Darth Ronin Inviato 26 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 26 Gennaio 2012 Spoiler: Scusate se ritardo un po' nei post, ma tra lavoro, cane e corsi serali in questo periodo ho poco tempo a disposizione. Abbiate pazienza, andiamo avanti comunque, ok? Per gran parte della serata è Katashin a parlare, mentre Derceto si limita ad annuire o a sottolineare le parole del chierico. - Pericoli nella palude? Be', se intendete pericoli naturali, a parte qualche alligatore e serpenti velenosi, direi che non c'è altro, almeno in questa zona vicino all'oceano. D'altro canto, le tribù indigene sono un bel problema. Immagino che il comandante, o il sergente Rokan, ve ne abbiano accennato: gli umani sono quasi dei trogloditi, che rifiutano tutto quello di civilizzato che si avvicina ai loro villaggi. I lucertoloidi, o rettiloidi, o Popolo Lucertola, o come volete chiamarli, sono più civilizzati rispetto a loro, ma sempre a livello primitivo... anzi, più che civilizzati, il termine corretto è organizzati, hanno una gerarchia e una casta sacerdotale... e sono più pericolosi perchè spesso vanno a caccia! - Già, a caccia di umani - lo interrompe Derceto - o di elfi, o nani, gnomi, qualsiasi bipede gli capiti a tiro. Per cui non fatevi troppe remore nel caso vi capitassse di incontrarli: sia loro che i trogloditi, gli umani intendo, non vanno considerati come dei poveri innocenti. A meno che per voi non sia innocente un popolo antropofago, veneratore dei morti, dedito ai sacrifici umani. E allo stesso modo, non credo che avrete dubbi morali quando affronterete le carovane di Cydonia. L'elfo riprende la parola: - I nostri nemici sono uno stato altamente militarizzato: praticamente chiunque viene considerato un soldato, ogni cittadino, contadino o allevatore. Tra l'altro non penso proprio che affiderebbero un trasporto tanto importante per le loro operazioni militari a dei semplici civili, aspettatevi anzi che anche il carrettiere sappia combattere adeguatamente. - Un ultimo avvertimento: - riprende Derceto -è giusto avere un codice morale, e mantenerlo saldo quando si va in guerra, per non diventare bestie assetate di sangue e assassini senza scrupoli; tuttavia, ricordatevi che ogni nemico che lasciate in libertà, potrebbe un domani uccidere uno dei vostri amici. Nelle paludi non avrete il lusso di poter fare prigionieri, quindi sta a voi decidere come comportarvi. Personalmente, io adotterei il sistema che usano la maggior parte dei comandanti in queste situazioni: il taglio della mano destra. Anche se ultimamente si sono visti molti Cydoniani con lame innestate direttamente sul moncherino, assetati di vendetta e senza paura di morire...
dalamar78 Inviato 26 Gennaio 2012 Segnala Inviato 26 Gennaio 2012 Tipi tosti questi Cydoniani.. sussurro quasi tra me e me mentre ascolto il racconto dei due soldati seduti con noi.
shalafi Inviato 26 Gennaio 2012 Segnala Inviato 26 Gennaio 2012 Clypeum Ci aspettano forti litigi sui nemici catturati, temo. In ogni caso Derceto e Katashin sembrano i più ragionevoli di tutti gli altri militari che abbiamo incontrato
chacho2 Inviato 26 Gennaio 2012 Segnala Inviato 26 Gennaio 2012 Spoiler: Non preoccuparti,è solo per evitare che il topic sprofondi(dio sa quanti ne ho visti finire a metà o addirittura all'inizio) "Pure gli indigeni sono ostili? ma anche loro stare neutrali? certo lo sono a modo loro... Mi aspetta un lavoraccio di esplorazione,almeno conoscessi il territorio..." Penso mentre ascolto attentamente le parole di Katashin e Derceto
Magoselvaggio Inviato 27 Gennaio 2012 Segnala Inviato 27 Gennaio 2012 Problema etico risolto... A quanto pare sono loro stessi a toglierci d'impaccio, non penso che sarà possibile fare prigionieri come non penso che sarà possibile lasciare in libertà dei soldati addestrati. C'è poca scelta dato che si parla della nostra vita o della loro. Per quanto non sia la cosa che preferisco penso che alla fine dovremo scegliere il minore dei mali.
Supermoderatore Richter Seller Inviato 29 Gennaio 2012 Supermoderatore Segnala Inviato 29 Gennaio 2012 Lucio Noctus Se il soldato a cui mi sono rivolto non ha nulla da dirmi o ignora quanto gli ho riferito, torno al mio posto vicino al fuoco. Senza intervenire ascolto quanto riferiscono gli altri, andando in fissa con lo sguardo tra le fiamme di tanto in tanto. I ricordi del passato tornano a farsi sentire assieme alla sofferenza, e solo lo scoppiettio delle braci mi desta da quel nostalgico torpore. Se non vi è bisogno di aiuto o di altro, mi reco quindi nella tenda per riposare fino al giorno dopo.
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