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[Dimensioni] Glennascaul Cap. 5


mantis

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Inviato

*La donna non sa della tresca amorosa... o finge di non sapere? Sarebbe una vera rarità, una serva che non sa cos'è il pettegolezzo. Forse, c'è da tenere da conto la possibilità che sia davvero solo una maldicenza.*

"Capisco. Del resto, la morte del piccolo Merione fu un duro colpo per tutti. Il dolore fa dire e fare cose... e tale è la forza di questo sentimento che acceca anche l'uomo più saggio. Soprattutto quando ci sono di mezzo certe maldicenze..." il tono vagamente insinuante aleggia quel tanto che serve a Flann per osservare di sottecchi la reazione della donna, mentre scuote la testa con aria di disapprovazione.

"Ora però basta soffermarsi sul passato. Il presente incombe, gli amici fedeli devono stringersi a raccolta. Vedi quell'uomo?" afferma Flann, indicando Myrsus "E' qui in veste di ambasciatore, per conto di... non posso dirlo, se non che è molto vicino alla signora. Forse immagini di chi si tratti." L'ennesima millanterìa viene accompagnata da un improvviso, ulteriore, cambio di registro. In un attimo la voce del silvano si fa grave ed autoritaria, il suo volto pallido, atteggiato in una smorfia severa, incombe sulla serva.

"Dunque, vuoi aiutare la tua signora a tornare? Ebbene, aiutaci a scoprire chi è fedele. Aiutaci ad aiutare il barone. Parlami degli uomini del castello, dimmi in chi possiamo riporre la nostra fiducia. Parlami di Baltor. Parlami di Lady Secrane. Parlami di Brugor."

Spoiler:  
Eccomi di nuovo. Scusate il ritardo. :sorry:

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Inviato

La donna, mentre Flann parla, guarda Myrsus con apprensione, come per volergli dire qualche cosa. Quando il menestrello finisce il suo discorso, abbassa lo sguardo, indecisa, per qualche attimo. Poi prende coraggio: <<Signori, voi mi chiedete cose per le quali potrei essere cacciata immediatamente... Ma..., ma ho fiducia in voi.>> Sospira pesantemente. <<... e voglio aiutarvi. Vi prego di non fare parola con alcuno di quello che vi dico, ne andrebbe della mia stessa vita. Io credo che il Barone sia molto malato. Da mesi mangia poco, non dorme, soprattutto di notte, è ossessionato dalla morte del figlio. Non credo che Baltor lo aiuti in questo, soprattutto lui che si professa esperto guaritore, dovrebbe fare qualche cosa per il suo bene e quello del nostro paese, ma invece egli....>>.

Mentre la donna sta parlando dall'angolo sbuca Amon, l'altro domestico di cui il gruppo ha già fatto conoscenza all'arrivo del castello. Il suo sguardo severo blocca il racconto della donna, che si schiarisce la voce e si riprende subito: <<Vi dicevo, signori, che sarà il Barone stesso a rispondere alle vostre curiosità sulla struttura del castello.>> conclude ostentando tranquillità. Il suo sguardo si incrocia con quello di Flann, i suoi occhi sembrano dire al cantastorie "...io sono con voi".

Amon guarda curioso gli ospiti: <<Sua eccellenza vi sta aspettando, signori!>>

Inviato

La curiosità e la tensione sallgono via via che le parole della donna escono della sua bocca e lo stregone è sempre più curioso di sapere.

Poi, così come sono iniziate, le parole della donna si bloccano di colpo.

*Maledizione! Stava per spifferarci tutto quanto!*

Con un'espressione di disgusto a stento malcelata, Myrsus risponde al nuova arrivato.

<<Hai ragione>> dice lo stregone all'indirizzo del servo ma senza staccare gli occhi di dosso dalla donna <<Affrettiamo il passo, compagi>>

Inviato

Daeyon

Ascolto con attenzione le parole della ragazza con crescente attenzione finche' l'arrivodi Amon interrompe il dialogo.

*... maledizione ... dopo tutta la fatica che aveva fatto Flann ... *

Cerco di non farlo notare ma appena incrocio lo sguardo di Myrsus e' evidente la mia disapprovazione, e seguo in silenzio i miei compagni

Appena entriamo osservo con attenzione la stanza e cerco posizione di eventuali guardie, e vie possibili di uscita

Inviato

*Accidenti... era quasi fatta. Questo servo è spuntato fuori proprio sul più bello... Mi domando se non stesse origliando. Nel qual caso, difficilmente avremo di nuovo la possibilità di interrogarla.*

Dissimulando il dispetto per l'occasione sfumata, Flann rivolge alla donna un ampio sorriso ed un educato cenno del capo per poi dirigersi verso la direzione indicata da Amon, non prima di aver lasciato passare avanti i suoi compagni con un inchino deferente.

"Messer Myrsus, Sir Daenyon, Sir Hurik, Messer Spark" soggiunge, con appena un accenno di malizia nella voce "Miei signori, a voi la precedenza... come si conviene al vostro rango."

Il menestrello si prepara ad affrontare il momento forse più delicato del viaggio, riordinando le idee su ciò che è accaduto e che li aspetta.

*Da quanto abbiamo sentito finora, appare sempre più evidente che il vero signore del castello non è più il barone. Questo Baltor ha fin troppe ombre intorno a sè... così come la dama estrala. Eppure a quanto pare Malatete può ancora contare sulla fedeltà di qualcuno, come questa donna ad esempio. Il caso di Brugor è invece più difficile da leggere. E' leale al barone oppure semplicemente trama contro Baltor, per tornaconto personale? Non che la cosa faccia una così grande differenza, per ora. Il cavaliere è forse la migliore risorsa di cui potremmo disporre, se mi riuscisse di stringere con lui alleanza. Il suo atteggiamento arrogante non facilita le cose, purtroppo.*

Così rimuginando, il silvano entra per ultimo. Mentre assume con naturalezza la posa dimessa dell'umile in presenza dei signori, i suoi occhi corrono vigili lungo la sala prendendo nota di tutto e tutti.

*Ci siamo...*

@tutti:

Spoiler:  
Volevo avvertirvi che non potrò postare fino a sabato pomeriggio perchè sarò fuori per lavoro. Voi però andate pure avanti!
Inviato

I due inservientiaprono la strada ai loro ospiti verso stanze ancora non visitate nella parte sud del castello, fino ad arrivare in una grossa sala. Un tavolo ben apparecchiato, di legno scuro è posto al suo centro, con due grossi candelieri accesi. Il lampadario ad anello di ferro battuto, che domina il ricco soffitto a cassettoni, è però ancora spento, perché l'ultimo chiarore all'orizzonte, che filtra dalla grande porta finestra in fondo alla stanza, è sufficiente ad illuminare il luogo, prospettivamente allungato dal pavimento a scacchi.

Una figura non troppo alta, posta di spalle, dai capelli scompigliati e grigi, guarda il panorama di Aragrad che si estende sotto il castello. Trai tetti del paese arrossati dal tramonto, una colonna di fumo si erge da una qualche piazza, disperdendosi nel vento freddo del nord.

I tacchi delle scarpe dei cinque, a cui Spark si unisce subito dopo, rompono il silenzio, quasi sacro, che si è venuto a formare.

Raggiunta la metà della stanza, la figura, senza girarsi verso i suoi ospiti, inizia a parlare, con un timbro di voce che, inizialmente, sembra quasi infastidirli: <<A quando pare il popolo ha ottenuto il suo capo espiatorio…..>>

Dopo una lunga pausa: <<Voi siete stati fortunati a quanto mi è stato detto. Potevate essere al posto di quel poveraccio che sta per essere bruciato dal terribile braccio dell'inquisizione.. E no, miei cari ospiti, non c'è da scherzare con quelle belve feroci, sono loro, ora, i padroni dell'impero… Ma qui, tra queste mura, le loro mani lorde di sangue non hanno ancora potere… E non lo avranno finchè sarò io al comando.>>

Poi cambiando tono:<<Lady Secrane è stata molto accorta. Ha capito subito chi eravate e viha salvato. Rendetele grazie per quel che ha fatto, se lo merita. Donne come lei dovrebbero stare a capo di un regno, al posto di tanti fantocci manovrati da un potere corrotto...

Perdonatemi, signori, vi sto tediando con discorsi che magari non vi interessano.>>Conclude sorridendo e continuando a fissare il paesaggio.

Inviato

Con discrezione, alle spalle dei suoi compagni, il menestrello osserva il barone Malatete e ne valuta l'aspetto ed il portamento.

*E così, questo è il famoso barone. Non sembra un uomo spezzato, non a prima vista... Ma cos'è quel fumo? Capro espiatorio? Di cosa sta parlando?...*

L'istinto distoglie l'attenzione di Flann dalla figura del barone ingrigito, per fissarla sulla colonna di fumo in lontananza.

Gli occhi corrono alla finestra. Un brivido gelido improvvisamente scorre lungo la schiena; la percezione che qualcosa di orrendo stia accadendo inizia a farsi largo, fino a riempire ogni pensiero.

Quasi dimentico di ogni prudenza, il silvano si fa largo a spintoni tra i compagni e si avvicina di qualche passo per osservare meglio la scena oltre il castello... intanto il brivido si accresce e si espande, fino a diventare come ghiaccio nelle vene.

Frammenti di ricordi, accuratamente sepolti nei recessi profondi della memoria, improvvisamente tornano in superficie.

Le grida, l'odore dolciastro e raccapricciante della carne che sfrigola tra le fiamme.

Una donna, una sacerdotessa, legata ad un albero mentre viene frustata a sangue.

Un uomo, un bardo, che cade trafitto da un colpo di spada.

Il volto dell'uomo... che improvvisamente muta nel volto di qualcun altro. Assolutamente diverso e più vicino nel tempo. Un viso squadrato su un uomo benvestito, dal portamento signorile...

E d'un colpo, tutto si fa chiaro nella mente del menestrello. E l'improvvisa consapevolezza dell'errore commesso lo schiaccia. *No! Wingran ti prego, fa che non sia lui... fa che non sia lui!* La consapevolezza diventa orrore, orrore puro e rabbia mischiati insieme dall'odio. E poi, c'è solo la paura. Paura che sia tardi, troppo tardi per fermare l'orrore, troppo tardi per salvarlo...

"NOO!" L'urgenza fa sfuggire un grido disarticolato dalla gola del menestrello, che si getta tra le gambe del barone in un gesto supplice. "Mio signore, ti prego, ferma quel rogo! E' contro di te che è stato acceso! Quell'uomo... è Mizar de Bernard!"

@tutti:

Spoiler:  
Oppure è Bram, chi può saperlo? :eek:
Inviato

L'estralo segue in silenzio i servitori ed i compagni di viaggio lungo i corridoi del castello fino alla sala.

Notando che il percorso è diverso da quello percorso a pranzo inizia a preoccuparsi *Dulà nus menino, cumò?*

Arrivato nella stanza osserva con un misto di stupore e preoccupazione l'uomo *Cui isal chest? Ch'al sedi il Baron o un dai soi vice? A son masse di lôr ch'al fevelin per il Baron, al'è dut un garbui!*

Ascoltando le sue parole si convince *Al ha di sei il Baron, no somee un omp trist..* poi colto anche lui dalla curiosità si avvicina a Flann ed osserva il panorama di Aragrad *Puar diaul!*

Inviato

Anche il giovane investigatore rimane pietrificato da quello che vede dalla finestra, quella inconfondibile colonna di fumo che ha conosciuto fin troppo bene già una volta in vita sua, e fin troppo da vicino. Il ragazzo non riesce ad aprire bocca, mentre le immagini si fanno strada nella sua mente come un vortice. *Maestro!!!*. Sente un dolore improvviso, è solo un illusione, ma così vivo che d'istinto si preme il petto con una mano. Solo dopo qualche momento capisce che la ferita non si è riaperta, che tutto quanto stava succedendo solo nella sua mente, ed ecco che, con la stessa velocità con cui la tempesta si era formata nella sua memoria, tutto svanisce, e rimane solo la cruda realtà di ciò che sta accadendo proprio ora, poco oltre le mura del castello. Una tragedia che forse ha un nome, un nome che lo spaventa più di ogni altro, perché Spark era davvero convinto di poter salvare quell'uomo dalle fauci dell'inquisizione. Incredulo e quasi spaesato, il suo sguardo fa la spola da Flann a Malatete, e di nuovo dal barone al menestrello, nervosamente, fino a che alla fine si decide a parlare: <<Mizar... de Bernard? Mio signore, è veramente così?>> domanda al barone con la gola secca.

Inviato

Lo stregone segue con lo sguardo la figura del Barone che, finalmente, si palesa a lui.

Poi, improvvisamente, Flann sembra impazzire: corre alla finestra per osservare meglio l'oscura colonna di fumo che si leva in lontananza, mentre il suo volto diventa di un pallore mortale.

Quando il menestrello grida tutte le sue paure, la bocca di Myrsus si apre in un grido muto per lo stupore.

*Mizar.... al rogo?*

Inviato

Daeyon

Osservo la scena con distaccato cinismo restando in silenzio

*Non c'e' certezza in queste parole ... restiamo calmi ... al momento ci sono sono degli squilibrati che brucinao forse un innocente ... *

Poi mi rivolgo al signore

<<Io credo che dovremmo cominciare a prendere in considerazione la follia di alcuni gesti, non trovate mio Signore?>>

Inviato

Il Barone si gira verso gli ospiti con lo sguardo lontano. Il suo volto è pallido e due grandi borse evidenziano gli occhi stanchi. La pelle è secca e rugosa che accentua il suo stato di uomo di mezza età.

Poggia la mano sul capo di Flann che gli si è gettato a terra per supplicarlo, quasi come volerlo consolare per il tragico evento. Il menestrello nota il forte odore di zolfo che viene dai suoi vestiti.

Poi, come se parlasse tra se e se: <<Fermare il rogo? Non ho tutto questo potere verso quei mostri mascherati da leoni. Non lo posso fare ma... la mia vendetta non tarderà ad arrivare.>> Conclude sorridendo con suoi denti ingrigiti.

<<Mizar de Bernarde….. Ironia della sorte... Che tragica fine. Brugor mi saprà presto dire chi è lo sfortunato o, il fortunato. A seconda di come si vogliono vedere le cose… La morte, miei cari, non sempre è il peggiore dei mali. Meglio andarsene di fretta da questo mondo che vivere nella sofferenza profonda! Non è così?>>

Poi, quasi come preso da un attimo di folle furore: <<La morte, la morte… dov'è o morte la tua vittoria? Anche tu, infine, puoi essere sconfitta!>>

Ancora una lunga pausa, poi il suo sguardo si rasserena volgendo all'entrata, dove i movimenti di una figura fanno sobbalzare e girare di scatto Hurik.

<<Milady… >> continua il barone <<..benvenuta tra noi mortali!>>.Girandosi, la bellezza della dama Secrane, vestita con un ampio abito di velluto blu notte scollato fino alla spaccatura del seno, i suoi capelli corvini e lucidi, i lineamenti dolci e ben scolpiti, dà un attimo di tregua alla drammatica notizia.

Inviato

Prostrato, a capo chino ai piedi del barone, Flann non dà segno di aver notato l'ingresso della dama. In realtà, pur essendo ancora molto scosso per lo shock che la vista del rogo gli ha procurato, il silvano sta combattendo contro le sue emozioni per riconquistare il controllo di sè.

*Mizar è perduto. Bastardi schifosi. Assassini maledetti. E' tutto come un tempo... anzi, peggio! E adesso? Cosa faremo adesso? Non riesco a pensare... NO! Basta, ora! Controllati... CONTROLLATI! Calmo. Non puoi fare nulla per quell'uomo. E' andato. Calmati. Calmati, sciocco! Devi stare calmo. Pensa... Rifletti.*

Con il corpo ancora percorso dai brividi, Flann riesce progressivamente a calmarsi ed a recuperare almeno in parte il suo sangue freddo.

*Rifletti. I tuoi timori potrebbero essere infondati. Calmo. E se anche fosse vero, Mizar non è nulla per te. Cosa ti importa di lui? Lo avresti ucciso senza pensarci due volte, se necessario. Lo sai. Non fare lo sciocco. Stai... calmo. Riordina le idee. Siete ancora in pericolo. Dimentica quegli invasati, per adesso. Concentrati sul barone. Concentrati sulla donna.*

Il respiro ritorna regolare, il rombo del cuore che batte nelle sue orecchie si attenua; gradualmente il menestrello torna cosciente del mondo che lo circonda. A fatica, le parole del barone assumono di nuovo significato ed il significato viene assorbito dalla mente e come tale compreso.

Le porte della memoria si richiudono lentamente, mentre l'orrore viene ricacciato negli angoli bui del passato. Le difese vengono di nuovo erette a protezione dell'anima, quelle mura di cinismo e disincanto che si sono rivelate così sottili e fragili in questa occasione.

Solo un ultimo pensiero sfugge alle maglie rigorose della volontà, prima che l'attenzione di Flann si concentri di nuovo sugli eventi: una preghiera, muta, a chi non è più in ascolto da molti anni.

*Dea Wingran, Signora della terra, accogli lo spirito di quel povero disgraziato innocente mentre le sue ceneri ritornano a te...*

Inviato

Attimi di silenzio, che come pugnali affilati tagliano i pensieri di tutti gli astanti.

<<Ben ritrovati, signori.>> Dice Secrane rompendo il ghiaccio. <<A quanto ho capito, uno dei vostri amici è rimasto vittima degli inquisitori. Non è così?>> Dice rattristata avvicinandosi.

<<Lo sconforto si legge palese nei vostri occhi, ma non disperate, un giorno i martiri come lui verranno vendicati.>>

Inviato

Solo ora Spark si riprende dalle tremende notizie ricevute, accorgendosi della presenza di Lady Secrane. <<Pe-perdonatemi per la mia maleducazione>> tenta subito di rimediare, un po' impacciato <<Ero rimasto totalmente assorbito da questo tragico evento, milady, e ho finito per dimenticare le buone maniere. Noi non ci siamo mai incontrati prima, mia signora, il mio nome è Spark Deferroe, di professione investigatore... per servirvi.>> Poi, dopo un breve inchino con baciamano, come si conviene verso una nobildonna, aggiunge: <<Gli altri mi avevano parlato di voi, ma la vostra bellezza supera ogni commento... è un piacere conoscervi.>>

Inviato

Gli occhi della dama fissano Spark intensamente mentre le sue labbra sfiorano la sua pelle candida e profumata. I loro colore scuro, quasi violaceo, penetra come una freccia dentro l'anima dell'investigatore, che avverte quasi come una breve sensazione di smarrimento.

Poi irrompe il barone: <<Un investigatore? E cosa è venuto ad investigare, messer Deferroe? Forse anche lei è venuto a mandarci tutti tra le fiamme dell'inferno?>> Esclama stizzito.

Inviato

Il giovane investigatore non è in grado di sostenere lo sguardo ammaliante di Lady Secrane, che lo colpisce nel profondo fino a fargli girare la testa per qualche breve attimo. Ma volendo giocare di furbizia, il ragazzo non tenta di mascherare la cosa, ed anzi la accentua, barcollando indietro di un passo per palesare a tutti i commensali la sua spiacevole sensazione. <<Perdonatemi, il viaggio è stato lungo e la giornata impegnativa, e le ultime notizie la peggiorano solamente. Temo di aver ceduto per un istante alla troppa stanchezza accumulata... chiedo venia.>> commenta verso gli astanti con un sorriso gentile, gettando poi di sottecchi un'altra occhiata alla dama. *Se davvero non hai buone intenzioni, e se provi a rifarlo a qualcuno, non ci vorrà molto per tutti noi a fare due più due...*

Alle successive parole del barone, risponde con calma e garbo: <<Pensavo che Ve l'avessero riferito Milord, dopotutto sono qui a castello da stamattina. Ebbene, vengo direttamente da Lumismia, con lo scopo di far luce sulle molteplici sparizioni che pare avvengano proprio qui ad Aragrad e dintorni, e di cui sono certo anche Voi avrete sentito parlare. A Lumismia mi venne assegnato questo incarico dapprima dalla famiglia di un mercante, che ebbe l'estrema sfortuna - possiamo ben dirlo - di passare per queste terre, durante il suo viaggio di ritorno dai suoi cari. Ma proseguendo con le indagini, prima di partire alla volta di questa città, ho scoperto molto altro... e ciò che mi porta da Voi è la scomparsa di una persona in particolare: nientemeno che Vostro fratello Paulo Malatete, sparito circa un anno fa mentre era anche lui di ritorno verso Lumismia. Egli ha soggiornato qua a castello, da quanto ho saputo, ma a Lumismia non è mai giunto. Per questo sono qui affinché Voi possiate chiarirmi i fatti, Vostra Signoria. E chissà che si riesca a ritrovare tutti questi uomini scomparsi, e a consegnare alla Vostra giustizia i colpevoli.>>

Inviato

<<Mio fratello? Scomparso? Ah, ah, ah.... Ma chi vi ha dato queste informazioni? Se non ricordo male...>> dice guardando a terra pensieroso <<.. solo il mese scorso è passato qui ad Aragrad. E' forse scomparso in quest'ultimo mese? Io credo che siate male informato, su mio fratello. Egli è uno spirito libero.>> Dice sorridendo. <<Avrà ricevuto qualche ordine per qualche destinazione lontana: forse a Lisentia o nello Slidan. Dopotutto è un militare. Così stanno le cose, non vedo nulla di cui chiarire.>> Dopo una lunga pausa. << Ma ditemi: come avete scoperto queste cose su mio fratello? Chi ve le ha raccontate? Sicuramente qualcuno male informato o, se non voglio pensare male, uno sciocco.>> Conclude fissando un punto lontano, come se in parte la sua testa fosse proiettata da un'altra parte.

Inviato

<<Vede Lord Malatete, il problema è proprio questo. L'unico ordine che Vostro fratello ha ricevuto dai suoi superiori era quello di presentarsi con urgenza a Lumismia, e risale ad un anno fa. Lo so perché ho potuto parlare con Saramad Didier in persona, Comandante in Capo dei chierici di Luminens di Lumismia, ed egli non ha più avuto notizia alcuna di Vostro fratello Paulo. Ma Voi invece dite che egli ha pernottato qui il mese scorso? Posso chiedervi se l'avete incontrato di persona, se ci avete parlato? O Vi è stato solo riferito da qualcun altro della sua visita?>>

Inviato

Daeyon

Rimango impassibile a quelle parole chiosando

<<I morti sono moroti oramai, se il loro dio non li ha protetti in vita, magari lo fara' nella morte>>

E poi mi presento

Daeyon, per servirvi madama...

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