzionale di rappresentare il gioco, quello che mi interessa di piu', al di la' della mia

passione per gli scenari, e' quello che un giocatore tira fuori da dentro e quanto e' capace a interpretare delle situazioni im

un contesto fantastico ma secondo me ricco di valori che i ragazzini di oggi non possono capire perche' devono scrivere su facebook anche che stanno al cesso...

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Io la penso esattamente come te sulla carta e il lapis, nel senso che un giusto compromesso tra velocità, praticità e immedesimazione è da ritrovare, seppur con una griglia più grossolana della tua anche io con gomme(dislivelli o alberi), matite (muri) e qualche tiles (elementi tipo pozze, scrigni, tavoli ecc) costruisco le stanze. Il punto è che la griglia è sempre una schematizzazione del mondo quindi un minimo devi essere incasellato per poter fare le cose in velocità. Il bello di fare il master, personalmente, è il gestire l'esplorazione o le interazioni dei PG col mondo, cercando di creare qualcosa che invogli a giocare e a fare domande. La più grossa soddisfazione ce l'ho quando i miei PG tirano fuori qualcosa che non avevo in mente, anche solo per dare un po' di flavour alle giocate...

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siamo sulla stessa lunghezza d'onda...a me piace e do molta importanza ai backround perche' e' da li che cerco di creare intrecci tra passato,carattere e obiettii del personaggio..e qui la fantasia non ha limite..deve essere tutto casuale, spontaneo..di fatti scrivo solo le tracce delle avventure poi e' tutto improvvisato..per fortuna che c'e' gente come te che apprezza ancora questo.

p.s. le matite e le gomme come elementi scenici le ho sempre odiate..ahaha..quando avevo la lavagna ci disegnavo anche se in modo grossolano..non vedo l'ora di fare qualche prova con i tiles sui pannelli che postero'...

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Ricordo quando giocavo alla 2nd edition che non prevedeva alcuna miniatura ne griglia, tutti questi problemi non ce li ponevamo e ci divertivamo ugualmente :)
Rettifico: le prevedeva eccome. Le ha sempre previste, tutti i D&D sono nati con le miniature.

Biomaster ha risposto per me: le distanze "cubiche" si fanno complesse quando vuoi scenari dinamici con più livelli.
Adesso basta con queste trollate. Adesso mi spieghi in modo dettagliato come fanno dei cubi ad essere difficili da calcolare.

Sono problemi che derivano appunto dal complicarsi del gioco, e dalle distanze più precise che la 4^ ha introdotto rispetto alla 3.X e che prima ancora la 3.X aveva introdotto rispetto ad AD&D 2ed.

La terza edizione non aveva semplificato nulla rispetto Advanced, poiché il sistema era identico a quello usato in quarta. Con le aree cubiche i movimenti in diagonale trattati in modo liscio (tranne la regola che se il quadretto è interamente occupato non puoi farlo, in Advanced puoi).

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Guardate, io di mio giocherei anche senza miniature di nessun tipo, e nel 99,9% dei casi ricorro a semplici schizzi su carta coi dadi in eccesso a indicare (ma non rappresentare) la situazione. Il punto è che secondo me, se devi usare un supporto extra per il GdR, deve essere un buon supporto: se scelgo di giocare con la musica di sottofondo, non scelgo uno spernacchio per l'epica battaglia contro la nemesi dei PG; se scelgo di giocare mostrando ai giocatori illustrazioni d'effetto dei mostri non ricorro a quelle dei manuali dei retrocloni di OD&D; e se scelgo di giocare con miniature e tavolo da battaglia cerco se possibile di ricorrere a qualcosa di accattivante. Il succo secondo me è valorizzare gli elementi extra in modo che offrano il meglio di se stessi, rendendo più godibile l'esperienza ludica.

Per questo suggerisco poche semplici cose. Purtroppo gli scenari assemblati hanno il grosso svantaggio di dover essere, appunto, assemblati, ma alla fin fine data la durata di 1-2 ore dei combattimenti non è un grosso guaio dover spendere un minutino ad apparecchiare il pannello; anzi, anche questo sistema può essere integrato nel gioco. Ad esempio, gli scenari possono essere disposti nella stanza man mano che i PG li notano, così il master ha modo di ottimizzare i tempi e di offrire un supporto visivo alle proprie parole.

Secondo me è questo il bello del giocare con tavolo ben realizzato e miniature: altrimenti tanto valgono i dadini su una lavagna, o sul vecchio foglio plastificato fatto anni fa dal sito. Aggiungo anche che di mio amo poco le miniature, proprio perché raramente rendono bene l'idea di quel che si deve rappresentare, ma dovendole impiegare preferirei farlo in situazioni di fedeltà assoluta delle miniature al soggetto ritratto.

PS: Arrows, magari se hai voglia di prendertela con qualcuno che sia lecitamente un troll nell'ambito delle miniature ci sono intere categorie di mostri di tale tipo, alcuni anche fatti bene. Ti pregherei di non multiquotarmi e di leggere attentamente quel che dico, da nessuna parte ho scritto che riguardo alle distanze la 3.X ha semplificato AD&D 2^ edizione, anzi. -___-'

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