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Ambientazione del Mondo Disco


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Abbandono la bicicletta in stazione e distrutto per la pedalata disperata riesco a salire in treno appena in tempo. Mi siedo su di un sedile logoro e sporco e una volta appoggiata la tracolla ho una visione: D&D nel Mondo Disco!

Ora, come quasi di certo sa chi come me è un fan di Pratchett le opere dell'autore rivisitano spesso in chiave comica molti stereotipi del fantasy e quindi attinge a piene mani dallo stesso background del quale si nutre pure D&D.

Ora vi chiedo: pensate sia una buona idea quella di ambientare una campagna in questa mastodontica ambientazione?

Come potrei introdurre i miei giocatori nell'ottica del Mondo Disco? Avevo pensato che una buona idea potrebbe essere quella di procurarmi delle copie di A me le guardie! e di fornirle come panoramica a chi di Pratchett non sa molto.

Come sistemereste le classi? Pensavo a Maghi solo maschi, Druidi solo femmine (sarebbero le streghe, tipo la nonnina) ed eliminare gli stregoni. Per gli alchimisti? In D&D devono essere maghi ma nel Mondo Disco non usano la magia ma anzi la odiano! Esiste, magari in pathfinder, una classe adatta a loro?

Con la religione invece? Che culti inserire e come ridisegnare il panteon?

Le razze? Umani, nani e troll di sicuro. Le altre base andrebbero eliminate a vostro parere? Inoltre i troll del mondo disco sono molto differenti da quelli del del MM, essendo quelli del mondo disco dei pezzi di roccia ambulanti. Non sarebbe male riuscire a farne una razza base senza MDL. :\

Insomma, queste sono le mie idee, a voi la palla!

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Principali partecipanti

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Anch'io ho avuto molte volte questa idea, ma ho sempre rinunciato perchè non avendo letto i libri in inglese avrei lasciato molti buchi nell'ambientazione. Ma visto che ho trovato un compagno di disavventure, mi rimetto all'opera! Per gli alchimisti si potrebbe usare o la classe dell'esperto (è da PNG, però è comunque giocabile) o l'Artefice di Eberron. Per quanto riguarda i troll ci sto pensando, appena ho qualcosa di valido te lo posto. In alcuni libri di Pratchett compaiono gli elfi, ma sono diversi da quelli del fantasy canonico, sono più incarnazioni del caos (quindi forse dei folletti si adeguano più allo scopo). Per quanto riguarda le divinità, direi: "DM, sbizzarritevi!". Considerando che i teologi del mondo disco scoprono un nuovo dio ogni giorno, direi che possiamo lasciare la loro creazione alla fantasia di ognuno. Al massimo potremmo indicare le divinità nominate nei libri, anche se devo dire che ho un po' di problemi a trovare dei domini per il dio delle stalle per vacche isolate :P

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In realtà esistono numerosi adattamenti anche per D&D, tuttavia, volendo provare nuove ambientazioni, io suggerirei sempre di cominciare prendendo un sistema generico molto semplice (Basic, Fudge, Simulacri ecc..) e verificare se la cosa è così interessante da meritare un pesante lavoro di adattamento... Di solito ci si accorge che si può tranquillamente continuare a giocare con il sistema con cui si è provato...

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Anche io ho letto numerosi libri di Pratchett (praticamente tutti quelli della serie del mondo disco usciti in italiano) e potrebbe farmi piacere partecipare ad un progetto che riguardi la creazione di una campagna ambientata sul mondo disco. Mi trovo però concorde con Mithril e Halaster sul fatto che D&D, specie le ultime versioni, sia profondamente inadatto ad essere utilizzati come modello. Non solo è troppo (super)eroico, ma il sistema delle classi, con capacità che vengono acquisite in modo sequenziale, è inadeguato dall'idea dei personaggi dei racconti che io mi sono fatto (in questo però sono consapevole di essere di parte).

Lo stesso autore ha scelto in passato GURPS, e certo non è che non fosse abbastanza famoso per avere proposte dalla TSR/WotC, basti pensare a quanto è stato fatto per il mondo di Newhon di Leiber in passato. Semplicemente penso che un'ambientazione mondo disco avrebbe bisogno di personaggi con un certo numero di caratteristiche già disponibili in cui poi progredire (o essere già parzialmente progrediti) nelle avventure (ma in questo, nuovamente sono di parte).

Se però chi è interessato è d'accordo si potrebbe comunque pensare ad progetto per una campagna nel mondo disco, magari che abbia come sottotrama delle avventure uno o più libri della serie, senza necessariamente legarlo ad un regolamento, almeno finché non si fosse sicuri a riguardo.

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Anche io ho letto numerosi libri di Pratchett (praticamente tutti quelli della serie del mondo disco usciti in italiano) e potrebbe farmi piacere partecipare ad un progetto che riguardi la creazione di una campagna ambientata sul mondo disco. Mi trovo però concorde con Mithril e Halaster sul fatto che D&D, specie le ultime versioni, sia profondamente inadatto ad essere utilizzati come modello. Non solo è troppo (super)eroico, ma il sistema delle classi, con capacità che vengono acquisite in modo sequenziale, è inadeguato dall'idea dei personaggi dei racconti che io mi sono fatto (in questo però sono consapevole di essere di parte).

Lo stesso autore ha scelto in passato GURPS, e certo non è che non fosse abbastanza famoso per avere proposte dalla TSR/WotC, basti pensare a quanto è stato fatto per il mondo di Newhon di Leiber in passato. Semplicemente penso che un'ambientazione mondo disco avrebbe bisogno di personaggi con un certo numero di caratteristiche già disponibili in cui poi progredire (o essere già parzialmente progrediti) nelle avventure (ma in questo, nuovamente sono di parte).

Se però chi è interessato è d'accordo si potrebbe comunque pensare ad progetto per una campagna nel mondo disco, magari che abbia come sottotrama delle avventure uno o più libri della serie, senza necessariamente legarlo ad un regolamento, almeno finché non si fosse sicuri a riguardo.

Io sarei interessato!

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Io ho letto i primi 22 libri del mondo disco (in inglese) e pur amando l'ambientazione vedo grandi difficoltà nella realizzazione.

Ad esempio, i troll dovrebbero essere enormemente più forti e resistenti degli umani, rendendoli inadatti a partire dal primo livello, inoltre la visione stessa del mondo di pratchett scoraggia gli eroi che rischiano stupidamente la vita e premia i tizi intelligenti che cercano di stare alla larga dai guai (basta vedere Scuotivento).

Anch'io cito a volte concetti e personaggi nelle mie campagne, ma penso che una trasposizione totale in chiave D&D possa facilmente stravolgere il concetto originale.

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Se volete sviluppare una campagna ambientata nel Mondo Disco fate pure affidamento su di me, gli estremi ci sono tutti inoltre, come detto da Lord Fardig, Pratchett elogia cooloro che sanno stare lontano dai guai o comunque riescono a svicolarsene con abilità e non vedo come questo possa essere in contrasto con D&D. Alla fine si tratterebbe di premiare i pg non in base alle uccisioni ma in base a quanto sono stati scaltri.

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A dire il vero, più che una campagna mi interessava un setting dove poter sviluppare varie idee.. Un'ambientazione insomma. L'ambientazione di per se c'è, in fondo abbiamo la Timeline ( http://www.lspace.org/books/timeline/dw-timeline.html ) e una wiki ( http://wiki.lspace.org/wiki/Main_Page ). Inoltre, ovviamente, i personaggi non sapranno subito tutto di tutto, ma anzi avranno le conoscenze dio un comune cittadino di Ankh-Morpork ovvero che c'è una gilda per pressochè ogni attività, che nelle ombre di sera è meglio non andare ecc ecc.. A seconda della collocazione temporale della campagna potrebbero essere a conoscenza o meno della guardia cittadina (ricordiamo che prima di A me le Guardie! erano solo 3 persone su 10 milioni di abitanti o giù di lì).

Per quanto riguarda la progressione dei personaggi invece secondo me va bene com'è, se penso per esempio ad Esk in L'arte della Magia si vede bene come piano piano prenda possesso dei poteri e delle conoscenze delle streghe. Anche il Tesoriere era un novello maghetto che seguendo i corsi ha accrsciuto le sue capacità e certamente nessun maestro assassino è "nato imparato"!

Per quanto riguarda la scaltrezza direi che qualsiasi master che con un minimo di buonsenso non distribuisce px solo con gli scontri ma premia anche l'interpretazione non avrà problemi. Premia la coerenza e l'interpretazione, non soltanto le teste mozzate.

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