Fiammingo Inviato 14 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 14 Gennaio 2012 Chiudi gli occhi e lanci la moneta nel pozzo, pensando che il desiderio più appropriato sarebbe un aiuto nella ricerca di Shangri-La. Aspetti qualche secondo, ma non succede nulla, così scrolli le spalle e ti accasci ai siedi del pozzo, pronto a consumare un pasto, ma dietro di te risuona un sordo brontolio. Ti giri di scatto, indietreggiando da terra, e vedi una grossa sagoma che si divincola a fatica per uscire dal pozzo. E' un genio alto più di quattro metri, con i capelli raccolti in una lunga treccia ed un rubino incastonato nella fronte. Incrocia le braccia sul vasto petto e ti fissa corrucciato: "Chi sei tu, straniero, per permetterti di risvegliare un Genio immerso nel sonno del giusto? Sappi che non amo essere disturbato mentre riposo, soprattutto quando un intruso dispettoso osa gettarmi una moneta sulla testa. Forza, ti ascolto!" Sei sbalordito dall'altezza di questo genio, e quasi senza parole.
ilcantastorie Inviato 14 Gennaio 2012 Segnala Inviato 14 Gennaio 2012 "..." EH? Ma che diavolo è successo? Chi è quello? Cosa vuole da me? "Ehm... me ne scuso signor genio, sono davvero desolato... non intendevo, ho pensato di una leggenda in venezia, conosci Venezia? E ho fatto lo stesso...Se butti una moneta in un pozzo... ma forse a lei non interessa, vero? mi chiamo Gianni, e mi scuso ancora Signor Genio..."
Fiammingo Inviato 14 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 14 Gennaio 2012 Lo scorbutico Genio ti interrompe bruscamente. "Oh, bene! Ci mancavano solo i viaggiatori che mi svegliano per errore!! Straniero, smetti di blaterare e limitati a ringraziare Allah, perché oggi sono quasi di buon umore e quindi ti farò grazia della vita. Ad ogni modo, non disturbarmi ancora, o te ne pentirai amaramente! Addio!" E il Genio si tuffa rapido nel pozzo per riprendere il sonnellino interrotto. Interdetto e stupefatto, finisci di consumare il tuo pasto, quindi rimonti in sella e lasci quest'oasi non troppo ospitale. Ti lasci alle spalle oasi e pozzo, e riprendi la cavalcata attraverso il deserto. Per fortuna questa terra desolata si tramuta ben presto in un paesaggio roccioso, ma disseminato di arbusti. Al tuo passaggio piccoli roditori zampettano via e ti osservano con occhio divertito. Via via che avanzi il paesaggio muta e si fa più accidentato: ora la pista costeggia gole profonde dalle pareti a strapiombo. Il sole batte senza pietà sulle tue spalle, ricoperte dalla cotta di metallo lavorato. Il sentiero si inoltra in una forra, ma improvvisamente ti trovi la strada sbarrata sbarrata da un ostacolo: al centro del passaggio c'è una specie di monticello di terra, alto circa un metro e venti. A destra c'è una stretta striscia di terra, in parte occupata da striminziti alberelli che crescono all'ombra della parete rocciosa. A sinistra invece il passaggio è un po' più largo e privo di vegetazione, forse è la continuazione della pista. Passerai a destra, a sinistra, o scavalcherai il monticello?
ilcantastorie Inviato 14 Gennaio 2012 Segnala Inviato 14 Gennaio 2012 Ripenso ancora al Genio e un enorme punto interrogativo mi passa per la mente. Mah... Aladino è stato molto più fortunato di me, forse anche a me capiterà un Genio simpatico, prima o poi... Arrivato alla tripartizione, decido di andare dritto per dritto: il mio senso dell'orientamento non è mai stato dei migliore, e, sinceramente, perdermi in pieno deserto, non mi sembra proprio il caso
Fiammingo Inviato 15 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 15 Gennaio 2012 Pensi che sia più prudente scalare la collinetta, e sproni il cavallo, che arranca leggermente sulla salita finché, circa a metà, senti il terreno franare sotto i suoi zoccoli. Osservi attentamente e scorgi un oggetto brillante che spunta dal terreno. Per proseguire su questa via sarà necessario estrarlo dalla terra.
ilcantastorie Inviato 17 Gennaio 2012 Segnala Inviato 17 Gennaio 2012 Ogni giorno una nuova... dove andremo a finire, mi alzo da cavallo e mi chino per raccoglierlo. "Dio Santissimo, fai che non sia un altro Genio, per favore!"
Fiammingo Inviato 17 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 17 Gennaio 2012 Ti avvicini piano all'oggetto, che si rivela essere una borsa di pelle di cammello piena di monete d'oro. Con gioia raccogli undici pezzi d'oro. Per impadronirtene, hai smosso il terriccio del monticello, portando alla luce un altro oggetto, un po' più opaco. Smuovi altra terra e raccogli l'oggetto. Il sole si riflette sulla sua superficie ambrata, percorsa da simboli misteriosi fittamente incisi. Riconosci subito questo oggetto, di cui si narra in tutto l'oggetto: neanche a dirlo, è la lampada di Aladino! È curioso che tu abbia appena accennato ad un genio e che in orecedenza tu abbia citato proprio Aladino. Quale gioco del destino avrà fatto arrivare fin qui il prezioso talismano? Questa domanda dovrà restare senza risposta... Fai scivolare con precauzione la lampada nella bisaccia. Sai bene che strofinandola farai comparire il Genio della lampada, pronto ad esaudire un tuo desiderio! Dovrai scegliere con cura il momento, perchè non avrai una seconda occasione per usarla! La gola sbuca in cima ad un dolce pendio che scende ai piedi delle colline. In lontananza scorgi un gruppo di villaggi e, socchiudendo gli occhi, scorgi la meta stessa del tuo viaggio: la Fortezza di Alamuth, regno di Hasan ibn as-Sabbah e della sua setta di Ismaeliti, appollaiata sulla cima del picco più alto! Non pensavi fosse tanto imponente. La sua sagoma maestosa ed inquietante si staglia netta nel cielo come un'ombra cinese. Per raggiungere il villaggio di Alazar devi attraversare un ponte di pietra che unisce le rive di un fiume impetuoso. Sproni il cavallo e raggiungi ben presto il ponte, ma prima che tu abbia il tempo di attraversarlo due tipi dalla faccia patibolare sbucano dal nulla e sbarrano il passaggio incrociando le picche. "Ehi, pezzente, dove credi di andare? Questo è un ponte a pedaggio, e devi pagare 5 pezzi d'oro se vuoi attraversarlo!" Sono due orribili Troll delle colline, ed evidentemente si sono autonominati guardiani del ponte. Devi liberarti di loro ad ogni costo, in un modo o nell'altro!
ilcantastorie Inviato 17 Gennaio 2012 Segnala Inviato 17 Gennaio 2012 Stupdi Troll... Per me 5 monete d'oro non sono (quasi) niente, ma per i poveri contadini che devono passare per lì sono una somma enorme! Non posso permettere che questi esseri continuino nelle loro malefatte! "Desistete, o Troll, dai vostri loschi propositi. Smettete di chiedere queste onerose e inappropriate tasse e avrete salva la vita e la libertà! Se non lo farete..." Sfodero spada e scudo "Non esiterò a combattere! Io sono Gianni, Paladino Crociato al servizio di sua Maestà Re Riccardo, Cuor di Leone! Se non avete paura di questa potenza, Combattete!"
Fiammingo Inviato 20 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 20 Gennaio 2012 I Troll ghignano rozzamente ed estraggono le sciabole, avvicinandosi lentamente, con sguardo feroce. Lesto, sollevi a tua volta spada e scudo, e ti prepari all'ìmpari duello. Attendi la prima mossa dei tuoi avversari, che si lanciano contro di te contemporaneamente, uno attaccandoti a sinistra, con un colpo diretto al fianco, e l'altro calando l'arma dall'alto. Prontamente, rispondi all'attacco sollevando la spada sopra la testa, ma non fai in tempo a bloccare il secondo colpo abbassando lo scudo, così la lama si infila sotto la tua difesa e ti colpisce sulla giuntura dell'armatura, tra busto e gamba sinistra. "Ah, villano!" gridi, prima di passare all'attacco: Fai scorrere il taglio della spada lungo quello della scimitarra che hai parato, spostandola, quindi abbassi la spada ruotando la mano, e colpisci il secondo Troll alla spalla, il quale accusa il colpo e torna alla carica ringhiando di rabbia. Porta il braccio all'indietro e sferra un possente colpo verso la tua gamba, mentre l'altro cambia la presa sull'arma e impugnandola con entrambe le mani cala un secondo colpo dall'alto. Per parare i colpi incroci spada e scudo, sollevando quest'ultimo mentre sposti l'arma verso il basso. Pari con facilità il colpo in basso, ma il secondo si rivela troppo forte sul tuo scudo, e fa cedere il tuo braccio arrivando a toccarti la spalla. I Troll ruggiscono di felicità quando ti colpiscono, ma tu non ti fai perdere d'animo. Esegui una finta verso il polso armato del nemico ferito, costringendolo ad abbassarlo per difendersi, scoprendosi così la testa, poi esegui un affondo verso il suo viso. All'ultimo istante, egli solleva la mano libera per difendersi, ma tu con abile mossa gliela mozzi di netto, lasciandolo a terra a gridare reggendosi il moncherino che sanguina copiosamente, mentre la mano rotola sul ponte, fermandosi ai piedi del parapetto. Ti volti verso il secondo Troll, che fissava il suo compagno ferito con sguardo sgomento. "Se vi foste arresi, tutto questo non sarebbe mai successo! Arrendetevi ora e avrete salva la vita!" Gli intimi, ma quello si scuote, ignorando le tue parole, e con espressione di selvaggia ferocia si avventa su di te abbandonando la cautela, sferrando una raffica di colpi contro il tuo scudo, per far crollare la tua difesa. Sfortunatamente per lui, questa volta resisti, ed in risposta ai suoi colpi sollevi lo scudo e lo colpisci violentemente al volto, facendo volare qualche dente, quindi sferri un possente fendente al suo ventre, trapassandolo da parte a parte sul fianco sinistro. Il Troll sputa sangue, ma ignora la ferita e con gli occhi iniettati di rosso torna ad avventarsi su di te, roteando la sciabola, supportato dal compagno che si è leggermente ripreso e da terra cerca di colpirti al piede sinistro. Apparentemente senza difficoltà, salti sul posto per schivare la lama in basso, mentre fai guizzare la spada per parare il colpo del nemico ancora in piedi. Ricadi sulla lama del Troll a terra, facendogliela sfuggire di mano e scalciandola via. Sfrutti subito l'occasione per cingere il collo di quest'ultimo con entrambe le mani, immobilizzandolo e trascinandolo vicino al parapetto. Il suo compagno si ferma quando lo minacci puntandogli la spada al collo. "Arrendetevi entrambi! O ucciderò il tuo compagno!" Gli gridi. Ti fissa con aria di sfida, gonfio di rabbia, mentre l'altro cerca vanamente di ribellarsi alla tua presa, indebolito com'è dall'amputazione non prevista. Alla fine, il Troll in piedi si decide ad abbassare la scimitarra, alzando l'altra mano in segno di resa. "D'accordo, ehm... Allora..." Mugugna in modo stentato, ma poi il suo volto di contorce in una smorfia di rabbia ancor più travolgente, e con una rapidissima rotazione dell'arma tenta di decapitarti. Sollevi lo scudo e pari il colpo, liberando così dalla presa l'altro nemico. Ma questo non è un problema, perché contro ogni tua aspettativa il primo Troll carica un altro colpo e sferra un fendente verso il suo compagno. Capisci troppo tardi quello che intende fare: trapassare il suo simile per arrivare a colpire te! La sua arma non è certo fatta per menar fendenti, per tua fortuna, e il corpo dell'altro Troll, di cui puoi sentire le costole rompersi, rallenta di molto il colpo. Tuttavia, la punta acuminata della sciabola perfora la tua armatura e si conficca nella carne della tua gamba. Dal tuo occhio sgorga una lacrima, ma non la lacrima di chi ha perso qualcosa di caro, o di chi soffre, ma di chi constata lo stato di decadimento del mondo, la viltà del suo avversario, e quanto poco valga l'amicizia per lui. Pensi che potrebbe averti colpito l'arteria femorale, ma sei deciso a sconfiggerlo ad ogni costo. Ignorando il dolore, lo guardi con disgusto. "Preparati ad affrontare il Giudizio all'altro mondo!" Ruggisci, invocando il potere divino a guidare la tua arma verso il colpo fatale. Essa s'illumina di una luce pura e sacra, che guida la tua arma ad una velocità eccezionale verso il suo cranio, rendendogli impossibile qualsiasi reazione. Il tempo sembra rallentare fin quasi a fermarsi quando la lama raggiunge lo zigomo della creatura. Puoi quasi avvertire la punta perforare pelle ed ossa, il suo occhio schizzare fuori dall'orbita, scalzato dal metallo, ed il suo cervello sfaldarsi lungo il taglio della spada; ed infine ancora osso, che si crepa e lascia uscire l'arma dall'altro lato della testa. Lentamente, sfili la lama dal cranio del tuo ormai inoffensivo nemico, e la pulisci sulla casacca dell'altro dopo aver constatato che il colpo infertogli dal compagno era stato fatale. Poi poni le tue mani sulle ferite che hai riportato, lasciando che il potere divino scorra attraverso di esse e richiuda le ferite. Ti curi completamente la ferita alla gamba, la più grave, e richiudi quella alla spalla, poi con un incantesimo richiudi quasi del tutto anche quella al fianco, completando il lavoro fasciandotelo. I loro averi consistono in un totale di 8 monete d'oro ed un flauto di canna. Decidi di raccogliere il denaro perché possa farne uso qualcuno di bisognoso, e di conservare il flauto da incantatore di serpenti fino ad un'occasione propizia per utilizzarlo. Seppellisci i corpi lì vicino, e offici un rito cristiano in piena regola. "Cenere alla cenere, polvere alla polvere. Che Dio abbia pietà delle loro anime." Reciti facendoti il segno della croce. Infine, prosegui il tuo viaggio. La lunga giornata di viaggio volge al termine. Sei in prossimità di un villaggio, e all'orizzonte vedi la sagoma della Fortezza che si staglia contro il cielo. Ecco l'ultima occasione per raccogliere informazioni e riposarti prima di raggiungere lo scopo della tua avventura. Frughi nella bisaccia cercando la pozione che ti è stata affidata da Sol. Rassicurato, segui le istruzioni che ti aveva dato, e imbocchi la strada a destra. Avanzi evitando i mucchi di detriti e immondizie che ingombrano la strada. Non c'è nessuno, e non sai esattamente dove dirigerti. Ti avvicini ad una casa dai muri giallastri, all'apparenza più lussuosa delle altre. Getti lo sguardo all'interno da una finestra, alla ricerca di qualcuno che possa darti qualche informazione, ma all'improvviso una pattuglia di armigeri sbuca nella via e vieni interpellato bruscamente: "Ehilà! Chi sei? Cosa stai facendo?"
ilcantastorie Inviato 21 Gennaio 2012 Segnala Inviato 21 Gennaio 2012 "Salve, sono Gianni, un paladino errante" dico sfoderando il mio miglior sorriso "Sto cercando delle informazioni per dirigermi verso per la fortezza di Alamuth... per caso sapete, gentilmente, darmi voi delle indicazioni a riguardo?"
Fiammingo Inviato 21 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 21 Gennaio 2012 Le guardie ti lanciano un'occhiata diffidente, ma non sembrano avere intenzioni ostili. Il sergente avanza di qualche passo. "Non so cosa ci fai qui a quest'ora tarda, ma non posso aiutarti con i territori fuori dal villaggio. C'è una ragione specifica per cui ti aggiri per queste strade guardando nelle case altrui?" Ti chiede.
ilcantastorie Inviato 21 Gennaio 2012 Segnala Inviato 21 Gennaio 2012 "Non mi ero accorto dell'ora così tarda, mi scusi. Cercavo semplicemente a chi chiedere informazioni... e mi ero un po' confuso sulle direzione da cui prendere... devo consegnare un oggetto allo speziale del villaggio"
Fiammingo Inviato 21 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 21 Gennaio 2012 Il sergente indica un vicolo. "La bottega di Abdalsan è a circa duecento metri da qui, straniero, in quella direzione. Non puoi sbagliare, è vicina alla locanda..." Ringrazi per l'informazione e imbocchi la stradina. La porta della bottega è socchiusa, ed entri senza bussare. Lo Speziale si trova dietro ad un rozzo bancone coperto di fiale, scatole e vasi di vetro colorato. La debole luce di una lampada ad olio che pende dal soffitto non permette di distinguere chiaramente l'interno del negozio, ma le pareti sembrano anch'esse cariche di scaffali ricolmi di recipienti polverosi. Appena nomini Sol, lo Speziale si illumina e solleva gli occhi dalla pergamena che stava esaminando. "Il mio vecchio amico, quanti anni sono passati dal nostro ultimo incontro!" mormora commosso. "Cosa posso fare per te, nobile straniero?" Gli porgi il flacone e spieghi che desideri incontrare Hasan ibn as-Sabbah per farti rivelare la strada che porta alla leggendaria città di Shangri-La. "Per aiutarti, voglio donarti una di queste tre pozioni. La prima è un filtro di rigenerazione e guarigione. La seconda è un potente veleno, e la terza è un controveleno, nel caso tu fossi vittima di un tossico." Quale fiala scegliere?
Fiammingo Inviato 21 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 21 Gennaio 2012 "Grazie mille amico mio. Accetto volentieri questo tuo dono e prenderò l'antidoto. Non so ancora quali e quante avventure mi attendono, e avere un salvavita come questo mi rassicura molto, la ringrazio, ancora. Mi sa dire qualcos'altro? Così magari levo il disturbo, non vorrei crearle ulteriore disagio." Gli dici. Lo Speziale ti osserva mentre infili la fiala nella bisaccia. Per rispondere alla tua domanda, riflette un istante, poi afferma: "Se lo desideri, posso cederti un'altra delle mie preparazioni." Soffia via la polvere da tre flaconi colorati e li poggia davanti a sé. "Sfortunatamente ho dimenticato a cosa servono. Comunque uno di questi ti costerà solo un pezzo d'oro." Che fiala prenderai, la blu, la gialla o la verde?
ilcantastorie Inviato 21 Gennaio 2012 Segnala Inviato 21 Gennaio 2012 "Ehm... prendo la busta numero tr--- ehm... la fiala verde..." Ma che ha 'sto tizio? gli piace farmi scegliere? perchè non me ne dà tutte e tre, così ci guadagna di più? E perchè prima mi offre delle cose gratis e poi me le fa pagare? E perchè sembra aver completamente ignorato quello che gli ho detto? Bah! L'avventura porta anche ad incontrare persone strane, penso...
Fiammingo Inviato 22 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 22 Gennaio 2012 La fiala è ricolma di liquido verde. La giri e la rigiri tra le mani, ma non riesci a stabilire di cosa si tratti. Forse annusandolo... Ma preferisci non stappare il flacone: potresti rovinarne il contenuto che, lo senti, ti sarà certamente prezioso in avvenire. Incassato l'oro, lo Speziale si disinteressa alle tue mosse e ispeziona uno scaffale lì accanto. Poi, come si ricordasse di cosa gli avevi chiesto, si gira verso di te. "Suppongo che tu voglia penetrare nella Fortezza per parlare con il vecchio Hasan ibn as-Sabbah. Voglio farti un altro favore: la parola d'ordine... I miei giorni sono contati, e non perdo nulla a rivelarti questo segreto. D'altronde, qualsiasi ubriacone del luogo te la rivelerebbe in cambio di un bicchiere di vino... Alla prima porta, quella della cinta esterna, la guardia ti fermerà. Digli solo: Samarcanda. Ti lascerà passare senza alcuna difficoltà. Ma vedo che è tardi, devi essere distrutto dalle fatiche del viaggio. Vuoi mangiare e passare la notte nel mio modesto alloggio?"
ilcantastorie Inviato 22 Gennaio 2012 Segnala Inviato 22 Gennaio 2012 "Grazie, grazie, buon buon uomo. Abuso della vostra gentilezza, visto che me lo permettete, ve ne sarò eternamente grato"
Fiammingo Inviato 22 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 22 Gennaio 2012 Il cibo è delizioso, ed il letto è morbido. Al mattino ti svegli perfettamente riposato e guarito, pronto ad affrontare i pericoli che troverai lungo il percorso. Il sole non è ancora spuntato all'orizzonte, ma lo Speziale è già sceso nella bottega ed inizia il suo lavoro. Lo saluti, ed affidi a lui il tuo cavallo, perché la strada che porta alla Fortezza di Alamuth è troppo ripida e preferisci proseguire a piedi. Lasci il villaggio e t'incammini in direzione dell'imponente sagoma della Fortezza. Ed eccoti finalmente davanti alla tua meta. La Fortezza merita davvero il suo nome: Alamuth, il nido dell'aquila! Appollaiata sul fianco di una montagna quasi inaccessibile, sorvegliata da feroci guardie appartenenti alla setta degli Assassini... un degno rifugio per il venerabile Hasan ibn as-Sabbah, il Vecchio della Montagna! Il sentiero che stai risalendo giunge fino alla grande porta della Fortezza, e l'unico modo per oltrepassare i massicci battenti, rinforzati con barre di ferro, è passare dal posto di guardia, sorvegliato da un guardiano dall'aria solerte. Un'altra muraglia costruita con enormi pietre squadrate rozzamente circonda la Fortezza. L'Assassino abbassa la testa con un'espressione d'intesa quando gli dici semplicemente "Samarcanda"; la parola d'ordine era giusta. Sei nel primo cortile del rifugio del Vecchio della Montagna. La Fortezza vera e propria è un poco più avanti, in fondo a quest'ampia spianata che la circonda da tre lati. Il quarto è chiuso da un'alta muraglia nera, e la tua profonda conoscenza dei sistemi di fortificazione ti suggerisce che lì dietro c'è un precipizio inviolabile, una delle migliori difese della Fortezza. Nel cortile regna una grande agitazione. Civili che vivono nella Fortezza e guardie si incrociano in un continuo viavai. Riuscirai di certo a passare inosservato, basterà evitare di avvicinarsi troppo alle guardie. Ti si offrono parecchie opzioni: potresti cercare rifugio nel caravanserraglio, dare un'occhiata alle botteghe a ridosso della cinta di mura, avvicinarti ad un vecchio che regge sottobraccio una tavola irta di chiodi, o andare direttamente alla porta della Fortezza e chiedere che ti lascino entrare.
ilcantastorie Inviato 22 Gennaio 2012 Segnala Inviato 22 Gennaio 2012 La migliore cosa da fare - penso - è di raccogliere più informazioni possibili del posto, passando inosservato... magari compro anche qualcosa alle botteghe, và! Magari offrono davvero qualcosa di interessante.
Fiammingo Inviato 22 Gennaio 2012 Autore Segnala Inviato 22 Gennaio 2012 Raggiungi i negozi a ridosso della parete est della Fortezza e ti guardi intorno. Due di essi ti sembrano più interessanti delle solite botteghe di spezie o cibarie. All'interno della prima, quella con la facciata bianca, si intravede un gran numero di fiale e flaconi allineati su vecchi scaffali appoggiati alle pareti. Oltrepassata questa, ce n'è una ricolma di stoffe colorate e tappeti di tutti i tipi. Il mercante non si vede, ma lo senti discutere nel retrobottega.
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