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[PbF Eberron] - Capitolo I: l’Evoluzione


zelgadiss

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Inviato

Il mezzocostrutto si rialza da terra dicendo, rivolgendosi all'elfo che lo stava aiutando, <<Il mio nome è C16/TA88. Ti ringrazio elfo>>. Poi, restando in piedi, si mette a guardare la strana donna-felina, cercando di classificare la sua razza e le sue intenzioni. Il suono che emetteva, nonostante lo avesse sentito poche volte, era sicuramente quello di una risata. Non capiva del tutto perchè ridesse, ma sapeva che in quel momento aveva intenzioni pacifiche. Per la razza aveva più difficoltà, assomigliava parecchio ad una donna umana, ma aveva dei tratti animaleschi, felini per la precisione.


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Inviato

La faccia stupita e sbalordita del piccolo umanoide è talmente buffa che la risata della morfica riparte da capo, e a fatica riesce a presentarsi...

<<ahaha ahaha oh scusa ahaha ahaha ecco ahaha mi chiamano Shira ahaha uuhhh che male! ahaha ahaha che faccia buffa che hai! ahaha>>

Ponendo il dito indice verso il proprio volto, lo gnomo esclama:

<<Faccia buffa, IO!? E la tua allora?? Te la sei mai vista!>>

Tenendosi il ventre dalle risate a fatica si rialza in piedi e gentilmente porge una mano pelosa al piccolo umanoide per aiutarlo a rialzarsi.

<<non volevo spaventarvi...>>

<<Beh, sappi che ci sei riuscita in pieno...!>>

Il mezzocostrutto si rialza da terra dicendo, rivolgendosi all'elfo che lo stava aiutando, <<Il mio nome è C16/TA88. Ti ringrazio elfo>>

Udendo le parole del suo compagno di viaggio, anche lo gnomo finalmente si presenta:

<<Io invece mi chiamo Breddelik...>>

Afferrando la mano pelosa della morfica, si rialza da terra, si sistema con calma il suo abito da studente, prende un profondo respiro, e prosegue:

<<Breddelik Callrikchik per la precisione, piacere... Shira hai detto, giusto?>>

Poi, rivolgendosi all'elfo:

<<E tu invece ti chimi Lyean... bene! Finalmente ci siamo presentati...>>

Poi, uno sguardo verso il mezzocostrutto, seguito da qualche passo verso di lui:

<<Tutto bene, musone?>>

Inviato

<<Sono perfettamente efficiente>> risponde il mezzocostrutto allo gnomo. Non gli era chiaro però il perchè lo gnomo continuasse a chiamarlo "musone", nonostante gli avesse già detto più volte il suo numero di matricola. Effettivamente aveva già deciso da tempo di abbandonare il suo numero, ma era ancora alla ricerca di un nome adeguato.

Inviato

L'elfo ci mette un pò a calmarsi del tutto, non riuscendo a stare fermo e ogni tanto si avvicina alla porta per sentire se le guardie sono nei paraggi. Quando finalmente pensò che le guardie erano lontane e quindi non avevano potuto sentire niente, si ferma e rivolgendosi verso gli altri dice <<Ora che ci siamo conosciuti, dobbiamo pensare a come scappare da questa città. Non possiamo rimanere qui per sempre.>>

Inviato

il gruppo sembra avere raggiunto un attimo di tranquillità dopo la fuga movimentata.

infatti le guardie sono ormai lontane, ma le parole di Lyean suonano drammaticamente vere.

nel silenzio che segue un suono improvviso si alza. pare provenire dall'interno del magazzino. è un suono dolce e lieve, come se fosse il suono di una cetra. ma sembra provenire dal nulla.

Inviato

Ancora ridacchiando per l'aspetto buffo del piccolo gnomo Shira ricambia lo sguardo incuriosito di C16/TA88... aveva già sentito parlare di quella specie di armature pensanti e parlanti, ma non ne aveva mai vista una dal vero... curiose, ma poco pratiche per sgattaiolare tra un tetto e un cornicione!

<<Ora che ci siamo conosciuti, dobbiamo pensare a come scappare da questa città. Non possiamo rimanere qui per sempre.>>

La morfica pensa: "Ha proprio ragione, io avrei un'idea per scappare via senza farsi notare... ma con quell'ammasso di ferraglia come si fa?"

Ma all'improvviso un suono sembra provenire dalla stanza magazzino...

La morfica si acquatta a quattro zampe, tutti i muscoli tesi e pronti a balzare, scruta attentamente ogni angolo poco illuminato aguzzando le orecchie alla ricerca della fonte della musica...

Inviato

<<E ora che c'è ancora?? Cos'è questa musica?!>>

Repentinamente, intuendo la stranezza della musica, Breddelik china il capo verso il basso e, concentrandosi, pronuncia un incantesimo divino muovendo anche le braccia e le mani... [Casto individuazione del magico]

Inviato

Il mezzocostrutto aveva appena finito di pianificare una possibile tattica di fuga, quando la musica della cetra lo distoglie dai suoi ragionamenti.

Dopo aver visto lo gnomo gesticolare si mette in ascolto per capire da dove possa provenire la musica.

=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=

Prova di Ascoltare (per quanto può essere utile...)

Inviato

la musica risuona dolce e spensierata nella testa dei quattro e improvvisamente si fa ancora più avvolgente portandovi in un turbinio di suoni, come se un'intero gruppo di persone stesse suonando una cetra. [non sentite niente di strano oltre alla musica]

Breddelik porta a termine a fatica il suo incantesimo quasi stremato dal tentativo di rimanere concentrato nonostante il suono soave, ma l'effetto è pressochè nullo: solo un piccolissimo bagliore proviene dallo zaino del possente costrutto al suo fianco.

Inviato

Breddelik porta a termine a fatica il suo incantesimo quasi stremato dal tentativo di rimanere concentrato nonostante il suono soave

"Che bella musica... soave... dolce... mi vien quasi voglia di dormire... come una ninna nanna..."

solo un piccolissimo bagliore proviene dallo zaino del possente costrutto al suo fianco.

Subito dopo lo gnomo sposta gli occhi verso lo zaino del forgiato:

"Chissà che ha dentro! Magari qualche cosa che usa per ripararsi... oppure può trattatrsi di altro... e se fosse un piccolo costrutto che si porta appresso?? Magari si può smontare... chissà come è fatto dentro! [...]"

"Che bella questa musica..."

Inviato

Lyean, volendo capire da dove provenisse quella musica, inizia a guardare in ogni punto del magazzino alla ricerca di qualcuno o qualcosa.

[faccio una prova di cercare]

Inviato

mentre Lyean comincia a cercare per tutto il magazzino, il corpo atletico di una giovane ragaza si delinea dal nulla su uno scatolone.

la ragazza è umana ed è distesa su uno scatolone ed ha la schiena appoggiata ad un altro. ha in mano una cetra e, a quanto sembra, sta per terminare il suo canto idilliaco.

i suoi capelli sono lunghi fino a metà schiena e di un rosso acceso, quasi arancio. il suo viso ha lineamenti leggermente marcati e una pelle pallida; le lentiggini le danno un tocco particolare che la rende ancora più bella e attraente.

proprio mentre tutti i presenti si rendono conto della sua presenza, il canto termina.

Inviato

L'elfo smette di cercare nel magazzino e vede comparire la giovane ragazza. Affascinato dalla musica che aveva suonato Lyean chiede alla giovane ragazza <<La musica che hai suonato era stupenda, ma ora voglio sapere chi sei?>>

Inviato

<<La musica che hai suonato era stupenda, ma ora voglio sapere chi sei?>>

Ridestato da quel "soave tepore", Breddelik scrolla la testa:

<<Già, chi sei?>>

Nel mentre, si avvicina verso C16/TA88.

Inviato

Tutti i sensi all'erta, Shira si gira verso gli scatoloni da cui sembra provenire il suono, una ragazza appare come dal nulla... e sembra che abbia proprio affascinato quegli sventati dei suoi nuovi compagni... "mai fidarsi delle donne, soprattutto se cantano!", pensa

Con sospetto imbraccia l'arco, prepara una freccia, puntando a terra, ma pronta ad alzare il tiro e con un tono di voce molto inquisitorio:

<<chi sei e che intenzioni hai, ma soprattutto da dove spunti?>>

Inviato

Il mezzocostrutto guarda la ragazza apparsa sugli scatoloni con aria abbastanza diffidente. Un ricordo improvviso di una ragazza di simile aspetto gli venne in mente. Era con degli umani, dei mercenari, loro erano molto interessati a quella ragazza, non ne capiva il motivo ma quei guerrieri duri e rozzi si erano come trasformati in presenza di quella ragazza. Rapportando quella situazione a questa di adesso, si rendeva conto che anche questa ragazza sortiva un certo effetto verso lo gnomo, anche se l'elfo e la donna-felina non sembravano più di tanto colpiti da lei. In quanto a lui, riconosceva una buona simmetria nel suo corpo, i suoi lineamenti erano molto vicini alla perfezione delle proporzioni anatomiche della razza umana. Era definibile come una "bella donna" senza dubbio.

Come per riceverne conferma chiede allo gnomo che si stava avvicinando a lui <<Come vedi tu questa donna?>>.

Inviato

<<ehi, ehi, giù le armi. non vi ho ancora fatto fatto niente. potrei semplicemente trovarmi qui per caso; questo magazzino non è vostro in fondo. anzi, se proprio volessi essere pignola sono qui da più tempo di voi>> esordisce la ragazza con voce suadente e continuando a pizzicare la cetra in modo leggero.

<<però su una cosa avete ragione, non mi sono ancora presentata. ma in fondo perchè avrei dovuto farlo prima visto che solo ora mi vedete?>> un attimo di silenzio, poi <<il mio nome è Meredith e se proprio lo volete sapere vi stavo aspettando>> conclude quasi con tono di sfida, decisa ad osservare la reazione dei nuovi arrivati.

Inviato

Come per riceverne conferma chiede allo gnomo che si stava avvicinando a lui <<Come vedi tu questa donna?>>.

<<Uh? Eh? Ah..>>

Lo gnomo volge lo sguardo verso il mezzocostrutto, poi gli risponde con voce flebile:

<<Ma che domande fai? Che vuol dire come la vedo? Lei è... insomma...>>

Sussurrando nelle "orecchie", o nella zona dove di solito sono situate le orecchie di un umano, di C16/TA88, sussurra:

<<Ma non vedi che occhi! Che capelli!>>

Poi, avvicinandosi ancora di più verso il capoccione del gigante:

<<E che tette!>>

Una risatina maliziosa, e ritorna con lo sguardo verso la ragazza, in attesa che qualcuno prenda prima di lui la parola.

Inviato

Esattamente come aveva pensato: lo gnomo reagiva come gli altri umani maschi che aveva conosciuto.

Aldilà del corpo perfettamente formato però, C16/TA88 sapeva che anche la ragazza aveva dei difetti insuperabili, quelli di tutti gli esseri viventi del resto. Difetti, comunque, che in parte purtroppo aveva anche lui, almeno per ora.

Inviato

<<il mio nome è Meredith e se proprio lo volete sapere vi stavo aspettando>> conclude quasi con tono di sfida, decisa ad osservare la reazione dei nuovi arrivati.

<<Se aspettavi noi per avere un pubblico per le tue stupide canzoni beh... ne abbiamo ascoltate abbastanza>> Dice Shira in tono acido.

Si rivolge poi verso i compagni, ma vede l'espressione completamente tonta e vuota dello gnomo e quella non meno rapita dell'elfo e pensa "Puah, uomini senza carattere, che sbavano davanti a un visetto carino".

Con la faccia schifata nota però che l'armatura vivente sembra impassibile al fascino femminile. "Uno con la testa sulle spalle finalmente"

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