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Alfghar Saga, Capitolo I: Il Gelido Nord


Black Wolf

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Chriv Fargan

"Esci dal negozio e aspettami fuori, ti rimetto in sesto io. Tra poco l'effetto dell'incantesimo svanirà e riprenderà la sua furia." Detto questo raccolgo le mie energie mentali per far sì che l'incantesimo continui a fare effetto e per dare il tempo alla giovane di uscire.

Spoiler:  
concentrazione+5
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Si lascia perquisire, ma guardando in cagnesco le guardie porta la mano alla sua ascia, facendo le spalle grosse e ispirando pesantemente.

Si mette davanti la donna, coprendola e nascondendola alla vista della guardia più prossima a lui

"Attento a come parli, umano"

Spoiler:  
prova di intimidire +2

aziopne preparata: estraggo l'arma se si mostra ostile

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Aeneria Rithloth; Khalam; Okrim Tharavor

Adfyn, il guardiano senza elmo, smette di tastare il fagotto di Kramsk e si volta di scatto verso Aeneria, scrutandola come fosse il suo peggior nemico. "Verrebbe da chiedersi, vecchiaccia" abbaia con voce velenosa "cosa tu abbia da nascondere, per andare in giro a volto coperto" muove un passo verso di lei, con il braccio teso davanti a sè, pronto a strappare il cappucco che nasconde il viso della vecchina "Fà un pò vedere cos'hai lì sotto!"

L'intervento di Khalam, un pò per la mole del Barbaro, un pò per la grossa ascia che reca con sè, un pò per le dure parole che utilizza, dissuadono Adfyn dall'avvicinarsi. Anzi, il miliziano indietreggia di un passo, intimorito, e porta la mano all'elsa della spada, balbettando "C-cosa vuoi fare?"

Okrim, frattanto, si avvicina non visto all'altra guardia e potrebbe tranquillamente colpirla, quando nota con la coda dell'occhio del movimento lungo la strada che lo ha portato dalla "Vergine" al cancello. Qualcuno si sta avvicinando. Distratto dal movimento, il giovane nano non si accorge della pozza di fanghiglia in cui sta immergendo il piede. Un attimo dopo, un risucchio liquido annuncia agli astanti che il fango ha accolto la suola di Okrim. Purtroppo per lui, la guardia che voleva assalire si volta di scatto all'udire quel rumore dietro di sè, e il Guerriero fa giusto in tempo ad abbassare l'ascia prima che il guardiano lo scopra. "Che ***** fai lì dietro?" urla con voce stridula, facendo sobbalzare Adfyn.

Insomma, i due smargiassi hanno il panico negli occhi, panico che aumenta quando un uomo dalla mole imponenta, con una folta barba bionda striata di peli bianchi, agghindato di pellicce, con numerosi anelli di ferro e un semplice cerchio di metallo istoriato intorno alla fronte, fa il suo ingresso nello spiazzo seguito a ruota da un giovane smilzo e alto quasi quanto la lancia che impugna.

"Cosa succede qui?" domanda con tono imperioso e un vocione roboante l'uomo impellicciato. Una grossa spada priva di ornamenti pende al suo fianco, e oscilla leggermente quando con un fremito d'irritazione l'omone scruta la scena.

Almash Grimendil

La via che dalla locanda porta alla piazza è molto stretta, con i suoi tre metri di larghezza, resa ancor più stretta dalla fila di bancarelle che espongono prodotti di ogni sorta, disposte rasenti alla pareti lignee delle case. Grovigli di odori si azzuffano lungo la via, deliziando le narici dei passanti con profumi esotici o familiari, aromi di spezie che vanno dritte al cervello; e la puzza nauseante del famoso 'Krammeng', lo squalo fermentato, specialità tipica di Kaupang. Ma anche profumo di frittelle; l'acre lezzo della cipolla sotto aceto, che un ometto grassottello attinge da due enormi gerle, prima di porgerle infilzate ad uno stecco ai clienti; per pochi spiccioli una signora offre spiedini di carne all'aglio o melanzane grigliate, che prepara su un bracere all'angolo con un vicoletto lercio; per i palati più raffinati, un elegante banchetto dalle tinte porpora e gialle offre una degustazione di dolcetti di mandorle con un denso vino rosso; altri mercanteggiano stoffe pregiate, attrezzi agricoli, alambicchi colmi di pozioni, ampolle colorate, borse e sacche di cuoio, archi, bastoni, uccelli dal piumaggio tanto colorato da far dolere gli occhi, scarpe, rimedi per il mal di denti, frutta matura, frutta secca, grano scuro, castagne arrostite, bollite o crude, farina di nocciole, Kot-herk, una scura radice graditissima ai nani (da cui ricavano decotti e tisane) che ammorba l'aria con un odore che ricorda la terra umida, e molto altro ancora.

Chriv Fargan

"D-d'accordo..." mormora la ragazza, lanciando un'occhiata preoccupata al padre, prima di varcare la soglia.

Intanto il falegname è alle prese con l'incanto di Chriv, da cui cerca di liberarsi con scarso successo. La sua espressione è ancora pacata, ma un osservatore attento potrebbe intuire la furibonda lotta che si cela negli occhi del colosso.

"Che cosa fai, ragazzino?" domanda con voce rotta.

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Tutti questi profumi sono inebrianti, anche gli odori più forti sono per me motivo di gioia, qui mi sento vivo, all'accademia, seppur ritenuta casa non ho mai provato questa sensazione di libertà. Mi guardo intorno, osservo la gente, la ascolto parlare. Infine mi decido e mi avvicino ad una bancarella per acquistare qualcosa da mangiare:

Salve, che fame stamattina, cos'ha di buono per un viaggiatore straniero?

Domando con un sorriso.

@DM

Spoiler:  
So se quello che cerco ha un nome o devo riferirmi solo alla leggenda?

Ti avevo chiesto del famiglio ma non mi hai risposto, te lo richiedo: Me lo sono dimenticato, me lo dai tu random o me lo scienlgo io?

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Chriv Fargan

"Sto cercando di impedirti di fare del male a una ragazzina indifesa!" dico con fare deciso.

"Cerca di calmarti, sono di aiuto alla guardia cittadina e non vorrei doverti arrestare. Mi hai già colpito, e ciò sarebbe sufficiente, ma voglio essere buono con te. Però calmati!"

Spoiler:  
tento una prova di diplomazia
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Aeneria, notando l'arrivo dei due uomini, ne aprofitta per avanzare arrancando col bastone verso l'uomo dall'aria importante.

"oh, chiedo scusa per il trambusto, ma questo baldo giovane stava solo difendendo una vecchia da questa guardia, la quale inveendo voleva perquisirmi brutalmente. Egli gli ha ricordato l'educazione postponendosi a me, ed il giovanotto si e' innervosito mettendo mano all'arma. Tutto qua, colpa della debolezza di questa vecchia."

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"Dalla reazione parrebbe proprio che voi siate un loro superiore" - esclamo compiaciuto rivolto all' uomo impellicciato riagganciando l'ascia - "Dovrebbe proprio venire a conoscenza di alcuni passatempi escogitati dai suoi sottoposti. Non credo che l'estorsione degli averi dei viaggiatori rientri tra le mansioni tipiche di un guardiano, o mi sbaglio?" - faccio una piccola pausa, poi accarezzandomi la barba continuo parlando tra me e me abbassando un po' il tono della voce ma mantenendola abbastanza alta per farmi sentire da un orecchio fino - "Sicuramente avrebbero aiutato la vecchia a liberarsi di un po' di peso se non fosse stato per la sua scorta.."

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Aeneria Rithloth; Khalam; Oktim Tharavor

Adfyn e il compare ascoltano inorriditi la denuncia che viene mossa contro di loro, ma quello con l'elmo ha quantomeno la prontezza d'animo di intervenire, rivolgendosi con tono fintamente sicuro di sè all'uomo dai molti anelli. "Non è vero Birger, Jarl" dice, mettendosi sull'attenti "Questo nano, qui, voleva aggredirci! E anche quello lì con le pellicce, signore! E la vecchina..."

"BASTA COSI'!" tuona lo Jarl, e si avvicina con espressione imperscrutabile alla guardia con l'elmo, sussurrandole qqualcosa all'orecchio. Quella, dopo aver ascoltato, comincia a tremare e a piagnucolare, mentre Birger, lo Jarl, si rivolge a tutti gli astanti con voce roboante "Mai si dica che a Kaupang, onorevoli stranieri non sono stati accolti calorosamente! Siete miei ospiti! Non posso ripagarvi dell'idiozia di questi due indegni guardiani, ma posso quantomeno offrirvi desco e calore nella mia dimora! Questa sera, e tutte le sere che vorrete, sarete ospiti nella mia Langhaus!"

Il giovane smilzo che accompagnava lo Jarl si fa ora vicino ai due guardiani, togliendo l'elmo a quello che lo aveva.

"Quanto a voi due rott*****o" riprende l'imponente Jarl, rivolto ad Adfyn e al compare, che si fanno piccoli piccoli mentre Birger si avvicina loro "che non vi becchi mai più a vessare ospiti di Kaupang. Vigliacchi, non meritate il Corvo che portate!" sottolinea le ultime parole con un brutale manrovescio diretto alla mascella di Adfyn. Uno schiocco di ossa rotte, e il malcapitato cade a terra svenuto. Il compagno, singhiozza vistosamente mentre lo Jarl si gira a fronteggiarlo. Un pugno poderoso allo zigomo, e anche questo cade a terra con un profondo taglio sul volto.

"Ora, lasciate che vi accompagni al porto, godrete certo degli sconti che i mercanti riservano a me!" dice con un sorriso, come se fosse cosa da nulla atterrare a schiaffoni due giovanotti robusti. "Lui" e indica il giovane longilineo "è mio figlio Olaf, Capitano di Drakkar e Terrore dei Fiordi" Il giovane fa un piccolo cenno col capo e sorride con lo sguardo intelligente "Benvenuti!"

Almash Grimendil

Il commerciante è un uomo sulla quarantina, dai capelli candidi e dal volto ben rasato. Parla con un accento sconosciuto ad Almash, quando replica "Buon mattino, signore. Ho dell'ottimo formaggio delle capre del Dono! O se preferisce prelibatezze dal Reame degli Elfi, non ha che da chiedere." porge ad Almash un vasosio pieno di dolcetti dall'aspetto invitante "Questi li porta mio nipote dal Nord. Due monete di rame, e si sentirà come nuovo!" Sorride.

Chriv Fargan

"Forse... forse hai ragione..." balbetta il colosso alle parole di Chriv, e si nota che la furibonda lotta che si coglieva nei suoi occhi si è placata. "Sai, ci ho messo due settimane a scolpire questa statua, e quella ficcanaso di mia figlia l'ha spaccata!"

Pare molto contrito, nel dire ciò. "Chiedo scusa se ti ho colpito, ma non arrestarmi, non me lo posso permettere! Gli affari vanno male... e io devo dar da mangiare a mia figlia... da quando Tessla, mia moglie, è morta..." e la frase si spezza a metà. Cosa sorprendente in un colosso del genere, una lacrima solca la sua guancia.

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Mi piace questo umano - penso mentre gongolo godendomi la scena - Ha del carattere

Qualche secondo dopo che il giovane ha parlato, mi rendo conto di essere ancora impalato e con un sorriso appena accennato che traspare da sotto la barba.

"Emh.. " - borbotto un poco mentre mi riprendo - "io sono Okrim Tharavor di Ragstag" - e poi continuo con una sicurezza ritrovata e con un sorriso sincero - "Terrore dei Monti Bianchi"

E quando mi ricapita di andare a casa di uno Jarl? Pochi tra noi possono vantare un onore simile, e sicuramente un evento del genere migliorerebbe la considerazione che hanno di me - provo a convincere me stesso che è quello il motivo - Il martello è rimasto là per secoli, penso possa aspettare ancora qualche giorno

"Kaupang è a dir poco meravigliosa" - dico rivolgendomi allo Jarl - "e durante la fiera più che mai. Sono ben lieto di accettare la vostra proposta"

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Distolgo la concentrazione dal mantenimento dell'incantesimo "Non sono qui per arrestarti, e posso capire la tua frustrazione. In futuro però evita di picchiare tua figlia e di colpire la guardia che interviene per salvarla! Se mi permetti poi vorrei dare un'occhiata alla statua, potrei essere in grado di ripararla! Certo, se non mi avessi frantumato un pezzo addosso, forse sarei riuscito a sistemarla senza problemi...che ti serva di lezione per la prossima volta!" Mi avvicino alla statuetta e la esamino. Recupero poi il pezzo del braccio e se è in condizioni accettabili tento di sistemarla.

Spoiler:  
se è possibile uso riparare sulla statuetta, altrimenti dico all'uomo che quella riparazione va troppo oltre le mie competenze
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Aeneria

raggiungo l'uomo, per poter parlargli meglio.

''suvvia, non sia cosi' severo con questi giovanotti, e non si deve disturbare tanto per me, dico sul serio. pero' vorrei chiederle il suo aiuto per una cosa. lei ha mai sentito di un uomo di nome Seth Rithloth? lo sto cercando da un po' quel mio figlioletto vagabondo...mi potrebbe indicare da chi posso avere questa informazione, di grazia? le chiedo solo questo disturbo in questo bellissimo giorno di festa.''

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Aeneria Rithloth; Khalam; Okrim Tharavor

La vecchietta col grosso lupo è la prima a guadagnarsi le attenzioni dello Jarl, il quale replica alle sue parole con uno sbuffo di impazienza. "Ne ho le balle piene di quei due farabutti di Blodhvn! Sono qui come ostaggi, e devo trattarli come conviene al loro rango. Questo l'ho giurato! Maledetto me e quando mi vengono idee così folli!"

Olaf affianca Khalam il barbaro e Okrim il Nano, spiegando, sottovoce "Qualche anno fa è finita la guerra con l'Impero, e Adfyn e Brommir, i due sgherri che vi hanno 'accolto' così calorosamente, sono ostaggi che la città di Blodhvn, lontana dove il sole tramonta, ha dato a mio padre per evitare le sue razzie. Sono due giovanotti di alto lignaggio, la crema della nobiltà imperiale! Peccato che il nostro più umile calzolaio abbia tre volte il fegato e il buonsenso di quei due inetti!" e scoppia in una risata limpida e fiera. La risata di un giovane uomo nel fiore della sua vita.

Birger frattanto riprende i suoi rimbrotti: "Rithloth, mi chiedi? Mai sentito... Forse al tempio di Finnghar sanno qualcosa. Quei preti sanno sempre tutto, accidenti a loro! Sarà il Padre in persona che gli spiffera i segreti? Bof!" e tace, prima di ricordarsi che anche Khalam e Okrim si sono presentati. "Comunque è un piacere conoscervi, nobili stranieri. Se voi Barbari dei Monti non ci copriste il fianco da quei grugno-piatto farabutti, avremmo le vie terrestri precluse, così come le piste di caccia!"

Olaf intanto bersaglia Okrim di domande "Eri sulla chiatta da Lago Salato? Dicono che voi Signori del Ferro fabbrichiate le armi più poderose dell'intero Nord, è vero? E come sono i Colossi? Non sono mai stato a Ragstag, ma al Lupo Spelacchiato ogni tanto qualcuno della tua stirpe ci racconta di questi colossi di pietra che sorvegliano le porte della città! Come sono?"

Almash Grimendil

"Allora, signore, le consiglio la Bùkrlà! Direttamente da Mor, ecco a lei!" replica il commerciante, porgendo ad Almash una focaccia grande quanto una mano,spalmata di una densa crema bianca dall'aspetto invitante e coperta di striscioline di salmone scuro, probabilmente affumicato. "Questa specialità la tramandano i popoli dei fiordi da centinaia di anni! Nutriente come il pane degli elfi, e gustosa come la birra dei nani! Sentirà che bontà!"

In effetti già dal primo boccone Almash si accorgerebbe del sapore delizioso della focaccia, e di come si sposi bene quella densa crema che ricorda la panna con il morbido pesce affumicato.

"Scusi l'impertinenza, signore, ma lei non sembra di queste parti. Come è giunto fin qui?" domanda il venditore.

Chriv Fargan

Sotto gli occhi stupefatti del falegname, la statua del Padre riprende la forma che lui le aveva dato a colpi di pialla, ed è con riconoscenza che dice "Non credevo che al tempio insegnassero cose così! Diamine, verrò più spesso alle orazioni! Grazie, ragazzo!"

La giovane figlia del falegname, sentito che il trambusto nella bottega è finito, rientra, ancora sanguinante, e vedendo la statua integra, dice "Visto papà! Ora è come nuova!" e sorride timorosamente. Il colosso la và ad abbracciare, e lei con sottomissione accetta la stretta. "Scusami, piccola, non avrei dovuto colpirti"

Chriv sente una voce di bambino che lo chiama urlando: "CHRIV! CHRIV FARGAN, DOVE SEI? IL MAESTRO TI ASPETTA! CHRIIIV?"

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Bhè visto che me lo chiede ed è così gentile con me gliene parlo volentieri.

Dico porgendogli quanto dovuto più una moneta extra per vedere come si comporta.

Sembrerò pazzo, anzi sicuramente lo sono come molti che vengono qui per questo motivo ma...

Fermo un attimo le parole per soppesare quanto sto per dire:

...io sono un sognatore, ho sentito parlare di una leggenda che parla di un oggetto molto potente disperso qui all'estremo Nord e sono venuto ad informarmi di persona.

Lascio chiaramente intendere di essere uno sprovveduto sperando di non destare troppi sospetti ed essere preso in simpatia.

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"Scusatemi un attimo"Mi affaccio fuori dalla bottega e guardo chi è che mi sta chiamando. Mi rivolgo al bambino che sta passando proprio in quel momento davanti alla bottega "Sono io Chriv Fargan, tu chi sei? Perchè il Maestro ti ha mandato a cercarmi? E' successo qualcosa di grave? In ogni caso devo sbrigare un'ultima faccenda."Rientro nella bottega e rivolgendomi alla giovane "Avvicinati a me, curerò le tue ferite e tornerai subito come nuova!" Appoggio le mani nei punti in cui il corpo è tumefatto a causa delle percosse ricevute dal padre e la luce che scaturisce dalle mie mani mentre pronuncio alcune parole di preghiera fa scomparire completamente ogni segno dei colpi ricevuti. "E in quanto a lei, Signore, cerchi di controllare la propria collera in futuro. Questa volta ha incontrato me, ma la prossima potrebbe capitare al posto mio qualcuno di non altrettanto gentile!"

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Aeneria ascolta con interesse la risposta dell'uomo interessata, appuntando mentalmente di visistare assolutamente il tempio.

"la ringrazio veramente per questa informazione. non sa' che sollievo ha dato a questa vecchia... spero di poterla ringraziare in futuro in qualche modo."

detto cio' fà un mezzo inchino con la testa in segno di rispetto. si avvicina al grosso uomo che ha preso le sue difese, aspettando che le potesse indicare la via accompagnandola.

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"Oh dovresti vederli con i tuoi occhi, tutti dovrebbero! Alti e forti se ne stanno là a sorvegliare ciò che di più bello esiste al mondo. All' alba i raggi del sole riflessi dalla loro pietra bianca e luccicante investono i monti in una danza di luci e colori. Sembra quasi magia, ma non sta a dirlo ad un nano" - facendogli l'occhiolino - "Quello è frutto del sudore dei nostri migliori scultori, non di qualche parola incomprensibile di uno stregone" - sgancio un ascia e glie la porgo - "Ammira ciò che un nano è capace di fare con le proprie mani."

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