Vai al contenuto

Piccoli Maghi Apprendisti


Irrlicht

Messaggio consigliato

Topic di servizio

_________________________________________________________________________________

Mercoledì 2 Desnus 4711 - Primo pomeriggio

Durante la manciata di giorni in cui avete sostato ad Ilsurian, un quieto villaggio sulla riva del grande lago Syrantula, il vostro giovane maestro, Ulver, vi ha sommersi di compiti e pratica da fare. Più volte l'avete sorpreso a fissare pensieroso la lontana sponda opposta del lago, mentre si lisciava la barba nera scrutando le rovine che puntellano le montagne in quella direzione. La silenziosa Neve dai capelli candidi, intanto, lavorava in una bottega del posto costruendo archi per garantire vitto e alloggio a tutti.

I vostri animaletti se la sono goduta dormendo, mangiando e giocando sotto la supervisione di Vjetar, l'aquila di Ulver, e Sièl, il lupo grigio di Neve, i quali hanno impedito più di una volta che i giochi di Rejek trovassero conclusione nelle bocche di Erwin o Stramonio.

Poi, questa mattina, raccolte tutte le vostre cose, siete saliti ancora assonnati su una barca che vi ha condotti attraverso il lago, proprio sulla sponda opposta. Come già accaduto altre volte, dopo solo un cenno d'accordo scambiato con Ulver per rispettare il proprio voto di silenzio, Neve è partita in avanscoperta con Sièl mentre voi pranzavate sulla riva. I tre pescatori che vi hanno accompagnati sono tornati indietro, con l'accordo di essere di nuovo lì prima del tramonto.

Ora, finito il pasto in questa soleggiata giornata, con Vjetar che vi guida dall'alto sul percorso di Neve, vi addentrate insieme al maestro tra gli alberi, in salita verso una struttura diroccata che era ben visibile dalla barca mentre vi avvicinavate e che Ulver aveva indicato come vostra meta.

Il passo del Mago è svelto, nonostante la salita e il terreno irregolare, ed egli, come al solito, non vi aspetta proprio per spingervi ad accelerare. Mentre arrancate dietro di lui, di quando in quando lo perdete di vista per qualche secondo.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 36
  • Creato
  • Ultima risposta

Vedo il maestro allungare, camminando veloce sulle sue lunghe gambe.

Io di tanto in tanto guardo gli altri ragazzi, ma sopratutto controllo Stramonio, che tengo sulla mie spalle. Non vorrei mai che cadesse, non ce la farebbe mai a raggiungerci.

*Chissà dove stiamo andando? Certo non dovremo stare più di un giorno dato che poi i pescatori torneranno a prenderci. Non vedo l'ora di Arrivare!*

Penso allegro.

Link al commento
Condividi su altri siti

John Nash

La giornata non era iniziata per niente bene,la sveglia presto,quando aveva ancora tanto sonno,e pra perfino una camminata in salita

"Non potevamo starcene al villaggio ? fa freddo qui.....e sono stanco...e mi fanno male le gambe..."

tutto questo penso mentre continuo però a camminare cercando comunque di non rimanere indietro,accarezzando Erwin che porto in braccio

Da domani la metto dieta....pesa per essere un cucciolo...

In distanza una costruzione,ora che si avvicinava poteva analizzarla meglio

altezza....spessore....resistenza....anni...

Spoiler:  
conoscenza(ingegneria) +5 può aiutarmi ? conoscenza(storia)+4 anche
Link al commento
Condividi su altri siti

Mantenendo lo sguardo dritto davanti a me a seguire i movimenti di Ulver, e controllando di tanto in tanto Rejek, continuo a camminare dietro gli altri.

Speriamo almeno ne valga la pena...

Sempre senza dire una parola, aspetto di giungere a destinazione.

Spoiler:  
- Tocco di affaticamento [a volontà]

-Lettura del magico

-Individuazione del magico

-Fiotto acido

Link al commento
Condividi su altri siti

Pian piano raggiungete il maestro, che in vostra attesa si è seduto su un grosso pezzo di pietra evidentemente staccatosi dalla facciata della struttura. "Facciata" è un termine particolarmente appropriato, poiché quel che resta di ciò che vedete, dalla prospettiva che avete ora rende chiaro che una volta l'edificio era modellato con la forma di un volto umanoide. Ormai i dettagli di tale viso, se mai ne ha avuti di specifici, sono irriconoscibili; ma resta comunque evidente che la bocca corrisponde all'accesso principale, rendendo l'idea di varcarlo divertente, ma anche un po' inquietante.

Non siete in cima, e non avete idea di quanto il colle salga ancora; la costruzione, in ogni caso, è posta come se fosse una testa che esce dalla pendenza del terreno. Ai lati della "testa" ci sono anche due "mani" appoggiate a dare ancor di più l'impressione che si tratti di un'enorme persona di pietra che si affaccia da uno stretto buco del suolo. Tutte le grandi dita di queste mani, eccetto i pollici, sono bucate, formando quattro gallerie arcuate ad ogni lato del "volto"; gallerie che si inoltrano in un buio interno non meno fitto di quello che si intravede oltre la soglia primaria della "bocca".

"Uhm, uhm, ce ne avete messo di tempo, bambini. E dire che dovreste avere il doppio delle mie energie", commenta Ulver appena arrivate tutti su col fiatone, sorridendo e lisciandosi la barba nera. "Anche se la vostra occupazione principale è studiare, dovete tenere a mente che il moto, l'esercizio fisico e il contatto con la natura sono importanti; non vorrei mi diventaste come quei ciarlatani di Korvosa, tutti gobbi sui loro libri e rattrappiti, più vecchi dell'età che hanno..."

John

Spoiler:  

Non distingui tratti significativi che possano darti un'idea della struttura reale né della sua funzione o storia.

Leialy

Spoiler:  

All'ombra dei pini c'è un sottobosco non rado, ma neppure tanto folto da rendere particolarmente difficile il cammino. Qualche arbusto spinoso quà e là è un ottimo incentivo a fare attenzione quel tanto che basta a non ruzzolare giù.

Link al commento
Condividi su altri siti

John Nash

almeno loro non fanno tutta questa stradapenso tra me e me stanco morto

e ora che facciamo signor maestro ?

sorriso stampato in volto, in fondo il posto non era male...dimenticando il modo di arrivarci

Magari c'è una biblioteca....e dei libri....magari anche qualche bell'oggetto meccanico...qualcosa di più complesso però di quella trottola...anche se devo ancora capire ben come sta su mentre gira.....

continuo ad accarrezzare il gatto intanto

Link al commento
Condividi su altri siti

Ascolto in silenzio le parole di Ulver, mentre guardo la struttura davanti a noi.

Ma dove siamo?

Mentre aspetto che la nostra guida dica qualcosa in più, continuo ad osservarmi intorno, malcelando una certa curiosità per lo strano edificio.

@DM

Spoiler:  
Provo a fare un check di Conoscenze (Arcane) e (Religioni) entrambe +4 sulla struttura per vedere se mi ricorda qualcosa.
Link al commento
Condividi su altri siti

Ivan

Spoiler:  

Il tipo di figura ti ricorda un'illustrazione che hai veduto del gigante Tuhtturon, un guardiano mitologico creato da Nethys, Dio della Magia, per proteggere le proprie biblioteche. Il gigante le inghiottiva e custodiva al sicuro all'interno del suo stesso titanico stomaco.

"Uhm, uhm..." Ulver si alza e squadra dal basso all'alto il grande viso rovinato di pietra.

"Da quel che so, la forma è una rappresentazione di una vecchia creatura mitologica. Non ne ricordo il nome, ma era un custode della conoscenza. E infatti", dice voltandosi verso di voi mentre Vjetar cala dall'alto e si posa su una sporgenza della costruzione, "una volta era una biblioteca Thassiloniana. Lì dove vedete le gallerie che entrano nelle dita probabilmente c'erano i guardiani dell'entrata. Ma ormai è abbandonata da tanto, tanto tempo. Ed anche svuotata, eccetto che per una cosa... Ma ora aspettiamo un attimo Neve, che è entrata per verificare che qualche bestia pericolosa non abbia scelto questo posto come tana."

E fa appena in tempo a finire di parlare che Sièl trotterella fuori dall'entrata principale con la lingua a penzoloni, seguito da Neve. Vi saluta con un sorriso e poi, senza aprir bocca, rivolge dei gesti ad Ulver.

"Solo qualche grosso ragno? Tutto pulito? Bene. Andiamo, figlioli." Ulver, entrando, prende qualcosa da una tasca e comanda al proprio bastone di mostrare la strada prima di soffiargli sopra ciò che aveva estratto. E dal bastone scaturisce una luce rossastra come se si fosse infiammato. Neve, Sièl e Vjetar rimangono fuori, di guardia, mentre voi seguite il Mago.

Lungo il corridoio che costituisce la "gola" della forma esternamente antropomorfa, sotto diversi altri volti umanoidi posti ad intervalli regolari, un po' inquietanti con quelle bocche spalancate, si trovano vari bassorilievi decorativi e rune a voi incomprensibili.

Il cammino è leggermente in discesa ed è inframezzato da piccole zone in cui una larga colonna al centro, di volta in volta con differenti disegni sbiaditi e scrostati, genera un bivio che costringe ad aggirarla per proseguire oltre; su ognuna di queste aree, sia a destra che a sinistra si allungano altre vie, ma il vostro maestro le ignora e tiene sempre la principale. In ognuno di questi bivi sono ancora presenti i resti di porte scardinate o abbattute dal tempo. Niente che ormai possa bloccare il passaggio, comunque, e impedirvi di arrivare ad un grande salone in pessimo stato. I colonnati sono ancora interi, ma qualche pilastro è distrutto come se un toro ci si fosse schiantato contro. Numerosi scaffali, inframezzati da alcove, coprono le pareti, altri stanno nel mezzo, una volta forse tutti ordinati; oggi solo pochi, mentre altri giacciono caduti o frantumati.

"Eccoci qui. Dunque, dunque..."

Ripetendo su qualche detrito o pezzo di legno lo stesso rito eseguito sul suo bastone qualche minuto prima, Ulver accende varie luci in tutta la sala, le quali rivelano anche gli accessi ad altre stanze.

"Cerchiamo un libro, bambini, l'unico che c'è, probabilmente. Date un'occhiata in giro, io guardo di qua.", vi dice imboccando uno dei passaggi secondari. "Attenti a non farvi male! E non mandate le bestiole dentro buchi strani!", aggiunge mentre la voce si allontana rimbombando tra le pareti sotterranee.

Link al commento
Condividi su altri siti

John Nash

il posto era un po' lugubre per i suoi gusti,per essere una biblioteca era poi così così....brutta

un libro ???? Evviva !!!

non nasconde la felicità dentro di sèio guardo di qua

iniziando a cercare in giro nella salamagari il libro è magico.....

Spoiler:  
cercare +0

casto anche Individuazione del Magico visto che ce l'ho a volontà

Link al commento
Condividi su altri siti

Stammi vicino, Rejek..

Sussurro al topo cominciando a cercare lontano dagli altri. Mentre mi guardo intorno trattengo a stento un sorriso.

Il gigante Tuhtturon. Ecco come si chiama...

Mi volto un istante verso Ulver e gli altri.

Potrei anche dirlo a loro...no no, qualcuno si prenderebbe sicuramente il merito.

Tornando a concentrarmi nella ricerca, comincio ad accarezzare distrattamente il topo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ivan

Spoiler:  

Mentre sei in punta di piedi, intento a guardare in un ripiano più alto di uno scaffale, ti accorgi solo all'ultimo momento di un ragno che, nella luce rossastra degli incantesimi di Ulver, si cala dal soffitto fin sulla tua spalla. È scuro e grosso quanto Rejek, forse anche un po' di più, e pare che il roditore sia proprio la sua scelta di dieta di oggi, dal momento che fulmineo scatta verso di esso per morderlo. Rejek fortunatamente ti sfugge dalle mani e si lancia a terra con un acuto squittio agitato, evitando così le orride mandibole dell'assalitore, ma adesso l'aracnide è addosso a te.

John

Spoiler:  

Mentre sei inginocchiato per guardare meglio nel ripiano basso di uno scaffale, parzialmente coperto da detriti e pezzi di un altro scaffale rotto, l'occhio ti va sul muro vicino. Lì noti qualcosa di strano, ma non fai in tempo a guardare meglio che la tua attenzione è tutta attirata dall'agitato squittire del topo di Ivan, che vedi ai piedi del suo padrone, senza però capire subito cosa l'abbia provocato.

Leialy

Spoiler:  

Mentre sei intenta a spostare qualche detrito da un angolo per guardare nella porzione di scaffale che sta dietro, la tua attenzione è tutta attirata dall'agitato squittire del topo di Ivan, che vedi ai piedi del suo padrone, senza però capire subito cosa l'abbia provocato.

Naum

Spoiler:  

I bassorilievi sono artisticamente apprezzabili, ma per quel che sei in grado di discernere non si prestano alla comprensione delle loro rappresentazioni.

Appena sposti lo sguardo su uno scaffale, la tua attenzione è tutta attirata dall'agitato squittire del topo di Ivan, che vedi ai piedi del suo padrone, senza però capire subito cosa l'abbia provocato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Caccio un urlo non appena vedo il ragno.

Via, Rejek!

Comando al topo, mentre cerco di riprendere il controllo. Non c'è tempo per pensare: mi tocco la fronte con la mano destra, bagnandomela di sudore.

Ora..

Con un gesto deciso e mormorando una formula magica, tento di toccare il ragno, cercando subito dopo di scrollarmelo di dosso.

@DM

Spoiler:  
Casto Tocco di Affaticamento sul ragno. TxC -1 (BaB +0 -1 FOR). La CD dovrebbe essere 13.
Link al commento
Condividi su altri siti

Mi volto verso la fonte del trambusto, magari è solo uno scherzo degli altri oppure i famigli hanno di nuovo attirato l'attenzione dei compagni.

Però poi sento Ivan mormorare le parole di un incantesimo e Leilay urlare. Mi preparo quindi ad aiutare, come posso.

Spoiler:  

Mi volto e cerco di capire che minaccia ci sia.

Preparo quindi un azione per lanciare spruzzo d'acido appena ho chiara la minaccia.

Tocco a distanza:+4

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...