Ravenloft 3.5 - Persi nella nebbia

[OcramGandish]

Joshua

Appena apro gli occhi e vedo il cielo sopra di me rido di gusto e di piacere nel respirare aria

AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!

Poi mi sollevo seduto e osservo il fuoco e faccio caso alla voce mentre parlo a bassa voce

... lo sapevo che non sarei morto ... ma sono ncora nudo... che cosa sara mai il paese delle nebbie...

@DM

Spoiler:  

Sappi DM che ti odio perche' speravo di avere il mio equipaggiamento e invece sono ancora nudo... ti odio ti odio ti odio ... e se per caso non l'avessi capito... ti odio! :P:P:P:P:P:P

[Mautoa]

Mentre tutti ci stiamo riprendendo dai rocamboleschi cambi di ambiente appena vissuti, io, con molta circospezione, mi avvicino al fuoco per vedere meglio

@DM

Spoiler:  

...e vabbè, c'ho provato.....eh eh eh:sorry:

comunque risveglio i miei sensi

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[Siegil]

"Sarà meglio cercare un qualche riparo, o finirete per morire tutti assiderati. Cerchiamo qui intorno, potrebbe esserci un sentiero." Dico cominciando a guardarmi attorno, pur senza allontanarmi dal gruppo oltre la linea di vista.

@ DM:

Spoiler:  

Cercare 4(dado)+5=9, Conoscenze natura 3(dado)+10=13, Sopravvivenza 19(dado)+1=20.

[Darth Ronin]

@Dhana

Spoiler:  

Inaspettatamente, invece, hai qualche ombra di un ricordo; non una immagine chiara che ti torni in mente, ma sensazioni della tua infanzia che non ricordavi più, qualcosa di molto simile ad un déjà vu

@tutti

Spoiler:  

Come ho scritto prima, non provate freddo, per cui il rischio di assideramento, anche per chi è tutt'ora nudo, non sussiste... però avvicinandovi al fuoco non sentite neanche calore.

Lentamente vedete un'ombra formarsi nella nebbia, una macchia scura informe che si staglia nel colore lattiginoso che vi circonda. Poco per volta, i contorni dell'ombra iniziano a delinearsi sempre di più, così come i colori; senza troppe sorprese, si delinea una figura umanoide, ma non riuscite a comprendere se si stia materializzando dal nulla o se stia avanzando verso di voi. Ad ogni modo, non percepite minaccia o allarme, ma un vago senso di calma, che vi pervade poco per volta, man mano che la figura si staglia sempre di più e diventa più definita; l'istinto vi dice di restare in guardia, ma qualcosa nel subconscio vi suggerisce che potete fidarvi.

Alla fine vedete chiaramente la figura che emerge dalla nebbia: la prima cosa che notate è l'abbigliamento, quantomeno eccentrico: una camicia gialla a righe bianche molto ampia e vaporosa, pantaloni viola scuro di velluto infilati negli stivali di cuoio alti fino al ginocchio, un corto mantello verde gettato su una spalla sola e un cappello di pelle dalle ampie falde. Grossomodo è alto circa un metro e ottanta, le spalle sono ampie e appare discretamente robusto. Si avvicina senza fare alcun suono, e solo quando è ormai a pochi passi da voi, e ormai è definitivamente uscito dalla nebbia, ne riuscite a vedere il volto: sulle prime sembrerebbe un orco, o un mezz'orco, ma alcuni dettagli vi inducono a pensare che si tratti di una razza diversa. La pelle è liscia e spigolosa, non ha il naso ma solo due piccole fessure poco sopra la bocca; gli occhi sono molto grandi, scuri e intelligenti. Ha due lunghi baffi a manubrio, e un monocolo, che in qualche modo lo rendono quasi ridicolo, o bizzarro. Ma il particolare che vi si imprime di più nella mente è il sorriso: un sorriso che va quasi da orecchio ad orecchio, e che mette in mostra una serie di denti bianchissimi, piccoli e affilati come quelli di un piranha.

Finalmente la figura parla di nuovo: - Prego, accomodatevi. - vi dice indicando con un ampio gesto i tronchi lavorati - Immagino che abbiate molte domande, e purtroppo il tempo è poco. Ma d'altronde io non ho tutte le risposte che cercate. - la voce è profonda, il tono beffardo, ma in qualche modo risulta amichevole e sincero. Vedendovi però diffidenti aggiunge - Oh, non temete, non ho intenzione di nuocervi, tutt'altro. E d'altro canto, i vostri corpi sono al sicuro, esattamente dove li avevate lasciati. Sì, infatti ci troviamo in un sogno, come immagino avrete capito. In effetti posso vantarmi di essere un oniromante, il che ci da il vantaggio di conversare in un posto sicuro, lontano da orecchie indiscrete, e di dilatare almeno un po' il tempo a nostra disposizione. -

Infine, sfregandosi le mani come se di fronte a lui ci fosse un fuoco reale, prende posto su uno dei tronchi e esclama: - Molto bene, da dove volete cominciare?

[puddu96]

Alla vista di questa strana figura e all'udire delle sue parole inclino leggermente la testa e sollevo un sopracciglio. ​Semplicemente... chi sei? E perché vuoi parlare con noi?

[Chelirra]

Dè...jà...vu...

Tutto questo è strano...

All'arrivo dell'individuo lo osservo e dopo aver ascoltato le sue parole cerco Ssasha.

Se la trovo le faccio segno di venire con me e vado a sedermi su uno dei tronchi.

[Siegil]

"Un sogno... effettivamente non sento il freddo che dovrei sentire, me ne accorgo solo ora..." Mi siedo per terra, a gambe incrociate, il mio spadone mantenuto eretto avanti a me. "Dici che il tempo è poco ma chiedi a noi di iniziare la conversazione? Poche ciance amico, è chiaro che c'è qualcosa di cui ti preme informarci, quindi sputa il rospo." La mia voce è grezza, probabilmente perché dopo le recenti esperienze il suo tono beffardo si riflette nel mio fastidio. "Dopo che avrai parlato ti farò le mie domande."

[Darth Ronin]

@Dhana

Spoiler:  

Solo ora ti rendi conto che Sshaa non è lì con te, eppure continui a percepire la sue presenza, e sai che sta effettivamente vigilando su di te. Tuttavia non riesci ancora a renderti conto se quello in cui ti trovi sia realmente un sogno, o meno...

- Oh, già, le buone maniere - esclama la creatura - Potete chiamarmi Cheshire. Come ho detto sono un oniromante: viaggio, e in parte controllo e plasmo i sogni. Quanto al motivo per cui vi voglio aiutare, è ben più complesso da spiegare, ma fondamentalmente è questo: io aiuto voi, nella speranza che voi aiutate me. -

A questo punto si fa più cupo, abbassando lo sguardo sul fuoco - Vedete, c'è una guerra all'orizzonte... oh, non quella di Baldur's Gate - dice osservando Gast intensamente - nulla del genere, credetemi. Questa guerra rischia di far vacillare tutti i piani, e quale che sia la fazione ad uscirne vincitrice, sarà una sciagura per ogni essere vivente. -

Fa un lungo sospiro, some se fosse affranto, poi riprende, scrutandovi tutti uno dopo l'altro - In realtà voi non c'entrate niente, è stato il puro e semplice caso che ha messo insieme una serie di eventi che vi ha radunato, uno dopo l'altro. Siete infinitamente lontani dall'attenzione delle due grandi forze che si stanno fronteggiando, ma forse proprio per questo, perchè siete inosservati e sottovalutati, spero che possiate riuscire a compiere quello che io non potrei mare fare... che per inciso, è fare assolutamente nulla! - sfoggia di nuovo il suo inquietante sorriso - Perdonate il gioco, non ho saputo resistere. Ma parlavo in parte sul serio: è necessaria che non accada nulla, che questa guerra non abbia luogo, o che si estingua mantenendo inalterato l'equilibrio tra le parti. Io non posso certo obbligarvi a intervenire, ma come dicevo prima il fato ha messo insieme una serie di eventi che vi ha legati, e sciogliere questa ragnatela di eventi potrebbe salvare voi e l'equilibrio alla stessa maniera.

[Chelirra]

Ssasha, speriamo stia bene.

Non sembra stare male almeno...

Mi siedo lo stesso sul tronco prima di rivolgermi a Cheshire.

Siamo "davvero" in un sogno?

[Darth Ronin]

- Più o meno - ribatte Cheshire, sempre con il suo sorriso - La definizione più esatta è che ho trasportato le vostre coscienze in un luogo che ho creato manipolando la materia che compone i sogni. In questo modo nessuno può accedere o scrutare la nostra conversazione, anche se ovviamente l'ambiente è un po' ristretto. - Si guarda di sfuggita attorno, come a voler contemplare la propria creazione. Poi quando pare soddisfatto, riprende - ​So che è difficile crederlo, e ne avete passate tante nelle ultime ore che difficilmente potreste fidarvi di chiunque. Ma, be', siete qui, e come vedete stiamo solo parlando... ma se volete tornare subito ai vostri corpi, non avete che da dirlo e vi accontenterò. Come ho detto, non ho la possibilità nè l'intenzione di obbligarvi.

[Siegil]

"Che cosa vorresti che facciamo in pratica?" interrogo Cheshire. "Ma prima di tutto, se in realtà siamo ancora tutti su quella scalinata infinita, e se davvero intendi aiutarci, come facciamo ad uscire?"

[OcramGandish]

Joshua

Osservo l'interlocutore con fare molto curioso, mentre mi siedo cercando di stare comodo.

... ecco perche' non c'e' ne caldo ne freddo... allora siamo ancora prigionieri... maledizione ...

Ho un attimo di sconforto e appena c'e' silenzio parlo

Il mio nome e' Joshua e vorrei capire cosa ci possiamo guadagnare dallaiutarti. Se sai come farci uscire dal luogo dove siamo imprigionati e far recuperare a me e ai miei compagni quello che ci e' stato sottratto direi che possiamo raggiungere un accordo, non ti pare?

[Mautoa]

che mi venga una diarrea putrida se mi perdo un'avventura come questa! Ah ah ah ah

[darteo]

Quest'uomo è vestito così malamente che non mi vergogno più di essere nudo.

...non è che non ti crediamo...almeno io...è che ci sono successe tante di quelle cose in così poco tempo che ci sembra...MI sembra di impazzire. Rapito da non so chi...portato nelle segrete....ratti enormi...dimensioni oniriche create....non so più cosa è vero e cosa è reale...ma se ci hai portati qui, o almeno, hai trovato un modo per collegarti mentalmente a noi, spero che saprai dove sono i nostri veri corpi?!

E poi, stai parlando di una guerra? Come potremmo mai interromperla noi? Un pugno di pochi uomini? Immagino tu abbia un piano?!

Una guerra! Un occasione per riscattarmi? mmm...dubito che Pelor sia così buono con me

[Darth Ronin]

Cheshire si gratta il mento pensieroso, prima di continuare: - Ecco, il nodo focale è proprio riuscire a liberarvi. Quello che voglio che facciate è proprio questo, riuscire a fuggire dalla vostra prigione. Solo che è un po' più complicato di quello che possa sembrare... Oh, non preoccupatevi, quanto a lasciare l'edificio in cui vi trovate, è cosa già fatta. Ho già provveduto a spostarvi al termine della scalinata, ma non oltre perchè tutto sommato siete ancora in un posto sicuro e privo di pericoli. Ma non vi resta altro da fare che varcare una porta...

A questo punto si alza in piedi, e inizia a camminare avanti e indietro attorno al fuoco: - ...una porta, e avrete varcato la soglia che conduce a Ravenloft: questo è il nome con cui viene conosciuto il Regno delle Nebbie. E questa è la vera prigione in cui siete rinchiusi, e da cui dovete trovare il modo di fuggire. Ravenloft è un semipiano, una terra scollegata da ogni giuntura del multiverso; è il regno dei Poteri Oscuri, una entità indefinibile, secondo alcuni più antica e più potente degli dei stessi, che si manifesta appunto attraverso la nebbia. Con la nebbia manipolano la materia, il tempo, lo spazio, la vita e la morte. Il semipiano di Ravenloft è stato creato usando la nebbia, e attraverso la nebbia è stato popolato.

Fa una pausa, osservandovi per assicurarsi che seguiate il discorso: - Le nebbie funzionano anche da portale per il vostro mondo e tutti i piani dell'esistenza: quando i poteri oscuri vogliono "prelevare" qualcuno, la nebbia si manifesta, e si crea un ponte tra i due piani. Lo sventurato non si rende conto neanche di essersi trasferito in Ravenloft, almeno finchè non è troppo tardi. In questo modo, i POteri hanno prelevato i primi abitanti, coloro che sono diventati i Signori Oscuri: persone e creature incredibilmente potenti, prossimi ad assurgere alla semidivinità, se non oltre, ma al tempo stesso dotate di una malvagità oltre ogni comune immaginazione. Raveloft è suddiviso in regni, contee, principati, e ogni reame è retto da un Signore Oscuro e si piega ai suoi capricci. Per la maggior parte di chi vive in questo semipiano, il tutto si risolve semplicemente nella costante paura di fare un brutto incontro, ma per molti la vita non riserva grosse sorprese. Ma queste persone, questi abitanti, non sono altro che un gregge senza iniziativa, privo di spirito e succube di quello che ha intorno. Chi invece prova ad alzare la testa, a costruirsi una vita, o brama l'avventura, o il potere... be', loro attirano le attenzioni dei Signori Oscuri, e di conseguenza dei Poteri. E le attenzioni in questo caso sono ben di rado benevole.

Cheshire torna a sedersi, sospirando: - Vedete, tutto Ravenloft è pregno di malvagità, e ruota attorno alla malvagità. Chi non vuole far parte del gregge inerme, si trova di fronte a due possibilità: o compiacere i Poteri Oscuri, compiendo il loro volere e commettendo atti iniqui, e in questo modo venire premiato, ma al tempo stesso corrotto, oppure affrontarli apertamente, attirandone le ire. In Ravenloft esistono molte persone che combattono quotidianamente per porre un freno alla malvagità, anche se quasi sempre la lotta è futile, ed iniqua. Chi si erge a bastione del bene, diventa come un faro nella notte, condannandosi con le sue mani. Ecco perchè il vostro amico Narshif non avrebbe mai avuto possibilità di sopravvivere: ancora prima di aver varcato completamente la soglia per Ravenloft, aveva già attirato ogni attenzione su di sè. Posso ben comprendere che siate affranti, ma fidatevi di me, per voi è stata una vera fortuna.

Dopo il lungo discorso fa un'altra pausa, aspettando le vostre domande.

[Mautoa]

Beh guarda, io ci ho capito poco....... spero che abbiano capito loro, meglio di me....... ma se non ho capito male, noi dobbiamo scegliere se essere servi di cattivi padroni o lottare contro un intero piano di esistenza.....o sbaglio?

[Siegil]

"La guerra di cui parli, oniromante, la guerra che noi dovremmo sventare, avrà luogo a Ravenloft o fuori di esso? Avrà luogo nel Faerun? E quali sono le fazioni coinvolte?" Mi tengo in silenzio, fissando Cheshire intensamente. "Da quello che mi sembra di capire, per sventare la guerra dobbiamo prima fuggire da Ravenloft... ma se è così, io mi chiedo, perché ti sei rivolto proprio a noi, un gruppo attirato su un piano remoto da potenze oscure, e non ti sei invece rivolto a qualcuno che fosse già nel Faerun? Perché complicarti la vita? O forse..." Faccio una pausa. "O forse la verità è che anche tu sei stato attirato a Ravenloft, e non sai come andartene?"

[Chelirra]

Io sono stata portata qui dai dei piccoli esseri incappucciati, nessuna nebbia... che io ricordi...

Mi rivolgo a Durin.

Non credo dobbiamo schierarci, se non ho capito male dobbiamo passare inosservati e trovare un modo per non far iniziare la guerra... se ci schierassimo attireremo l'attenzione di questi Poteri Oscuri.

Narshif non doveva morire, Poteri Oscuri o no...

E se la guerra fosse nel Faerun avremmo difficoltà ad arrivarci se quello che dice lui è vero.

Mi giro verso Cheshire e resto un secondo ferma, come se stessi pensando qualcosa.

Perchè ho una stranissima sensazione su questo posto? Come un dèjà vu?

[Darth Ronin]

Cheshire sorride, e annuisce soddisfatto alle parole di Dhana: - La giovane vistani ha ragione: la guerra non avrà luogo nel Faerun, nè in alcun altro luogo del piano materiale, almeno non all'inizio, ma dilagherà con esiti catastrofici, questo è certo. Ma tornando a voi, come ho detto, il vostro vantaggio è quello di essere ancora irrilevanti per i Signori di Ravenloft e i Poteri Oscuri, e allo stesso tempo anche per l'altra fazione in gioco, di cui vi dirò tra breve. Per cui non attirerete l'attenzione di nessuno, nè sarete fatti oggetto delle loro macchinazioni, anche se ovviamente questo on vi mette al sicuro dai pericoli "naturali" di queste terre. Ma con cautela, astuzia e coraggio dovreste essere in grado di trovare un modo per tornare al vostro piano di origine. - Con un legnetto attizza il fuoco al centro della radura. Dal nulla, in mano ad ognuno di voi appare una coppa, contenente la bevanda che più vi aggrada. - Tra l'altro, non tutti i Signori vi saranno ostili. Potrebbe capitare che incontriate qualcuno dalla vostra parte: è un cacciatore spietato e micidiale, ma al tempo stesso un leale compagno con gli porta rispetto. Non posso rivelarvi chi esso sia, ma vi garantisco che nel momento in cui lo incontrerete farò in modo che vi sia chiaro che è lui la persona di cui vi ho parlato.

Adesso anche Cheshire ha una coppa in mano, da cui beve un lungo sorso prima di riprendere il discorso:

- Ora, come tornare a casa? Ci sono pochi modi per lasciare Ravenloft, e nessuno è sicuro. A volte sono le Nebbie stesse a decidere di lasciare qualcuno libero, anche se spesso il prezzo da pagare è molto alto. Esistono anche dei portali, nascosti in angoli remoti di queste lande; spesso sono protetti da magie e guardiani, e dove conducano non è certo. Esiste poi un terzo modo, ed è quello che preme a me... badate bene, io non voglio, nè posso imporvi alcuna scelta. Il mio compito è quello di indicare le varie diramazioni della strada, e ispirare una via da seguire, ma non posso influenzare le scelte. Dicevo, esiste una terza alternativa, che è al tempo stesso il fulcro attorno cui ruota il conflitto imminente, ossia l'alchimista... Kurbis!

[OcramGandish]

Joshua

Ascolto con attenzione cercando di memorizzare quanto piu' riesco nella mia mente

Dobbiamo cercare di agire senza attirare l'attenzione, motore immoto... non sara' facile... dicci di piu' su questo Kurbis...