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Fuga da Ethrona


Force Missile Mage

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Guardo Gemian entrare giovialmente negli alloggi, apparentemente bonario come alla fine della cerimonia nella cattedrale, ma prima che gli altri lo seguano mi metto fra loro e la porta, facendogli segno d'avvicinarsi per potergli parlare a bassa voce.

Ascoltate, dico a coloro che mi si avvicinano prestandomi orecchio: stavo ascoltando alcune discussioni distanti... grazie a questo, e dissolvo mentalmente il corvo rimasto nella cattedrale, facendone apparire un altro dal nulla, di fronte ai miei compagni, apparentemente l'animale pare un comunissimo rapace, ma io riprendo la parola: occhi e orecchie volanti, per me. Occhi e orecchie che hanno udito che uno degli attendenti assegnati ai nostri alloggi pare non essere favorevole verso questo incarico... e forse neanche verso l'impresa che dobbiamo compiere. E' meglio tenere gli occhi aperti, potrebbe essere un sabotatore.

Corvo, vola verso il cancello e trovane la sommità, se esiste. Se riesci, vai dall'altra parte, ed osservala per me., così ordinando mentalmente lascio libero il volatile, che prende il volo verso i cancelli.

Scusate l'impazienza, dico con un sorriso complice ai miei compagni, dato che posso farlo, darò un'occhiata anche in alto.

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@Rashen:

Il corvo raggiunge l'estremità superiore del cancello, tuttavia non è in grado di andare oltre: le punte delle inferriate raggiungono il soffitto roccioso e proseguire è impossibile. Visto che non hai espresso ordini particolari, finora ha evitato di toccarne la superficie, quindi non sai se anche il suo contatto potrebbe aprirne magicamente le ante.

@Tutti:

Annuendo alle parole di Rashen per dare conferma di averle udite, Scagliafine si accoda alle spalle di Gemian, raggiungendo il varco finale del corridoio. Il locale a cui si accede dal punto in cui vi trovate è una stanza quadrata con sette porte in totale (una sola sul versante in cui vi trovate, due su ognuno degli altri tre lati), priva di arredamento e di struttura simile al corridoio: le porte, come le pareti, sono in dura pietra simile a marmo, lanterne incassate illuminano omogeneamente l'ambiente. In ogni caso, la funzione di questa sala non vi è per niente chiara: le porte sono tutte chiuse e l'intero pavimento è occupato qua e là da casse e cianfrusaglie di ogni genere. Dopo un istante di smarrimento, una porta si apre e ne escono due nani di mezz'età con la pelle rugosa e i capelli raccolti e nascosti in una cuffietta di stoffa sul capo. Uno dei due, il più corpulento, vi accoglie: Benvenuti! Quindi siete arrivati! Abbiamo sentito i vostri passi e siamo corsi qui per scusarci per il disordine: non abbiamo avuto molto tempo per prepararci e la nostra roba, cioè la roba con cui ci occuperemo di voi, è ancora da sistemare! Non fateci caso, per domani sarà tutto al suo posto.

Il secondo prende la parola, interrompendo il compagno: Quello che avete chiesto è nel piccolo ripostiglio, Dice, indicando la prima porta alla vostra sinistra. Andate pure a prenderlo.

Il primo, quasi stizzito, riprende la parola dando una spallata allo sgarbato compare: Quindi, come possiamo aiutarvi ora? Se volete raggiungere gli alloggi, seguitemi pure.

Una seconda interruzione da parte del nano più snello (per quanto un appartenente a questa razza possa essere definito tale), fa rimediare all'inserviente una brutta occhiataccia da parte del nano corpulento: Invece, se avete fame e volete mangiare, venite con me! Vi abbiamo preparato delle delizie da strapparsi i peli dalle mani!

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"La roba con cui ci occuperemo di voi..." io avevo capito che questa fosse una semplice sosta prima della partenza. Non intendo certo ritardare le mie prossime scoperte.

Sorrido nel vedere due mezziuomini come me, non posso certo guardarli come pari ma almeno riesco a scrutare i loro occhi senza dovermi far venire il torcicollo.

Decisamente attratto dalla proposta del cibo su cui sto concentrando ogni mio movimento mi avvicino svelto al nano "snello" E sia, vediamo se i nani oltre a plasmare ad arte la roccia sanno fare altrettanto anche in cucina lancio una strizzata d'occhio amichevole al nano e senza prendere in considerazione quello robusto e, dal mio punto di vista, scorbutico Piacere di conoscerti, io sono Gemian!

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M'inginocchio fra gli scaffali come se dovessi allacciarmi uno dei legacci degli stivali, nel frattempo, dando le spalle al nano, faccio svanire il corvo all'esterno, e ne materializzo un altro davanti a me, nascosto dal mio corpo, dopodiché mi rialzo lentamente per offrirgli copertura, massaggiandomi la schiena come se dolesse, e controllandolo gli faccio raggiungere, seempre nascosto dal mio corpo, una nicchia dove possa starsene nascosto, ad osservare ed ascoltare la situazione.

Non per farle torto, signore, dico poi voltandomi e rivolgendomi al nano "corpulento", ma immagino che la cosa più utile per noi sia trovare ristoro, dopodichè potremo preparare con lei la nostra partenza. Per cui, la prego di non volercene, ma credo che il nostro gruppo ora desideri rifocillarsi.

Se l'infiltrato oltre che ostile fosse molto ostile, allora potrebbe tentare di avvelenarci. Grazie al mio attuale legame ho maestria nei veleni, terrò gli occhi aperti, nel caso qualcosa potrebbe esser stato lasciato in giro, nelle cucine o altrove.

Spoiler:  
Se necessario, faccio una prova di osservare.
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Si, il mio compagno Rashen è nel giusto. Benchè mi dispiaccia molto non poter fare due chiacchere con voialtri, temo che sia meglio per tutti rifocillarci e partire.

Chissà se quell'infiltrato non abbia altri complici... potrebbero essere questi due, come persino uno dei miei compagni.... meglio tenere gli occhi aperti ma non rivelarsi...

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