Supermoderatore Richter Seller Inviata 2 Novembre 2011 Supermoderatore Segnala Inviata 2 Novembre 2011 « Ovunque io vada, tu resterai sempre mia madre. » - Morihei Ura’maki, samurai del clan Tempu’ra In una cupa notte senza luna la fioca luce delle stelle illuminava le sponde del torrente Taruzan, uno dei diversi ruscelli del Regno di Fuma, indicando il percorso a due inugami1 in armatura. I latrati di un cucciolo accompagnavano i loro pesanti passi, ovattati dal rumore del corso d’acqua, che per la pendenza del terreno assumeva in quei tratti una discreta velocità. Raggiunto un piccolo ponte di legno il maggiore dei due si inginocchiò ai piedi del compagno, aprendo la balaustra utilizzata dai pescatori. Con l’eleganza tipica dei rituali slacciò il proprio elmo piumato, adagiandovi delicatamente all’interno il lenzuolo che portava in grembo, riponendolo tra le ginocchia, ed estrasse un’affilata katana puntandola al ventre. « Sei sicuro che sia ciò che desideri, Kojiro-san2? » chiese mesto l’inugami al suo fianco mentre sfoderava a sua volta la propria lama, lo sguardo fermo sul collo dell’amico. « Non sono riuscito ad impedire che sua madre morisse dandolo alla luce, e lasciandomi trasportare dalle passioni ho disonorato il mio Daimyo. Come posso pertanto esitare a correggere i miei difetti e le mie mancanze? Se rimedierò immediatamente, senza porre tempo in mezzo, il disonore sarà del tutto cancellato. » rispose il samurai, socchiudendo per un attimo gli occhi. Poi, al grido di “Gorodoshi3 !!!”, l’acqua si tinse di rosso. Ultimato il seppuku4, il kaishakunin5 rinfoderò la sua arma e chiuse quindi la balaustra, osservando il corpo decapitato del vecchio compagno trascinato via dall’acqua assieme all’elmo. […] Anche quella mattina d’inverno il sole, caldo e splendente, sorse sopra il villaggio di Fulda’wa6. Una mattiniera nekomata7 di mezza età uscì dalla propria abitazione, dirigendosi vestita in abiti semplici verso un piccolo orto. Le fece seguito dopo poco un giovane più alto di lei, che le corse dietro chiamandola. « Mamma, mamma, posso aiutarti a scacciare gli uccelli? Sto migliorando con la fionda, davvero! » gridò il robusto ragazzo, mentre estraeva da un sacchetto alcune sfere di piombo. « Non preoccuparti piccolo mio, presto incontreranno Agashi8. » disse la madre con un grande sorriso dipinto sul volto « Se sei già sveglio aiuta piuttosto i vicini a caricare il loro carretto, oggi è giornata di mercato. » « Corro mamma! » le rispose il ragazzo, appoggiando fionda e munizioni sul davanzale della cucina e mettendosi a correre verso una fattoria, felice di poter essere d’aiuto. « Dopo gli allenamenti di ieri è già in piedi, pronto a sollevare casse? » chiese una figura dall’abitazione, aprendo la finestra e recuperando le armi deposte dal figlio. « Certo… Cosa potevi aspettarti da lui? » esordì la madre, quasi seccata, lo sguardo ricolmo di tristezza e le lacrime trattenute a fatica. « Non vi è davvero altra soluzione, Kercho'ku? » continuò singhiozzando, guardando una busta e una lettera aperta sul tavolo mentre dal suo volto era completamente scomparso il sorriso. « Amore, purtroppo è così… Sai bene quanto la prima infanzia sia stata difficile per lui, dovendo cambiare maestri, amici e compagni d’addestramento ogni tre mesi. Un inugami ha cicli di vita completamente differenti dai nekomata, e percepire il tempo sei volte più velocemente di noi non comporta solo vantaggi nell’apprendimento. » le rispose calmo e al contempo depresso il marito, intento a scartare un pacco rettangolare impolverato contenente una massiccia scatola di legno decorata. « Questa sera mio cognato verrà a prenderlo e lo accompagnerà fino a Nishigami9, dove verrà assegnato a un’accademia. Sapevi che sarebbe arrivato questo momento fin da quel giorno al fiume… il daisho dei nostri avi sarà il regalo d’addio per il suo ottavo compleanno. Fatti forza, Laa'ka. » Quella notte, di ritorno dal mercato, il ragazzo venne ricevuto sull’uscio di casa dai genitori, che lo accolsero con un lungo abbraccio. « Papà, mamma, è successo qualcosa?! Ho visto il cavallo di zio Bar'sho10 alle stalle! Mi sembrate così tristi, va tutto bene? » « Non ti si riesce a nascondere niente piccolo mio, eh? Ricordi cosa ti dicevo, quando gli altri bambini ti prendevano in giro perché eri più grosso e goffo di loro? » chiese sorridendo a stento Laa’ka, che cercava di soffocare il pianto. « Mi hai sempre detto che anch’io ho due mani, un naso e due occhi, e che ero quindi uguale a te anche se sapevo fare cose diverse. » le rispose l’inugami. « Esatto figlio mio! Ti prego, non dimenticarlo mai! Per quanto diverso potrai sembrare, a modo tuo sarai sempre speciale... Ora però entriamo al caldo, tuo padre deve dirti qualcosa di importante. » […] Un giorno come tanti all’accademia militare di Kazayoshi. Concluso l’addestramento delle nuove reclute, era giunto il momento di consegnar loro i primi incarichi. A tal fine un giovane samurai inugami, armato di tutto punto, venne accompagnato dai suoi superiori al cospetto del messo dell’abate del tempio. « Mi avevano parlato di un guerriero del clan Tempu’ra, eppure non vedo alcun nekomata al mio cospetto in questa sala. Chi sei, giovane samurai? » chiese il messo. « Chi le ha riferito le mie origini non era in errore: figlio di Kercho'ku-san e Laa'ka-san e nipote di Bar’sho-san Ura’maki, il mio nome è Morihei11, fiero samurai del clan Tempu’ra. » Personaggio creato da Richter Seller per l'ambientazione Hirugami Ulteriori note fornite dall'autore Spoiler: [1] Gli inugami sono un nobile popolo di cani antropomorfi ispirati da sentimenti di onore e valore in battaglia. Fieri guerrieri, addestrati fin da giovanissimi nell’arte della guerra e del combattimento, si dividono con gli umani il titolo di razza più comune da incontrare su Hirugami. [2] Nome confidenziale usato per Kojirotang Lentokeshi, samurai inugami al servizio di Abumasa Mariko. [3] Una figura particolarmente importante per gli inugami è Gorodoshi Kisatsu, un samurai che, stando alla leggenda, avrebbe abbattuto da solo la metà di un intero esercito di orchi. Il nome di Gorodoshi viene sempre urlato prima di una battaglia, in modo che il suo spirito guidi gli inugami alla vittoria. [4, 5] Suicidio rituale dei Samurai assistito sovente da una figura che decapitava il corpo agonizzante del suicida, detta appunto kaishakunin. [6] Fulda’wa è un piccolo villaggio nekomata di 300 abitanti situato vicino alle sponde del fiume Taruzan, corso d’acqua che si dirama fino alla capitale Fumitade, che assieme a Iida, Isoka, Uidaki e Otashi rappresenta una delle cinque provincie di Fuma. Il regno è da secoli avversario del confinante regno di Tagane. Una volta Fuma e Tagane erano un unico regno, Jinkabe, ma i due figli del daimyo combatterono per potere. Jinkabe venne letteralmente lacerato in due, ed il fratello che scatenò la guerrà si ritirò a nord fondando Tagane. Il fratello che era stato designato legittimo successore espanse invece i suoi domini verso sud e fondò Fuma. [7] I nekomata appaiono come dei gatti antropomorfi dalla corporatura snella dotati di due lunghe code. Il corto pelo che ricopre il loro corpo può essere nero o blu scuro, gli occhi, molto grandi, in genere sono gialli, verdi o rossi e le orecchie sono appuntite, con alcuni ciuffi di pelo più lunghi sulle punte, inoltre le femmine sono provviste di capelli. [8] Agashi è il dio della morte intesa come il traguardo finale di ogni mortale. Odia ogni sorta di creatura non morta e viene spesso raffigurato come un grande gatto nero circondato da alcune spettrali fiammelle blu. [9] Nishigami è un regno umano situato sull'isola di Kazayoshi. Non sono presenti particolari influenze discriminanti, anche se dopo secoli alcuni umani continuano a guardare gli inugami dall'alto in basso. [10] Bar’sho Oni'giri, cognato di Kercho’ku, è un mago di corte al servizio del daimyo di Nishigami. Commosso dalle parole del parente, si è fatto carico di portare Morihei all’accademia come recluta del suo signore, assieme al proprio figlio. [11] Morihei Ura’maki (盛平 裏巻き), samurai dello stile Katori Shinto Ryu del clan Tempu’ra (天麩羅). INTERPRETAZIONE Morihei è un personaggio tanto affettuoso quanto gentile. Dal fisico tonico e massiccio tipico della propria razza, l’inugami si prodiga per aiutare e fare del bene anche agli sconosciuti, ove questo non sia in palese contrasto con le leggi o i suoi doveri nei confronti del Daimyo. Alto un metro e novanta e pesante poco più di 85 kg, ha un folto e lucido manto nero. Due trecce raccolte in un ricamo, rappresentanti la sua famiglia e la sua identità, pendono ai lati dei suoi profondi occhi gialli da segugio. Essendo cresciuto in una comunità nikomata, nella quale riconosce i suoi veri genitori, non possiede alcun pregiudizio razziale. Non sopporta le discriminazioni perpetuate dagli umani ai danni degli inugami, ma al contempo ritiene stupido ed immaturo ripagarli con la stessa moneta. Amichevole ma al tempo stesso chiacchierone, cerca ogni qual volta sia possibile di non utilizzare forme di cortesia nelle discussioni con gli sconosciuti, ritenendo che farlo sia un elemento di distacco più che di rispetto. Al tempo stesso non crede che il suo status di samurai lo elevi sopra le persone comuni, evitando quindi di farsi dare del Lei dai suoi interlocutori. Il suo ciclo di vita, sei volte più veloce di quello dei compagni e dei suoi maestri, gli ha permesso di apprendere le nozioni di base di molte conoscenze e diversi linguaggi in tempi molto rapidi, sviluppando una spiccata curiosità. Per ricordarsi gli eventi di una giornata tiene un taccuino simile ad un diario, nel quale annota gli odori e i profumi particolari percepiti in tale data mediante il suo ottimo olfatto. Morihei ritiene che l’esistenza dei kami incarni l’aspetto ultraterreno di creature dalla levatura eccezionale in vita, guardando a Gorodoshi con particolare ammirazione e riconoscendo in lui un modello di comportamento, al pari dei propri genitori. INSERIMENTO NEL GIOCO La scheda di Morihei Uramaki utilizza materiale presentato nei seguenti manuali: Manuale di ambientazione Hirugami, Manuale del Giocatore, Guida del Dungeon Master. Adattamento Il personaggio è stato concepito per l'ambientazione orientale Hirugami. Se si desidera trasportarlo in un'altra ambientazione è sufficiente mantenere la caratterizzazione di lealtà e devozione ad un popolo diverso dal proprio, utilizzare una razza standard e sostituire ai livelli del personaggio livelli da Samurai, Paladino o Guerriero.
Supermoderatore Richter Seller Inviato 2 Novembre 2011 Autore Supermoderatore Segnala Inviato 2 Novembre 2011 Esempio di incontro Nonostante vi sia stato presentato come un membro del clan nekomata Tempu'ra, il samurai in armatura davanti a voi è un giovane inugami. Il fisico possente, armato di tutto punto, appare in contrasto con il suo aspetto gentile e cordiale. LI 1: Morihei Ura'maki, samurai cadetto del clan Tempu'ra pronto ad imbarcarsi nel porto di Nishigami (tratto dall'avventura "Rotta verso il Continente!"). Morihei Ura'maki Inugami Samurai 1 LB umanoide Medio (inugami) Iniziativa: +5; Sensi: Visione crepuscolare, Olfatto Acuto; Ascoltare +2, Osservare +0 Linguaggi: Nekomata, Inugami, Comune, Tanuki, Kitsune Grado di sfida: 1 Modificatore di livello: +0 LEP: 1 CA: 15, contatto 11, colto alla sprovvista 14 (+1 Destrezza, +4 armatura) Pf: 1d10+2 (12 pf; 1 DV) Tempra: +4; Riflessi: +1; Volontà: +0 Velocità: 6 m in armatura (4 quadretti), velocità base 9 m Spazio: 1,5 m; Portata: 1,5 m (3 m con Guan dao) Mischia: Katana +5 (1d10+4/19-20) e morso -1 (1d6+1) o Guan dao +4 (1d10+4/x3) e morso -1 (1d6+1) Distanza: Fionda +2 (1d4+3) o Cerbottana leggera +2 (1) Attacco base: +1; Lotta: +4 Strumenti da combattimento: - Caratteristiche: For 16, Des 12, Cos 14, Int 14, Sag 10, Car 10 Qualità speciali: Tratti degli Inugami, Presenza Autoritaria, Scuola di scherma Talenti: Competenza nelle armi esotiche (katana), Arma focalizzata (katana), Iniziativa migliorata Abilità: Ascoltare +2 (+3 contro i non-morti), Conoscenze (antenati) +3, Conoscenze (etichetta) +3, Conoscenze (leggi) +3, Conoscenze (nobiltà e regalità) +3, Conoscenze (storia) +3, Diplomazia +6, Nuotare +7 (-3 in armatura), Osservare +0 (+1 contro i non-morti), Percepire Intenzioni +3, Scalare +7 (+2 in armatura), Saltare +5 (+0 in armatura) Proprietà: Dhenuka, Daisho del clan Tempu'ra (Katana, Wakizashi, Tanto (2x)), Guan dao, Giavellotto, Fionda (2x), Proiettili per fionda (20x), Cerbottana leggera, Aghi per cerbottana (40x), contanti e oggetti comuni per 35,8 mo Presenza Autoritaria (Str): In quanto samurai Morihei gode di grande rispetto tra la gente comune e i suoi pari, ottenendo un bonus di +2 alle prove di Diplomazia e Intimidire. Scuola di scherma (Str): Grazie all'addestramento nello stile Katori Shinto Ryu, Morihei ottiene la competenza e la focalizzazione nella katana come talenti bonus.
Supermoderatore Richter Seller Inviato 6 Dicembre 2011 Autore Supermoderatore Segnala Inviato 6 Dicembre 2011 Esempio di incontro Nonostante vi sia stato presentato come un membro del clan nekomata Tempu'ra, il samurai in armatura davanti a voi è un inugami. Il fisico possente, armato di tutto punto, appare in contrasto con il suo aspetto gentile e cordiale. LI 3: Terminato il viaggio1 e l'avventura a Fuma, Morihei si recò a Fulda'wa per visitare finalmente la propria famiglia dopo gli anni di allenamento. Laa'ka e Kercho'ku erano emozionati e a dir poco felici di poter riabbracciare il proprio figlio, orgogliosi di constatare quanto apparisse distinto e marziale. L'inugami ebbe appena il tempo di salutare la comunità con la quale aveva trascorso la propria infanzia, quando venne raggiunto da un messo della capitale: approfittando della sua presenza nel Regno e della sua conoscenza delle usanze e del linguaggio nekomata, per ordine del Daimyo di Nishigami venne comandato al samurai di raggiungere la scorta di un nobile locale diretto in visita di cortesia a Shin’quan2. Obbedendo alle direttive, Morihei si congedò quindi dai propri cari. Portato a termine con successo il compito, al giovane cadetto venne accordato un periodo di licenza per riposare e fare nuove esperienze. Fu così che, data la vicinanza della grande città nekomata al regno umano di Aiba3, Morihei decise di cogliere l'occasione per partecipare alla famosa Festa delle Rondini4 (tratto dall'avventura "Le Pergamene di Han'shi"). Ulteriori note fornite dall'autore Spoiler: [1] Viaggio navale da Nishigami a Fuma, nodo centrale dell'avventura "Rotta verso il Continente!". [2] Shin’quan è una città-stato nekomata situata a ovest di Kar e a nord di Aiba; i suoi cittadini sono piuttosto socievoli rispetto agli altri membri della loro razza e spesso si recano al vicino regno di Aiba per commerciare. Anche in questo caso si tratta di rapporti di amicizie più che di vere e proprie alleanze. La regina di Shin’quan è Kate’io Mya’shi. [3] Aiba è attualmente considerato uno dei regni con il governo più illuminato. Nel corso della sua lunga esistenza il regno non è quasi mai stato in guerra e tutti i passaggi di dinastia sono avvenuti in maniera pacifica. Alleato di lunga data con i villaggi kitsune e tanuki della Foresta di Hoshi, tra gli insediamenti fiorisce il commercio: Aiba importa erbe medicinali che crescono solo ad Hoshi, e in cambio fornisce metalli e legname (i popoli della foresta sono molto restii ad abbattere gli alberi). Al momento la minaccia più grande cui deve far fronte Aiba è l’organizzazione criminale conosciuta come Le Quattro Foglie Bruciano, il cui scopo è rovesciare il governo del regno per ragioni al momento ignote. [4] Ricorrenza che celebra l’inizio della primavera, la Festa delle Rondini è un celebre evento annuale del pittoresco paese di Tsutare, di recente teatro di misteriosi furti ai danni dell’aristocrazia e della classe dei mercanti. Molti pensano che il giorno della festa sarà il momento adatto per un nuovo furto. Morihei Ura'maki Inugami Samurai 3 LB umanoide Medio (inugami) Iniziativa: +7; Sensi: Visione crepuscolare, Olfatto Acuto; Ascoltare +2, Osservare +0 Linguaggi: Nekomata, Inugami, Comune, Tanuki, Kitsune Grado di sfida: 3 Modificatore di livello: +0 LEP: 3 CA: 17, contatto 11, colto alla sprovvista 16 (+1 Destrezza, +6 armatura) Pf: 3d10+6 (27 pf; 3 DV) Tempra: +5; Riflessi: +2; Volontà: +1 Velocità: 9 m Spazio: 1,5 m; Portata: 1,5 m (3 m con Guan dao) Mischia: Katana perfetta +8 (1d10+4/19-20) e morso +1 (1d6+1) o Katana perfetta +6/+6 (1d10+4/19-20) e morso -1 (1d6+1) o Guan dao perfetta +7 (1d10+4/x3) e morso +1 (1d6+1) Distanza: Fionda +4 (1d4+3) o Cerbottana leggera +4 (1) Attacco base: +3; Lotta: +6 Opzioni di attacco: Raffica Strumenti da combattimento: Pozione di cura ferite, Pergamena di arma magica Caratteristiche: For 16, Des 12, Cos 14, Int 14, Sag 10, Car 10 Qualità speciali: Tratti degli Inugami, Presenza Autoritaria, Scuola di scherma Talenti: Competenza nelle armi esotiche (katana), Arma focalizzata (katana), Iniziativa migliorata, Stile Dello Scorpione Abilità: Ascoltare +2 (+3 contro i non-morti), Conoscenze (antenati) +4, Conoscenze (etichetta) +4, Conoscenze (leggi) +4, Conoscenze (nobiltà e regalità) +3, Conoscenze (storia) +4, Diplomazia +8, Nuotare +7 (+5 in armatura), Osservare +0 (+1 contro i non-morti), Percepire Intenzioni +5, Scalare +7 (+6 in armatura), Saltare +5 (+4 in armatura) Proprietà: Corazza di scaglie di pelle +1, Chahar-aina perfetta, Dastana perfetti, Katana perfetta, Guan dao perfetta, Daisho del clan Tempu'ra (Katana, Wakizashi, Tanto (2x)), Giavellotto, Fionda (2x), Proiettili per fionda (20x), Cerbottana leggera, Aghi per cerbottana (40x), Piuma di Quaal (ancora), contanti e oggetti comuni per 255,8 mo Presenza Autoritaria (Str): In quanto samurai Morihei gode di grande rispetto tra la gente comune e i suoi pari, ottenendo un bonus di +2 alle prove di Diplomazia e Intimidire. Scuola di scherma (Str): Grazie all'addestramento nello stile Katori Shinto Ryu, Morihei ottiene la competenza e la focalizzazione nella katana come talenti bonus. Raffica (Str): Utilizzando la raffica, Morihei ottiene un attacco aggiuntivo al suo bonus di attacco base più alto durante un’azione di attacco completo, ma tutti i suoi attacchi subiscono una penalità di -2 fino al suo prossimo turno. Morihei può eseguire un raffica solo se sta brandendo una katana con entrambe le mani.
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