Vai al contenuto

Messaggio consigliato

  • Amministratore
Inviata

Se non avete seguito la rubrica di Mike Mearls Legends & Lore su D&D Insider dovreste darle un'occhiata. Non è necessario essere un abbonato di DDI per poterla leggerla.

Mike Mearls è il Group Manager del team Ricerca e Sviluppo di D&D. La sua rubrica settimanale Legends & Lore dà uno sguardo alla filosofia di progettazione dei giochi di ruolo e, più specificamente, di D&D. Inoltre include nuove proposte su come modificare alcuni dei paradigmi fondamentali del gioco.

In un articolo ha discusso un nuovo metodo per il sistema di abilità (suggerito a lui da Monte Cook) e in un altro tratta un approccio minimalista per i sei punteggi di caratteristica. Parla del chierico e di come rendere le "cure" facoltative, delle difficoltà nel proporre sfide ai giocatori piuttosto che alle abilità dei personaggi, e ha diversi articoli che guardardano l'evoluzione degli aspetti specifici di D&D nel corso dei decenni.

Naturalmente, alcuni pensano che tutto questo significhi una solo cosa: lui e Monte Cook stanno lavorando alla 5a Edizione e alcuni di questi concetti potrebbero influenzare la prossima versione di D&D.

Mike tuttavia ha sottolineato in un suo articolo a marzo che la WotC ha un intero reparto che si occupa di ricerche di mercato, raccolta di opinioni e informazioni, ecc. e questa serie di articoli non sarebbe di certo il modo più adatto per testare queste idee.


Inviato

Se questi articoli di Mearls dovrebbero rivelarsi la base di una futura 5e, non se ridere o se piangere...

Sebbene alcune idee potrebbero piacermi, come ad esempio un gioco "scalabile" che ha al suo interno sia una versione base che una avanzata, le altre le vedo come degli enormi passi indietro rispetto all'evoluzione della 4e...

Non sono un teorico del gdr o di teorie forgite, ma si capisce lo stesso che Mearls tende ad un gioco vecchio stampo, dove per vecchio stampo intendo buttare a mare tutto quello di buono ha fatto la 4e al 90% nella visione della figura del DM e nel facilitargli enormemente la vita per tornare alla visione del DM onnipotente ma su cui pesa tutto il lavoro del gioco...

Speriamo bene.

Inviato

Devo dire che alcune delle elucubrazioni di Mearls le trovo abbastanza aberranti, come quella sulle cure e sui chierici... Altre sono semplicemente ingenue, come quella sull'utilizzare solo le caratteristiche per tutti i tiri, che lui ritiene una genialata, ma che in realtà è la meccanica base di Tunnels & Trolls, che esiste praticamente da quando esiste D&D...

L'unica proposta interessante tra quelle che ho letto, le skill come livelli di competenza, non viene nemmeno da lui, ma da Monte Cook...

Se questo è il modo in cui sperano di raccogliere input per una eventuale 5° edizione, mi sa che hanno sbagliato tutto di nuovo, comunque... Solo chi ha l'abbonamento all'Insider può loggare per rispondere e commentare le proposte, cosa che limita un bel po' il campione dei mercato...

Inviato

Se questo è il modo in cui sperano di raccogliere input per una eventuale 5° edizione, mi sa che hanno sbagliato tutto di nuovo, comunque... Solo chi ha l'abbonamento all'Insider può loggare per rispondere e commentare le proposte, cosa che limita un bel po' il campione dei mercato...
Su questo ti correggo, basta essere iscritti al sito per poter rispondere agli articoli.

Non serve l'abbonamento all'insider

Inviato

@Crisc

Mearls non ha mai molto capito da che parte girassero le tecniche in giochi più "moderni", tant'è vero che si interrogava sul suo blog di come funzionasse la risoluzione a conflitti, cosa che ha dimostrato di non capire perché al posto di dare un sistema di risoluzione dei conflitti seria e testata ha fatto uscire le skill challenge, ma quello che preoccupa è proprio il come ne sono uscite, cioé praticamente non c'era nessun esempio pratico di gioco che coprisse la spiegazione dell'utilizzo delle stesse: insomma cattivi o buoni maestri mearls ha imparato poco.

Poi anche io vedo un "ritorno all'ordine" che mi convince poco, ma come ho già detto, fino a quando si continuerà a pensare a D&D come ad un gioco di manuali collezionabili, temo che il problema si ripeterà, poi chi vivrà vedrà :)

Inviato

A me più che altro, con buona pace del Mearls "forgita" di cui parlavano alcuni forgiti, il figuro (perché data la 4^ e date anche le sfighe di abilità, con un punteggi che fino a che io ho seguito la 4^ sono variati dall'impossibile al pro forma -se sei addestrato basta un 1, se non sei addestrato spera nel 20 e sìì inutile- fino al ridicolo, lo considero un losco figuro) è uno che si emoziona facilmente per le idee di teorici e game designers vari, ma che ne capisce molto poco, come dice giustamente Fenna (strano ma vero, anche noi possiamo andare d'accordo, per quanto i suoi buoni maestri siano per me cattivi maestri e viceversa -e Monte Cook mi ha insegnato molto anche nella singola partita di Lucca).

  • Amministratore
Inviato

Senza offesa, esimi colleghi, ma dissento su quasi tutto.

Qua non si sta parlando di filosofia del GdR o astrazioni che non hanno nulla a che vedre con quello che è realmente il mondo dei GdR. Qui si sta parlando di D&D.

L'ho già detto più volte, su un campione di 10 persone probabilmente ci sono 11 idee diverse di D&D.

Il vero problema, secondo me, sono i giocatori di ruolo e in particolar modo il sottoinsieme "giocatori di D&D". Codeste persone vogliono tutto e il contrario di tutto.

Alcuni esempi documentati e documentabili:

Negli anni '80 con AD&D il combattimento era parecchio astratto. Non servivano miniature o mappe. Eppure il gruppo medio aveva una mappa quadrettata e dei segnalini o miniature per indicare la posizione di PG e avversari.

Con la 3.x, e soprattutto con la 4a, la mappa diventa indispensabile.

Ovviamente i giocatori che usavano mappe e pedine (che non servivano) gridano allo scandalo perchè la mappa è obbligatoria... ma se la usavate fino all'altro giorno perchè ora che c'è rompete le scatole!!!!

Dalla sua nascita ll sistema magico di D&D è uno dei più brutti e criticati della storia dei giochi di ruolo. Il mago che memorizza gli incantesimi e una volta lanciati li dimentica non risulta essere particolarmente elegante. Finalmente dopo 30 anni, con la 4a edizione, cambiano completamente il sistema magico.

Apriti cielo. Anche in questo caso c'è una marea di persone (molte delle quali sono le stesse che criticavano il vecchio sistema) che chiedono un ritorno al passato.

Sui vecchi Dragon Magazine vi sono centinaia di lettere di lettori che si lamentano di come le classi siano sbilanciate... e come dargli torto. E' inutile negarlo in ogni edizione di D&D alcune classi sono totalmente inutili e altre sono divinità in terra. Dopo 30 anni riescono a fare un gioco in cui tutte, o quasi, le classi sono bilanciate e... ovviamente non va bene!!! Il gioco è appiattito!!!

Potri continuare, ma mi sto annoiando...

La 4a edizione ha dimostrato una cosa secondo me. Nonostante tutti chiedano dei cambiamenti nessuno in realtà li vuole. E sotto questo punto di vista l'idea di Mearls di guardare al passato non è del tutto sbagliata.

Senza offesa Fenna, ma pensi veramente che a un giocatore che compra un manuale di D&D (o qualsiasi altro GdR), magari per la prima volta, freghi qualcosa di "tecniche nei giochi più moderni"?

Io giudico gli scritti di Mearls solo nell'ambito di D&D. E visti in quell'ottica non ci trovo nulla di sconvolgente. E non mi passa nemmeno lontanamente per la testa di paragonarli a giochi "moderni" o raffinati perchè non stanno lavorando su un nuovo GdR ma stanno lavorando su D&D!!!

Un ultima nota: la 4a edizione è stata fatta da Bob Heinsoo, Andy Collins e James Wyatt sotto la supervisione di Bill Slavicsek. Mearls all'epoca era solo un "developer" non un "designer".

Inviato

Aza dai, c'è modo e modo di fare le cose.

In base al tuo ragionamento, se io ti dessi da bere acqua bollente e alle tue lamentele perché è troppo calda ti buttassi sulla lingua ustionata un pezzo di ghiaccio, saresti tu quello strano e incontentabile. ^^'

Inviato

Aza sono d'accordo, D&D fa storia a parte.

Ma D&D ha avuto una sua evoluzione, e piaccia o no, la 4e ne fa parte.

Io che sono uno a cui la 4e piace, e non poco, da quegli articoli di Mearls vedo troppo spesso una involuzione.

Come detto non so nulla o quasi di teorie forgite o giochi come dici tu "raffinati", ma nel momento in cui si è arrivati in un gioco con classi bilanciate e il lavoro del DM ridotto di molto per potersi concentrare sul far proseguire la storia, arriva Mearls e mi dice che il ladro scarso/semi inutile è più divertente e che il DM deve sobbarcarsi tutto il lavoro.

Ora va bene il cambiare tutto per non cambiare niente perché così vogliono i giocatori, ma almeno si parta dalle basi importanti della 4°, che sono il Bilanciamento, DM alleggerito e la semplicità (io ci aggiungerei anche sfide d'abilità e rituali ma vabbé...)...

Invece Mearls identifica la spada +1 come una colonna portante di D&D...

Quello che voglio dire è questo: se tutti si lamentano ma poi nessuno vuole cambiare, che senso ha proporre una 5e? [/DOMANDA RETORICA]

  • Mi piace 1
Inviato

Aza

Mearls è stato uno dei game-desginer che ha fondato o sfruttato the forge (sto parlando del sito per promuovere i propri giochi d20, visto che era nato così), non è che la cosa sia una questione da poco, inoltre durante il di develop della 4e è stato Game group manager di coloro che hanno studiato la 4E.

Poi sul ragionamento dei giocatori di D&D che hanno poco interesse a cambiare, sfondi una porta aperta, ma apri anche un portone sulle condizione del nostro hobby preferito e sulla cultura dello stesso che hanno le persone persone che lo frequentano: discussione ad alto tasso di incendiamento, quindi mi tiro fuori subito :D

PS

Non esistono giochi raffinati e altri meno esistono i giochi :)

  • Amministratore
Inviato

@FeNaPi

Non è così.

I cambiamenti tra la 3a e la 4a sono, globalmente, molto inferiori ai cambiamenti tra la 2a e la 3a.

La verità è che la terza edizione ha avuto la fortuna di uscire in un momento storico particolare. Se in quel momento la WotC faceva uscire un gioco senza classi e coi d6 al posto del d20 avrebbe avuto successo ugualmente.

@Crisc

Concordo con te. Io gioco alla 4e e MAI tornerei a giocare alla 3.x (o alla 2a).

Però a differenza della stragrande maggioranza dei giocatori, non tratto un edizione del gioco come fosse la mia squadra del cuore.

Ho sempre apprezzato i cambiamenti apportati e li ho trovati congrui al periodo storico e sopprattutto condivisibili riguardo al loro scopo primario: attrarre nuovi giocatori.

Per quel che riguarda il bilanciamento sono unicamente scelte di design. La 4e è stata concepita dalla base per avere le classi bilanciate. La 3.x, per ammissione dello stesso Cook, è stata fatta per poter "ottimizzare" le classi e fare min/max.

Le vecchie edizioni (quelle a cui si riferisce Mearls) avevano il sistema di bilanciamento delle classi debeli più semplice del mondo: le classi deboli avanzavano in livello più rapidamente.

Detto tra noi, io sono convinto che uno dei motivi per cui la 4e non piace alla maggioranza dei giocatori 3.x sia la mancanza della possibilità di ottimizzazione estrema del PG.

Per rispondere alla tua domanda retorica, lo scopo è sempre quello: attarre giocatori. I vecchi giocatori SMETTONO di giocare (prima o poi) e serve attrarre nuovi giocatori che, piaccia o meno, non hanno i nostri stessi gusti.

@Fenna

Come detto la mia non è una difesa di Mearls. Ma chi ha deciso da che parte doveva andare la 4e (il documento di 4 paginette con gli scopi) non lo ha scritto lui. Lui su quelle 4 paginette può averci fatto tutti gli studi che voleva, ma la direzione da intraprendere (che pure condivido) non è stata presa da lui.

In generale io vorrei si parlasse di D&D evitando inutili polemiche che poi portano a miei richiami tipo questo.

Polemiche poi del tutto inutili, in quanto la longevità di D&D supera di gran lunga quella di un gruppo medio di GdR.

Inviato

Aza

La mia era una risposta per girare attorno a:

Senza offesa Fenna, ma pensi veramente che a un giocatore che compra un manuale di D&D (o qualsiasi altro GdR), magari per la prima volta, freghi qualcosa di "tecniche nei giochi più moderni"?

Entrando nello specifico la risposta è No. Ma nemmeno ad uno che compra gdr più moderni interessa un tubazzo della tecnica che sta dietro - a me frega un ostiaccia -, gli frega che le cose funzionino e non siano fatte a caso.

Quello che io condividevo nell'intervento di Crisc era semplicemente il percepire come si era partiti con un idea per non sapere ad un certo punto che direzione prendere e questo, sopratutto nelle dichiarazioni di mearls durante gli anni, è stato evidente, almeno secondo me.

Poi sai, magari mi sbaglio di grosso e ci ho letto cose io :)

Inviato

Sì Aza, di certo per la 3^ c'è stato un momento favorevole, ma per il resto la vedo in maniera diversa.

Io personalmente alla 2^ non ho mai giocato per ragioni cronologiche, ma nel passaggio dalla 3.5 alla 4^ ho visto qualche cambiamento gradevole sommerso dalla mole di cambiamenti che non gradivo. Ad esempio, la meccanica vanciana degli incantesimi da un lato è scomparsa parzialmente per alcuni poteri da mago, dall'altro si è estesa a tutte le classi! Logico che, se scontento per quei cambiamenti, io giocatore mi lamenti.

Ancor più logico che, se per alcuni la mappa e le miniature erano un qualcosa di utile per avere una raffigurazione approssimativa della battaglia, l'avere l'obbligo della griglia e delle distanze ultracalibrate sia tutta un'altra cosa.

Poi ci sono gusti diversi, e quel che va bene ad alcuni non va bene ad altri. Se, tanto per fare un esempio paradossale, la 5^ edizione di D&D non fosse ad ambientazione fantasy ma ad ambientazione fantascientifica, la cosa cambierebbe radicalmente la percezione del gioco (anche se le meccaniche dovessero restare uguali, il gioco verrebbe percepito differentemente), e di sicuro buona parte dei vecchi giocatori abbandonerebbero l'editore (non il gioco, ma la nuova edizione dello stesso), mentre altri nuovi giocatori verrebbero attratti proprio dalla nuova ambientazione. Magari, fra coloro che abbandonerebbero questo ipotetico D&D 5^ edizione, ci sarebbero anche dei giocatori che non disdegnano qualche elemento fantascientifico nelle proprie avventure, ma che non vogliono assolutamente un tecnoD&D. Il tutto senza nessuna incoerenza: non importa solo la sostanza, ma anche il suo "dosaggio" dopotutto.

Inviato

Io ho avuto la fortuna o sfortuna di giocare tutte le edizioni di D&D, mamma come sono vecchio.

La cosa che si evince sin dalla seconda edizione è stata quella di voler accontentare i guti dei giocatori più lavorando sul marketing che sul game design.

I GDR concorrenti hanno le skills? Mettiamoci le skills. I giochi nuovi hanno i vantaggi e svantaggi e i sistemi a punti vanno per la maggiore? Mettiamo il sistema a punti pure noi! I giochi indi fanno parlare di se con meccaniche strane? Mettiamole pure noi.

Questo è evidente seguendo l'evoluzione del gioco. Il problema è che a volte è stato fatto bene (2a, 3a) altre volte malissimo (Skills&Powers, 4a).

Non che le idee in se siano brutte, anzi, ma che proprio come operazione marketing non ha funzionato.

Ora Mearls e soci ci riprovano, stanno cercando di catturare il gusto dominante per tenere in piedi la baracca! Va di moda il retrò i giochi old school? Ma guarda che strano proprio in quella direzione vanno loro a ipotizzare la evoluzione della 4a!

La 4a è stata di fatto abbandonata, e tradita! Perchè lo scopo principale di questi ragazzacci è vendere più manuali possibile e con la 4a hanno toppato!

Sinceramente guardo con tenerezza il mondo di D&D e gioco lo stesso con gli amici alle edizioni che più mi aggradano (prevalentemente 2a 4a) ma non mi aspetto NULLA di rilevante a livello di game deign dal Mac Donalds del GDR! Anche se mangio di gusto il Cheese Bugher!

  • Amministratore
Inviato

Scusami ma stai dicendo che D&D è un prodotto commerciale e che le scelte vengono fatte in base a quanto può vendere?

Sarò miope io, ma non ci vedo nulla di strano.

Se vogliamo che i giochi di ruolo si diffondano, questi devono venire incontro alle esigenze e ai gusti dei giocatori nuovi (non di quelli vecchi).

Il mercato dei GdR oggi è più irrilevante e sconosciuto di 10 anni fa. Piaccia o meno se D&D vive e vende traina l'intero mercato dei GdR.

Quindi dal mio punto di vista ogni operazione atta ad attrarre nuovi giocatori in questo hobby è la benvenuta.

Tornando all'argomento del topic, la rubrica in oggetto dal prossimo mese non sarà più scritta da Mike Mearls, bensì da Monte Cook... questo significa che Mone Cook sta collaborando con la WotC...

http://www.wizards.com/DnD/Article.aspx?x=dnd/4ll/20110920#76573

Inviato

Aza

credo che mirko non stesse parlando del discorso commerciale in se, ma proprio del fatto che tornare indietro per non venire incontro dei poteziali nuovi giocatori, sarebbe utile identificarli per bene però questi nuovi giocatori e sapere se effettivamente sono il brand a cui rivolgersi oggi per vendere manuali di GDR ;)

Sono mooolto interessato a leggere cosa scrive Monte Cook, che francamente è uno che coi gusti dei giocatori di ruolo ci ha azzeccato spesso :)

Inviato

Io penso che il problema della 4° sia principalmente di presentazione quindi sarebbe sufficiente cambiare la presentazione senza venir meno alle migliorie apportate.

  • Amministratore
Inviato

Aza

credo che mirko non stesse parlando del discorso commerciale in se, ma proprio del fatto che tornare indietro per non venire incontro dei poteziali nuovi giocatori, sarebbe utile identificarli per bene però questi nuovi giocatori e sapere se effettivamente sono il brand a cui rivolgersi oggi per vendere manuali di GDR ;)

Sono mooolto interessato a leggere cosa scrive Monte Cook, che francamente è uno che coi gusti dei giocatori di ruolo ci ha azzeccato spesso :)

Penso che la Hasbro abbia sia i soldi sia gli strumenti per fare ricerche di mercato ai fini di identificare i gusti correnti.

Se da lì emerge che è necessario tornare indietro, torneranno indietro.

Io penso che il problema della 4° sia principalmente di presentazione quindi sarebbe sufficiente cambiare la presentazione senza venir meno alle migliorie apportate.

Il problema è più di percezione. Ormai la 4e è percepita (erroneamente) in un certo modo. Tanto vale passare oltre.

E' mia opinione che comunque rimanga un sistema troppo complesso per chi vuole un gioco semplice, e troppo semplice per chi vuole un gioco complesso.

Sicuramente una 5E sarà modulare. Per chi avesse dubbi su cosa significhi il ritorno alla WotC di Monte Cook, riporto dalla rubrica di Mearls evidenziando alcuni passaggi:

--

"I've spent the past several months talking about D&D's past and how that relates to its future. It's now time to focus much more on the future of the game. Monte has an unmatched design pedigree in the RPG field, and for that reason we've brought him on board to work with R&D in making D&D the greatest RPG the world has seen."

--

  • 4 mesi dopo...
Inviato

Dalla sua nascita ll sistema magico di D&D è uno dei più brutti e criticati della storia dei giochi di ruolo. Il mago che memorizza gli incantesimi e una volta lanciati li dimentica non risulta essere particolarmente elegante.

Non vedo perché.

Del resto non li dimentica affatto, bensì li completa e usa, dopo averli preparati in precedenza.

E' un procedimento ben spiegato, che non vedo quali problemi crei.

Finalmente dopo 30 anni, con la 4a edizione, cambiano completamente il sistema magico.

Apriti cielo. Anche in questo caso c'è una marea di persone (molte delle quali sono le stesse che criticavano il vecchio sistema) che chiedono un ritorno al passato.

Lo credo. Hanno cambiato una cosa che funzionava, per introdurre un sistema videogiochistico che, per citare le parole di Mearls, ha reso il gioco "bland or dull".

Sui vecchi Dragon Magazine vi sono centinaia di lettere di lettori che si lamentano di come le classi siano sbilanciate... e come dargli torto. E' inutile negarlo in ogni edizione di D&D alcune classi sono totalmente inutili e altre sono divinità in terra. Dopo 30 anni riescono a fare un gioco in cui tutte, o quasi, le classi sono bilanciate e... ovviamente non va bene!!! Il gioco è appiattito!!!

Ammesso e non concesso che vi fossero classi più forti di altre, che è un non problema in un gioco di ruolo in cui ci si riunisce intorno a un tavolo tra amici per divertirsi, e non per gareggiare con un videogame, mi pare che la "soluzione" adottata si sia dimostrata palesemente incongrua.

Medicare un graffio e amputare l'arto graffiato sono entrambi metodi per far sì che la persona sia priva del suddetto graffio: da qui ad affermare che l'amputazione sia una scelta cui plaudere ne passa.

La 4a edizione ha dimostrato una cosa secondo me. Nonostante tutti chiedano dei cambiamenti nessuno in realtà li vuole. E sotto questo punto di vista l'idea di Mearls di guardare al passato non è del tutto sbagliata.

Veramente il cambiamento è ben accetto e incentivato: basta si tratti di miglioramento, non di peggioramento.

Inviato

Non vedo perché.

Del resto non li dimentica affatto, bensì li completa e usa, dopo averli preparati in precedenza.

E' un procedimento ben spiegato, che non vedo quali problemi crei.

che problemi crea? è ridicolo che un mago dimentichi gli incantesimi subito dopo averli lanciati anche se ha passato le ultime 8 ore a memorizzarli.

sicuramente anche tu ti sarai accorto che crea dei problemi a livello narrativo.

Lo credo. Hanno cambiato una cosa che funzionava, per introdurre un sistema videogiochistico che, per citare le parole di Mearls, ha reso il gioco "bland or dull".

scusa se te lo chiedo direttamente,ma hai mai giocato alla 4a? perchè ti posso assicurare che l'idea che da(almeno a me,eh)non ricorda assolutamente un videogioco.

piuttosto,ora c'è varietà per tutti:non mi risulta che in 3.5 il combattimento fosse vario ed esaltante per tutti.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...