Ji ji Inviato 22 Dicembre 2011 Segnala Inviato 22 Dicembre 2011 -gh rappresenta il fonema f solo quando è in fondo a una frase. Così come, in italiano, c- rappresenta il fonema tʃ solo in relazione ad altre lettere. Questo vale, in italiano, anche per g-, s, z, eccetera. Perché usiamo le stesse lettere per scrivere maglia e glia, quando i due suoni sono radicalmente diversi? Perché usiamo lo stesso segno per scrivere tutti i tipi di o? Ovvero, come si può capire dalla scrittura se questo segno rappresenta il fonema ɔ oppure o? E non è cosa da poco, visto che àncora e ancòra non sono proprio la stessa parola. In realtà, usiamo le stesse lettere per scrivere il suono g di gatto e di gioco perché la g affricata è, in effetti, costituita dalla g occlusiva seguita da un altro suono. Questo, i "linguisti" di una volta non lo sapevano, eppure l'evoluzione della scrittura italina ha seguito regole fonetica di cui gli scriventi stessi erano (e, il più delle volte, sono) inconsapevoli. Comunque. Le lettere dell'alfabeto italiano sono 21, i fonemi molti di più. Detti fonemi cambiano poi tantissimo da regione a regione. L'italiano, checché ne si voglia pensare, non riproduce fedelmente in forma scritta la pronuncia fonetica delle proprie parole, e solo l'abitudine ci permette di usare efficacemente la nostra scrittura, come succede in inglese, come succede per tutte le lingue del mondo.
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