Demian Inviato 8 Ottobre 2011 Segnala Inviato 8 Ottobre 2011 Per quanto riguarda quel modello di vendita, sono abbastanza sicuro che in realtà potrebbero guadagnare di più. Se creassero una piattaforma in cui i manuali acquistati (a meno prezzo) fossero visibili solo in essa in una sorta di libreria, e non messi in un formato come il pdf, renderebbero le cose più difficili a chi volesse piratare. Una volta che il supporto è già informatico, non penso ci vorrebbe molto a fare delle copie, incluse della piattaforma che dovrebbe essere il principale asso nella manica della Wizzy. Per cui, rimango molto sospettoso su questa soluzione, e comunque, sarebbe anche quello un continuare ad annaspare, passerà il tempo e il problema si ripresenterà Per il discorso dei giochi online invece, non saprei, ho saputo anche di alcuni cui non piacevano perchè si riducevano ad un "picchia picchia" senza la possibilità di ruolare. In altre parole, per quanto possano avere un concetto di base simile, le differenze interne sono tali da farmi pensare che a uno cui piaccia il GdR, i giochi online possano tutt'al più piacere come un passatempo alternativo, non come un sostituto. Inoltre, si può benissimo giocare ad entrambi.
Halaster Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Guarda, copiare un tipo di piattaforma del genere, fatta bene, non è facile; anche se certamente non impossibile. Il punto è che la gente che perderà le ore per farlo non è un target per la wizard, è gente che non comprerà mai niente in ogni caso, che sia cartaceo o meno. Anche perché fare le scan di un manuale e ancora più facile. Il problema quà è lo stesso che hanno le case di videogame e musicali (e soprattutto i negozi anche), e se guardiamo il mercato quelle di loro che si stanno attenendo solo al vecchio modello di vendita (fra l'altro sfruttato in modo eccessivo) sono in perdita. Piattaforme come steam sono in guadagno alla grande, e col fatto che chi non vuole spendere troppo troverà sempre le cose in offerta vendon moltissimo a gente che prima non avrebbe mai comprato niente, e inoltre riescono a vendere molto cose che in primis molti non avrebbero mai comprato perchè non troppo interessanti ma che "siccome è in offerta" si prendono. Sono un successo, nascono altre piattaforme simili come origin, ne derivano siti simili per i vecchi giochi come gog (sarebbe fighissimo avere una cosa simile per i vecchi gdr) che anche loro sono in netto guadagno, mentre tanti negozi annaspano la siae ha fatto un buco in passivo di diversi miliardi e anche grosse catene come il gamestop vivono molto di più sull'usato che altro. Per quanto riguarda gli mmo sono abbastanza d'accordo con te, ma la comodità di poter stare a casa (specie per chi è giovane e non ha mezzi per muoversi) sedersi e poter subito parlare e giocare con i propri amici in un mondo di fantasia ha sicuramente scalfito la quantità di potenziali giocatori. Come disse un grand'uomo tutte le crisi sono una cosa positiva, perchè spingono chi le subisce ad adopersarsi e ingegnarsi per uscirne ancora meglio. Tutto sta se la wizard riuscirà ad evolversi o cercera di resistere "all'era informatica", e perderà in tal caso.
Sesbassar Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Per quanto riguarda quel modello di vendita, sono abbastanza sicuro che in realtà potrebbero guadagnare di più. Se creassero una piattaforma in cui i manuali acquistati (a meno prezzo) fossero visibili solo in essa in una sorta di libreria, e non messi in un formato come il pdf, renderebbero le cose più difficili a chi volesse piratare. Inoltre essendo appunto inserito nel contesto di una piattaforma potrebbero fornire ottimi servizi a chi la usa il che incoraggerebbe l'uso di tale piattaforma. Da notare poi che questa cosa permetterebbe di risparmiare sulle spese di stampa e simili, inoltre se vendessero ad un prezzo sostanzialmente più basso (cosa totalmente fattibile), venderebbero a tutti quelli che non comprano per il prezzo alto, che non sono pochi. Quelli che in ogni caso scaricherebbero illegalmente non sono clienti a priori e anche se facessi cartaceo cercherebbero le scan e userebbero quelle. Conta però che leggere al computer è alquanto faticoso o_O E' molto moooooooolto dura comprarsi i manuali e poi poterli visionare solo al computer (come per la libreria che consigli tu). Il pdf lo si può stampare (anche se con un certo costo), così invece bisognerebbe ingegnarsi non poco, e solo per poter leggere agevolmente (non per fare chissà che). Ovviamente poi ci sono anche dei lati iper-positivi (come l'abbattimento dei costi), ma non so se una piattaforma del genere sarebbe veramente utilizzata. Un conto è Steam (in cui ottieni dei programmi), un conto sarebbe leggersi dei libri (di non poche pagine magari). 1
Fenice Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Sesbassar, conta che esistono gli ebook reader. Funzionano alla grande anche coi pdf (anche se sono meno comodi degli altri formati).
Demian Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Per quanto riguarda gli mmo sono abbastanza d'accordo con te, ma la comodità di poter stare a casa (specie per chi è giovane e non ha mezzi per muoversi) sedersi e poter subito parlare e giocare con i propri amici in un mondo di fantasia ha sicuramente scalfito la quantità di potenziali giocatori. Non dimenticare che per alcuni, e sto parlando anche di giovani sui 15-17 di oggi, fare gioco di ruolo significa anche sedersi ad un tavolo con gli amici, con coca cola, pizzette e patatine, e vivere una particolare forma di attività sociale, il gdr, appunto. Quanti siano, non lo so, che ce ne siano, mi sono sicuro, mi hanno chiesto di farli da dm, e davvero non credevo che ancora una volta, a trent'anni, avrei dovuto insegnare a un novizio cosa siano i giochi di ruolo (e qui si risottolinea come da noi tutta la categoria sia pubblicizzata da cani). Come disse un grand'uomo tutte le crisi sono una cosa positiva, perchè spingono chi le subisce ad adopersarsi e ingegnarsi per uscirne ancora meglio. Tutto sta se la wizard riuscirà ad evolversi o cercera di resistere "all'era informatica", e perderà in tal caso. Chi era questo grand'uomo? Comunque sbagliò, almeno riferendosi alle crisi economiche come quella comunemente nota come del 29, o come quella attuale. Le crisi legate alla borsa possono essere anche un vantaggio per chi ne è investito, ma in genere ciò avviene (nel caso delle aziende) perchè queste crescono nutrendosi dei resti di chi è caduto, hanno assorbito chi non cel'ha fatta, o che non cel'avrebbe fatta e quindi è corso ai ripari facendosi "salvare?" da altri. Vedi Fiat e Chrysler, la seconda era messa talmente male negli USA, che si discuteva della possibilità di salvarla o meno. Considera poi che le crisi legate alla borsa sono così prevedibili, e allo stesso tempo difficilmente gestibili, che si parla in proposito, anche in ambienti ufficiali, riferendosi a bolle speculative, un termine che si ritiene sia stato coniato nel 1711 per uso satirico, per essere poi riconosciuto come definizione dopo la crisi della South Seas Company del 1719-20, la scelta che associava l’immagine di una bolla al mondo finanziario era stata fatta a scopo figurativo, poiché si intendeva che certe pratiche finanziarie erano in realtà un inganno con nulla di concreto a sostenerle, e così come la bolla si gonfia sempre più per poi esplodere, lo stesso avrebbero fatto determinati investimenti in merci o capitali. Un uomo coinvolto nel crollo della South Seas disse, riguardo i giochi in borsa: "Qualsiasi aumento che superi il capitale reale non può essere che immaginario; uno più uno, comunque si rivolti il procedimento aritmetico, non potrà mai fare tre e mezzo; ogni valore fittizio dovrà quindi risolversi prima o poi in una perdita per qualcuno. L’ unico modo per mettersi al sicuro è di vendere in tempo e lasciare così che il diavolo si porti l’ ultimo", e il bello è che questo è proprio il comportamento della massa degli azionisti allo scoppio della crisi, commentato come un "Si salvi chi può", dallo storico Charles P. Kindleberger, specializzato nello studio delle "bolle". E, logicamente, siamo talmente evoluti da cadere ancora in crisi che, per quanto luoghi, oggetti e soggetti cambino, hanno comunque lo stesso "funzionamento generale" di quella del 1719-20. Il motivo per cui ne so qualcosa, è che sto facendo una tesi universitaria collegata a questo, e gran parte della nota è tratta da un paragrafo della mia introduzione. Ora, per non chiudere la nota del tutto OT, si può considerare come la Wizzy non sia stata, in effetti, travolta dalla più recente crisi, ma debba comunque fare i conti coi portati della stessa, ovvero, appunto, la capacità di spesa e risparmio delle famiglie, un problema che, comunque, per il momento mi pare meno grave della necessità di rinnovare il prodotto ogni 5 anni, dato che quella pare sia la "norma", e non la "crisi".
Halaster Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Sicuramente per alcuni è così, e anzi è proprio una delle cose migliori, sto solo dicendo che i giochi online attuali hanno scalfito quella base, creando anche una certa tendenza a giochi brainless fra l'altro. Sinceramente ho conosciuto ragazzi che hanno smesso di giocare ai gdr per fare i raid a wow o simili. OT: Si tratta di Einstein: Spoiler: "Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'. "Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla." Poi sul discorso delle crisi ne avrei da parlare anche io e non mi trovo d'accorto con il tuo discorso ma si andrebbe troppo ot /OT Appunto per quello che dici tu un sistema che vendesse a meno ma a più gente sarebbe buono, inoltre il problema della pirateria la wiz lo ha, e non lo risolverà vendendo ogni 5 anni millemila manuali a 40 euro l'uno a ragazzi di 16 anni. Sul fatto che sia più piacevole la lettura cartacea non ho dubbi, ma io infatti sto parlando di un sistema di vendita non di altro. Inoltre considero che i vantaggi di una lettura digitale superino gli svantaggi di una cartacea. Leggendo su un pc un documento fatto ad oc puoi trovare in un secondo quello che cerchi con le funzioni di ricerca, con tale piattaforma potresti fare ricerce incrociate fra più manuali, ovunque vai è comodo da portarsi dietro ecc ecc. Edit: @Sesbassar infatti io pensavo ad una piattaforma che non solo ti permettesse di leggere ma includesse tutta una serie di servizi per giocare anche online, da un banale tiratore di dadi a un editor per i master che gli faccia disegnare i dungeon con dei moduli a caselle spostabili, e che permetta di farli vedere man mano ai giocatori. O magari chesso, una mappa del faerun o altre ambientazioni dinamica, potrebbero farci moltissime cose.
lepracauno Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Non so quanti di voi sono ferrati in editoria e affini ma considerate che quelle 40 euro dipendono da diversi costi come distribuzione e magazzino. Un formato digitale abbetterebbe quei costi, permetterebbe di avere gli aggiornamenti dell'errata direttamente nei pdf, esempi interattivi e per la felicità delle case editrici anche l'inserimento di pubblicità che porterebbe anche un altro abbattimento dei costi...
Sesbassar Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Sesbassar, conta che esistono gli ebook reader. Funzionano alla grande anche coi pdf (anche se sono meno comodi degli altri formati). Non solo so che esistono, ma ne ho anche uno (ho solo 5 anni in più di te, non sono così vecchio ). E ti assicuro che leggere un manuale di D&D con uno di essi è alquanto pesante I pdf non danno grossi problemi, il problema è che i comuni ebook reader sono contenuti nelle dimensioni (ovviamente), e leggere le pagine dei manuali di D&D (che sono grandicelle) non è per niente comodo. Se fossero impaginati diversamente sarebbe tutta un'altra storia, e allora ti darei ragione, ma stante così le cose non so quanto convenga leggersi i manuali su un ebook reader @Sesbassar infatti io pensavo ad una piattaforma che non solo ti permettesse di leggere ma includesse tutta una serie di servizi per giocare anche online, da un banale tiratore di dadi a un editor per i master che gli faccia disegnare i dungeon con dei moduli a caselle spostabili, e che permetta di farli vedere man mano ai giocatori. O magari chesso, una mappa del faerun o altre ambientazioni dinamica, potrebbero farci moltissime cose. Ma infatti l'idea in sè non è male, anzi, fosse ora che facessero qualcosa di nuovo (e di stimolante). Il punto è che forse non baserei tutta l'edizione solo sui computer tutto qui Se mi viene un blackout non posso giocare a D&D così, mannaggia!
Bagi Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Non so quanti di voi sono ferrati in editoria e affini ma considerate che quelle 40 euro dipendono da diversi costi come distribuzione e magazzino. Un formato digitale abbetterebbe quei costi, permetterebbe di avere gli aggiornamenti dell'errata direttamente nei pdf, esempi interattivi e per la felicità delle case editrici anche l'inserimento di pubblicità che porterebbe anche un altro abbattimento dei costi... I costi per la distribuzione coprono circa il 50-60% del costo di copertina. Non a caso quando la WotC vendeva i pdf su DriveThruRPG e siti simili il costo dei pdf era il 50% rispetto al prezzo di copertina cartaceo XD Poi qui in italia abbiamo editori di best seller che vendono i file per gli ebook reader a pochissima differenza di prezzo dal cartaceo con la scusa che nei prodotti per l'editoria cartacea l'iva è al 4% mentre nel digitale è quella standard, ma questo è un altro discorso
lepracauno Inviato 9 Ottobre 2011 Segnala Inviato 9 Ottobre 2011 Appunto, senza la distribuzione la wizards stessa potrebbe farsi le traduzioni e quindi avere pdf che siano veramente bassi!
reutreth Inviato 10 Ottobre 2011 Segnala Inviato 10 Ottobre 2011 Riporto giusto la mia esperienza (dato che gioco in tanti tanti gruppi) sulla prevalenza e preferenza dei giocatori tra cartaceo e materiale informatico (pdf ecc...). Non so se possa essere significativa, il campione è molto basso e preso a caso. Riporto giusto come dato della realtà che frequento. Dunque, tra i vari gruppi in cui gioco e bazzico, amici che giocano, conoscenze di ludoteche, ecc..., in tutto saranno un 80 giocatori. Di questi direi che un 30% predilige il cartaceo, un 60% predilige materiale informatico e un 10% non ha preferenze. Aggiungo però che tutti i giocatori (indipendentemente dal fatto se utilizzano cartaceo o materiale informatico) hanno i 3 manauli base cartacei e qualche (due/tre) altro manuale che ritengono davvero bello (in genere i perfetti o qualcosa di ambientazione). Personalmente preferisco di gran lunga il cartaceo. A parte il bello di avere i manuali, è proprio per la comodità di non dovere guardare uno schermo di computer. Viva il cartaceo Anche se credo di essere contro tendenza
Halaster Inviato 10 Ottobre 2011 Segnala Inviato 10 Ottobre 2011 Anche io preferisco di gran lunga il cartaceo, c'è da dire che la vendita di cose digitale non impedisce la vendita (magari ad un prezzo maggiore) della stessa cosa cartacea. In tal modo appunto uno si prende i manuali che più ama e può prendere tutto il resto, di cui magari gli interessa solo una parte, o giusto perché un giocatore lo vuole usare, a poco prezzo.
andrea15172 Inviato 10 Ottobre 2011 Segnala Inviato 10 Ottobre 2011 Personalmente , per rientrare in tema , la 5ed dovrebbe avere le seguenti caratteristiche : - Supporto cartaceo affiancato dal supporto digitale per chi ha tablet o compagnia bella . - il gioco dovrà essere alla vecchia maniera , niente supporti digitali per giocare . Una cosa così , visti i concorrenti come WoW o similari , verrebbe affossato immediatamente . - se possibile , abbandonare sia il sistema poteri della 4e e il sistema vanciano per un sistema differente di magia . Il vanciano ha fatto il suo tempo e non so se sopporterebbe una riedizione . la 4e sappiamo tutti com'è . Monte Cook ha pubblicato molti supplementi dalla sua dipartita dalla Wotc , come Arcana Unearthed/Evolved , Iron heroes , i vari book of ..... , non mi stupirei se prendesse da lì . La questione è differenziarsi dalla 3.0/3.5/PFRPG il cui sistema base cambiato per un 20 % regge da ormai 11 anni , checchè ne dicano . Un ritorno al passato si scranierebbe contro PFRPG , una 4,5 verrebbe accolta secondo me male ....
Amministratore aza Inviato 11 Ottobre 2011 Autore Amministratore Segnala Inviato 11 Ottobre 2011 @MadLuke è quello che intendevo io. La 3.x è fatta per “esperti”. Dove per esperto intendo giocatori che giocano assiduamente e che padroneggiano il regolamento. Questi giocatori sanno distinguere le opzioni “inutili” da quelle “migliori” e scegliere di conseguenza. La cosa raccapricciante è che, per ammissione degli stessi designers, il sistema è stato VOLUTO in questo modo. Ne consegue che classi, razze, incantesimi, talenti, ecc. inutili sono stati messi lì apposta. @Demian In poche parole, il tarlo che mi rode su questa questione è: sapendo che i mercati in potenza più redditizi sono quelli vergini, mentre quelli maturi tendono a portare ad una contrazione, quanto sarà ancora possibile uno sviluppo del settore come lo abbiamo visto fin'ora? Questa è una buona domanda. Molti pensano che una 5e non verrà pubblicata come le precedenti edizioni. Io invece penso che ancora per questa volta vedremo il prodotto principalmente cartaceo. C’è anche chi sostiene che prima o poi i cambiamenti non avverranno blocco (con nuove edizioni) ma un po’ alla volta con cambiamenti graduali. Praticamente il gioco si rinnoverebbe continuamente. @Demian Ciò detto, non pensi che il -28% della 3.5 sia un dato non strettamente rilevante ai fini di stabilire il maggior gradimento fra questa e la 4à? Dopotutto, una diminuzione dei giocatori è un processo normale, a ciò si sopperisce con un rinnovo, ma se, come hai detto tu, le nuove leve hanno a disposizione solo la 4à perchè l'altra è fuori mercato, beh... allora mi pare ovvio che la prima veda una diminuzione e la seconda un aumento, il dato sarebbe semmai rilevante se preso a parità di condizioni. Non ho mai attribuito il –28% a una migliore qualità della 4e contro la 3e. Quel dato rappresenta unicamente ciò che alla WotC sanno. Che la gente smette di giocare e se si vuole sopravvivere bisogna puntare sui nuovi giocatori. Al di là di questo vorrei fosse chiara una cosa. Come fai a giudicare la qualità di un GdR? Vi sono alcune cose oggettive, come le meccaniche più o meno armoniose, ma per la maggior parte è questione di gusti personali. Personalmente valuto la qualità di un edizione di D&D in base alla capacità che ha di attrarre nuovi giocatori. Da quel punto di vista, considerando il periodo in cui è uscita, ritengo che la 4e si presti molto meglio dell’edizione precedente a tale scopo. Vado con alcune considerazioni su videogiochi e materiale elettronico: Sicuramente i videogiochi usciti assieme alla 3e hanno trainato l’edizione. All’interno delle scatole dei videogiochi, molti ricorderanno un manualetto introduttivo a D&D. Secondo molti questa è stata una pecca della 4e: non avere un videogame che la trainasse. Già in questo momento la 4e ha una forte componente digitale. Generatore di PG e Mostri, compendio, Dragon e Dungeon sono tutti online. Oltre a questo c’è la Virtual Table che permette di giocare a distanza. Il problema principale è che se 20 anni fa il 90% di quelli che giocava a D&D capiva l’inglese (per necessità se non altro), oggi forse il 25% lo capisce Dubito fortemente vedremo mai la parte online localizzata in altre lingue, a meno che non sia la WotC stessa ad occuparsene. Da parte mia continuo a pensare che il vero problema è il Gioco di Ruolo in sé. Mettere d’accordo 4-5 persone su una giornata, trovarsi tutti in un unico posto, avere la costanza per giocarci, sono cose rare di questi tempi. Molto più facile accendere il PC e giocare a WoW. PS: @andrea15172 Iron Heroes è di Mike Mearls non Monte Cook 1
Shinsek Inviato 14 Ottobre 2011 Segnala Inviato 14 Ottobre 2011 Non ho mai attribuito il –28% a una migliore qualità della 4e contro la 3e. Quel dato rappresenta unicamente ciò che alla WotC sanno. Che la gente smette di giocare e se si vuole sopravvivere bisogna puntare sui nuovi giocatori. Non può essere che il -28% sia semplicemente dovuto al fatto che per la 3e non escono più manuali? è normale che su un gioco vecchio e consolidato le domande e le discussioni siano meno. Tanti giocatori conoscono ormai le meccaniche, tutte combinazioni, tutte le chicche, vita morte e miracoli dei png quindi non stanno a discuterne all'infinito nel forum. Ciò non significa che abbiano però smesso di giocarci a casa loro! D'altro canto è anche normale che le giovani 'leve' che si avvicinano a d&d vanno a comprarsi il manuale del giocatore conoscendo poco o niente di tutto quello che c'è dietro e scelgono dallo scaffale del negozio il manuale 4E, secondo il ragionamento nuovo-è-meglio.
Aleph Inviato 14 Ottobre 2011 Segnala Inviato 14 Ottobre 2011 c'è da dire che, proprio perchè la linea di prodotti è terminata, viene spronata molto la produzione di materiale non ufficiale. nuove classi, nuovi talenti, nuovi incantesimi. è vero che riguardo alle regole sicuramente ci saranno meno dubbi, ma riguardo alla produzione di nuovo materiale dovrebbe incrementare... (senza contare che la 4^ edizione si presta abbastanza male a nuove aggiunte, a causa dell'estremo bilanciamento, e soprattutto grazie alla varietà che ogni singola classe può creare...) nel senso: da un lato ci saranno meno domande sulle regole, dall'altro ci dovrebbe essere un aumento di produzione dai fan... comunque, credo che nel negozio uno sia invogliato a comprare la 4E non solo per il ragionamento "nuovo-è-meglio" tanto perchè altre edizioni sono sempre più difficili da trovare, e non essendo neanche supportate con nuove uscite, nuove ristampe e così via scoraggia un po' l'acquisto..
Montecristo Inviato 14 Ottobre 2011 Segnala Inviato 14 Ottobre 2011 Faccio presente che fino a pochi anni fa le Majors della musica spendevano moltissimi soldi per contrastare la pirateria in cause legali verso siti di file sharing. Acquiater musica era carissimo. Poi arrivo' un uomo (pace all'anima sua) che, oltre a produrre un lettore musicale digitale di successo, convinse/costrinse le suddette majors a vendere le singole canzoni a meni di un dollaro l'una. Fu ed e' un successo. Le case discografiche non ci hanno perso un soldo rispetto a prima e molti non scaricano piu' illegalmente, perche' il gioco non vale la candela. Con i manuali e' la stessa cosa.
Dark_Megres Inviato 16 Ottobre 2011 Segnala Inviato 16 Ottobre 2011 I dati oggettivi (per lo meno di accesso a questo forum) mi dicono che da inizio anno la sezione 4e ha un +28% di visite e la 3.x un –12%. Essendo ormai la 4e l'unico sistema con il quale si può iniziare (per lo meno quello che si trova in giro) è più probabile che i nuovi gruppi inizino con quel sistema. A titolo puramente informativo e per mettere in relazione naturali dati di flesso per un prodotto non più supportato a paragone di uno tuttora forte di una linea editoriale attiva, si possiedono per caso i dati di flesso di crescita della sezione 3/3.5 nel 2003 e i dati di decrescita della sezione 2°ed nello stesso anno? Ho preso il 2003 perchè in questo modo si può paragonare il flesso di traffico da una sezione all'altra mettendo a paragone un arco di tempo simile nel passaggio 2°-3° e quello 3.5°-4° Mi spiego brevemente: DL è una delle più grandi (la più grande?) e attive community di GdR nostrane, ergo la considero un'ottima cartina tornasole per valutare l'indice di gradimento delle varie edizioni di D&D. Il tuo dato, Aza, fa decisamente pensare. Purtroppo non sono in grado di relazionarlo con altri dati storici, quindi non riesco a valutarne il peso. Se scoprissi che nel 2003 la sezione D&D3°edizione aveva un incremento di traffico del 10% a scapito di un -2% della 2°edizione mi verrebbe da pensare che la 4° non solo è in crescita rispetto all'edizione precedente, ma è addirittura meglio percepita della precedente. Se invece si parlasse di un +70% della 3° del 2003 contro un -70% della 2° allora il dato riportato lo percepirei come quel normale spostamento di utenza che come dici tu riguarda le nuove leve, ma che niente ha a che vedere con un reale successo in termini di gradimento. Per quanto riguarda il modello commerciale... partendo dal presupposto di un prodotto di qualità non è difficile fantasticare un po'. Formati digitali (web-based con una buona UI, non pdf), ben supportati anche su tablet android e iOS. Primi manuali base free, o distribuiti ad un costo irrisorio in formato digitale, cartaceo distribuito ai costi soliti e materiale aggiuntivo venduto principalmente su piattaforma digitale, con pacchettizzazioni cartacee occasionali divise per tema. Con una buona gestione delle tassonomie sarebbe possibile un sistema di esplorazione dei contenuti molto più sensato e agile. Leggere a schermo è uno spacco, è vero, ma questo non vieta a 850 milioni di persone di utilizzare facebook per una media di qualche ora al giorno. Allora il problema dove sta? Nell'esperienza d'uso offerta da un pdf, a mio avviso. Rimane che Aza ha a mio avviso sacrosanta ragione su di un punto in particolare. Aldilà del formato, aldilà del gioco o del modello commerciale, il prodotto in sè è difficile da far digerire. Scaricare per 80 centesimi una canzone che ti puoi ascoltare dove e quando vuoi, da solo o in compagnia, è un conto. Vendere nello stesso modo un pacchetto di materiale da GdR aggiuntivo di cui non ti fai nulla (a parte leggertelo e spupazzartelo un po') se non hai un gruppo di gioco è ben diverso. Sembrerà folle, ma proporre un servizio di crowdsourcing (stiamo sempre parlando di un buon prodotto, il discorso cade se il tutto ha una qualità pessima), con una serie di utility dedicate a trovare compagni di gioco nelle tue zone circostanti, mantenere organizzate le sessioni e fissare punti di incontro, potrebbe giovare enormemente al mercato, e senza una spesa esagerata da parte di mamma Wiz.
Amministratore aza Inviato 25 Ottobre 2011 Autore Amministratore Segnala Inviato 25 Ottobre 2011 A titolo puramente informativo e per mettere in relazione naturali dati di flesso per un prodotto non più supportato a paragone di uno tuttora forte di una linea editoriale attiva, si possiedono per caso i dati di flesso di crescita della sezione 3/3.5 nel 2003 e i dati di decrescita della sezione 2°ed nello stesso anno? Ho preso il 2003 perchè in questo modo si può paragonare il flesso di traffico da una sezione all'altra mettendo a paragone un arco di tempo simile nel passaggio 2°-3° e quello 3.5°-4° I dati non ci sono in quanto il forum nasce nel 2003 poco prima dell'uscita della 3.5. In ogni caso secondo me sarebbero poco indicativi. Le congiunzioni che si sono verificate all'uscita della 3.0 sono tali da essere difficilmente riproducibili. - a fine 1996 la TSR cessa ogni attività. AD&D 2a Edizione (che ha già 6 anni e non ha un supporto costante in italia, non vedrà supplementi nuovi per quasi 1 anno); - nel 1997 la WotC acquista la TSR e inizierà a far uscire nuovo materiale (poco) solo a fine anno; - ad agosto 1998 viene annunciata la 3a Edizione e vengono regolarmente rilasciate notizie e indiscrezioni con un ottima campagna di marketing; - con l'uscita della 3E ad agosto 2000 esce un generatore di PG (con CD incluso nel manuale del giocatore) e vari videogiochi basati sulla stessa con incluso libretto di regole di D&D. A quanto sopra aggiungiamo che nel 2000 internet e giochi online non erano diffusi come lo sono oggi. La 3.x sta calando per 2 semplici motivi: - non è più in produzione - la gente smette di giocare A questo aggiungiamo che l'intero settore GdR è in crisi e nuovi giocatori se ne vendono sempre meno. Tornando al topic continuo a sostenere che una buona parte dei problemi siano anche i giocatori di ruolo come ho già avuto modo di dire E' evidente che è difficile accontentare tutti. Per questo sono convinto che la 5a sarà al 90% modulare. Regole semplici per chi le vuole semplici e complesse per chi le vuole complesse. Giusto oggi mi esce questo.
Montecristo Inviato 25 Ottobre 2011 Segnala Inviato 25 Ottobre 2011 Se la 5° sara' modulare, mi ricorda molto la 2°, dove esistevano tante regole addizionali per chi voleva piu' opzioni
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