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[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto VI


dalamar78

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Inviato

si, ma a questo punto compriamone uno per ognuno... i soldi dovrebbero bastare, sempre che a te vada bene mettere parte dei tuoi soldi e spartire il resto.

Rispondo a Soren.

Inviato

Eccellente! esclama soddisfatto il farmacista.

Subito dopo estrae da sotto i suoi abiti una chiave di acciaio, la infila nella serratura e apre la teca contenente le varie ampolle curative; preleva quattro di quelle più grandi prime di richiudere la teca stessa.

Ecco a voi signori dice il negoziante porgendovi le ampolle Sono 56 corone d'oro

Inviato

Dopo che avete pagato la quota richiesta, il farmacista vi consegna i quattro Elisir di Rendalim, tornado subito dopo ad occuparsi della corposa lista del Capitano.

Una volta che anche lui ha terminato gli acquisti la aiutate a portarli sulla nave; mentre uscite dalla farmacia vi dice di essere ansioso di tornare a bordo al più presto. I suoi uomini sono valorosi guerrieri ma pessimi marinai e teme che, durante la sua assenza, abbiano dimenticato il loro lavoro e si siano ubriacati tutti quanti. Ma, una volta tornati a bordo della Kalvena, le sue paure si rivelano infondate: ogni cosa è in ordine e la barca è pronta per salpare.

Mollate gli ormeggi! grida il Capitano che, a quanto pare, si sta divertendo a giocare al marinaio Saremo a Rhem al calar della notte!

Ed infatti, quando le prime stelle fanno capolino nel firmamento, la Kalvena fa il suo ingresso nel porto di Rhem. Nonostante l'ora tarda, la città è piena di gente: mercenari che vengono dal nord e da ovest, mercanti d'armi e profughi delle guerre del sud. Il Capitano ordina ai suoi uomini di dormire a bordo della Kalvena per questa notte, proibendo di sbarcare, perchè in città è accampato il Principe Balonn con i suoi mercenari e una lunga ed aspra rivalità divide le due compagnie d'armi ed il Capitano vuole evitare inutili scontri.

Corre voce che molti dei più potenti principi delle Terre Tormentate si siano riuniti a Rhem per complottare contro Slovia. Ma il Capitano è convinto che questi signorotti stiano cospirando l'uno contro l'altro per accaparrarsi le ricchezze di Tekaro.

Alle prime luci dell'alba salpate dal molo della cittadina di Rhem, salutando le sue alte torri slanciate. Navigate sulle acque dello Storn verso sud, passando tra vaste distese di filari viti che sembrano onde di un mare di colore verde. Il clima è mite e, durante il giorno, restate sul ponte a guardare i profughi che si dirigono a nord lungo la strada che costeggia il fiume e gli strani quanto giganteschi rospi, chiamati Sloat, che lavorano spingendo le imbarcazioni controcorrente.

E' ormai pomeriggio inoltrato quando, da lontano, appare la città di Eula. In fretta, scendete sotto coperta a recuperare tutto il vostro equipaggiamento per poi sellare i vostri cavalli.

Entrare ad Eula al fianco del Capitano, che sventola la bandiera della sua compagnia. La città è stata trasformata in un enorme accampamento militare: la popolazione è fuggita al nord, abbandonando case e averi nelle mani dei mercenari assetati di denaro: la comune avidità ha reso fratelli uomini provenienti da dozzine di diverse nazioni.

Il Capitano si dirige a sud ma la strada è bloccata da truppe di fanteria: Tekaro, la città dove voi sapete essere custodita la Pietra della Sapienza di Varetta è sotto assedio e deve far fronte all'attacco furioso di diecimila uomini. Vi avvicinate al fiume Quar, dove è accampata una delle compagnie di mercenari; una bandiera con un'aquila d'oro in campo blu si agita sinuosa come un serpente, mossa dal vento del sud.

E' lo stendardo del Principe Ewevin! esclama il Capitano E' ora di incontrare il nostro datore di lavoro!

Inviato

valuto la situazione prima di rispondere a Soren, assicurandomi che solo il gruppo mi senta.

credo sia più sicuro stare in mezzo all'esercito se c'è un guerra in corso... ma forse se ci separassimo avremmo più speranze di introdurci in città...

Inviato

Falco della Tempesta

Credo anche io che sia la cosa più ragionevole. Inoltre è meglio non deviare troppo dalla nostra missione, sulla cui importanza non è nemmeno necessario insistere.

@tutti

Spoiler:  
OFF GAME: come scritto in firma ho il pc ko, scusate.
Inviato

Dopo aver ringraziato rapidamente il Capitano per il passaggio che lui e la sua compagnia mercenaria vi hanno dato fino a Eula, vi allontanate prima che possa ribattere: l'uomo sembra voler dire qualcosa ma la folla che vi circonda lo allontana da voi in fretta.

Vi allontanate dai moli e seguite alcune indicazioni che, per vostra fortuna, vi conducono in poco tempo fuori dalla città. Una volta all'esterno della cinta muraria, seguite le indicazioni per Tekaro.

State cavalcando lungo un sentiero fangoso che corre sul crinale di un'altura. Dalla vostra posizione riuscite a vedere le alte mura fortificate che salgono dalla riva del fiume e il massiccio ponte di pietra, che rappresenta l'unico possibile accesso alla città di Tekaro via terra.

Sotto di voi infuria una battaglia: gli arcieri si muovono freneticamente, mentre i calderoni di piombo fuso sono pronti in cima alle mura e, sotto di esse, avanti alle porte della città di Tekaro, giacciono i corpi dei morti, ammucchiati sotto le rovine ancora fumanti delle torrette di guardia. Riuscite a scorgere le giglie della cattedrale che si stagliano nella luce di centinaia di incendi. Se non fosse per questa guerra, riuscireste a raggiungere la cripta in meno di un'ora.

Davanti a voi il sentiero scende ripido verso un accampamento di tende eretto in prossimità di un muraglione: li vengono trasportati i feriti.

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