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Inviato

quindi il persona non nata/persona non morta è sbagliata? :( pensavo di averci visto giusto

allora boh :)

indizi?

Purtroppo per appianare i tuoi dubbi, dovrei fare una ulteriore digressione che ci porterebbe a dilungarci su talmente tanto altro che non finiremmo di leggere il post in una giocata : )

Ti do dei piccoli indizi, poi il resto lo sommi tu, ok?

La strega non morta avrebbe dovuto sacrificarsi come tutte le altre nel rituale Matrica.

Ma questa non è stata affetta come le altre dalla piaga delle streghe. Ovvero dal maleficio del fato, perchè era già infetta.

Come lo era il primo eroe di Lyo.

Questo le permise di non cadere vittima della trance in cui riversavano tutte le streghe, ma di poter conservare la propria individualità.

Se colei che non è mai nata è la strega Eden, colei che non è mai morta è... (L'abbiamo già nominata parecchio)


Inviato

colei che non è mai morta è Noah, ok

Mi vorresti dire che Noah è anche il primo eroe di Lyo?

Sai, questa è una bella gatta da pelare.

Ci sto riflettendo su, se sul far combaciare Noah e Mercall o se far si che Noah sia la discendente di Mercall stesso, ma non sono ancora arrivato ad una soluzione.

Qualcuno che vuole aiutare?

Inviato

A) Ottimo, ci siamo. Immagina una persona che vede attorno a lei un mondo manipolato inconsciamente, incapace di liberarsi da le catene che lo tengono legato. Il suo amore perduto in maniera ridicolmente complicata farebbe scattare la molla che gli servirebbe a voler far decadere il fato per mezzo delle sue capacità latenti, quali l'inscrutabilità del suo futuro e la visione dei fili del fato. Inoltre avevo immaginato una componente di follia latente dovuta a tutto il contesto in cui è stato costretto a vivere: Infinite stringhe che si dipanano tutt'attorno al mondo tessendo una, invisibile a tutti tranne che a lui, ragnatela di luce che suona ed emana note che compongono una infinita melodia macabra che lo accompagna ogni secondo della sua vita. Disperazione e rassegnazione non possono che spingerlo perciò alle imprese più disperate.

Perfetto, abbiamo la follia e il trauma. Questo è sistemato.

B) Ci siamo: Le volontà, talmente abituate al concetto di Fato e Destino, cominciarono ad idealizzarlo a modo loro traviando quello che realmente era. E cosa succede quando un gran numero di volontà crede fortemente in qualcosa? Quel qualcosa prende forma. E se il vero Fato, concetto fortemente superiore a qualsiasi tipo di divinità o entità senziente presente al mondo, fondamento stesso del tempo, lottava per proteggere il futuro, il falso dio che venne alla luce era una incarnazione del Fato che rimpiangeva il passato e le scelte non fatte. E questo fato, il primo falso dio in assoluto, non potè altro fare, essendo egli stesso immune alle capacità di previsione del fato in quanto dotato delle stesse medesime potenzialità e dotato inoltre della capacità di alterare le scelte delle entità a lui attorno attraverso il "pentimento", il "ripensamento", che lottare per vendetta contro il motivo del risentimento insito nella sua stessa natura, il Fato.

Quello che dici, sull'anomalia, però non afferisce anche lui, il falso dio. Il motivo era che solo il vero Fato aveva la funzione di guardiano, e l'equilibrio era forse stato veramente minato? Cosa ne pensi?

A questo proposito, l'unica possibile gabola è che il Fato avrebbe potuto prevedere la nascita di un simile essere, ma per come l'hai messa penso che (a parte l'estinzione di ogni volontà) fosse comunque inevitabile...

Il loro incontro con geath, o gearf, fu ciò che diede a quest'ultimo la coscienza delle sue azioni e di come poteva usarle. E ciò gli piacque, lo spinse ad unirsi a loro non per il bene di tutti, ma per la conoscenza più grande che gli era stata data sulle sue capacità e come poteva usarle.

Nonostante ciò lui rimaneva sotto il controllo del fato, essendo una semplice persona. Come pensi siano andate quindi le cose?

Il sasso era "agito" dai due immuni al Fato, come se fosse uno strumento, e quindi non poteva essere fermato dal Fato stesso. (?)

Ma come puoi supporre anche tu, anche la parola esercita una forza. Anche la parola è capacità di scelta. Allora perchè il fato in quel momento non ha fatto si che rimanesse muta, cambiando la sua scelta? Due motivi, forse:

I guerrieri erano arrivati nel momento stesso in cui la volontà della pietra era maturata fino a raggiungere tali capacità, e comunque il fato non poteva collegarsi alle volontà di quel tipo. Perchè? = D

Perchè era una volontà nata contro la volontà del Fato?

cintura di Oort, che è un'insieme di comete e non una sola, come hai detto. (Il motivo del salto da Marte ad Oort, è un qualcosa che spiegherò dopo)

E' la cintura fra Marte e Giove?

Sai, questa è una bella gatta da pelare.

Ci sto riflettendo su, se sul far combaciare Noah e Mercall o se far si che Noah sia la discendente di Mercall stesso, ma non sono ancora arrivato ad una soluzione.

Qualcuno che vuole aiutare?

Mi ha intrigato il fatto che il musico sia diventato in grado di suonare il Fato.

Avrebbe potuto usare i suoi nuovi poteri per uscire dal tempo e dallo spazio e da lì influenzare la storia, magari provocando in qualche modo la reincarnazione di Mercall in Noah, o la sua "eredità spirituale" all'inventore.

Inviato

Allora, rispondo ora dopo un lungo periodo di tempo perchè purtroppo gli impegni si accavallano, ed avevo bisogno di riorganizzare un pò le idee sulla trama che sta diventando un malloppo abbastanza complesso:

Abbiamo:

-Mercall, discendente del Fato. Impossibile prevedere per il fato stesso come si sarebbe evoluta la linea temporale attraverso la sua interferenza a causa della impossibilità di calcolare matematicamente l'interferenza causata dai suoi stessi poteri.

-Venase/Venumer, il falso Dio. Generato dalla sensazione generata dall'interferenza del fato nelle scelte delle volontà. Se il fato incarna la speranza del futuro, questo incarna il rimpianto del passato. Anch'egli era impossibile da prevedere matematicamente a causa della sua natura molto vicina a quella del fato stesso.

-Gearf/Geath, il musico. Semplice volontà che grazie all'incontro con i due "imprevedibili" ha compreso la natura del fato e come potesse ingannarla con la musica, espressione stessa delle azioni "fatali".

-Madu/Marduf, la pietra. Un normalissimo sasso che non poteva essere manipolato dal fato per il principio di "Non-scelta". Desidera avere la capacità di poter scegliere e perciò si unisce agli eroi di Lyo. Questi lo utilizzano appunto come mezzo nella lotta contro il fato.

Questo è lo schema riassuntivo degli eroi di Lyo. Mi è venuto altro in mente: Gli eroi di Lyo non sono solo questi 4, ma ho intenzione di allargarli a 9, fino alla "Nube di Oort". (Effettivamente gli eroi di Lyo non sono solo questi 4. Al 5° vi ho accennato qualche post fà). Ognuno di loro fa riferimento ad un pianeta per una caratteristica che lo collega ad esso e per via del richiamo al sistema solare che verrà spiegato in seguito.

Purtroppo la teoria della musica capace di influenzare spazio e tempo mi sembra eccessiva. Nello sviluppo della volontà possiamo dire che Kant-ianamente parlando lo spazio ed il tempo sono forme a priori innatizzate nelle razze. Ovvero: esistono solo in relazione al volere che li ha creati. Questo vuol dire che per agire sullo spazio ed il tempo bisognerebbe avere la capacità di influenzare il Volere del mondo stesso, cosa che richiederebbe a propria volta un potere pari a quello del Volere del mondo. Però rimane comunque una idea carina. A dir la verità qualche ipotesi sui viaggi del tempo all'interno di questo mondo, la stavo concettualizzando, ma sono bel lontano dal trovare una soluzione soddisfacente. Quello che sono riuscito ad elaborare fino ad ora sui viaggi temporali è la capacità magari di un discendente del fato, attraverso una capacità esterna, di "risalire" i fili del fato strappati. Ma è un pò troppo oscura come faccenda, e ci devo pensare su.

Per gli altri eroi di Lyo:

L'ipotesi che avevo avanzato tempo fa era che ne esistono effettivamente 9 in tutto il mondo, di cui 4 nel continente di Aeghia, 2 ai poli (1 per polo), e 3 in altri 2 continenti che interagiscono tra di loro senza però conoscere nulla gli uni degli altri. Tutti costoro sono effettivamente "eroi" che hanno scacciato il fatto attraverso una serie di combinazioni casuali e seguendo le loro vite, dando così la luce ad un avvenimento così inaspettato.

Abbiamo presentato i primi 4. Il 5° eroe era colui che venne riconosciuto poi come il sommo capo delle tribù degli halfling della gigantesca giungla primordiale che ricopre completamente la parte ad est del continente di Aeghia, tanto grande da poter essere considerata un secondo continente a se stante. Costui fu l'eroe di Lyo che involontariamente, oppure "venendo ingannato", diede vita al rituale Matrica col quale il fato si sarebbe in futuro reincarnato in Parca. I due al polo nord ed al polo sud erano rispettivamente impegnati ad allontanare i paradossi degli Angeli e dei Demoni, i primi al polo nord, i secondi al polo sud. Una storia che vi spiegherò se siete interessati. Dei due rimasti non ho ancora pensato a nulla, se non qualche idea quale rendere l'uno un diplomatico, e l'altro perchè no, un capo dispotico che però contribuì senza saperlo alla scacciata. Naturalmente sarebbero due individui provenienti da due continenti diversi da Aeghia, con società e razze differenti (Che non siano umani, nani, elfi, gnomi, halfling o altri...), quindi dovrei inventare qualcosa di diverso.

Pensavo anche di allargare il numero di pianeti a 10, o 12, tanti quanti i pianeti del sistema solare che conosciamo fino ad ora (trans-nettuniani, plutonici o altro...)

Insomma, un "sistema solare" di possibilità XD

Consigli e suggerimenti, e domande, come al solito sono richieste!

Inviato

a me interessa sapere di più sugli eroi dei poli. :yes:

inoltre mi è venuta questa idea folle: non puoi fare che il diplomatico e il tiranno siano entrambi a capo di uno stato e benvoluti dal loro popolo? cioè, se con il primo la gente ha trovato prosperità e pace tramite la libertà, con il secondo le ha trovate grazie all'obbedienza e alla fiducia. entrambi molto carismatici, lungimiranti e bravi oratori, sono riusciti a creare una società quasi utopica in modo completamente differente. in special modo il tiranno ha emanato leggi severe ma giuste e apprezzate dalla gente, ha limitato la libertà ma non la ricchezza, non ha sfruttato nessuno e ha creato molte opere sociali all'avanguardia a beneficio dei sudditi. nelle loro terre non esistono neppure organizzazioni a loro contrarie tanto è il benessere che hanno portato. che ne pensi?

Inviato

a me interessa sapere di più sugli eroi dei poli. :yes:

inoltre mi è venuta questa idea folle: non puoi fare che il diplomatico e il tiranno siano entrambi a capo di uno stato e benvoluti dal loro popolo? cioè, se con il primo la gente ha trovato prosperità e pace tramite la libertà, con il secondo le ha trovate grazie all'obbedienza e alla fiducia. entrambi molto carismatici, lungimiranti e bravi oratori, sono riusciti a creare una società quasi utopica in modo completamente differente. in special modo il tiranno ha emanato leggi severe ma giuste e apprezzate dalla gente, ha limitato la libertà ma non la ricchezza, non ha sfruttato nessuno e ha creato molte opere sociali all'avanguardia a beneficio dei sudditi. nelle loro terre non esistono neppure organizzazioni a loro contrarie tanto è il benessere che hanno portato. che ne pensi?

Delle bellissime idee. Soprattutto per il diplomatico hai colto come avrei voluto rappresentarlo. Il tiranno, invece, mi sembra una descrizione abbastanza azzeccata seppure differisca dal disegno che avevo in mente, ma comunque più interessante del mio.

Sopratutto, la cosa che deve essere evidente nella storia degli eroi di Lyo è la componente "tragica" delle loro imprese. Sconfitto il fato ognuno di loro non fece che subire un destino peggiore di quello a cui il fato li aveva destinati, che questi fossero consapevoli o meno d'aver contribuito ad uno dei più grandi stravolgimenti nella esistenza del Volere del mondo, ovvero alla caduta del Fato.

Chi era consapevole dell'impresa che stavano portando avanti?

I 4 eroi di Aeghia, che volevano ognuno qualcosa dal Fato. Non di certo il 5° eroe, l'iniziatore di Matrica, che era stato "guidato" nel fare quello che ha fatto. I due eroi dei Poli nemmeno, troppo occupati al combattere angeli e demoni e a prevenire i futuri paradossi. E neanche gli ultimi due, i due leader dei loro rispettivi paesi non sapevano di far parte di questo gigantesco schema. Eppure tutte le loro storie si sono intrecciate tra di loro, e sebbene il ruolo di molti di loro non fosse riconosciuto come quello di eroe di Lyo (Cosa che invece è stata per i 4 eroi conosciuti in Aeghia), tutti ebbero una parte nella cacciata nonostante rimanessero nell'ignoto. Addirittura, solo in Aeghia si arrivò ad ipotizzare l'esistenza di questa entità, il fato, cosa che non avvenne negli altri due continenti...

Non mi resta che sviluppare il ruolo dei due leader, e rispolverare la storia dei paradossi di Angeli e Demoni che scrissi tempo orsono e che ora non ricordo bene...

Te la spiegherò appena posso :P

Inviato

Sopratutto, la cosa che deve essere evidente nella storia degli eroi di Lyo è la componente "tragica" delle loro imprese. Sconfitto il fato ognuno di loro non fece che subire un destino peggiore di quello a cui il fato li aveva destinati, che questi fossero consapevoli o meno d'aver contribuito ad uno dei più grandi stravolgimenti nella esistenza del Volere del mondo, ovvero alla caduta del Fato.

[modalità consigliere saputello ON] :teach:

a questo proposito gli stati utopici possono essere azzeccati: a causa del fatto che se aggiungi da una parte devi per forza togliere da un'altra, il troppo benessere con cui vengono investite le terre del diplomatico e del tiranno portano guerre e carestie nei paesi e regni vicini. questi scompensi causano (poiché generati dalle azioni di due discendenti del fato) problemi ingenstibili dal fato stesso. è in questo modo che queste due guide contribuiscono alla sua caduta... il destino peggiore a cui vengono destinati è il vedere il loro florido popolo spazzato via da pestilenze o guerre... più in alto sei quando cadi, più ti fai male. è questa la sofferenza di questi due eroi di lyo.

[modalità consigliere saputello OFF] :rolleyes1

Inviato

Mi fa piacere vedere che nonostante la confusione della trama, questa susciti ancora così tanto interesse : D

Risponderò in ordine per soddisfare tutti:

Aledella,

Purtroppo la mia campagna potrà anche essere un bell'esempio di trama articolata, ma non è portata avanti dal più bravo degli oratori o il più esperto giocatore di D&D.

Quando inizialmente avevo solo 2 giocatori avevo deciso di rallentare le cose per godercela al meglio, e stava funzionando, avendo preso a narrare da quando questi viaggiavano lungo la via per la "millenaria" (Per così dire, visto che era la prima volta che si teneva) fiera di Andoa, o Ark Millennia, come veniva chiamata dai più colti.

Lungo la via ho fatto capitare loro un pò di casini e casotti per farli avvicinare al mondo in cui vivevano, come il mostrargli i bravi ritrovati del Concilio della magia, farli viaggiare su di un carro di un prete-mercante della chiesa di Pithia (Al latino, "Th" si legge "z"), una delle 3 grandi chiese del Fato (Curiosi?), e fargli avere un pò di guai con la legge. E nel frattempo si sono uniti gli altri 4 giocatori, mentre succedeva tutto ciò.

Ad Andoa è cominciata la vera storia. Con l'andare avanti della festa, Noah è arrivato in città. Chi per un motivo, chi per un altro, sono tutti stati spinti dalla curiosità e da altri motivi (Topi impauriti, folla inferocita, criminali alle calcagna, maghi riottosi, strani bambini albini e meccanici) e sono giunti li dove sarebbe dovuto apparire Noah.

Noah è apparso una volta radunatasi un pò di folla, ed ha lanciato così quella che è la sua "ultima sfida" al mondo. Alla fine del suo discorso il cielo è stato squarciato da un gruppo di esseri stagliati contro il cielo, che a loro volta hanno lanciato il loro avvertimento all'intero mondo: Il grimorio dei saldi ancestri raccoglierà la conoscenza dell'intero mondo, e la utilizzerà per portare la verità nella vita di tutti. Ed una volta aver inneggiato alla Strega Eden per il suo dono, hanno scagliato un massiccio attacco totale contro la città di Andoa, bombardandola con una pioggia di fuoco, colossi, terremoti, ed altro ancora. Sembra che intendano testare la conoscenza dei partecipanti alla fiera per vedere chi riuscirà a sopravvivere ed avere il diritto di unirsi a loro. Intanto coloro che sono apparsi in cielo, stanno scendendo verso la torre centrale di Andoa.

Allo stesso tempo, un ordinatore della città, abbastanza diverso dai soliti ordinatori li presenti, ha preso sotto la sua ala protettrice tutti coloro che erano vicini a lui conducendoli verso la torre di Andoa, invece di scortarli verso il perimetro della città perchè dice che "Solo così sarete al sicuro"...

E non ho aggiunto tante altre cose che sono accadute, ma che dirò altrove.

Tutto ciò si è sviluppato in un 6 sessioni, quando l'attacco del Grimorio sarebbe dovuto avvenire al massimo nella 2° giocata... Insomma, il mio problema è che tendo a diluire troppo le cose. I Pg me l'hanno fatto notare, però non si scoraggiano e stanno già facendo i primi collegamenti notando una massiccia presenza di quell'elemento che è il Fato. Spero di riuscire a far capire loro tutte le sfaccettature della, come dite appunto, complessa trama che ho elaborato, ma non riesco a descrivere come voglio, o a narrare per bene.

Insomma, non me la cavo proprio benissimo come Master ^^"

Bè, nonostante non sia questo il topic dove chiedere consigli del genere, vi sarei grato se mi diceste come vi comportate da master (Come organizzate la giocata, che stile usate: Simpaticone/Serio?, come fate per concentrarvi sull'ambientazione, come non dimenticate nulla - cosa che mi succede spesso-, come fate ad avere tutto sotto controllo, come non perdete il filo/la concentrazione... Insomma, questo e anche altro), perchè ne tratterei grande profitto. : D

Hie,

Perfetto, eccetto che per un piccolo dettaglio che forse hai dimenticato: Il fato non ha intenzione di preservare regni, società, la morale o quant'altro, ma di difendere il Volere del mondo dal suo stesso sogno. Ed ha calcolato che il modo migliore per farlo è preservare il più a lungo la realtà adesso creata, perchè nulla può prevedere in che modo il Volere del mondo decida di autolesionarsi in futuro. Il fato, diciamo quindi, è il limite che il Volere stesso si è imposto per proteggersi.

Sarebbe conveniente per il fato, preservare società utopistiche? La linea temporale sulla quale corre la realtà sarebbe forse perdurata più a lungo del dovuto? Il fato modifica ogni azione perchè queste possano cambiare la loro linea temporale in quella da lui progettata. Quindi se esiste uno scompenso da una parte è perchè era necessario, perchè è deciso dai calcoli. Anche far rimanere un solo essere vivente nel mondo, finchè questo vada bene per il Volere del mondo, sarebbe una linea temporale plausibile per lui, che a sua volta calcolerebbe che tutto conduca a quel singolo istante.

Quindi, a prescindere da ciò che il Fato aveva in serbo, si, la loro caduta sarebbe perfetta per la loro tragedia ;)

Ma ho intenzione di svilupparla ancora. Che tipo di società era? Su che economia era basata? Engels-izziamoci ragazzi! XD

Bene, per ora è tutto. Per fortuna che ho avuto il tempo per scrivere almeno questo post :P

Risponderò meglio più tardi anche, magari modificando il messaggio, ma intanto dite la vostra!

Inviato

1) l'importante è che tu ti diverta, perchè altrimenti il tuo compito da leggero diventa un onere

2) tieni dei piccoli appunti, delle "parole chiave" che ti indicano cosa è tuo obbiettivo che accada, dovresti sistemarti una scaletta che non ti faccia dimenticare nulla

3) descrizioni semplici e mirate: se ti dilunghi troppo con descrizioni infinite, potresti portare alcuni pg ad annoiarsi, cosa che potrebbe portarti a non credere di essere un buon master (cosa non vera, a me sembra)

4) non essere troppo serio, fai così solo quando vedi i tuoi pg scostarsi un po' troppo dalla giocata

5) se per tenere sotto controllo intendi le potenzialità dei pg, prendi un giorno le schede e impara quello che utilizzano di più

Spero di esserti utile, ciao!

Inviato

1) l'importante è che tu ti diverta, perchè altrimenti il tuo compito da leggero diventa un onere

2) tieni dei piccoli appunti, delle "parole chiave" che ti indicano cosa è tuo obbiettivo che accada, dovresti sistemarti una scaletta che non ti faccia dimenticare nulla

3) descrizioni semplici e mirate: se ti dilunghi troppo con descrizioni infinite, potresti portare alcuni pg ad annoiarsi, cosa che potrebbe portarti a non credere di essere un buon master (cosa non vera, a me sembra)

4) non essere troppo serio, fai così solo quando vedi i tuoi pg scostarsi un po' troppo dalla giocata

5) se per tenere sotto controllo intendi le potenzialità dei pg, prendi un giorno le schede e impara quello che utilizzano di più

Spero di esserti utile, ciao!

Grazie per i preziosi consigli, li terrò a mente ;)

Sono alcune cose che mi ripeto anch'io, ma non riesco mai a trovare il giusto equilibrio... vabbè melanconie a parte, è sempre bello ascoltare le opinioni degli altri.

Oh, quasi dimenticavo!

In questi due giorni mi stavo chiedendo quanto del mondo i pg dovessero conoscere.

E' ovvio che alcuni punti cardini dell'ambientazione dovrebbero saperli per interpretare, ma con il fatto che le razze assomigliano almeno in superficie alle solite conosciute, e col fatto che volevo far approfondire loro/far scoprire loro tutto durante le sessioni, ho evitato di rivelare molte cose a proposito del mondo che potrebbero a livello di conoscenza generica, conoscere.

Però ho capito che è una vaccata. Insomma, senza conoscere l'ambientazione, difficilmente potevano calarsi bene nella parte, e su questo ne ho io colpa, sia perchè davo informazioni troppo vaghe e sia perchè sono lento e pigro nello scrivere. Perciò alla fine mi sono convinto a scrivere piccoli glossari sul mondo di gioco.

Quello che mi chiedo è: Cercando di mantenere le cose nel generale, seppure in maniera dettagliata e funzionale, quanto approfonditamente dovrei divulgare le informazioni del mondo, pur tenendo presente che i pg potrebbero cogliervi spoiler di trama anche se non andassi così nel dettaglio? Sarebbe un bene lo stesso? (Parere mio, ipotizzo di si, ma vorrei sentire anche da voi quanto pensate sia meglio rivelare di una cosa pur senza togliere tutto il gusto della scoperta)

Inviato

A questo proposito posso solo consigliarti di ricordare una semplice regola: meglio troppo che troppo poco. Innanzitutto, per quanto tu dica o scriva, i PG non si ricorderanno mai tutto, e a questo dovrai farci il callo. Meglio ripetere una cosa una volta di troppo e sentirti dire "machecc'hai, l'alzhaimer?" piuttosto che l'avventura si blocchi perché i PG non sanno da che parte andare a sbattere.

Ricorda che tu hai una visione d'insieme che a loro manca del tutto, per cui anche particolari che a te sembrano portare a deduzioni ovvie per loro potranno essere solo pezzi sparpagliati di un puzzle, che tu hai il compito di aiutarli a risolvere.

Personalmente il mio metodo è fare ogni tanto dei momenti di "riassunto" dove si ricordano e mettono in fila i vari pezzi, e in cui il mio ruolo come DM è pressappoco quello di dire "acqua - fuoco - fuochino" (se si usa così anche dalle tue parti) cioé di fargli notare quanto stiano andando vicino alla soluzione, senza per questo fornirla loro su un vassoio.

Ma ho intenzione di svilupparla ancora. Che tipo di società era? Su che economia era basata? Engels-izziamoci ragazzi! XD

Innanzitutto, devo dire che personalmente il Fato non dovrebbe desiderare la presenza di una società utopica: utopia significa stabilità, e la stabilità porta alla noia del Volere del mondo, e quindi al suo abbandono del "sogno".

Per cui il Fato stesso potrebbe manipolare sedizioni e complotti e infine delle rivolte, che invece porterebbero "vivacità" nello scenario.

Per quel che riguarda la natura dei regni, dato che si parlava di utopia e tirannia, direi che il metodo più facile è fare riferimento ai totalitarismi del mondo reale: propaganda martellante e onnipresente, i leader elevati a messia e, soprattutto, un'ideologia a fare da fondamenta.

Per cui basta prendere due "tracciati" ideologici, e impostarvi sopra i regni.

E qui si potrebbe facilmente ricavare qualcosa come uno stato che si eleva a "stato del Fato", con un leader che segue (o dichiara di seguire) i voleri del Fato, trasmessigli in qualche modo, e in cui i sudditi sentono il sentimento al tempo stesso elevante e avvilente di muoversi ciecamente in nome di un "qualcosa" più grande che non potranno mai comprendere a fondo.

La caduta dello stato nonostante la buona fede del leader (e futuro eroe di Lyo) sarebbe il motivo di una grandissima perdita di fiducia nel Fato, che potrebbe culminare con l'odio e il desiderio di rivalsa contro il Fato stesso.

Per quel che riguarda l'altro stato, si potrebbe o fare semplicemente l'opposto (cioè una nazione intera che si dichiara "libera dal Fato") oppure sviluppare un altro elemento fondante dell'ambientazione (come la tecnologia di Noah) o preso dal mondo reale ed esasperato (come la xenofobia o la parità di diritti, nel caso dei totalitarismi reali).

Inviato

Personalmente il mio metodo è fare ogni tanto dei momenti di "riassunto" dove si ricordano e mettono in fila i vari pezzi, e in cui il mio ruolo come DM è pressappoco quello di dire "acqua - fuoco - fuochino" (se si usa così anche dalle tue parti) cioé di fargli notare quanto stiano andando vicino alla soluzione, senza per questo fornirla loro su un vassoio.

nel nostro gruppo c'è l'abitudine di far ripetere, ad ogni sessione a un giocatore diverso, cosa è successo la volta precedente. e in caso di tempi lunghi tra una sessione e l'altra si fa un breve flashback delle "puntate precedenti". in questo modo io capisco a grandi linee su cosa si focalizzano i giocatori e cosa tralasciano, e loro hanno modo di omogenizzare la storia. è un metodo che vi porta via al massimo due o tre minuti di sessione e da grandi vantaggi. ti consiglio di provare :)

Inviato

Scusate ancora per il ritardo con cui rispondo, ma suppongo ci abbiate fatto l'abitudine.

Grazie per i consigli, sia tecnici che narrativi. Stroy, forse non è ancora chiaro il concetto di Fato, però mi hai dato lo spunto per un qualcosa che avevo progettato già tempo prima.

Peccato che... durante la scorsa sessione ne sia morto uno, 3 sono a -9 pf, uno è in coma vegetativo e l'altro sta per raggiungere i loro amici.

Siccome con ogni probabilità morire al lv.1 è un qualcosa che è riconducibile alla incapacità del master di perseguire una campagna, vi spiego la situazione per lasciare a voi il giudizio:

Dopo la bislacca presentazione di Noah, il cielo viene squarciato dal Grimorio dei saldi ancestri che, come ho già detto, attacca Andoa per testare chi ha abbastanza Conoscenza per poter unirsi a loro nella conquista del sapere completo di questo mondo.

La scena che si presenta è quindi la seguente:

Piove fuoco, la terra trema, in lontananza un colossale golem è precipitato dallo squarcio nel cielo su Andoa e sta scatenando l'apocalisse. Cupe grida di disperazione, urla di battaglia, boati ed sorde esplosioni si propagano per tutta la città tra ululati ferali e pianti di terrore. Un ordinatore della città, abbastanza fiero nell'aspetto, decide di prenderli sotto la sua ala protettrice per portare al sicuro loro e tanti altri incontrati lungo il cammino, ma stranamente decide di condurli verso la torre centrale, verso dove si sta dirigendo anche il grimorio, e non verso il perimetro, ovvero le mura della città.

Ora, tralasciando inghippi di trama e varie spiegazioni gnoseologiche vi dirò come si sono comportati i pg:

-Il grimorio attacca e invitano ad unirsi alla festa un certo "Mephisto" che a quanto pare era già presente in città. A questo richiamo il pg ranger del gruppo si volta col viso storpiato dalla follia e attorno a lui si espande un'aura rossa che uccide sul colpo alcune delle persone attorno a lui e fa cadere in coma altri due pg. La scena dura giusto un attimo, e lui riprende subito il controllo di se stesso. Gli altri pg che hanno superato quell'ondata di terrore profondo fanno giusto il gesto di spaventarsi, ma successivamente si comportano come se niente fosse e addirittura lo seguono e ci parlano tranquillamente durante la fuga. Il ranger inoltre ha solo fatto qualche salamelecco dinanzi alle minacce dell'ordinatore che lo ha accusato d'aver ucciso quella povera gente, e sebbene fosse normale dato che non ricordava niente dell'accaduto, gli ho detto che sapeva benissimo d'aver assaporato una sensazione d'orrore e di odio profondo per un secondo, eppure nulla, nessuna interpretazione, anzi insisteva per poterli seguire nonostante l'ordinatore lo aveva minacciato più di una volta d'allontanarsi. (Quello che è successo è avvenuto per motivi di bg del pg)

-Subito dopo la scena del ranger, sulle loro teste comincia a piovere fuoco. Nonostante ciò i pg se la prendono comoda nel bel mezzo della strada controllando i 2 pg caduti in coma, mentre allo stesso tempo cominciano ad arrivare dei goblin dal fondo della strada. Solo quando l'ordinatore mette loro fretta, dopo che si sono già beccati una scrosciata di fuoco in testa senza palesare alcuna emozione o altro, questi decidono di "muoversi". O meglio, se non fosse stato per me che interpretavo l'ordinatore e gli dicevo che dovevano mettersi al riparo, questi sarebbero rimasti la come babbei.

-Fuggono per una stradina, e proprio quando questa termina e sbocca in un viale più grande, questi si fermano all'imboccatura della stradina stessa perchè un licantropo stava combattendo contro 3 guerrieri, e volevano aiutarli. Daccordo.

Questa era la situazione: Di fronte, dall'altra parte della strada, c'era l'imboccatura di un altra strada. Sull'estrema destra due guerrieri abbastanza esperti tenevano nel corpo a corpo il licantropo mentre un altro guerriero da lontano scagliava frecce ed intanto sembrava essere bloccato da una parete invisibile che chiudeva la strada. La scena si teneva relativamente lontano da loro o dalla stradina di fronte. Dalla loro sinistra in poi invece la strada era ricoperta da un tappeto di liane, da cui poco dopo ha cominciato a levarsi nell'aria una polverina verdastra che avevano già conosciuto prima, chiamata "Sale di Gennitt". Ora, questa polvere ha la capacità di cristallizzare i liquidi, di "salificarli" per così dire, e loro l'avevano già visto. Nella stradina, da dietro di loro, hanno cominciato a premere i goblin che li stavano seguendo (1d20 goblin +1d4/round). Nel migliore dei casi avrebbero avuto 2 goblin, nel peggiore 24.

Adesso vi dico quello che hanno fatto loro: Il gruppo è rimasto fermo all'imboccatura della stradina da cui stavano venendo, appena visto il licantropo in lotta. Hanno fermato l'avanzata delle liane con un dardo magico, e dopo si sono bloccati li. Si sono disposti in tale modo: La stregona nelle retrovie, accanto all'ordinatore, impegnata in un combattimento in mischia coi goblin (Era ferita e aveva ancora delle magie da usare). Il chierico si è messo in mezzo ai pg ed evocava scarafaggi celestiali che lanciava contro il licantropo. Il ladro è rimasto fermo all'entrata della stradina, accanto al ranger che attaccava con arco e frecce il licantropo a distanza rischiando più di una volta di colpire i due guerrieri impegnati in mischia. L'altro ladro ed il druido erano purtroppo caduti in coma. Questa cosa è andata avanti per due sessioni. Ho detto loro che portate dal vento svolazzavano i volantini delle mappe della città affisse ai muri dove erano segnate le strade, ed i punti di maggiore interesse, ma se ne sono fregati altamente. Tutti si erano dimenticati del fatto che il ranger aveva ucciso se non anche i pg, delle persone innocenti. La stregona è rimasta a farsi saccagnare di botte dai goblin finchè non è finita a 0 pf. Poco prima aveva fatto cadere in un sacchetto dimensionale trovato prima, un goblin con cavalcatura worg. L'ordinatore intanto, paladino della legge (variante arcani rivelati), stava menando a morte i goblin. Il chierico non si muove dal suo comodo giaciglio finchè non cade la stregona. Solo allora decide di trascinarla fuori dalla stradina e la porta li dove il guerriero sembrava bloccato da una barriera invisibile, nella zona diametralmente opposta a dove gli altri due tenevano a bada il licantropo. Il chierico stabilizza la stregona, e finalmente si interessa a cosa tiene bloccata la strada. Ma prima! La polvere presente nell'aria comincia a depositarsi a poco a poco sui pg che si vedono a poco a poco irrigidire le loro movenze a causa di questa che stanno lentamente inalando, e prendono un malus di -2 alle loro azioni. Poco gliene frega e rimangono li. Solo il chierico ed il ladro superano il TS sulla tempra. Tutti gli altri si stanno tranquillamente facendo cristallizzare. Il ladro halfling ad un certo punto impazzisce. Dice di voler ingaggiare il licantropo in un corpo a corpo e colpirlo alle palle. Solitamente noi facciamo che si possono colpire le zone del corpo da noi volute ma con maggiore difficoltà naturalmente (Aumento della CA, malus Txc, così via...). Il ladro colpisce il licantropo con un pugnale piccolo (2 danni), ma non fa un tiro abbastanza alto per prenderlo alle parti di sotto. Il ranger decide di tirare una freccia al licantropo che si era avvicinato, ma fallisce il tiro e prende il ladro. Il licantropo spappola l'halfling e finisce il lavoro. Morto. (Il ranger ha sempre tirato li dove c'erano anche altre persone in mischia, fregandosene dei rischi). Ucciso l'halfling, siccome non gli piaceva il fatto che non avessi fatto valere il suo tiro alla testa del licantropo (Un 20 naturale, ma critico fallito. Non raggiunge la CA per provocare danni al cervello del lupo), si mette a giocare all'iphone e dopo decide di ammazzarsi andando a scontrarsi contro il lupo. -9 pf. La prossima sessione potrebbe essere l'ultima. La druida fa un Ts sulla volontà abbastanza alto e si sveglia. Come se non fosse successo niente, anche se avevo chiaramente espresso cosa aveva visto prima di cadere in coma e cosa aveva provato in quel momento, saluta il ranger. Raggiunge il chierico e la stregona che si erano allontanati per recuperare energia, e come se fino a poco prima questa non sembrasse morta, le chiedono di aiutarli a superare l'indovinello sulla parete, prendendosela comoda. Il licantropo intanto ha fatto fuori uno dei guerrieri. L'arciere che stava vicino a loro abbandona l'impresa di superare la parete invisibile, vista la sorte del compagno, e si allontana verso la stradina libera dall'altra parte della strada. L'ordinatore intanto è rimasto da solo a maciullare i goblin, ma se la sta cavando bene. Purtroppo il Worg scappa dalla sacca dimensionale rompendola e insegue la traccia della stregona che ce l'aveva buttato dentro. Il worg manda a -9 la stregona, e il chierico cerca di fuggire beccandosi tutti gli attacchi di opportunità da worg e licantropo, perchè rimanendo fermi li alla fine si erano fatti circondare. Il chierico anche a -9. Il druido è rimasto in piedi. Il ladro mezz'elfo, l'unico di cui mi dispiace, è ancora svenuto a causa dell'attacco del ranger.

Adesso dirò la mia: Questa cosa è durata 2 sessioni, perchè loro l'hanno fatta durare 2 sessioni. Io ho spiegato la situazione, ho dato loro avvertimenti, ma si sono fatti uccidere perchè lo volevano loro. Perchè avevano ben 4 modi per andarsene da li. E invece sono rimasti nel mezzo a farsi ammazzare, tra i goblin con la stregona in prima linea che insisteva nel voler rimanere li (goblin assolutamente innocui, ma che a lungo sono riusciti a logorarla), il sale che li stava rallentando e ostacolando e di cui non si sono assolutamente preoccupati, ed il licantropo che alla fine si è liberato dei guerrieri dopo parecchio. Potevano andarsene superando le liane e dirigendosi verso il fondo della strada, Attraversare la strada e andarsene per la stradina di fronte, oppure risolvere l'enigma, che avrebbe fatto risparmiare loro un bel pò sul percorso ma che era naturalmente una impresa più complicata, che diceva:

"Conosci tu il linguaggio della natura?".

Avevano il druido, e lui mi ha chiesto se capiva qualcosa. Ho detto praticamente che Licantropo e Liane erano collegati, ma sono rimasti fermi a pensarci finchè il worg non li ha fatti fuori. Se si fossero mossi prima, invece di rimanere per ore fermi a farsi attaccare dai goblin e ad attaccare il licantropo a distanza, avrebbero visto che avvicinandosi a lui questo non li avrebbe attaccati, perchè il sale di Gennitt sui loro vestiti disturbava il suo olfatto, e avrebbero potuto allontanarlo fino a portarlo in mezzo alle liane e farlo cristallizzare. Allora l'enigma si sarebbe risolto.

Ok, forse abbastanza complicato, ma loro non hanno proprio cercato indizi. Non si sono avvicinati al licantropo, che era anche abbastanza vicino e non hanno indagato sulle liane. Se si fossero mossi prima invece di aspettare che li facessero fuori ad uno ad uno, avrebbero visto che anche solo passando vicino al licantropo questi si sarebbe mosso stranamente, e allora si sarebbero incuriositi o avrebbero potuto continuare a fuggire.

Non mi sto lamentando dei pg. Nel complesso avevano tutti delle belle idee e bei background che si integravano perfettamente nella mia ambientazione.

Probabilmente è colpa mia che non li ho valorizzati o che non riuscivo a spingerli nel modo corretto.

Però si lamentavano del fatto che volevano realismo, e non accettavano la concezione "causa-effetto", dato che volevano che tutto venisse servito loro su un piatto di argento. Ditemi voi inoltre se delle persone che richiedono "interpretazione" debbano comportarsi nella maniera che vi ho descritto sopra.

Cosa mi dite? Secondo voi ho sbagliato imponendo loro imprese troppo ardue sebbene avrebbero potuto semplicemente fuggire una volta visto che direzione stava prendendo la cosa? Inoltre è imputabile a loro la pessima strategia utilizzata in battaglia, alla loro scarso senso comune o alla loro ignoranza del gioco? Dal mio punto di vista non agivano tatticamente, andavano alla cieca non perchè non sapevano cosa fare, ma perchè poco gliene fregava.

Quello che voglio capire è se è per via della mia incapacità di masterare che si sono comportati così, oppure per via della loro mancanza di collaborazione che altrimenti li avrebbe fatti integrare maggiormente nella situazione portandoli alla salvezza? Questo in base a quello che vi ho raccontato, che è praticamente il racconto pari pari a quello che è accaduto.

Inviato

Tutti sono necessari, nessuno è indispensabile [Cit.]

Citazioni filosofiche a parte...

Semplicemente ho creato questa storia perchè facesse divertire e piacesse.

Se non va, vuol dire che qualcosa è andato storto. Siccome non mi va di dare la colpa ai pg per "non essersi divertiti", perchè non può essere colpa loro, allora vuol dire che la radice del problema è la mia inesperienza, e la difficoltà di gestire comunque 6 giocatori, che sappiamo essere un bel pò.

Vedrò quello succederà, e mi adeguerò.

D'altronde ho letto storie molto più appassionanti della mia (Chiedete a The stroy :P), e di sicuro la mia non è perfetta ma alquanto "studiata".

Sarà quel che sarà- Magari in previsione del futuro continuerò a svilupparla, e magari chiederò ancora aiuto a voi. Magari comincierò un pbf. Chissà =D

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Inviato

non è assolutamente detto che la tua storia sia sbaglata o che tu abbia masterizzato male (da quel che ho letto :P)

penso piuttosto che non era il tipo di campagna da giocare con questo gruppo. probabilmente giocando in modo diverso vi divertirete di più. se trovi altri giocatori che valorizzano la tua avventura vedrai che non sei un cattivo master.

Inviato

non è assolutamente detto che la tua storia sia sbaglata o che tu abbia masterizzato male (da quel che ho letto :P)

penso piuttosto che non era il tipo di campagna da giocare con questo gruppo. probabilmente giocando in modo diverso vi divertirete di più. se trovi altri giocatori che valorizzano la tua avventura vedrai che non sei un cattivo master.

Guarda, questo è il gruppo di amici con cui cominciammo gdr all'era in cui conoscevamo solo quello del signore degli anelli. Poi siamo passati a D&D dopo una pausa di un anno. Il passo è stato un pò alla rinfusa.

Abbiamo sempre dato molta importanza all'interpretazione, al full-gdr, ma con D&D si sono lamentati che questo rallentava troppo. Allora ho cercato di farli interessare maggiormente alla parte strategica e tattica pur mantenendo un alto livello di interpretazione così da integrare le due cose e rendere la faccenda più divertente, ma il risultato è che se prima erano disinteressati, adesso lo erano di più.

E' per questo che immagino la colpa sia mia e della mia incapacità di narrare fluentemente.

Quello che mi da però più fastidio di loro è il fatto che non si calano nella parte. Ovvero, quando fanno delle azioni mi chiedono sempre prima cosa succederebbe ancora prima di farla, come se potessi dire loro i risultati futuri ancora prima che loro facciano l'azione. E' una cosa che mi ha sempre rotto i cocones, e che continuano a fare nonostante avessi detto che per sapere cosa succederebbe, devono sempre farla prima l'azione, senza avere paura dei risultati finali.

Tralasciando comunque alcuni elementi, tra cui il precedente master che dice in continuazione come dovrebbe essere il gdr secondo lui (Ed è proprio per quello che lo facemmo decadere alla sua epoca, di comune accordo) e che non fa che rendere l'atmosfera di gioco pesante, gli eterni idioti che non sanno mai cosa fare, chi gioca di malavoglia, ma c'è chi anche è abbastanza appassionato. I più deprimenti sono gli idioti, che non hanno inventiva, iniziativa, e che prendono tutte le decisione sbagliate che è possibile prendere. Tra cui figura la stregona. Poi c'è il chierico, una ragazza, che vuole sapere anche il numero di batteri sulla ferita per poterla curare, andando troppo, e dico troppo sul realismo, cosa che è molto difficile da gestire. E poi abbiamo il druido che si e no gioca, solo perchè alla fine giochiamo tutti. Insomma, gli unici che si salvano sono i due ladri.

Ma alla fine si può dire che è il gruppo con cui gioco da sempre. Potessi, giocherei con gruppi più esperti, ma è difficile trovarne in zona a poca distanza. Vabbè, non si può avere tutto dalla vita.

Una cosa che ho notato è come tutti i precedenti master che abbiamo avuto, siano passati a voler fare i pg dopo un pò. Una voglia, che di fronte al gruppo che mi ritrovo, che è tornata anche a me dopo aver fatto loro da master. Viene veramente depressione a giocarci assieme XD

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